
AMORE E MITO
Autore: Franco Pastore
Numero di pagine: 82“Amore e mito “ le più belle favole della mitologia greco -latina in versi. Non è un ritorno nostalgico all’ideale neoclassico, ma una sublimazione dell'amore.
“Amore e mito “ le più belle favole della mitologia greco -latina in versi. Non è un ritorno nostalgico all’ideale neoclassico, ma una sublimazione dell'amore.
CHE GRANDE SCRITTRICE, L’ORIANA! Eroica sui fronti di guerra e impareggiabile quando si misura, diva tra i divi, con lo snobismo di Franca Valeri, l’inafferrabilità di Frank Capra, l’ironia di Monica Vitti, la sincerità di Isa Miranda, i paradossi di Cesare Zavattini, la perfezione di Paul Newman, l’intensità di Juliette Gréco, la metafisica di Totò, lo splendore di Virna Lisi, la malinconia di Peter Sellers, la risata di Jack Lemmon, la stravaganza di Rosalind Russell, il genio di Danny Kaye, l’energia di Shirley MacLaine, l’anticonformismo di Lea Massari, l’inesorabilità di Sue Lyon, i silenzi di Geraldine Chaplin, il naso di Barbra Streisand, la distanza di Omar Sharif, lo sguardo da 007 di Sean Connery, la fierezza di Lucia Bosé, il coraggio di Ingrid Bergman, il sorriso di Dean Martin, per citare solo alcuni dei tanti nomi che affollano questa galleria di celebrità. Nel suo percorso giornalistico Oriana li incontra tutti, anche più di una volta: nessuno come lei riesce a fargli ammettere vizi, capricci e debolezze. Intervista con il Mito presenta per la prima volta in volume una selezione delle indimenticabili interviste che la Fallaci realizza negli...
La straordinaria storia della fondazione e delle prime vittorie di un club che ha segnato la vita del gioco più bello del mondo Il secolo che aveva visto compiersi l’Unità d’Italia si apprestava a passare la mano al Novecento in un’atmosfera piena di contrasti, ma ricca anche di entusiasmi e aspettative per nuove scoperte. Il cinema e l’automobile facevano sognare, lasciavano intravedere la possibilità di una vicina epoca di progresso e di benessere. Al contempo, in ambito atletico, dall’Inghilterra spirava forte sull’Europa il vento dello sport moderno. Football era il nuovo verbo. A Torino ne rimasero stregati alcuni giovanissimi studenti che decisero di provarsi nell’inedito gioco. Era l’alba juventina. Fondato un sodalizio nel nome della gioventù, si calarono con ardore nel divertimento. Incominciava così una straordinaria storia, una storia dai tratti ingenui e avventurosi, appassionata, romantica, unica. Una storia di costume e di cultura poco conosciuta. Questo libro accompagna il lettore in un affascinante viaggio nel tempo, facendogli scoprire i fondatori del Football Club Juventus e i gloriosi footballers che hanno regalato alla società e ai suoi...
Questa storia parte da lontano, dal 15 febbraio del 1898, quando nel poverissimo rione Sanità Anna Clemente e Giuseppe - figlio del marchese de Curtis - danno alla luce il piccolo Antonio... Se il resoconto dell'uomo de Curtis è affidato alla voce narrante di Franca Faldini, suo ultimo amore, la più popolare descrizione della maschera Totò ce la racconta Goffredo Fofi, il critico che per primo ne ha saputo scoprire l'eccezionale genio creativo. Sotto i nostri occhi si sviluppa così un vero ritratto a tutto tondo, l'intera evoluzione del Totò sia cinematografico che teatrale: rivivono in queste pagine il meglio del teatro, degli sketch e delle farse del principe della risata, e al contempo le vicende di un'Italia in continua trasformazione, ricca di illusioni e contraddizioni. Il volume è arricchito da un repertorio di testimonianze e omaggi di grandi personaggi che hanno conosciuto e amato il principe de Curtis, da Eduardo a Fellini, da Pasolini a Fo.
