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Contributi alla filosofia

Contributi alla filosofia

Autore: Martin Heidegger

Numero di pagine: 497

Quest’opera dall’aura esoterica – stesa tra il 1936 e il 1938 sull’orlo di una drammatica crisi filosofica e personale, ma pubblicata solo nel 1989 – è il tentativo più organico e coerente compiuto da Heidegger per riorganizzare il suo pensiero dopo la cosiddetta «svolta». Prende dunque forma un universo speculativo nuovo e sorprendente rispetto a quello di «Essere e tempo»: entrano in scena l’interpretazione della metafisica come oblio dell’Essere, la diagnosi storico-epocale del nichilismo e della tecnica, il confronto con Nietzsche e con Hölderlin, la dottrina dell’«ultimo Dio» e di un «altro inizio» della storia. In realtà già alla fine del capolavoro del 1927 si profilava l’esigenza di rovesciare la teoria quasi trascendentale dell’esserci per considerare non solo il suo puro autoprogettarsi, ma anche l’immemoriale e insondabile provenienza della sua finitudine dalla storia dell’Essere. Con il pensiero della «svolta», cui quest’opera dà corpo, Heidegger teorizza la coappartenenza di Essere ed esserci in quell’«evento-appropriazione», l’«Ereignis», con cui l’Essere si affida all’esserci in un’alternanza di donazioni e...

I trattati inediti di Heidegger

I trattati inediti di Heidegger

Autore: AA. VV.

A quarant’anni dalla pubblicazione nella Gesamtausgabe del primo dei “trattati inediti” di Martin Heidegger, i Contributi alla filosofia (Dall’evento), alcuni tra i più importanti studiosi del grande filosofo del Novecento si sono incontrati per dare luogo a un intenso scambio di valutazioni sulla storia degli effetti delle pubblicazioni che rappresentano la cosiddetta “svolta”. La presente pubblicazione ne raccoglie il frutto, puntando su questioni centrali, non solo per analizzare ed esaminare il pensiero dell’Ereignis, l’evento appropriante, ma anche per comprendere se e fino a che punto la forza speculativa di tali trattati abbia ancora consistenza e vigore per dirigere con i suoi impulsi il cammino filosofico della contemporaneità. Conseguentemente, i temi trattati hanno riguardato molteplici aspetti: il problema dell’“altro inizio” del pensiero, il rapporto con la tradizione trascendentale, la riconfigurazione dell’ontologia, ma anche l’organizzazione della decisione, della volontà, della forza, delle Stimmungen nella prospettiva della storia dell’essere, infine le questioni su spazio e tempo, mondo e terra, dèi e uomini, affrontate a partire...

Hegel

Hegel

Autore: Martin Heidegger

Numero di pagine: 168

Per Heidegger il confronto con Hegel è stata un’esigenza costante nel corso del suo itinerario speculativo e filosofico. Gli scritti a lui dedicati sono notoriamente complessi, ma mostrano una profonda connessione tra i due pensatori e il rapporto di entrambi con la fenomenologia. Nella presente pubblicazione viene proposta una traduzione chiara e attenta di un trattato sulla negatività, La negatività (1938-39), e di Commento all’Introduzione della Fenomenologia dello Spirito (1942), in cui Heidegger offre una lettura penetrante della fenomenologia dello spirito di Hegel. Riprendendo temi sviluppati nei Contributi alla filosofia (1936-38), Heidegger mette in relazione la sua interpretazione di Hegel con la nozione di “evento” – “parola guida” del suo pensiero. Le interpretazioni qui presenti sono considerate fondamentali in quanto inseriscono Hegel nella traiettoria filosofica di Heidegger.

L'evento

L'evento

Autore: Martin Heidegger

Dei sette trattati inediti – compresi nella terza sezione dell’edizione tedesca delle opere di Martin Heidegger – L’evento è il testo che, dopo i Contributi alla filosofia (2007) con cui è stata inaugurata la pubblicazione dei trattati, introduce nel cuore pulsante della riflessione heideggeriana. In questo scritto, composto tra il 1941 e il 1942 attorno alla parolaguida Ereignis (“evento”), Heidegger ripercorre e approfondisce, attraverso un percorso vertiginoso, non lineare ma potentemente evocativo, temi, questioni e figure che sono al centro della sua filosofia a partire dalla metà degli anni Trenta: il pensiero della storia dell’essere, il primo e l’altro inizio del pensiero, la questione della verità, la differenza tra essere ed ente, la critica della metafisica e della modernità, il destino dell’Occidente e dell’Europa, il ruolo e il compito dell’uomo, e, infine, il rapporto tra la filosofia e il pensiero e tra il pensiero e la poesia.

