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Jazz

Jazz

Autore: Arrigo Polillo

Numero di pagine: 912

Grande classico della storia della musica afro-americana, Jazz di Arrigo Polillo è frutto di una grande passione e di lunghe riflessioni su questa musica straordinaria e sui suoi protagonisti dalle storie tormentate e spesso disperate. Un libro epocale che viene riproposto qui in un'edizione aggiornata e arricchita da Franco Fayenz. La storia del jazz, che è anche la storia dei neri d'America e delle loro lotte per l'emancipazione, rivive così nelle indimenticabili pagine di Polillo, dai mitici anni di New Orleans, fino alla stagione di eccezionale creatività esplosa alla fine del Novecento, con interpreti più colti e consapevoli della propria e delle altre civiltà musicali.

Jazz

Jazz

Autore: Massimo Nunzi

Numero di pagine: 444

Un progetto: far conoscere il jazz al grande pubblico. Con un libro nato dallincontro tra un musicista, Massimo Nunzi, le domande dei suoi spettatori, la voglia di raccontare la storia del jazz. E con un documentario di Elena Somaré. Nelle sue immagini, i concerti tenuti da Nunzi durante la serie Jazz. Istruzioni per luso e le interviste ad alcuni dei più grandi jazzisti e musicologi contemporanei.Con la partecipazione di:Ruggero Artale Paolo Damiani Maria Pia De Vito Umberto Fiorentino Paolo Fresu Giorgio Gaslini Roberto Gatto Rosario Giuliani Andy Gravish Max Ionata Rita Marcotulli Ada Montellanico Eddy Palermo Enrico Pieranunzi Enzo Pietropaoli Enrico Rava Danilo Rea Fabrizio Sferra Andrea Tofanelli Fabio Zeppetella Filippo Bianchi Luciano Linzi Adriano Mazzoletti Marco Molendini Dan Morgenstern Luigi Onori Marcello Piras Luca Raffaelli Gianfranco Salvatore «Jazz. Istruzioni per luso è il jazz raccontato ai non addetti ai lavori, alle persone che vogliono comprenderne la genesi, le vicende artistiche, musicali e umane. È anche la sintesi di unesperienza che mi ha dato lopportunità di incontrare nel corso della serie di concerti Jazz. Istruzioni per luso un pubblico sempre ...

Jazz e fascismo

Jazz e fascismo

Autore: Luca Cerchiari

La musica jazz e il fascismo, in Italia, si sono diffusi quasi simultaneamente. A partire dagli anni Trenta, il regime mussoliniano ha sviluppato nei confronti di questo genere musicale una crescente avversione, al punto da finire a osteggiarlo con norme e divieti: il jazz era visto come una minaccia, una pericolosa moda d’oltreoceano che rischiava di avvelenare la purezza della tradizione italiana. Nonostante censure e incomprensioni, il pubblico (grazie alla sua diffusione radiofonica e discografica e all’attività dei primi importanti jazzmen italiani, tra i quali Gorni Kramer e Natalino Otto) ha invece dimostrato di apprezzarlo particolarmente e di coglierne la portata di indiretta avversione ideologica al regime. Questo saggio di Luca Cerchiari, basato su una vasta documentazione storiografica e musicologica, analizza la contraddittoria ma sorprendente penetrazione del jazz in Italia nel suo periodo di massima repressione. Il volume propone inoltre gli isolati ma acuti scritti sulla musica afro-americana di Filippo Tommaso Marinetti, Massimo Mila e Alfredo Casella ed è arricchito da un’intervista a Romano Mussolini, figlio del Duce, pianista jazz di professione.

Il jazz. L'era dello swing. I grandi maestri. Goodman, Ellington, Armstrong

Il jazz. L'era dello swing. I grandi maestri. Goodman, Ellington, Armstrong

Autore: Gunther Schuller

Numero di pagine: 280
Storia sociale del Jazz

Storia sociale del Jazz

Autore: Eric Hobsbawm

Numero di pagine: 485

Pubblicato per la prima volta con lo pseudonimo di Francis Newton, Storia sociale del jazz è il tributo di Hobsbawm al jazz e all’impatto rivoluzionario che questo genere musicale ebbe sulla società dei suoi tempi. Hobsbawm, l’intellettuale che ha segnato la cultura europea con la sua riflessione sul Novecento come secolo breve, è interessato a osservare in queste pagine la società che si muove attorno al jazz, un universo notturno di anime inquiete, mosse dal desiderio di cambiamento, dalla forza di un’innovazione che non si ferma al campo musicale. Una storia emozionante e originale raccontata da uno dei più autorevoli storici del Novecento.

