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Postwar

Postwar

Autore: Tony Judt

Numero di pagine: 1088

Dall'ora zero, il 1945, la storia che ha portato l'Europa dalle ceneri della guerra alla sua forma attuale. Il capolavoro di uno dei maestri del nostro tempo. «Un libro eccellente. È veramente difficile immaginare come si possa scrivere una storia migliore e più leggibile dell'emergere dell'Europa contemporanea dal dramma del 1945.» Ian Kershaw «Un fantastico lavoro di sintesi, analisi e riflessione.» Timothy Garton Ash Nel 1945 l'Europa è in ginocchio. La guerra ha lasciato ovunque macerie morali e materiali. Milioni di persone vagano per il continente alla ricerca di un luogo sicuro, della salvezza o di un vagheggiato ritorno a casa. Su questo panorama sta per calare una cortina di ferro che la dividerà in blocchi ideologici contrapposti. Oggi, a quasi trent'anni dalla caduta del muro, le 'due Europe' sono soltanto un ricordo. In un continuo confronto tra Est e Ovest, Tony Judt, una delle figure intellettuali più incisive del nostro tempo, riscrive la storia del dopoguerra a partire da un'interpretazione inedita: quell'anno fatale non è stato l'inizio di una nuova epoca, piuttosto l'avvio di una fase di transizione durata per oltre mezzo secolo. Da una parte seguiamo...

L'Europa nel vortice

L'Europa nel vortice

Autore: Ian Kershaw

Numero di pagine: 800

Come ha fatto l'Europa a lasciarsi alle spalle le macerie di due guerre mondiali e a costruire la più duratura pace della sua storia? Dopo il successo di All'inferno e ritorno, Ian Kershaw, uno dei maggiori storici contemporanei, prosegue il suo viaggio nella storia del nostro continente nel '900. Un affresco vivido che ricostruisce il mondo in cui viviamo e le sue origini. Un libro che ci fa scoprire cosa vuole dire essere 'europei'. Dopo gli orrori della prima metà del XX secolo, gli anni compresi tra il 1950 e il 2017 sono stati un periodo di pace e di relativa prosperità per gran parte dell'Europa. Una seconda rivoluzione industriale ha trasformato il continente grazie a un incredibile miglioramento tecnico e produttivo. La catastrofica era della 'guerra civile europea' e dei due conflitti mondiali è sembrata così svanire in un passato lontano e ormai dimenticato. Eppure stiamo parlando di un continente nel vortice perché diviso in due dalla Cortina di Ferro, sempre sotto la minaccia di una distruttiva guerra nucleare. Gli europei, padroni del mondo da diversi secoli, hanno sperimentato cosa significhi non essere più signori del proprio destino e dipendere da due...

Il mestiere di storico (2012) vol. 1

Il mestiere di storico (2012) vol. 1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 277

Indice Questo numero (p. 5) Riflessioni Andrea Graziosi, Vittorio Foa e la sinistra italiana, 1933-2008 (p. 7-34) Adolfo Scotto di Luzio, Vent’anni di storia della scuola, 1990-2010 35-50) Discussioni Mary Nolan, Anders Stephanson, Arnaldo Testi e Daniel T. Rodgers, Fratture (a cura di Mario Del Pero) (p. 51-67) Rassegne e letture Vittorio Beonio Brocchieri, La rivoluzione industriale in una prospettiva globale (p. 69-72) Chiara Ottaviano, Stampa e giornalisti in Italia (p. 73-75) Filippo De Pieri, Spazi domestici (p. 76-78) Antonella Salomoni, Chiese e comunismo (p. 79-81) Paolo Prato, Canzoni, suoni e «rumori» d’Italia (p. 82-85) Maria Serena Piretti, Sull’ultimo Tony Judt (p. 86-87) Altri linguaggi Francesco Buscemi, Napoléon III et l’Italie (p. 89-90) Luca Di Mauro, La Commune 1871 (p. 91-2) Alessandro Polsi, Dalla lira all’euro (p. 93-94) Tiziano Bonazzi, The Conspirator (p. 95-96) Arturo Marzano, The Promise (p. 97-98) Mario Del Pero, The Kennedys (p. 99-100) Carolina Castellano, Pro patria (p. 101-102) Memorie e documenti (p. 103-130) I libri del 2011/1 Collettanei (p. 133-144) Monografie (p. 145-272) Indice dei recensori (p. 273-275)

Il continente selvaggio

Il continente selvaggio

Autore: Keith Lowe

Numero di pagine: 518

Un racconto vivido, agghiacciante, delle vendette sanguinose, delle rappresaglie, delle feroci pulizie etniche che tennero in pugno l'Europa subito dopo la seconda guerra mondiale. Un quadro poco conosciuto e terrificante di un continente nel vuoto assoluto della legge, nel caos e nella violenza senza limiti. Un libro eccellente. Ian Kershaw La distruzione in Europa dopo il secondo conflitto mondiale abbraccia la fisicità delle case, dei ponti, delle strade, ogni aspetto sociale, politico, morale. Lowe indaga lo spazio sospeso tra la fine del conflitto e l'inizio della ricostruzione. Sono pagine appassionanti. Umberto Gentiloni, "La Stampa" Un libro mai banale e documentatissimo, che ci aiuta a ricordare in quale abisso di orrore era scivolata la 'civilissima' Europa. Vittorio Emanuele Parsi, "Il Sole 24 Ore" Un volume di straordinario interesse che getta una nuova luce su fenomeni troppo spesso visti solo in un contesto nazionale: si pensi al tema della vendetta, alle migrazioni forzate dei popoli, alla pulizia etnica. Un grande affresco dell'Europa dopo il conflitto, che si legge d'un fiato. Anna Foa, "Avvenire" Keith Lowe descrive i mille volti della violenza, da quella...