Il fondamento patico dell'ermeneutico

Il fondamento "patico" dell'ermeneutico

Autore: Chiara Pasqualin

Numero di pagine: 808

Dalla quarta di copertina: Il rapporto complesso tra pathos e logos, tra affettività e comprensione, costituisce ancor oggi uno degli aspetti meno indagati del pensiero di Martin Heidegger. Al suo studio si dedica questo volume, proponendo una rilettura del percorso speculativo del filosofo volta a mettere in luce il rapporto di costante e creativa interazione esistente tra gli stati d’animo e la sfera razionale-conoscitiva, e avanzando una tesi dirimente: il primato ontologico dell’affettività sulla comprensione. Nello specifico, l’analisi del concetto heideggeriano di “situazione emotiva” (Befindlichkeit) rende possibile esplorare una dimensione affettiva fondamentale dell’essere umano, definibile come “patica”. Quest’ultima identifica la modalità più originaria con cui l’uomo si relaziona al “reale”, costituendo la condizione di possibilità della dimensione ermeneutica. Ad essa appartengono la comprensione, l’interpretazione e il linguaggio, vale a dire le strutture che ordinano la realtà in un sistema di significati. Oltre a riferirsi a numerosi testi non ancora presenti in traduzione italiana, il lavoro fa leva su un confronto analitico con due ...

Heidegger e il nuovo inizio

Heidegger e il nuovo inizio

Autore: Umberto Galimberti

Numero di pagine: 320

La metafisica, inaugurata da Platone, secondo Martin Heidegger ha messo in circolazione un’unica forma di pensiero: il pensiero calcolante, che ha trovato nell’economia e nella tecnica l’espressione più alta e organizzata. “Tutto funziona,” scrive Heidegger, e “questo è appunto l’inquietante.” La tecnica è infatti la realizzazione compiuta dell’intenzione segreta della metafisica, la più idonea a garantire non solo la disponibilità di tutte le cose, ma anche la loro riproducibilità. Eppure, la razionalità imposta dalla tecnica, che esige di raggiungere il massimo degli scopi con l’impiego minimo dei mezzi, finisce per mettere fuori gioco la condizione umana. Ciò che fuoriesce da questa razionalità, per la tecnica è solo un elemento di disturbo e dunque deve essere eliminato. Accade però che l’uomo non sia solo razionalità, ma anche irrazionalità. Infatti irrazionale è la fantasia, l’immaginazione, l’ideazione, il desiderio, il sogno. E se questi aspetti vengono ridotti o soppressi, abbiamo ancora a che fare con l’uomo? Umberto Galimberti ci conduce nella riscoperta del pensiero di Heidegger e fa un fondamentale passo in avanti. Al tempo di ...

Ermeneutica e filosofia trascendentale in Wittgenstein, Heidegger, Gadamer, Apel

Ermeneutica e filosofia trascendentale in Wittgenstein, Heidegger, Gadamer, Apel

Autore: Karl Otto Apel

Numero di pagine: 304
Heidegger e Michelstaedter

Heidegger e Michelstaedter

Autore: Thomas Vašek

Non appena pubblicato, Essere e tempo, il capolavoro di Martin Heidegger, fu ritenuto una vera e propria rivelazione filosofica. Pochi, però, conoscevano allora il libro del giovane ebreo italiano Carlo Michelstaedter. Le sue pagine sembrano precorrere fin nei concetti lo scritto rivoluzionario di Heidegger. In quest’avvincente inchiesta filosofica Thomas Vašek, oltre a delineare le singolari corrispondenze tra i due pensatori, getta nuova luce sul testo di Heidegger, il quale ha ignorato a lungo quella fonte preziosa.

Scritti filosofici e politici

Scritti filosofici e politici

Autore: Gianni Vattimo

La vocazione filosofica di Gianni Vattimo, uscito dalla maturità come “proletario alfabetizzato”, trova la sua radice in una educazione religiosa sensibile agli aspetti sociali e politici, in un contesto storico culturale, a metà degli anni ’50 del secolo scorso, contrassegnato soprattutto dall’individualismo liberale e dal collettivismo marxista. Iscrivendosi alla facoltà di Filosofia dell’Università di Torino, Vattimo, sotto la guida di Luigi Pareyson, si pone l’obiettivo di “contribuire alla formazione di un nuovo umanesimo cristiano”. Il suo percorso di ricerca, dopo gli imprescindibili Maritain e Mounier e i diversamente complementari aedi della Scuola di Francoforte, approda a Heidelberg, accanto a H. G. Gadamer, per una piena immersione nel nichilismo di Nietzsche e nell’esistenzialismo di Heidegger. Ambedue antimoderni e anticristiani, lo riconducono “paradossalmente alla fede cristiana o a qualcosa che le assomiglia molto”, una fede, più propriamente, “secolarizzata”, che si identifica con il principio della caritas. Gadamer, come già Pareyson, induce Vattimo ad approfondire il suo interesse per l’ermeneutica, un approccio interpretativo...

