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Farmacologia generale e molecolare 5 Ed.

Farmacologia generale e molecolare 5 Ed.

Autore: Guido Fumagalli , Francesco Clementi

Numero di pagine: 800

La quinta edizione di Farmacologia generale e molecolare mantiene l’impostazione originale che ne ha fatto un volume unico nel panorama editoriale, ponendo al centro dell’attenzione il bersa-glio molecolare del farmaco anziché il composto chimico. Al tempo stesso si presenta ai lettori profondamente rinnovata: oltre ai necessari aggiornamenti di una materia in rapido sviluppo, che hanno portato a un’ampia revisione di tutti i capitoli, nell’ultimo decennio è mutato il conte-sto biomedico, spostando l’interesse sul malato che è, e deve sempre più essere, protagonista attivo della scelta terapeutica. Questa lenta ma progressiva rivoluzione culturale ha portato cambiamenti anche nel modo di concepire e sviluppare i farmaci, nella legislazione che governa la loro immissione in commercio e nell’assetto della filiera produttiva del farmaco. Inserendo nuovi capitoli e nuovi Autori, il libro affronta questi temi e le nuove tecnologie che offrono una conoscenza sempre più approfondita dei determinanti molecolari delle patologie e della loro modulazione farmacologica, una maggiore efficacia e specificità nell’azione comples-siva dei farmaci e una minore tossicità. Tra...

Imposta sui redditi di ricchezza mobile elenco dei contribuenti privati possessori di redditi incerti e variabili delle categorie B e C (esclusa la rivalsa)

Imposta sui redditi di ricchezza mobile elenco dei contribuenti privati possessori di redditi incerti e variabili delle categorie B e C (esclusa la rivalsa)

Autore: Italia : Direzione generale imposte dirette

Ricordi di un partigiano. La Resistenza nel braidese

Ricordi di un partigiano. La Resistenza nel braidese

Autore: Icilio Ronchi della Rocca , Livio Berardo

Numero di pagine: 316

2000.1243

L'ultimo classico

L'ultimo classico

Autore: Antonio De Simone

Nelle gradazioni del possibile in cui si configura l’orizzonte di senso della realtà, dove si rappresentano le immagini del mondo e si interpretano nella storia le forme della soggettività e della politica, ovvero le frequenze, i casi e i destini dell’umano evento, Max Weber si appalesa come «un classico nostro contemporaneo», forse “l’ultimo classico” che, pur nelle sue interne e irresolubili contraddizioni vitali e di pensiero, può ancora rappresentare una guida essenziale per comprendere la complessità costitutiva dell’agire umano dotato di senso. Il “paradigma weberiano”, con i suoi sviluppi critici e problematici, entro e oltre il Novecento, non ha smesso, anche nelle trasformazioni della filosofia, della politica e delle scienze umane e sociali contemporanee, di declinarci, con la sua originale Zeitdiagnose, nella nostra “ontologia dell’attualità”, quali sono i problemi rilevanti del conflitto della ragione nel disincanto moderno. Nelle pagine di questo libro Antonio De Simone ricostruisce i motivi salienti in cui si articolano gli esercizi di pensiero nei quali rilegge alcuni dei principali temi che possono, nel loro insieme, restituire i...

Per una filosofia del tra

Per una filosofia del tra

Autore: Silvano Tagliagambe , Paolo Bartolini

L’uomo è l’espressione di un’opposizione che lo rende anfibio in quanto vive in due mondi che si contraddicono: quello del finito, che lo rinchiude nella temporalità terrena, e il regno dell’infinito, del pensiero e della libertà. Questi due mondi sono accomunati dal fatto di essere entrambi ambienti del nostro vissuto, per cui non possono essere considerati incompatibili: vanno posti in una correlazione che, non potendo ignorare le loro differenze, produce un attrito animante, dal quale ha origine la cultura, la potente forza trasformatrice che crea il passaggio tra gli spazi della percezione quotidiana e dei saperi profani e quelli dell’indicibile. È questo il luogo intermedio immaginale, autentico tessuto connettivo che mette in relazione aspetti della realtà troppo spesso scissi e contrapposti, di cui gli autori tracciano le coordinate attraverso un’emergente filosofia del tra che spazia dall’antropologia alla psicoanalisi, dalle neuroscienze alla fisica, dalla geochimica alla teologia.