Il jazz-film

Il jazz-film

Autore: Guido Michelone

Numero di pagine: 352

Jazz e cinema, due fenomeni, due arti, due linguaggi che hanno attraversato burrascosamente il ventesimo secolo per proiettarsi, con immutata forza creatrice, nel secolo nuovo. Due forme espressive e artistiche coeve – nascono quasi simultaneamente – da intendersi quali grandissimi fenomeni del nostro tempo, perché in poco più di cent’anni hanno compiuto sul piano evolutivo un’accelerazione non paragonabile a quella delle altre discipline. Ma jazz e cinema non condividono soltanto questi aggiustamenti da studi teorici o da categorizzazioni archetipe: il rapporto più o meno diretto tra loro, con reciproche influenze, per quanto poco manifeste, e ancor meno evidenziate da ricerche, analisi o metodologie, risulta invece alquanto costruttivo e stimolante. Un terreno di studi, appunto, sostanzialmente inesplorato, se non in questo profondo e innovativo studio che torna in libreria in edizione ampliata e aggiornata. L’argomento di questo libro riguarda soprattutto il cinema che si impadronisce del jazz e non viceversa; e proprio perché il cinema si dedica al jazz in svariatissime maniere, il testo di Michelone ne scruta – a parte all’inizio l’esaustivo compendio...

Lyrics for Jazz + Tango Songs

Lyrics for Jazz + Tango Songs

Autore: Eugenio Spallazzi

Lyrics for Jazz and Tango Songs raccoglie alcune delle liriche scritte per le note intense di un sax, di un piano o di un bandoneone che raccontano la vita e l’amore di chi cammina nelle metropoli contemporanee. Testi da cantare certo ma non meno, e forse ancor piu’, da leggere.

Variazioni sul jazz

Variazioni sul jazz

Autore: Theodor W. Adorno

Il pensiero di Theodor W. Adorno è attualmente oggetto di un’importante opera di riscoperta al centro della quale si situa, accanto alla parte più squisitamente filosofico-teoretica del suo pensiero, la sua filosofia della musica. Anziché concentrarsi esclusivamente sull’analisi dei fenomeni più tradizionali e “colti” – in primis la musica classica –l’Adorno musicologo preferisce estendere la propria indagine a quelle produzioni popular legate all’ambito dell’industria culturale, tra le quali figura il jazz. In questo volume sono presentati per la prima volta in italiano i principali saggi sul jazz del filosofo tedesco, rivelatisi fondamentali per la nascita degli studi sul genere e per l’affermazione del campo di ricerca autonomo conosciuto come “Popular Music Studies”. Un’opera essenziale per comprendere la concezione di uno dei primi autori che ispezionò, spesso in modo fortemente critico, il jazz come materia di studio per il pensiero filosofico. Come affermava il celebre musicologo Richard Middleton: “Chiunque creda che sia importante studiare la popular music deve far proprio il pensiero di Adorno. Per quanto questa teoria si presenti a volte ...

La storia del jazz

La storia del jazz

Autore: Luigi Onori , Riccardo Brazzale , Maurizio Franco

Numero di pagine: 512

La storia del jazz, con prefazione di Pupi Avati, racconta oltre un secolo di musica, dalle “radici” fino alla contemporaneità, attraverso personaggi, stili, tecnologie. La novità di questo volume sta nell’affiancare nella trattazione in modo organico Stati Uniti, Europa e Italia, mostrando in parallelo come il linguaggio jazzistico - nato in Nordamerica - si sia radicato e modificato sulle due sponde dell’Atlantico. Lo spazio per le vicende europee ed italiane è, infatti, presente in modo caratterizzante, con una sezione interamente dedicata alle scene del jazz continentale, dalla Scandinavia al Mediterraneo. Altra novità è il taglio divulgativo della narrazione, rivolta a lettori interessati sì alla musica ma non necessariamente specialisti. Informazione, analisi, riferimenti storico-sociali, tendenze sono infatti proposti in capitoli godibili sia da neofiti sia da appassionati. L’opera è costituita da undici sezioni corredate di box di approfondimento (fra cui schede tecniche sul linguaggio musicale), discografia (oltre 250 album consigliati) e cronologia. Uno testorivolto a chi si avvicina per la prima volta al Jazz, come a chi già lo conosce e lo ama.

Walking in the jazz

Walking in the jazz

Autore: Antonio Ciuci

Numero di pagine: 190

Walking in the jazz è un viaggio personale nel magico mondo dell musica jazz a partire dalle radici di italianissime origini mischiate tra creolo e colore sino ad oggi avvicinarsi ad uno stato di ascolto di assoluto valore culturale.