Heidegger e Aristotele

Heidegger e Aristotele

Autore: Franco Volpi

Numero di pagine: 176

Nella lunga crisi della grande filosofia seguita alla fine del sistema hegeliano, Heidegger ci ha restituito il senso di che cosa significhi pensare in grande stile. Questo non solo per la grandezza e lo spessore della sua opera, che sta venendo ora alla luce in tutta la sua imponenza. Non solo per l'acuta sensibilità che – nonostante tutte le apparenze – Heidegger ha mostrato nei confronti dei problemi fondamentali della nostra epoca: il venir meno della coscienza religiosa, la crisi dei valori tradizionali e la sfiducia nei confronti di una ragione meramente strumentale, la fine dell'assoluto sulla terra e il chiudersi dell'orizzonte epocale della tecnica. Ma anche e soprattutto per il fatto che, con una radicalità che nessun altro dopo Hegel aveva osato, Heidegger ha saputo ripensare nel suo insieme l'accadere della filosofia occidentale, riproponendo come problema filosofico la questione dei fondamenti dell'epoca presente e della sua connessione essenziale con il pensiero greco. In quest'orizzonte, la presenza di Aristotele nel pensiero heideggeriano non è circoscrivibile nelle forme di una semplice interpretazione. Essa è piuttosto una presenza generalizzata che...

L’arte che schiude il senso. La filosofia dell’arte di Wittgenstein e Heidegger

L’arte che schiude il senso. La filosofia dell’arte di Wittgenstein e Heidegger

Autore: Michele Ragno

Numero di pagine: 104

“Proprio per preservare la sensibilità in quanto tale, dev’essere compiuto ancora una volta il passo indietro in essa. Ma è un passo indietro, ovvero non smarrimento, bensì reale ed effettiva appropriazione. Questo passo indietro è l’arte.” Martin Heidegger, Introduzione all’estetica. Ludwig Wittgenstein e Martin Heidegger sembrano appartenere a due mondi filosofici completamente differenti e inconciliabili: da una parte la filosofia analitica, dall’altra quella continentale. Eppure, le loro trame di pensiero presentano dei punti di contatto fondamentali. Uno di questi è il valore filosofico dell’arte, capace di schiudere il senso dell’essere stesso. La filosofia dell’arte di Wittgenstein e Heidegger, qui ricostruita dall’autore, non si presenta come una teoria esclusivamente estetica, perché non ha a che fare semplicemente col mero “gusto” estetico, ma con qualcosa di molto più profondo che riguarda la nostra esistenza e il senso del nostro “stare” nel mondo.

Martin Heidegger. Pensare senza fondamenti

Martin Heidegger. Pensare senza fondamenti

Autore: Francesco Mora

Il pensiero di Martin Heidegger vuole prendere le distanze dalla tradizione filosofica che intende come storia della metafisica. Il risultato che ne consegue consiste in una demolizione di ogni fondamento a partire, in particolar modo, dal principio di ragione, momento fondante non solo della gnoseologia moderna ma anche, secondo Heidegger, della sua ontologia. Heidegger, che resta al centro del dibattito filosofico, sale alla ribalta dell’attenzione mediatica per gli aspetti della sua lunga e tormentata esistenza, che hanno diviso gli interpreti in difensori e pubblici ministeri soprattutto dopo la pubblicazione degli Schwarze Hefte. Questa ricerca non intende entrare nella querelle sull’antisemitismo heideggeriano, ma non cerca nemmeno di evitare il problema, indagando il rapporto che il filosofo ebbe con il mondo ebraico. L’ipotesi di lavoro che si è tenuta presente è stata quella di un’anarchia del pensiero heideggeriano, di una totale assenza di fondamento (Abgrund), rispetto ai principi della riflessione metafisica, anche in virtù della voce dei poeti.

