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East Frontiers

East Frontiers

Autore: AA. VV.

Dopo la caduta del muro di Berlino ormai più di trent’anni fa, l’Europa ha cambiato volto, sia in senso geopolitico che politico-culturale. Alla logica dei blocchi contrapposti che aveva caratterizzato la Guerra fredda si è sostituito un arcipelago di molteplici entità statuali, legate da confini e frontiere multiple e complesse, in continuo cambiamento, che oscillano fra un rapporto conflittuale aperto o strisciante e una feconda interrelazione. I saggi di questo volume, che riportano gli atti del convegno dall’omonimo titolo tenutosi a Roma dal 9 all’11 maggio 2019, intendono contribuire alla redazione di nuove mappe mentali e concettuali, continuamente attraversate e intersecate da questi confini. All’asse sincronico (che indaga fenomeni letterari e politico-culturali, spesso della contemporaneità più recente) si affianca un asse diacronico, che lumeggia le molteplici questioni della memoria culturale connesse a questo epocale passaggio storico.

L’est nell’ovest

L’est nell’ovest

Autore: Boschiero, Manuel , Pelloni Gabriella

Numero di pagine: 296

Nelle quasi tre decadi trascorse dal crollo del Muro di Berlino le relazioni tra est e ovest dell’Europa hanno subito cambiamenti profondi. L’apertura delle vecchie frontiere e il proseguimento del processo d’integrazione europea che ha seguito la fine della Guerra fredda e della divisione ideologica ha riportato vigorosamente l’est al centro della sfera d’interesse occidentale, ridefinendo le stesse categorie di est e ovest e dando vita a nuove topografie culturali.L’obiettivo comune dei contributi raccolti nel volume L’est nell’ovest è quello d’indagare i cambiamenti e le continuità di significato dello sguardo occidentale verso l’est, e di quello orientale verso l’ovest, attraverso l’analisi delle rappresentazioni letterarie all’interno dei diversi discorsi nazionali e transnazionali. Negli ultimi anni l’intensificazione degli scambi tra est e ovest hanno avuto forti ripercussioni in ambito culturale, nel teatro, nel cinema, nelle arti visive, ma anche e soprattutto nella letteratura, dando vita a nuovi stili e modalità di espressione e contribuendo a ridefinire le usuali distinzioni tra prospettiva interna ed esterna, tra realtà, stereotipo e...

Forse Esther

Forse Esther

Autore: Katja Petrowskaja

Numero di pagine: 241

Si sarà proprio chiamata Esther quella bis­­nonna che, nella Kiev del 1941, chiese fi­duciosa a due soldati tedeschi la strada per Babij Jar, la fossa comune degli e­brei, ricevendone come risposta un distratta rivoltellata? Forse. E dell'intera famiglia, dispersa fra Polonia, Russia e Austria, che cosa ne è stato? Il monolite sovietico conosceva l'avvenire, non la memoria. Per ricostruire quella ramificata genealogia, quel vivace intreccio di culture e di lingue – yiddish, polacco, ucraino, ebraico, russo, tedesco –, Katja Petrowskaja intraprende, sulle tracce degli scomparsi, un intenso viaggio a ritroso nella storia di un Novecento sul quale incombono la stella gialla e quella rossa, e in cui si incrociano i destini di memorabili figure: la babuška Rosa, incantevole logopedista di Varsavia, che salva duecento bambini sopravvissuti all'assedio di Leningrado; il nonno ucraino, prigioniero di guerra a Mauthausen e riemerso da un gulag dopo decenni; il prozio Judas Stern, che spara a un diplomatico tedesco nella Mosca del 1932, e dopo un processo-farsa viene spedito «nel mondo della ma­teria disorganizzata»; il fratello Semën, il rivoluzionario di Odessa, che...

Immagini dell’Italia

Immagini dell’Italia

Autore: Pavel Muratov

Numero di pagine: 465

Da Puškin a Mandel’štam a Brodskij, la letteratura russa ha continuato a sognare, evocare, scoprire l’Italia. E nessuno meglio di Pavel Muratov – che vi giunge nel 1907, subito avvertendo un «turbamento dello spirito, dolce fino al malessere», e fra il 1911 e il 1912 pubblica, con enorme successo, «Immagini del­l’Italia» – può svelarci le ragioni di questa «italomania». A Venezia, spiega, «noi beviamo il vino dell’oblio ... Tutto quanto è rimasto alle nostre spalle, tutta la nostra vita precedente diviene un fardello leggero». E gli artefici del Rinascimento gli appaiono «semidei», «eroi del mito», un antidoto all’«accidia della vita russa», a Dostoevskij e Tolstoj. Non a caso nel 1923, invitato a Roma per una serie di conferenze, lascerà per sempre la Russia. «Apparteneva a quella schiera di scrittori come Ruskin e Walter Pater,» ricorda l’amico Sciltian «e aveva più sensibilità e talento di Berenson». Ma non è la sconfinata cultura che apprezzavano Savinio e De Chirico, De Pisis e Longhi a rendere, ancor oggi, la lettura di Muratov una rivelazione. Né l’influsso di Pater, Stendhal e Gogol’. Semmai, il suo procedere per folgorazioni ...

