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Delitto e castigo

Delitto e castigo

Autore: Fëdor Dostoevskij

Numero di pagine: 716

“Delitto e castigo”, il romanzo più famoso di Dostoevskij, e uno dei capolavori della letteratura mondiale, narra le vicende del giovane Raskolnikov, sullo sfondo cupo e claustrofobico di una Pietroburgo degradata che diviene l’immagine esterna della desolazione interiore che abita i personaggi. Raskolnikov divide il mondo in due categorie di uomini: da una parte gli “uomini superiori” che possono stare al di là di ogni valore costituito, e dall’altra gli uomini ordinari. Lui, appartenendo alla seconda, compie un gesto estremo per dimostrare al mondo di essere un “uomo superiore”, salvo poi subire le terribili conseguenze del suo gesto e accettare la sofferenza (il castigo) che ne deriva. Nel romanzo sono tre i filoni narrativi che si intrecciano: (la vita di Raskolnikov, le vicende dei Marmeladov e le vicende sentimentali di Dunja, sorella del protagonista) e che vanno a comporre il primo grande romanzo polifonico di Dostoevskij.

Delitto e castigo

Delitto e castigo

Autore: Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Numero di pagine: 513

Introduzione di Chiara Cantelli Traduzione di Vittoria Carafa De Gavardo Edizione integrale Il giovane Raskòlnikov, abbandonati gli studi, decide di uccidere una vecchia usuraia per dimostrare a se stesso di essere un uomo “eccezionale”, al di là del bene e del male. Rimasto travolto dal proprio atto e tormentato dalla coscienza del fallimento, si consegna spontaneamente alla giustizia, cedendo a quella stessa norma che credeva di poter travalicare. Colpa, condanna ed espiazione: questi i capisaldi di Delitto e castigo, romanzo “poliziesco” che trasforma il giallo di un delitto nel mistero insondabile dell’anima umana. Incentrato su un unico personaggio – l’omicida Raskòlnikov – e concepito da Dostoevskij per «scavare a fondo tutti i problemi» dello spirito umano, il romanzo si popola di molteplici figure, ognuna delle quali possiede una propria autonomia e compiutezza. Sullo sfondo, una città fantasma, San Pietroburgo, teatro infernale di un’umanità disperata, simbolo di un mondo sul ciglio dell’abisso. «In una giornata straordinariamente calda del principio di luglio, verso sera, un giovane, uscito dalla stanzetta che aveva in subaffitto nel vicolo di ...

Delitto e castigo

Delitto e castigo

Autore: Fëdor Dostoevskij

Numero di pagine: 256

Confessa Raskòl'nikov! Il giudice istruttore Porfirij Petrovic ha capito tutto e sta giocando con te come il gatto con il topo. Non puoi più scappare né da lui né da te stesso. Fallo per tua madre, per tua sorella, per il tuo amico Razumichin e, soprattutto, per Sonja. Confessa Raskòl'nikov! Solo così potrai redimerti e abbattere quel muro di rabbia e solitudine che ti isola dal mondo. Il tuo destino è ancora tutto da scrivere e vivere, ma devi liberarti dall'implacabile idealismo che ti ha spinto a commettere un atroce quanto inutile omicidio, arrogandoti la pretesa di distinguere il bene dal male, il giusto dall'ingiusto. Ma quale diritto abbiamo di parlarti in questo modo, di giudicarti? Forse possiamo farlo perché, in fondo, siamo come te: spaesati, impauriti, angosciati e nel contempo alla costante ricerca di un modo per affermare noi stessi, anche a scapito delle leggi morali. La tua storia è la nostra storia di uomini moderni, divisi tra un nichilismo senza speranza e il disperato desiderio di trovare un senso alla nostra esistenza.

Delitto e castigo

Delitto e castigo

Autore: Fëdor Michajlovi Dostoevskij

Numero di pagine: 613

Solitudine, lacerazione e rivolta. Il romanzo sulla violenza della vita pensata, dove corruzione e innocenza sono ancora una cosa sola. Scritto da un uomo malato e insorto, reduce da quattro anni di lavori forzati e da una fi nta fucilazione, questo libro porta nella letteratura la vicinanza esplosiva alla propria anima e lo scorticamento, il trauma del pensiero e della coscienza che erompono dai corpi come presenze aliene.