Guida alla lettura di Essere e tempo - Vol. 1

Guida alla lettura di Essere e tempo - Vol. 1

Autore: Jesús Adrián Escudero

Numero di pagine: 407

Il titolo Essere e tempo possiede ancora oggi un’aura quasi magica, conferitagli dalle due parole affascinanti che lo compongono. L’obiettivo di quest’opera è ripensare la questione essenziale alla base di tutta la storia della filosofia: la domanda sul senso dell’essere. Heidegger se ne occupa in maniera particolare, facendo confluire la questione nelle inquietudini fondamentali dell’epoca contemporanea: il disincanto del mondo moderno, la crisi dei valori tradizionali, il declino della metafisica, la fuga degli dei, il dominio della tecnica, l’egemonia della razionalità strumentale e la ricerca di nuovi mezzi simbolici per l’uomo. A partire da questi presupposti, Essere e tempo diviene una sorta di accurato sismografo, capace di individuare con sorprendente precisione i crolli e le falle dell’era contemporanea e di offrirci un’esatta radiografia della coscienza etica e morale del nostro tempo. Da qui la sua perenne attualità, che si prolunga a pieno titolo nel XXI secolo.

La dimensione dell'es gibt nell'ontologia di Martin Heidegger

La dimensione dell'es gibt nell'ontologia di Martin Heidegger

Autore: Vida Tercic

Numero di pagine: 278

Analizzando criticamente alcuni importanti scritti del filosofo tedesco, la presente indagine si propone una comprensione approfondita del ruolo che l'"es gibt" riveste all'interno della sua ontologia fenomenologica. Vi emerge chiaramente che l'"es gibt", dicendo la differenza ontologica, il tempo e il destino dell'essere, favorisce la radicalizzazione dell'intelligenza dell'essere stesso, raggiunta in massimo grado nello disvelarsi dell'"Ereignis". È proprio l'"Ereignis", quale evento di appropriazione tra essere e tempo, l'origine nascosta del dono dell'essere e il donatore cercato. La ricerca, in particolare, si apre alla domanda sul senso ultimo o ulteriore dell'"Ereignis".

Essere e dintorni

Essere e dintorni

Autore: Gianni Vattimo

Numero di pagine: 425

“ I testi che compongono questo volume sono variazioni su un unico tema, il tema di una filosofia che si esercita con il mettere alla prova prospettive, seguendo le occasioni. Il tipo stesso di filosofia che io coltivo – posso dire ‘il mio pensiero’ – è piuttosto retto da una logica della conversazione che da una logica argomentativa serrata. Non si ‘arriva’ da nessuna parte, ci si aggira sempre nei dintorni, si permane dentro un orizzonte. È questo del resto il nostro rapporto con l’essere stesso, esso è l’apertura entro cui stiamo, niente come una struttura sistematica con inizio, mezzo, fine.” Gianni Vattimo torna a percorrere i sentieri di Heidegger in un libro che è il manifesto di una nuova filosofia della prassi. Contro ogni tentazione metafisica, e contro il nuovo realismo molto di moda, Vattimo invita a un’ermeneutica della prassi e richiama la filosofia al suo ruolo primario: interrogare il presente, prendere parte all’oggi, perché l’unico accesso che abbiamo all’essere è nel suo accadimento. La filosofia ha dunque il dovere dell’impegno attivo, politico nel senso più etico del termine, di capire e partecipare alla realtà che...

Metafisica e Lichtung nel pensiero di Martin Heidegger

Metafisica e Lichtung nel pensiero di Martin Heidegger

Autore: Anna Di Somma

Numero di pagine: 184

Scopo centrale del libro è ricostruire la genesi del problema della metafisica di Heidegger indagando il rapporto del filosofo con i pensatori greci e con Kant, il quale costituisce insieme ad Husserl un costante riferimento delle analisi del heideggeriane. Nel corso della trattazione si sottolinea l’importanza dell’intima co-appartenza di tempo e spazio nella definizione della questione metafisica, in linea con la posizione di quegli interpreti che non guardano al filosofo alla luce di una divisione tra un “ primo” e un “secondo” Heidegger ma rintracciano una continuità teorica tra le analisi sulla temporalità e quelle sulla spazialità.

Smarrimenti. Heidegger e la fuga nell’erranza nei Quaderni neri

Smarrimenti. Heidegger e la fuga nell’erranza nei Quaderni neri

Autore: Peter Trawny

Numero di pagine: 150

I primi Quaderni neri di Heidegger, da poco parzialmente disponibili anche in traduzione italiana, ci pongono di fronte a un tragico affresco dell’epoca a loro contemporanea (1931-1948). In questo saggio, Peter Trawny – curatore dell’edizione tedesca dei Quaderni – propone la riflessione sul nesso tra la produzione storica della verità e l’umano errare, insistendo sulla drammatizzazione della storia dell’Essere che si fa storia globale (motivo che attraversa i Quaderni). Il cuore di tenebra della «libertà anarchica» che Trawny attribuisce al pensiero heideggeriano è forse lo scoglio più aspro da superare per accostarsi a questi importanti documenti.

