
Una storia vera Ad Auschwitz ogni giorno è una lotta per la sopravvivenza. Alma è la detenuta 50381, il numero tatuato sulla sua pelle. È rinchiusa con migliaia di altre donne, strappata ai suoi cari, intrappolata in un labirinto di filo spinato. Questa tragica realtà non potrebbe essere più lontana dalla sua vita precedente. Stimata violinista, si esibiva lasciando il pubblico incantato. Ma l’orrore dell’Olocausto ha stretto l’Europa in una morsa e niente ha potuto salvarla. Quando la responsabile del campo femminile nomina Alma direttrice dell’orchestra, lei è tentata di rifiutare. Non ha intenzione di compiacere i suoi aguzzini, ma ben presto si rende conto del potere che quella posizione potrebbe offrirle: riuscirebbe a fornire alle ragazze affamate razioni extra di cibo e potrebbe strapparne molte dalle grinfie della morte. E così Alma si lancia nell’impresa. Ad aiutarla c’è Miklos, un pianista di talento. Circondati dalla disperazione, Alma e Miklos trovano un’inaspettata felicità nelle prove congiunte, nelle note segrete e nei concerti. Ma ad Auschwitz l’aria stessa è pregna di dolore, e la tragedia è l’unica certezza... In un luogo così...
L’ultimo bocciolo di speranza può fiorire persino all’inferno È il 1942 quando Eva Adami viene deportata ad Auschwitz. Schiacciata tra i corpi pigiati sul treno ed esausta per le privazioni, non riesce a pensare ad altro che a ritrovare suo marito, da cui è stata separata a forza. Ma ad Auschwitz non c’è traccia di lui. E la cruda realtà del campo di concentramento si abbatte su di lei, minacciando di spezzarla definitivamente. Una notte, mentre piange di nascosto, sente un sussurro provenire dalla branda vicina. Un’altra prigioniera, Sofie, le prende la mano... La loro è un’amicizia indistruttibile, che resiste agli orrori vissuti ogni giorno. Eva e Sofie si confidano le paure più segrete e i sogni più intimi: quello di Eva è di scoprire dove si trova il marito, quello di Sofie è di ricongiungersi con suo figlio, Tomas, che la aspetta in un orfanotrofio oltre il confine austriaco. Quando Eva scopre di essere incinta, si rende conto che la sua vita e quella del bambino che porta in grembo sono in pericolo. E così le due donne si scambiano una promessa: qualunque cosa succeda, proteggeranno i loro figli a ogni costo. Un romanzo bestseller, commovente e...
Un bambino ebreo nell’inferno di Auschwitz. Un ufficiale delle SS appassionato di musica. Il difficile ritorno alla vita «normale». Un romanzo duro, intenso e coinvolgente come la Storia che vi fa da sfondo.
Ispirato a una storia vera In una mattina come tante del 1943, Helene Hannemann sta accompagnando i suoi figli a scuola, quando la polizia tedesca la intercetta e la costringe a tornare sui propri passi. Prende corpo così la sua paura più oscura: gli agenti delle ss intendono infatti prelevare i suoi cinque bambini e suo marito, di etnia rom. Anche se è tedesca, Helene si rifiuta di essere separata dalla famiglia e decide di affrontare insieme ai suoi cari un destino che non avrebbe potuto immaginare nemmeno negli incubi più spaventosi. Dopo una terribile marcia attraverso il continente, Helene e la sua famiglia arrivano ad Auschwitz e si ritrovano a essere diretti testimoni degli orrori nel campo di concentramento nazista. Suo marito Johann viene portato via, lei e i figli invece vengono assegnati alla sezione del campo destinata ai rom. Helene, in quanto tedesca e infermiera, ha però un trattamento privilegiato e lo spietato dottor Mengele le propone di gestire un asilo per i piccoli prigionieri. Fisicamente ed emotivamente provata, Helene diventerà per loro un rifugio: con la sua vita darà una straordinaria prova di gentilezza e altruismo in grado di illuminare il...
I testimoni dell'Olocausto sono sempre meno. All'inizio di aprile Boruch Szlezinger ha ricordato su Twitter l'importanza della memoria per chi vive proiettato nel futuro. Aveva 92 anni. È morto pochi giorni dopo. La Stampa ha raccolto le voci di uomini e donne che sono sopravvissuti ad Auschwitz perché restino anche quando non parleranno più.
