
Este livro, curso básico de Italiano para iniciantes, é o resultado da experiência dos autores que planejaram as aulas para ensinar um grupo de descendentes de italiano da comunidade onde vivem. O livro possibilita embasamento simples para que o estudante avance em seus objetivos no conhecimento do idioma italiano, que é uma língua que encanta e que remete a própria história da diversidade cultural do povo brasileiro. É um curso básico e rápido, com aulas gramaticais práticas e interativas, proporcionando motivação e desenvolvimento para o estudante no aprendizado do idioma italiano. Acreditamos no poder transformador do ser humano pela educação e que o conhecimento tem o poder de impactar vidas e impulsionar para grandes oportunidades que inspiram e transformam .
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Ottobre 1935, la leggenda vuole che in una sola notte Giovanni D’Anzi componga Madonina, atto ufficiale di nascita della canzone milanese. La storia però comincia prima, tra canti popolari e filastrocche, e questo volume la percorre tutta, dalle musiche di strada fino ai rapper di oggi. Caratteristica principale della canzone milanese è quella di mescolare diversi generi di spettacolo come il varietà, il teatro, il cabaret, ma anche vari tipi di musica. Il pop e il rock si intrecciano con il jazz o con i canti della tradizione popolare e del dialetto. Un effervescente laboratorio da cui sono usciti autori come Enzo Jannacci e Giorgio Gaber o una leggenda vivente come Adriano Celentano. E prima di loro Milly, il Quartetto Cetra, Gorni Kramer, artisti di cultura sofisticata ma con un linguaggio che ha reso le loro canzoni patrimonio di tutti. E poi i grandi cantautori milanesi come Roberto Vecchioni ed Enrico Ruggeri. Ulteriore segno della vitalità della musica a Milano sono stati i grandi concerti: dai Beatles a Bob Marley, da Frank Sinatra a Bruce Springsteen fino a Vasco Rossi, re di San Siro. Fotografie di interpreti noti e dimenticati, di concerti celebri e di esordi...
Dall’esordio nel 1951 all’edizione 2019. Tutto – ma proprio tutto – quello che c’è da sapere sul Festival più amato dagli italiani: le serate, le canzoni, gli autori, gli interpreti, le classifiche, le curiosità, i vincitori e i vinti, la televisione, i presentatori e i dietro le quinte. E quel “Sanremo d’Europa” che è l’Eurovision Song Contest. Un viaggio nel tempo, nella musica, nella storia, nei ricordi e nelle emozioni di tutti noi.
Precotto, periferia nord di Milano. Tra viali enormi, smog e grigi palazzi altissimi, c'è un ragazzo che sogna qualcosa di speciale per il proprio futuro. Si chiama Gianluca, ha 16 anni, i capelli lunghi e il volto magro, bello, irresistibile. Una passione particolare fa battere il suo cuore: non sa dove, non sa quando né perché, ma è convinto che un giorno potrà fare musica. Dal sogno alla realtà il confi ne è a volte tanto sottile da sembrare impercettibile, e nel suo caso questo confi ne scompare come d'incanto. Compone delle canzoni nella sua camera accompagnandosi con la chitarra, cercando con caparbietà un proprio stile. Dopo pochi mesi arriva l'esordio e il suo nome balza sulla bocca di tutti; pezzi come La mia storia tra le dita, Falco a metà e Destinazione Paradiso lo fanno diventare uno dei cantautori più amati d'Italia, e non solo. Ma da quel momento comincia la sua lotta per difendere la propria libertà artistica e tenersi il più possibile lontano dallo star system, all'interno del quale non si sente a suo agio. Da questo periodo di ribellione nascono album rivoluzionari come Fabbrica di plastica e Campi di popcorn, seguiti da Il giorno perfetto, Sdraiato...
