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ANNO 2021 LA CULTURA ED I MEDIA SETTIMA PARTE

ANNO 2021 LA CULTURA ED I MEDIA SETTIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2021 LA CULTURA ED I MEDIA QUINTA PARTE

ANNO 2021 LA CULTURA ED I MEDIA QUINTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Orizzonti selvaggi

Orizzonti selvaggi

Autore: Carlo Calenda

Numero di pagine: 224

“Ci sono persone spaventate dal futuro (spesso a ragione). Parlarci può fare la differenza. Altrimenti la politica non ha più senso.” “L’atteggiamento di Embraco dimostra totale irresponsabilità nei confronti dei lavoratori e totale mancanza di rispetto nei confronti del governo. Io non ricevo più questa gentaglia...” È con questa parola, “gentaglia”, che il ministro dello Sviluppo economico Carlo Calenda inizia la sua ascesa nell’immaginario di milioni di italiani, perché è una parola desueta, perché è “una cosa di sinistra”, perché parla di una politica che vuole tornare a dettare le regole. Dettare le regole, del resto, è un compito al quale nessuna classe dirigente può più sottrarsi, perché stiamo affrontando una fase di profonda trasformazione che è necessario governare. Basta guardarsi intorno: stiamo passando rapidamente da un’economia manifatturiera a un’economia della conoscenza, sempre più globalizzata e tecnologica. E questi anni di brutale transizione stanno producendo paure finora ignote. Per questo è necessario agire subito per arginarle, trovando criteri radicalmente nuovi di redistribuzione della ricchezza, gestendo il...

Il controllo dello straniero

Il controllo dello straniero

Autore: Eliana Augusti , Antonio M. Morone , Michele Pifferi

Numero di pagine: 253

I fatti del nostro tempo ci hanno assuefatto all’emergenza e i campi di detenzione ne sono la prova. Predisposti in un contesto di necessità e di urgenza, presentati come dispositivi temporanei, nell’assenza di politiche virtuose di controllo degli stranieri, hanno finito col trasformarsi in luoghi/non-luoghi di margine e dis-integrazione morale, deformazioni permanenti dell’equilibrio politico, giuridico e sociale di un ordinamento. Il volume raccoglie contributi di diversi profili disciplinari, dalla storia del diritto e dell’Africa alla filosofia, all’antropologia, nello scopo condiviso di tracciare una storia del campo, individuarne peculiarità e limiti, e immaginarne un futuro, mantenendo il focus sull’Europa, sull’Italia, sul Mediterraneo e l’area maghrebina, e sulla Libia, in particolare.

Il comunismo italiano nella storia del Novecento

Il comunismo italiano nella storia del Novecento

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 665

Per la prima volta un gruppo di autorevoli storiche e storici ricostruisce la multiforme parabola nazionale e internazionale del comunismo italiano lungo l’intero arco cronologico della sua esistenza. Il volume costituisce il tentativo più significativo sinora compiuto di fuoriuscire dal perimetro della storia del partito per ripensare momenti e problemi della vicenda del Pci in un’ottica di storia italiana, europea e mondiale.

Il mestiere di storico (2019) vol. 2

Il mestiere di storico (2019) vol. 2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 321

Riflessioni Nicola Labanca, La storia contemporanea del Mediterraneo. Per una discussione Silvia Salvatici, L’umanitarismo internazionale: una storia di lungo periodo Discussioni Kathleen Burk, Mario Del Pero, Justin Hart, Melani McAlister, Andrew Preston e Daniel Immerwahr, Un impero nascosto? La territorialità della «grande America» (a cura di Marco Mariano) Rassegne e letture Raffaele Romanelli, La primazia della Rivoluzione americana Elena Bacchin, Dentro la Rivoluzione Laura De Giorgi, Malattia mentale e modernità cinese Salvatore Lupo, L’invisibile motore della dittatura Alessandro Pes, L’anticolonialismo italiano Paolo Pezzino, Alleati e Resistenze Antonella Salomoni, Entrare nell’intimità della violenza Antonio Fiori, Un’amicizia interessata. Cina e Corea del Nord Maurizio Ridolfi, Il Quirinale e la storia della Repubblica Monica Galfré, Così lontano così vicino. Il Sessantotto Alberto Masoero, La «dottrina Putin» nella Russia postsovietica Fonti e strumenti della ricerca Archivi, banche dati e portali Antonella Pagliarulo, Il Portale europeo degli archivi Giovanni Favero, Le Serie storiche dell’Istat Antonio Bonatesta, Gli Archivi storici...

