
Il quadro istituzionale nel quale opera l’azienda farmacia e il settore farmaceutico può essere così sinteticamente descritto: uno scenario dinamico e complesso per la sanità e la società tutta, la necessità di accrescere conoscenze e competenze per un ruolo professionale più incisivo e per una farmacia più competitiva, le aspettative della comunità dei cittadini per servizi sanitari di qualità più elevata e più consona alle proprie esigenze. In questo quadro sinottico si inserisce la consapevolezza diffusa tra i farmacisti di un proprio ruolo importante nel sistema sanitario, da giocare con maggiore efficacia e con partecipazione ancora più attiva. Nello stesso tempo anche la formazione nei diversi corsi di laurea in farmacia sentono la necessità di proporre, nella loro offerta formativa, temi di gestione dell’azienda farmacia e di analisi del settore farmaceutico. Partendo da queste considerazioni, è sembrata opportuna la pubblicazione di un testo di economia aziendale applicata al settore farmaceutico con l’obiettivo di fornire principi, strumenti e metodi atti a descrivere, supportare la gestione dell’azienda farmacia. Le prospettive secondo cui il testo...
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La crisi finanziaria sta spingendo molte persone a interrogarsi su aspetti fondamentali dell’economia e, in particolare, sulle relazioni tra questa, la realtà sociale che viviamo e quella in cui vorremmo vivere. Prima di formulare delle risposte, Economia dell’abbastanza ci propone di comprendere a fondo i nodi, i meccanismi e le contraddizioni nel modo in cui fino a oggi è stata gestita l’economia. Le indicazioni operative a cui Diane Coyle conduce i lettori sono perciò l’esito di un “viaggio dentro l’economia” e del riconoscimento dell’incredibile disprezzo per il futuro che condiziona e orienta il sistema attuale. E le risposte che arrivano sono chiare e radicali come poche altre. “L’economia è stata definita ‘la scienza triste’, che è un modo nobile per dire arida, noiosa. Ma, grazie a una brava studiosa inglese, possiamo divorare capitoli di economia appassionanti come romanzi.” Federico Rampini, la Repubblica - See more at: http://www.edizioniambiente.it/ebook/752/economia-dell-abbastanza/
L’obiettivo della crescita economica, misurata in termini di PIL (Prodotto Interno Lordo), accumuna tutti i Paesi. Dalla rivoluzione industriale e fino al 2008, il PIL globale ha mostrato tassi di crescita positivi; il modello di produzione e consumo affermatosi con essa ha dunque “funzionato” molto bene. Oggi però prendiamo atto che esso ha avuto, ed ha, un costo in termini di emissioni di gas ad effetto serra, il più importante dei quali è la CO2 (biossido di carbonio). Se non vogliamo che la crescita si arresti e che i cambiamenti climatici dovuti alla crescente concentrazione dei gas serra siano irreversibili, occorre modificare il modello di produzione e consumo attraverso l’intervento pubblico concordato tra tutti paesi. Dopo aver messo in evidenza i legami tra la crescita e la disponibilità qualitativa e quantitativa delle risorse naturali, le maggiori criticità e il ruolo del progresso tecnico, viene affrontato il problema degli strumenti economici di intervento pubblico utilizzabili per la transizione verso un modello di crescita sostenibile. Tra gli strumenti ampio spazio è dato ai permessi negoziabili, e al sistema europeo oggi in funzione (ETS), le cui...
La lunga crisi economica, finanziaria e politica che il mondo sta attraversando è il riflesso di un modello culturale e sociale che ha svuotato di senso e significato la vita, riducendola a un processo di produzione, distribuzione e consumo fine a se stesso. Tutto ciò ha portato a una crisi delle coscienze, sia a livello individuale che sociale. Per favorire uno sviluppo evolutivo in ogni sfera della vita occorre comprendere il collegamento esistente tra l’Anima, l’economia e il denaro e la loro reciproca influenza sul comportamento individuale e sul mercato globale.
Economia ecologica è diventato un piccolo classico della riflessione sul rapporto fra economia e ambiente. Viene ora riproposto in una versione riveduta e arricchita, in un momento caratterizzato dall’impegno delle istituzioni europee e di molti giovani sulla transizione ecologica. L’autrice ha aggiunto una nuova introduzione sul percorso che l’economia ha compiuto, dagli anni ‘70 ad oggi, nello studio del rapporto fra le società umane e l’ambiente. Nella nuova postfazione, Bresso apre delle piste per un futuro caratterizzato da un paradigma che intrecci sapere economico e sapere ecologico.
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