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Gramsci

Gramsci

Autore: Angelo d'Orsi

Numero di pagine: 496

Angelo d’Orsi racconta la storia di Antonio Gramsci dall’infanzia in Sardegna a Torino, da Mosca a Vienna, da Roma al carcere di Turi, fino alla clinica romana dove poi spirerà nel 1937. Personaggi pubblici e figure della vita privata, a cominciare dalla famiglia Schucht e dalla complessa vicenda amorosa con Giulia, attraversano la vita e la vicenda intellettuale e politica del più grande pensatore (e rivoluzionario) italiano del Novecento. Con una narrazione capace di restituire i drammatici eventi storici di cui Gramsci fu protagonista o testimone, d’Orsi getta luce sulla genealogia e sull’originalità del suo pensiero, percorrendo le convergenze e le collisioni con la storia della sinistra italiana e sovietica, e dei suoi protagonisti, da Togliatti a Bordiga, da Lenin a Trockij e a Stalin. Del “capo della classe operaia”, come lo definì Togliatti nel 1927, d’Orsi mostra lo sforzo crescente di superare le rigide barriere del “recinto del marxismo-leninismo”, all’insegna di un pensiero critico e antidogmatico, senza mai perdere di vista l’obiettivo che lo accompagnerà fino all’ultimo giorno: la liberazione del proletariato dalle sue catene. Il racconto ...

Togliatti

Togliatti

Autore: Giorgio Bocca

Numero di pagine: 656

Sono passati più di cinquant’anni dalla morte di Palmiro Togliatti, e dello storico segretario del Partito comunista è sopravvissuta l’immagine di un uomo freddo, scostante, dalla severa aria professorale, un intellettuale avaro nei sentimenti, un politico scaltro e cinico, troppo filosovietico e ortodosso per ispirare o appassionare. Un uomo che riteneva la politica “cosa troppo importante per lasciarla fare alla gente semplice”. Perché allora quando si attentò alla sua vita l’Italia proletaria fu pronta all’insurrezione armata? Perché milioni di italiani di ogni ceto ebbero il sentimento, nel giorno della sua morte, che con lui se ne fosse andato uno dei padri della Repubblica? Giorgio Bocca tentò nel 1973 di rispondere a queste domande: anche solo osare occuparsi di Togliatti per un giornalista (non uno storico) non comunista significava esporsi a critiche e attacchi di ogni tipo. Ma Bocca si buttò in questa impresa, affrontando critiche e boicottaggi, e così facendo ci ha lasciato quello che ancora oggi resta il racconto più appassionante e completo della vita del leader comunista.

Vita di Antonio Gramsci

Vita di Antonio Gramsci

Autore: Giuseppe Fiori

Numero di pagine: 352

La linea che Giuseppe Fiori segue nel ricostruire passo per passo la biografia gramsciana consiste nel vederne le radici e le scaturizioni psicologiche e culturali nel massimo della profondità possibile, là dove biografia ed ethnos traggono alimento reciproco. È proprio per questo che si può dire che questa è una «vita» autentica, non un casellario di idee fatte calare dall'alto. Dall'Introduzione di Alberto Asor Rosa «Del grande intellettuale sardo non vedevamo che "la testa", lo storico degli intellettuali, l'analista delle tre "quistioni" del Mezzogiorno d'Italia (il Napoletano, la "quistione siciliana", la "quistione sarda"), lo studioso originale del capitalismo americano, il teorico dell'"egemonia", cioè del socialismo innervato di consenso. Poco sapevamo della sua vita, la famiglia, l'infanzia in Sardegna, i primi studi, il breve processo di formazione, e poi l'integrazione a Torino, il ruolo effettivo nel Congresso di Livorno (1921), i veridici rapporti (dopo l'arresto) con Togliatti, la rottura con i comunisti incarcerati a Turi, l'eterodossia rispetto a Stalin. Pensai allora che l'operazione di aggiungere "gambe e corpo" alla "testa" – così da avere di...

