
È possibile, oggi, non rinunciare al femminismo ma nemmeno alla femminilità? Ci sono molte cose che le ragazze contemporanee non vogliono più essere: non le spose sottomesse degli anni Cinquanta, tutte casa, cucina e marito, ma nemmeno le femministe arrabbiate degli anni Settanta, con i loro falò di reggiseni e l'odio per i maschi. Ci sono molte altre cose che le ragazze contemporanee sono già, invece: donne in carriera, politiche impegnate, esseri umani indipendenti nella gestione del proprio corpo e della propria vita sentimentale e sessuale. Eppure quelle ragazze continuano a essere anche figlie, fidanzate, madri, spose. Come non rimanere, allora, prigioniere dell'uno o dell'altro modello?, si chiedono Giulia Cuter e Giulia Perona. Come ripensare al femminismo, quello storico e con la F maiuscola che un po’ spaventa per la sua complessità e un po’ respinge per la sua fermezza, alla luce dei cambiamenti intercorsi fra quegli anni e questi? Qual era il punto di partenza, e quanta strada siamo riuscite a fare grazie a quella rivoluzione?
Ironica, divertente e soprattutto tenera: la storia di una bambina con una famiglia particolare e bellissima. Pearl ha una nuova compagna di scuola ed è super fantastica. Si chiama Matilda, corre velocissima, si arrampica sui rami più alti, sguazza nelle pozzanghere e soprattutto... ha due papà! Chissà come ci si diverte, a casa sua, pensa Pearl, che si immagina già cene a base di torte e caramelle e serate a saltare sul letto. Quando però va a trovare Matilda, Pearl si accorge che la vita dell’amica è esattamente come quella che fa lei: piena di regole e di raccomandazioni. Insomma, avere due papà è... noioso quanto avere una mamma e un papà! Un libro attuale e necessario per raccontare l’amore.
Il senso di questo libro non sta tanto nel raccontare nove meravigliose storie di vita, quanto nel trasformarle in altrettante ispirazioni per vivere meglio la propria. DAL PIEMONTE ALLA SICILIA, UN VIAGGIO IMPREVEDIBILE PER RISCOPRIRE IL SENSO DELLA VITA Sai, non ti ho ancora detto perché ho iniziato il mio viaggio, e ora che sono tornato mi sento felice seduto qui sul balcone. Eppure tutto quello che mi hanno raccontato non mi ha dato che un piccolo assaggio delle verità che stavo cercando. Cosa posso rispondere adesso alle domande dei miei figli? Tra poco verranno a sedersi qui, al tavolo del buongiorno. Racconterò loro dei marinai e dei contadini, delle nuvole e dei calzini caldi, delle stagioni e delle galosce, delle secche e del vento in poppa. E spiegherò loro da dove viene l’amore e perché la vita è un meraviglioso viaggio.
Policroma e mutante è la letteratura per l’infanzia, un universo affascinante e misterioso, spesso poco conosciuto anche dagli addetti ai lavori. Nonostante si inciampi sempre più frequentemente negli appetiti commerciali di redazioni allenate a vedere nel bambino più un consumatore da convincere che un lettore da formare, la letteratura per l’infanzia ha saputo evolvere nel tempo e opporre, a libri tronfi di storie mediocri o finali moraleggianti, trame raffinate, emozionanti, sovversive, che alimentano l’immaginario del bambino, ne esaltano la libertà, parlano di temi ostici quali la sessualità e la morte, rovesciano le finzioni degli adulti, generano un flusso di energia trasformatrice. Costruito sulla felice alternanza di saggi dallo stile asciutto e incisivo, il volume offre uno spaccato rigoroso della dinamicità del panorama contemporaneo della narrativa per ragazzi: tocca le terre fantastiche delle fiabe e i lidi ristoratori della poesia, della sperimentazione linguistica oulipiana; dibatte sull’imprescindibile ruolo svolto dai libri per la primissima infanzia e dai romanzi di formazione ed educazione sentimentale dedicati agli adolescenti; presenta una...
“Nuove e rinnovate densità demografiche – considerando i flussi costanti e ininterrotti delle emigrazioni‐ all’interno del potere formidabile e incontrollato dell’Occidente e del suo progetto di costruzione di Dio come pensiero di pensiero (nóesis noéseos), sono in composizione. Ora. L’Islam, catalizzatore delle masse di questo movimento verso il Nord dell’Europa, oltrepassando la metafisica occidentale e rinnovando le fedi abramitiche, in particolare, offre una (la) sostanza che nel paradosso del supporto limitante dei fedeli perseguitati dalla ricerca di un Umanesimo tratteggiato nell’età moderna non desiste. Al contrario, si dispone pericolosamente alle invocazioni intercettanti del richiamo al martirio. Ecco perché la religione islamica conforma comunque la vita nel bene, in un’inedita, immutata ed esclusiva collocazione universale.”
Raccolte da A. N. Afanas’ev Cura e traduzione di Luisa De Nardis La raccolta completa delle più famose e belle fiabe della tradizione russa Masha e l’Orso non è un’invenzione dei nostri giorni. Gli sceneggiatori del celebre cartone animato che ha fatto il giro del mondo hanno tratto l’ispirazione da una celeberrima fiaba della tradizione folkloristica russa. In un unico volume sono qui raccolte straordinarie fiabe popolari, caratterizzate da una prosa ricca di formule e rime e dall’uso costante e divertito di proverbi e filastrocche. Animali, oggetti, bizzarre creature, esseri magici: un universo popolato da elementi della cultura contadina o provenienti dalle leggende delle diverse etnie, che hanno regalato al Paese un immaginario fiabesco unico nel suo genere. E tale ricchezza è stata preziosa fonte di ispirazione per i maggiori scrittori russi dell’Ottocento: un libro da leggere ai bambini e che piacerà moltissimo anche agli adulti.A. N. Afanas’evnacque a Bogucar nel 1826. Studioso e amante del folklore slavo, consacrò la propria attività alla raccolta e alla pubblicazione di fiabe e leggende russe. Numerosi anche i suoi contributi scientifici...
Represents a variety of families, some big and some small, some with only one parent and some with two moms or dads, some quiet and some noisy, but all alike in some ways and special no matter what.
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