Alessandro Tortato, professore di musica, direttore d’orchestra, acuto storico, nel tempo libero tempera e accorda la sua passione di buon- gustaio. Per la gioia di noi lettori. In I Ristoranti di Venezia abbandona bacchetta e tomi per vestire i panni dell’amico che ci guida confidenzialmente tra le calli e i campi. Il “maestro”, come lo chiamano i conoscenti, dedica le sue competenze per dare vita a un volume che non ha precedenti. I Ristoranti di Venezia colma un vuoto, ché una mappatura accurata dei ristoranti veneziani non è esistita. Finora. E Tortato l’ha finalmente disegnata, a suo modo, sposando curiosità, storia e sapori in uno stile divulgativo, accessibile e accattivante. Mancava una guida così e poteva scriverla solo Alessandro. Non troverete lo sfoggio narcisistico dell’esperto o le parole da addetti ai lavori: è un libro per tutti, scritto con il sorriso, al servizio del turista che viene da lontano ma anche dell’italiano che vuole semplicemente saperne di più. Queste pagine non sono solo una guida ma diventano anche un percorso inedito nella città più esplorata del mondo. Un viaggio sentimentale che vi permette di visitare Venezia con occhi...
"La moda passa ma lo stile resta" sosteneva la mitica Coco Chanel. Forse come nessun altro ambiente o settore, in effetti, la moda si evolve alla velocità della luce...
Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Chi ha “ucciso” la Juventus. Chi si aspettasse un punto interrogativo si sbaglia: non è necessario. Qui, infatti, vengono scritti nomi e cognomi di chi si è macchiato di questo “delitto”, non solo sportivo. Così come vengono ricostruite dettagliatamente le responsabilità di coloro, in primis John Elkann, che hanno mandato la Juve in serie B nel 2006 dopo le vicende di Calciopoli o Farsopoli. Proprio nell’anno in cui erano in programma i festeggiamenti per il centenario dell’ingresso della famiglia Agnelli nella Juventus (luglio 1923 con l’avvento alla presidenza di Edoardo Agnelli) il club bianconero ha conosciuto la più grave crisi della sua storia. L’indagine contenuta in questo libro si svolge su due piani. Il primo è quello finanziario e societario legato alle pesanti accuse, e alle relative inchieste che, dopo le frettolose e altalenanti decisioni della cosiddetta giustizia sportiva, riguardano l’aspetto penale di cui ora si occupa la Procura della Repubblica di Roma (dopo la pronuncia della Cassazione che ha sottratto l’inchiesta ai magistrati di Torino che hanno lavorato per più di due anni su questo caso). Il secondo piano riguarda i retroscena,...
1703: più di tre secoli fa nasceva Sankt Piterburg. La costruzione di Pietroburgo significò molte cose, ma prima di tutto un atto di predominio con il quale Pietro il Grande volle imporsi alla natura e agli uomini. Mosca, la terza Roma, la città degli zar, era simbolo della guerra contro i tatari, dell’unificazione, della diffusione della fede ortodossa. Ma alle porte della Russia premeva un mondo dinamico, in cui, accanto agli interessi mercantili, fiorivano attività scientifiche e culturali. Pietro i, che nutriva per l’Europa un amore pari forse all’odio per le vecchie tradizioni nazionali del suo paese, decise di occidentalizzare la Russia,e fondò Pietroburgo proprio per aprire una grande finestra sull’Europa. Luogo d’incontro di due civiltà, porto commerciale di grande importanza, capitale della Russia e residenza dello zar, la città raggiunse ben presto l’imponenza delle maggiori capitali europee da cui prese a prestito non solo criteri urbanistici e architettonici, ma anche istituzioni, usanze, costumi. E uomini. Scienziati, matematici, esperti di costruzioni nautiche, architetti, pittori, attori, musicisti. Le riforme di Pietro avevano forzato la...
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento.