Il piano Marshall

Il piano Marshall

Autore: Ben Steil

Quando, il 5 giugno 1947, il segretario di Stato George C. Marshall annunciò in un discorso all’Università di Harvard l’ambizioso progetto di ricostruzione dell’Europa che avrebbe preso il suo nome, fu subito chiaro che quella mossa era un punto di svolta nella politica americana verso il continente europeo e per gli equilibri internazionali. Alla fine della seconda guerra mondiale, crollato il progetto di Roosevelt di un «mondo unico» che comprendesse anche l’Urss, si fece avanti con il presidente Truman l’idea di un mondo diviso in due schieramenti. Il conflitto aveva lasciato un’Europa al collasso e sotto la minaccia dell’Unione Sovietica di Stalin: di fronte all’instabilità del Vecchio continente e alla politica di espansione della sfera d’influenza sovietica, gli Usa decisero di fare dell’Europa occidentale il baluardo contro il comunismo. Ma per risanare un’Europa devastata economicamente e socialmente occorreva una nuova strategia che legasse sicurezza economica e militare, promuovendo la ricostruzione con fondi americani di un’Europa integrata e capitalista, supportata sul piano militare da una solida alleanza dei paesi occidentali. Con un...

Il mestiere di storico (2013) vol. 2

Il mestiere di storico (2013) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 337

Riflessioni Massimo De Giuseppe, El lugar más pequeño: visioni e memorie della guerra civile salvadoregna (p. 5-14) Discussioni Eric Bussière, Sundhya Pahuja, Alessandro Polsi, Andrew Preston e Mark Mazower, Governare il mondo (a cura di Barbara Curli e Mario Del Pero) (p. 15-31) Rassegne e letture Gioia Gorla, Storia della disabilità (p. 33-34) Daniela Luigia Caglioti, Diritto e società internazionale (p. 35-36) Gennaro Carotenuto, Corriere della Sera (p. 37-40) Giovanni Sabbatucci, Sulle origini del fascismo (p. 41-43) Marco Dogo, L’età delle migrazioni forzate (p. 44-46) Mauro Elli, Enrico Mattei (p. 47-48) Guri Schwarz, Memorie della Repubblica (p. 49-51) Riccardo Brizzi, Media e potere in Italia (p. 52-54) Memorie e documenti (p. 55-70) Le riviste del 2012 (p. 71-130) I libri del 2012 / 2 Collettanei (p. 133-156) Monografie (p. 157-328) Indici Indice degli autori e dei curatori (p. 329-332) Indice dei recensori (p. 333-335)

Storica (2008) Vol. 41-42

Storica (2008) Vol. 41-42

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 305

Indice Primo piano Vincenzo Lavenia, Glorie antiche e moderne. Il Democrates di Juan Ginés de Sepúlveda (p. 9-34) 1. Retorica antica e scolastica. 2. Ballare a un ritmo iberico. 3. Per la gloria. 4. Tra Gennadio e Cortés. 5. Potestà papale e potenza spagnola. Giuseppe Marcocci, Machiavelli, la religione dei romani e l'impero portoghese (p. 35-68) 1. Machiavelli e le teorie dell’impero. 2. L’impero portoghese e il modello degli antichi. 3. La scoperta di Machiavelli: João de Barros (1533). 4. Un critico ambiguo di Machiavelli: Jerónimo Osório (1542) e la consacrazione dell’impero portoghese. 5. Silenzio su Machiavelli: dissimulazioni, censure e un processo inquisitoriale. Filo rosso Antonino De Francesco, La diversità meridionale nell'antropologia italiana di fine secolo XIX (p. 69-87) Pinella Di Gregorio, «Il più grande impero che il mondo abbia mai conosciuto». Alle origini del revisionismo sull'imperialismo britannico (p. 89-122) 1. La questione: Timing and Scope. 2. L’imperialismo del Free Trade. 3. Lo spirito dell’espansione britannica: l’Official Mind della decisione politica. 4. Nazionalismi e società locali. 5. Fra tradizione e rinnovamento: il...

Sesto potere

Sesto potere

Autore: Zygmunt Bauman , David Lyon

Numero di pagine: 190

Bauman e Lyon mettono in evidenza le logiche della sorveglianza divenute strutturali della nostra società, i modi in cui esse si infiltrano, i processi di trasformazione delle persone in entità bisognose di cogliere ogni occasione di visibilità, contribuendo così alla spontanea profilazione di sé. Stefano Rodotà Siamo costantemente registrati, controllati, catalogati. E il paradosso è che siamo proprio noi a fornire il più grande volume di informazioni personali, caricando contenuti sui social network, usando la carta di credito, facendo ricerche on line. «Oggi i professionisti del controllo, molto diversi dai sorveglianti vecchio stile, si dedicano a dare la caccia agli schemi estremamente volatili dei desideri e dei comportamenti ispirati da quei desideri.» La collaborazione volontaria, anzi entusiastica, dei sorvegliati è la loro grande risorsa.