Per parlare di storia, deportazione, ricordi. Libro ad Alta Leggibilità
La ricostruzione storica della persecuzione antiebraica nell’Italia fascista ha dovuto fare i conti sin dagli albori con una diffusa attitudine a minimizzare l’antisemitismo che, con gradazioni diverse, ha accompagnato il Ventennio. Nello specifico, la storiografia ha dovuto affrontare una tendenza a sottovalutare pregiudizi e orientamenti antiebraici nella società e nella cultura italiana; a oscurare il complesso percorso dell’antisemitismo fascista; a leggere l’alleanza con la Germania di Hitler come se quest’ultima non fosse costitutivamente votata alla persecuzione degli ebrei; a ridimensionare la collaborazione della Repubblica di Salò alla Shoah nazista. Ciò ha comportato l’insorgere di inciampi alla comprensione e deragliamenti nella ricostruzione. Il loro superamento ha costituito per gli storici un cimento suppletivo, tuttora in corso. Il libro ha per oggetto otto di questi inciampi e deragliamenti.
«Che storia vuoi?», chiede il papà. «Bimbambel» è sempre la risposta prima di fare la nanna. È una storia della buona notte che si trasforma, come un caleidoscopio, in tante storie, in una serie di avventure tra fantasia, sogno e magia. Ecco come acchiappare i fulmini; ecco una partita di calcio tra trichechi e merluzzi con la luna piena come pallone; ecco una torta gigantesca cucinata sulla bocca di un vulcano… «Un ritmo narrativo indiavolato, preciso, ritmato, conciso: avventure fantastiche che ricordano le follie del Barone di Munchausen» (Roberto Denti).
Come funziona uno scrittore? Come nasce un racconto o un romanzo? Ventuno autori per ragazzi si autoraccontano nella propria professione, svelando anche alcuni “segreti” o “trucchi del mestiere”. Come funziona uno scrittore? Quali sono i suoi “attrezzi” del mestiere? Come nasce un racconto o un romanzo? Come si arriva alla pubblicazione? Molti sono gli interrogativi intorno a una professionalità tanto affascinante, quella dello scrittore, da avere alimentato nel tempo una larga parte del nostro immaginario collettivo. Territorio meno esplorato, poi, quello della cosiddetta “Letteratura per Ragazzi”, che subisce spesso lo snobismo della “Letteratura tout court”, la quale sembra considerare la prima come una realtà di “Serie B” o una sorella meno nobile, tanto da arrivare a negarle, a volte, la qualifica stessa di “vera letteratura”. Proprio alla Letteratura per Ragazzi è dedicato questo libro, con l’intento di offrire uno sguardo lucido e disincantato, senza giudizi preconfezionati, su un settore che vive una doppiezza forse ormai strutturale: da una parte il mercato editoriale spinge, tentando di salvare il salvabile; dall’altra certa critica...
Dall'oscurità di Auschwitz allo splendore dell'alta moda a Parigi: la straordinaria storia di un ragazzo ribelle Tomas Kiss, quattordicenne scapestrato, è la disperazione del padre perché si rifiuta di studiare nonché di impararne il mestiere di sarto. Ma, nella cittadina ungherese dove vive, nel 1944 per la comunità ebraica i problemi sono ormai altri. Dalle progressive restrizioni delle libertà personali si passa ai rastrellamenti e la famiglia di Tomas finisce, come le altre, ad Auschwitz. Qui Tomas perde subito di vista i suoi famigliari tranne il padre con cui combatte una lotta per la sopravvivenza quotidiana che, paradossalmente, lo porterà, per salvarsi, ad avvicinarsi proprio al mestiere paterno imparando a cucire le divise degli ufficiali e rappezzare quelle dei prigionieri. Sopravvivono entrambi, ma il Tomas che esce fra mille peripezie dal campo di concentramento è drasticamente cambiato: è – precocemente – un adulto disincantato e duro. Insieme al padre tenta di tornare nel paese di origine, dove però tutto è cambiato, compresi i confini, ed emigra definitivamente a Parigi dove, grazie all’aiuto di una variegatissima comunità ebraica, dolente ma con...
