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Nouvelle vague italiana

Nouvelle vague italiana

Autore: Vito Zagarrio

Numero di pagine: 336

Il cinema italiano del nuovo millennio segna un salto di qualità rispetto alla fine del secolo. Nonostante la perdurante crisi del sistema produttivo-distributivo, una incredibile quantità di film, nuovi da un punto di vista tecnologico, autoriale, tematico e di gender fa pensare a una «nouvelle vague» italiana. Nel cinema d’autore come in quello mainstream (si veda l’ottima qualità della commedia), nel cinema cosiddetto narrativo come nel «cinema del reale» (che è altrettanto narrativo di quello di finzione), in quello di alto budget o “fuori norma”, siamo di fronte a una vasta casistica di ottimi film. Dall’irruzione del paesaggio alla mutazione del documentario, dal tema del «nuovo realismo» a quello dell’«Altro», dalla rivoluzione digitale alla “visionarietà” della regia, il libro propone un’ampia indagine sulla trasformazione in corso, tanto più appassionante perché – almeno apparentemente – lontana dalle dinamiche politiche ed economiche dell’ex Bel Paese. Su tutto il panorama getta una nuova luce la minacciosa apparizione della pandemia, che condiziona fortemente l’industria cinematografica: la chiusura dei cinema e la difficoltà...

Sergio Tofano e il surrealismo all'italiana

Sergio Tofano e il surrealismo all'italiana

Autore: Pamela Michelis

Numero di pagine: 256

Tofano ha rappresentato la possibilità per l’Italia di avere una forma di surrealismo non ufficiale, una sorta di parasurrealismo a livello di recitazione, di scrittura e di disegno, non solo con lui come esponente, ma anche con altri autori in parte a egli collegati. L’intento è dimostrare l’esistenza in Italia di un nutrito gruppo di artisti che partendo dall’esperienza dell’avanguardia del Surrealismo e unitamente ad alcuni influssi del Futurismo italiano hanno sviluppato opere che più si accostano alla sensibilità francese, che pare invece non essere mai giunta in Italia, neanche ufficiosamente. Per questo, oltre a Sergio Tofano dedicheremo delle pagine al Teatro degli Indipendenti e ai fratelli Bragaglia che lo fondarono e che portarono avanti un discorso sull’avanguardia molto particolare.

L'arma più forte. Censura e ricerca del consenso nel cinema del ventennio fascista

L'arma più forte. Censura e ricerca del consenso nel cinema del ventennio fascista

Autore: Andrea Giuseppe Muratore

Durante il ventennio fascista il cinema aveva lo scopo di riprodurre, valorizzare e diffondere fatti e circostanze, mirando ad esaltare le gesta di eroi e lo spirito dei molti, al fine di galvanizzare, affascinandolo, il pubblico italiano, per cui ci si trova in presenza di film finalizzati solo ed esclusivamente ad essere una sorta di auto-rappresentazione-celebrazione del regime fascista: una forma di totalitarismo cinematografico che aveva come sceneggiatore e regista Benito Mussolini. Immagini, suoni, protagonisti, dialoghi, gesta, rappresentavano per il Fascismo i mattoni su cui costruire progressivo consenso e pubblicità sempre più ampia; rappresentavano gli strumenti per trasmettere alla gente l’esempio di protagonisti-eroi e quindi la voglia di emulare, esaltando così il comportamento dell’Italia e del Duce.

Il cinema muto italiano

Il cinema muto italiano

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 486

Tra dive e colossal, intellettuali e masse popolari, ambizioni universali e superomismo dannunziano, Quo Vadis e La signora delle camelie, Gian Piero Brunetta traccia la sfolgorante parabola di ascesa e tramonto del cinema made in Italy degli albori. Il cinematografo arriva da noi nel 1896, a pochi mesi dall'invenzione dei fratelli Lumière, ma bisogna attendere il 1905 – con la proiezione romana del film che, in dieci minuti e sette quadri, ricostruisce la Presa di Porta Pia – per festeggiare la nascita ufficiale del cinema italiano. Le nostrane ‘fabbriche delle films’, come vengono chiamate, sono piccole imprese a conduzione familiare che cullano tuttavia ambizioni industriali. Nella scelta dei soggetti si attinge al meglio della letteratura, dell'arte e del teatro, e grandi nomi della cultura del tempo – uno su tutti, Gabriele D'Annunzio – vengono coinvolti nell'ideazione di trame e musiche, o nella riduzione delle proprie opere. Le produzioni sono grandiose: Quo Vadis?, Marcantonio e Cleopatra, Giulio Cesare, Gli ultimi giorni di Pompei e Cabiria. Il cinema fa sognare, infiamma il patriottismo popolare alla vigilia della Grande Guerra, conquista il pubblico...