Delitto e castigo (Mondadori)

Delitto e castigo (Mondadori)

Autore: Fëdor Dostoevskij

Numero di pagine: 736

Apparso nel 1866, Delitto e castigo fu l'opera che diede a Dostoevskij la fama e rimane forse ancora oggi il suo romanzo più celebre. Intessuto di una grande complessità di temi, riflette i principali motivi che agitarono la Russia di metà Ottocento e l'animo dell'autore: dagli ideali protosocialisti a un superomismo quasi nietzschiano, fino al misticismo messianico tipicamente slavo. Il racconto ruota intorno alla vicenda del giovane Raskòl'nikov che, spinto dalla miseria ma soprattutto da considerazioni teoriche, uccide un'anziana usuraia condannandosi così al rimorso e alla nevrosi, trovando infine pace nell'espiazione e nell'amore per una creatura pura, la dolce Sonja. Delitto e castigo è dunque il romanzo della perdizione, ma di una perdizione che, proprio nel suo momento più fondo, trova una luce che la redime. E in ognuno dei tantissimi personaggi, tratteggiati con impareggiabile maestria psicologica, rivive una scintilla di bontà soffocata dall'orrore, eppure ancora viva e palpitante di speranza.

Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo

Le notti bianche, La mite e Il sogno di un uomo ridicolo

Autore: Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Numero di pagine: 166

Cura e traduzione di Luisa De Nardis e Pierluigi ZoccatelliEdizioni integraliEroe del romanzo breve Le notti bianche, opera del periodo cosiddetto «romantico» di Dostoevskij, è la figura del sognatore, nella cui piatta esistenza, chiusa in uno sterile mondo di fantasticherie, piomba per un breve attimo la giovane Nasten’ka. Simbolo del pulsare delle emozioni, Nasten’ka offrirà per la prima volta al sognatore scampoli di vita vera, finché una sua lettera, con l’annuncio delle proprie nozze, non lo “risveglierà” per riportarlo al suo illusorio destino di sogni. Sullo sfondo di una Pietroburgo deserta e quasi magica, si inserisce l’intenso dialogo tra i due protagonisti, pure voci, la cui identità è l’oggetto stesso delle loro riflessioni e della loro autocoscienza. Nella più matura espressione della sua vena creativa, Dostoevskij ci presenta ne La mite il racconto introspettivo e raggelante di un marito che veglia la giovane moglie morta suicida; Il sogno di un uomo ridicolo è il monologo di un uomo che, abbandonato da tutti e deciso a uccidersi, sprofonda in un sogno che lo trasporta in un mondo primordiale, dove gli uomini vivono in uno stato di felicità,...

Delitto e castigo

Delitto e castigo

Autore: Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Numero di pagine: 622

Delitto e castigo è stato celebrato come il primo grande romanzo polifonico, dove tutte le voci dei personaggi hanno spazio e, nell’interazione con le altre coscienze, rivelano i molteplici strati della propria. Nelle sue pagine ogni pensiero e ogni moto dell’animo suscita il proprio opposto: ansia di sublime e fascino dell’abiezione, orgoglio e umiltà, volontà di ferire e desiderio di ferirsi appaiono strettamente connessi. Riprendendolo dai romantici, Dostoevskij approfondisce ed esaspera il motivo della “doppiezza” psicologica, della spaccatura insanabile tra l’essere e l’apparire dell’io. La tensione di questi laceranti conflitti trova infine pace grazie non a un intervento della ragione, ma al suo ammutolire, al palesarsi improvviso di una rivelazione.

I capolavori (L'adolescente - Delitto e castigo - I demoni - I fratelli Karamazov - Il giocatore - L'idiota - Memorie dal sottosuolo - Le notti bianche - Racconti - Il sosia - Umiliati e offesi)

I capolavori (L'adolescente - Delitto e castigo - I demoni - I fratelli Karamazov - Il giocatore - L'idiota - Memorie dal sottosuolo - Le notti bianche - Racconti - Il sosia - Umiliati e offesi)

Autore: Fëdor Michajlovič Dostoevskij

Numero di pagine: 4657

In qualunque storia del romanzo moderno, a prescindere dal metodo e dal gusto di chi la scrive, Fëdor Dostoevskij (1821-1881) è destinato inevitabilmente a occupare uno dei capitoli centrali. Nella sua opera si espandono e giungono a piena maturazione i caratteri maggiormente significativi della grande narrativa dell'Ottocento: il senso del drammatico dei conflitti sociali, la riflessione individuale, le passioni più pure e quelle più torbide, l'introspezione e l'analisi minuziosa e profonda dell'animo umano. La raccolta comprende i romanzi: L'adolescente, Delitto e castigo, I demoni, I fratelli Karamazov, Il giocatore, L'idiota, Memorie dal sottosuolo, Il sosia, Umiliati e offesi; e i racconti: Il signor Procharcin, La padrona, Le notti bianche, Uno spiacevole episodio, Bobòk, La mansueta, Il sogno di un uomo ridicolo.