Accomunate da tanti interessi eppure diverse per indole e aspirazioni. Inseparabili nei momenti più belli come nei più drammatici, ma eternamente divise da invidie e gelosie. Legate da un affetto profondo e tuttavia sempre venato di rivalità e spirito di competizione. Dopo un'infanzia idilliaca, Jacqueline (Jackie) e Caroline (Lee) Bouvier hanno avuto un rapporto tormentato, chiuso nel peggiore dei modi, alla morte di Jackie, con l'inspiegabile esclusione della sorella dal testamento. Figlie dell'esuberante «Black Jack» Bouvier, un operatore di borsa noto per il fascino tenebroso, lo stile elegante e i modi da simpatica canaglia, era chiaro fin dall'inizio che sarebbero diventate donne completamente diverse: Lee era uno spirito ribelle che amava distinguersi, Jackie una ragazzina giudiziosa che cercava di integrarsi; una era estroversa, civettuola e allegra, l'altra intelligente, curiosa, appassionata di letteratura e, soprattutto, era la prediletta del padre, che entrambe adoravano. Per ironia della sorte, fu proprio la schiva e riservata Jackie a conquistare il centro della scena, quando, al fianco di John Fitzgerald Kennedy, diventò una first lady straordinariamente amata ...
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento.
All’età di sedici anni Simone Weil aveva già le idee chiare. Lo dimostrano questi scritti, tra cui spicca un tema composto al liceo. Weil commenta una vicenda storica: l’imperatore Alessandro è bloccato col suo esercito nel deserto, la stanchezza e la sete prostrano le truppe. un soldato porta l’ultima acqua rimasta al grande condottiero, ma alessandro la versa a terra per essere come i suoi soldati. in questo gesto Weil vede la forza dell’assoluto che strappa l’individuo alla sua singolarità e lo fa partecipare all’eterno. Già in questi saggi è presente quella mistica assoluta degli ultimi anni, che fa della voce di Weil un esempio unico nella storia del pensiero contemporaneo. Questi lavori giovanili preannunciano le imprese della filosofa che attraverserà senza risparmiarsi le esperienze della vita quotidiana, che andrà in fabbrica per conoscere la condizione operaia, che si farà investire dagli eventi. A guidarla non è solo il coraggio della gioventù, ma una forza morale che rimane la guida dei suoi anni più maturi.
1960-1969: anni densi di novità, divertenti, elettrizzanti, proiettati verso il futuro. Non si aspira più a guidare un'utilitaria, si vuole filare su una spider; si è certi che il dialogo tra Kennedy e Kruscev garantirà pace e sicurezza al mondo intero; i ragazzi del baby boom sono ben nutriti, sani e istruiti. Quante risate al cinema con la commedia all'italiana! E c'è chi sogna di scatenarsi in un twist con Catherine Spaak o Stefania Sandrelli! Cambiano i tempi per tutti, persino per la Chiesa. Anche l' ottimismo dei giovani non conosce limiti, ma non ammette smentite. Eppure qualcosa non va. Perché nel luglio '60 la democrazia vacilla? Come mai nella politica, sopito uno scandalo, ne scoppia un altro? Dove sono finite le riforme? Ci si accorge che il paese va in pezzi: nell'ottobre '63 crolla la diga del Vajont; nell'agosto '66 frana Agrigento e, tre mesi più tardi, Firenze è sommersa dall'alluvione; nel gennaio '68 ha inizio la «vergogna nazionale» del Belice. Dietro la facciata di modernità e disinvoltura ci sono un paese fragile, una società divisa, una politica corrotta. E i giovani, inquieti e ribelli? L'altra faccia dei gioiosi anni Sessanta viene messa a nudo ...