Un pensiero anarchico

Un pensiero anarchico

Autore: Alberto Martinengo

Il rapporto tra Martin Heidegger e la politica è un tema al centro della discussione da molti decenni ed è tornato di grande attualità dopo la pubblicazione dei primi Quaderni neri, dal 2014 in poi. Tuttavia, non si tratta soltanto di una questione biografica, ma di un insieme di domande relative al suo pensiero, alla riflessione filosofico-politica che ne è derivata e, da ultimo, alle fortune della tradizione ermeneutica cui Heidegger ha dato i natali. Questo libro propone un percorso nell’intreccio – talvolta labirintico – del dibattito, ricostruendo le posizioni di Reiner Schürmann (1941-1993). Interprete tra i più originali della tradizione heideggeriana, Schürmann indaga la relazione con l’orizzonte problematico della politica e della filosofia pratica, ben prima dell’uscita dei Quaderni neri, con posizioni che si riveleranno particolarmente feconde. Il cuore della sua riflessione è l’idea che la realtà sia retta da fondamenti metafisici che determinano il pensiero, l’azione e gli edifici valoriali: fondamenti che possono però essere sovvertiti in chiave anarchica. Quello di Schürmann è insomma un “pensiero dell’anarchia”, intesa in senso...

Transizioni. Filosofia e cambiamento. In movimento con Heidegger, Adorno, Horkheimer, Marcuse, Habermas, Wittgenstein, Gramsci, Pasolini, Camus

Transizioni. Filosofia e cambiamento. In movimento con Heidegger, Adorno, Horkheimer, Marcuse, Habermas, Wittgenstein, Gramsci, Pasolini, Camus

Autore: Federico Sollazzo

Numero di pagine: 150

I saggi qui raccolti hanno a che fare con l’inevitabilità del movimento che caratterizza il vivere. La vita è costantemente (in) divenire, (in) transizione, (in) cambiamento, attraversata e attraversante; pensare, allora, significa anche, e forse soprattutto, fare i conti con questo divenire. O, forse, il pensiero non solo si occupa di questo divenire, ma consiste in questo divenire. Appare così piuttosto ingenua la pretesa di voler comprendere la realtà a partire da sue ipostatizzazioni, anziché chiedere al pensiero di rendere per quanto possibile esplicito il divenire che avviene attorno e dentro ciascuno di noi, prendendo posizione, sempre in divenire, solo in conseguenza di un simile ragionamento. In tempi di crisi, come quello attuale, si assiste alla disperata ricerca di punti di riferimento duraturi, stabili, auspicabilmente immobili. Forse, invece, ogni crisi, valoriale o politico-sociale che sia, si può risolvere e prevenire solo a partire dalla considerazione che di fisso e certo, vi è solo il cambiamento.

Guida a Heidegger

Guida a Heidegger

Autore: Franco Volpi

Numero di pagine: 492

La proverbiale difficoltà del linguaggio di Heidegger e la vertiginosa altezza delle questioni da lui affrontate rendono particolarmente ardua la comprensione del suo pensiero, tanto più che esso si inerpica per sentieri non praticati dal senso comune. L'unico vero modo per superare questo ostacolo è quello di affrontare la lettura diretta delle sue opere, seguendolo passo per passo nel suo cammino di pensiero. Mai come per Heidegger appare indispensabile una guida adeguata che aiuti a penetrare nei recessi talvolta oscuri del suo meditare.

Antigone e la filosofia

Antigone e la filosofia

Autore: Pietro Montani

La figura di Antigone, figlia di Edipo e sorella di Eteocle e Polinice, è stata al centro della grande riflessione filosofica otto e novecentesca: a lei, e alla tragedia di Sofocle che tratta della sua storia, hanno dedicato pagine memorabili autori come Hegel, Hölderlin, Kierkegaard, Heidegger e Bultmann. In questo volume, Pietro Montani riunisce per la prima volta gli episodi fondamentali della moderna riflessione filosofica sull’Antigone: ciascuno di questi classici contributi, decisivi per la comprensione del pensiero dei rispettivi autori, è seguito da un saggio che contiene gli elementi necessari per affrontarne la lettura con un appropriato corredo di precisi presupposti teorici e chiare informazioni critiche. In tal modo il libro può aspirare a raggiungere un pubblico altrettanto vasto di quello che si suppone possa raccogliersi nell’ascolto delle parole di Sofocle. Completano l’opera quattro ampi saggi che fanno il punto su altre importanti letture filosofiche dell’Antigone: quelle di Nussbaum, Lacan, Zambrano, Irigaray, Cavarero, Ricoeur, Derrida. La ricognizione non è certo completa, né avrebbe potuto ambire ad esserlo, tanto è pervasiva la presenza di...

