
Gli operatori che si occupano di tossicodipendenza avvertono sempre di più sia l'esigenza di elaborare nuovi paradigmi esplicativi, sia di costruire differenti modelli terapeutici per affrontare il fenomeno dell'abuso di sostanze nella nostra società. A tale scopo l'autore considera e utilizza diverse teorie, che spaziano dal costruttivismo alla psicoanalisi, per delineare un modello eziologico multifattoriale che si basa su un concetto di causalità intesa in senso circolare e dialettico, nella reciprocità interattiva e ricorsiva tra aspetti genetici, eventi psichici, problemi di tipo socio-economico, processi neurofisiologici e biochimici. Viene prospettata, cioè, la necessità di fronteggiare il fenomeno della droga con un approccio "globale" mostrando i limiti di una concezione riduzionista (psicologica, sociologica o medica) che può risultare sterile sul piano epistemologico e carente sul piano clinico. È mostrata, invece, l'opportunità di costruire un collegamento e una "contaminazione" fra le varie discipline interessate al problema. A sostegno di questa tesi, vengono proposti numerosi casi clinici, trattati secondo una metodologia terapeutica globale, con...
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A letter to Erika De Nardo that reconstructs her double murder, committed with the complicity of her boyfriend, Omar Favara.
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La violenza è un aspetto endemico della nostra società ed epidemico della nostra epoca. Valutare e trattare pazienti che hanno ideazioni e comportamenti violenti può essere frustrante, ansiogeno e, addirittura, pericoloso, in quanto eventuali errori di giudizio possono provocare conseguenze disastrose. La valutazione e la gestione adeguata del problema è dunque cruciale per i professionisti della salute mentale che si trovano ad affrontarlo. La presente opera è strutturata per essere uno strumento di supporto e di formazione per queste figure professionali. I vari capitoli prendono in considerazione la diversità del setting clinico, i dati demografici relativi ai pazienti, la psicopatologia e le diverse modalità di trattamento, conferendo al volume la caratteristica di un testo di riferimento non solo per i clinici ma anche per i loro pazienti e per le comunità la cui sicurezza dipende dal giudizio di professionisti competenti.
Dimostra che i disturbi di personalità possono essere effettivamente diagnosticati e trattati anche nei bambini e negli adolescenti. È un testo che costituisce una fonte di cultura scientifica e di saggezza clinica senza paragoni. Presenta le prove stringenti della presenza di disturbi della personalità nei bambini e negli adolescenti.
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Mai sentito parlare dell’uomo che visse con un buco nella testa? O del ragazzo cresciuto dai suoi come se fosse una ragazza? Della donna dalle molteplici personalità o dell’uomo senza cervello? Questa raccolta di casi è ricca di affascinanti intuizioni sulla mente umana; alcuni sono poco conosciuti mentre altri sono più famosi e hanno guidato la pratica clinica. Per questa seconda edizione, presentata per la prima volta in versione italiana, l’autore Geoff Rolls ha incluso recenti scoperte su ciascuna delle storie presentate e ha aggiunto casi completamente nuovi come la storia di Washoe, la scimmia che poteva comunicare, il caso dibattuto di Holly Ramona e della memoria repressa o la storia di Kim Peek, il vero “Rainman”. Casi classici in psicologia è rivolto sia agli studenti di psicologia, che potranno così approfondire la loro conoscenza su questi studi, sia a tutti coloro che desiderano apprendere qualcosa di nuovo sul comportamento umano. Il volume infatti è corredato da un glossario di termini psicologici in modo da rendere i contenuti accessibili a tutti.
Il volume fornisce un panorama aggiornato dei principali aspetti teorici, formativi e di ricerca che attualmente caratterizzano la psicologia clinica in Italia. I diversi contributi presentati nelle prime 4 sezioni (Prospettive e dibattiti; Le psicoterapie: sviluppi ed innovazioni; Psicologia clinica, psicoterapia e ricerca; La dimensione formativa in psicologia clinica ) rappresentano il frutto di un dialogo e di un confronto che si è articolato nel tempo fra alcuni dei principali studiosi italiani. Lo spirito che accomuna i diversi capitoli deriva dalla considerazione che la psicologia clinica implica una clinica essenzialmente psicologica, caratterizzata da metodiche atte a comprendere ed eventualmente modificare stati mentali, schemi di comportamento e sistemi di relazione. Nella sezione quinta In dialogo con altre discipline vengono riportati i contributi della filosofia del linguaggio ed alcune nuove proposte metodologiche sugli studi osservazionali. I diversi capitoli del volume offrono un aggiornato panorama delle principali tematiche che caratterizzano le attuali prospettive della psicologia clinica.
In psichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza il primo contatto con il paziente riveste una grande importanza clinica e può far risparmiare tempo e risorse. Una consultazione ambulatoriale ben condotta permette di giungere a un’ipotesi diagnostica rigorosa, orientando invii per approfondimenti e presa in carico; in alcuni casi, può acquisire carattere terapeutico. Questo volume guida il clinico, anche quando lavora da solo, verso una formulazione diagnostica il più possibile precisa ed esauriente. Il libro illustra uno schema di procedura clinica che integra le diverse prospettive proprie del campo in un’ottica evolutiva, esaminando la metodologia del colloquio, le tecniche per la valutazione cognitiva, neuropsicologica e psicopatologica, i contatti con genitori e scuola. Questo testo è rivolto a neuropsichiatri infantili, pediatri, psichiatri e agli specializzandi in tali discipline; più in generale, può essere di interesse per chiunque abbia contatti con pazienti in età evolutiva.
In queste ultime decadi è avvenuta un’integrazione tra psicoanalisi infantile, interventi clinico-sperimentali derivati dalle teorie dell’attaccamento e neuroscienze, che ha prodotto una scoperta fondamentale: la maturazione neuropsichica, nel suo aspetto di sviluppo mentale e di strutturazione cerebrale, dipende dal tipo di relazione madre/feto/neonato/bambino e poi madre-padre/bambino. La relazione comporta una comunicazione continuativa, costituita da messaggi non verbali, emessi e recepiti, codificati e decodificati in maniera automatica e inconsapevole. In questo modo, il neonato-bambino impara e struttura la sua funzionalità cerebrale: ciò può avvenire sia in senso positivo sia patogenetico, a seconda del tipo di relazione. Da tale scoperta discende l’importanza di tutte le procedure psicologiche che possano diagnosticare le relazioni a rischio e proporre interventi atti a prevenire future anomalie psichiche e/o a migliorare la maturazione neuropsichica dei bambini.
Traduzioni di Celso Balducci e Aldo Durante In questo volume la teoria della psicoanalisi viene esaminata, come concezione e come pratica terapeutica, nei suoi diversi aspetti. Il metodo analitico vi è delineato sin dalle prime formulazioni ed è seguito nel suo sviluppo, attraverso le scoperte e le sistemazioni successive che Freud veniva elaborando sulla base dell’esperienza terapeutica e del rapporto con i malati. «La psicoanalisi è una combinazione degna di rilievo, in quanto non solo comprende un metodo di indagine delle nevrosi, ma anche un metodo di cura fondato sull’eziologia in tal modo scoperta. [...] Non è figlia della speculazione, ma è il risultato dell’esperienza» (Sigmund Freud). «Nel periodo in cui il bambino è dominato dal complesso nucleare, non ancora rimosso, comincia a svilupparsi una parte notevole della sua attività psichica, che è messa al servizio degli interessi sessuali.» Sigmund Freud padre della psicoanalisi, nacque a Freiberg, in Moravia, nel 1856. Autore di opere di capitale importanza (tra le quali citeremo soltanto L’interpretazione dei sogni, Tre saggi sulla sessualità, Totem e tabù, Psicopatologia della vita quotidiana, Al di ...
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Il secondo volume di Vero come la finzione che, come il precedente, è frutto del lavoro di diversi autori, tutti psichiatri appassionati di cinema, prende in esame i film rilevanti per le aree dei disturbi affettivi, il suicidio, i disturbi del comportamento alimentare, quelli da abuso di sostanze e quelli legati al gioco d’azzardo patologico, i disturbi sessuali, i disturbi di personalità. Sono incluse nel libro più di 100 schede di opere cinematografiche, suddivise in capitoli dedicati alle aree psicopatologiche menzionate, in cui gli autori analizzano l’intera sceneggiatura del film ponendo grande attenzione ai sintomi, alle interpretazioni dei meccanismi psichici profondi, valorizzando al tempo stesso la clinica in tutti i suoi aspetti. Attraverso l’elenco finale dei registi citati nel libro e la sezione di minischede, il lettore potrà approfondire il percorso cinematografico di alcuni di essi. Anche questo secondo volume è rivolto a psicologi, psichiatrie studenti e costituisce uno strumento utile sia per la fruizione personale, sia per la formazione professionale e culturale.
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