Il profumo del jazz

Il profumo del jazz

Autore: Arrigo Cappelletti

Qual è il ruolo dell’improvvisazione nella musica jazz? Qual è il rapporto tra scrittura e improvvisazione? Come si ascolta jazz nel modo “giusto” e perché chiamiamo l’ascolto del jazz ascolto “attivo”, “strutturale”, “globale”? Esiste un modello specifico di didattica jazzistica, per quanto la definizione sembri apparentemente un ossimoro? Qual è il rapporto tra jazz e altri generi musicali, tra jazz e teatro, tra jazz e poesia e letteratura? Questi e altri temi, insieme ad alcuni sintetici profili di musicisti amati dall’autore, sono affrontati qui in modo concreto e avvincente da Arrigo Cappelletti, pianista, didatta e compositore che il jazz lo fa e lo vive ogni giorno. Il presente libretto sfugge al modello della classica storia del jazz, così come a quello dell’arido manuale didattico, e riesce a far “sentire” il particolare “profumo” di questa musica: quel carattere di esplorazione gioiosa e non pre-ordinata senza cui il jazz scadrebbe nel manieristico e nel cerebrale.

George Gershwin e il jazz contemporaneo

George Gershwin e il jazz contemporaneo

Autore: Guido Michelone

Un innovatore Arnold Schonberg, il padre indiscusso della musica dodecafonica, quando dalla Germania nazista fugge negli Stati Uniti, trova decine di ammiratori fra i musicisti che gli chiedono che impartisca lezioni di armonia o altro ancora. Schonberg è severissimo e ai suoi corsi boccia persino un allievo geniale (poi rivelatosi un genio davvero) quale John Cage, ritenendolo un millantatore per le posizioni troppo estremiste. La visione musicale di Schonberg è altrettanto austera: ritiene ad esempio Igor Stravinskij troppo convenzionale; tuttavia nei confronti di George Gershwin ha parole di sincero encomio: “Che Gershwin sia stato un innovatore – dice infatti Schonberg – mi sembra evidente. Ciò che ha saputo trarre dal ritmo, dall’armonia e dalla melodia non costituiscono solo uno stile: è qualcosa di fondamentalmente diverso dal manierismo di tanti compositori cosiddetti “colti”. Basterebbero queste parole a chiudere (o aprire?) un discorso, anche perché George Gershwin per il sottoscritto è, anzitutto, un grande musicista che dovrebbe essere conosciuto, amato e rispettato da tutti: in primis quelli che si occupano di jazz e poi via via fans, appassionati,...

Il jazz e le cose

Il jazz e le cose

Autore: Guido Michelone

Numero di pagine: 336

Le “cose”, nel senso di storie ricorrenti, sono quelle dei luoghi, dei fatti, della gente che suona, ama, vive il jazz portandolo sulla sommità dell’intero universo suono, perché improvvisare o swingare risulta ormai una parte fondamentale della nostra vita tra musica, cronaca, realtà, perché insomma il jazz è anche il perno della cultura, dell’arte, dello spettacolo, del trascendente, dell’industria, della politica, del quotidiano, della società dei secoli XX e XXI. Le cose fondanti del jazz medesimo – come pure le arti o le idee sul jazz – appaiono in questo libro via via importanti, decisive, utopistiche, tenere, rabbiose, furenti, sensuali, fino a spostare il discorso su tutto ciò che effettivamente il jazz richiama quando tutti noi il jazz lo ascoltiamo, lo suoniamo, lo viviamo. Il jazz dunque come “cose” di annate (2020, 1970, 1920), supporti (Album, Cd), identità (Giovani, Natività), criticità (Anoressia, Guerra, Prigione), geografia (Luna, Umbria, Zulu), istituzioni (Scuola, unesco), curiosità (Domande, Proust), dualismi (Eco/Marx, Storia/Geografia), ciclicità (Nascita, Stagioni), concetti (Improvvisazione, Teoria, Tragico), musiche...

Jazz cosmopolita ad Accra

Jazz cosmopolita ad Accra

Autore: Steven Feld

Numero di pagine: 480

Nel 2005 Steven Feld, antropologo appassionato ed esperto di jazz, atterra per la prima volta ad Accra, capitale del Ghana. Al suo arrivo non sa che ci tornerà regolarmente per cinque anni, dopo l’incontro con gli artisti locali e la scoperta di radici musicali comuni, né sa che quell’incontro porterà a conversazioni, session, spettacoli, progetti discografici che destruttureranno completamente le sue certezze sul jazz. Feld si ritrova a disimparare, quindi imparare daccapo, una musica che era certo di conoscere bene, quel jazz che ha accompagnato la sua vita fin dall’adolescenza e che lì, davanti ai suoi occhi, viene decostruito e ricostruito nell’interazione con le voci dell’Africa; viene rinvigorito da storie e metodi africani d’ascolto; viene riconfigurato dalle diverse maniere africane di collocare il jazz nel solco di storie globali di razza e razzismo, lotte di liberazione, politica e spiritualità.Nasce così Jazz cosmopolita ad Accra, il racconto della storia jazz afroamericana attraverso i volti dei suoi protagonisti: Ghanaba, celebre batterista ghanese vittima dell’America razzista degli anni cinquanta e amico di Charlie Parker, Max Roach e Thelonious...

