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Archeologia Medievale, XXIX, 2002

Archeologia Medievale, XXIX, 2002

Numero di pagine: 584

«Archeologia Medievale» pubblica contributi originali riguardanti l’archeologia postclassica, la storia della cultura materiale in età pre-industriale e le scienze applicate nella forma di saggi e studi originali; relazioni preliminari di scavo; contributi critici su libri, articoli, ritrovamenti, ecc. Vengono pubblicati sia testi in italiano che in altre lingue. In questo numero anche un saggio su Roma e la lunga durata della tarda antichità emersa dallo studio del deposito del VII sec. nell'esedra della Crypta Balbi.

Firenze medievale e dintorni

Firenze medievale e dintorni

Autore: Giuliano Pinto

Numero di pagine: 229

La storia della Firenze medievale e rinascimentale è da tempo al centro dell’interesse della storiografia internazionale, non solo per l’eccezionale fioritura della letteratura e delle arti, della cultura e del pensiero, in tutte le sue declinazioni, ma anche per lo straordinario sviluppo economico, per la partecipazione politica ampia, per le sperimentazioni in campo fiscale e finanziario. Il volume pone l’accento sulla mobilità sociale, sul radicamento della cultura mercantile e sulla proiezione esterna degli uomini d’affari, sulla forza di attrazione sulle élite dei centri minori, e ancora su aspetti delle strutture materiali e della vita privata.

La vita segreta del Medioevo

La vita segreta del Medioevo

Autore: Elena Percivaldi

Numero di pagine: 419

Tutto quello che volevate sapere sul millennio più buio della storiaCome si viveva davvero mille anni fa?“Età oscura” e “millennio della superstizione” sono solo due delle tante definizioni date, nel tempo, al Medioevo.Ma questo periodo storico fu davvero “buio” come si è ormai cristallizzato nell’immaginario collettivo? In realtà, la maggior parte degli studiosi del Nuovo Millennio afferma che quel periodo della storia dell’umanità contenga già, in embrione, molti degli aspetti determinanti dell’Europa moderna. Questo libro, lasciando sullo sfondo le grandi vicende militari, gli scontri epocali tra Impero e Papato, i nomi e le date che hanno fatto la Storia e che si trovano sui manuali, cerca di cogliere gli aspetti più insoliti e curiosi dell’epoca: cosa si mangiava, come ci si vestiva, come si impiegava il tempo libero, come si faceva l’amore... Mille anni di storia, dalla caduta dell’impero romano d’occidente (476) alla scoperta dell’America (1492), che hanno plasmato una delle civiltà più ricche, affascinanti e contraddittorie di tutti i tempi.Come hanno vissuto realmente i nostri antenati?Frutto di lunghe ricerche, finalmente questo libro ...

Economia e società a Roma tra Medioevo e Rinascimento

Economia e società a Roma tra Medioevo e Rinascimento

Autore: Luciano Palermo , Anna Esposito

Numero di pagine: 329

Questo volume intende presentare le fonti economiche e sociali romane medievali e rinascimentali non solo come strumento di ricerca, ma anche come mezzo per arricchire la didattica della storia. Ciascun saggio presenta, infatti, una specifica tipologia di documentazione e di essa illustra origine e sviluppi, contesto ed eventi coevi, contenuti e bibliografia disponibile. Nel complesso ne scaturisce un’immagine di Roma come città pienamente inserita nel ciclo economico italiano ed europeo, con tutte le problematiche sociali proprie delle realtà urbane del tempo. La raccolta si apre con un saggio di Arnold Esch, al quale il volume è dedicato, nel quale egli descrive il suo personalissimo approccio alla documentazione romana.

Moda e letteratura nell’Italia della prima modernità

Moda e letteratura nell’Italia della prima modernità

Autore: Eugenia Paulicelli

Il libro percorre un itinerario storico e teorico su quelle che possono essere definite le opere cardine della storia della moda moderna in Italia, muovendosi nel lungo periodo e in diverse aree e generi a testimoniare l’italianità della moda: Il libro del cortegiano di Baldassarre Castiglione (Venezia, 1528), i libri di costume di Cesare Vecellio (Venezia, 1590 e 1598) e Giacomo Franco (Venezia, 1610), e Della carrozza da nolo, overo del vestire e usanze alla moda di Agostino Lampugnani (Bologna, 1648). Partendo dalla sprezzatura, vengono presentate alcune protagoniste femminili che fanno da contraltare alla costruzione della mascolinità: Elisabetta Gonzaga, Caterina e Anna Sforza, Isabella d’Este, Lucrezia Borgia, Lucrezia Marinella e Arcangela Tarabotti, dedicandole un capitolo con la sua Antisatira (Venezia, 1644) e che, per prima, nel suo Inferno monacale (Torino, 1990), trova il coraggio di denunciare il fenomeno delle monacazioni forzate e il diritto delle donne alla libertà di espressione anche nell’apparire pubblico.