Cultura letteraria neerlandese

Cultura letteraria neerlandese

Autore: Roberto Dagnino , Marco Prandoni

Numero di pagine: 592

Opera di taglio storico-culturale, il manuale illustra i testi, le correnti, i movimenti e gli autori più rappresentativi (da Beatrice di Nazareth ad Arnon Grunberg) della letteratura in lingua neerlandese, integrando e ampliando il tradizionale apporto degli studi letterari con le interazioni provenienti da arti figurative e performative, musica, architettura, religione, politica e movimenti sociali. Un viaggio che inizia nel Medioevo neerlandese, alla scoperta della ricchezza mistica, devozionale e artistica di una civiltà urbana proto-borghese a cavallo tra mondo romanzo e germanico, per proseguire con l'esplosione dei commerci e la rivoluzione teatrale, scientifica e filosofica del Secolo d'Oro e approdare infine a quel laboratorio politico, sociale e culturale che i Paesi Bassi e il Belgio rappresentano da due secoli a questa parte. Lo sguardo interculturale rivela infine preziose interconnessioni tra i Paesi Bassi, le Fiandre, l'Italia, il resto del continente europeo e le ex-colonie, senza dimenticare gli apporti delle numerose ondate migratorie verso questo dinamico angolo d'Europa. Il testo, pensato in primo luogo per gli studenti di lingua e letteratura, si rivolge...

Rami nel tempo

Rami nel tempo

Autore: Elisabetta Abignente

«Non avevo molta voglia di parlare di me. Questa difatti non è la mia storia, ma piuttosto, pur con vuoti e lacune, la storia della mia famiglia», scriveva Natalia Ginzburg in Lessico famigliare. Chi parla si nasconde, si mette in secondo piano, perché i protagonisti sono gli altri membri della famiglia. Una simile operazione avrebbero compiuto nei decenni successivi autori come Marguerite Yourcenar, Günter Grass, Annie Ernaux, Oriana Fallaci, impegnati nel percorso a ritroso lungo i rami del proprio albero genealogico. Si realizza così un curioso rovesciamento: il discendente, colui che è stato generato, si trasforma in creatore, colui che genera i propri antenati riportandoli in vita sulla pagina scritta, o che quanto meno li osserva inosservato. Un’operazione ambigua, in cui, inevitabilmente, l’occhio di chi osserva ha un peso, più o meno rilevante. Il risultato è un genere ibrido, al confine tra il romanzo storico e le molteplici forme di scrittura del sé. Il rapporto tra verità e invenzione, i discorsi a tavola e i «lessici» condivisi, il sentimento di appartenenza alla propria classe sociale, l’incrocio tra individuale e universale, privato e pubblico, la...

Riga magica

Riga magica

Autore: Massimiliano Di Pasquale

Fondata nel 1201 come avamposto cristiano contro le popolazioni pagane, membro della Lega anseatica, seconda capitale del Regno di Svezia poi inglobata nell’Impero russo all’inizio del 18° secolo, Riga è una città dalla storia ricca e secolare, eppure ancora poco conosciuta. Tra ricordi personali, episodi storici e reminiscenze letterarie, l’autore restituisce la magia di una città crocevia tra Russia, Europa Occidentale e Scandinavia che, dopo il declino conosciuto in epoca sovietica, si è contraddistinta per una vivacità culturale senza precedenti. Con uno stile originale ci accompagna attraverso il quartiere di Maskavas, i vicoli della Città Vecchia e i luoghi tragici dell’Ebraismo lettone; ci racconta i capolavori dello Jugendstil baltico, le spiagge bianche di Jurmala – stazione termale frequentata dalla nobiltà europea dell’Ottocento – e gli aneddoti legati a personaggi vissuti nella capitale lettone come Richard Wagner e Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