Quaderni n. 6 – Decisioni sovrane

Quaderni n. 6 – Decisioni sovrane

Autore: Leonardo Vittorio Arena , Giorgio Mancinelli , Francesco Mora , Antonello Nasone , Francesco Valagussa , Ubaldo Villani-Lubelli , Carmelo Meazza , Giuseppe Pintus

Numero di pagine: 144

Indice Saggi sul tema Leonardo Vittorio Arena La decisione sovrana sul senso della vita Giorgio Mancinelli Dal preconcetto all’insostenibile, dal ‘libero arbitrio’ all‘arbitrio politico’ Francesco Mora L’uomo senza decisione. Martin Heidegger tra politica e critica della ragion calcolante Antonello Nasone Dallo stato macchina alla teologia dei diritti: una critica schmittiana Francesco Valagussa Decizioni sovrane o figure della potenza Ubaldo Villani-Lubelli Il tramonto della sovranità Altri saggi Carmelo Meazza La caduta nella lettera Giuseppe Pintus Un momento della fenomenologia francese contemporanea. Jean-Luc Marion e il “fenomeno saturo” a partire dal Tournant Théologique

Franco Volpi filosofo e amico

Franco Volpi filosofo e amico

Autore: Nicola Curcio (a cura di)

Numero di pagine: 208

Se il filosofo è inseparabile dall’uomo, questo ritratto di Franco Volpi (1952–2009) a dieci anni dalla prematura scomparsa – curato da una comunità di colleghi professori, artisti e cultori della filosofia e della traduzione filosofica – non è soltanto un dovuto omaggio a una grande personalità, ma dischiude una via d’accesso al cuore stesso della filosofia. Se poi aggiungiamo che Volpi si dedicò con uguale cura agli Antichi come ai giganti del pensiero del Novecento – riuscendo nello sforzo di farceli scoprire senza banalizzarli, allora il volume diventa un vademecum prezioso: tale è stato voluto anche nella veste grafica e nelle soluzioni tipografiche per onorare un pensiero che ricercò “una bellezza senza condizioni, e perciò assoluta”. La prima parte, Franco Volpi, il filosofo amico sonda il lascito speculativo di Volpi alla ricerca di quella proposta originale che andava elaborando; la seconda, Franco Volpi, l’amico filosofo, prende le mosse dalla singolarità di un uomo rimasto indimenticabile per tutti coloro che l’hanno incontrato, e risale al filosofo che pure fu. E il gustoso apparato di immagini si spinge a illustrare ciò che le parole non...

Corpo Individuo Identità

Corpo Individuo Identità

Autore: Erasmo Silvio Storace

“Erasmo Silvio Storace insegue le sorti del corpo a partire dalla sua ri-apparizione nella cultura occidentale. [...] Ma Storace non si ferma qui, dove si arrestano i libri colti sul corpo e quelli incolti che in questi ultimi anni sono stati in gran numero pubblicati. [...] Ad esempio, egli si sofferma sul motivo della Continuità che rifiuta la contrapposizione: qui si trova la tesi fondante l’intero impianto teorico del libro, ed è l’intuizione davvero illuminante che Storace avanza anche a proposito dell’Identità, che non si contrappone alla differenza, perché l’Identità, al pari del corpo, non è qualcosa di statico, ma “accade differenziandosi”. [...] Il libro è molto suggestivo, attentamente pensato nella sua tesi teorica ed espresso in un linguaggio poetico capace di sedurre e persuadere la mente anche di chi non si rassegna a non avere l’anima o un Io che non è padrone in casa propria.” Dalla “Prefazione” di Umberto Galimberti

Trasformazioni del concetto di umanità

Trasformazioni del concetto di umanità

Autore: Carmine Di Martino , Roberto Redaelli , Luca Bianchin , Étienne Bimbenet , Agostino Cera , Guido Cusinato , Joachim Fischer , Fabiana Gambardella , Luca Guidetti , Steffi Hobuß , António Manuel Martins , Eugenio Mazzarella , Ferdinando G. Menga , Giacomo Pezzano , Caterina Resta , Luca Vanzago