Il sangue dei vinti

Il sangue dei vinti

Autore: Giampaolo Pansa

Numero di pagine: 392

Che prezzo dovettero pagare i fascisti quando la guerra civile terminò con la loro disfatta? Di quanto sangue si bagnarono i vincitori? L'altra faccia della Resistenza in un libro documentatissimo e sconvolgente.

La mamma di Attila

La mamma di Attila

Autore: Barbara Tamborini

La generazione dei chiusi in casa davanti ai videogiochi e degli impegnati che scendono in piazza. La generazione dei violenti e degli indomiti. Sembrano appartenere a specie diverse i giovani che di cronaca in cronaca vediamo descritti dai media. In realtà, hanno qualcosa in comune: l’energia. Gli adolescenti la esprimono in vari modi e possono essere disastrosi: bullismo e vandalismo. Ma anche meravigliosi: passione civile e impegno sociale. Nella nostra società fluida e interconnessa, il pericolo di cadere nell’eccesso è dietro l’angolo e i genitori sono sempre in prima linea, bersagli designati della riprovazione generale, quando qualcosa non va. Le colpe delle madri ricadono sui figli e le colpe dei figli sulla società intera. Che fare, quando sei la mamma di Attila? Questo libro è un inno di solidarietà tra genitori e un manuale di resistenza umana: per individuare i rischi che corrono gli adolescenti e gestire al meglio momenti difficili come la separazione, la trasgressione, la rabbia. Per stimolare la riflessione sui nostri modelli educativi, aiutarci a riconoscere automatismi e blocchi che minano le nostre relazioni e migliorare la nostra capacità di vivere...

Metamorfosi

Metamorfosi

Autore: Giovanni Biggio , Danilo Sirigu , Silvano Tagliagambe

Il cervello è plastico, le neuroscienze accreditano l’idea che sia plasmato dall’ambiente e in continua evoluzione: ciò ne ha favorito l’accostamento alla meccanica quantistica. È l’effetto dell’entanglement a stimolare questo legame, suggerendo che tra il cervello e il suo ambiente vi sia qualcosa di analogo all’intreccio che si riscontra tra due particelle subatomiche “intricate”. Da questa dinamica intrinsecamente dissipativa si sviluppa il processo del sapere, del sentire, del vivere. Il concetto di neuroplasticità permette di capire l’enorme potenzialità dei contenuti mentali che posseggono un’importante capacità trasformativa anche a livello somatico-biologico: è questo l’obiettivo dell’utilizzo dell’ipnosi clinica da sola o associata all’ecografia. L’originalità del libro sta nel presentare, attraverso il dvd allegato, una rassegna di casi di studio che evidenziano la possibilità di potenziare questa dinamica attraverso una “strategia dello sguardo”, che consente di ri-programmare la mente con il ricorso a immagini, alternative a quelle dominanti, e di ristabilire un corretto rapporto con il sé corporeo che tende a frammentarsi...

Farmacologia generale e molecolare

Farmacologia generale e molecolare

Autore: Francesco Clementi , Guido Fumagalli

Numero di pagine: 784

L’opera Farmacologia generale e molecolare di Clementi e Fumagalli, giunta alla IV edizione aggiornata, presenta e approfondisce le conoscenze che saranno alla base degli sviluppi futuri della farmacologia. Gli autori hanno voluto mantenere l’impostazione che differenzia il volume da tutti gli altri libri di farmacologia, cioè il fatto che venga posta l’enfasi sull’aspetto molecolare e sui target piuttosto che sull’azione farmacologica. Lo studio del farmaco viene quindi sia affrontato come strumento terapeutico ma anche quale mezzo necessario per analizzare i fenomeni cellulari e molecolari che regolano la vita e la patologia degli organismi. Novità di questa edizione: ✔Argomenti particolarmente aggiornati: ✔Meccanismo d’azione dei farmaci antitumorali ✔ Il controllo farmacologico della sintesi dei lipidi ✔ Il controllo farmacologico del metabolismo glucidico ✔Sito web con approfondimenti

