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Come divenni brigante 2.0

Come divenni brigante 2.0

Autore: Carmine Crocco

Numero di pagine: 256

La vita di Carmine Crocco affascina ancora oggi gli studiosi e gli appassionati di storia, alla luce anche del fatto che il brigante, negli ultimi anni, lasciò su carta diversi scritti autobiografici. Ciò che si è salvato di questa produzione è andato incontro nel tempo a una certa fortuna, legata però anche a dei sospetti sulla sua autenticità. In questo volume sono raccolte la prima, e più famosa, autobiografia di Crocco, in una versione fedele all'originale edizione a stampa (compresi il commento e le note) e il secondo, meno conosciuto manoscritto, preceduti da una nota critica sull'origine e l'autenticità dei testi. In appendice una "intervista" rilasciata dal brigante più celebre della nostra storia contemporanea.

Trattati lettere e frammenti dai manoscritti originali dell’Archivio dei Camaldolesi di Monte Corona nell’Eremo di Frascati, vol. I

Trattati lettere e frammenti dai manoscritti originali dell’Archivio dei Camaldolesi di Monte Corona nell’Eremo di Frascati, vol. I

Guida degli amministratori e dei sindaci delle società anonime, delle casse di risparmio, degli Enti parastatali ed assimilati [Biografia finanziaria italiana]

Guida degli amministratori e dei sindaci delle società anonime, delle casse di risparmio, degli Enti parastatali ed assimilati [Biografia finanziaria italiana]

A tua difesa briganti, lealisti e reazionari del 1860

A tua difesa briganti, lealisti e reazionari del 1860

Autore: Massimo Cardillo

Numero di pagine: 602

Bande, zone operative, capibanda, ex soldati borbonici sbandati, briganti, lealisti e reazionari, che nell'ex Regno delle due Sicilie, dal 1860 per dieci anni si ribellarono all'aggressione piemontese.

Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali dell'esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare

Bollettino ufficiale delle nomine, promozioni e destinazioni negli uffiziali dell'esercito italiano e nel personale dell'amministrazione militare

Briganti!

Briganti!

Autore: Gigi di Fiore

Numero di pagine: 352

«Lo Stato italiano ha messo a ferro e fuoco l’Italia meridionale, squartando, fucilando, seppellendo vivi i contadini poveri.» Con queste parole Antonio Gramsci commenta gli avvenimenti che intorno agli anni sessanta dell’Ottocento insanguinano le campagne nel sud del paese. La storiografia ufficiale ha dipinto a lungo le truppe piemontesi come un esercito di liberazione, strumento di riscatto per tutti i “cafoni” del Sud. Invece, da subito, quei militari si dimostrarono una vera e propria forza di repressione a difesa di una dominazione violenta, statale e di classe, con metodi che fornirono ulteriori argomenti a una rilettura storica del processo di unificazione politica della penisola. In questa prospettiva i “briganti” criminalizzati sulle pagine dei quotidiani del tempo assumono una fisionomia diversa. Non più solo capibanda ma eroi popolari, rivoluzionari romantici costretti a combattere contro un governo miope e tiranno. Utilizzando testimonianze, verbali di polizia e diari, Gigi Di Fiore ripercorre quei mesi in cui il Sud divenne un Far West, salvando la memoria di uomini simbolo di identità e riscatto di un meridione umiliato e offeso. Incontriamo così...

Re e Briganti

Re e Briganti

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 240

Il brigantaggio fu un fenomeno permanente in tutta la storia prima del Regno di Napoli, e poi delle Due Sicilie. Il banditismo rurale costituì un elemento endemico nel mezzogiorno borbonico il cui carattere criminale fu solo l’aspetto più evidente di una più generale mobilitazione politica che fece della violenza selettiva un ulteriore strumento di risoluzione nella competizione tra progetti politici, opportunismi individuali e programmi istituzionali locali e generali. Tra il 1799 e il 1870, in tutte le congiunture di crisi o nelle fasi rivoluzionarie, il brigantaggio riemerse sistematicamente nelle aree interne diventando un’importante, e in alcuni passaggi decisiva, arma della controrivoluzione. Attraverso le ricerche contenute nei saggi, il volume si propone di spiegare la relazione tra brigantaggio, potere politico e istituzioni nel Mezzogiorno pre e post unitario. Si tratta di una prospettiva inedita che, mettendo al centro la monarchia, declina in tutta la storia del Regno i caratteri della mobilitazione controrivoluzionaria, della politicizzazione del brigantaggio e della sua funzione in molti casi assegnatagli proprio dalla monarchia borbonica.

Ruolo di anzianita della magistratura e del personale delle cancellerie e segreterie giudiziarie, dei dattilografi, degli ufficiali e aiutanti ufficiali giudiziari, dell'amministrazione per gli istituti di prevenzione e di pena e degli archivi notarili anno ...

Ruolo di anzianita della magistratura e del personale delle cancellerie e segreterie giudiziarie, dei dattilografi, degli ufficiali e aiutanti ufficiali giudiziari, dell'amministrazione per gli istituti di prevenzione e di pena e degli archivi notarili anno ...

