
[English]:The volume collects essays dedicated to the Phenomenology of the spirit of G.W.F. Hegel and to some of its main interpretations. It gathers critical essays on the Hegelian masterpiece and studies on Hegel’s influences on authors such as Marx, Gentile, Heidegger, Kojève, Paci, Lacan and Brandom. These contributions investigate some categorical nodes that have marked ensuing ethical, theoretical, philosophical-political and later psychoanalytic reflections: dialectic, culture, negation, desire, body, phenomenon, recognition. Therefore, this collection does not intend to mark a specific interpretation of the Hegelian text. Rather, the authors share the effort to illustrate in actu exercito the possibilities given by these two extremes – the text and its interpretation – in which later philosophical culture has moved. Through this movement the Phenomenology of the spirit continues to produce Philosophy, intended as an opportunity and an instrument for the understanding of "one's own time with thought". In addition to the editors, the volume hosts contributions from: Stefania Achella, Rossella Bonito Oliva, Alessio Calabrese, Teresa Caporale, Alessandro De Cesaris,...
L'uomo vive come in una scatola e ha due interessi: sapere se le cose dentro la scatola hanno un ordine e se fuori della scatola c'è qualcosa d'Altro. È a partire da questa metafora e facendosi guidare da due massime - nessuno si dà ciò che non ha; un errore all'inizio è grande nella conclusione - che viene intrecciata questa breve storia della filosofia che, con linguaggio semplice, spiega i nodi della filosofia e perché essi debbano essere sciolti tramite il buon senso e il realismo. Ad alimentare la fabbrica degli scettici e dei disperati ci pensano infatti già i professori di filosofia! Una storia della filosofia semplice è possibile perché la filosofia è per i semplici e parla il linguaggio delle cose. Fare semplicemente filosofia è possibile.
Il destino unisce le vite di Alexandra Marshall, giovane ricercatrice universitaria appassionata di fotografia a quello di Robert James Sander, affascinante opinion leader del Sud degli Stati Uniti, scrittore di fama. Alexandra conosce l’uomo soltanto attraverso i suoi libri, ma la profezia della saggia nonna di lui, nativa americana chiamata Sposa del Mare, annuncia grandi cambiamenti che infine avverranno. Si ritroveranno in Sudafrica a preparare un reportage per il giornale «Wild Life» e a concorrere al più ambito premio del settore. Soprattutto, apprenderanno il significato dei “sette nodi del destino”, i cui passaggi segnerebbero l’esistenza di ogni essere umano. Alexandra imparerà ad avere il coraggio di seguire i propri sogni, uscire da credenze limitanti, avere fiducia in se stessa. In qualche modo tutti i personaggi troveranno la chiave per cambiare nodo del destino e vivere l’amore incondizionato. Perché il miracolo è sempre in agguato per chi non smette di sognare.
Decifrando aspetti ancora scarsamente analizzati del pensiero e dell'opera di Bataille, e portando alla luce alcuni testi finora inediti (e dei quali si ignorava perfino l'esistenza, come Le Château, programma per una società utopica), Marina Galletti analizza l'evoluzione del senso di "comunità" sullo sfondo delle esperienze vissute da Bataille tra il 1933 e il 1945, anni nei quali egli giunge a elaborare una visione medita della letteratura. Il libro evidenzia inoltre la lucidità politica di Georges Bataille, il suo sguardo radicalmente nuovo, su un nodo portante della storia del ventesimo secolo: la questione del rapporto tra fascismo e comunismo.
Un classico ritrovato. Si può definire così la prima pubblicazione integrale in italiano dell’opera maggiore di Gabriel Tarde, finalmente accessibile nell’edizione curata da Filippo Domenicali. Pubblicato a Parigi nel 1890, all’epoca della costituzione della sociologia come scienza, il testo affronta i nodi centrali della disciplina in un percorso che parte da una definizione dei princìpi della sociologia per spaziare in territori apparentemente eterogenei, che vanno dalla linguistica alla religione, dalla mitologia alla politica, dall’economia all’etica e all’arte. Noto in Francia come rivale e opposto simmetrico di Durkheim, dimenticato a lungo in Europa, ripreso negli Stati Uniti dalla Scuola sociologica di Chicago, rilanciato da Gilles Deleuze come interlocutore privilegiato intorno ai temi della differenza e della ripetizione, Tarde è anzitutto un acuto analista del rapporto tra scienze naturali e scienze sociali. Nella dialettica tra differenza e ripetizione egli vede il motore dello sviluppo umano a tutti i livelli, in un moto dinamico tra la variazione e la duplicazione, tra l’invenzione e l’imitazione. Il lettore sarà colpito dall’attualità del suo ...
eSaggi, la collana ebook dedicata alle scienze naturali e sociali con le idee degli autori under 40.
ePub; FLB524; PDF: FLBR40
Non tutti sanno che tra Le cure domestiche, il romanzo di esordio con il quale Marilynne Robinson divenne una celebrità negli Stati Uniti, e Gilead, la sua seconda opera narrativa, premiata con il Pulitzer e primo capitolo di una magnifica trilogia completata da Casa e Lila, sono trascorsi ben ventotto anni: dal 1980 al 2008. E non tutti sanno che in questo trentennio o poco meno la Robinson, ben lungi dal rimanere inattiva, si è cimentata ripetutamente con il genere saggistico, regalando ai suoi lettori una serie ininterrotta di perle.Spaziando dalla meditazione teologica a riflessioni illuminanti sulla letteratura, dal ricordo autobiografico alla disamina di un’intera nazione e delle sue trasformazioni, i saggi di Quando ero piccola leggevo libri affrontano da un'angolazione nuova e complementare i grandi temi che sono al centro della sua narrativa - il clima politico e sociale degli Stati Uniti, la centralità della fede religiosa e la generosità di sguardo che ne deriva, la natura dell'individualismo americano e il mito del West - e compongono il ritratto intimo e ricco di sfaccettature di un'autrice che è considerata un vero e proprio classico contemporaneo.