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2006) Vol. 5/1

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2006) Vol. 5/1

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 217

Il tema: Oggetti, a cura di Sandra Cavallo e Isabelle Chabot Sandra Cavallo e Isabelle Chabot, Introduzione | Open access Tessa Storey, Oggetti e legami nella casa delle cortigiane: erotismo e distinzione sociale nella Roma barocca (p. 21-40). Silvana Musella Guida, Sonia Scognamiglio Cestaro, Una società da svelare. Genere, consumo e produzione di biancheria nella Napoli rinascimentale (p. 41-60). Franca Bellucci, Oggetti e doni in esempi di creanza ottocentesca (p. 61-78). Alessandra Gissi, «La più celebre antica borsa»: ovvero il capitale della levatrice (XIX-XX secolo) (p. 79-95). Enrica Asquer, La “Signora Candy” e la sua lavatrice. Storia di un’intesa perfetta nell’Italia degli anni Sessanta (p. 97-118). Ricerche Anna Balzarro, La “ragazzina nuova”? Il fascismo e le immagini di bambine (p. 119-145). Rassegne Barbara Caine, Le donne nella storiografia sudafricana (p. 147-157). Riviste Edith Saurer parla de «L’Homme» con Giuseppina Fortunato (p. 159-165). Recensioni Carlotta Sorba, Sessualità e violenza nel discorso nazionale europeo [recensione di A.M. Banti, L’onore della nazione, Torino 2005] (p. 167-172). Teresa Bertilotti, L’impiego al femminile...

V Congresso Nazionale di Archeologia Medievale. Pré-tirages. Palazzo della Dogana, Salone del Tribunale (Foggia); Palazzo dei Celestini, Auditorium (Manfredonia); 30 settembre-3 ottobre 2009

V Congresso Nazionale di Archeologia Medievale. Pré-tirages. Palazzo della Dogana, Salone del Tribunale (Foggia); Palazzo dei Celestini, Auditorium (Manfredonia); 30 settembre-3 ottobre 2009

Autore: Giuliano Volpe , Pasquale Favia

Numero di pagine: 790
Gubbio nel Trecento

Gubbio nel Trecento

Autore: Alberto Luongo

Numero di pagine: 761

Tradizionalmente diviso a metà fra gli ultimi sussulti comunali e le premesse signorili del Rinascimento, con al centro una crisi demografica di portata epocale dovuta alla Peste Nera, il Trecento italiano è stato raramente oggetto di monografie che abbiano provato a considerarlo nel suo insieme. Il finora poco conosciuto caso di Gubbio, con la sua ricca documentazione, si presta bene ad un tentativo del genere, che tenga conto di prospettive storiografiche aggiornate. La città umbra fu infatti il teatro di molti fenomeni caratteristici del periodo: il massimo sviluppo del comune di Popolo, i tentativi di governo personale, la soggezione diretta allo Stato pontificio, fino alla “mutazione signorile” con la dedizione della città al conte Antonio da Montefeltro, che inaugurò il dominio secolare della sua stirpe.

La moda

La moda

Autore: Giorgio Riello

Numero di pagine: 200

«La storia considera le persone, le loro azioni e i loro pensieri, ai quali la moda ha dato forma. La storia della moda diventa quindi storia non solo di chi fa moda, ma di tutti». Giorgio Riello guida alla scoperta dei tanti volti della moda, protagonista nei secoli di processi di individualizzazione e di socializzazione, mezzo di rappresentazione e di mobilità sociale, strumento di differenziazione di genere e di età.