Smarrimento e scrittura

Smarrimento e scrittura

Autore: Gabriele Scaramuzza

Il libro si apre con tre brevi capitoli, che riprendono alcune tematiche costanti del pensiero dell’autore: le radici della cultura nella vita dei soggetti, la comprensione delle cose nella loro complessità, l’ascolto, una scrittura che si confronti con la violenza, ma non per ciò dimentichi il suo essere non indebolimento, ma incremento di vita. A questo va annesso anche il capitolo su Franz Kafka, che permette di riflettere, tra l’altro, sul “nuovo” come categoria estetica. Raccolti sotto il titolo Totalitarismi e scritture sono i capitoli dedicati a Vasilij Grossman, Ludwig Englert, Imre Kertész, che sono stati costretti a misurarsi col negativo del secolo scorso, e col terrore che lo ha percorso. Con ciò si collega idealmente il capitolo finale del libro, Salonicco. Fungono da intermezzo due brevi capitoli dedicati a incontri occasionali, nella fattispecie musicali, non lontani tuttavia da temi di fondo del libro. Non scissa dalle precedenti è la parte concernente rappresentanti della cultura milanese quali Dino Formaggio, Fulvio Papi, Guido D. Neri, Emilio Renzi; e Alfredo Civita, in dialogo con Eugenio Borgna.

Ugo Ojetti e la Russia: incontri, itinerari, corrispondenze

Ugo Ojetti e la Russia: incontri, itinerari, corrispondenze

Autore: Laura Piccolo

Numero di pagine: 224

«Adesso vorrei essere in Russia, e poiché naturalmente (intendo, dalla natura) non m’è concesso, leggo, rileggo, sfoglio quanti più libri posso sopra i Russi e sopra le Russie», confessa Ugo Ojetti (1871-1946) sulla sua “Terza pagina” del «Corriere della Sera», mentre nell’autunno del 1941 rilegge l’Evgenij Onegin di Aleksandr Puškin. Il volume ricostruisce una pagina meno nota della biografia e dell’opera di questo poliedrico protagonista della storia intellettuale e culturale italiana della prima metà del Novecento, quella dei suoi rapporti con la Russia: i viaggi (nel 1903 e nel 1910), i reportage pubblicati sul «Corriere della Sera», gli incontri con intellettuali, scrittori e artisti russi (Maksim Gor’kij, Anatolij Lunacarskij, Grigorij Šiltjan e altri), l’interesse per l’arte e la letteratura russa coltivate su «Dedalo», «Pègaso» e «Pan», le inesauribili iniziative culturali di cui fu promotore a partire dalla “Mostra per il Ritratto Italiano” (1911). Attraverso documenti inediti, carteggi, fotografie e altri materiali conservati in archivi italiani e russi emergono così dal greto del tempo tessere sconosciute o dimenticate del...

Immagini dell’Italia

Immagini dell’Italia

Autore: Pavel Muratov

Numero di pagine: 311

«Immagini dell’Italia», ha scritto un amico di Muratov, Boris Zajcev, non è un manuale di storia dell’arte: piuttosto, «un libro di iniziazione, di consacrazione all’Italia in quanto categoria dello spirito», sorretto da una «capacità virtuosistica di sentire l’Ita­lia» – e, aggiungiamo, di restituirla in tono confidenziale al lettore, trasformato in interlocutore e compagno di viaggio. Ne abbiamo la prova soprattutto in questo secon­do volume, dove Muratov riesce a comunicarci quel «sentimento di Roma», simile alla «felicità della giovinezza», che susci­ta la presenza vivente dell’antico: così, di fronte ai lauri «quasi umani» che cresco­no accanto alla Casina Farnese sul Palati­no, abbiamo anche noi l’impressione che la metamorfosi di Dafne divenga compren­sibile, e che torni a manifestarsi «un mon­do perduto di immagini per metà umane e per metà naturali». A Muratov infatti non importa tanto conoscere il passato, quan­to stabilire con esso un contatto, sicché gli sarà propizio, più dei Musei Vaticani o Capitolini dalla sconfortante e cimiteriale magnificenza, il Chiostro di Michelangelo alle Terme di Diocleziano, dove le ombre delle...

Lezioni di tenebra

Lezioni di tenebra

Autore: Helena Janeczek

Numero di pagine: 201

Autrice di La ragazza con la Leica vincitrice del Premio Strega 2018 «Due cose non si possono guardare in faccia: il sole e la morte» ha scritto La Rochefoucauld nelle sue Massime. La visione diretta della grande luce e del grande buio sono per noi intollerabili. Si può essere ciechi per troppa luce o per troppo buio. Per questo occorre abituarsi gradualmente all’una come all’altro. Ed è proprio così, per gradi, che queste Lezioni di tenebra ci portano al grande buio, al cuore nero della storia: Auschwitz. In un racconto nutrito di biografia, che diventa anche biografia di una generazione, l’autrice esplora, pagina dopo pagina sempre più in profondità, il rapporto con sua madre, l’unica di due famiglie numerose a essere sopravvissuta alla Shoah, insieme al padre: ebrei polacchi, vissuti in Germania, dove la figlia Helena è cresciuta sentendosi totalmente estranea al mondo tedesco e alla sua cultura, pur usandone la lingua. Non soltanto una memoria sulla Shoah, ma un resoconto appassionato e allo stesso tempo lucido che punta a misurare l’intensità del contraccolpo nella generazione successiva. E il contraccolpo sta nell’impossibilità di avere radici, nella...