Storica (2019) Vol. 73

Storica (2019) Vol. 73

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 199

Crimine e politica Francesco Benigno, Politica e criminalità nell’Italia del XIX secolo: una nota introduttiva Giulio Tatasciore, I misteri del brigante italiano: alle origini di un tipo criminale 1. Prologo: il secolo dei ladri 2. Un’estetica del male 3. L’invenzione della classe criminale 4. L’ultimo dei briganti 5. Avanguardia reazionaria vs setta dei masnadieri 6. Epilogo: la mala pianta Laura Di Fiore, Da liberali a criminali. I patrioti del Risorgimento meridionale 1. Il «nemico pubblico» 2. Dalla sicurezza del trono alla sicurezza della popolazione. Criminalizzazione e delegittimazione del nemico politico 3. Comunicazione politica e discorso pubblico reazionario 4. Conclusioni Claudio Grasso, Ettore Sernicoli: un poliziotto italiano contro il «terrorismo anarchico» (1880-99) 1. Un poliziotto italiano a Parigi 2. La «setta anarchica» 3. «Propaganda col fatto» e repressione 4. Il declino di un questore 5. Conclusioni Questioni Matteo Di Figlia, Piccole città per quarantenni. Sul senso di sé nella scrittura storiografica, in margine a un libro di Vanessa Roghi 1. Una genealogia 2. Al crepuscolo della politica 3. Piccola città 4. Definizioni 5. Generazioni e ...

Nel cantiere della memoria

Nel cantiere della memoria

Autore: Filippo Focardi

Numero di pagine: 357

Da decenni ormai, con la fine della guerra fredda e i mutamenti dello scenario internazionale, i processi di ridefinizione delle memorie pubbliche nazionali hanno innescato in tutta Europa delle vere e proprie “guerre di memoria”. In Italia, in particolare, i conflitti tra memorie contrapposte si affiancano a reiterati tentativi di ridefinizione dell’identità nazionale all’insegna della costruzione di presunte memorie condivise, alimentati da un intenso uso politico del passato. Si assiste così all’istituzione di nuove date del calendario civile, come la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah e il Giorno del Ricordo per quelle delle foibe; al confronto fra revisionismo e anti-revisionismo su fascismo e Resistenza; a un dibattito sui crimini di guerra italiani nelle colonie e nei territori occupati durante il secondo conflitto mondiale; e all’impegno in prima persona dei presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano, Mattarella) nel costruire una memoria pubblica nazionale lungo l’asse Risorgimento, Grande guerra, Resistenza, Unione Europea. Ma, come mostra questo volume, dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è – come sempre...

I segreti del Quarto Reich

I segreti del Quarto Reich

Autore: Guido Caldiron

Numero di pagine: 480

La fuga dei criminali nazisti e la rete internazionale che li ha protetti La cronaca torna puntualmente a occuparsene quando un nuovo nome si aggiunge alla lista di chi non ha pagato per i propri terribili delitti. A più di mezzo secolo dalla fine del nazismo, infatti, ancora non si sa con certezza quanti siano stati i criminali di guerra tedeschi – e i loro alleati in Europa e nel mondo – sfuggiti alla giustizia. Questo libro cerca di ricostruire chi siano questi uomini, quali strutture – dai servizi segreti alleati al Vaticano fino ai gruppi dell’estrema destra – li abbiano protetti, come siano riusciti a lasciare indisturbati il loro Paese e quale nuova patria abbia offerto loro asilo. Grazie a uno scrupoloso lavoro di ricerca, I segreti del Quarto Reich segue la storia di queste persone – ex ufficiali delle SS colpevoli di atroci crimini contro l’umanità, medici responsabili di ogni orrore dei campi di sterminio, collaborazionisti ungheresi, baltici, ucraini, belgi, fascisti italiani e giapponesi – dopo il 1945: spesso celati sotto nuove identità, in molti casi hanno giocato un ruolo di primo piano nella rete internazionale dello spionaggio e...

L’Europa e le sue memorie

L’Europa e le sue memorie

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 317

La fine della Guerra fredda e il riassetto dell’ordine europeo dopo il 1989 si sono tradotti in una lotta per la ridefinizione delle coordinate della memoria pubblica e istituzionale che ha investito tutta l’Europa. Nuovi paradigmi di memoria sono subentrati a quelli elaborati dopo la fine della Seconda guerra mondiale: quello antifascista ha subito un costante processo di critica e di erosione, radicale nei paesi ex-comunisti, e al suo posto si è andato affermando un paradigma fondato sull’antitotalitarismo. Al centro delle nuove master narratives si trova la figura della vittima, che ha sostituito progressivamente quella dell’eroe partigiano. Si ricordano soprattutto le vittime dello sterminio nazista degli ebrei e le vittime dei regimi comunisti. Ma la memoria della Shoah e il modello antitotalitario possono costituire la base di una memoria comune europea? Non dovrebbe tale memoria includere anche altre esperienze che ne hanno segnato il passato, come ad esempio il colonialismo? Dove conduce poi quest’ossessione del passato, che spesso assume i contorni di una competizione fra vittime che sfociano in vere e proprie «guerre della memoria»? I saggi contenuti nel...