Storia dell'emigrazione italiana

Storia dell'emigrazione italiana

Autore: Piero Bevilacqua , Andreina De Clementi , Emilio Franzina

Numero di pagine: 701
Guida allo studio dell'emigrazione italiana

Guida allo studio dell'emigrazione italiana

Autore: Matteo Sanfilippo , Michele Colucci

Numero di pagine: 130

L’enorme fioritura di iniziative in questo primo decennio, culminate nella fondazione del Museo nazionale dell’emigrazione italiana a Roma, fa ben sperare per il futuro delle ricerche sulla diaspora italiana, un fenomeno che per giunta vede negli ultimi anni una notevole ripresa. Tuttavia si ha anche l’impressione che la crescente attenzione produca un impoverimento della conoscenza di quanto realmente accaduto. L’emigrazione italiana ha infatti avuto uno sviluppo su più secoli, dal medioevo a oggi, e viene invece costantemente ridotta a pochi episodi e a pochi schemi facilmente piegabili alla volontà di chi desidera utilizzarli per illustrare una propria tesi. In questo piccolo contributo vorremmo quindi indicare come sia possibile ricostruire la vicenda storica nel suo complessivo sviluppo temporale, evidenziarne alcuni modelli (di partenza dall’Italia e d’insediamento fuori della Penisola) e segnalarne i riflessi nell’immaginario del nostro paese.

Paesaggi meridiani

Paesaggi meridiani

Autore: Federico Giordano

Il Sud è una presenza costante nel “nuovo cinema italiano”, che avvia una lettura geosimbolica dei territori meridionali. Questo cinema, assumendo come propri punti di riferimento le esperienze fi lmiche di Pasolini, Rossellini, De Seta, Di Gianni, Bene, le recenti teorizzazioni sul pensiero meridiano di Franco Cassano e quelle sul Mediterraneo di Matvejevic ́, sviluppa una propria immagine non denigratoria del paesaggio meridionale. Il paesaggio del Sud viene “autorappresentato” e non più individuato come luogo “altro” come in passato. Viene osservato da insiders, ovvero registi che accolgono lo “spirito dei luoghi”, e non da sguardi esterni o estranei ai territori osservati. Attraverso un’indagine sulle nozioni di spazio, paesaggio, luogo e territorio e attraverso alcuni punti fermi teorici (Assunto, Augé, Bonesio, D’Angelo, Foucault, Cosgrove, Turri), in questo testo si analizzano le categorie estetiche che si sono proposte nei paesaggi del Sud nel cinema degli anni Novanta (il pittoresco, il bello, il brutto, il rimescolio di sacro cristiano e pagano e la presenza di alcuni geosimboli essenziali come quello del “ritorno”) e le poetiche...

La grande Hollywood

La grande Hollywood

Autore: Veronica Pravadelli

Numero di pagine: 288

La grande Hollywood racconta come il cinema interpreta e costruisce desideri sociali e stili di vita nell'America del periodo 1930-1960. Forma di intrattenimento dominante, il cinema produce spettatori che in sala vivono più intensamente modelli esistenziali e percorsi possibili della propria identità. La rappresentazione del desiderio e dei rapporti intersoggettivi si modifica negli anni, soprattutto in relazione alla dialettica tra maschile e femminile. Ma anche la messa in scena, le forme del racconto e la qualità visiva dell'immagine mutano. Grazie a un metodo che fonde l'analisi del film e la teoria narrativa con gli studi storici sulle dinamiche di gender, questo libro indaga le diverse forme di convergenza tra stili di vita e modi di messa in scena. La ricerca si sviluppa attraverso i generi più rappresentativi, dalla commedia sofisticata al noir, dal film d'avventura al woman's film, dal musical al family melodrama. Nella convinzione che il circuito tra socialità e forme dell'identità raggiunga una maggiore intensità simbolica nei film di successo, La grande Hollywood affronta film che hanno raggiunto un vasto pubblico e sono stati apprezzati dalla critica, come...

Fellini '70

Fellini '70

Autore: Nicola Bassano

Un saggio che analizza i capolavori degli anni '70 girati dal maestro riminese, alla luce degli stravolgimenti politico-culturali che esplosero nel decennio e che portarono Fellini ad un drastico ripensamento creativo della sua visione poetica.