Se crescere vuol dire imparare a scegliere, la giovanissima Mala Zimetbaum si trova ad affrontare ben presto la scelta più drammatica: chi tra le compagne di prigionia ad Auschwitz-Birkenau poter aiutare e chi no, lasciando così aperto per alcune uno spiraglio di speranza. Con il passare dei mesi, la sua propensione a sfruttare la posizione di interprete nel campo, che le consente di fornire aiuto, cibo e assistenza alle altre detenute, si trasforma in una vera e propria azione di resistenza. Per questo la sua figura, sin dall’immediato dopoguerra, ha ispirato ricostruzioni e pellicole cinematografiche. Frediano Sessi tenta di mettere ordine in una vicenda in cui vita vissuta ed eco della leggenda si confondono. Dall’arrivo di Mala ad Anversa insieme alla famiglia di origini polacche, all’arresto e alla prigionia, prima nei luoghi di reclusione del Belgio occupato, poi ad Auschwitz-Birkenau, fino alla fuga dal Lager insieme al giovane polacco Edek Galinski e al tragico epilogo. Sullo sfondo, uno spaccato inedito della deportazione e della vita quotidiana delle donne nel Lager. Come già fu per le prigioniere a Birkenau, Mala diventa anche per noi simbolo della resistenza...
Chi visita oggi Auschwitz vede solo una parte di ciò che è stato e lo coglie nella sua fase finale, senza potersi fare un’idea degli scopi e delle trasformazioni che hanno portato a quel risultato. Frediano Sessi ci consegna una ricostruzione storica globale di quell’universo fisico e simbolico, in una poderosa opera, frutto di cinquant’anni di ricerche e collaborazioni con storici di tutto il mondo, ripartita in tre grandi sezioni. La prima ripercorre in modo essenziale i tratti ideologici, legislativi e amministrativi che, a partire dall’ascesa di Hitler al potere, caratterizzano il regime nazista, inquadrando il «progetto Auschwitz» nel più ampio contesto del «nuovo ordine europeo» ideato dal Reich. La seconda entra nello specifico della struttura e della vita del campo, dalle origini ai successivi ampliamenti: la scelta del sito e le caratteristiche geomorfologiche, la ricostruzione minuziosa della quotidianità nel Lager, gli alloggi e i luoghi di lavoro, i metodi di sterminio, le forme di oppressione e quelle di resistenza, i processi e le sentenze seguiti alla liberazione. La terza parte approfondisce i percorsi della memoria emersi e consolidatisi nel tempo, ...
Tra l'indagare sul furto di un do di petto al teatro alla Scala e lo scoprire chi s'è preso tutti i colori di Milano, al commissario Busillis resta giusto il tempo per fare un salto al museo del Louvre, dove qualcuno ha portato via il sorriso alla Gioconda. Grazie al fido cane poliziotto, alla moglie Renata e alla gran quantità di gialli che ha visto in tv, Busillis, credendo nell'incredibile, trova sempre la soluzione. E se con Busillis vi divertirete, non sarà soltanto per ridere.
Città nuova, casa nuova, persone nuove: per Emma non è facile ricominciare tutto da capo. Le manca tanto la sua migliore amica. E poi qui nessuno sembra accorgersi di lei, neanche fosse trasparente. Forse una maschera la potrà aiutare a farsi notare da quel ragazzino vestito da Superman che passa tutti i giorni sfrecciando sul monopattino, per riuscire a rompere il ghiaccio...
14 anni e un numero tatuato sul braccio: A10567 Ispirato a una storia vera Il commovente tentativo di restare bambini nell'inferno di un campo di concentramento A10567: è ancora giovanissimo Alexander Altmann, ma non ha bisogno di guardare il numero tatuato sul suo braccio, lo conosce a memoria. Sa anche che per sopravvivere ad Auschwitz, dovrebbe irrobustirsi, ma è difficile in quell’inferno. Ogni giorno deve assistere a umiliazioni, violenze e soprusi indicibili. Ma Alexander ha imparato subito che per non morire bisogna essere forti e duri soprattutto nel cuore. Quando però gli viene affidato il compito di domare il nuovo cavallo del comandante di Auschwitz, in Alexander nasce un motivo di nuova speranza: se riuscirà a superare la diffidenza dell’animale e a condurlo al passo, forse guadagnerà il rispetto dei suoi carcerieri. Se fallirà, invece, sarà la morte per entrambi. Si può rimanere umani dove non c’è più compassione? Ispirato a una storia vera, un racconto toccante e commovente. «Suzy Zail è riuscita a gestire con la massima delicatezza una storia terrificante. Ha dato un volto umano a un evento tragico.» «Ho amato il protagonista, semplicemente...
Aurora e Caterina vivono con nonno Osvaldo e i genitori in un condominio grigio e triste e da sempre odiano mangiare la verdura. Un bel giorno, però, un uccellino deposita un seme in un vaso dimenticato sul balcone, da cui spunta una piantina che, con l’aiuto del nonno, le bambine fanno crescere bella e rigogliosa…
Bellacresta è la gallina più infelice di tutto il pollaio: non sa fare le uova e le altre galline la deridono senza pietà. Solo Cris il piccione è gentile con lei, anche se non può fare niente per aiutarla: finché un giorno arriva con una strana notizia che renderà la Pasqua più dolce...