La grande G

La grande G

Autore: Siva Vaidhyanathan

Numero di pagine: 304

“Un’analisi profonda dell’influenza nascosta di Google sulla nostra società... Come mette in guardia l’autore, dobbiamo essere cauti nell’abbracciare la missione di Google e non accettare acriticamente l’idea che Google ha in mente i nostri migliori interessi.” Publishers Weekly “Pensiero civile eloquente e urgente della specie più rara, su un argomento con le più profonde implicazioni per il nostro mondo. Per favore, leggetelo oggi.” Jonathan Lethem, autore de La fortezza della solitudine

Gerusalemme

Gerusalemme

Autore: AA.VV.

Il 14 maggio 2018 ricorreva l’anniversario della fondazione dello Stato di Israele, avvenuta nel 1948 in ottemperanza alla risoluzione delle Nazioni Unite del 29 novembre 1947. Nella ricorrenza di tale anniversario, il presidente Donald Trump ha voluto che avvenisse il trasferimento dell’ambasciata degli Stati Uniti da Tel Aviv a Gerusalemme. Questa decisione, oltre ad avere un forte significato simbolico, ha anche una grande rilevanza politica, in quanto si oppone all’indirizzo finora seguito su questa delicata materia dalla gran parte della comunità internazionale in ottemperanza alle varie risoluzioni delle Nazioni Unite. Le vicende degli ultimi decenni dimostrano come il problema della «Città santa» e quello riguardante la soluzione del conflitto israelo-palestinese siano strettamente legati e interdipendenti, e questo fatto non può essere ignorato, né tantomeno sottovalutato. Ecco perché La Civiltà Cattolica decide adesso di pubblicare il secondo volume della collana «Accènti» su Gerusalemme (205 pagine), raccogliendo dall’archivio della rivista quindici saggi tra i tanti pubblicati nel tempo. Il volume si compone di quattro parti. La prima parte si...

Liberalismo inclusivo

Liberalismo inclusivo

Autore: Michele Salvati , Norberto Dilmore

Numero di pagine: 256

La crisi economica del 2008 e poi la pandemia hanno destabilizzato la società e il sistema economico neoliberisti. Ci siamo così ritrovati a vivere in un interregno. E, come scrisse Gramsci nei Quaderni dal carcere, in un interregno nel quale il vecchio è moribondo, ma il nuovo non riesce a nascere, possono verificarsi i “fenomeni morbosi più svariati”: per esempio l’ascesa di forze e movimenti etno-nazionalisti quali il trumpismo. Secondo Salvati e Dilmore, recenti sviluppi politici, economici e culturali stanno (forse) creando le condizioni per porre termine a questo interregno e aprire una nuova fase nella storia del capitalismo nei Paesi avanzati. Come per altre fasi stabili del capitalismo, i confini tra stato e settore privato, tra efficienza/inefficienza dei mercati e sostenibilità sociale e ambientale dovranno essere ridefiniti per fornire una risposta alla tensione permanente, ora sotterranea, ora esplosiva, fra la libertà economica e l’esigenza di assicurare al più gran numero di cittadini le migliori condizioni di benessere. Questa tensione ha definito tutta la storia del capitalismo nei regimi politici liberaldemocratici e ne ha articolato le grandi...

Destra e sinistra

Destra e sinistra

Autore: Norberto Bobbio

Numero di pagine: 208

«Dunque, destra e sinistra esistono ancora? E se esistono ancora e tengono il campo, come si può sostenere che hanno perduto del tutto il loro significato? E se un significato ancora lo hanno, questo significato qual è?». Norberto Bobbio Parole chiave del nostro linguaggio politico, «destra» e «sinistra» sperimentano, oggi più che mai, una strana fortuna: i più si mostrano scettici circa l’utilità politica di questi due concetti, e molti anzi apertamente li contestano; e tuttavia tutti li adoperano, mentre nessuno, alla fin fine, sa proporne di migliori, di più chiari, di più efficaci. In realtà, attorno a queste due parole continua a organizzarsi la parte più rilevante del discorso politico. Davvero Bobbio aveva visto lungo. Davvero la sua saggezza era riuscita – scarnificando, escludendo, limitando – ad arrivare alla radice di quella distinzione: il diverso atteggiamento che le due parti, il popolo di destra e il popolo di sinistra, sistematicamente mostrano nei confronti dell’idea di eguaglianza. Naturalmente eguaglianza e diseguaglianza sono concetti relativi: né la sinistra pensa che gli uomini siano in tutto eguali, né la destra pensa che essi siano...