Bau-sète!

Bau-sète!

Autore: Luigi Meneghello

Numero di pagine: 304

"Ventinove mesi, una decina di stagioni. Un tratto di tempo cominciato e finito con la nettezza di una rappresentazione in teatro: al principio il drammatico avvento della pace, alla fine la mia uscita di scena." Così Luigi Meneghello ci racconta Bau-sète!, romanzo uscito nel 1988 che esplora i suoi vent'anni e l'arco temporale che va dalla fine del 1945 alla metà del settembre 1947: un dialogo con il se stesso ragazzo con cui l'autore fotografa l'Italia nell'immediato dopoguerra, le sue speranze, il clima politico e culturale, attraverso il filtro della memoria. Con lo stesso stile rapsodico e a tratti lieve di Libera nos a malo, Meneghello ci restituisce i caratteri di una stagione per lui fondamentale, i cui eventi, che dopo l'esperienza partigiana potevano apparire gravi, assumono invece nella maturità e nel ricordo caratteri di tenera comicità: le ragazze, gli amici, le motociclette, la spinta ad allargare gli orizzonti e a scoprire la cultura europea sono espressioni della vitalità e del desiderio di vita e risarcimento di un'Italia che voleva mettersi alle spalle la guerra e le sue privazioni. Un'epoca intensa e irripetibile alla quale Meneghello torna dopo la...

Trama d'infanzia

Trama d'infanzia

Autore: Christa Wolf

Numero di pagine: 488

«Pochi e poche raccontano in questo modo». (Rossana Rossanda, L’Indice) «Il nazismo è qui splendidamente narrato nei luoghi e nei modi in cui riuscì a nascondersi (in cui forse è nascosto ancora adesso), ovvero nella minuziosa cattura della quotidianità. (...) Questo libro di Christa Wolf è tra i pochi che meriterebbero di essere lo strumento fondamentale di un corso universitario, per poterne spremere le risorse innumerevoli e gli infiniti ragguagli di cui letteralmente vibra». (Antonio Faeti, L’Unità) In Trama d’infanzia, che assieme a Cassandra è considerato il suo capolavoro, Christa Wolf racconta una storia emblematica di quella generazione di tedeschi cresciuta negli anni Trenta, sotto il Terzo Reich, spettatrice adolescente del trionfo e poi del crollo del nazismo. Nel corso di un viaggio nei luoghi dell’infanzia e attraverso un difficile lavoro di scavo nella memoria, l’autrice ricostruisce una saga appassionante: la storia di una bambina, Nelly, che cresce respirando i veleni del regime, e anche la storia dei tanti personaggi – zii, nonni, cugini, amici e nemici della famiglia, genitori, compagni di giochi e di studi, insegnanti, banali figure del...

Trans Europa Express

Trans Europa Express

Autore: Paolo Rumiz

Numero di pagine: 240

2008. Seimila chilometri a zigzag da Rovaniemi (Finlandia) a Odessa (Ucraina). Un percorso che sembra tagliare, strappare l’Europa occidentale da quella orientale. È una strada, quella di Rumiz, che tra acque e foreste, e sentori di abbandono, si snoda tra gloriosi fantasmi industriali, villaggi vivi e villaggi morti. Rumiz accompagna il lettore, con una voce profonda, ricca di intonazioni, per paesaggi inediti, segreti, struggenti di bellezza. E più avanza, più ha la sensazione di non trovarsi su qualche sperduto confine ma precisamente al centro, nel cuore stesso dell’Europa. Attraversa dogane, recinzioni metalliche, barriere con tanto di torrette di guardia, vive attese interminabili e affronta severissimi controlli, ma come sempre – nel frattempo – conosce anche la generosità degli uomini e delle donne che incontra sul suo cammino: un pescatore di granchi giganti, prosperose venditrici di mirtilli, un prete che ha combattuto nelle forze speciali in Cecenia. Siamo di fronte a un libro raro, dettato da una scrittura che magnifica il viaggiare e la conoscenza del mondo – di quel mondo – attraverso il viaggiare.