“Come le tele de’ ragni atte a fermare sole le mosche”

“Come le tele de’ ragni atte a fermare sole le mosche”

Autore: Samantha Maruzzella

La delimitazione geografica e cronologica di questo lavoro – i secoli XVII-XVIII in Italia – vuole cogliere il segmento temporale nel quale la “moda”, il lusso e le leggi suntuarie sussumono un ruolo più specifico in un confronto non solo fra i sempre più autonomi stati nazionali, ma anche con mondi lontani solo da poco scoperti. L’abbigliamento è sempre esistito, in quanto risponde a un istinto primario, quello del coprirsi, e quindi del vestirsi, e con esso anche il lusso, come anche le leggi suntuarie che indicavano i limiti, soprattutto etici, del vestirsi. Ma è l’entrata “Mode”, nella sezione arts dell’Encyclopédie che ne delinea il nuovo ruolo e l’ormai già avvenuto processo storico. La grande attenzione dedicata alle tematiche culturali e ai nuovi fenomeni di diffusione dell’abbigliamento al di fuori delle corti e dei palazzi ha insieme prodotto forme di repressione dell’ostentazione di abiti di lusso. In questo, snodo fondamentale è stato il Seicento, preludio della modernità, che ha contrassegnato un’epoca di profonde trasformazioni culturali, ideologiche e scientifiche: è questo il secolo di Galilei, Bacon e Cartesio tra gli altri....

Sigismondo Pandolfo Malatesta

Sigismondo Pandolfo Malatesta

Autore: Elisa Tosi Brandi

Numero di pagine: 316

Le vicende italiane del tardo Medioevo e le contraddizioni di un’epoca di passaggio fanno da sfondo a questo libro che indaga Sigismondo Pandolfo Malatesta attraverso la cultura materiale con l’intento di mostrare modelli di consumo e gusti di una piccola corte attorno alla metà del Quattrocento. Medaglie, libri, tarocchi, tappeti, vesti, gioielli, armi e altri oggetti commissionati o acquisiti da Sigismondo, di cui è rimasta memoria scritta, iconografi ca o materiale, sono i protagonisti di questo studio nel quale le informazioni tramandate dalle cose non si esauriscono nella loro descrizione fi sica. Gli oggetti esaminati, in dialogo con altre fonti, sono in grado di evocare fatti, persone, legami e sentimenti, restituendo una dimensione quotidiana e più intima della corte riminese malatestiana e di un signore del primo Rinascimento, che desiderò primeggiare in molti campi, compreso quello dell’esibizione delle cose più nuove, originali e raffinate.

Pesci fuor d’acqua

Pesci fuor d’acqua

Autore: Simona Feci

Numero di pagine: 289

Nel medioevo e in età moderna, le donne erano ritenute incapaci per natura di discernere i propri interessi e vittime predestinate di truffe e raggiri, un’immagine del tutto opposta a quella del prudente padre di famiglia. “Pesci fuor d’acqua”, senza la protezione del padre o del marito, avevano diritti sui beni della famiglia di origine, ma la possibilità di gestirli era limitata e sottoposta a procedure complesse, il cui tratto comune era l’autorizzazione di un familiare adulto e di sesso maschile. Tema di questo libro è la relazione che, per le donne, intercorse tra l’avere e il disporre, tra godere di diritti di proprietà e essere riconosciute per legge incapaci di usarli in piena autonomia. Porre al centro della storia delle donne l’analisi della loro capacità giuridica significa operare una riconsiderazione sostanziale delle relazioni di genere. La costruzione dell’identità maschile e femminile, infatti, si basa tanto sul riconoscimento di diritti di proprietà, quanto soprattutto sulla definizione di ciò che si può fare di questi diritti. La capacità riguarda le pratiche patrimoniali in senso stretto, ma ha ricadute su tutti i fronti dell’agire...

Lo spazio dell'anima

Lo spazio dell'anima

Autore: Michele Bacci

Numero di pagine: 304

Quando facciamo ingresso in una chiesa romanica o gotica che è giunta fino ai nostri giorni spesso fatichiamo a comprendere, in molti suoi aspetti, quanto rimane dell’assetto originario e della sua decorazione. Come non chiedersi per quale motivo le pareti della navata siano ricoperte da una sequenza irregolare e disordinatissima di pitture murali a soggetto religioso? E quale criterio sta alla base della disposizione di altari secondari, nicchie ricavate nello spessore delle pareti, piccoli armadi a muro, sostegni e mensole, transenne, barriere divisorie, tombe, sarcofagi, rialzi, pedane, volte e cappelle? «Quello che propongo al lettore è di accodarci a una pia signora nel percorso da casa sua al luogo di culto, in modo da capire com’era fatta una chiesa della sua epoca e, soprattutto, che cosa bisognava fare una volta giunti al suo interno».