Israele

Israele

Autore: Michael Brenner

Tra i fondatori del movimento sionista che, nella seconda metà dell’Ottocento, auspicavano la creazione di uno Stato ebraico, molti sognavano una nazione che fosse né più né meno come tutte le altre. Quando, nel 1897, Theodor Herzl convocò il primo congresso del movimento sionista, non vi fu però accordo sul modo di riportare alla «normalità» la situazione del popolo ebraico. Herzl propose una «nuova società secolarizzata», dai tratti liberali, che potesse essere al tempo stesso la patria di ebrei e non ebrei; i sionisti dell’Est europeo propugnarono la riproposizione della lingua ebraica e la creazione di una cultura ebraica distinta e separata; i socialisti, dal canto loro, immaginarono una società fondata su comunità di lavoro agricole; e gli ortodossi sognarono una società imperniata sulle leggi delle antiche Scritture. Quando, all’indomani della catastrofe del secondo conflitto mondiale, divenne infine realtà la fondazione di Israele, lo Stato che ne emerse tra mille difficoltà nel 1948 rappresentò tutto meno che un’entità «ordinaria». Nato sulle ceneri del genocidio e di una lunga storia di sofferenze, Israele fu concepito per essere un unicum,...

Il mestiere di storico (2010) vol. 1

Il mestiere di storico (2010) vol. 1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 265

Indice Questo numero (p. 5) Discussioni Marco Cesa, Agostino Giovagnoli, Georges-Henri Soutou e Federico Romero, Quante guerre fredde? (p. 7-20). Rassegne e letture Guido Abbattista, L’impero britannico tra storiografia e narrazione (p. 21-26). Paolo Macry, Quell’Italia conflittuale di Mario Isnenghi (p. 27-37). Rosario Salvatore, 35 millimetri di storia. Clio incontra il cinema (p. 38-45). Eugenia Scarzanella, Italiani Oltreoceano (p. 46-49). Marilisa Merolla, Storia e mass media: le radio e la televisione nell’Italia degli anni ’70 (p. 50-52). Musei e mostre (p. 53-64) Film e fiction (p. 65-76) Memorie e documenti (p. 77-97) I libri del 2009/1 (p. 99-260) Indice dei recensori (p. 261-263)

Il cattivo tedesco e il bravo italiano

Il cattivo tedesco e il bravo italiano

Autore: Filippo Focardi

Numero di pagine: 308

'Il cattivo tedesco e il bravo italiano' è uno stereotipo da rivedere che ha consentito di evitare molti conti con la nostra cattiva coscienza. Corrado Augias, "la Repubblica" L'umanità dei nostri connazionali – benché fascisti – e la bruta violenza degli scherani di Hitler: assoluzione da un lato, demonizzazione dall'altro. Un mito autogratificante che è servito a rimuovere i crimini dell'imperialismo fascista, la guerra di aggressione contro le 'potenze democratiche', la persecuzione antisemita, le violenze commesse ai danni di 'nazioni inermi' sottomesse all'Asse. Nello Ajello, "la Repubblica" La mancata Norimberga italiana avrebbe alimentato e consolidato l'oblio collettivo. La Resistenza e la sua narrazione divennero invece il luogo del riscatto e del riconoscimento della diversità tra italiani e tedeschi. Focardi sintetizza un'intensa stagione di riflessioni su un tema ineludibile. Bruno Maida, "L'Indice" Con grande finezza interpretativa Focardi restituisce spessore ai fatti confrontandosi con le diverse narrazioni – la storiografia, la letteratura, il cinema – raccolte intorno alla vicenda dell'Italia durante la seconda guerra mondiale. Giovanni De Luna,...

Ritmi vitali - Bioritmologia Integrata del Terzo Millennio (Trattato didattico-critico-comparativo)

Ritmi vitali - Bioritmologia Integrata del Terzo Millennio (Trattato didattico-critico-comparativo)

Autore: Livio J. Vinardi

Numero di pagine: 520

I Bioritmi, antichissimo strumento di Conoscenza, “dimenticata” dai contemporanei, definiscono la condizione fisica-emozionale-mentale degli esseri umani; le compatibilità tra persone; i talenti personali; i giorni idonei per interventi chirurgici o per sostenere esami, gare, colloqui di lavoro, ecc. Risultano essenziali per la diagnosi e la terapia e per una procreazione che favorisca le condizioni per la scelta del sesso e della salute ottimale del nascituro. La Bioritmologia e la Bioritmologia Arcana (inedito contributo dell’Autore) sono fondamentali per l’autoconoscenza e per giungere a un livello trascendente dello studio-di-sé-stesso.

I cambiamenti nel mondo tra XX e XXI secolo

I cambiamenti nel mondo tra XX e XXI secolo

Autore: Francesco Barbagallo

Numero di pagine: 160

Oggi siamo di fronte a una grande frattura, a uno dei momenti storici che segnano una cesura del tempo e che in futuro continueremo a ricordare come una data fondante. E questo non soltanto per la dimensione epocale di quanto ci siamo trovati a vivere, ma anche perché la pandemia ha marchiato la fine di un tempo, i 75 anni che vanno dalla fine della seconda guerra mondiale al 2020, che ha spostato definitivamente l'asse del mondo. Un tempo storico di un'intensità eccezionale, che ha conosciuto almeno quattro fasi di profonda trasformazione. La prima, dal 1945 ai primi anni '70, è la più nota e può definirsi 'l'età dell'oro'. La seconda fase, da metà anni '70 al 1991, si caratterizza per il dominio della finanza e la rivoluzione informatica. La terza, dal 1992 al 2010, è all'insegna dell'unificazione del mercato mondiale, la 'globalizzazione', con il grande sviluppo della Cina e dei paesi asiatici. La quarta fase, il secondo decennio del XXI secolo, inizia con la crisi profonda delle politiche neo-liberistiche che avevano dominato per un trentennio: è il tempo della seconda rivoluzione digitale. Il 'capitalismo dell'informazione' cede il campo al 'capitalismo della...