Anna Karenina

Anna Karenina

Autore: Lev Nikolaevic Tolstoj

Numero di pagine: 960

Anna Karenina è una giovane e affascinante aristocratica, moglie e madre amorevole. Parrebbe avveduta e serena, ma - quando incontra il passionale conte Vronskij - s'innamora perdutamente, tanto da abbandonare per lui l'influente marito e il figlio. La società si oppone all'illecita relazione e Anna, sempre più logorata da gelosia e amarezza, soccombe a una fine annunciata. La sua storia s'intreccia a quella di Levin, portavoce di un profondo amore per la Russia rurale, contrapposta all'ozio e ai vizi della società urbana europeizzata. Se Anna è un'icona intramontabile della letteratura universale, Levin è un carismatico interprete dei grandi quesiti etici della letteratura russa. Un capolavoro insuperato qui proposto nella nuova traduzione di una tra i più autorevoli slavisti italiani.

Sanguina ancora

Sanguina ancora

Autore: Paolo Nori

Numero di pagine: 288

Tutto comincia con Delitto e castigo, un romanzo che Paolo Nori legge da ragazzo: è una iniziazione e, al contempo, un'avventura. La scoperta è a suo modo violenta: quel romanzo, pubblicato centododici anni prima, a tremila chilometri di distanza, apre una ferita che non smette di sanguinare. "Sanguino ancora. Perché?" si chiede Paolo Nori, e la sua è una risposta altrettanto sanguinosa, anzi è un romanzo che racconta di un uomo che non ha mai smesso di trovarsi tanto spaesato quanto spietatamente esposto al suo tempo. Se da una parte Nori ricostruisce gli eventi capitali della vita di Fëdor M. Dostoevskij, dall'altra lascia emergere ciò che di sé, quasi fraternamente, Dostoevskij gli lascia raccontare. Perché di questa prossimità è fatta la convivenza con lo scrittore che più di ogni altro ci chiede di bruciare la distanza fra la nostra e la sua esperienza di esistere. Ingegnere senza vocazione, genio precoce della letteratura, nuovo Gogol', aspirante rivoluzionario, condannato a morte, confinato in Siberia, cittadino perplesso della "città più astratta e premeditata del globo terracqueo", giocatore incapace e disperato, marito innamorato, padre incredulo ("Abbiate...

Adoviolenza

Adoviolenza

Autore: Paola Bolgiani

Numero di pagine: 160

La violenza fra i giovani, quella violenza efferata che colpisce se stessi o gli altri, si presenta per gli adulti come perturbante: muta, senza ragione, senza senso, pura spinta distruttiva. Le risposte che vediamo dispiegarsi a livello sociale in generale testimoniano i loro effetti di impotenza: né la comprensione, né l’autorità, paiono infatti poter arginare questo tipo di fenomeni. E per i giovani che vi sono coinvolti, raramente si apre un’interrogazione: la violenza agita non fa sintomo, se intendiamo il sintomo nel senso psicoanalitico, come soluzione di compromesso, risultante di una sostituzione del soddisfacimento pulsionale; la violenza agita non produce interrogazione. Questo volume nasce da questa prospettiva: lasciarsi interrogare dal fenomeno della violenza nelle giovani generazioni per cogliere, da un lato cosa nel nostro legame sociale produce violenza, dall’altro se e come l’esperienza psicoanalitica possa proporre una via per tessere un legame laddove il legame sembra presentarsi come impossibile.