A che punto è la storia delle donne in Italia

A che punto è la storia delle donne in Italia

Autore: Anna Rossi-Doria

Numero di pagine: 193

La ricca produzione di storia delle donne e di genere nel nostro paese rende ormai non solo utile ma anche necessario un esame critico dei suoi principali percorsi e nodi problematici. I saggi qui raccolti – nati dal seminario Annarita Buttafuoco tenutosi a Milano nel 2002 – analizzano, oltre ai rapporti tra la storia delle donne e il femminismo, i risultati e i metodi di ricerca, i rapporti con le tradizioni storiografiche, l’elaborazione di nuove categorie interpretative. I primi tre saggi esaminano gli studi seguendo le grandi partizioni cronologiche; gli altri analizzano alcuni dei temi storiografici sui quali le ricerche italiane si sono maggiormente sviluppate.

La mobilità sociale nel Medioevo italiano 1

La mobilità sociale nel Medioevo italiano 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 461

Conoscere un mestiere, possedere un titolo di studio, disporre delle abilità tecniche di una professione o dell’esperienza maturata in terre lontane erano nell’Italia del basso medioevo non soltanto caratteristiche personali o contrassegni di ruoli sociali: erano anche strumenti da mettere a frutto per migliorare la propria posizione nella società, sia a livello materiale sia a quello della considerazione e del prestigio. All’interno di un vasto progetto di ricerca collettiva sulla mobilità sociale nel medioevo italiano, questo volume pone il problema della misura in cui le conoscenze professionali operarono in quella fase storica come fattori di mobilità, focalizzando attraverso percorsi storici concreti le potenzialità più o meno reali del know-how ai molteplici livelli della cultura giuridica, delle pratiche mercantili e di mediazione politica, delle capacità tecniche o artistiche.

APM – Archeologia Postmedievale, 15, 2011

APM – Archeologia Postmedievale, 15, 2011

Numero di pagine: 199

Dopo due numeri dedicati in buona parte alla Conflict Archaeology, la Rivista ritorna su temi “tradizionali” dell’agenda dell’archeologia postmedievale italiana, quali l’archeologia del commercio e della produzione, con vari saggi che spaziano dal XVI al XIX secolo. La prima sezione del volume approfondisce il commercio delle ceramiche italiane nei Paesi Bassi, lo studio dell’inventario di un mercante romano di ceramiche, Antonio Tassi da Gallese (1572), fino ai bottoni “vandeani”, di produzione francese, ritrovati in Calabria. La sezione dedicata all’archeologia della produzione si muove dall’archeologia mineraria dei territori di Reggio Calabria e di Motta San Giovanni nel periodo borbonico alla prima ricerca di archeologia della produzione condotta nel 1965 da Tiziano Mannoni sui “testi” prodotti ad Agnola e Castello, nell’alta Val di Vara in Lunigiana. Ed ancora una fornace laterizia ottocentesca in Bassa Val di Cecina (Pisa), i mulini idraulici della Val di Lima (Lucca), le produzioni ceramiche ottocentesche urbane a L’Aquila, per chiudere con l’identificazione a Lucca della fonderia per cannoni della Repubblica, un impianto già esistente nel...

«Con animo virile»

«Con animo virile»

Autore: Patrizia Mainoni

Numero di pagine: 577

Che ruolo giocano le donne nelle diverse realtà politiche e istituzionali del Mezzogiorno medievale? Qual era il raggio della loro azione sociale? E del loro rapporto col potere cosa possiamo dire? Questo libro cerca di rispondere, a partire da una serie di ricerche puntuali, a queste domande fondamentali, provando ad allargare lo spazio delle nostre conoscenze sul tema, oggi così studiato, della capacità politica delle donne. Il Mezzogiorno italiano, dall’età normanno-sveva alle realtà di epoca angioina e aragonese, propone innanzitutto, in linea con un grande problema europeo, il tema della regalità femminile - uno dei pochi che, per evidenti motivi, è già stato sviluppato dalla tradizione storiografica. Esso viene qui ripreso e ulteriormente arricchito, ma anche integrato con altre prospettive, che spingono il nostro sguardo dentro il mondo delle corti, regie e principesche, nella sfera separata della religiosità femminile, nelle realtà urbane. Potere, quindi, ma non solo: anche committenze artistiche, ruolo familiare e iniziativa testamentaria. Il prisma tematico che si viene formando conferma, anche per la ricerca sul Mezzogiorno, quanto la storia delle donne...