Cosa succede quando la lettura non procede più secondo un percorso lineare? Come cambia il modo di pensare di fronte a testi mediali? Esiste uno “stile” del pensiero, che va di pari passo con il modo in cui i contenuti vengono strutturati, fruiti e rielaborati da ogni soggetto? Il presente testo rappresenta una sperimentazione aperta e ipertestuale, che declina le domande appena esposte mediante la proposta teoretica e culturale di un caso emblematico: lo stile di Friedrich Nietzsche. A metà tra scrittura ipertestuale e mappa cognitiva, la sperimentazione cerca di gettare luce sul modello del pensatore dello Zarathustra adattando il supporto al modello cognitivo che vuole sottolineare e illustrare. A completare il volume un'analisi critica del modello di scrittura ipertestuale e di lettura cognitiva a cura di Matteo Ciastellardi.
Nik è un creativo di successo ma è un solitario, passa la giornata a ideare videogiochi, ha pochi amici, non ha una donna fissa e da quando è cambiata la proprietà della società di software per la quale lavora, ha rapporti difficili con il suo capo. Ma molte altre cose nella sua vita sono misteriose. Nik va in giro tutte le notti con il suo fuoristrada, molti dei suoi videogiochi sono ispirati ad una serie di delitti che da qualche tempo si stanno realmente verificando e che sembrano quindi condurre proprio a lui. Ma di tutto quanto succede in principio Nik pare non avere piena coscienza. Nik ha conosciuto Arianna, una giovane donna da poco assunta, che lo ha spinto a fare esperienze nuove, a cambiare vita. Intanto una bomba esplode in un bar nel centro di Roma. Nella confusione tra vita reale e virtuale, Nik stenta a capire di essere lo strumento di una macchinazione criminale e lentamente da assassino diventa una vittima predestinata.
"Il pensiero lungo" è un libro che nasce da due passioni, il Costituzionalismo e la psichiatria di Franco Basaglia, che si incontrarono e dialogarono conferendo una densità tutta particolare alla legislazione italiana per i servizi e l'assistenza alle persone con disturbo mentale, sul finire degli anni settanta. La sfida di questo libro risiede nell'illustrare come il processo di liberazione di chi soffre di disturbi mentali sia stato allora compiuto e vada oggi difeso nel nome della nostra Carta fondamentale, le cui norme di riferimento legate alla salute mentale, hanno donato senso, vigore e forza ad un'impresa storica quale quella del superamento dell'ospedale psichiatrico di Trieste e poi all'approvazione della legge 180: si tratta di una vicenda che merita oggi di essere ristudiata e ripensata, se non altro per i suoi contenuti culturali multisettoriali. Infatti, come illustrato nell'Introduzione dalle straordinarie parole di Sergio Zavoli, l'autore in queste pagine riferisce delle implicazioni del pensiero basagliano su molti e più generali fronti: il rapporto tra l'individuo e l'autorità, il potere medico, le ragioni di un umanesimo in lotta contro tutte le cause di...
Cos’è la filosofia, come nasce, come si diventa filosofi? Forse anzitutto andando alla ricerca dei linguaggi con cui si è costituita per seguirne le tracce, le interruzioni, le riprese, ripercorrendo i sentieri già tracciati o avventurandosi su quelli appena iniziati. La filosofia, come ci mostra la prospettiva ermeneutica di Givone, non è riducibile a un’univoca definizione; si costituisce appoggiandosi a qualcosa che sta al di fuori di essa, dalla poesia dei tragici greci fino ai testi che la tradizione ci ha via via consegnato come “filosofici”. Non solo. La tensione tra mito e logo si ripropone, a detta dell’autore, in ogni discorso filosofico autentico. Ci sono infatti cose che hanno bisogno del logo, per essere comprese, e cose che hanno bisogno del mito, per essere dette. L’abisso che il mito ci mostra – l’assunzione della colpa per un atto non voluto – è quel pensiero tragico a cui la filosofia continuamente si alimenta e che interpreta rivelando l’intreccio profondo tra filosofia, etica ed estetica. Il volume riprende le lezioni di Sergio Givone alla Scuola di alta formazione filosofica. Muovendo dall’interrogativo autobiografico su che cosa sia ...
Nuova edizione *** L'edizione definitiva della summa del vario e articolato pensiero di De Martino sulla filosofia della storia, sulle espressioni culturali della vita religiosa, sul ruolo e la funzione delle discipline psichiatriche ed etno-antropologiche.
Presents Arendt's views on political and historical subjects in modern society. Ch. 2 (pp. 67-117) relates to her work "The Origins of Totalitarianism" (Italian translation, 1967), in which Arendt provides a political explanation of the phenomenon of modern antisemitism. In Arendt's view, it evolved when Jewish influence with the European states (gained at the beginning of modernity) was replaced, during the 19th century, by the influence of the bourgeoisie, connected to imperialist enterprises. The loss of their political functions left the Jews in a weak and dangerous position. Every time a class or social group collided with the central state powers, instead of attacking directly the powers they attacked the Jews, imagining them as still governing in secret. Their hostility was catalyzed by the age-old stereotypes and prejudices. Concludes that European Jewry did not recognize the dangerous consequences of the changes taking place at that time.
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