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Un giovane professore di filosofia e storia, appena diventato di ruolo in un liceo scientifico di Milano. Le sue esperienze, le sue passioni e le sue vicissitudini personali si alternano alla sua vita lavorativa e creano uno spaccato di vita realistico e sfaccettato. Sono nato per caso a Lecco nel 1992, anno spartiacque per la storia italiana ed europea. Ho quasi sempre vissuto in Barona, periferia sud-ovest di Milano. Mi sono diplomato senza infamia e senza lode al Liceo scientifico Salvador Allende e successivamente mi sono laureato in Filosofia e Scienze filosofiche (triennale e magistrale) all’Università degli Studi di Milano. Ho fatto l’Erasmus a Nantes, in Francia, e per i primi mesi del 2018 ho vissuto e lavorato a Siviglia. Collaboro da ottobre 2016 con la rivista online Frammenti occupandomi di sport (calcio in particolare) da un punto di vista storico-culturale. Fuoritempo è il mio primo romanzo.
In un libro di interviste e aneddoti un ritratto alternativo di Lucio Battisti, tracciato da personaggi che hanno avuto in qualche modo rapporti con l’opera del cantante-compositore: interpreti, cantautori, musicisti, produttori, tutti ospiti de “La Lira Battistiana – premio pop d’autore”, ideato a Imperia da Jeff Aliprandi. Il lavoro parte dalle atmosfere suggestive del grande Lucio che nei primi anni ’70 arriva all’apice dl successo con lavori quali Il mio canto libero – l’ellepì che si apre con La luce dell’est – per approdare al Battisti “bianco”, del CD del ’94 Hegel, ultimo frutto di trent’anni di attività compositiva, che ospita, tra i brani più significativi, quello intitolato Estetica. Nel ripercorrere le vicende e l’opera di Lucio Battisti, attraverso testimonianze e documenti, gli autori pongono l’accento in particolare sul carattere originale, quasi isolato, dell’esperienza battistiana nel panorama della canzone d’autore dei passati decenni di fine secolo: accusato spesso di “parlare troppo di sentimenti”, di “non impegnarsi abbastanza nel sociale”, di puntare tutto sulla bellezza della musica e sulla musicalità del...
Raccontare il 2014 attraverso le dichiarazioni dei protagonisti. In questa Pillola mediatica ci sono gli interpreti quotidiani dell’informazione ma anche chi si è venuto a trovare sotto i riflettori della cronaca magari solo per qualche giorno o per qualche ora. C’è soprattutto, credo, un’inedita rivisitazione del “circo mediatico”. L’ispirazione mi è venuta dal mio lavoro quotidiano di giornalista, dalla lettura o dalla visione di filmati di cronaca. A prescindere dalla politica italiana (che offre comunque spunti molteplici) sono qui annotati, giorno per giorno e da tutti i settori, quegli eventi e quelle frasi che hanno caratterizzato la giornata o che semplicemente si sono distinti per la loro singolarità. La struttura narrativa della pubblicazione, semplice ed essenziale, si compone di un titolo, un sottotitolo con una o più dichiarazioni, un’analisi raccontata del fatto e, a volte, un breve commento finale. L’intento non è solo quello di far riflettere e di strappare un sorriso (talvolta dolceamaro) a chi legge o rilegge quanto è successo l’anno scorso. Si vuole anche documentare, sia pur attraverso una sintesi che è del tutto personale, gli...
I testi delle canzoni sono autentiche poesie e, come tali, sono entrate prepotentemente nel linguaggio e nella cultura contemporanea. Il cinema, la politica, perfino la religione, attingono sempre di più al grande patrimonio costituito dalla poesia applicata alla musica. L’antologia curata da Sergio Dragone propone e analizza i brani più belli di quasi 500 canzoni, tutte molto popolari, organizzandoli per temi ben definiti. È una rivincita dei parolieri sui musicisti, ma anche uno straordinario viaggio nella storia della musica leggera italiana.
ROMANZO (154 pagine) - NARRATIVA - Cosa faresti se in una notte gelida qualcuno che non vedi da vent'anni bussasse alla tua porta, confessandoti di aver ammazzato il tuo primo amore? Sì, proprio quel bel fusto del liceo, quello che hai tanto desiderato ma che proprio non ti filava, preferendo la tua migliore amica... e se quel qualcuno che piomba in casa tua in piena notte fosse proprio quella tua amica, sparita vent'anni fa dopo averti rovinato per sempre la vita? Roma, primi anni Novanta; Federica è un'adolescente grassa, sola e fragile; Silvia, al contrario, è magra, determinata e benvoluta. Le due amiche condividono tutto, incluso Marco, il fratello di Federica, con cui Silvia intreccia un rapporto piuttosto ambiguo. Ma mentre Marco e Silvia si ostinano a negare qualunque coinvolgimento sentimentale, Federica non fa nulla per nascondere il suo folle amore per Davide Tedeschi, "il più figo e il più stronzo della scuola", il maschio Alfa che non la degna di uno sguardo, prendendola in giro per la sua condizione di "cicciona secchiona quattrocchi". Federica e Silvia sono inseparabili fino a una notte del 1996, quando un evento inaspettato e drammatico sembra dividerle per...