Tra antichità e modernità. Studi di storia della filosofia medievale e rinascimentale

Tra antichità e modernità. Studi di storia della filosofia medievale e rinascimentale

Autore: Fabrizio Amerini , Simone Fellina , Andrea Strazzoni

Numero di pagine: 1213
La guerra per il Mezzogiorno

La guerra per il Mezzogiorno

Autore: Carmine Pinto

Numero di pagine: 512

Il brigantaggio fu l'eroica resistenza meridionale al colonialismo sabaudo o la sfida allo Stato di bande criminali? La guerra per il Mezzogiorno concluse la crisi del Regno delle Due Sicilie, determinò il successo dell'unificazione italiana e marcò la complicata partecipazione del Mezzogiorno alla nazione risorgimentale. Iniziò nel settembre del 1860, dopo il successo della rivoluzione unitaria e garibaldina, e si protrasse per un decennio, mobilitando re e generali, politici e vescovi, soldati e briganti, intellettuali e artisti. Non fu uno scontro locale, perché coinvolse attori politici e militari di tutta la penisola e d'Europa, ma non fu neppure una guerra tradizionale: i briganti, le truppe regolari italiane, i volontari meridionali si sfidarono nelle valli e nelle montagne in una guerriglia sanguinosa, del tutto priva dei fasti risorgimentali. Si mescolarono la competizione politico-ideologica tra il movimento nazionale italiano e l'autonomismo borbonico; l'antico conflitto civile tra liberalismo costituzionale e assolutismo; la lotta intestina tra gruppi di potere, fazioni locali, interessi sociali che avevano frammentato le città e le campagne meridionali. Questo...

Dopo Francesco, oltre il mito

Dopo Francesco, oltre il mito

Autore: Paolo Evangelisti

Numero di pagine: 298

Si è appena concluso l’ottavo centenario dell’incontro tra Francesco d’Assisi e il nipote di Saladino, il sultano Al-Malik al-Kamil, avvenuto nel settembre del 1219, in un tentativo di dialogo che ha provato ad oltrepassare barriere e confini. Dopo quell’incontro la presenza dei Minori in Terra Santa si declinò in molteplici dimensioni. I frati, adempiendo alla loro Regola, furono protagonisti di un’intensa stagione di azione e di pensiero che ebbe al centro la questione del confronto e della conversione possibile degli infideles nell’Oltremare crociato, proseguita, dopo il 1291, quando essi pensarono l’impensato: essere di nuovo a Gerusalemme ormai in mano musulmana. Tra Europa e Mediterraneo i frati si dimostrarono abili diplomatici, predicatori di crociata, reclutatori capaci di definire i profili del vero militante per Cristo, persino estensori di progetti di riconquista dell’Oltremare, uomini che pensarono e praticarono la testimonianza martiriale ricollocandone il senso dentro quella lunga esperienza storica che interrogava ciascuno di essi e tutto l’Ordine dei Minori.

Banditi e briganti d'Italia

Banditi e briganti d'Italia

Autore: Adriano Sconocchia

Numero di pagine: 352

La storia, le imprese e la vita violenta dei fuorilegge più famosi, tra leggenda e realtà La storia di un fenomeno controverso come quello del brigantaggio in Italia, tra mito e realtà Il termine “brigante” indica qualcuno che opera al di fuori della legge e nel linguaggio comune ha assunto una connotazione fortemente negativa. Tuttavia la storia del brigantaggio in Italia è antica e controversa e non mancano gli aspetti affascinanti che riguardano le storie di chi, a partire dal XVI secolo, ha compiuto eclatanti gesti di protesta violenta. Questo libro vuole raccontare la controstoria di quegli uomini e quelle donne che, come antieroi del passato, hanno scelto di combattere le autorità del loro tempo in nome di interessi personali, ideali politici o, in alcuni casi, persino rivoluzionari. L’intento non è quello di assolverli per i crimini commessi, ma conoscere meglio un fenomeno la cui narrazione è stata unicamente veicolata dalle autorità che l’hanno combattuto. Ricostruire la storia del banditismo è essenziale per comprendere eventi che hanno avuto forti ripercussioni sulla storia del nostro Paese. Adriano Sconocchia È autore, regista e interprete di testi...

Tempo religioso e tempo storico. Saggi e note di storia sociale e religiosa dal Medioevo all'età contemporanea, vol.III

Tempo religioso e tempo storico. Saggi e note di storia sociale e religiosa dal Medioevo all'età contemporanea, vol.III

La biblioteca del cardinal Pietro Bembo

La biblioteca del cardinal Pietro Bembo

Autore: Massimo Danzi

Numero di pagine: 470

Au terme d'un vaste essai sur la double culture litteraire et artistique de Pietro Bembo (Venise 1470 - Rome 1547), Massimo Danzi donne l'edition commentee du seul catalogue qui nous est parvenu de sa bibliotheque et qui a recemment ete retrouve a Cambridge. Redige vers 1540 a Rome par le juriste francais Jean Matal, l'inventaire fait etat de plusieurs centaines de volumes imprimes et manuscrits permettant pour la premiere fois de reconstituer la personnalite de l'humaniste. Il en emerge ainsi un reseau intellectuel de dimension europeenne ou les interlocuteurs de Pietro Bembo sont Erasme, Damiao de Gois, Reuchlin, Sebastian Muenster, Alde ou Froben. Le document cite en outre des ouvrages orientaux, hebreux principalement ainsi qu'en moindre proportion caldeens, qui autorisent a formuler de nouvelles hypotheses sur une erudition consideree jusqu'alors comme trilingue. Par sa grande precision enfin, l'inventaire a permis d'identifier une serie d'exemplaires qui ont physiquement appartenu a Bembo et qui viennent attester d'un travail philologique parmi les plus intenses de la Renaissance."

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