Chi era la mente dietro la farmacia di Auschwitz? La vera storia di Victor Capesius, l’uomo che contribuì all’orrore del più terribile campo di morte nazista Victor Capesius non fu un farmacista qualunque. Rappresentante in Romania dell’azienda chimica e farmaceutica tedesca Farben/Bayer, si unì alle SS all’età di 36 anni e divenne in breve tempo il responsabile della farmacia del più grande campo di concentramento nazista: Auschwitz. Basandosi su documenti originali, Patricia Posner ricostruisce le nefandezze compiute da Capesius e dai suoi collaboratori, che contribuirono a creare quel clima di terrore e di morte di cui Auschwitz è simbolo ancora oggi. Vent’anni dopo la fine della guerra, grazie al coraggio di un giudice e alle testimonianze preziose di un gruppo di sopravvissuti, uno dei peggiori boia di Auschwitz – coinvolto nell’utilizzo dello Zyklon B, il gas letale – venne finalmente portato sul banco degli imputati e condannato. Ma il lavoro meticoloso della Posner si sofferma anche sulle inquietanti responsabilità di una grande azienda come la Bayer, che diede un contributo decisivo alla realizzazione del piano di sterminio voluto dal regime...
Una storia d’amore tenuta nascosta per oltre cinquant’anni Berlino, 1989. Mentre il muro crolla, Miriam Winter si prende cura di suo padre Henryk ormai in punto di morte. Ma rimane sconvolta quando scopre, sotto il cinturino dell’orologio di Henryk, il tatuaggio di Auschwitz, tenuto segreto per molti anni. Come è possibile che le abbia nascosto una parte così terribile della sua vita? E chi è Frieda, il nome che suo padre invoca quando è incosciente? Alla ricerca di indizi sul passato dell’anziano genitore, Miriam trova tra gli oggetti della madre un’uniforme da detenuta del campo femminile di Ravensbrück. Tra le cuciture ci sono decine di lettere destinate a Henryk, scritte da una donna di nome Frieda. Le lettere rivelano l’inquietante verità sulle “ragazze coniglio”, giovani donne vittime di sperimentazioni disumane durante i loro giorni al campo. Attraverso quei racconti di sacrificio e resistenza Miriam scopre, lettera dopo lettera, una storia d’amore che Henryk ha custodito nel cuore per quasi cinquant’anni. «Il potente debutto di Ellory [...] rivela la scomoda verità su queste donne e sulla loro forza, il sacrificio e la resistenza. Vi...
Maso è un bambino tondo e paffuto, e passa il suo tempo a ciucciare dal Grande Biberon che gli prepara la mamma. Un giorno però Maso inciampa e cade, e grosso e rotondo com'è comincia a rotolare e non si ferma più finché... Un divertente libro sul cibo e sui problemi dell'alimentazione senza alcuna retorica né moralismi.
Una storia d'amore, di coraggio e di crudeltà Hanna ha quindici anni ed è una pianista di talento. È cresciuta in una famiglia ebrea della media borghesia ungherese, ma quando la città in cui vive viene rastrellata, dovrà conoscere insieme ai suoi cari gli orrori del campo di concentramento. Sua madre impazzirà dopo essere stata separata dal marito, e Hanna rimarrà sola con la sorella Erika ad affrontare un luogo agghiacciante e brutale come Auschwitz. Un giorno, però, le viene offerta la possibilità di suonare il pianoforte per il comandante del lager, una scelta sofferta per la povera ragazza. Una volta entrata nella villa del nazista, conoscerà suo figlio, Karl, ragazzo affascinante che sembra rinnegare la vita dello spietato padre. Di primo acchito, Hanna non potrà fare a meno di odiarlo con tutta se stessa. Eppure, man mano che passano i mesi, un altro sentimento per il giovane Karl si farà strada nel suo cuore... Dall’autrice del bestseller Il bambino di Auschwitz Un romanzo da ascoltare Una grandiosa storia di sopravvivenza «La pianista di Auschwitz è un resoconto crudo e impressionante dell’Olocausto, raccontato dal punto di vista di Hanna Mendel, una...
Il tema di questo libro, realizzato a quattro mani, sono le rane, che ne fanno di tutti i colori. Lo spunto è dato dai nomi di città o paesi italiani e la struttura è data dall'alfabeto. Si susseguono così 26 brevi ed allegre filastrocche che ironizzano con arguzia sul nome delle città e dei paesi e immaginano le rane nelle situazioni più divertenti e paradossali. Di grande effetto sono gli splendidi disegni che rappresentano una vera e propria serie di variazioni sul tema della rana.