Ha voluto una vita spericolata, di quelle vite fatte, fatte così. E l’ha avuta. Sempre. È un artista, e un uomo, unico. Vasco.
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.
Un suggestivo e inedito percorso tra la Divina Commedia di Dante e i cantautori italiani che negli ultimi decenni hanno ri-scritto parti del poema, o ne hanno semplicemente citato parole ed espressioni, evocando personaggi e situazioni, con gusto e con sentimento popolari. Hanno così contribuito a rinnovare il mito di Dante, il classico per eccellenza della tradizione e della civiltà italiane. Il libro inaugura la sezione “Antenne”, della collana “cri cri”: piccola nel formato e nel prezzo, ma grande nelle ambizioni.
"Non si erano mai innamorati della stessa ragazza. Era una legge non scritta: se la tipa piaceva a uno non poteva piacere all'altro. Punto e basta." Chi l'ha detto che Roma nord e Roma sud sono mondi opposti e inconciliabili? Lorenzo vive sulla Cassia, Leonardo alla Garbatella, eppure sono amici da sempre. È vero, battibeccano spesso e sono molto diversi, ma si conoscono da quando erano piccoli e sono uniti ancora oggi, a quasi trent'anni. A fare da collante tra loro, oltre alla comune passione per la Magica, c'è Matteo, che non a caso vive al centro e sa sempre cosa dire per metterli d'accordo. Solo che, da quando si è fidanzato con Chiara, Matteo è praticamente scomparso e senza di lui sembra tutto più difficile. Dopo qualche tempo, però, Lorenzo e Leonardo incontrano Chiara per caso e scoprono che la ragazza è tornata single. Basta poco, a quel punto, perché i due amici si lascino catturare dal suo fascino e comincino entrambi a "batterle i pezzi", ritrovandosi l'uno contro l'altro, all'improvviso rivali in amore. La competizione toccherà livelli vergognosamente bassi, perché si sa, quando c'è di mezzo il cuore non ci sono regole: conta solo vincere. E il campo di...
Disprezzata e derisa, ma idolatrata nella sua funzione sacra, la prostituta attraversa epoche e luoghi della storia lasciando tracce indelebili della sua esistenza. La sua figura emerge con forza in molte opere letterarie e altre declinazioni artistiche, facendo sopravvivere, in una continua metamorfosi, la sua costante presenza nella memoria collettiva. Il presente volume, che raccoglie contributi di studiosi italiani e stranieri, riflette in maniera caleidoscopica e con l’aiuto di esempi scelti il suo ruolo e il modo in cui è stata rappresentata. L’indagine prende anche in considerazione il fenomeno della prostituzione maschile.
Dalla Banda di Tarquinia ai Dear Jack, dall'uscita dal gruppo al sole della California: quello di Alessio Bernabei è un sogno che si avvera. Anzi, più sogni. Una strada fatta di alti e bassi, di successi e soprattutto di musica. Quella che scalda il cuore, incendia l'animo dei suoi fan e riempie queste pagine accompagnando foto e memorabilia, backstage e curiosità. Un libro ricco e sincero, in cui Alessio condivide ricordi, desideri e paure, in una parola sola: la sua storia straordinaria.
Leggende Metropolitane è un libro che nasce dalla volontà di condividere un percorso di oltre venti anni di ricerche, analisi e approfondimenti da parte dell’autore sul tema del folklore contemporaneo e dell’immaginario collettivo. Il libro parte con il cercare di analizzare il fenomeno della “leggenda metropolitana”, del rumor, come forma narrativa a sé stante, con il punto di vista della psicologia sociale e con approccio documentaristico. Il volume racconta, approfondisce e in molti casi spiega oltre cento storie, organizzate per temi. Leggende legate alla sfera del sesso, storie legate al mondo degli animali, racconti horror, macabre scoperte, rapimenti misteriosi, scherzi, truffe e divertenti equivoci. Un capitolo speciale è dedicato alle Leggende universitarie, un vero e proprio microcosmo di questo affascinante mondo, così come alle storie su prodotti di largo consumo, fino ad arrivare al mondo del cinema e della musica. La leggenda si tinge di mistero quando si affrontano temi come mostri, creature leggendarie, creature magiche e fatate, luoghi ed oggetti impossibili di un lontano passato. Un affascinante percorso in cui tutti possono riconoscersi e scoprire,...