L’ipotesi generativa

L’ipotesi generativa

Autore: Claudio Borghi

L’ipotesi generativa propone una nuova prospettiva teorica in ambito fisico-cosmologico. Il nucleo speculativo è costituito da una riflessione critica sui concetti di spazio, tempo, materia, energia, entropia e informazione, nell’ottica di una sintesi originale tra fisica e metafisica e di un confronto di vasta portata con le investigazioni sulla realtà fenomenica concepite in ambiti speculativi diversi. “Nella nuova prospettiva non è lo spaziotempo che si accresce, ma l’energia che si rigenera, e il tempo è il lascito entropico del rinnovarsi del presente energetico.” Si tratta di una visione decisamente alternativa, che invita a ridimensionare la portata concettuale dei modelli derivati dalla relatività generale e a riconoscere la necessità di una visione termodinamica, energetico-entropica, nella cui dialettica generativa-dissipativa consiste il ritmo della nuova dinamica del tempo.

Lenin e la dialettica

Lenin e la dialettica

Autore: Costantino Avanzi

Ponendo al centro il tema della contraddizione oggettiva, la dialettica descritta da Hegel e accolta da Marx rappresenta uno dei più interessanti e persuasivi modi per decifrare il conflitto. Ignorata o fraintesa dalle socialdemocrazie europee, la dialettica suscita il grande interesse di Lenin, che la studia e la usa come arma teorica per l’individuazione delle contraddizioni dell’arretrata Russia zarista e nel confronto con le altre correnti politiche del tempo. Affiancando allo studio di Marx la dialettica di Hegel, Lenin sottrae il marxismo all’ortodossia della Seconda Internazionale, riflettendo su nodi critici irrisolti quali la teoria dello Stato e la prospettiva comunista. Alla luce di queste considerazioni, l’autore si propone di ricostruire alcune tappe del dibattito sulla dialettica dopo Hegel, concentrandosi non solo sugli aspetti strettamente teorici, ma anche sul peso che essa ha avuto nelle analisi e nelle scelte politiche di Lenin, sullo sfondo delle vicende che hanno preparato la Rivoluzione d’ottobre e accompagnato la costruzione dell’Urss.

Alle origini della tecnologia scientifica

Alle origini della tecnologia scientifica

Autore: Angelo Calemme

A partire da quando la tecnologia si configurò come imprescindibile e fondamentale orizzonte di senso dell’uomo per l’uomo, come universale e macchinatrice nuova scienza della natura all’interno di quella sorta di preistoria del lavoro industriale, meglio ancora, in quella protostoria del lavoro macchinico che fu l’età della manifattura, tra il XVII e la prima metà del XVIII secolo? E ancora: per opera di quali processi la macchina fu posta a un certo punto della storia umana dall’epidermide al cuore della civiltà europea, già prima che essa con la Rivoluzione industriale del carbone, dell’acciaio e dei cavalli vapore divenisse medium privilegiato della divisione del lavoro? Per rispondere a questi urgenti interrogativi, come ad altri in essi impliciti, al tempo della Rivoluzione industriale 4.0, dello sviluppo dell’Intelligenza artificiale e della Smart economy, occorre risalire fino alle origini della prima modernità e precisamente al tempo in cui filosofi del calibro di Galileo Galilei e Isaac Newton, indipendentemente da Dio, dalla Sapienza e dal senso comune, fecero delle loro macchine di misurazione i nuovi ed esclusivi strumenti di ricerca della verità.