Fra rag e rap, fra ragtime e rag / hip-hop, scorre circa un secolo di vita musicale americana, nell’accezione popolare di linguaggio sonoro via via sempre più mediale e tecnologico, come pure ancora molto comunicativo ed artisticizzante. Tra i due fenomeni, rag e rap, la cultura statunitense, attraverso le sue numerose etnie, offre una quantità davvero impressionante di nuove musiche (anche se spesso derivate da idiomi europei, africani o persino asiatici già preesistenti): l’obiettivo di questa dispensa è quello di catalogare e raccontare criticamente le principali emergenze a livello soprattutto di generi (intesi nel plurimo significato di scuole, correnti, tendenze, manifestazioni) ed in parte anche di protagonisti (cantanti, gruppi, compositori, interpreti), disponendole in rigoroso ordine alfabetico, per una rapida e facile consultazione e per un’attenta e operosa didattica. Sia per i generi sia per i protagonisti, a livello metodologico, prevale un quadro informativo sintetico, che si modella a sua volta su un percorso storico, in grado altresì di aprirsi ed interrogarsi di volta in volta su importanti questioni di ordine sociale, economico, culturale, artistico,...
Tutti dovrebbero avere una grande superbia, un grande orgoglio, un alto senso si sé, di sé come individui e di sé come comunità, ...questo è sempre il cammino della civiltà e della storia (Vincenzo Consolo). Questo è un libro per la medicina e per la libertà (Tina Anselmi). Finalmente qualcosa scritto con sensibilità etica e di ricerca (Graham Wilkie). Guglielmo Trovato è un medico ma ha anche imparato la medicina e ha imparato a insegnarla. Medicina come professionalità si prende cura di esseri umani e come ricerca diffonde nuove conoscenze con metodo scientifico. Trovato insegna da quarant'anni in una facoltà di medicina di una università italiana. Avendo lavorato anche altrove, dagli Stati Uniti, all'Inghilterra alla Francia. Dal mito della efficacia al rito della efficienza è il titolo del libro che iniziò a scrivere nel 1992, raccogliendo gli appunti di sue conversazioni con gli studenti di medicina. Ora è riproposto, con una nuova breve premessa e due articoli in appendice e in nota.
Fondata nel 1201 come avamposto cristiano contro le popolazioni pagane, membro della Lega anseatica, seconda capitale del Regno di Svezia poi inglobata nell’Impero russo all’inizio del 18° secolo, Riga è una città dalla storia ricca e secolare, eppure ancora poco conosciuta. Tra ricordi personali, episodi storici e reminiscenze letterarie, l’autore restituisce la magia di una città crocevia tra Russia, Europa Occidentale e Scandinavia che, dopo il declino conosciuto in epoca sovietica, si è contraddistinta per una vivacità culturale senza precedenti. Con uno stile originale ci accompagna attraverso il quartiere di Maskavas, i vicoli della Città Vecchia e i luoghi tragici dell’Ebraismo lettone; ci racconta i capolavori dello Jugendstil baltico, le spiagge bianche di Jurmala – stazione termale frequentata dalla nobiltà europea dell’Ottocento – e gli aneddoti legati a personaggi vissuti nella capitale lettone come Richard Wagner e Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Nel 1190 Moshe ben Maimon, noto come Mosè Maimonide ai dotti del suo tempo, filosofo, rabbino e talmudista nella Cordova musulmana, scrisse in arabo La guida degli smarriti (La guida dei perplessi, secondo un’altra traduzione del titolo). Nella città spagnola, retta dal tollerante Califfato degli Almoravidi, l’opera ebbe un’immediata fortuna e, insieme con altri trattati del talmu-dista, fece di Maimonide il più onorato e rispettato filosofo ebreo del Medioevo. Jean d’Ormesson ha preso in prestito il titolo del pensatore di Cordova per questo suo manualetto a uso degli smarriti della no-stra epoca. Benché sia sempre possibile scovare segrete affinità tra le epoche, i quasi mille anni trascorsi dal tempo di Maimonide – e di Filippo Augusto, di san Francesco d’Assisi, dell’imperatore Federico II e di Saladino –, impediscono naturalmente qualsiasi comparazione tra le «anime smarrite» di Moshe ben Maimon e quelle odierne di Jean d’Ormesson. È tuttavia certo che oggi non siamo affatto immuni dal disorientamento. «Oggi come ieri siamo tutti degli smarriti», non fosse altro che «i motivi e il senso del nostro passaggio su questo pianeta che chiamiamo Terra ci ...