Il cervello di Alberto Sordi

Il cervello di Alberto Sordi

Autore: Tatti Sanguineti

Numero di pagine: 588

Questo è un libro sul cinema come abitualmente non se ne leggono, per la semplice ragione che non ne vengono scritti. Parte da lunghe conversazioni fra Tatti Sanguineti e uno dei personaggi forse meno noti, ma più singolari e influenti del cinema italiano nel periodo d'oro: Rodolfo Sonego, sceneggiatore di tutti i film maggiori di Alberto Sordi, dal "Vedovo" a "Una vita difficile" allo "Scopone scientifico". Ricostruisce, attraverso la rievocazione di volta in volta malinconica, sorridente, abrasiva, feroce di Sonego, molte delle vicende accadute in quell'immane circo le cui attrazioni erano la Mangano, la Lollo o Laura Antonelli, i cui domatori potevano chiamarsi Carlo Ponti o Federico Fellini, e il cui impresario occulto, ben nascosto dietro le quinte, era il suo primo censore: Giulio Andreotti. Lascia intendere come, di qualsiasi viaggio in Italia, una lunga sosta nel cervello di Alberto Sordi continui a essere una tappa estremamente formativa. Ma soprattutto, una battuta dopo l'altra, ci racconta un cinema molto diverso, e molto più sontuoso, di quello che vediamo in sala: una colossale fantasmagoria di aneddoti, chiacchiere a notte fonda in stadi decrescenti di lucidità,...

Wonderland

Wonderland

Autore: Alberto Mario Banti

Numero di pagine: 618

La storia della cultura di massa del Novecento è un campo sterminato. Fare di esso un unico racconto – attraversato dalle musiche, dal cinema, dalla televisione, dalla letteratura e dalle tendenze giovanili – e orientarlo leggendone le linee di tendenza fondamentali, è l'impresa colossale di Alberto Mario Banti. Saverio Esposito, "Alias - il manifesto" Wonderland, la cultura mainstream, non è una realtà immaginaria; al contrario, è una realtà corposa e immensa nella quale viviamo. Un fine storico della cultura ci aiuta a esplorarla negli Stati Uniti, il paese dove gode da quasi un secolo di un'inesauribile e lussureggiante vitalità. Emilio Gentile, "Il Sole 24 Ore" Cos'è Wonderland? È la cultura di massa americana: daI tre porcellini di Walt Disney a Via col vento, da Tarzan ai supereroi, da Frank Sinatra a John Wayne. Ma è anche la controcultura di massa, animata soprattutto dalla musica rock, Bob Dylan, i Beatles, i Pink Floyd, e poi il 'nuovo cinema' di Hollywood, da Easy Rider a Il laureato, fino alla nuova produzione teatrale di Broadway. La sua storia ci consente di comprendere le eredità che solcano ancora l'immaginario dell'Occidente contemporaneo.

Cinema Italia

Cinema Italia

Autore: Giovanni De Luna

Numero di pagine: 339

Nel 1914 esce Cabiria, forse il più grande kolossal della storia del cinema italiano. La trama, in teoria, dovrebbe ricostruire l’epico scontro tra Roma e Cartagine, ma l’estetica orientaleggiante e liberty dell’epoca, con tanto di Gabriele D’Annunzio alla sceneggiatura, racconta facilmente in controluce il presente di quell’Italia desiderosa di guadagnare visibilità e credibilità internazionale. Come spiega Giovanni De Luna in Cinema Italia, di fronte a Cabiria lo storico finisce per «aggirarsi tra quelle immense scenografie, fiutando non l’aria del iii secolo a.C. ma quella carica di odori e di miasmi pestiferi del primo Novecento, di quella incredibile e paradossale stagione in cui stava finendo l’Ottocento e fragorosamente e maledettamente stava nascendo il terrificante xx secolo». Parte da qui il percorso affascinante di uno storico che utilizza i film come documenti del periodo in cui venivano realizzati, dei gusti del pubblico e della temperie culturale, avvicinandoci così a un’inedita lettura del modo in cui il cinema ha contribuito a “fare gli italiani”. I film, infatti, spesso sono lo specchio di un presente in procinto di farsi storia:...

Sex, the Self, and the Sacred

Sex, the Self, and the Sacred

Autore: Colleen Ryan-Scheutz

Numero di pagine: 297

Drawing upon Italy?s distinct socio-cultural history as well as feminist and psychoanalytic approaches to film, Colleen Ryan-Scheutz explores the ways in which Pasolini?s representations of women reveal his concerns about the corruption of modern society.