Tra desiderio di evento e volontà di sistema

Tra desiderio di evento e volontà di sistema

Autore: Livio Boni

L’opera di Alain Badiou, riconosciuta come una delle più consistenti nel panorama contemporaneo, sembra talora patire di un eccesso di compattezza. Che lo si identifichi come l’ultimo filosofo sistematico, per il suo approccio ontologico-matematico, o come l’ultimo filosofo maoista, per la sua fedeltà all’“ipotesi comunista”, o, ancora, come l’ultimo fi losofo platonico, per la sua strenua difesa dell’Idea, resta il fatto che Badiou seduce, intimidisce o indispone, secondo i casi, ma la sua opera sembra resistere a ogni tentativo di appropriazione trasformatrice. I dieci inviti che compongono questo volume intendono contribuire a una lettura obliqua, facendo apparire alcune zone di esitazione nella produzione speculativa del filosofo, in particolare attraverso la categoria di “antifilosofia”, mutuata da Lacan, grazie alla quale trovano spazio, sotto la maschera platonica, questioni a prima vista proscritte nel suo pensiero, come quella del trauma, dell’angoscia, della pulsione di morte e dell’atto.

Chi ha paura del post-umano?

Chi ha paura del post-umano?

Autore: Luca Grion

Questo libro vorrebbe offrire un contributo alla riflessione sul senso umano della tecnica in un tempo in cui quest’ultima è motivo di fervente entusiasmo e, al tempo stesso, di crescenti timori. Più ancora: vorrebbe aiutare a comprendere le ragioni di quanti ritengono che l’impetuosa accelerazione del progresso tecno-scientifico potrà dischiudere una nuova era, nella quale sarà possibile prendere congedo dai limiti e dalle vulnerabilità che caratterizzano l’umanità così come conosciuta sino a ora ed edificarne una nuova e migliore. È questo, infatti, l’obiettivo del movimento post-umanista, un arcipelago variegato di sigle e di autori accomunati dalla fiducia nel valore emancipatore della tecnica e nella possibilità, grazie a essa, di costruire una nuova umanità.

Aristotele il filomita

Aristotele il filomita

Autore: Giorgio Volpi

Che cosa ha a che fare Aristotele con l’amore per il mito? Quel “nulla” apparentemente obbligato con cui risponderemmo si frantuma contro il fatto che fu proprio lui a introdurre la figura del filomita nello stesso momento e luogo di nascita della filosofia (Metafisica); a descrivere filomiti in conversazione, come a banchetto (Etica Nicomachea); perfino a definire se stesso un filomita, tanto più tale in una situazione di isolamento e solitudine (Fr. 668 Rose). L’analisi dei tre luoghi filomitici procede con l’elaborazione della filosofia delle “meraviglie” aristoteliche, con il nesso meraviglia-formazione dell’universale e il vertice “tribeato” della somma meraviglia divina, per altro umanamente accessibile. Questa rarefazione teorica va a bilanciarsi con la ricognizione del luogo e del peso che, nel corpus aristotelico, occupano i miti e, con essi, il Grundmythos del Grande Anno, dell’Eterno Ritorno. La ricomparsa del filomita – le cui sopravvivenze post-aristoteliche compongono un’implicita antologia filomitica – facilita poi l’apprezzamento della componente “aristotelico-filomitica” in autori aristotelicamente eccentrici – non...

Filosofia e psicoanalisi

Filosofia e psicoanalisi

Autore: Davide D’Alessandro

Filosofi e analisti lavorano, da laboratori diversi, lo stesso materiale: l’uomo. E proprio dell’uomo si racconta in queste pagine. Della sua sofferenza, del suo dolore, della sua nostalgia, della sua speranza, della sua possibilità. Davide D’Alessandro interroga le menti più brillanti del nostro panorama culturale contemporaneo per addentrarsi nel vivo del rapporto tra filosofia e psicoanalisi. IN DIALOGO CON Laura Ambrosiano - Alessandro Barbano Eugenio Borgna - Antonino Buono Massimo Cacciari - Eva Cantarella Adriana Cavarero - Michele Ciliberto Giuseppe Civitarese - Domenico Cosenza Massimo Donà - Roberto Esposito Maurizio Ferraris - Anna Ferruta Marisa Fiumanò - Carmelo Licitra Rosa Silvia Lippi - Romano Màdera Aldo Masullo - Salvatore Natoli Massimo Recalcati - Augusto Romano Antonio Alberto Semi - Carlo Sini Carla Stroppa - Nicolò Terminio Rossella Valdrè - Nicla Vassallo Salvatore Veca - Marcello Veneziani Renzo Zambello - Luigi Zoja

