
ANNO 2019 L'AMBIENTE
Autore: ANTONIO GIANGRANDE
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Un best-seller di fine ottocento. Nello scenario di Napoli e della sua periferia De Marchi colloca la storia di un delitto. I due protagonisti, U barone e U prevete, sono entrambi esseri abbietti: l'assassino è il barone Carlo Coriolano di Santafusca, un nobile decaduto vizioso, dissoluto e dedito alle pratiche più immorali accennate, sia pure piuttosto pudicamente, nel capitolo intitolato "L'orgia" dove, tra l’altro, si legge che l’ "onda bionda e spumosa" della Sciampagna "spruzzò i seni delle ragazze" e dove "donne sdraiate e seminude [...] fumavano le loro sigarette"; ma oltre a ciò il nobile libertino è anche un darwiniano e acceso materialista, ma anche forte del suo privilegiato ruolo sociale per ritenersi al di sopra della giustizia e delle leggi dello stato. L'assassinato invece è don Cirillo, un prete ricchissimo grazie al lotto e all'usura, pure chiacchierato perché i numeri giusti per vincere al lotto li dà alla bella moglie del cappellaio... Sono in scena, insomma, due squallidi personaggi che rappresentano il peggio della nobiltà e della chiesa, gli istinti più meschini e sfrenati.
Misteri, segreti, storie insolite e tesori I misteri e le storie inedite, le luci e le ombre del santo dei miracoli tra fede, esoterismo e scienza Chiamatelo pure come credete, tanto nessuno dei soprannomi assegnati a san Gennaro (’O Guappone, faccia ’ngialluta, l’Avvocato...) riesce a esprimere totalmente la sua storia – bistrattata, perfino dalla Chiesa – e il percorso politico-religioso che l’ha imposto sul trono della città di Napoli. Ai suoi piedi si è accumulato un patrimonio più ricco del tesoro della regina d’Inghilterra e degli zar di Russia; conta 25 milioni di devoti, eppure i fedeli lo hanno più volte accusato di tradimento e destituito con un colpo di spugna. Braccato dalla scienza, indagato dagli occultisti e osannato dai credenti, tirato per la mitra da Benevento e dalla Calabria che lo reclamano, san Gennaro è sempre nell’occhio di un ciclone, proprio com’è il luogo di culto del martire: di esclusiva proprietà della cittadinanza, benché all’interno della cattedrale partenopea. Ma, chi era realmente san Gennaro? E come mai del prodigio del sangue non c’è traccia fino a oltre mille anni dopo il martirio? Un viaggio contromano...
«A Pasqualino, perché aveva sei anni e ogni mattina portava giù l'immondizia, al pescatore monco, perché ammansiva il mare, a santo Strato, perché proteggeva il palazzo e i malati»: a loro Márai dedica il suo «romanzo napoletano», ambientato nella città dove visse dal '48 al '52, prima di partire per gli Stati Uniti. A formare il vasto coro, lacero e sgargiante, che commenta la vicenda intorno a cui è costruito il libro sono gli uomini, le donne e i bambini della città, con la loro miseria, il loro lerciume, la loro fatica di vivere e il loro orgoglio ancestrale di aristocratici; e le interminabili chiacchiere, le liti che scoppiano furibonde, teatrali, ritualizzate, da una finestra all'altra, i lutti non meno teatrali e urlati, i santi arcigni e polverosi dentro le teche di vetro – con la loro umanità piagata e ghignante. Un intero popolo che, fra tutte le possibilità, crede che «la più verosimile» sia il miracolo. Un giorno, dalle parti di Capo Posillipo, vanno ad abitare due stranieri, un uomo e una donna (inglesi? polacchi?): displaced persons, così li definiscono le autorità, profughi. Anche loro, almeno per un po', crederanno che lì possa avvenire il...