Cinema e storia 2014

Cinema e storia 2014

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 214

Il 1977 è uno snodo nella storia recente d’Italia. È un anno di transizione, in cui si sviluppa una mobilitazione di massa segnata da un ethos collettivo, mentre però affiorano segnali di stanchezza, che preparano il riflusso e un nuovo ethos individualistico. Eppure, questa fase così ricca e contraddittoria, è stata spesso raccontata in modo unilaterale, insistendo sull’estremismo e la violenza. Sta perciò crescendo l’esigenza di sottrarre questo anno-chiave da tali rappresentazioni, per studiarlo in tutta la sua complessità. Il volume monografico di «Cinema e Storia» si propone come contributo in questo senso. E lo fa studiando l’interazione fra strutture materiali, immaginario e rappresentazioni; tra le dinamiche politico-sociali e la produzione artistico-culturale. Emergono così le differenze tra i film che raccontavano la loro attualità, insistendo sull’anima più radicale dei movimenti, e i film che anni dopo ne hanno recuperato l’altra anima, più creativa. Prende forma il clima individualistico, che fonti diverse - relazioni prefettizie, giornali, film - confermano già forte nel paese. Ma si stagliano esperimenti creativi, grazie ai quali comincia a ...

Divi

Divi

Autore: Jacqueline Reich , Catherine O'Rawe

Il divismo cinematografico nasce in Italia con le favolose dive del cinema muto: ma come nasce e cosa significa il divo? Qual è il rapporto che si instaura fra la star maschile e la mascolinità italiana? Questo volume, il primo studio dedicato interamente al divismo maschile nel cinema italiano, esamina lo sviluppo del fenomeno dal periodo muto al cinema contemporaneo, offrendo una lettura dei vari modi in cui la star maschile è stata interpretata dagli inizi del Novecento fino a oggi. Nella prima parte del libro le autrici tracciano il contesto storico, sociale e industriale in cui i divi si collocano, e presentano i principali approcci teorici necessari per interpretarli attraverso la semiotica, lo studio dei generi, dello stile di recitazione e della produzione culturale dei fan. In quest’ottica, grande attenzione è dedicata ad aspetti solitamente trascurati, come il rapporto tra divi e audience, il ruolo di quest’ultima nel definire l’immagine della star, nonché la trasformazione e la diffusione del fenomeno divistico grazie ai media digitali. All’analisi teorica si accompagna, nella seconda parte del volume, un approfondimento del divismo tramite l’esame di...

Dal bozzetto ai generi

Dal bozzetto ai generi

Autore: Paolo Noto

Numero di pagine: 168

Film comico, film a episodi, film opera, film rivista, “western italiano”... Pur essendo tra i periodi meno studiati nella storia del cinema nazionale, i primi anni Cinquanta schiudono una sorprendente varietà di pratiche di genere, talvolta effimere, talvolta destinate a perdurare. Il volume interroga quel cinema attraverso l’indagine dei legami con la tradizione realista, il confronto con i più accreditati modelli di teoria dei generi cinematografici, l’analisi comparata di figure e topoi ricorrenti. L’obiettivo è quello di capire in che modo e attraverso quali procedimenti testuali esso dà vita, se non a generi nel senso solitamente attribuito al termine, sicuramente a film di genere, riconoscibili come tali a partire dalle attrazioni che propongono.

Visioni della Grande guerra Volume I

Visioni della Grande guerra Volume I

Autore: Alessandro Faccioli

Numero di pagine: 262

Buona parte dei filmati italiani girati durante la Grande guerra è andata perduta. L’impatto che abbiamo con le immagini superstiti, spesso sbriciolate in nuovi contenitori filmici che poco hanno a che vedere con gli “originali”, è lo stesso di quando ci troviamo di fronte a un edificio o a un monumento tardo-medioevale costruito con pietre dell’antichità: spostate, riutilizzate, ricombinate. Ne intuiamo la provenienza ma stentiamo a immaginarci la forma dell’antica costruzione da cui provengono. Alla storia di queste immagini e dei percorsi di riconfigurazione testuale che ne hanno accompagnato la sopravvivenza, è dedicato il primo volume di quest’opera.

Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini

Autore: Giuseppe Mallozzi

Numero di pagine: 214

“Poiché il cinema non è solo un’esperienza linguistica, ma, proprio in quanto ricerca linguistica, è un’esperienza filosofica.” Quando Pier Paolo Pasolini gira la sua opera prima, Accattone, ha appena 39 anni e alle spalle già un’intensa attività letteraria di una ventina d’anni e oltre dieci di frequentazione dell’ambiente cinematografico romano. Molta critica giudicherà erroneamente il passaggio al cinema come un proseguimento della sua attività letteraria in quanto sia Accattone che Mamma Roma, descrivono quel sottoproletariato tanto caro al poeta. Ma non è propriamente così. Pasolini si avvicina al cinema dapprima come spettatore fin da giovanissimo, avendone sempre una certa passione, in seguito quando approda nella Capitale farà esperienza di comparsa a Cinecittà e come recensore per riviste, per poi passare a scrivere soggetti e sceneggiature. Questo volume, realizzato in occasione del centenario della nascita, vuole essere un omaggio a questo grande regista, cantore di un personalissimo “cinema di poesia”, il cui messaggio è ancora oggi attuale. Hanno partecipato alla redazione dei vari saggi Gianmarco Cilento, Gordiano Lupi, Francesco Saverio ...

Immagini della Modernità

Immagini della Modernità

Autore: Claudio Siniscalchi

Numero di pagine: 320

Questo studio si apre con l'analisi di un film italiano, Ossessione (1943) di Luchino Visconti, e si conclude con l'analisi di una altro film italiano, Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini. In mezzo c’è la storia del cinema europeo sviluppatasi nell’arco di tempo compreso tra la fine del secondo conflitto mondiale e i primi anni Sessanta del Novecento (nella vicinanza di un passaggio epocale per la cultura occidentale, il sessantotto). Il confronto con alcuni film «esemplari» - essendo le opere cinematografiche un prezioso «documento» per interpretare la storia – consente un avvicinamento alle questioni di maggior rilievo dell’epoca della secolarizzazione. Il neorealismo rappresenta la rivoluzione estetica dalla quale prende avvio il cinema moderno. La politica degli autori a livello teorico, la successiva nouvelle vague e soprattutto il nuovo cinema d’autore affermatosi negli anni Sessanta, non rappresentano solo una «forma» nuova. La «forma» naturalmente ha una rilevanza non trascurabile. Ma dietro le questioni meramente formali, se si amplia il campo di osservazione, si scorgono le profonde mutazioni antropologiche. Il neorealismo...

Storia d'Italia in 15 film

Storia d'Italia in 15 film

Autore: Alberto Crespi

Numero di pagine: 304

E se fosse il cinema a raccontare la Grande Storia? Non sono forse Amarcord, Tutti a casa, Palombella rossa, Sandokan e molti altri film il diario delle nostre piccole storie svelate? Alberto Crespi, uno dei più importanti critici cinematografici, rilegge la storia d'Italia in quindici straordinari film. In viaggio con Alberto Crespi attraverso i film che raccontano la storia italiana: incontriamo D'Annunzio, umilmente alle prese con le didascalie del kolossal muto Cabiria, ci ritroviamo in trincea con Jacovacci e Busacca, i soldati 'imboscati' di La grande guerra. Alcune tappe sono obbligate, come Il sorpasso, altre sorprendenti, come quando Crespi sceglie un western anni Sessanta come film più rappresentativo della Resistenza. Marco Scognamiglio, "Il Venerdì di Repubblica" I film raccontano sempre due epoche: quella in cui sono ambientati e quella in cui sono girati. A tenerle insieme è in queste pagine Alberto Crespi. Che cosa capiamo del fascismo guardando l'ironico Amarcord di Federico Fellini? Che cosa lega il '68 a Sandokan di Sergio Sollima? Perché della caduta del Muro e dell'avvento del berlusconismo abbiamo un fedele e dissonante precipitato nel Caimano di Nanni...

Il cinema neorealista italiano

Il cinema neorealista italiano

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 476

«Il cinema italiano rinasce come campo di contraddizioni aperte, per qualche tempo assai produttive. Rinasce come autentico atto di fiducia in un enorme patrimonio intellettuale da scoprire e valorizzare. Rinasce perché l’attesa del momento in cui l’occhio della macchina da presa possa tornare a vedere tutto e a poter esplorare senza limitazioni il visibile si è consumata negli anni di guerra. I registi, per la prima volta nella loro storia, sono liberi di vedere e di guardare l’Italia e gli italiani non come mondi possibili, ma come dimensioni tutte da scoprire e osservare come un territorio vergine. Rinasce – diciamolo pure – come frutto di un capitalismo privo di capitali, ma non privo di idee e a suo modo coraggioso e pieno di iniziative, che riesce a sopravvivere e a vivere delle briciole del mercato. Rinasce, infine, perché intende, almeno nelle ipotesi iniziali, coinvolgere il pubblico nell’operazione creativa e promuovendolo a soggetto creatore di storie e racconti.»Gian Piero Brunetta indaga l’età dell’oro del cinema italiano nel dopoguerra, dalle vicende della produzione a quelle della censura e della critica, dai rapporti con la politica e...

