
Ejercicios de paleografia latina
Autore: Fernando De Lasala , Fernando DeLasala
Numero di pagine: 226"Questo CD-ROM contiene il testo completo del libro, immagini comprese, in formato .html."--Container.
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Esistono diversi modi di accostarsi ai documenti. Questo libro, scritto dalla mano di due professori di Storia Ecclesiastica, osserva e studia i documenti dalla prospettiva degli storici. Senza tralasciare gli elementi caratteristici - esterni ed interni - dei documenti, essi sono presentati sotto la luce della loro genesi, insieme alle persone che formano parte attiva nelle cancellerie dei sovrani e dei romani pontefici. D'altronde, sarebbe d'auspicare un accostamento ai documenti dalla prospettiva di cio che in linguaggio cibernetico e denominato la formattazione, termine in cui entrano non soltanto la forma esterna, ma anche i codici nascosti che sono veramente indicativi dell'interna architettura dei documenti. Il contenuto di una carta emanata da una cancelleria ha dei chiari riflessi sulla sua forma esterna. Scopo di questo libro e che gli studiosi di questa disciplina si accostino ai documenti medievali e moderni in modo tale che riescano ad intavolare con essi una specie di abituale familiarita.
Il Concilio di Trento nel decreto XVIII della XXIII sessione (cum adolescentium aetas) stabili che ogni diocesi avesse un proprio seminario per permettere ai sacerdoti di predicare ed educare alla fede. Il seminario tridentino si prefiggeva la formazione di un clero istruito che sapesse testimoniare e comunicare la fede. Questo testo prende in esame la fondazione e i primi quarant'anni di vita del Seminario Romano con i suoi aspetti istituzionali per poi passare ad analizzare la vita interna, il vissuto quotidiano di un tempo rilevando le difficolta incontrate dall'istitutto e il contributo apportato ad esso.
La riproduzione digitale è collegata alla pubblicazione "Fernando Malavolti. I diari delle ricerche 1935-1948", a c. di Silvia Pellegrini, Cristiana Zanasi, ill. b.n., bross., Firenze [isbn 978-88-7814-656-3] [e-isbn 978-88-7814-657-0]
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Molte persone, quando sentono parlare di filosofia, hanno un sussulto. Filosofia? Che roba è? Sicuro non mi riguarda. E sbagliano, perché le domande fondamentali della filosofia prima o poi ce le siamo poste tutti: riguardano la morte, la verità, la giustizia, la natura, il tempo. Fare filosofia non è altro che riflettere sulla nostra umanità. Se non vi spaventa il fatto di essere umani, non vi può spaventare la filosofia.Ma chi sono i grandi filosofi? Persone come noi, che nel corso dei secoli hanno manifestato inquietudini per le stesse cose che ci rendono inquieti oggi. La loro storia è la storia delle avventure della ragione, la storia del loro genio e del loro ingegno, una storia in cui non mancano persecuzioni, prigioni e martiri, ma neppure scoperte sorprendenti.Questo libro vuole raccontarla con semplicità, senza pedanterie accademiche, perché chi la legge goda, senza complessi e compromessi, della sua emozione intellettuale.
Fernando Malavolti (Modena, 1913-1954) poliedrica figura di archeologo, geologo e speleologo, a partire dagli anni Trenta del Novecento condusse una instancabile attività di ricerca con indagini sistematiche nel territorio modenese, bolognese e reggiano. Fornì un fondamentale contributo allo studio della preistoria e in particolare del Neolitico dell’Italia settentrionale. Leggendarie rimangono le spedizioni organizzate nel 1938 e nel 1945 per studiare gli aspetti geologici, idrologici, botanici, faunistici, paletnologici e toponomastici dell’area carsica dei Gessi Triassici della Val Secchia (Reggio Emilia). Fra il 1935 e il 1948 affida la narrazione meticolosa di 13 anni di ricerche pionieristiche a una serie di Diari che, grazie alla disponibilità dei figli Mara e Marco, sono pubblicati integralmente in forma digitale, corredati da una trascrizione e da indici dei toponimi e dei nomi di persona. Il volume comprende una serie di saggi scientifici che ripercorrono i diversi campi di ricerca che Malavolti attraversò. Il volume si apre con un'ampia biografia che, grazie a una personale e diretta conoscenza dell'autore (A. Saltini) della famiglia e dell'ambiente culturale...
Un ragazzo di quindici anni di nome Thalis Mendes, innamorato della musica, si imbarca in un’avventura per realizzare i suoi sogni e finisce per scoprire un intero mondo magico a lui connesso. Mescolando la realtà con ciò che conosciamo come finzione, questi mondi si intersecano e ci portano un’ondata di eroi e cattivi super potenti dietro una grande fonte di potere chiamata Thalismano. Una trama che funziona con amicizie e passioni, dove tutto diventa possibile, dagli adolescenti che scoprono se stessi a un mondo mistico in espansione: una storia che finisce per portare l’incertezza del domani e la magia di un angelo custode, vieni in questo viaggio incontra Thalismano!
Osvaldo, che era andato a Villa Minozzo per comprare qualcosa per l’osteria, vedendo Zito per la piazza solo, era stato il primo a preoccuparsi delle sorti di Fernando. Aveva iniziato a chiedere in giro per il paese se qualcuno lo avesse visto, ma nessuno sapeva nulla. Tutti si misero a cercarlo per alcune ore senza risultato. Così il povero oste sconsolato prese Zito e lo condusse verso Febbio. Lo sgomento della gente era alto, in paese non era mai successa una cosa simile. Giuseppe e Fernando sono due giovani pastori che ogni mattina, nella bella stagione, portano il loro gregge a pascolare sulle pratine dell’Appennino Tosco-emiliano intorno al monte Cusna. Vivono a Febbio, una frazione di Villa Minozzo, nel reggiano. A casa, però, c’è un clima familiare difficile, poiché il padre, Renzo, torna spesso ubriaco e maltratta Palmina, la madre dei due ragazzi e della neonata Caterina. Fernando decide di andarsene da casa per fare fortuna altrove. Con la complicità di un mercante, e il silenzio del fratello, si allontana. Per lui comincia una nuova vita, un’avventura che lo vedrà scendere dai monti attraverso la Garfagnana per giungere e stabilirsi a Lucca, lasciando una ...
La neoclassica Sala delle Cariatidi del Palazzo Reale di Milano, realizzata fra il 1774 e il 1778 da Giuseppe Piermarini, Giocondo Arbertolli e dagli scultori Gaetano Callani e Giuseppe Franchi, fu gravemente danneggiata nel bombardamento del 1943 e, negli anni successivi, dal parziale stato di abbandono e da un uso non adeguato alla sua conservazione. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali nel 2003 ha avviato un cantiere di studio e ricerca finalizzato a realizzare un necessario intervento di conservazione e di restauro delle pareti decorate, di recente concluso. Il volume raccoglie i risultati degli studi e delle ricerche svolte per completare la conoscenza della Sala sotto i diversi profili: storicoarchitettonico, storico-conservativo e tecnico. Un rilevante apparato documentario dà corpo alle scelte progettuali effettuate e illustra tutti gli aspetti tecnico esecutivi dell’intervento svolto.
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