Archeologia Medievale, XXXIX, 2012

Archeologia Medievale, XXXIX, 2012

Numero di pagine: 416

In questo numero la sezione Saggi accoglie quattro contributi, il primo dei quali presenta un approfondito studio archeologico sul periodo altomedievale della laguna di Venezia attraverso lo scavo di San Lorenzo di Ammiana; un secondo invece rappresenta una sintesi delle ricerche archeologiche alla villa romana di Villamagna (FR). La sezione è arricchita da due saggi di carattere scientifico: uno sulla paleodieta e le società rurali dei Paesi Baschi e un ultimo offre una sintesi della ricerca archeozoologica dell’Impero Bizantino. La rivista contiene la consueta sezione di Notizie scavi e lavori sul campo, divisa a sua volta in ricerche svolte in Italia e nel Bacino del Mediterraneo e la sezione Note e Discussioni, dove sono presentati studi su altre zone d’Europa (Creta, Penisola Iberica). Il volume si conclude con una serie di recensioni di volumi pubblicati nel corso del 2011 e 2012 e con un ricordo del prof. David Whitehouse.

Il popolo ama il duca?

Il popolo ama il duca?

Autore: Matteo Provasi

Numero di pagine: 281

La domanda posta nel titolo rimanda direttamente al rapporto tra governanti e governati, attraverso il quale si vuole affrontare la storia della sovranità moderna da diverse angolazioni: cronologiche e spaziali, prima di tutto, e concettuali in seconda battuta. Questo volume contestualizza il tema in un laboratorio circoscritto e precoce, cioè la Ferrara governata dalla signoria feudale degli Este tra tardo Medioevo e prima Età moderna. L’indagine è condotta attraverso un duplice approccio. Da un lato l’analisi di tre episodi di rivolta popolare accaduti fortuitamente a distanza di un secolo l’uno dall’altro, e dunque in grado di scandire l’evoluzione di diverse stagioni di governo; dall’altro l’interpretazione delle impercettibili conflittualità quotidiane: frutto di negoziati, prove di forza, di un oscuro lavoro di spinte e controspinte tra Casa d’Este e cittadinanza. Il quadro, così composto, non indugia sugli apparati amministrativi del potere; piuttosto, prova a scavare nelle sue componenti culturali ed emotive, mettendo in primo piano i linguaggi, le percezioni, le atmosfere e i nessi psicologici che definiscono il patto politico tra signori e sudditi.

Il filo del pensiero. Tessere, scrivere, pensare

Il filo del pensiero. Tessere, scrivere, pensare

Autore: Francesca Rigotti

Numero di pagine: 204

«Quel che ci tranquillizza... è infilare un filo, quel famoso filo del racconto di cui è fatto anche il filo della vita», dice Musil. Il filo è il caos fatto ordine, è il groviglio che trova struttura, è la linea che esce dal labirinto. Filare, pensare, scrivere: tutte azioni che sgorgano da questa necessità primordiale di imprimere una forma, una direzione, un senso. Già la Bibbia indicava, accanto al bisogno del cibo, quello di avere una «seconda pelle» come protezione. Filava Eva, tesseva Pelenope, cuciva e lavorava a maglia Maria. Dal filo di Arianna alla tela di Aracne, dalla corda di Ananke alle abilità tessili di Atena, il volume segue il farsi metaforico del filo, del tessuto e dell’intreccio, per approdare al contenuto simbolico del vestire e dello spogliare, che evocano l’interno e l’esterno del corpo, l’ambito morale e quello materiale, sofisticazione e virtù, menzogna e verità. Un percorso, questo, che ci porta direttamente alla metafora della rete internet, odierna «tessitura» che comprime il tempo e dilata lo spazio, e tradisce la profonda aspirazione contemporanea, inebriata di immanenza, a non accettare né prima e dopo, né inizio e fine.