L'idiota

L'idiota

Autore: Fyodor Mikhailovich Dostoevsky

Numero di pagine: 590

L'idiota è un romanzo di Fedor Michajlovic Dostoevskij. Considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa, vuole rappresentare "un uomo positivamente buono", un Cristo del XIX secolo. La stesura fu contemporanea all'esilio dello scrittore, dovuto ai debiti: ebbe inizio a Ginevra nel settembre del 1867, proseguì a Vevey (sul lago di Ginevra), a Milano, e terminò nel gennaio del 1869 a Firenze. Una targa al numero 18 di Piazza de' Pitti ricorda la permanenza dell'autore nel palazzo per quasi un anno. L'opera nel frattempo uscì a puntate dal 1868 sulla rivista Russkij vestnik (il Messaggero Russo), mentre fu presentata in forma unica l'anno successivo. In una lettera del 1867 indirizzata allo scrittore Apollon Nikolaevic Majkov, Dostoevskij descrisse il nucleo poetico del romanzo a cui stava lavorando: «Da tempo mi tormentava un'idea, ma avevo paura di farne un romanzo, perché è un'idea troppo difficile e non ci sono preparato, anche se è estremamente seducente e la amo. Quest'idea è raffigurare un uomo assolutamente buono. Niente, secondo me, può essere più difficile di questo, al giorno d'oggi soprattutto.» È importante sottolineare come l'aggettivo...

Delitto e castigo (Einaudi)

Delitto e castigo (Einaudi)

Autore: Fëdor Dostoevskij

Numero di pagine: 600

Le grandi traduzioni «I testi originali sono un po' come le partiture musicali; le traduzioni sono un po' come le esecuzioni e gli adattamenti di ciò che senza di esse tace». Javier Marías *** «Non solo Dostoevskij ha prefigurato Nietzsche e tutta la cultura nietzschiana, non solo ha prefigurato Kafka, cioè almeno metà della letteratura del Novecento [...] ma addirittura ha prefigurato, precorso, preteso Freud. A meno che egli non sapesse già tutto ciò che Freud avrebbe scoperto. [...] Ciò mi riempie di una sconfinata ammirazione, pari almeno a quella che sento per la impareggiabile "sceneggiatura" del romanzo». Pier Paolo Pasolini

I magnifici 7 capolavori della letteratura russa

I magnifici 7 capolavori della letteratura russa

Autore: Michail A. Bulgakov , Fëdor Michajlovič Dostoevskij , Nikolaj Vasil'evič Gogol' , Aleksandr Sergeevič Puškin , Salamov , Lev Nikolaevič Tolstoj , Turgenev

Numero di pagine: 1918

PUŠKIN, La figlia del capitano GOGOL’, I racconti degli arabeschi, Il naso e Il cappotto TURGENEV, Un nido di nobili DOSTOEVSKIJ, Le notti bianche TOLSTOJ, Anna Karenina BULGAKOV, Cuore di cane ŠALAMOV, I racconti della Kolyma Edizioni integrali Sette giganti, interpreti e testimoni della storia del loro grande paese. Seguendo le vicende del contrastato amore tra Pëtr Grinëv e Maša Mironova, sullo sfondo di una Russia attraversata dalla rivolta dei cosacchi, Puškin porta a compimento la propria tormentosa interrogazione sul potere russo iniziata con la tragedia Boris Godunov. La vena ironica e surreale è invece più congeniale a Gogol’, la cui straordinaria capacità inventiva dà vita a un universo vario e multiforme di personaggi gretti e meschini o di ingenui manipolati cinicamente, protagonisti di vicende al limite del nonsenso, narrate con stile originale, come in questi Racconti degli arabeschi e soprattutto ne Il naso e ne Il cappotto. Con Turgenev e il suo Nido di nobili entriamo in quel periodo della storia russa in cui cominciavano a germogliare i semi di grandi stravolgimenti sociali e filosofici. Le notti bianche di Dostoevskij si situa nel periodo definito...

Il responsabile delle risorse umane

Il responsabile delle risorse umane

Autore: Abraham B. Yehoshua

Numero di pagine: 262

Un viaggio contro il gelo che sembra sceso sul mondo, contro l'egoismo e l'aridità, per recuperare la propria umanità perduta.

La sposa liberata

La sposa liberata

Autore: Abraham B. Yehoshua

Numero di pagine: 600

Un matrimonio può finire per molti motivi, ma Yohanan Rivlin, professore di storia mediorientale a Haifa, è convinto che a causare il divorzio del figlio Ofer sia stato un segreto nascosto. Da quando Galia, la moglie, lo ha ripudiato, sono passati ormai cinque anni, eppure Ofer non ha ancora superato il trauma. Che cosa lo tiene ancora cosí incatenato a lei? Cosa genera tanta sofferenza?