BASSO ELETTRICO JAZZ

BASSO ELETTRICO JAZZ

Autore: Alex Carreri

Numero di pagine: 138

Suonare il basso elettrico dalla tradizione al jazz contemporaneo

Il jazz è morto!?

Il jazz è morto!?

Autore: Jonis Bascir

Numero di pagine: 256

Attraverso quattro domande specifiche – 1) Il jazz è morto? 2) Come si sta rinnovando? 3) Quale sarà il futuro? 4) Chi sono i nuovi alfieri e le nuove amazzoni del jazz? – questo libro si pone l’obiettivo di stimolare il dibattito sull’evoluzione della musica jazz, per capire insieme se è una musica defunta oppure se ha preso nuove sembianze continuando a sorprenderci. I jazzisti italiani sono considerati oggi i migliori musicisti al mondo dopo i loro colleghi americani. Nell’intimità delle loro case, Jonis Ba­scir, attore e musicista, ha interrogato i massimi esperti del settore di diverse generazioni, mettendo a confronto risposte che spingono verso la ricerca e nuovi stimoli. L’ampiezza, la profondità e la luce delle risposte di tutti gli illustri intervistati ci aprono a mondi possibili del jazz; un percorso visivo attuale, interessante e vario. L’eterogeneità degli argomenti trattati sembra confluire verso un denominatore comune: la vitalità del jazz, la sua naturale capacità di assorbire stimoli dal tempo in cui vive e condividerli con il prossimo.

La mia storia del jazz

La mia storia del jazz

Autore: Gaetano Liguori

Una delle voci più autorevoli del jazz italiano e internazionale ripercorre l’evoluzione artistica e il percorso storico della musica afroamericana, dalle origini ai giorni nostri. Attraverso la sua esperienza di musicista e didatta, Liguori mostra le mille sfaccettature della musica che più di altre ha segnato il xx secolo. Una narrazione avvincente, esposta con ricchezza di particolari ma anche con aneddoti vissuti in prima persona. Come in un romanzo, il libro narra la storia del jazz dall’Africa, dove tutto nasce, a New Orleans, fino alle spinte radicali e rivoluzionarie degli anni Sessanta. Nello stesso tempo, segue l’evoluzione artistica di Liguori con la sua vicenda umana e musicale, che si sviluppa dai «formidabili anni Sessanta» in poi. La radicalità delle posizioni e l’assoluta sincerità nel sostenerle hanno reso Liguori non un semplice testimone ma un protagonista della scena culturale, didattica e musicale, come testimonia il premio della critica discografica ottenuto nel 1978 e l’«Ambrogino d’oro», massima benemerenza civica assegnatagli dal Comune di Milano. Con inarrestabile passione verso un linguaggio musicale che rimane la più importante...

Il jazz. L'era dello swing. I grandi solisti. Hawkins, Tatum, Billie Holiday, Charlie Christian

Il jazz. L'era dello swing. I grandi solisti. Hawkins, Tatum, Billie Holiday, Charlie Christian

Autore: Gunther Schuller

Numero di pagine: 274
Le età del jazz. I contemporanei

Le età del jazz. I contemporanei

Autore: Sessa Claudio

Numero di pagine: 252

Scorre via con l'intensità di un brano musicale "Le età del jazz", il saggio con cui Claudio Sessa disegna il quadro della musica jazz degli ultimi decenni. Straordinariamente aperta a ogni forma di sperimentalismo, l'epoca contemporanea viene spesso ignorata nelle storie del jazz. Da Wynton Marsalis a Brad Mehldau, da Steve Coleman a Dave Douglas, senza dimenticare gli sviluppi dei musicisti più creativi delle precedenti generazioni, Claudio Sessa riempie questo vuoto riportando in un quadro generale le varie sfaccettature di una realtà musicale ricca di tendenze e personalità. Lasciando sempre sullo sfondo il mondo americano, che ha contraddistinto la nascita di questo genere musicale, "Le età del jazz" analizza la scena attuale da molteplici punti di vista. Si aprono così porte nascoste dietro le quali il lettore scorge alcune importanti peculiarità del jazz: con l'attenzione verso la tradizione americana e l'esperienza accademica del Vecchio continente acquistano importanza anche le radici popolari delle molte etnie approdate nel Nuovo mondo. Attraverso l'analisi dell'integrazione tra stili e tradizione, questa indagine mette a confronto il manierismo dei giovani leoni ...

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