Essere/contraddizione

Essere/contraddizione

Autore: Fabio Vander

Con la scomparsa di Emanuele Severino si è conclusa una stagione importante della filosofia non solo italiana e non solo contemporanea. Quello del pensatore bresciano è stato infatti un progetto di portata teoretica e di impianto sistematico tale da lasciare in eredità alla “filosofia futura” inedite responsabilità. A partire da un indifferibile programma di studio e approfondimento, ma anche di adeguata valorizzazione e diffusione della filosofia italiana contemporanea, un patrimonio notevole, di assoluto rilievo internazionale. Dopo Severino una nuova stagione di studi e ricerche è tanto più urgente e necessaria. Questo libro, risultato di un confronto di lungo momento fra l’autore ed Emanuele Severino, attraversa criticamente l’intera sua opera, da Struttura originaria all’estremo Testimoniando il destino. Non un saggio biografico, né storico-filosofico, ma uno studio per linee interne al sistema e ai problemi di una straordinaria esperienza intellettuale ed umana.

La mia filosofia

La mia filosofia

Autore: Bertrand Russell

Filosofo, logico, matematico e attivista, Bertrand Russell non è stato soltanto una figura centrale per il suo contributo alla logica e alla disciplina matematica nel XX secolo, ma anche un uomo di grande spessore etico, tormentato dalle profonde inquietudini della sua epoca e desideroso di lasciare un segno, intellettuale e civile, nel mondo. In questa straordinaria autobiografia, Russell torna sulla sua difficile infanzia trascorsa in un ambiente vittoriano intriso di ipocrisia e tabù, ricorda l’esaltante scoperta della filosofia e della matematica e rievoca la sua inesauribile battaglia pacifi sta, che a più riprese lo portò a scontrarsi contro il potere, al punto da fi nire in carcere.

Elogio dell’avversità

Elogio dell’avversità

Autore: Sergio Vitale

Affrancata da un significato soltanto negativo, avversità è il nome di quanto di volta in volta ci sta dinanzi e viene (in)contro. È la notizia di una differenza, un’animadversio, un’osservazione critica dell’anima affinché si presti attenzione a quanto accade. Ma si rende necessario contrastare un errore sempre attuale, il quale ha già causato innumerevoli catastrofi, e che consiste nel trasformare l’avversità dell’Altro in avversario, il nemico da abbattere e annientare. Ribellandoci all’illusione, che la realtà digitale contribuisce a rafforzare, di poter ripristinare l’ingannevole condizione edenica dove tutto si scopre docilmente alla mano, dalle cose alle persone, il compito che ci attende è di affermare il valore del coefficiente di avversità che ci circonda, e spingerci sino a suscitarlo di proposito, come avviene nel pensiero e nell’arte, così da rendere più profondi il nostro agire e la nostra conoscenza. È tempo di accettare l’avversità come la condizione storica normale, senza la quale non sapremmo mai nulla dell’Altro e di noi stessi, e coglierla come occasione etica fondamentale, base indispensabile di qualsiasi mondo che verrà.