La Moda si fa Storia

La Moda si fa Storia

Autore: Giovanna Motta

Numero di pagine: 206

Ogni tempo scrive il suo segno in molti modi mostrando gli elementi costitutivi del modello che meglio ne rappresenta l’ideologia, nella politica, nell’economia, nelle dinamiche internazionali. Così la Moda, vista nella sua sequenza cronologica, attesta idee, valori, simboli attraverso i quali afferma la centralità dell’abbigliamento che nel divenire della storia diventa un vero e proprio linguaggio, un segno aggiuntivo del potere, testimonianza del rango, della consistenza economica, del livello culturale. Dalla nobiltà di antica origine alle molte borghesie emergenti, agli abiti dei rivoluzionari e dei lavoratori, il vestito diventa uno dei tanti modi di rappresentare le tipologie umane, di esprimerle attraverso segni evidenti o metafore che disegnano prototipi fisici e sociali. Il percorso delineato nel volume proposto all’attenzione degli studiosi è un cammino straordinario fra documenti d’archivio, dipinti d’epoca, Case di moda, maîtres e stilisti, che tesse una storia ricca e affascinante, un altro modo di raccontare le molte storie d’Europa.

Il ghetto di Roma nel Cinquecento

Il ghetto di Roma nel Cinquecento

Autore: Kenneth Stow

Numero di pagine: 269

Nel luglio 1555, con la bolla Cum nimis absurdum papa Paolo IV limitò i diritti della comunità ebraica dello Stato della Chiesa e impose l’istituzione del ghetto. Da quel momento in poi, gli ebrei a Roma avrebbero dovuto vivere in una o più strade contigue, separate dalle abitazioni dei cristiani. Questa imposizione fu accompagnata da varie clausole, quali il divieto di avere servitù cristiana, la possibilità di commercio solo di stracci e vestiti usati e l’obbligo di portare il cappello o il fazzoletto giallo per uomini e donne. Lo scopo primario del ghetto doveva essere quello di accelerare la conversione degli ebrei e la dissoluzione della loro cultura, ma ‒ come qui mostra Kenneth Stow, uno dei massimi esperti di storia degli ebrei italiani ‒ già prima del 1555 gli ebrei romani avevano sviluppato modelli di comportamento individuali e comunitari in grado di poterli sostenere anche nei periodi più duri. Dopo la creazione del ghetto riuscirono a rafforzare ulteriormente le proprie strategie di acculturazione e a sviluppare quindi una microcultura che ne salvaguardò l’identità attraverso i secoli. Grazie ad un sapiente gioco delle parti, gli ebrei romani misero ...

La moda italiana nel XV secolo. Abbigliamento e accessori

La moda italiana nel XV secolo. Abbigliamento e accessori

Autore: Paola Fabbri

Numero di pagine: 152

“Chi vede nella moda soltanto la moda è uno sciocco”, sentenziava Honoré de Balzac nel 'Trattato della vita elegante'. Moda significa modo di atteggiarsi, di agghindarsi. Con questo termine, soprattutto se guardiamo al passato, solitamente ci si riferisce alla classe blasonata ma le tendenze del costume, seppure in ritardo e modificate, di fatto coinvolgono anche i ceti più bassi. Il Quattrocento fu un'epoca di grandi cambiamenti e innovazioni, tanto da decretare per alcuni il passaggio dal Medioevo all'Età Moderna. Nei primi decenni di tale temperie socio-culturale la moda risente ancora del linearismo verticale trecentesco tipicamente gotico mentre, progredendo verso le soglie del Cinquecento, l'abbigliamento, così come il tipo fisico, assume una connotazione spiccatamente rinnovata. Questa ricerca intende prendere in esame il costume italiano nel XV secolo, analizzando gli abiti femminili, maschili e infantili, insieme agli accessori, ai tessuti e ai colori, attraverso lo studio correlato di reperti originali, documenti, leggi suntuarie e fonti iconografiche. L'autrice tenta così di evidenziare la complessa struttura sartoriale dei principali capi in uso nelle varie...

Per Enzo. Studi in memoria di Vincenzo Matera

Per Enzo. Studi in memoria di Vincenzo Matera

Autore: Lidia Capo , Antonio Ciaralli

Numero di pagine: 302

La miscellanea raccoglie quindici saggi, disposti sull’arco cronologico dell’intero medioevo e della prima età moderna, e dedicati a questioni di interesse archeologico, documentario, codicologico, economico, numismatico, sociale: una varietà che è un riflesso, seppure parziale, della cultura, degli interessi, dell’umanità che furono di Vincenzo Matera.