L'arma più forte. Censura e ricerca del consenso nel cinema del ventennio fascista

L'arma più forte. Censura e ricerca del consenso nel cinema del ventennio fascista

Autore: Andrea Giuseppe Muratore

Durante il ventennio fascista il cinema aveva lo scopo di riprodurre, valorizzare e diffondere fatti e circostanze, mirando ad esaltare le gesta di eroi e lo spirito dei molti, al fine di galvanizzare, affascinandolo, il pubblico italiano, per cui ci si trova in presenza di film finalizzati solo ed esclusivamente ad essere una sorta di auto-rappresentazione-celebrazione del regime fascista: una forma di totalitarismo cinematografico che aveva come sceneggiatore e regista Benito Mussolini. Immagini, suoni, protagonisti, dialoghi, gesta, rappresentavano per il Fascismo i mattoni su cui costruire progressivo consenso e pubblicità sempre più ampia; rappresentavano gli strumenti per trasmettere alla gente l’esempio di protagonisti-eroi e quindi la voglia di emulare, esaltando così il comportamento dell’Italia e del Duce.

La mutazione individualista

La mutazione individualista

Autore: Giovanni Gozzini

Numero di pagine: 240

La televisione cambia la testa degli italiani. Cancella la politica come progetto condiviso di futuro e la sostituisce con un'arena di gladiatori. Cancella la storia e la sostituisce con un presente senza passato. Cancella la realtà e la sostituisce con uno spettacolo continuo che divizza le persone comuni. Cancella la fatica e la sostituisce con il sogno del successo. Ma la televisione non è onnipotente. Se provoca tali effetti è perché – a differenza di chiese, partiti, sindacati – ha saputo raccogliere una mutazione individualista che si sviluppa in modo molecolare e sotterraneo nella società italiana, a partire dagli anni Settanta. Da Dallas al Grande Fratello, molte produzioni televisive hanno contribuito a cancellare l'orizzonte collettivo della storia e della politica e la realtà si è ridotta a un microcosmo di individui.

La Rivoluzione dei Media dal Times ad Al Jazeera

La Rivoluzione dei Media dal Times ad Al Jazeera

Autore: Roberta Nunnari

Numero di pagine: 66

Da Gutenberg a Google, dalla carta al digitale, ai blogger e al giornalista 2.0, fino ai robot che scrivono le notizie. In poco più di mezzo secolo, sorprendendo per la forza e la velocità con cui hanno fatto irruzione nella vita delle società moderne e più avanzate, sono avvenute trasformazioni tecnologiche e professionali che hanno rivoluzionato il sistema dei media. Gli effetti di questo radicale mutamento tecnologico non riguardano solo le categorie professionali e il pubblico dei lettori, ma mettono fine alle egemonie che hanno caratterizzato per secoli i rapporti di forza in aree geografiche tanto diverse e distanti come Occidente e Oriente, determinando uno spostamento del potere mediatico dal sistema anglosassone verso la nuova galassia arabamediterranea. Le questioni che si aprono, con le trasformazioni e i nuovi equilibri nel potere comunicativo-mediatico, interrogano la cultura, ma anche la politica, la società e tutti i fenomeni che sono in corso, ma per tutti, nel futuro, nel mondo dei media, il vero grande problema sarà la verifica di migliaia di contenuti e allo stesso tempo rimanere autorevoli e credibili nei confronti dei lettori. Se algoritmi e robot, già...