Casi

Casi

Autore: Daniil Charms

Numero di pagine: 343

Fra i grandi russi del Novecento, Daniil Charms è forse sinora il meno conosciuto. Un po’ per il carattere frammentario di questi testi, un po’ per le infelicissime sorti editoriali che essi hanno subìto, solo in questi ultimi anni ci si è potuti rendere pienamente conto della loro rilevanza e unicità. Dotato di un debordante talento comico, unito a un perverso rigore metafisico, Charms è maestro nel vanificare qualsiasi realtà gli accada di nominare. Racconti di pochi istanti, trame incongrue e persecutorie, irrisioni sistematiche: questo è il terreno della sua prosa. Verrebbe da pensare al dada, come alla «poetica dell’estremismo» più affine a Charms. Ma la sua singolarità è tale da non tollerare inquadramenti. Charms rimane soprattutto come uno stupefacente narratore di «casi», tanto gratuiti quanto ineluttabili. Rispetto alla gelida purezza dei suoi esperimenti di parodia sistematica di tutto, le versioni occidentali dell’assurdo – da Camus a Ionesco – appaiono timide. Charms stesso accennò una volta alla peculiarità del suo modo di essere con parole quanto mai semplici, dirette e precise: «A me interessano solo le “sciocchezze”, solo ciò che...

Le stelle fredde

Le stelle fredde

Autore: Guido Piovene

Numero di pagine: 212

Abbandonato dalla sua donna il protagonista di questo romanzo, con cui Piovene vinse il Premio Strega nel 1970, lascia la città per trasferirsi in campagna. Qui viene sospettato dell'omicidio di un abitante del luogo che nutriva per lui antichi rancori. Ha così inizio una lunga fuga e soprattutto il distacco dallo "stolto gioco della vita", un ritiro dal mondo durante il quale incontrerà Fëdor Dostoevskij tornato dall'aldilà... Il fantasma dello scrittore gli rivela la propria sconvolgente verità: se il mondo dei vivi trabocca di esseri più simili ad astrazioni che a realtà, il mondo dei morti non è che la sua immagine speculare. All'uomo non resta che cercare dentro di sé le ragioni del suo rifiuto della realtà, legare la propria esistenza ai dati oggettivi del mondo, catalogare in un archivio tutte le cose, quasi una soluzione si possa trovare solo nel passaggio dalla vita all'impassibile aldilà della scrittura.

La memoria inesorabile. Forme del confronto con il passato tedesco dal 1945 a oggi

La memoria inesorabile. Forme del confronto con il passato tedesco dal 1945 a oggi

Autore: Massimo Bonifazio

Numero di pagine: 181
Un popolo di roccia e vento

Un popolo di roccia e vento

Autore: Golnaz Hashemdazeh Bonde

Numero di pagine: 208

Teheran, 1978. Nahid conosce Masood la sera in cui viene ammessa all’università di Medicina. Entrambi diciottenni, hanno nelle vene il fuoco della passione e della giovinezza, di chi si sente invincibile perché è certo di essere nel giusto. La rivoluzione li infiamma. Di giorno studiano, di notte sgattaiolano per strada a distribuire volantini, discutono di libertà e democrazia e si battono per rovesciare il regime dello scià. Sanno di rischiare la vita, ma si sentono immortali: gli iraniani sono una stirpe di roccia costretta a vivere nel sottosuolo, ed è tempo di uscire allo scoperto. Quando però la violenza esplode minacciando di distruggere tutto, sono costretti a fuggire abbandonando famiglie e compagni di lotta. Trent’anni dopo, a Nahid restano solo pochi mesi da vivere. O così dicono i medici, perché lei non è tipo da arrendersi facilmente. Mentre ripercorre le tappe che l’hanno portata dall’Iran in Svezia, analizza anche i sacrifici, le speranze e le disillusioni, il rapporto con la figlia Aram, e i tanti che come loro sono dovuti fuggire, una generazione di sabbia trasportata dal vento. Un romanzo che vibra di rabbia, dolore, passione e vita, con una...

Fondamenta degli incurabili

Fondamenta degli incurabili

Autore: Iosif Brodskij

Numero di pagine: 108

«Il pizzo verticale delle facciate veneziane è il più bel disegno che il tempo-alias-acqua abbia lasciato sulla terraferma, in qualsiasi parte del globo». Parlare di Venezia significa parlare di tutto – e in particolare della letteratura, del tempo, della forma, dell’occhio che la guarda. Così è per Brodskij in senso pienamente letterale. Questa divagazione su una città si spinge nelle profondità della memoria del pianeta, sino alla nascita della vita dalle acque, da una parte, e, dall’altra, nei meandri della memoria dello scrittore, intrecciando alla riflessione le apparizioni nel ricordo di certi momenti, di certi fatti che per lui avvennero a Venezia. C’è qui, come sempre in Brodskij, l’immediatezza della percezione e il gioco fulmineo che la traspone su un piano metafisico. E, per il lettore, quella percezione, quel contrappunto di immagini e pensieri intriderà d’ora in poi il nome stesso di Venezia.