Numero di pagine: 472

In questi ultimi anni, con l’incalzare della globalizzazione, della rivoluzione digitale, della bioingegneria, dell’automazione, dell'intelligenza artificiale e altro ancora, l’essere umano è stato sottoposto a molteplici sollecitazioni che ne stanno “muovendo” il profilo. I confini di ciò che sarebbe proprio dell'uomo sono via via messi in discussione a vario titolo. In tale contesto diviene necessaria, perfino urgente, una ricognizione del concetto di umanità, con uno sguardo il più possibile ampio, impegnato con i diversi fronti delle sfide in corso. È questo il tentativo del presente volume: contribuire a una riflessione sistematica sul complesso di problemi racchiusi nella antica e nuova questione della identità umana. Il volume contiene saggi di: L. Bianchin, É. Bimbenet, A. Cera, G. Cusinato, C. Di Martino, J. Fischer, F. Gambardella, L. Guidetti, S. Hobuß, A. Martins, E. Mazzarella, F. G. Menga, G. Pezzano, R. Redaelli, C. Resta, M. Russo, L. Vanzago.

L’essere dopo la metafisica moderna

L’essere dopo la metafisica moderna

Autore: Riccardo Pozzo , Marco Tedeschini , AA. VV.

Dopo il Novecento, in particolare dopo Heidegger e Severino, porre ancora la questione dell’essere può sembrare un gesto tardivo e ingenuo. Il volume discute criticamente l’itinerario che ha condotto Vittorio Possenti a considerare questo gesto, invece, necessario e a dichiarare concluso il ciclo speculativo della modernità, avviato da Cartesio e perfezionato da Kant e Hegel. Recuperando con strumenti teorici rinnovati la tradizione realista della filosofia dell’essere, Possenti sostiene che “l’ente è” e che da qui deve ripartire qualsiasi discorso che intenda riprendere alla base la questione della metafisica. L’essere dopo la metafisica moderna raccoglie i contributi di studiosi che non si allineano e non si oppongo acriticamente agli argomenti proposti da Possenti, ma dialogano con le sue posizioni in modo franco e senza compromessi, restituendo ancora una volta il suo spessore alla parola “filosofia”.

Fata Morgana Web 2021

Fata Morgana Web 2021

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 600

Che cosa è accaduto dal punto di vista culturale in questo 2021? Che cosa abbiamo visto? Che cosa abbiamo letto? Quali sono le opere, i temi e le questioni che il nostro presente ci ha posto? E quali i “nomi propri” importanti per leggere l’oggi?A tali domande vuole rispondere quest'opera, suddivisa in due volumi (Le visioni e I discorsi), che raccoglie quanto di più significativo la rivista “Fata Morgana Web” ha pubblicato quest’anno, integrandolo con due ampi testi d’apertura scritti da Roberto De Gaetano e Felice Cimatti sulle parole chiave (tecno-sociale e trauma) che hanno segnato il presente. L’anniversario delle Torri Gemelle, quello del PCI, la questione del “biografico” sono alcuni dei focus che articolano questo secondo volume, insieme alle grandi figure del pensiero pedagogico, alle tradizioni culturali nazionali (Italia, Francia, Stati Uniti), nonché alla crisi pandemica. Studiosi di fama internazionale leggono l’attualità e fanno di quest’opera un importante strumento per chi vuole continuare a pensare il presente.

Il rovescio del performativo

Il rovescio del performativo

Autore: Lucilla Guidi

Numero di pagine: 450

Dalla prefazione di V. Vitiello: Due gli aspetti, o momenti, di questo lavoro: l’uno ‘storico-critico’, fondamentale per comprendere, con la formazione, l’esito della filosofia di Heidegger; l’altro, ‘teoretico’, concernente il passaggio dal ‘contenuto’ del pensiero e del linguaggio alla loro ‘pratica’. Un mutamento radicale che riporta la filosofia alla sua dimensione originaria: l’esistenza, fuori della tradizionale partizione “vita-riflessione”, “io-mondo”, “soggetto-oggetto”. I due aspetti, o momenti, di questo studio si richiamano a vicenda, per cui se l’intento propriamente teoretico – il concetto di “performatività negativa” – regge l’intera ricostruzione storica, questa a sua volta costituisce il terreno su cui quella concezione poggia, avendo avuto in quel pensiero la sua prima origine.