Imposta sui redditi di ricchezza mobile elenco dei contribuenti privati possessori di redditi incerti e variabili delle categorie B e C (esclusa la rivalsa)

Imposta sui redditi di ricchezza mobile elenco dei contribuenti privati possessori di redditi incerti e variabili delle categorie B e C (esclusa la rivalsa)

Autore: Italia : Direzione generale imposte dirette

ANNO 2021 FEMMINE E LGBTI PRIMA PARTE

ANNO 2021 FEMMINE E LGBTI PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Il vento della rivoluzione

Il vento della rivoluzione

Autore: Marcello Flores , Giovanni Gozzini

Numero di pagine: 280

Grande Guerra e Rivoluzione Russa: sono questi gli eventi che presiedono alla nascita del Pci. È il vento della rivoluzione, il sogno – prima ancora che il programma politico – dei comunisti italiani. Un sogno abbattuto quasi subito dal fascismo. Un sogno che sopravvive in forma organizzata seppure clandestina, tra mille difficoltà, fino alla guerra di Liberazione. Poi, il Partito comunista italiano sarà uno dei grandi partiti di massa della Repubblica e in milioni lo voteranno. Tornare al momento della sua fondazione un secolo fa, nel gennaio 1921, significa spiegare questa storia. Dalla nascita alla fine. È passato un secolo dalla fondazione del Partito comunista italiano a Livorno, nel gennaio 1921. Nasce allora un piccolo partito, destinato però a diventare uno dei pilastri della Repubblica italiana. Nasce insieme alla vittoria di Lenin e della rivoluzione bolscevica in Russia. E morirà nel 1991, ancora insieme all'Unione Sovietica. Milioni di italiani lo hanno votato, altre decine di migliaia sono stati suoi militanti dedicandogli il loro tempo libero. Eppure all'inizio è una piccola «falange d'acciaio», come la chiama uno dei suoi fondatori, Antonio Gramsci:...

Manifesto per la storia

Manifesto per la storia

Autore: David Armitage , Jo Guldi

«Ci troviamo nel pieno di una crisi della governante globale; siamo in balìa di mercati finanziari completamente deregolati; il cambiamento climatico minaccia la sopravvivenza della nostra stessa specie. Mai prima d’ora la necessità di guardare alla longue durée è stata così vitale. Per collocare in prospettiva tutte queste sfide, e combattere il dominio del “breve periodo” che contraddistingue la nostra epoca, abbiamo urgente bisogno di quello sguardo lungo che solo gli storici possono offrire». Qual è oggi il compito civile della storia? È ancora utile la riflessione sul passato per coloro che hanno la responsabilità di decidere il presente? E quale storia gli storici devono e possono raccontare? Perché è importante che lo facciano? Il libro prende le mosse da una dichiarazione di crisi delle discipline storiche nel mondo d’oggi. La verità è che l’orizzonte temporale che sostiene la nostra percezione del presente si è, negli ultimi decenni, inaridito e contratto. Gli stessi storici di mestiere hanno progressivamente ridotto l’arco di tempo da prendere in considerazione per le loro ricerche, appiattendolo sempre più sul «breve periodo». Ma il breve...

Nel cantiere della memoria

Nel cantiere della memoria

Autore: Filippo Focardi

Numero di pagine: 357

Da decenni ormai, con la fine della guerra fredda e i mutamenti dello scenario internazionale, i processi di ridefinizione delle memorie pubbliche nazionali hanno innescato in tutta Europa delle vere e proprie “guerre di memoria”. In Italia, in particolare, i conflitti tra memorie contrapposte si affiancano a reiterati tentativi di ridefinizione dell’identità nazionale all’insegna della costruzione di presunte memorie condivise, alimentati da un intenso uso politico del passato. Si assiste così all’istituzione di nuove date del calendario civile, come la Giornata della Memoria per le vittime della Shoah e il Giorno del Ricordo per quelle delle foibe; al confronto fra revisionismo e anti-revisionismo su fascismo e Resistenza; a un dibattito sui crimini di guerra italiani nelle colonie e nei territori occupati durante il secondo conflitto mondiale; e all’impegno in prima persona dei presidenti della Repubblica (Ciampi, Napolitano, Mattarella) nel costruire una memoria pubblica nazionale lungo l’asse Risorgimento, Grande guerra, Resistenza, Unione Europea. Ma, come mostra questo volume, dietro gli attuali processi di rielaborazione del passato vi è – come sempre...