Una persona alla volta

Una persona alla volta

Autore: Gino Strada

Numero di pagine: 176

“Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c’erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l’è minga un laurà, diceva mia madre, l’è una missiùn. Un’esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica.” Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d’Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell’Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l’ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell’umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l’esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio. Emergency arriva ...

Delitti senza castigo

Delitti senza castigo

Autore: Fabrizio Borin

Un altro libro su Woody Allen? E perché no? Così avrebbe potuto rispondere il regista americano a chi gli avesse chiesto: un altro fim comico? Un’altra commedia? Un’altra commedia amara? Un altro film intimistico o drammatico? Un’altra favola magica? Un’altra rivisitazione dei generi? Un’altra autobiografia in maschera? Con le debite proporzioni, questo non è un nuovo libro sull’intero cinema di Allen, è l’analisi dei film drammatici, dei suoi delitti senza castigo, insieme alle suggestioni del cineasta per la magia, le illusioni, i trucchi, indissolubilmente connessi alle pratiche delittuose dell’occultamento. Entrare nel cinema dei delitti-senza-castigo insieme a quello della magia-del-falso/vero di Woody Allen è come fare un viaggio, anche etico, nell’ironia dell’inconscio: la realtà si misura con l’illusione dell’Immaginario restituendo una piacevole inquietudine, esaltata dall’arte geniale della sua narrazione visiva, che aiuta ad accettare di vivere nel cinismo irrazionale del tempo presente, anche con qualche impunita cicatrice morale.

Il cappello del prete

Il cappello del prete

Autore: Emilio De Marchi

Numero di pagine: 240

Un best-seller di fine ottocento. Nello scenario di Napoli e della sua periferia De Marchi colloca la storia di un delitto. I due protagonisti, U barone e U prevete, sono entrambi esseri abbietti: l'assassino è il barone Carlo Coriolano di Santafusca, un nobile decaduto vizioso, dissoluto e dedito alle pratiche più immorali accennate, sia pure piuttosto pudicamente, nel capitolo intitolato "L'orgia" dove, tra l’altro, si legge che l’ "onda bionda e spumosa" della Sciampagna "spruzzò i seni delle ragazze" e dove "donne sdraiate e seminude [...] fumavano le loro sigarette"; ma oltre a ciò il nobile libertino è anche un darwiniano e acceso materialista, ma anche forte del suo privilegiato ruolo sociale per ritenersi al di sopra della giustizia e delle leggi dello stato. L'assassinato invece è don Cirillo, un prete ricchissimo grazie al lotto e all'usura, pure chiacchierato perché i numeri giusti per vincere al lotto li dà alla bella moglie del cappellaio... Sono in scena, insomma, due squallidi personaggi che rappresentano il peggio della nobiltà e della chiesa, gli istinti più meschini e sfrenati.

Il botto

Il botto

Autore: Emilio Martini

Numero di pagine: 240

Un'altra indagine pericolosa per il commissario Berté Salendo su una barca dall’epico nome di Antigone, Gigi Berté non si aspettava di finire a capofitto in una tragedia greca… e di esserne anche, suo malgrado, un protagonista. L’imprevisto invito di una velista, accettato per fuggire da un fantasma del passato, trasforma la tranquilla uscita in mare del commissario in un vero incubo… quando un motoscafo Riva esplode a pochi metri dalla vela. Berté si salva con qualche ferita, ma non così la donna, ricoverata in fin di vita all’ospedale, né il pilota del motoscafo, dilaniato dall’esplosione. Le indagini si concentrano sulla vittima, Vittorio Cella, un imprenditore dal passato burrascoso e sibillino che millantava guadagni derivanti da rocambolesche circostanze, e descritto da amici e famigliari come un bugiardo cronico, una persona inaffidabile ma dotata di innata simpatia e sincera generosità d’animo. Le ricerche, però, coinvolgono anche un dinamitardo dal viso angelico e dalla comprovata crudeltà, uno zio arido e misantropo, una ballerina che si presenta con la figlia naturale di Vittorio Cella e con un minaccioso fratello. L’inchiesta è di per sé un...