Quella di via Canigatti, a Milano, non è una biblioteca qualunque. Una notte scoppia un incendio, di quelli che attaccano pian pianino ma poi divampano con la forza di mille lingue scatenate. I libri, poveretti, non hanno neanche il tempo di aprire gli occhi che sono già completamente circondati. Ma chi sarà il colpevole? Scopritelo con l'aiuto di questo divertente racconto che insegna anche a giocare con gli acrostici.
1943: per sfuggire ai bombardamenti su Milano, la piccola Becky e la sua famiglia si trasferiscono a Meina, sul lago Maggiore, dove il padre ha un albergo. Lì si sono rifugiate tante altre persone, tra cui molti ebrei fuggiti da Salonicco, e Becky fa subito amicizia con gli altri ragazzi, in particolare con Johnny, solare e ottimista. I giorni passano sereni e l’incubo della guerra sembra tramontato quando, l’8 settembre, la radio annuncia l’armistizio. Poco tempo dopo, però, un gruppo di soldati nazisti prende possesso dell’albergo, imprigionando Becky, la sua famiglia e gli altri ebrei in una stanza. È solo l’inizio di una terribile tragedia che segnerà per sempre il lago Maggiore: la prima strage di ebrei in Italia. Tratto da una storia vera. Dagli 8 anni.
È stato un testimone imprescindibile dei crimini di Josef Mengele, una vittima, l'eroe silente che con le sue fotografie ha inchiodato i nazisti a Norimberga. Per la prima volta viene raccontata la sua straordinaria storia.
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso! In un mondo caposotto (sottosopra od alla rovescia) gli ultimi diventano i primi ed i primi sono gli ultimi. L’Italia è un Paese caposotto. Io, in questo mondo alla rovescia, sono l’ultimo e non subisco tacendo, per questo sono ignorato o perseguitato. I nostri destini in mano ai primi di un mondo sottosopra. Che cazzo di vita è? Dove si sentono alti anche i nani e dove anche i marescialli si sentono generali, non conta quanti passi fai e quali scarpe indossi, ma conta quante tracce lasci del tuo percorso. Il difetto degli intelligenti è che sono spinti a cercare le risposte ai loro dubbi. Il pregio degli ignoranti è che non hanno dubbi e qualora li avessero sono convinti di...
Nel luglio 1986 Ian Thomson, un giovane giornalista inglese già autore di interviste a scrittori italiani come Calvino, Moravia o Natalia Ginzburg arriva a Torino per incontrare Primo Levi. L’autore di Se questo è un uomo ha quasi sessantotto anni, la barba ben spuntata e gli occhiali con la montatura di metallo. Le maniche della camicia arrotolate rivelano il tatuaggio sull’avambraccio sinistro con il numero 174517 ma nonostante lo spettro di Auschwitz che aleggia per la stanza, Thomson racconta di un uomo serio e dolce allo stesso tempo, che parla con generosità di chimica e alpinismo, editoria e fantascienza, dando vita a una conversazione piena di un’allegria inaspettata. Nove mesi dopo, l’11 aprile 1987, Levi si suicida gettandosi nella tromba delle scale della sua casa di Torino. Un evento tragico in cui si enuclea il più profondo dramma del Novecento. Non solo l’Italia ma il mondo intero è sconvolto dalla perdita di un uomo con “lo spessore morale e l’equilibrio intellettuale di un titano del Ventesimo secolo” come lo definisce Philip Roth. Ian Thomson ha passato più di cinque anni inseguendo parenti, amici o semplici testimoni: annota oltre 300...
Stick Dog è un cane che vive in libertà e dorme in un comodo tubo, da qualche parte tra Città Grande e il Bosco: seguilo, con i suoi amici Babà, Striscia, Karen e Meticcio, in un’epica avventura alla ricerca dell’hamburger perfetto!
È tornato Stick Dog, ed è più affamato che mai! Lui e i suoi quattro amici – Babà, Meticcio, Striscia e Karen – devono architettare un piano per rubare dei gustosi hot dog. Ma più si avvicinano al chiosco degli hot dog, più le cose si mettono male: tra procioni ghiotti, piani di rapina non proprio infallibili e… ehm… un rapimento, ce la faranno i nostri antieroi a riempirsi lo stomaco anche questa volta?
Vedi maggiori dettagli