
Un saggio caustico e provocatorio, scritto come un romanzo, dove l'autore ci racconta dei suoi anni passati a creare finte notizie per attirare attenzione nei confronti di alcuni prodotti dei suoi clienti. Un libro fondamentale per tutti coloro che vogliono capire come, partendo da un piccolo blog di provincia fino a diventare una vera e propria notizia ufficiale, le informazioni possano (e vengano) manipolate dalla Rete e dai Media.
Per la prima volta parlano gli uomini che controllano il traffico dei migranti. Un sistema criminale che gli autori di questo libro hanno potuto raccontare dopo aver percorso le principali vie dell'immigrazione clandestina, dall'Europa dell'Est fino ai paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Ecco cosa si muove dietro la massa di disperati che riempiono le pagine dei giornali. Una montagna di soldi, un network flessibile e refrattario alle più sofisticate investigazioni. La testimonianza dei protagonisti conduce dentro un mondo parallelo che nessuno conosce. Ora finalmente possiamo vedere in presa diretta la più spietata agenzia di viggi del pianeta.
Con l’acronimo NEET (Not in Education, Employment or Training) si comprendono i giovani che non studiano, non lavorano né sono impegnati in attività di formazione. Il NEET protagonista di questo libro vive a Chioggia, in casa dei genitori o meglio in una stanza della casa dalla quale esce solo spinto dai bisogni fisiologici, dalle ramanzine del padre o dalla pasta al forno della madre. Il grosso della giornata lo passa tra letto e computer in compagnia di Asia e Nina, due gatte oltremodo schiette, che non si astengono da aspre critiche nei confronti del loro “padrone”. Il nostro NEET si autodefinisce “rivoluzionario”: non vuole un lavoro, che gli appare tanto alienante quanto carico d’illusioni per chi lo ottiene, e non vuole neanche una relazione che, insieme all’amore, considera unicamente fonte di ipocrisie oltre che di inutili responsabilità. Questo giovane uomo trasuda misantropia e disprezzo nei confronti dell’intera società, che ritiene malata nel suo bisogno di finti bisogni. La sua unica finestra sul mondo è Facebook, in cui, come crede, un NEET intelligente può destreggiarsi ingannando abilmente gli altri, vittime della loro stessa ignoranza e...
Nel centenario della nascita viene ripubblicata l'autobiografia, ormai introvabile, di uno dei personaggi più importanti dell'universo artistico del Novecento. Di carattere inquieto, partì alla scoperta dell'Europa dove vi rimase circa vent'anni frequentando gli ambienti letterari e artistici del cui lato bohemienne si sentì partecipe. Oltre ad investire le sue cospicue fortune in opere d'arte, 'collezionò' anche con una passione divorante gli autori: amica e amante di molti, moglie, per periodi più o meno lunghi, di alcuni, fu per tutti una 'musa inquieta'. Sono note le sue tempestose relazioni con Laurence Vail, John Holms, Douglas Garman, Yves Tanguy, Samuel Beckett, Max Ernst e altri famosi scrittori e artisti. Sullo sfondo, tra le vicende private della ricchissima ed eccentrica famiglia Guggenheim, emergono gli avvenimenti dell'Europa tra le due guerre. La sua esistenza interamente dedicata all'arte si spense nel 1979 a Venezia, città molto amata da Peggy, nei cui salotti aveva regnato come 'l'ultima dogaressa'.
Undici irresistibili motivi (o reason why) per i quali Lo scopriremo solo scrivendo è assolutamente da leggere, rileggere e regalare agli amici: 1. Perché non è un manuale per imparare il copywriting o qualsiasi altro tipo di writing (finalmente!). 2. Perché racconta senza peli sulla lingua le stelle e le stalle della pubblicità italiota, passando per Pescara, Bologna, Lecce, Milano, periferie incluse. 3. Perché è un'odissea occupazionale personalissima ma esemplarmente generazionale. 4. Perché suggerisce di non perdere mai la speranza e il senso dello humour: una risata ci salverà. 5. Perché nella vita devi saper affrontare un sacco di squali ben impaginati ma anche l'Alzheimer di una persona cara. 6. Perché prima o poi qualcuno potrebbe chiederti di lavorare per un compenso “simbolico": "simbolico" quanto? 7. Perché l'amore per le parole non può essere una condanna da scontare con precarietà, promesse mancate, paura del domani. 8. Perché diventerà un classico come Le confessioni di un pubblicitario di David Ogilvy. 9. Perché fa anche commuovere e incazzare parecchio. 10. Perché chi vuol fare il creativo in Italia è meglio che lo legga: wannabe copywriter...
“Io sono un’ombra. L’ombra del potere. Talvolta più potente del potere. Io sono il capo di gabinetto.” Chi muove i fili della politica italiana? Quali scambi si fanno, ogni giorno, nei ministeri? Su quali soluzioni al limite della legge si fonda la ragion di Stato? Per la prima volta un capo di gabinetto svela dall’interno le regole non dette e i segreti inconfessati dei palazzi del potere. In Italia la selezione dei capi di gabinetto avviene attraverso canali diversi di cooptazione. Ci sono i magistrati del Consiglio di Stato. Quelli della Corte dei conti. I professori universitari. I funzionari parlamentari. I burocrati di carriera, che agivano per decenni nelle pubbliche amministrazioni. Ciascuna categoria ha un suo codice di comportamento, regole di affiliazione, baronie, gelosie, ritualità, scandali, ricatti, mele marce, figure leggendarie. Ogni stagione segna una diversa forma di convivenza tra politica e burocrazia. Dalla Prima Repubblica a Berlusconi, da Renzi ai grillini. La connivenza e la lusinga si alternano alle epurazioni e alle minacce. Ma questo accade sulla scena pubblica. Sotto traccia va in scena uno spettacolo diverso. Fatto di relazioni, alleanze,...
Leo Lyon Zagami ci introduce con dovizia di particolari nella complessa gerarchia delle Società Segrete che fanno capo al segretissimo mondo degli illuminati. Le varie scuole, la storia segreta, le pratiche e le tradizioni che si nascondono in questo mondo misterioso e sconosciuto, legato alla creazione di un Nuovo Ordine Mondiale e a un'elite che da sempre governa, dietro le quinte della storia, i destini dell'umanità.
A come Amore, B come Baci, C come Confessione, D come Desiderio... Sono ventisei, tante quante sono le lettere dell’alfabeto, le storie contenute in questo libro, frutto di una rubrica settimanale di grande successo tenuta da Eshkol Nevo sulle pagine di Vanity Fair. Raccolte tutte insieme, costituiscono un’opera indispensabile per i lettori dell’autore della Simmetria dei desideri e di Tre piani, un originale viaggio all’interno della costellazione dei desideri, dei sentimenti e degli impulsi da parte di uno scrittore capace di penetrare come pochi nelle pieghe più riposte dell’animo umano. C’è la F di Ferita, dove un piccolo incidente capitato in un supermercato può cambiare il significato di parole grosse come «razzismo» e «antirazzismo»; la G di Guerra, dove una Escape room diventa pretesto, per un ex-pilota, di rievocare il passato; c’è la I di Italo Calvino, in cui una passeggiata per le vie di Rondovia, una città progettata perché nessuno dei suoi abitanti si trovi a incontrare per strada un amore del passato, dà la sensazione di averla già conosciuta attraverso le pagine delle Città invisibili. Storie, dalla A alla Z, attraversate dalla...
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