Paesaggi della memoria

Paesaggi della memoria

Autore: Patrizia Violi

Numero di pagine: 360

Da Auschwitz in poi sempre più spesso oggi si incontrano, in ogni parte del mondo, luoghi di memoria molto particolari che derivano dalla trasformazione in forma museale di prigioni, campi di concentramento e sterminio, spazi dove si sono consumati orrori e violenze di massa. Cosa fare di questi luoghi che in modo così pregnante ci ricordano il male che lì si è consumato? Mantenerli identici, bloccando l’inevitabile scorrere del tempo o trasformarli, riadattandoli a nuove esigenze, più rivolte al futuro che alla conservazione del passato? Come tramandare la memoria di un passato traumatico senza stravolgerlo? Come ridare un senso vivo a ciò che ricorda la morte? Interrogativi complessi che investono questioni di ordine molto generale sul rapporto fra trauma, memoria, testimonianza. Analizzando con strumenti semiotici alcuni siti del trauma in varie regioni del mondo, dalla Cambogia all’America Latina, dalla Cina all’Italia, questo lavoro mostra come gli spazi che a prima vista ci appaiono come la traccia indicale del passato siano in realtà veri e propri mediatori e produttori di memoria e contribuiscano a costruire il passato che sembrano restituirci senza...

La prospettiva rovesciata

La prospettiva rovesciata

Autore: Pavel Florenskij

Numero di pagine: 152

A un primo sguardo, molte delle più significative icone russe del XIV e XV secolo sembrano viziate da assurde incongruenze, violazioni inspiegabili del canone prospettico e della conseguente ‘unità’ della rappresentazione: edifici di cui vengono raffigurati insieme la facciata e i muri laterali; libri (i Vangeli) di cui si scorgono tre o addirittura tutte e quattro le coste; volti con «superfici del naso e di altre parti» che non dovrebbero vedersi; e, a sintesi di tutto, un policentrismo che fa coesistere «piani dorsali e frontali». Eppure, simili icone ‘difettose’ – fondate proprio sull’eresia di prospettive «rovesciate» – risultano infinitamente più creative ed espressive rispetto ad altre più corrette, ma inerti. Come mostra Pavel Florenskij in questa perorazione fiammeggiante – con un excursus storico che si estende dalle scenografie del teatro tragico greco ai vertici della pittura rinascimentale e oltre –, quelle violazioni, lungi dal dipendere da una « grossolana imperizia nel disegno», sono «estremamente premeditate e consapevoli». Di più: riassumono una ribellione, cognitiva prima che estetica, alla stessa egemonia della rappresentazione...

Non sono Sidney Poitier

Non sono Sidney Poitier

Autore: Percival Everett

Numero di pagine: 251

Follows the life of a young man named Not Sidney Poitier, who is orphaned at age eleven and inherits a staggering number of shares in the Turner Broadcasting Corporation.

Il fiordo di Killary

Il fiordo di Killary

Autore: Kevin Barry

Numero di pagine: 171

La carriera letteraria di Kevin Barry nasce dalla congiunzione di un sogno e di un incubo, entrambi precoci. Il sogno era, racconta Barry, «diventare il più grande scrittore ebraico della mia generazione, un autore del livello di Roth o di Malamud, anzi meglio. Solo che per un ventenne lentigginoso di Cork, Irlanda, la faccenda si presentava un po' complicata». Quanto al­l'incubo, coincideva col pensum imposto dall'industria editoriale a qualsiasi debuttante: trovare una voce (e poi vivere di quella). Bene, dal momento che la sola idea «di sentirsi frastornare per i successivi trenta o quarant'anni da quella benedetta voce, sempre uguale» gli faceva accapponare la pelle, Barry ha tempestivamente optato per una via diversa: scrivere, con la stessa gioia selvaggia che il lettore, per osmosi, prova leggendole, le storie in cui si imbatteva più o meno tutti i giorni, fra le strade e i pub della sua Irlanda. Storie nere, quasi sempre, i cui personaggi non solo sbagliano, ma perseverano, diabolicamente, nell'errore. Un ragazzo esce da un carcere minorile dopo una condanna per spaccio di anfetamine, e ha un'idea luminosa per cominciare una nuova vita: spacciare anfetamine. Un suo...

Il segreto di Joe Gould

Il segreto di Joe Gould

Autore: Joseph Mitchell

Numero di pagine: 152

Negli anni Quaranta viveva al Greenwich Village un eccentrico letterato di nome Joe Gould, che si definiva «l’ultimo dei bohémiens» e si presentava piuttosto come un singolare barbone. Discendente di una delle più antiche famiglie del New England, laureato a Harvard nel 1911, Gould dormiva negli alberghetti da due soldi o negli atelier degli amici e mangiava, di rado e quasi sempre a sbafo, in qualche sordido locale. Macilento e ubriacone, bazzicava le redazioni delle riviste letterarie; non poteva accettare un impiego fisso, spiegava, perché questo gli avrebbe impedito di continuare a lavorare alla sua "Storia orale", l’«inedito più lungo di tutti i tempi», costituito, a suo dire, da migliaia e migliaia di conversazioni ascoltate o orecchiate per strada, al ristorante, nei dormitori, sui treni, al parco, ovunque la gente si riunisse e parlasse. Sempre carico di quaderni di scuola sui quali scriveva ininterrottamente, Gould li affidava man mano a qualche amico perché glieli conservasse. Si favoleggiava di centinaia di quaderni depositati in armadi, uffici, soffitte e sottoscala. Nel 1942 Mitchell gli dedicò un profilo sul «New Yorker», "Il professor Gabbiano", nel...