Il mestiere di storico (2019) vol. 1

Il mestiere di storico (2019) vol. 1

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 273

Riflessioni Teodoro Tagliaferri, L’espansione europea nella prospettiva della nuova storia globale Antonella Salomoni, Il 1917 dopo il 1991. Note per uno studio della «dimensione umana» nella Rivoluzione russa Discussioni Lucia Ceci, Massimo Faggioli, Agostino Giovagnoli, Giovanni Gozzini, Daniele Menozzi, Cristianesimo globale nel ’900 (a cura di Adriano Roccucci) Rassegne e letture Anna Bravo, Le emozioni tra stratificazioni storiche e neuroscienze Guido Melis, Il moderno Stato nazione Tommaso Detti, L’egemonia mondiale dell’Europa Alberto Petrucciani, Vittorio Ponzani, Libri, almanacchi e biblioteche Guido Samarani, Il protagonismo dell’Asia nel ’900 Claudio Vercelli, La burocrazia dello sterminio Armando Pitassio, Il Sessantotto oltre cortina Stefano Beggiora, Il dibattito sulla fame e la costruzione dell’India contemporanea Paolo Carusi, Musica e storia tra totalitarismi, ricostruzione e società dei consumi Enrico Landoni, Sport e politica Simone Neri Serneri, Un paradigma ambientale per la storia del ’900 Altri linguaggi Mostre e musei Simone Cinotto, Biografia di una città: i musei di storia di New York Nicola Camilleri, Europa und das Meer Arianna Arisi ...

Invano

Invano

Autore: Filippo Ceccarelli

Numero di pagine: 980

Settant’anni di costume, di scissioni, di precisazioni, di essere uguali ma diversi hanno finito per affollare il nostro paese di tribù e sottotribù politiche, ognuna con i suoi tic, le sue parole d’ordine e di contrordine, i suoi vizi privati e le sue pubbliche virtù. Ci sono i comunisti e gli scomunisti, i barbari padani e i democristiani, i socialisti craxiani e non craxiani, i postfascisti e i berluscones, fino ad arrivare a “questi qua”. Filippo Ceccarelli si inabissa nelle infinite pieghe di una storia cominciata con il dopoguerra e, in un paese senza memoria, ricuce ossessivamente i dettagli del lunghissimo romanzo italiano. Un romanzo politico che parla di noi, di chi il potere lo ha avuto e lo ha perso, di chi lo ha subìto e combattuto, alla ricerca delle tracce in grado di raccontarci come siamo diventati quello che siamo. Sostenuto dalle carte e dai ritagli contenuti nel suo impressionante archivio sui politici italiani (334 raccoglitori e 1500 cartelle, pari a una torre di 45 metri e al tir che è stato necessario per trasferirlo alla Biblioteca della Camera dei Deputati), Ceccarelli dà vita a un libro appassionato e definitivo che, attraverso una...

L’Amnistia Togliatti

L’Amnistia Togliatti

Autore: Mimmo Franzinelli

Numero di pagine: 408

Lo spartiacque tra passato e presente, nel decisivo passaggio tra dittatura e democrazia, per chiudere i conti con il Ventennio mussoliniano e punire gli artefici della dittatura, è l’Amnistia Togliatti. Emanata il 22 giugno 1946 per celebrare la nascita della Repubblica italiana, prende nome dal segretario del Partito comunista, Palmiro Togliatti, che la firmò quale ministro della Giustizia del governo De Gasperi. Ispirata all’esigenza di pacificazione, si è però trasformata – per l’interpretazione estensiva fornita dalla magistratura (in particolare dalla Suprema corte di cassazione) – nel generalizzato perdono, applicato anche a torturatori e ad assassini. Il fior fiore dei gerarchi, i peggiori spioni dell’Ovra, i collaborazionisti con l’occupante tedesco, i delatori di ebrei deportati nei lager ottengono generalizzato e immeritato perdono. Piero Calamandrei definì l’Amnistia un clamoroso errore della nuova classe dirigente italiana, gravido di conseguenze. Il mancato accertamento giudiziario dei crimini fascisti ha infatti determinato un enorme vuoto di conoscenze sulle dinamiche repressive del regime e della Repubblica sociale italiana. A una simile...