La conoscenza della storia del Novecento in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado. Indagine empirica su livelli di conoscenza, rappresentazioni...

La conoscenza della storia del Novecento in uscita dalla scuola secondaria di secondo grado. Indagine empirica su livelli di conoscenza, rappresentazioni...

Autore: Milena Rombi

Numero di pagine: 238
Paure, comunicazione e forze di polizia

Paure, comunicazione e forze di polizia

Autore: Nicola Conforti

Numero di pagine: 186

L’opera consente al lettore di approfondire tematiche attuali, correlate in primis alla sicurezza, alla comunicazione e al disagio giovanile, tramite un testo di piana e facile lettura, ricco di spunti bibliografici e con un’impostazione del tutto singolare che mira a dare unitarietà a problematiche spesso narrate in maniera frammentata. La prospettiva dell’uomo delle Istituzioni, del colonnello dei Carabinieri, lascia spesso il passo alla persona attenta a salvaguardare “la visione dell’altro”. Ricca di spunti di riflessione derivanti dalla lunga esperienza sul campo, l’opera non disdegna di fornire adeguati strumenti di rigorosa grammatica sociologica, risultando d’interesse sia per un pubblico adulto di “addetti ai lavori”, sia per lettori decisamente più giovani.

Sessantotto

Sessantotto

Autore: Francesca Socrate

Numero di pagine: 288

A distanza di cinquant'anni, sintetizzare con 'generazione del '68' quel movimento di rivolta che ha avuto come teatro la scena del mondopuò quantomeno apparire sbrigativo, per non dire semplicistico, stereotipato. Lo scopo di questo libro è quello di mostrare che il '68, lungi dall'essere il risultato dell'esperienza di una generazione omogenea, è in realtà frutto della convergenza di soggetti diversi per cultura politica, esperienze, istanze di rivolta e modi della partecipazione. Che il '68 sia plurale emerge immediatamente dalla scomposizione di quella generazione, soprattutto analizzandola per età: tre, quattro anni di differenza marcano, infatti, una distanza spesso conflittuale tra due culture generazionali. Attraverso decine di storie di vita e lungo gli itinerari che dagli anni Cinquanta portarono migliaia di ragazze e ragazzi al '68, Francesca Socrate intreccia la ricostruzione storica con l'analisi della loro memoria autobiografica e del linguaggio usato per raccontarla: si elabora così il senso che i protagonisti del movimento attribuiscono oggi a quel loro passato.

Non è solo questione di classe

Non è solo questione di classe

Autore: Giulia Bassi

Numero di pagine: 305

Nel 1945 il PCI si presentava sulla scena pubblica con un nuovo volto. A cambiare non era soltanto la sua strategia politica, mutavano anche le sue parole. Lasciata in ombra la classe, categoria identitaria egemone sin dal 1921, nel fuoco della guerra civile “il popolo” aveva progressivamente guadagnato un posto di primo piano nella retorica del partito: nelle narrazioni della Resistenza, del partito nuovo e della democrazia progressiva. Nel corso della storia repubblicana, sul popolo il PCI avrebbe fondato la politica culturale, la via italiana al socialismo, l’interpretazione dei movimenti di liberazione nazionale; sul popolo avrebbe poi lanciato il compromesso storico. Il volume ricostruisce le modalità con cui il partito ha articolato la dialettica tra politica e popolo, riuscendo a veicolarne le istanze più eversive entro i canoni della democrazia rappresentativa.