Fratelli d'Italia

Fratelli d'Italia

Autore: Alberto Arbasino

Numero di pagine: 1371

Un romanzo smisurato e scatenato, che racconta l’Italia di ieri e di oggi con l’insolenza di un autore che ha saputo infondere nella lingua e nella letteratura italiana una leggerezza e una mobilità senza precedenti. «Siamo qui da un’ora all’aeroporto senza colazione aspettando due amici di Antonio che arrivano adesso in ritardo da Parigi; si mangerà un pesce se si farà in tempo sul molo, in un bel posto degli anni scorsi che forse però quest’anno già non va più tanto bene; e non abbiamo ancora avuto un momento per parlare della nostra estate, che ormai è qui». «Ogni libro nuovo, veramente moderno, di quest’epoca (di quale epoca?) sarà così profondamente ambiguo, cioè polimorfo, così com’è ambigua e polimorfa l’epoca, da raccontare in realtà alcune storie sempre fingendo di raccontarne tutt’altre, anche molto diverse?». "Fratelli d’Italia" è stato pubblicato per la prima volta nel 1963.

Breve storia di chiunque sia mai vissuto

Breve storia di chiunque sia mai vissuto

Autore: Adam Rutherford

Numero di pagine: 352

«Il libro di Adam Rutherford è ben scritto, stimolante e divertente. Ma la cosa più importante è che dice sempre le cose correttamente.» Richard Dawkins «Magistrale, informativo e delizioso.» Peter Frankopan «Un’introduzione alla genetica umana brillante, autorevole, sorprendente e accattivante. Se conoscete poco della storia umana, resterete incantati. Se conoscete molto della storia umana, resterete incantati.» Brian Cox «Mi è molto piaciuto e ho davvero molto ammirato Breve storia di chiunque sia mai vissuto.» «Observer» - Bill Bryson, Questo libro parla di te, proprio di te in prima persona. Di te e di tutti i cento e più miliardi di esseri umani che sono nati dall’inizio dei tempi. Il DNA – il nostro codice genetico, quella lunghissima stringa di A, T, G e C variamente alternate che portiamo nel nucleo di ogni nostra cellula – viene qui letto da Adam Rutherford come un libro di storia. Oggi si può fare. A saperlo leggere, infatti, il DNA racconta molte cose: nascite, morti, malattie, guerre, carestie, migrazioni e tanto, tanto sesso. Per anni abbiamo letto il DNA solo come un manuale di istruzioni, il codice sorgente della vita. Lo abbiamo studiato, lo ...

Voci del verbo andare

Voci del verbo andare

Autore: Jenny Erpenbeck

Numero di pagine: 352

Berlino, oggi. L’arrivo di uomini disperati alla ricerca di una nuova vita. Il nostro mondo - come è, come potrebbe essere. Un romanzo su chi accoglie e chi si rifugia, sulla fuga e l’attesa. «Un’utopia poetica ed emozionante, una sorta di antidoto alla “sottomissione” di Houellebecq» (DIE WELT).

Questione di Costanza

Questione di Costanza

Autore: Alessia Gazzola

Numero di pagine: 352

«Alessia Gazzola torna a raccontare i sentimenti, la quotidianità, i piccoli dolori e le nostre vite tutte da risolvere con una nuova protagonista irresistibile, Costanza Macallè.» La Stampa - Nadia Terranova DALL'AUTRICE DELL'ALLIEVA, AMATA DA OLTRE 1 MILIONE DI LETTORI IN ITALIA, UN NUOVO INIZIO, UNA NUOVA PROTAGONISTA, UNA NUOVA FORMIDABILE SERIE Verona non è la mia città. E la paleopatologia non è il mio mestiere. Eppure, eccomi qua. Com’è potuto succedere, proprio a me? Mi chiamo Costanza Macallè e sull’aereo che mi sta portando dalla Sicilia alla città del Veneto dove già abita mia sorella, Antonietta, non viaggio da sola.Con me c’è l’essere cui tengo di più al mondo, sedici chili di delizia e tormento che rispondono al nome di Flora. Mia figlia è tutto il mio mondo, anche perché siamo soltanto io e lei… Lo so, lo so, ma è una storia complicata. Comunque, ce la posso fare: in fondo, devo resistere soltanto un anno. È questa la durata del contratto con l’istituto di Paleopatologia di Verona, e io – che mi sono specializzata in Anatomia patologica e tutto volevo fare tranne che dissotterrare vecchie ossa, spidocchiare antiche trecce e analizzare...