Povera Gente

Povera Gente

Autore: Fyodor Mikhailovich Dostoevsky

Numero di pagine: 118

Due giovani si scrivono, si raccontano le proprie vicende quotidiane, le proprie speranze, i propri sogni. Sboccia un amore che potrebbe dischiudere a entrambi la via della felicità, ma la loro povertà è tale che la ragazza deciderà di sposare un uomo, tanto vecchio quanto ricco, nella folle speranza di poter aiutare il suo infelice amico.Alla pubblicazione, Povera gente scosse la Russia e segnò l'inizio della carriera di Dostoevskij, all'epoca ventiquattrenne. Il successo del romanzo fu travolgente: la critica fu subito concorde nel dichiarare che il suo autore era un genio.

Le notti bianche - La cronaca di Pietroburgo

Le notti bianche - La cronaca di Pietroburgo

Autore: Fëdor Dostoevskij

Numero di pagine: 176

“Era una notte meravigliosa, una di quelle notti che forse possono esistere solo quando si è giovani” Un giovane sognatore, nella magia vagamente inquieta delle nordiche notti bianche, incontra una misteriosa fanciulla e vive la sua “educazione sentimentale”, segnata da un brusco risveglio con conseguente ritorno alla realtà. Un Dostoevskij lirico, ispirato, comincia a riflettere sulle disillusioni dell’esistenza e dell’amore nell’ultima opera pubblicata prima dell’arresto e della deportazione, esperienze che modificheranno in maniera radicale e definitiva la sua concezione dell’uomo e dell’arte. In questa edizione, al celebre racconto viene affiancata la visione “diurna” di Pietroburgo contenuta nei feuilletons che compongono la Cronaca di Pietroburgo, vero e proprio laboratorio per la scrittura dostoevskiana. Lo stretto legame tra pubblicistica e letteratura, che accompagnerà Dostoevskij negli anni della maturità, viene così a manifestarsi fin quasi dal suo esordio. Il racconto Le notti bianche ha ispirato il film omonimo di Luchino Visconti (1957), con Marcello Mastroianni e Maria Schell, e il film Quattro notti di un sognatore di Robert Bresson...

Delitto e castigo nella società globale. Crimini e processi internazionali

Delitto e castigo nella società globale. Crimini e processi internazionali

Autore: Daniele Archibugi , Alice Pease

Numero di pagine: 331
I cento libri

I cento libri

Autore: Piero Dorfles

Numero di pagine: 299

Leggere ha ancora un senso? Cosa può insegnarci e come può cambiarci la vita? In questo libro Piero Dorfles ci accompagna in un viaggio nel il magico mondo della letteratura attraverso i cento capolavori che meglio rappresentano il nostro immaginario letterario condiviso e ineludibile, e traccia un itinerario che appassionerà quanti si rivolgono ai libri per studiare, insegnare e cercare di capire meglio il mondo. Raccontandoci di utopie, di desideri, di mondi fantastici e di avventure emozionanti, ci fa rivivere la lettura come un’avventura dello spirito, un’esperienza della vita e un passaggio di maturazione. Con la consapevolezza costante che più libri si hanno in comune, più grande è il sistema di riferimenti, di esperienza e di sapere condiviso che ci permette di vivere in armonia con gli altri. Da 1984 di Orwell a Se questo è un uomo di Levi, dal Conte di Montecristo di Dumas a Delitto e castigo di Dostoevskij, la lettura diventa così un’esperienza in grado di arricchire le nostre vite attraverso ponti di emozioni e saperi condivisi, capace di avvicinarci al prossimo e di renderci sensibili al mondo e al destino dell’uomo.

Ricordi dal sottosuolo

Ricordi dal sottosuolo

Autore: Fëdor Dostoevskij

Numero di pagine: 144

Uscito a puntate, nel 1865, sulla rivista 'Epocha' (Epoca), 'Rcordi dal sottosuolo', scritto sotto forma di un monologo-confessione, è uno dei più terribili e impietosi viaggi all'interno della coscienza umana della letteratura europea. Il protagonista è un ipocondriaco che vive ai margini della società, scrutandola (e scrutandosi) con odio e sospetto. E' il romanzo della svolta artistica e filosofica dello scrittore russo. Come scrive Pacini nella sua 'Introduzione', in questo romanzo 'Dostoevskij ha individuato e descritto il nemico da combattere: quel sottosuolo che è la quintessenza di ciò che chiude l'uomo nel cerchio dell'odio e della lotta, che lo fa arroccare su stesso, condannandolo a macerarsi nella solitudine e nella disperazione. Da questo momento la sua vita come romanziere è definitivamente segnata, ed egli la perseguirà convinto che sia l'unica via praticabile, quella che conduce verso l'amore e verso Cristo'.

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