Storia della menzogna

Storia della menzogna

Autore: Jacques Derrida

Numero di pagine: 120

La favola e il mito mentono? Esistono bugie necessarie o inevitabili? La menzogna fa parte strutturalmente della cultura umana? E possiamo tracciarne una storia che scorra parallela a quella del sapere? In questo breve saggio, sviluppo di un seminario tenuto al Collège International de Philosophie, Jacques Derrida si pone il compito di disegnare il perimetro del concetto di menzogna, confrontandosi con l'incerto statuto che la porta, fin dall'origine, a confondersi con la falsità, l'astuzia, l'errore, l'inganno e anche l'invenzione poetica. Ma se il filosofo francese è consapevole, con Montaigne, che "il rovescio della verità ha centomila aspetti e un campo indefinito", non rinuncia al suo tentativo di formalizzazione e procede con ironia e rigore nella sua indagine. Chiamando in causa Platone e Freud, Heidegger e sant'Agostino, Kant e Hannah Arendt, si delinea così il complesso (e spesso malinteso) rapporto tra menzogna e sapere, una relazione destinata a frustrare ogni tentativo di assolutizzazione teorica.

Autobiografia di una Repubblica

Autobiografia di una Repubblica

Autore: Guido Crainz

Numero di pagine: 234

Dove affonda le sue radici l’Italia di oggi? Viviamo in una fase di transizione, o si è delineato sotto i nostri occhi un approdo non effimero della vicenda repubblicana? E dove cercare le ragioni e le cause di questo approdo: in un astorico «carattere nazionale» o nel lungo confliggere di modi diversi di «essere italiani»? E più ancora, il consolidarsi della leadership di Silvio Berlusconi è il frutto di una eccezionale congiuntura o l’esito di quel lungo confliggere? Va attribuito solo alla crisi di un sistema politico, all’inadeguatezza delle altre proposte, alla potenza dei media, al fascino di un populismo di nuovo conio, o esprime culture e comportamenti che si sono largamente affermati in un lungo e contrastato processo? Guido Crainz cerca le risposte a queste e ad altre domande non in vizi plurisecolari del Paese ma nella storia concreta della Repubblica, muovendo dall’eredità del fascismo, dalla nascita della «repubblica dei partiti» e dagli anni della guerra fredda. L’analisi si sofferma soprattutto sulla «grande trasformazione» che ha inizio negli anni del «miracolo» e prosegue poi nei decenni successivi: con la sua forza dirompente, con le sue...

Ferruccio Parri e le Italie del Novecento

Ferruccio Parri e le Italie del Novecento

Autore: AA. VV. , Nicola Labanca

Numero di pagine: 337

Nel Pantheon repubblicano dell’Italia democratica Ferruccio Parri (1890-1981) ha certamente un ruolo d’onore. Noto per il suo rigore morale – in una lunga vita pubblica – egli fu di volta in volta combattente valoroso nella Prima guerra mondiale, fermo antifascista durante il Ventennio, fra i capi militari e politici della Resistenza, Presidente del consiglio del primo governo dell’Italia liberata, nonché fra anni Sessanta e Settanta pubblicista e partecipe della vicenda della Sinistra indipendente. Negli anni della Repubblica fu sempre fiero avversario del neofascismo e attento tutore del ricordo e degli insegnamenti della Resistenza antifascista. Ciononostante, nell’opinione pubblica e nel discorso civile dell’Italia di oggi, il nome di Parri ricorre meno di quanto si meriterebbe. Questo volume riporta all’attenzione la complessa e nobile figura di un vero Padre della patria, che sempre si mise in luce in tutte le varie Italie del Novecento.

La democrazia dei populisti tra Europa e Americhe

La democrazia dei populisti tra Europa e Americhe

Autore: AA. VV. , Marco Bresciani , Guri Schwarz

Numero di pagine: 189

Negli ultimi anni si è discusso molto di populismo e di populisti, spesso enfatizzandone il carattere antidemocratico e proponendo inefficaci analogie con gli anni Trenta e i fascismi. Attraverso gli strumenti della teoria e della scienza politica, delle scienze storiche e sociali, i diversi saggi qui raccolti pensano il populismo in rapporto alla democrazia, gettando luce sulle differenze tra fascismi e populismi, sul nesso tra populismi e neoliberismi, sulle varie culture e pratiche populiste dall’America settentrionale e meridionale all’Europa orientale, fino all’Italia.

Oltre il 1945

Oltre il 1945

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 225

La seconda guerra mondiale concluse una lunga stagione di conflittualità politica, militare e sociale. Eppure al termine delle ostilità le esperienze, le culture, le pratiche della violenza furono lungi dal cessare in Italia come in molti paesi europei. Comportamenti dettati dall’inerzia e nuove aggressività, vendette a lungo covate, aspettative deluse, rivendicazioni antiche e rinnovati antagonismi, nuovi focolai di guerra civile sfociarono in pratiche violente radicate durante il conflitto, ma riattivate nelle forme e nei contenuti dal contesto della guerra fredda e dalla difficile transizione verso la democrazia che segnò il dopoguerra europeo.