Istituzioni e terrorismo negli anni Settanta

Istituzioni e terrorismo negli anni Settanta

Autore: Andrea Baravelli

Numero di pagine: 225

Padova, 7 aprile 1979: l’inchiesta condotta dal sostituto procuratore Pietro Calogero su Autonomia operaia si chiude con una raffica di arresti di vari suoi esponenti, alcuni dei quali molto noti. La ricostruzione, anche attraverso una documentazione in gran parte inedita, di quel clima e di quelle vicende consente all’autore di guardare da un osservatorio privilegiato alla tumultuosa realtà italiana degli anni Settanta. La città di Padova rappresenta infatti in quel torno di tempo un vero e proprio “laboratorio” politico, terreno di sperimentazione sia per le utopie rivoluzionarie che per l’attività di contrasto condotta dalle istituzioni e dalle forze dell’ordine. Il discorso può così allargarsi ad analizzare la caotica galassia di sigle e progetti rappresentata dall’estremismo di sinistra, la risposta data dalle istituzioni repubblicane alla minaccia del terrorismo rosso, le investigazioni e l’attività repressiva, il dibattito politico nazionale culminato col varo della «legislazione d’emergenza» e con la radicale riorganizzazione degli apparati di sicurezza. Per poi tornare a Padova – laddove tutto era iniziato, con l’acquisto della valigetta...

Terrore rosso

Terrore rosso

Autore: Carlo Fumian , Pietro Calogero , Michele Sartori

Numero di pagine: 238

In Italia combattere leversione è sempre stato difficile, perché leversione non è mai stata isolata. È sempre stata allinterno di una strategia dove strutture deviate delle istituzioni lhanno utilizzata come strumento di lotta politica, per perseguire interessi propri caratterizzati da una logica istituzionale, diversi da quelli degli eversori: interessi di mutamento degli equilibri politici, non di sovvertimento. Così è avvenuto con lo stragismo e la strategia della tensione della fine degli anni Sessanta, e così anche con la lotta armata di sinistra. Pietro CalogeroNei lunghi anni Settanta il terrorismo italiano rappresentò per il sistema democratico una minaccia senza eguali in Europa. Questo libro, che ricostruisce pagine essenziali ma poco note della lotta armata in Italia, è un intreccio unitario di cronaca, testimonianza e storia che, a partire da Padova e dal Veneto, svela la strategia insurrezionale del partito armato in tutte le sue articolazioni, movimenti di massa e avanguardie combattenti, Autonomia Organizzata e Brigate Rosse. Sul solido fondamento di sentenze passate in giudicato, Michele Sartori racconta limpressionante evoluzione della strategia...

La storia ci salverà

La storia ci salverà

Autore: Carlo Greppi

Numero di pagine: 272

Non troverete neanche una data, in questo libro. E non è un caso. Che la storia sia fatta solo di date, archivi, pietre e polvere è un triste equivoco. Che possa essere ridotta a una noiosa materia di obbligo scolastico è un peccato mortale. Che non serva più e sia poco adatta ai tempi dei social network, è una menzogna pericolosa. La dichiarazione d’amore per la storia di Carlo Greppi parte dalla passione giovanile per i pirati e i ribelli: personaggi come Robin Hood, William Wallace, Don Chisciotte e Lawrence d’Arabia. E si snoda attraverso un percorso che dalla rivolta di Spartaco arriva al crollo del Muro di Berlino, dalle Storie di Erodoto ci porta alla guerra civile spagnola, dalla vita di Gesù giunge fino all’attacco terroristico delle Torri Gemelle. Un percorso non solo indietro nel tempo, ma dritto verso il cuore che pulsa al centro del nostro bisogno, desiderio, ossessione di fare storia: cos’è il bene e cos’è il male? Chi siamo noi? Cosa avremmo fatto se fossimo stati diversi, nati in un’epoca e in un luogo lontani? Era destino che le cose andassero come sono andate, o si poteva cambiare il corso degli eventi? E se è lecito rispondere a queste...