L’A., attraverso l’analisi del rapporto fra abitati aree funerarie e della tipologia dei corredi ad esse associati, ricostruisce un quadro diacronico degli insediamenti e dei complessi funerari. Ai capitoli a carattere generale della parte prima segue la schedatura analitica dei 238 complessi archeologici individuati nell’area in esame, corredata dalla documentazione grafica completa del materiale inedito e di quello di nuovo rinvenimento.
Napoli, 1947. Un solo uomo si fa avanti per riportare nel capoluogo partenopeo il tesoro di san Gennaro che è stato nascosto a Roma durante l’ultimo conflitto bellico. Vale più di quello della regina d’Inghilterra. L’uomo si chiama Giuseppe Navarra e ha fatto i quattrini, e tanti, con la borsa nera e i traffici illegali. Tutti lo conoscono come il re di Poggioreale. A fargli da scorta viene eletto Stefano Colonna di Paliano, un nobile vero, vicepresidente della Deputazione, l’antica istituzione che dal 1527 garantisce il rispetto del contratto tra Gennaro e il suo popolo. È l’uomo giusto al momento giusto. C’è un solo problema. Ha più di ottant’anni. In missione per conto del santo, sulla Lancia che fu di Mussolini, con le casse del tesoro a bordo, il “re” e il “principe” affrontano un viaggio di ritorno che si rivelerà più lungo e contorto del previsto. Incroceranno gente stramba e disperata che abita all’ombra dei campanili nei paesi devastati dai bombardamenti, in un’Italia dove la legge è scomparsa, la fame la fa da padrona e la gente non vuole arrendersi. Intanto a Napoli nessuno sa più niente di loro. Un ufficiale dei carabinieri, il...
«Fare lavoro di servizio oggi significa confrontarsi con bisogni individuali che cambiano continuamente in rapporto alle profonde trasformazioni socio-demografiche in corso. La competenza dell’assistente sociale è particolarmente adatta a interagire con queste situazioni, perché conosce gli assetti istituzionali e sa adeguare la professione alle azioni organizzative necessarie. Il libro di Annarita Manocchio è un esempio interessante di questo stile e modalità di agire. I temi messi in analisi sono svariati: le politiche che mutano in rapporto al mercato; i diversi modelli di welfare (statunitense ed europeo); lo specifico caso italiano caratterizzato dalla complessa interazione fra Stato, Regioni, enti locali; la sostenibilità del sistema in relazione ai bisogni; la mutualità sanitaria come contributo al funzionamento delle cure per la tutela della salute. Tuttavia l’elemento più originale di questo testo è la sistematica analisi delle innovazioni determinate dal Web. L’utilizzo esteso di queste tecnologie influenza profondamente la vita delle persone e si riflette in modo importante sulle istituzioni di servizio. Ecco allora che la metodologia del “lavoro di...
Curiosità, storie inedite, misteri, aneddoti storici e luoghi sconosciuti della città partenopea Il volto sorprendente di una città dalle mille anime, geniale, misteriosa, inaspettata Spaccati inediti, storie sconosciute o alternative, focus meno noti su argomenti famosi, aneddoti, avvenimenti tratti dalle cronache dei secoli passati, misteri sepolti tra manoscritti, pietre, guglie e pareti, curiosità ed episodi legati a personaggi celebri e poi del tutto dimenticati: questo libro racconta ciò che spesso è stato tralasciato dalla storiografia ufficiale o è rimasto nascosto tra le pieghe della storia “autorizzata”. In Forse non tutti sanno che a Napoli..., oltre la linea dei luoghi comuni, i duemilaseicento anni circa delle avventure napoletane sono presentati sotto una luce nuova e rivelano aspetti insoliti, a volte oscuri o occultati, ma sempre affascinanti. Grazie a questi preziosi tasselli prende vita sotto i nostri occhi una rappresentazione originale, viva e sorprendente della città partenopea. Una città resa grande dalle storie minime e che ha saputo, da sempre, rendere grandi anche le storie minime. Forse non tutti sanno che a Napoli... ...il simbolo che tiene...
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