Il testimone oculare

Il testimone oculare

Autore: Ernst Weiss

Numero di pagine: 224

L’autobiografia romanzata di un medico che, arruolatosi durante la Grande guerra nell’esercito tedesco come ufficiale medico, a seguito di una ferita che gli rende impossibile operare, viene trasferito in un ospedale psichiatrico, dove si curano i soldati affetti dai gravi traumi psichici. Qui, tra i tanti pazienti, conosce il caporale Adolf Hitler, affetto da cecità isterica e, inconsapevole delle tragiche conseguenze del suo agire, mediante l’ipnosi riesce a curarlo. A seguito della presa di potere da parte dei nazisti, il medico, ritenuto uno scomodo ‘testimone oculare’ della malattia psichiatrica del neo Führer, viene perseguitato e internato in un campo di concentramento. Scritto a cavallo degli anni 38-39, durante l’invasione nazista di Parigi, dove l’autore si era rifugiato, si pensò fosse andato distrutto insieme ai tanti testi che i tedeschi vollero far scomparire. L’autore ne aveva però mandata una bozza a New York, dove fu ritrovata nel 1962. Ernst Weiss (1882 – 1940), scrittore e medico austriaco, è autore di Animali in catene (1918), La prova del fuoco (1923).

Novecento d'Europa

Novecento d'Europa

Autore: Simona Colarizi

Numero di pagine: 496

Un ricco resoconto lungo 100 anni che racconta il Novecento attraverso diversi fili conduttori: i fatti politici e i conflitti bellici insieme alle trasformazioni dell'economia, della cultura, del costume, a cominciare dalla questione sociale e dal mutamento della condizione femminile. Antonio Carioti, "Corriere della Sera" L'itinerario dell'Europa in un'ampia visione d'insieme, il suo procedere continuo di fasi alterne, fra terribili tragedie e rapide rinascite, eventi drammatici e mirabili esperienze. Valerio Castronovo, "Il Sole 24 Ore" La storia europea del Novecento è la storia di due devastanti conflitti che hanno portato alla distruzione di tutte le potenze europee insieme a povertà, ingiustizie e massacri. Ma è anche la storia del riscatto di donne e uomini che hanno creduto negli ideali di libertà, di milioni di europei che hanno acquistato coscienza di sé, istruzione, piena cittadinanza, pari diritti. Èanche il racconto di una civiltà che cambia sulla scia di due rivoluzioni industriali e di un'incalzante trasformazione tecnologica e informatica.

Elogio del dubbio

Elogio del dubbio

Autore: Victoria Camps

Numero di pagine: 144

Secondo Bertrand Russell la filosofia è sempre un esercizio di scetticismo. Imparare a dubitare implica distanziarsi da ciò che è dato e mettere in discussione i luoghi comuni e i pregiudizi. Non semplicemente per rifiutare l’incontestabile, ma per esaminarlo, analizzarlo, ragionarlo e, alla fine, decidere. Elogio del dubbio ripercorre le vicissitudini del dubbio nella storia del pensiero e attraverso le sue pagine tornano a parlarci Platone, Aristotele, Descartes, Spinoza, Hume, Montaigne, Nietzsche, Wittgenstein, Russell, Rawls e molti altri filosofi che decisero di dubitare. Scritto con competenza e chiarezza, questo volume offre riflessioni che sono contestualizzate nel quotidiano e affronta argomenti scottanti – fanatismo identitario, informazione e manipolazione, rapporto tra occupazione dello spazio pubblico e potere –, attraverso una molteplicità di voci e una solida argomentazione.

I rivoluzionari marginalisti

I rivoluzionari marginalisti

Autore: Yanek Wasserman

Nell’epoca fra le due guerre, emerge a Vienna una nuova generazione di economisti che trasforma le teorie marginaliste di Carl Menger, e di altri studiosi della seconda metà dell’Ottocento, in una visione generale della società e dell’agire umano. Marginalisti rivoluzionari, Ludwig von Mises, Joseph Schumpeter, Hans Mayer e poi Friedrich von Hayek, Gottfried Haberler e Oskar Morgenstern propugnano un “neoliberalismo” radicale in aperto conflitto con ogni ipotesi collettivista e socialista. Negli anni Trenta, emigrano in gran numero da un’Europa in balia del fascismo e, a partire da allora, nelle patrie di adozione, diventano rispettati teorici politici ed esperti di politica economica. Dopo la Seconda guerra mondiale alimentano importanti think thank, la rand Corporation, la Mont Pelerin Society, il Gruppo dei Trenta e, negli anni Settanta, capeggiano il contrattacco conservatore all’economia keynesiana, aprendo le porte alla «fede nella globalizzazione, nei liberi mercati, nello Stato di diritto, nell’imprenditorialità e nel neoliberalismo che caratterizza la nostra epoca». Il successo è tale che le idee austriache, di Hayek e di Mises in particolare,...