Ho incontrato per la prima volta Vasco alle otto di un brumoso mattino di marzo del 1977, alla stazione dei treni di Modena. Ciò che attirò maggiormente la mia attenzione fu la custodia della sua Ovation, una chitarra ipertecnologica che era il sogno proibito di tutti i chitarristi alle prime armi. Chiesi a Vasco di lasciarmela provare. Era gelosissimo di quel gioiellino, ma al tempo stesso era curioso di vedermi all’opera. Iniziai e dopo un po’ Vasco mi disse: “Cazzo, sei bravo, eh! Tu sì che sai suonare la chitarra”. La prima volta che lo sentì metter le mani su una chitarra, Vasco rimase allibito, e lo ricorda come fosse oggi. Da quel momento Maurizio Solieri diventò il suo chitarrista. Per risalire a quell’incontro fatale, occorre tornare indietro al 1977 e calarsi nella provincia emiliana. All’epoca Solieri era un ragazzo troppo pazzo per la musica per studiare medicina come avrebbe voluto la sua (buona) famiglia, e Vasco un dj che meditava di incidere un disco, ma “già allora”, rievoca Maurizio, “si capiva che era convinto di arrivare lontano: lo si intuiva anche solo guardandolo in quegli occhi azzurro cielo che, come avrei scoperto in seguito,...
Un piccolo paese dell'Italia centrale, un tessuto sociale disgregato, giovani e meno giovani le cui esistenze non hanno alcuna profondità e umanità. Dario è un perditempo che si è autoconvinto che il suo posto di lavoro sia la ricevitoria Snai e il videopoker il suo modo di fare gli straordinari; Matteo è uno dei reduci della laurea in Scienze della comunicazione che vivacchia vendendo minerali online e facendo il dj in qualche rave party di provincia; Irene è una ex punkabbestia che ha trascorso l'ultimo anno barricata in casa; Maurizio, di diversi anni più grande, lavora più o meno nella piccola azienda di famiglia che produce lapidi mortuarie ma l'unica cosa che gli interessa davvero è la cocaina. I quattro si incontrano in una camera di ospedale e, quando si ritrovano nel bar del paese, pensano al modo di sfruttare un meccanismo psicologico vecchio come il mondo: chi vende la propria anima sentirà il disperato bisogno di ricomprarla. A qualsiasi costo, a qualsiasi prezzo. Eppure anche questo business li vedrà perdenti.
L'assurda vicenda di un La minore
La televisione è, oggi più che mai, un linguaggio spettacolare, una simulazione volta a mettere in scena la vita: l’ordinario, il consueto, il quotidiano, presentato come tale. Nel tentativo di avvicinarsi allo spettatore, dunque, il broadcaster parla...
Un bosco sperduto del Trentino Alto Adige. Una bianca distesa di neve. Una donna torturata e uccisa a cui hanno cavato gli occhi. Mila Zago, cacciatrice di taglie per la BHEG, l'agenzia segreta per la sicurezza europea, viene incaricata di catturare l'autore del massacro. Ma procedendo nell'indagine, Mila scopre che la storia della donna uccisa s'intreccia con quella di Laura Giozzet, la prima candidata premier italiana: una donna che rappresenta una novità talmente sconvolgente per il sistema politico del Paese che qualcuno ha deciso di chiuderle la bocca a colpi di pistola, riducendola in fin di vita. In questo nuovo capitolo della sua Ballata, Mila si scontrerà con sette sataniche, politici corrotti e contro le più spietate e allucinanti sopraffazioni degli uomini. Con Regina nera, Matteo Strukul mescola il pulp al noir più cupo, quello di James Ellroy e Stieg Larsson, ripercorrendo le tracce di Ernst Theodor Amadeus Hoffman in compagnia di Joe R. Lansdale e Victor Gischler. Un sequel spettacolare.
i miei liberi dialoghi in quarantena con i più grandi cantanti della musica italiana attraverso le loro canzoni. Da Lucio Battisti a Tiziano Ferro, da Laura Pausini a Ligabue, passando per De Gregori, Lucio Dalla, Carmen Consoli,Eros Ramazzotti e molti altri.