La scuola del macchinismo

La scuola del macchinismo

Autore: Davide Viero

Il discorso educativo oggi dominante, esclusivamente appiattito su metodi, tecniche e procedure, tende a conformare, incurante, gli uomini all’epoca e ai suoi padroni. Questo scritto, attraverso una scrupolosa analisi del come e del perché si fa scuola oggigiorno, vuole essere una chiamata che, muovendo da una diversa antropologia, considera l’uomo non come qualcosa di chiuso o da chiudere nella forma dominante di ogni epoca, ma come qualcosa di aperto e ancora incompiuto. L’educativo non deve perciò porsi al servizio dell’epoca, ma di questo essere vivo e dunque non predeterminato, agendo in una doppia direzione: da una parte preservandone l’apertura e dall’altra cercando di renderla compiuta, anche nel trascendimento concreto di quanto già compiuto. Un discorso educativo che non mira all’uniformazione ma la smaschera lavorando al compimento di ognuno, attraverso quell’utopia concreta che vede la coincidenza di essenza ed esistenza.

La metafisica di Spinoza: sostanza e pensiero

La metafisica di Spinoza: sostanza e pensiero

Autore: Yitzhak Y. Melamed

Una nuova e rivoluzionaria interpretazione del pensiero metafisico di Spinoza e una sua ricostruzione sistematica che non ne sacrifica l’audacia. Yitzhak Y. Melamed arriva a teorizzare la capacità del pensiero di abbracciare l’interezza dell’estensione divina, senza tuttavia sconfinare nell’idealismo: il dualismo che tiene insieme pensiero ed esistenza – una delle chiavi per la comprensione del pensiero di Spinoza – viene salvaguardato con una cura metodologica impressionante.

Il dramma dell’esistenza mancata

Il dramma dell’esistenza mancata

Autore: Franco Di Giorgi

Ibsen occupa un posto di rilievo nella drammaturgia, non solo norvegese. Muovendosi nello stesso solco tracciato dai maestri del sospetto (Marx, Nietzsche e Freud), i suoi drammi, dopo aver inquietato la coscienza europea di fine Ottocento e del Novecento, continuano a turbare anche quella del terzo millennio. Il drammaturgo scandinavo trascina l’individuo non soltanto dinanzi alla propria coscienza scissa, alienata o falsificata, ma anche di fronte alla coscienza altrettanto estraniata e alle contraddizioni del proprio tempo. Il rimedio per una tale falsificazione individuale e sociale è individuato da Ibsen nell’attenersi al vero, nel recupero non di una vita pur che sia, ma della propria vita, affinché l’individuo non sia più a disposizione del sistema, ma sia il sistema – come diceva già Platone – a migliorarsi, valorizzando la vocazione o la predisposizione dell’individuo. Un recupero non facile, perché il rigido attenersi al vero può peggiorare le cose. Resta allora il dialogo con l’altro, con un Tu che ci è pathicamente proprio, l’unica via per inverare sé stessi e il mondo, per correggere un’esistenza mancata.

L'infinito mare dell'essere, tra pensiero antico e tardo-antico

L'infinito mare dell'essere, tra pensiero antico e tardo-antico

Autore: Daniele Iezzi

Il mare e l’infinito. Due termini inscindibilmente connessi che nella storia della cultura occidentale hanno pervaso l’immaginario simbolico di ogni disciplina, e proprio su di essi il mondo moderno ha “fondato” la propria ragion d’essere, dalle esplorazioni oceaniche all’alba della storia moderna sino al contiguo sviluppo senza limite del libero mercato e della scienza. Eppure, alle radici spirituali di quella storia, per i filosofi della Grecia antica l’infinito, ἄπειρον, era sinonimo di caos, principio malvagio della dissoluzione dell’ordine cosmico e sociale, e il mare assurgeva a suo simbolo. Nella fase tarda dell’età antica assistiamo invece ad un mutamento assiologico radicale dell’idea d’infinito, per cui negli scritti dei pensatori cristiani eredi della filosofia ellenica dei primi secoli tale concetto diviene attributo di Dio, dell’Uno, Sommo Bene, e così il mare manifestazione della sua infinita essenza. Attraverso alcune testimonianze dei grandi interpreti della modernità, è possibile misurare l’importanza di tale mutamento e l’influenza che esso ha avuto nella storia della cultura, segno di come la metaforica marina conservi...