L'Italia contesa

L'Italia contesa

Autore: Giuseppe Vacca

Numero di pagine: 352

La storia della Repubblica italiana è stata per lungo tempo la storia dei partiti che l’hanno fondata e, in particolare, di due grandi forze popolari: il Partito comunista italiano e la Democrazia cristiana. Il nostro sistema politico non era infatti basato, come si sente spesso dire oggi, sulla contrapposizione destra-sinistra, ma su una doppia legittimazione: l’antifascismo, che definiva l’area democratica, e l’anticomunismo, fattore imprescindibile per governare in tempi di Guerra fredda, assegnando alla Penisola una posizione del tutto particolare nel panorama europeo. Uniti dalla Carta costituzionale ma divisi dagli schieramenti internazionali di riferimento, il pci e la dc appaiono caratterizzati, nell’analisi del maggiore storico del marxismo italiano, da un intreccio di divergenze ideologiche insuperabili e di generosi tentativi di convergenza. In un mondo in progressiva distensione, questi ultimi apparivano destinati al successo e, invece, franarono cozzando contro resistenze tali da compromettere la stessa tenuta democratica del paese. Ma se negli anni settanta il superamento della «democrazia bloccata» fallì ciò accadde anche per l’incapacità delle...

Il tradimento

Il tradimento

Autore: Mauro Canali

Numero di pagine: 256

Malgrado i tre quarti di secolo trascorsi ormai dalla sua morte, si continua a scrivere molto su Gramsci. Fu sempre Togliatti, finché fu in vita, a decidere cosa rendere pubblico dell'opera e della storia di Gramsci. Solo grazie a dirigenti comunisti «eretici» o espulsi qualcosa riuscì a trapelare. Scomparso Togliatti non fu comunque possibile affermare esplicitamente quello che ormai appariva sempre più evidente: nell'ottobre 1926, la rottura tra Gramsci e Togliatti ci fu e fu radicale. Si è dovuto attendere oltre settanta anni dalla morte di Gramsci, e molto tempo dopo la caduta del muro di Berlino e lo scioglimento del Pci, per giungere alla verità. Mauro Canali la ricostruisce e fa chiarezza sulle ragioni, le complicità, i tentativi della cognata di Gramsci, Tatiana Schucht, per portare a galla i fatti, i mezzi con cui Togliatti riuscì a legittimarsi come assertore del pensiero gramsciano, e perciò suo naturale erede politico, e a dissimulare, nel contempo, la persistente fedeltà allo stato sovietico dietro la parola d'ordine, mutuata dalle riflessioni gramsciane, della «via nazionale al socialismo». Questo libro scopre le carte e permette di passare dall'immagine ...

Un nuovo Gramsci

Un nuovo Gramsci

Autore: Gianni Francioni , Francesco Giasi

Numero di pagine: 401

Questo volume nasce nell’officina dell’Edizione nazionale degli scritti di Antonio Gramsci, nella quale gli autori dei saggi qui raccolti sono a vario titolo coinvolti: un’impresa che ha richiesto una revisione profonda dei criteri seguiti dai precedenti editori e ricerche mirate a completare il corpus letterario e a ricostruire con maggior precisione la biografia di Gramsci. I lavori svolti negli ultimi quindici anni in servizio dell’Edizione nazionale hanno significativamente arricchito le conoscenze su Gramsci e sul suo pensiero. La pubblicazione dei volumi dell’edizione è stata accompagnata da convegni, da contributi volti a illustrare e discutere i problemi editoriali, da saggi comparsi su riviste nazionali e internazionali e da innovative monografie. Il titolo dato alla raccolta non vuole dunque enfatizzarne il contenuto: un “nuovo Gramsci” sta prendendo forma grazie a un complesso lavoro collettivo che vede la partecipazione di studiosi di diverse generazioni. Di questa fervida stagione il volume vuole essere una significativa testimonianza.