Il modello sociale europeo davanti alle sfide globali

Il modello sociale europeo davanti alle sfide globali

Autore: Gianfranco Fini , Luciano Gallino , Christian Joerges

Numero di pagine: 62
L'Europa globale

L'Europa globale

Autore: Gianluca Bocchi

Numero di pagine: 312

Nell’età moderna, dopo la data fatidica del 1492, la mondializzazione è stata in massima parte un’europeizzazione e in seguito un’occidentalizzazione del mondo intero. La globalizzazione dei nostri giorni, negli ultimi decenni, è l’esito finale di questi eventi. Ma questa stessa globalizzazione ha mutato la collocazione e il ruolo dell’Europa: ormai essa non è più il centro, bensì una semplice provincia del mondo. E tuttavia, proprio in questa sua nuova condizione di apparente debolezza, l’Europa può trovare nuove possibilità per il suo futuro: divenire un laboratorio di creatività, di innovazione, di convivenza, di messa in relazione delle diversità culturali, nazionali, etniche, religiose. Solo in questo modo l’Europa, diventata provinciale, può diventare davvero globale, perché può offrire al mondo la sua esperienza particolare: proprio perché è passata attraverso i peggiori conflitti e le peggiori catastrofi l’Europa ha iniziato a scoprire la democrazia, i diritti umani, la libertà religiosa, la valorizzazione dell’altro. È un contributo che deve essere a tutt’oggi difeso, approfondito e reso patrimonio della “Terra patria” tutta intera.

1943-1945: I «BRAVI» e I «CATTIVI»

1943-1945: I «BRAVI» e I «CATTIVI»

Autore: Massimo Castoldi

L’elaborazione di una memoria condivisa e consapevole sugli ultimi anni della seconda guerra mondiale ha conosciuto, in Germania e in Italia, percorsi differenti, scanditi da tempi e sensibilità che è utile mettere a confronto, in sede di ricostruzione storica. Questo volume presenta un approccio comparativo alla questione, attraverso la voce di alcuni tra i massimi specialisti, italiani e tedeschi, della materia. Dopo decenni di oblio, in Germania, scrive Thomas Altmeyer, si è avviato un processo di recupero dei luoghi della memoria del nazismo e di fondazione di centri di documentazione, nei quali è in atto una ricerca costante sui modi di trasmissione della memoria alla collettività e alle nuove generazioni. Diversa la storia italiana, che, pur avendo elaborato fin dal 1945 una memoria diffusa dell’antifascismo e della Resistenza, è ancora segnata da reticenze sui crimini perpetrati dal fascismo in Italia e nei territori occupati. Ciò è in relazione con lo stereotipo culturale del «bravo italiano» che, secondo Filippo Focardi, sia la monarchia, desiderosa di liberarsi dalle complicità col regime, sia le forze antifasciste, in cerca di una legittimazione interna e ...

Dopo i testimoni

Dopo i testimoni

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 393

La riflessione sul tramonto di un’era, l’era del testimone della Shoah, ha conosciuto un notevole e per certi versi inatteso sviluppo, che ha posto fine a una stagione durata circa mezzo secolo. Il volume nasce dall’esigenza di ridefinire i limiti delle narrazioni della deportazione e persecuzione razziale in un quadro comparativo europeo, con uno sguardo sui modi della rappresentazione oltreoceano e in Israele. Abbiamo tentato di aprire qualche finestra sui modi attraverso i quali la narrazione della Shoah è cambiata o sta cambiando, mossi dal desiderio di procedere per comparazioni fra diverse metodologie, ma anche fra diversi contesti nazionali. Nel Dizionario dei luoghi comuni di Flaubert alla voce Ebraico corrisponde un lemma nel quale si riflette un pregiudizio ancora diffuso ai nostri giorni: «È ebraico tutto quello che non si capisce». Auspichiamo che i contributi raccolti in questo volume aiutino a sconfiggere questo radicato luogo comune.

La filosofia della cultura

La filosofia della cultura

Autore: Riccardo De Biase , Giovanni Morrone

Numero di pagine: 9

[Italiano]: Questo volume raccoglie i contributi che studiosi della più ampia estrazione, italiani e stranieri, hanno dedicato a un tema fondamentale per i nostri tempi. L’oggetto “cultura”, tema centrale pure della filosofia cassireriana, è letto, analizzato e proposto come nodo problematico ma gravido di spunti fecondi e attuali, da plurime prospettive teoriche e ambiti disciplinari diversificati ./[English]: This volume collects the contributions that scholars of the widest extraction, Italian and foreign, have dedicated to a fundamental theme for our times. The “culture”-object, a central theme of Cassirer's philosophy as well, is read, analyzed and proposed as a problematic node, but full of fruitful and current ideas, from multiple theoretical perspectives and diversified disciplinary fields.

Cecità morale

Cecità morale

Autore: Zygmunt Bauman , Leonidas Donskis

Numero di pagine: 280

Tutti, visibili e invisibili, viviamo la medesima, «umiliante ed esasperante sensazione di essere condannati ad affrontare in solitudine minacce comuni». A sostenerlo è Zygmunt Bauman in un bel dialogo con Leonidas Donskis. Franco Marcoaldi, "Robinson – la Repubblica" Quando il dolore morale perde la salutare funzione di avvertimento, di allarme e di spinta ad aiutare il nostro simile, inizia il tempo della cecità morale.

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