Il cinema italiano di regime

Il cinema italiano di regime

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 454

All’inizio degli anni Trenta molti fattori consentono in Italia la rinascita di una cinematografia giunta a toccare quota zero: una legge che incoraggia la ripresa della produzione senza troppo ostacolare la marcia trionfale in atto delle Majors americane, l’avvento del sonoro e un vero e proprio ricambio generazionale, che vede entrare in scena un gruppo di giovani guidati da Alessandro Blasetti e ispirati dalle teorie e pratiche del cinema sovietico. Dai primi anni Trenta alla caduta del regime la parola d’ordine, comune a tutte le voci – fasciste e antifasciste – del cinema italiano è aprire gli occhi sul Paese, fino a quel momento assente dal grande schermo. La fame di realtà unisce e accomuna una serie di film che, da Gli uomini che mascalzoni! di Camerini, attraversano l’intero periodo fino ad approdare a Ossessione di Visconti, il momento più alto nella realizzazione di un nuovo modo di fare cinema. Con l’entrata in guerra le pellicole non celebrano tanto l’eroismo o lo spirito guerresco, quanto piuttosto tradiscono il senso dell’assedio, la caduta delle speranze, il desiderio di pace e l’attesa della fine del conflitto. I venti mesi di Salò...

Il cinema italiano contemporaneo

Il cinema italiano contemporaneo

Autore: Gian Piero Brunetta

Numero di pagine: 838

«La storia che mi accingo a raccontare abbraccia quasi metà dell’intera esistenza del cinema italiano, parte dal momento più alto del suo intero sviluppo e ne segue i fasti, le trasformazioni, l’avvicendarsi generazionale e le crisi che ne hanno reso difficile il cammino degli ultimi decenni.» La parola più ricorrente in tutti i tentativi di osservare il cinema italiano dalla fine degli anni Sessanta a oggi è «crisi». Quello che era stato il decennio più innovativo per qualità, quantità, forme di sperimentazione, innovazione ed espansione della cinematografia italiana nel mondo, a un tratto cambia pelle, segna il passo, si frantuma. Mutamenti strutturali modificano economia, mercato, modi di produzione, modelli narrativi, tematiche e poetiche autoriali. Ma non è la fine della corsa. Nel pieno della «crisi» si producono anche svolte positive: grandi nomi si impongono sulla scena internazionale, emerge una nuova ondata di comici, si compie il ricambio generazionale di attori e registi, continua l’esplorazione di scenari e mondi possibili. Gian Piero Brunetta racconta un cinquantennio di cinema italiano. Il lettore vi troverà non solo le trame, i personaggi, i...

Esplorando Dante e la Commedia

Esplorando Dante e la Commedia

Autore: Paolo Montanari

Numero di pagine: 130

Una esplorazione nel mondo dantesco con spirito divulgativo. Un viaggio tra citazioni critiche e bibliografiche, percorrendo passi della Commedia e la sua influenza sul mondo dell’arte. Dante è protagonista centrale nel panorama letterario e culturale europeo e internazionale. In questo saggio su Dante si vuole fare una panoramica in chiave contemporanea del pensiero e dell'opera di Dante Alighieri. Una esplorazione nel mondo dantesco con spirito divulgativo: i rapporti con Firenze, la poesia, la politica; Beatrice; i legami che l'esule Dante crea nel suo lungo pellegrinaggio, lasciando preziose testimonianze. E ancora si attua un raffronto tra Dante, Petrarca e Boccaccio, e la influenza che la Divina Commedia ha esercitato, e continua a esercitare, sulle Arti: il ruolo dei personaggi danteschi nell'immaginario collettivo del cinema, del teatro, delle arti visive e delle espressioni artistiche di poeti e scrittori come Pound e Borges. Un viaggio complesso e affascinante, arricchito dalla vita di Dante, da una panoramica della Commedia e da una esauriente bibliografia. L’Autore: Paolo Montanari è nato a Pesaro, dove vive e lavora. Giornalista pubblicista, è membro di varie...