Egemonia e modernità

Egemonia e modernità

Autore: Fabio Frosini , Francesco Giasi

Numero di pagine: 701

Sono trascorsi ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci, politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, fondatore dell’«Unità», autore dei Quaderni del carcere e uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Autorevoli storici e studiosi italiani e internazionali riflettono sul ruolo del pensiero gramsciano in Italia e nella cultura internazionale, facendo il punto sulle acquisizioni e sulle prospettive degli scritti di Gramsci, sulla sua filosofia della praxis e la sua importanza nella cultura italiana, analizzando anche stato e nuove frontiere degli studi gramsciani nel mondo globale (Europa, Stati Uniti, Asia, America Latina). Atti del convegno internazionale di studi Egemonia e modernità. Il pensiero di Gramsci in Italia e nella cultura internazionale (Roma, 18-20 maggio 2017) organizzato dalla Fondazione Gramsci e dall’International Gramsci Society-Italia in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana.

Senza perdere la dignità

Senza perdere la dignità

Autore: Elisa Guida

Numero di pagine: 313

Un nuovo lessico famigliare che lega il mestiere dello storico alla forza della testimonianza. Una finestra sulla vita di Piero Terracina (1928-2019). Su una normalità spezzata dal fascismo e dal nazismo. Nato in una famiglia di ebrei romani, Piero ha conosciuto le leggi razziali, la persecuzione e la deportazione a soli quindici anni. Scampato alla razzia del 16 ottobre 1943, ha vissuto nascosto fino alla sera del 7 aprile 1944, quando insieme ai genitori, ai due fratelli, alla sorella, a uno zio e al nonno è stato arrestato e rinchiuso a Regina Coeli. Cominciava il suo viaggio per Auschwitz-Birkenau, dove è entrato il 23 maggio 1944. Unico sopravvissuto della sua famiglia, Piero ha cercato di ricostruire la sua “seconda vita” basandosi sul lavoro e sugli affetti rimasti. Per decenni non ha raccontato nulla della sua esperienza, poi ha trovato nella parola la ragione della sopravvivenza ed è diventato uno dei più impegnati testimoni della Shoah in Italia. «Ho ricordato», immaginava di rispondere a Dio, semmai gli avesse chiesto che cosa avesse fatto di importante sulla Terra.

Vademecum di storia dell'Italia unita

Vademecum di storia dell'Italia unita

Autore: Sergio Romano

Numero di pagine: 327

“La nostra storia è stata fatta da noi, rispecchia i nostri vizi e le nostre virtù. Non possiamo accettarne soltanto alcuni pezzi perché ne siamo tutti, anche se in misura diversa, responsabili. Ha molte brutte pagine, ma anche momenti di cui possiamo andare legittimamente orgogliosi.”

L'Italia della guerra civile - 8 settembre 1943 - 9 maggio 1946

L'Italia della guerra civile - 8 settembre 1943 - 9 maggio 1946

Autore: Romano Battaglia , Indro Montanelli , Mario Cervi

Numero di pagine: 384

"Noi crediamo sia tempo di fare Storia e di farla fuori dei miti e delle leggende." Con l'armistizio si apre per il nostro Paese un periodo tra i più bui, la cui ricostruzione continua a innescare violente polemiche. Montanelli e Cervi sono stati i primi a definirli gli anni della guerra civile, anziché della Resistenza: un'intuizione decisiva per superare letture troppo legate a interpretazioni di parte. Non è stata la sola Resistenza a determinare la fine del Regime; molte altre Italie si sono confrontate dentro e fuori dai confini nazionali, e hanno giocato un ruolo fondamentale nel cammino verso la pace. Dopo l'8 settembre i Savoia riparano a Brindisi per fondare il "Regno del Sud", mentre Mussolini viene liberato e annuncia la nascita della Repubblica sociale italiana. La Penisola, divisa fra i due fronti lungo la linea gotica, diventa un punto nevralgico per le sorti del conflitto; a farne le spese è una popolazione straziata, divisa, colpita dai bombardamenti e condannata all'orrore di una lotta fratricida. Intanto, in un vortice di avvenimenti, la guerra si avvicina alla fine: Roma occupata e liberata, l'eccidio delle Fosse Ardeatine, lo sbarco in Normandia, la...