La pietra dei filosofi

La pietra dei filosofi

Autore: Nella Coletta

Lo studio si propone di riconsiderare criticamente l’antica nozione di pietra in relazione al concetto lirico-scientifico di “pietra filosofale”. La riflessione epistemologica e l’analisi comparata di fonti alchemiche, filosofiche, mito-religiose e letterarie vengono volte in tal senso alla ricognizione di tre delle funzioni che la pietra sembra esibire nel corso della storia: la funzione generativa, la funzione curativa e quella immaginativa. L’emergenza della ricorsività di motivi legati alla pietra, e ai suoi sostituti figurali che ne hanno permesso l’occultamento, consente da un lato di considerare la pietra filosofale come il complesso collettore fisico-simbolico reso oggetto speculativo dall’alchimia dei tempi di Dante Alighieri, e, dall’altro, di formulare una nuova ipotesi interpretativa delle quattro liriche dell’autore meglio note come petrose, gettando luce sulla trama simbolica sotto cui per secoli è rimasta celata la discussa identità della donna Petra.

LCM Journal. Vol 7, No 2 (2020). A doppio filo: la moda fra italiano e lingue straniere

LCM Journal. Vol 7, No 2 (2020). A doppio filo: la moda fra italiano e lingue straniere

Autore: Giuseppe Sergio (ed.) , Matthias Heinz (ed.)

Numero di pagine: 191

Lingue Culture Mediazioni / Languages Cultures Mediation (LCM Journal), pubblicata a cura del Dipartimento di Scienze della Mediazione Linguistica e di Studi Interculturali dell’Università degli Studi di Milano, è una rivista soggetta a peer-review che si propone di indagare i fenomeni linguistici e culturali propri del mondo contemporaneo nel contesto delle fitte reti di fattori storici, geografici, sociali e giuridici ad essi sottostanti. Sommario del fascicolo 2/2020: Riannodando le fila del discorso, Giuseppe Sergio - Francese e italiano, lingue della moda: scambi linguistici e viaggi di parole nel XX secolo, Maria Teresa Zanola - "Che scìcco!": i forestierismi di moda in un vocabolario dialettale degli anni Venti, Michela Dota - La sopravvivenza delle sostituzioni dei forestierismi proposte nel Commentario-Dizionario italiano della moda di Cesare Meano (1936): tre casi, Elisa Altissimi - Moda, forestierismi e traduzioni: un confronto interlinguistico, Stefano Ondelli - Migratismi di moda , Jacopo Ferrari - La fascinazione esotica nei colori della moda, Massimo Arcangeli - Hyphenated Phrasal Expressions in Fashion Journalism: A Diachronic Corpus-assisted Study of Vogue...

«Mercatura è arte»

«Mercatura è arte»

Autore: Lorenzo Tanzini , Sergio Tognetti

Numero di pagine: 293

L’epopea dei mercanti toscani nell’Europa nord-occidentale e nel bacino mediterraneo costituisce uno dei momenti di più intenso interscambio tra le regioni del vecchio continente e dell’Africa settentrionale nel tardo medioevo. Frutto del lavoro congiunto di storici affermati e di giovani studiosi, impegnati in vaste ricerche di scavo documentario negli archivi di buona parte d’Europa, questo volume approfondisce una scelta di casi “regionali” esemplari (le Fiandre e l’Inghilterra, la Germania meridionale e la costa dalmata, la Penisola Iberica e il Maghreb). Ne risulta un quadro che non solo delinea quale fosse la rete delle relazioni economiche intessuta intorno ai mercanti-banchieri toscani, ma individua anche una problematica attualissima ancora oggi: il complesso delle strategie sociali e politiche che consentivano l’inserimento degli operatori stranieri nelle società locali.

Un mondo di scarpe

Un mondo di scarpe

Autore: Anna Paola Pascuzzi

Numero di pagine: 260

La calzatura non è solo un ornamento o uno strumento funzionale per coprire i piedi e muoversi nello spazio, ma anche un prolungamento della propria personalità e della propria identità e, perché no, dei propri desideri e delle proprie ambizioni. Accessorio utile, in molte culture indispensabile, oggetto di design e prodotto di mercato, può diventare anche espressione culturale e simbolo sociale. Muovendo da queste riflessioni e abbracciando diversi punti di vista, il libro propone uno studio accurato sull’evoluzione del design della calzatura nel corso della storia, analizzandone i cambiamenti stilistici, le influenze e le risonanze sia sociali che storico-culturali.