Storia linguistica dell'Italia repubblicana

Storia linguistica dell'Italia repubblicana

Autore: Tullio De Mauro

Numero di pagine: 296

La svolta istituzionale e politica del 1946 rinnovò profondamente l'Italia, nel costume, nella cultura e nel linguaggio. Le città erano piene di cumuli di macerie, ma nella pace ritrovata le speranze prevalevano. In quel bisogno di esprimersi, la lingua comune fu chiamata a rispondere a una pluralità di impieghi e registri prima sconosciuta, e così accadde anche ai dialetti. Parte da questa volontà di nuovo la Storia linguistica dell'Italia repubblicana, che si propone di continuare fino all'oggi la Storia linguistica dell'Italia unita dedicata agli anni dal 1861 al secondo dopoguerra. Il libro racconta il quadro delle condizioni linguistiche e culturali del paese a metà Novecento: un paese contadino segnato da bassa scolarità, analfabetismo, predominio dei dialetti. Individua poi i mutamenti di natura economica, sociale, politica e le luci e le ombre di quel che è avvenuto nel linguaggio: largo uso dell'italiano nel parlare, ma continua disaffezione alla lettura, nuovo ruolo dei dialetti, scarsa consuetudine con le scienze, mediocri livelli di competenza della popolazione adulta, difficoltà della scuola. L'ultimo capitolo, infine, mostra come tutto ciò incida sui modi...

Storia linguistica dell'Italia unita - Storia linguistica dell'Italia Repubblicana

Storia linguistica dell'Italia unita - Storia linguistica dell'Italia Repubblicana

Autore: Tullio De Mauro

Storia linguistica dell'Italia unita: un'opera unica nel panorama culturale italiano: la storia della lingua dall'Unità al secondo dopoguerra si intreccia qui con la vita politica, intellettuale e letteraria del paese, e con le trasformazioni della scuola e della cultura di massa. Storia linguistica dell'Italia repubblicana: il volume segue il grande classico di Tullio De Mauro, la Storia linguistica dell'Italia unita, e completa il panorama dello studio dell'italiano contemporaneo e della cultura del nostro Paese dal 1946 ai nostri giorni.

Il paese mancato

Il paese mancato

Autore: Guido Crainz

Numero di pagine: 638

Dalla fine degli anni sessanta ai primi anni ottanta il paese è attraversato da sommovimenti profondi che coinvolgono le economie e le culture, le produzioni e i consumi, i soggetti sociali e gli immaginari collettivi. Il sopraggiungere del miracolo economico e delle speranze riformatrici del centro-sinistra e il rifluire successivo di entrambi; l’esplosione del movimento studentesco e dell’«autunno caldo», gli anni cupi della «strategia della tensione» e la «stagione del cambiamento» che sembra annunciarsi con il voto del 1974 sul divorzio e che è destinata a declinare all’indomani stesso del suo apparente trionfo, dopo le elezioni del 1975-76. Infine, il delinearsi della «crisi della Repubblica», in anni che vedono un’offensiva terroristica senza paragoni in Europa e l’evolversi di processi profondi di degenerazione delle istituzioni e della politica. Una ricostruzione fatta attraverso le fonti più diverse: i quotidiani e i periodici così come i rapporti di prefetti, polizia e carabinieri conservati nell’Archivio centrale dello Stato; i dibattiti che attraversano partiti e movimenti ma anche i film, le canzoni, la letteratura, i programmi televisivi.

Il mestiere di storico (2015) vol. 1

Il mestiere di storico (2015) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 233

Editoriale, di Adriano Roccucci Riflessioni Yaroslav Hrytsak, Ukraine. 1914-2014: unfinished war Giorgio Del Zanna, World history e religioni: appunti per una riflessione Discussioni Michele Battini, Marie-Anne Matard-Bonucci, Alessandra Tarquini, Arturo Marzano, Enzo Traverso, Histoire et Lumières (a cura di Simon Levis Sullam) Rassegne e letture Andrea Scartabellati, Dal manicomio alla società e ritorno Edoardo Bressan, Salute e medicina dall’Ancien Régime all’Europa novecentesca Daniela Luigia Caglioti, Una guerra grande e italiana Paolo Mattera, La radicalità del riformismo: Riccardo Lombardi Mario Isnenghi, L’Italia linguistica in cammino Elena Dundovich, Afghanistan: due secoli al centro di un grande gioco Massimo De Giuseppe, Conflitti «periferici» e guerra fredda Altri linguaggi Mostre e musei Francesca Billiani, The Sensory War 1914-2014 e From Street to Trench Valeria Galimi, La collaboration 1940-1945 Carlo Spagnolo, Palmiro Togliatti un padre della Costituzione Storia in movimento Aldo Carera, «La zuppa del demonio» Carlo Spagnolo, Togliatti Massimo De Giuseppe, Concerning Violence Antoine Germa, The Act of Killing Serge Noiret, The Americans Letteratura...