Da più di vent’anni Stefano Meloccaro fa il giornalista. Ha girato il mondo per raccontare il tennis, ed è il conduttore del programma di approfondimenti che fa da trait d’union alle cronache Sky sui Masters 1000 (i tornei più importanti del circuito ATP Tour), sulle ATP Finals (un tempo lo chiamavamo Master) e sui Championships di Wimbledon. Lì Meloccaro ha intervistato tutti i più importanti personaggi del tennis moderno. Ma da qualche tempo, se chiedi in giro chi è Stefano Meloccaro ti senti rispondere: “È il giornalista che lavora con Fiorello a Edicola Fiore”. Ovvero, il co-protagonista in una trasmissione di grande successo. Così, chi ancora non lo conosceva, ha finalmente scoperto questo simpatico ragazzo di 52 anni che canta, suona e porge la battuta al grande showman con la stessa precisione con cui il suo amico Paolo Bertolucci preparava la strada alle incursioni a rete di Adriano Panatta. In questo libro, Stefano Meloccaro mette assieme ricordi come quello di una strana partita di doppio con Adriano Panatta, interviste a numeri 1 che si chiamano Federer o McEnroe, curiosi retroscena di un mondo che conosce dall’interno. E tanto altro ancora, narrando...
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!
Dal Sud America agli Usa, dall’Africa all’Europa, dall’Asia all’Oceania, le rotte e i profitti dell’industria della polvere bianca. Storie di trafficanti, uomini d’affari, spacciatori e consumatori della regina delle droghe, che intossica milioni di persone, arricchisce le mafie e inquina il pianeta. Datele il soprannome che preferite: polvere d`angelo, bamba, cocco, barella, bonza, piscia di gatto, neve... Ma tenete bene a mente una cosa. Con qualsiasi nome la si chiami, non c`è dubbio, negli ultimi anni la regina delle droghe è diventata lei: la COCAINA. Secondo l’Onu, ne fanno uso almeno 21 milioni di persone nel mondo, 13 in Europa, 1 milione in Italia. Ma il numero totale dei consumatori cresce di continuo, in parallelo col calare del prezzo della singola dose: da sfizio costoso per le voglie dei ricchi, la polvere bianca è ormai alla portata di tutte le tasche, tanto che a Roma e Milano si vendono ormai dosi a 10-15 euro per i ragazzini. In tutto il pianeta, il giro d’affari della vendita all’ingrosso e dello spaccio minuto frutta alla Cocaina S.p.A. quasi 500 miliardi di dollari l’anno, da spartire nella trafila che va dai campesinos ai chimici, dai...
Più ci dirigevamo a ovest più sull’autostrada ogni cosa appariva pop. Improvvisamente sentivamo di far parte di qualcosa, perché anche se il pop era ovunque, per noi era la nuova arte. Una volta che diventavi pop non potevi più guardare un’insegna allo stesso modo. Una volta che pensavi pop non vedevi più l’America come prima. (Andy Warhol) Da Nilla Pizzi a Marco Mengoni, da Abramo a Malcolm X, da Socrate a Bauman, sono innumerevoli i link che Sottocornola suggerisce nel suo viaggio fra musica, cinema, mode, televisione, controculture e spiritualità, alle radici della popular culture italiana e del suo immaginario globale, mentre tratteggia il grande affresco del '900 sino al nuovo millennio, fra saggi, interviste, lezioni-concerto e disegni pop che ci accompagnano in un percorso interdisciplinare e transmediale imprevedibile e affascinante. Questi "Saggi pop" si confrontano dunque coi prodotti della cultura di massa in Italia, analizzati come contestuali a un sistema che tende a mercificare tutti gli ambiti vitali della persona, ma anche come spazio socio-culturale di negoziazione di senso e costruzione di identità, in una "indagine della bellezza possibile" che...
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