In la terra de Formigine'. Archeologia di un abitato

In la terra de Formigine'. Archeologia di un abitato

Autore: Elena Grandi , Mauro Librenti

Numero di pagine: 168

Nel volume viene pubblicato lo scavo archeologico del castello tardomedievale di Formigine, che rientra in un ampio progetto di studi dell'Università di Venezia Ca' Foscari (1999-2006). Il primo capitolo è dedicato allo studio archivistico finalizzato alla ricostruzione storica dell'insediamento e del suo territorio. Il primo insediamento, dove si organizza e sviluppa la comunità di Formigine, è rappresentato dalla chiesa di San Bartolomeo, di fondazione altomedievale, e dove poi si svilupperà un'area cimiteriale. L'antropizzazione dell'area coinvolge la chiesa e il nucleo di popolamento che si afferma e poi decade nell'area limitrofa sino alla sostituzione con un palazzo fortificato nel XV secolo. Nel volume sono descritti in modo puntuale sia lo scavo stratigrafico del castello che quello del cimitero della chiesa di S. Bartolomeo. Seguono gli studi antropologici e paleopatologici degli scheletri rinvenuti nel cimitero, degli alzati del castello e dei materiali ceramici, metallici, numismatici che lo scavo ha restituito. Concludono il volume due contributi concernenti lo studio topografico di Formigine e più in generale dell'area modenese.

Palazzo Valentini a Roma

Palazzo Valentini a Roma

Autore: Maria Celeste Cola

Numero di pagine: 276

Sulla base di una inedita ricognizione archivistica, il volume ricostruisce la storia del cantiere di palazzo Bonelli-Valentini, mettendo in evidenza non solo gli episodi di committenza architettonica ma anche gli apporti culturali delle diverse figure che si sono avvicendate nella gestione materiale dell'immobile in qualità di proprietari, eredi o locatari. Diviso in due parti e seguito da un ricco apparato documentario il libro indaga nei primi tre capitoli la storia e le vicende biografiche dei principali membri delle famiglie Zambeccari, Boncompagni e Bonelli, riservando particolare attenzione allo studio della collezione dei dipinti del cardinale Michele Bonelli e alla sua rapida dispersione alla fine del Cinquecento. Segue la storia del cantiere architettonico che – alla luce di nuovi dati documentari e visivi ricostruisce – il ruolo svolto nella fabbrica dagli architetti Domenico Paganelli, Francesco Righi, Carlo Francesco Bizzaccheri e Francesco Rosa. Le schede storiche relative alle unità immobiliari nell'area insediativa del palazzo e l'appendice documentaria consentono infine notevoli approfondimenti sulla committenza dei cardinali Michele e Carlo Bonelli tra...

La Moda contiene la Storia e ce la racconta puntualmente

La Moda contiene la Storia e ce la racconta puntualmente

Autore: Giovanna Motta

Numero di pagine: 272

La moda, pure di difficile definizione, può essere considerata con riferimento al modus (maniera, regola, norma) che sovrintende al cambiamento di stile di ogni epoca. Nella storia politica, economica, sociale, antropologica, ogni segno serve a indicare un cambiamento che assume nuove forme e nuovi significati e trasmette, attraverso l’immagine di sé, i valori, i codici, i simboli per mezzo dei quali manifesta la sua identità. Attraverso l’evoluzione dell’abbigliamento si seguono i ceti dominanti e quelli emergenti, l’antica nobiltà e le nuove borghesie multiformi che per mezzo dell’abito dichiarano il proprio ruolo sociale e professionale. La moda propone una concezione filosofica ed estetica, afferma un progetto politico ed economico, esprime arte e tecnica, coniuga stoffe, colori, misure costruendo un proprio linguaggio.

il Sarto

il Sarto

Autore: Andrea Zappulli

Numero di pagine: 112

Il silenzio discreto degli aghi conficcati in un modello di carta, l’aguzza marzialità dell’arcolaio e il riposo delle forbici socchiuse. È solo l’abito a dominare nel momento della prova; il sarto è fermo, discreto nella sua posizione mezzana di leggero artigiano e di quasi mercante. Nessuno conosce l’estasi della creatività che lo rapisce, quando lontano dagli sguardi è padrone di un reame di forbici, tessuti e gomitoli in attesa. Quel tempio di eleganza e lavoro ha nelle proprie mura e negli atavici strumenti la rarefatta magia dell’intuizione, l’incanto di una perfezione braccata tra ricami e misure. A Napoli la grande sartoria è come le sirene: invisibile a uno sguardo complessivo e distratto sul volto moderno e in continuo cambiamento della città, ma se ne scorgono segni e memorie in ogni angolo, in ogni inclinazione al gusto del popolo partenopeo.

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