L'età del disordine

L'età del disordine

Autore: Giovanni Gozzini , Tommaso Detti

Numero di pagine: 232

L'età del disordine è un tempo dominato dalla paura, che è figlia dell'ignoranza. Ci sembra di vivere in balia del caos. La globalizzazione è divenuta per molti un incubo: robot che sostituiscono operai, stabilimenti che si trasferiscono in Serbia o in Cina, crisi finanziarie a ripetizione, ondate di immigrati che affluiscono alle frontiere, attentati terroristici. Questo libro è un tentativo di trovare un ordine in tutto ciò, a partire dai cinque anni che aprono questa nuova era: 1968-1973. Iniziano allora i grandi mutamenti da cui è scaturito il mondo attuale: il predominio della finanza sulla produzione, la graduale perdita della presa delle due superpotenze sul mondo, l'uscita dal sottosviluppo di un numero crescente di paesi asiatici, una maggiore consapevolezza del fatto che gli equilibri ambientali stanno saltando. La globalizzazione non è un complotto. Non è molto diversa da quella di cento anni fa, quando migranti, capitali, merci e informazioni si spostavano in misure paragonabili a quelle odierne. Allora la politica la fermò, con i nazionalismi e due guerre mondiali, al prezzo di settanta milioni di morti. Oggi, in preda alla paura, si diffonde la stessa...

Storiografia e impegno civile

Storiografia e impegno civile

Autore: Daniele Menozzi , Autori Vari

Numero di pagine: 269

Roberto Vivarelli (1929-2014) ha segnato, con i suoi studi storici e le sue riflessioni storiografiche, ma anche con la sua intensa partecipazione al dibattito pubblico sul ruolo della cultura storica nello sviluppo della vita civile della Repubblica e, più in generale, della società occidentale, una significativa stagione della vita intellettuale del nostro paese. La Scuola Normale Superiore, dove il professore senese ha speso buona parte del suo impegno scientifico e didattico, ha voluto ricordarne, a due anni dalla scomparsa, la figura, cercando, coe­rentemente al proprio statuto, di avviare una conoscenza della sua opera al di fuori delle polemiche che l’hanno spesso accompagnata. I contributi qui raccolti – redatti da studiosi che, pur sotto diversi profili, sono entrati in dialogo con le sue ricerche – ricostruiscono spassionatamente i tratti salienti del suo lavoro, individuandone le motivazioni profonde e gli svolgimenti nel tempo.

Il paese leggero

Il paese leggero

Autore: Fausto Colombo

Numero di pagine: 320

Fra la fine degli anni Sessanta e la metà degli anni Novanta l'Italia cambia due volte pelle, corpo, anima. Prima, nel decennio 1967-1977, scopre la partecipazione, l'egualitarismo, il femminismo, la democratizzazione della cultura; poi, negli anni fino al 1994, l'individualismo, la microimprenditorialità, il diritto al consumo, la seduzione del benessere e della moda. Due paesi, o meglio due immaginari, il secondo sovrapposto al primo e alla fine vittorioso.Il libro li racconta attraverso un'analisi trasversale dei media: stampa, cinema, fumetto, musica, radio e televisione.Scorrono, riscoperti in un'analisi del tutto inedita, i fatti, i personaggi, le storie e i testi che hanno appassionato e avvinto gli italiani, guidandoli dalla contestazione al riflusso. Canzoni, film, programmi televisivi, eventi sportivi, protagonisti della cultura e della politica entrano a far parte di un racconto nuovo, che rileggendo il passato ci porta al cuore dell'Italia di oggi.Ne emerge la biografia culturale di un paese leggero: leggero come la fantasia, capace di grandi voli, ma anche come il disimpegno, il disinteresse, la fuga dalla realtà, fino alla tragica dimenticanza delle proprie virtù.

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