Le opere fondamentali del pensiero filosofico di tutti i tempi. In edizione economica, con testo a fronte e nuovi apparati didattici, le traduzioni che hanno definito il linguaggio filosofico italiano del Novecento.
Un viaggio affascinante nell’epoca che rivoluzionò l’arte, la filosofia, la storia Il Rinascimento fu un periodo di vera e propria “rifioritura” culturale e scientifica che coinvolse tutte le classi sociali e ogni settore della conoscenza e dell’esperienza umana. Non tralasciando di considerare quella fase di profondo rinnovamento, nota come Umanesimo, alla quale si deve la riscoperta della letteratura antica, della lingua latina e del mondo classico in genere, questo libro si concentra però sul “secolo d’oro” del Rinascimento, che si può collocare tra i decenni centrali del XV¬ secolo e la metà circa del XVI¬, quando l’uomo riesce a toccare vette sublimi in ogni ambito della cultura, dell’arte, del pensiero. È il secolo in cui si affermano l’arte di Raffaello, Michelangelo, Piero della Francesca e Vasari; l’architettura di Brunelleschi, Alberti e Francesco di Giorgio Martini; la letteratura di Biondo, Bembo, Ariosto; e la nuova scienza di Leonardo. Figura centrale in questo periodo sarà Lorenzo de’ Medici, vero e proprio “ago della bilancia” del mondo rinascimentale, in grado di sostenere un processo inarrestabile di “liberalizzazione”...
Un libro straordinario, che indaga a fondo le fonti antiche, sulla vita tormentata di Agrippina, nipote di Augusto, moglie di Germanico, che seguì il marito nelle campagne di conquista, ne favorì la popolarità fra le legioni e lo trasformò in eroe nazionale. Valerio Massimo Manfredi, "Il Messaggero" Figlia di Agrippa, il trionfatore di Azio, e di Giulia, l'unica figlia di Augusto, lei sola, Agrippina, si salva dalla tragedia domestica che si abbatte sulla discendenza diretta di Augusto. Eredita i tratti fondamentali della sua stirpe: dalla madre il carattere passionale e l'arroganza di casta non disgiunta dalla capacità di sedurre anche i ceti subalterni; dal padre la disinvoltura a convivere con le truppe; di certo dal nonno, Augusto, il senso dell'autorità e il rispetto per la tradizione dei valori romani. Le inclinazioni politiche, i vertici di gloria e gli abissi di disperazione, le risorse per indossare prima la maschera di 'consorte di un eroe' e poi di 'vedova di un mito': è la storia di Agrippina, personalità dirompente della dinastia giulio-claudia.
Il vino è memoria. Alle sensazioni che scaturiscono dai profumi e dal gusto si legano emozioni e ricordi che richiamano altri tempi e altri luoghi. Come una sorta di antico alfabeto, la vite parla una lingua profonda e avvicina popoli e civiltà, unisce esistenze altrimenti lontanissime fra loro. Questa grammatica racconta la poesia del vino, le sue regole e la sua storia.
Leonard Cohen raccontato con lo stile inimitabile di Massimo Cotto che raccoglie storie, interviste, disegni originali. Un affresco multicolore, che si avvale anche di centinaia di interventi di amici, colleghi e grandi personaggi, per un artista che oramai è nella storia della musica. "Un nomade dell'anima, che nella meditazione trova una strada laica, o meglio umana. Perché, tra metafore colte e citazioni sacre, Cohen canta le piccole cose dell'uomo. Quindi nulla di più terreno ma al contempo di più inafferrabile ed eterno. Ci siamo tutti trovati, metafore a parte, a rifletterci a specchio in domande troppo grandi per comprendere ed elaborare i nostri dolori e le nostre gioie. Magari stretti in un usato impermeabile blu, all'angolo di un'altrettanto usata città. A guardare l'inverno che passa, a raccogliere i frammenti di un'amicizia finita, di una solitudine quieta, di un amore infedele che, ormai, è quello che è." (Dalla prefazione di Enrico de Angelis).
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