
Dante rivoluzionario borghese
Autore: Mario Alinei
Numero di pagine: 368In questo libro l’Autore si oppone alla visione tradizionale di un Dante che sarebbe caduto – chissà perché, proprio alla fine dell’apocalittico 1300 (mentre le strade di Firenze si insanguinavano per l’inizio della guerra civile, che proprio lui, ministro del governo in quel momento, cercherà invano di spegnere) – nella selva del peccato, e in particolare della lussuria (o dell’invidia), della superbia e della cupidigia. E che per scontare i suoi peccati decide di mettere l’universo intero in Inferno, Purgatorio e Paradiso. L’Autore legge invece la Commedia come l’espressione e la principale testimonianza letteraria di un triplice evento epocale, di importanza fondamentale per l’evoluzione socio-politica e culturale del mondo occidentale: (1) in primo luogo, il successo iniziale, in quella Firenze che era la più rivoluzionaria delle città europee del Medio Evo, dell’emancipazione della borghesia urbana dall’aristocrazia feudale, con tutti i suoi immensi riflessi culturali e ideologici; (2) in secondo luogo, la crisi mortale della borghesia rivoluzionaria, negli anni a cavallo del XIII e XIV secolo, causata dalla schiacciante forza della Chiesa di quei ...