Comunisti a modo nostro

Comunisti a modo nostro

Autore: Emanuele Macaluso , Claudio Petruccioli

Numero di pagine: 416

La lunga storia del Partito comunista italiano raccontata da due protagonisti della sua vicenda umana e politica, un resoconto della stagione cruciale della sinistra e del Paese dal «partito nuovo» di Togliatti alla svolta della Bolognina, tra personalità memorabili, conquiste e sconfitte epocali. Apparentemente ormai conclusa, la vicenda politica del comunismo continua a generare dibattiti e polemiche ogni volta che si cerca di raccontare cosa ha realmente rappresentato quella galassia di uomini e donne eccezionali che fu il Pci. A cento anni dalla sua fondazione, Emanuele Macaluso e Claudio Petruccioli ne ripercorrono sviste e svolte epocali, ricordano le conquiste sociali di cui fu promotore e ipotizzano strade alternative che l’Italia avrebbe potuto imboccare per scongiurare il declino politico e culturale del Paese. Legati a riferimenti ed esperienze politiche diverse, Macaluso, militante già durante gli anni del regime fascista e dirigente di lungo corso, più volte deputato e senatore del Pci, e Petruccioli, che della segreteria del partito fu l’ultimo coordinatore, tentano così un bilancio tra due visioni spesso contrastanti dell’eredità politica del comunismo...

La storia falsa

La storia falsa

Autore: Luciano Canfora

Numero di pagine: 324

Marzo 1928, carcere di San Vittore. Antonio Gramsci e Umberto Terracini ricevono due strane lettere firmate Ruggero Grieco. Una terza, destinata ad un altro leader comunista arrestato, non viene consegnata. Mancano poche settimane al "processone" contro i dirigenti del Partito comunista italiano e la lettera di Grieco viene messa a frutto per aggravare la pena detentiva inflitta ai tre. Una leggerezza cospirativa? Forse. Di sicuro intercettata e prontamente utilizzata dalla polizia politica. Dall'inverosimile lettera di Pausania spartano al re di Persia, ai discorsi che si leggono nella Storia di Tucidide, alla lettera di Bruto fatta passare per falsa, alle lettere "falsovere" di Grieco a Gramsci, al celebre «testamento» di Lenin, inghiottito per anni dalla macchina di partito, La storia falsa raccoglie esempi clamorosi di doppi giochi e trucchi testuali messi in atto per deviare il corso della lotta politica. In questa indagine sul flo del rasoio testuale Luciano Canfora ci guida in un universo dove i lapsus, i periodi che si ingarbugliano e gli errori di scrittura si rivelano preziosi indizi di scottanti verità. Il risultato è un racconto avvincente che mette a nudo miti e...

L'Italia della Repubblica - 2 giugno 1946 - 18 aprile 1948

L'Italia della Repubblica - 2 giugno 1946 - 18 aprile 1948

Autore: Indro Montanelli , Mario Cervi

Numero di pagine: 288

Dopo le esperienze traumatiche della dittatura e della guerra, per l'Italia è giunto il momento di voltare pagina. Bisogna affrontare il processo di pace e impegnarsi nella ricostruzione, ma più di ogni altra cosa alla nazione serve un nuovo ordine politico-istituzionale, che ne definisca anche la posizione sullo scacchiere internazionale. Se gli accordi di Yalta ci hanno affiancato alle democrazie occidentali, la svolta verso il blocco del socialismo reale è ancora possibile, e sono in molti a spingere in quella direzione. Una popolazione divisa si trova così a vivere passaggi fondamentali: il referendum tra Monarchia e Repubblica, i lavori della Costituente, l'approvazione della Carta costituzionale. Fino alle prime elezioni repubblicane, che con un risultato clamoroso e in parte inaspettato consegnano la guida del Paese alla Democrazia cristiana. Sullo sfondo, la firma del trattato di pace a Parigi, gli incentivi del Piano Marshall, il delinearsi della contrapposizione mondiale che prenderà il nome di guerra fredda. Montanelli e Cervi ci chiamano a ripercorrere un momento di forte fermento, animato da personaggi del calibro di De Gasperi, Togliatti, Nenni, Scelba, Pajetta, ...