La chiave del castello

La chiave del castello

Autore: Rinaldo Ottone

Numero di pagine: 582

Credere non è un mero accettare il messaggio della fede solo per sentito dire, ma – ha scritto Edith Stein – «un essere toccati interiormente e uno sperimentare Dio». Se è così, allora la fede non è un aderire in modo cieco a realtà impenetrabili per la mente e, tanto meno, l’accettare senza riscontri una presenza impalpabile e del tutto inaccessibile al sapere della pelle. Ma, perché questo «vedere» e questo «toccare» possano davvero essere apprezzati nella loro profondità e nella loro sorprendente apertura è necessario affinare una sensibilità che consenta un reciproco e continuo scambio affettivo e conoscitivo, una sorta di «sentire comunitario e partecipato», da cui dipende ogni altra esperienza del mondo e della vita, definito empatia. Attraverso questa «sensibilità condivisa» sarebbe dunque possibile arrivare perfino a «sentire Dio», quasi che si potesse avvertire il tocco della sua mano sulla propria pelle? Questa domanda, così decisiva, non si lascia risolvere in maniera teorica o meramente formale; essa è anche la sfida cui cerca di rispondere il libro.

Logos e logica in Heidegger

Logos e logica in Heidegger

Autore: Giuliana Gregorio

Numero di pagine: 190

Was ist das, das Logische? è una delle domande fondamentali del Denkweg heideggeriano, che può quindi essere ripensato alla luce dell’incessante, sempre di nuovo ripetuta, interrogazione della costellazione logos-logica-linguaggio. Dopo una ricostruzione generale del cammino che, a partire dagli scritti giovanili sulla logica, attraverso la tematizzazione del logos negli anni marburghesi, sfocia in una dissoluzione della questione della logica nella questione dell’essenza del linguaggio, vengono analizzate tre ‘soste’ cruciali di esso: il problematico corso sulla logica del SS 1934, l’interpretazione-appropriazione della concezione “aurorale” del logos e la Erörterung dei “principi del pensiero” nei Freiburger Vorträge (1957). Tentando di ‘fuoriuscire’ dalla logica tradizionale quale metafisica del logos in direzione di una logica proveniente dal logos stesso, Heidegger compie un percorso circolare che, muovendo dalla logica verso il logos, riconduce infine dal logos a una logica “più originaria”.

Il paradigma fenomenologico-ermeneutico. Husserl, Heidegger, Gadamer, Ricoeur, Levinas, Derrida

Il paradigma fenomenologico-ermeneutico. Husserl, Heidegger, Gadamer, Ricoeur, Levinas, Derrida

Autore: Fabio Gabrielli Enrico Garlaschelli

Quel che resta della ragione. Sul senso di una nemesi storica per la dicibilità della fede nella congiuntura postmoderna

Quel che resta della ragione. Sul senso di una nemesi storica per la dicibilità della fede nella congiuntura postmoderna

Autore: Antonio Sabetta

Numero di pagine: 166

Il volume nella prima parte presenta una ricognizione sulla postmodernità che, al di là dell'acceso e irrisolto conflitto delle interpretazioni, rimane il termine che raccoglie più consenso per indicare la contemporaneità complessa e frammentata e altamente sfuggente alla "presa" dei concetti. Sono presentate le posizioni alcuni interpreti di spicco (Lyotard, Vattimo, Habermas) e di alcuni fenomeni come il neopaganesimo e il ritorno del sacro. Nella seconda parte si tenta un approccio teologico-fondamentale per evidenziare la "posta in gioco", ovvero la crisi della ragione nella postmodernità e la necessità di ritrovarla oltre le derive ideologiche moderne, restituendole quel ruolo decisivo nella vita di luogo della domanda di senso oltre la sua proclamata irrilevanza.

Storia della filosofia contemporanea

Storia della filosofia contemporanea

Autore: Massimo Mori , Giuseppe Cambiano

Numero di pagine: 552

Questa Storia della filosofia contemporanea è la continuazione della Storia della filosofia antica di Giuseppe Cambiano e della Storia della filosofia moderna di Massimo Mori e, come i volumi precedenti, è diretta a studenti universitari e a un pubblico più generale. Data la sua destinazione, offre un corso completo ricco di contenuti sia sul piano delle informazioni, sia sul piano della ricostruzione delle dottrine, con una introduzione che lo raccorda alla storia della filosofia moderna. La bibliografia contiene, a proposito degli autori stranieri, anche indicazioni riguardanti le edizioni in lingua originale e studi in lingue diverse dall'italiana, utili soprattutto per la composizione di relazioni e tesi di laurea.

aut aut 345 - Inattualità di Pasolini

aut aut 345 - Inattualità di Pasolini

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 215

Questo numero della rivista "Aut aut" presenta gli articoli di: Davide Zoletto, Raoul Kirchmayr, Michel Foucault, Pier Aldo Rovatti, Damiano Cantone, Massimiliano Roveretto, Massimiliano Nicoli, Giacomo Marramao, Dario Giugliano, Alessandro Mariani, François Jullien, Marco Galati Garritto, Chiara Pastorini.

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