
Un classico della letteratura per ragazzi: le tragicomiche peripezie del burattino discolo e irrispettoso, continuamente in bilico fra la voglia di divertirsi pensando solo a se stesso e il desiderio di diventare "un ragazzino perbene".
Il giornalino di Gian Burrasca Apparve nel 1905 come romanzo d’appendice sul Giornalino della Domenica. Pubblicato sotto forma di libro nel 1912, ha divertito e nutrito di fantasia, generazione dopo generazione, bambini e adolescenti italiani. Riproposto in film, serie televisive, animazione, il diario della piccola peste è forse uno dei libri italiani più noti con Pinocchio di Carlo Collodi e Cuore di Edmondo De Amicis. Riletto oggi, rivela la sua grande attualità e si adatta perfettamente anche ai ragazzi del terzo Millennio. Con un ma… Le illustrazioni, mentre scorrevano i decenni, sono passate di mano in mano, adattandosi al gusto e alla sensibilità dei tempi. Come immaginano i ragazzi d’oggi Gian Burrasca, quale compagno di giochi vorrebbero? È così che è nato, dal pennello di una diciottenne, il writer irriverente e scanzonato che dà corpo e sberleffi, in questa edizione, a Giovannino Stoppani, in arte Gian Burrasca. Le illustrazioni sono di Carolina Visca Prefazione di Fijodor Benzo, urban artist
“È qualcosa come un falansterio, ma senza alcuna gerarchia, senza alcuna autorità, al contrario, testimonianza della libertà, dell'uguaglianza, dell'anarchia più completa. La forma è, più o meno, quella di una stella, ma le sue facce rettangolari non hanno niente di simmetrico, ciascuna di esse è di un tipo particolare. L'architettura sembra avere modellato nelle pieghe della loro forma strutturale tutte le ondulazioni della grazia, tutte le curve della bellezza. Le decorazioni interne sono di una sinuosità elegante, un felice miscuglio di lusso e di semplicità, un'armoniosa scelta di contrasti.”
Un'indagine del grande narratore sull'origine, lo sviluppo e la funzione della fiaba e delle tradizioni popolari di ogni parte del mondo.
Un drago, un albero saggio, un bosco magico... tanti colori e tanta fantasia per un viaggio nella realtà, vista con gli occhi di un grande scrittore.
Dopo un'ampia introduzione curata da Davide Conrieri, il volume offre una raccolta di novelle italiane seicentesche e settecentesche. Tra gli autori di cui si propongono le opere: Giambattista Basile, Adriano Banchieri, Lodovico Della Casa, Francesco Redi, Giuseppe Parini, Gasparo Gozzi.
"In questo volume sono state raccolte tutte e dodici le favole di animali ideate, scritte e illustrate da Leo Lionni. Nel mondo fantastico creato dall'autore vivono Frederico, il topo sognatore, l'orgoglioso coccodrillo Cornelio, Teodoro, topo ambizioso e sicuro di sé, il generoso uccellino Tico. Si tratta di piccole-grandi storie che celebrano la bellezza dello spirito umano e la forza dell'immaginazione ..."--Page 4 of cover.
Bisogna stare attenti a quello che si vuole: prima o poi i sogni potrebbero avverarsi, e il risultato potrebbe non piacere. Come succede al taglialegna Biagio, che si lamenta: “il cielo non esaudisce mai i miei desideri”. Giove in persona decide di accontentarlo, e gliene dà tre, da esprimere a proprio piacimento. Tutto contento, Biagio torna a casa dalla saggia moglie Gegia, che gli consiglia di stare attento a cosa chiederà; Biagio però decide di farsi un bicchierino di vino, e non tiene a freno la lingua... Il volume contiene 1 fiaba sonora, arricchita da voci di glossario, recitata da attori professionali, con musiche ed effetti sonori originali. La fiaba è illustrata con immagini d'epoca provenienti dal Museo della Figurina di Modena.
Edizione integrale Traduzione di Daniela Paladini Trasformare la tranquilla cittadina di Sanditon in una stazione balneare alla moda: è questo il sogno di Mr Parker, imprenditore entusiasta e determinato. Charlotte, figlia di un proprietario terriero della zona, è l’eroina di questo romanzo: è tentata dall’idea di Mr Parker ma al tempo stesso comprende le ragioni del padre, restio al grande cambiamento. Sidney Parker è invece il personaggio maschile positivo, interessato al nuovo ma senza l’eccesso caricaturale del fratello. Sarà lui l’uomo giusto per Charlotte? Il manoscritto di Sanditon fu abbandonato da Jane Austen il 18 marzo 1817, esattamente quattro mesi prima della morte. Era già malata da un anno, ma questo testo non reca tracce di dolore o pessimismo e, sebbene incompiuto, è un chiaro frutto del genio comico che da sempre attraversa la sua vena narrativa.Jane Austennacque a Steventon (Hampshire) nel 1775. Condusse una vita tranquilla, tra gli affetti familiari, a Bath e poi a Chawton, sempre nell’Hampshire. Si spense nel 1817 a Winchester. Di Jane Austen la Newton Compton ha pubblicato Mansfield Park, Ragione e sentimento, Persuasione, Orgoglio e...
Un libro intenso, premiato nel 1992 con il Viareggio e il Campiello, che mette in scena come protagonista-narratore un pittore che racconta gli anni della sua formazione umana e professionale, la nascita di una vocazione e la scoperta dell'impossibilità di avere relazioni umane.
Contiene: La roulotte celeste ; Come fu scoperta la Terra ; Nel mondo dei sogni ; L'isola dei nasi neri ; Il segreto del Colosseo ; Storie di un telecronista ; Proposta per salvare i veneziani ; Il ragioniere-pesce del Cusio
Jane Austen morì a soli quarantadue anni, ma nei pochi anni in cui scrisse, riuscì a creare dei piccoli capolavori che continuano ad appassionare critici e lettori. Non possiamo negare che le sue eroine siano indimenticabili. Come si può non ricordare la prontezza di spirito di Elizabeth Bennet o di Elinor Dashwood? E il pudore tutto femminile di Annie Elliot? L'irruenza passionale di Catherine Morland e la grazia civettuola di Emma Woodhouse? La riflessiva perspicacia di Fanny Price? Anche se molti hanno voluto vedere nei romanzi della Austen una pacata accettazione delle convenzioni e dei pregiudizi di quella classe conservatrice a cui lei apparteneva, resta il fatto, come sottolinea Tony Tanner nel saggio introduttivo a questa raccolta dei sei grandi romanzi della scrittrice inglese, che le sue eroine non solo non accettano in silenzio i limiti imposti dalla società, ma, al contrario, questa società la mettono in discussione. Con velata ironia ed eleganza, la Austen prende in giro le manie della buona società inglese, facendo sorridere il lettore, ma facendolo anche riflettere.
La Fata Protettrice nasce da una antica leggenda della Valle di Ledro che racconta di una Fata amica degli abitanti della valle. Nei periodi di crisi la Fata aiuta e risolve i problemi della valle.
Vedi maggiori dettagli