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Schemi riassuntivi e quadri di approfondimento per memorizzare rapidamente la storia della Settima Arte: la tecnica e il linguaggio, le correnti, il cinema di animazione, i registi e le opere che hanno segnato la storia del grande schermo.
L'analisi del film ha trasformato gli studi sul cinema e li ha iscritti nell'orizzonte della cultura interpretativa contemporanea. Il volume spazia dalla post-semiotica alla critica stilistica, dal rapporto tra cinema e gender all'analisi iconologica, all'ermeneutica e alla decostruzione, presentando una gamma delle possibili tecniche di interpretazione del film diffuse nelle ricerche internazionali.
Le sale cinematografiche rappresentano un patrimonio architettonico e culturale. La consapevolezza di tale patrimonio è indispensabile per avviare un processo di valorizzazione e di sviluppo. Da questi presupposti nasce l'esigenza di un'indagine sulle singole sale della Puglia con l'obiettivo di costituire un bagaglio di informazioni utili alla comprensione dello scenario attuale e alla programmazione di uno scenario futuro. La ricerca, promossa dall'Assessorato al Mediterraneo della Regione Puglia in collaborazione con il Politecnico di Bari, nata nell'ambito delle attività del Nucleo Tecnico regionale di Valutazione per l'esercizio cinematografico, è composta da quattro parti: la prima riguarda il "luogo" cinema analizzato nei suoi aspetti storici, tipologici, sociali e culturali; la seconda contiene il censimento degli esercizi cinematografici pugliesi (260 tra attivi e inattivi) eseguito attraverso la redazione di schede di catalogazione che contengono descrizioni, rilievi fotografici, disegni di progetto, immagini d'epoca e fotografiche d'autore; la terza propone riflessioni, valutazioni urbanistiche, economiche e legislative; la quarta presenta i contributi a firma di...
Angela Ricci Lucchi e Yervant Gianikian sono figure di culto nel panorama del cinema d’avanguardia. Le retrospettive di Parigi (Jeu de Paume) e New York (MoMA) li hanno ormai consacrati tra gli artisti visivi più influenti del nostro tempo. Il libro di Robert Lumley è il primo a presentarne l’opera in maniera complessiva, discutendo sistematicamente i film più importanti, come i primi cortometraggi “profumati”, le installazioni per musei italiani e stranieri, i progetti oggi in corso. Al centro di questa ricostruzione ci sono i grandi temi dei due cineasti: la Prima guerra mondiale, l’età dei totalitarismi contrapposti, la tragedia del colonialismo, i genocidi. Lumley getta luce sul laboratorio di idee dei due filmmaker, ricostruendo una trama di riferimenti concettuali che consentono di mettere a fuoco le loro opzioni estetiche e politiche, passando da André Breton a Theodor W. Adorno, Gustav Mahler, Walter Benjamin, Dziga Vertov, Judith Butler. Quindi ci accompagna nell’officina dei due filmmaker, approfondendo i procedimenti pressoché unici da cui nascono le loro opere. Tutti i loro film riutilizzano pellicole d’archivio, i cui fotogrammi vengono ingranditi, ...
Dai classici tagli, divieti e roghi di un tempo alla più moderna censura di mercato, nell'infinito meccanismo möbiusiano di controllori e controllati innescato dall'interferenza dell'immagine sul reale, la parabola della censura cinematografica è un invito alla riflessione su come continuare a filmare, a fare cinema inteso come possibilità di un racconto ancora collettivo nell'epoca delle tecnologie digitali e delle nuove forme sociali di comunicazione. Prima edizione digitale aggiornata al 2013.
Questa raccolta di testi (quasi un diario) è materiale di lavoro parallelo a quel “mestiere di grafico” che l’autore esercita da tempo.È un viaggio nel progetto grafico tra libri, copertine, marchi, fotografie, macchine e software, tecnologie analogiche e digitali, mp3 e vecchi giradischi, cinema e molto altro ancora, dove lo scrivere diventa contrappunto, spazio di libertà e memoria collettiva. Il libro racconta di una generazione di fatto consapevole, i “grafici di mezzo”, alla quale l’autore appartiene, che in questi anni ha vissuto una profonda transizione: manualità e artigianato, appresi lentamente “a bottega”, sono stati travolti dal “nuovo” che ha trasformato tutto: soggetto e oggetto, mercato, stili, tempi e modi della produzione.
A quarant'anni, Roger Yount può dirsi un privilegiato, lavora ai piani alti della City, vive nel lusso, e ha fatto quel che si dice un bel matrimonio. Il superbonus su cui conta (roba da un milione di sterline) può anche sembrare un'esagerazione, ma tra seconde case, bambinaie, costosi fine settimana comincia a essere quasi una necessità. Smitty è l'ultimo bad boy dell'arte contemporanea, un simpatico mascalzone e artista concettuale che ama le provocazioni, cercando di mantenersi in equilibrio tra successo e anonimato. Una celebrità senza volto, ciò che è forse la sua opera d'arte più riuscita. Ha una nonna, Petunia Howe, che lo adora, un'arzilla vecchietta di ottant'anni che difende intrepida la sua proprietà e la sua indipendenza. Freddy Kamo è il nuovo prodigio del calcio mondiale, un giovane e già viziatissimo africano catapultato dalla sua capanna nel Senegal in uno dei più lussuosi appartamenti di Pepys Road. Ma ci sono anche i Kamal, i pachistani del negozio all'angolo, teatro di una guerra in famiglia fra integrazione e tradizione. E Quentina, l'ausiliaria del traffico che semina il panico nelle vie dei ricchi dopo aver messo a punto un lucroso sistema per...
Journal of film history.
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