Immagine n.7: Note di storia del cinema

Immagine n.7: Note di storia del cinema

Autore: Federico Pierotti , Federico Vitella , Gian Piero Brunetta , Anna Gilardelli , Federico Striuli , Massimiliano Gaudiosi , Simone Starace

Numero di pagine: 214

La rivista Immagine. Note di storia del Cinemaè la più antica e gloriosa rivista italiana dedicata agli appassionati di cinematografia, organo ufficiale dell'Associazione Italiana per le Ricerche di Storia del Cinema (AIRSC). Sulle sue pagine hanno scritto studiosi di fama internazionale come Mario Verdone, Aldo Bernardini, Vittorio Martinelli e molti altri. Gli articoli in questo numero: Sette, anzi 8½, a cura di Federico Pierotti e Federico Vitella; La riscoperta di Atlantide.Tappe di storia della storiografia del cinema muto italiano di Gian Piero Brunetta; Lollo vs Marilyn.La rappresentazione del corpo femminile nel cinema e sulle riviste degli anni Cinquanta di Anna Gilardelli; Al fuoco! La tragedia della Minerva Film di Federico Striuli; La città dei giorni dispari. Napoli nel cinema di Eduardo di Massimiliano Gaudiosi; “Una canzonetta, così alla buona”. Spettacolo e metaspettacolo nel cinema di Mario Costa di Simone Starace; Fellini, Flaiano, Pinelli… e gli altri.Considerazioni sul finale di “La dolce vita” di Fabrizio Natalini; Intorno al soggetto di “8½”.Note per la ricostruzione della genesi del film di Paolo Grassini.

Tognazzi '60

Tognazzi '60

Autore: Alessandro Garavaglia

Numero di pagine: 320

Tognazzi '60 fornisce un approfondimento dei film recitati o diretti dall'attore nel decennio, cercando di proporre un agile strumento agli appassionati.

Il cinema di Buster Keaton

Il cinema di Buster Keaton

Autore: Francesco Ballo

Keaton inventa e propone un nuovo modo di ridere e sorridere. A più livelli. Sherlock Jr. e i suoi film infatti fanno ridere sia un pubblico infantile per i gag a incastro, per il ritmo sul fortissimo e per le fughe-rincorse, sia un pubblico adulto per il metodo con cui è costruita e realizzata l’azione, sia un pubblico di intellettuali e di artisti per le invenzioni architettoniche sia nello spazio sia nel tempo. Il linguaggio di Keaton è a più strati e contemporaneamente universale. Non ha bisogno di traduzioni perché è comprensibile ovunque.Il libro di Francesco Ballo presenta e mette a fuoco proprio il metodo e il linguaggio di Buster Keaton, evidenziandone le peculiarità uniche e fantastiche, contemporanee a quelle degli artisti del suo periodo. Si tratta di uno studio analitico che pone al centro dell’attenzione il film Sherlock Jr. indagandone ogni singola inquadratura e confrontandolo con gli altri suoi film. Lo studio però non si limita al solo film analizzato, ma propone gli esordi del piccolo Buster con i genitori nel Vaudeville, la sua cinefilia precedente il fondamentale incontro con il grande e famoso Roscoe Fatty Arbuckle, che lo fa esordire nel mondo...

Pensare la nazione

Pensare la nazione

Autore: Mario Isnenghi

Numero di pagine: 288

Che cos’è una nazione? E quanto conta la nazione come principio ordinatore del vivere sociale? Tutto un chiacchiericcio di fondo ci ha voluto far credere che oggi – giunti ormai all’Europa – Francia e Germania, Italia e Spagna non contino più. Non è esattamente così, e lo stiamo vedendo. Ma di certo era lontanissimo dal vero per la storia d’Italia, otto e novecentesca. I saggi di questo denso e originale volume fanno spesso riferimento a Nazione e lavoro, il grande libro ri-fondatore scritto trent’anni fa da Silvio Lanaro, che ha reso di nuovo adoperabile la parola e centrale il concetto. Parola e concetto che erano stati messi a lungo fuori gioco, politicamente e storiograficamente, dal fascismo. Sono anche altre le parole «pesanti» rimesse in gioco dalla storiografia contemporanea come volano di progettualità politica e del vivere collettivo. Qui si parla di ideologie, di patrie, di Stato, e anche di retoriche politiche. Scritto da alcuni tra gli storici più autorevoli del panorama italiano, questo libro rappresenta un variegato esempio di storia culturale, attenta all’immaginario e alle emozioni, alle soggettività, oltre che ai concetti e alle idee. Ma...