La pianura degli scherzi

La pianura degli scherzi

Autore: Osvaldo Lamborghini

Numero di pagine: 192

« Se Arlt è lo scantinato della casa della letteratura argentina, e Soriano è il vaso da fiori nella stanza degli ospiti, Lamborghini è una scatoletta sullo scaffale giù in cantina. Una scatola di cartone, piccola, coperta di polvere. Ebbene, se uno apre la scatola, dentro ci trova l’inferno » Roberto Bolaño Quattro prose, due edite e due postume, fanno di la pianura degli scherzi (metafora dell’Argentina) la prima opera in prosa che appare in Italia. Il mondo allucinato di questo genio crudele che intese distruggere la letteratura e divenne oggetto di un autentico culto letterario. « Segreto, ma non ignorato (nessuno poté farne a meno), l’autore conobbe la gloria senza aver goduto del minimo barlume di fama. Fin dall’inizio, fu letto come un maestro » . César Aira Per la prima volta in Italia la prosa sporca, violenta, barocca e inattuale di uno degli ultimi grandi maestri della letteratura argentina, Osvaldo Lamborghini. Il fiordo, La causa giusta, Sebregondi retrocede e Le figlie di Hegel: attraverso quattro racconti (due editi e due postumi), La pianura degli scherzi (metafora dell’Argentina) presenta per la prima volta al lettore italiano il mondo...

La zattera della medusa

La zattera della medusa

Autore: Franzobel

Numero di pagine: 552

18 luglio 1816, le tenebre ricoprono l’abisso e il diavolo aleggia sulle acque. Nel mare al largo della Mauritania il brigantino Argus avvista tra i flutti un relitto alla deriva. Ciò che appare, avvicinandosi, è una visione demoniaca che mozza il fiato ai marinai: aggrappati a quelle assi di legno, ammassati gli uni sugli altri, ci sono i corpi sfiniti e consunti di quindici uomini, da tredici giorni ostaggio delle onde, della fame e della sete. Sono gli unici sopravvissuti tra i 147 a bordo della zattera allestita dopo che la nave francese Medusa si è arenata nelle sabbie africane d’Arguin. Subito la notizia percorre il regno di Luigi XVIII, circondata dalle domande e dai sospetti: cosa è potuto mai accadere? Come hanno fatto a resistere in quelle condizioni? Cosa ne è stato degli altri? Ma mentre i superstiti raggiungono Parigi, e i primi scandalosi brandelli della loro storia rimbalzano sui giornali, appare chiaro come certe verità, nella loro tragedia eterna e senza scampo, non possano trovare posto nel mondo dei vivi. La zattera della Medusa è un angosciante viaggio attraverso un inferno di soprusi, violenza e cannibalismo. Tra sadici marinai senza morale,...

Ognuno muore solo

Ognuno muore solo

Autore: Hans Fallada

Numero di pagine: 752

Un romanzo sulla resistenza e sulla disperazione nella Germania sotto la doppia angoscia del nazismo e della guerra. Basato su una storia vera è la rielaborazione letteraria dell’inchiesta della Gestapo che portò alla decapitazione due coniugi berlinesi di mezz’età accusati di avere diffuso materiale anti-nazista.

Il tempo della vita

Il tempo della vita

Autore: Marcos Giralt Torrente

Numero di pagine: 192

Vincitore del Premio Strega Europeo 2014. Considerato l’erede di Marías e Vila-Matas, Marcos Giralt Torrente racconta nella sua ultima opera, che ha ottenuto il prestigioso Premio Nacional de Narrativa, il difficile rapporto con il padre in quel tempo, “il tempo della vita” appunto, trascorso insieme a lui tra incomprensioni e odio-amore, fino alla morte dell’uomo. In una prosa splendida, letteraria e trasparente al tempo stesso, sospesa tra autobiografia e romanzo, tra narrazione e confessione, l’autore, completamente a nudo, indaga il senso profondo della relazione tra un figlio e un genitore. Questa materia, pericolosa e profondamente intima, quasi sfacciata, nella scrittura di Giralt Torrente diventa emozione, sorpresa e, soprattutto, grande letteratura capace di rivelare al lettore un significato universale. Il tempo della vita è la storia di una riconciliazione tra un padre e un figlio che, nonostante le reciproche chiusure, i silenzi, i lunghi periodi di separazione, non hanno mai davvero smesso di amarsi.

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