Filosofia mistica della conoscenza

Filosofia mistica della conoscenza

Autore: Fabrizio Valenza

Filosofia mistica della conoscenza presenta un nuovo paradigma epistemologico, che unisce logica razionale e aspetto spirituale-mistico della vita. L’essere umano si forma in quanto Coscienza narrativa, dalle cui categorie ha sempre avvio la conoscenza di se stessi, del Mondo e del Divino. Spazio e tempo, misure della Coscienza, sostanziano tale conoscenza fin dal suo principio, mentre l’ambito divino, percepito come Totalmente Altro, è il termine rispetto al quale la Coscienza narra la propria differenziazione. Per fondare in modo soddisfacente la conoscenza umana, tuttavia, la Coscienza deve recuperarne le istanze, inserendosi in modo pieno nel suo flusso infinitesimale tramite un’ipotesi anti-groziana: etsi Deus daretur. Questo permette di scoprire come il processo di differenziazione della Coscienza assuma una struttura peculiare: l’archetipo del Liber sive Natura, qui introdotto per la prima volta, si declina in modo diverso negli esseri umani, creando ogni ambito conoscitivo.

Vedere nel segreto

Vedere nel segreto

Autore: Francesco Borgia

Attraverso diversi autori (Merleau-Ponty, Arendt, Ricoeur, Levi, Montani), questo volume sviluppa il tema della testimonianza nella sua connessione con il racconto e l’immagine, questione eminentemente cruciale nell’epoca attuale, in cui tutto viene veicolato da una visione assoluta e senza residui. La testimonianza è assunta come punto di raccordo di coppie di elementi reciprocamente implicantesi – visibile e invisibile, individualità e pluralità, storia e finzione – considerati non come termini oppositivi, ma in quanto poli di una circolarità dialettica.

Esercizi di scetticismo: l’aforisma filosofico

Esercizi di scetticismo: l’aforisma filosofico

Autore: Paolo Bordonali

In Filosofia l’utilizzo dello stile aforistico ha trovato forti resistenze. Eppure esiste una tradizione di scrittura di aforismi filosofici che parte da Eraclito per arrivare a Nietzsche e Wittgenstein. Evidentemente l’uso di formule brevi e sentenziose presuppone oggi sia un atteggiamento critico rispetto alla tradizione legata al sistema, sia un metodo interpretativo della storia della filosofia dichiaratamente scettico. Nel rimettere in discussione presupposti dogmatici, non ci si può che richiamare a una cultura europea pluralistica e aperta, di cui lo scetticismo è parte, seppur critica. La raccolta di aforismi qui presentata è un tentativo di comunicazione filosofica che non prescinde dall’ironia, da una rielaborazione dei concetti in chiave interdisciplinare, con un’apertura di domande che interpellano la vita e le sue esigenze.

Idee per un tentativo di determinare i limiti dell’attività dello stato

Idee per un tentativo di determinare i limiti dell’attività dello stato

Autore: Wilhelm von Humboldt

Un pieno dispiegamento delle forze individuali è possibile solo in un’atmosfera liberale, ossia entro i limiti stabiliti dal diritto e dalle forze del singolo. Sotto questo punto di vista, avendo come obiettivi polemici non solo e non tanto lo Stato prussiano quanto piuttosto l’ideale giuseppino di governo e l’artificialità raziocinante del citoyen, Humboldt nega che lo Stato abbia il dovere di incrementare il benessere positivo, fisico, dei suoi cittadini. Il compito esclusivo dello Stato consiste nell’attenzione verso il benessere negativo dei cittadini, ossia nell’assicurare la sicurezza dei cittadini all’interno della società e contro i nemici esterni. Scrivendo all’indomani della Rivoluzione francese, Humboldt invita a distinguere tra rivoluzioni e riforme. Tanto più credibile, dunque, l’assicurazione che questo progetto di riforma costituzionale – perché tali sono in fondo le Idee per un tentativo di determinare i limiti dell’attività dello Stato (composte tra il 1791 e il 1792 e pubblicate postume nel 1851), a differenza del milliano Sulla libertà (1859), che rispetto al problema della riforma dello Stato resta su termini ben più generali –...

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