Open Journal of Humanities, 1 (2019)

Open Journal of Humanities, 1 (2019)

Numero di pagine: 544

Open Journal of Humanities (OJH), ISSN 2612-6966, is a peer-reviewed Electronic Scientific Journal, which is devoted to the field of Humanities. The first issue of the Journal, Volume no. 1 (2019), has been published in July 2019 as the very first Volume of the series; Volume no. 2 (2019) will follow at the end of November 2019. OJH will be published three times a year, and will be distributed online with a full Gold Open Access policy, without any embargo period, through a Creative Commons License (CC-by 4.0), according to scientific best practices.

Valerio Zurlini. Il rifiuto del compromesso

Valerio Zurlini. Il rifiuto del compromesso

Autore: Meris Nicoletto

Numero di pagine: 386

La filmografia di Valerio Zurlini è un cantiere aperto. L’officina degli attrezzi però è chiusa per sempre. Una contraddizione, non apparente, purtroppo concreta che in un canone ancor poco dinamico come è quello della storia del cinema italiano riesce ad essere indigesta. E che nei fatti relega il regista de Il deserto dei tartari in un cono d’ombra (...). Lo scorrimento orizzontale della sua bibliografia urta con la verticalità della filmografia. (...) Il campo d’azione è pienamente novecentesco; proprio il “secolo breve” per Zurlini si trasforma in un tempo di delusioni, individuali e collettive, e ancora una volta con la metafora angolare, urbana, territoriale, della “zattera della medusa”, sembra un “nostro contemporaneo”. Meris Nicoletto insegna materie letterarie in un liceo scientifico ed attualmente è dottoranda di ricerca in Storia e critica dei beni artistici, musicali e dello spettacolo presso l’Università di Padova. Ha pubblicato articoli e saggi sul cinema e sulla fiction televisiva, con particolare attenzione all’aspetto didattico e formativo.

Shining/Kubrick

Shining/Kubrick

Autore: Marco Carosso

Numero di pagine: 200

Nei corridoi dell'Overlook Hotel, fra gli incubi e le paure di Jack Torrance, alla ricerca di una verità sempre più difficile da scoprire. Il capolavoro di Stanley Kubrick come non l'avete mai "letto".

Il cervello di Carnè. Letterario 1941-1943

Il cervello di Carnè. Letterario 1941-1943

Autore: ugo Casiraghi

Il cervello di Carné rende omaggio a una cultura del cinema che prende forma negli anni più duri della Seconda guerra mondiale. Le lettere qui raccolte provengono dall’archivio personale di Ugo Casiraghi – futuro critico cinematografico de l’Unità – ed erano destinate all’amico Glauco Viazzi, riconosciuto critico letterario nel dopoguerra. Siamo negli anni del conflitto e i due giovani sono letteralmente tenuti in vita dalla passione per il cinema, tra esami da sostenere, vicende personali e la guerra, in casa e al fronte. Il “cervello” del titolo è un omaggio alla cultura e al cinema francese, strenuamente cercato nelle sale cinematografiche fatiscenti di una Milano sventrata dai bombardamenti. Una cultura e un cinema presenti ossessivamente nelle lettere, anche oltre i dettami ideologici e le censure di guerra. Il cervello di Carné è anche la metafora della macchina razionale che costruisce il pensiero critico, la partitura letteraria e il senso delle parole nelle lettere che leggerete. Tra le righe si snoda un pensiero ricco, complesso, talvolta involuto, come quello di intelligenze e culture nella stagione più fertile. È la vivacità impetuosa e scomposta ...

Sex and Violence

Sex and Violence

Autore: Roberto Curti , Tommaso La Selva

Numero di pagine: 693

Torna in una nuova edizione, aggiornata e ampliata, Sex and Violence, un viaggio in tutto ciò che è estremo al cinema, dai primordi ai giorni nostri: immagini e pellicole oscene, immorali, violente, scioccanti, proibite. Con un approccio trasversale e curioso, privo di pregiudizi e aperto a riflessioni sociologiche, gli autori analizzano cinema d’autore e di genere, arte e pornografia, Occidente e Oriente: l’America puritana e moralista del Codice Hays e la nascita degli horror splatter, l’esplosione dell’hardcore e le provocazioni di autori come Robbe-Grillet, Zulawski, Borowczyk, figure di culto come Jesús Franco, Alberto Cavallone e Jos. Mojica Marins, il cinema italiano dell’eccesso e scandalosi capolavori come Salò o le 120 giornate di Sodoma ed Ecco l’impero dei sensi, le derive più sconvolgenti del cinema orientale, i documentari shock, gli snuff movie. Per interrogarsi infine sugli orizzonti futuri di un laboratorio filmico in perenne mutazione, dai contorni ambigui e spesso indecifrabili.

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