CULTUROPOLI PRIMA PARTE

CULTUROPOLI PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ITALIOPOLITANIA PRIMA PARTE

ITALIOPOLITANIA PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Viva la muerte!

Viva la muerte!

Autore: Arrigo Petacco

Numero di pagine: 224

Gli epici trentadue mesi di lotta, dal luglio 1936 all'aprile 1939, con tutte le implicazioni politiche che li contraddistinsero e la partecipazione degli italiani che combatterono sui due fronti.

Il provinciale

Il provinciale

Autore: Giorgio Bocca

Numero di pagine: 304

Il “romanzo” di Giorgio Bocca. La memoria spavalda, insolente, appassionata di un “provinciale” che ha attraversato settant’anni di vita italiana. Un provinciale che, in quanto personaggio guida di questa autobiografia, balza fuori continuamente. Emerge con il tratto burbero della disciplina sabauda, scivola con severa curiosità sul Paese che cambia, si staglia come il vero protagonista della storia sociale italiana: è lui, il provinciale che va alla conquista del mondo, protetto dalla certezza borghese, sospettoso e al contempo permeabile al nuovo. Consapevole di sé e della sua formazione, Bocca ci restituisce un cammino che penetra nel tessuto connettivo del nostro Paese, sommando personaggi minori e personaggi maggiori, il rumore del mondo e il chiacchiericcio intellettuale. La Topolino degli anni cinquanta e dei primi anni sessanta sembra aprire una immaginaria pista che arriva sino a noi, per un giornalismo “on the road” che è sempre stato un tratto forte del lavoro di Giorgio Bocca. Dal “cumenda” Angelo Rizzoli al “cavaliere” Berlusconi, da Enrico Mattei “onesto e corruttore” al generale Dalla Chiesa tre settimane prima della morte, i ritratti...

È la stampa, bellezza!

È la stampa, bellezza!

Autore: Giorgio Bocca

Numero di pagine: 238

Nessuno meglio di Giorgio Bocca può aiutarci a riflettere sulla crisi che sta vivendo oggi la professione di giornalista. In Italia (e non solo) la carta stampata appare schiacciata dalle pressioni della politica e dell’economia, incapace di reagire allo strapotere della comunicazione televisiva, non più in grado di scandagliare i mutamenti reali della società. Orfani di grandi battaglie, i giornali perdono copie e non riescono ad attirare un pubblico di lettori più giovani. Per capire come si sia giunti a questo punto, Bocca parte da alcuni snodi fondamentali della sua più che sessantennale carriera: le grandi inchieste degli anni sessanta, la fondazione di “Repubblica”, la sua stessa esperienza televisiva. Racconta il lavoro con direttori e compagni di strada. Ricostruisce anni di travagliati rapporti con i protagonisti della politica (da Craxi fino a Bossi e Berlusconi). E non risparmia critiche a chi ha portato l’informazione in un vicolo cieco. Letta sullo sfondo della sua eccezionale storia personale, la crisi di oggi appare una crisi di professionalità, di credibilità e di stile. Ma soprattutto una crisi di etica e di forti motivazioni ideali, senza le quali...

Il mestiere di storico (2011) vol. 2

Il mestiere di storico (2011) vol. 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 297

Indice Andrea Graziosi, Considerazioni di fine mandato (p. 5-12) Saggi Mark Philip Bradley, Writing Human Rights History (p. 13-30). Daniel Sargent, Human Rights and U.S. Foreign Policy in the 1970s (p. 31-50). Discussioni Federico Romero, Silvia Salvatici, Tony Smith e Samuel Moyn, Quando nascono i diritti umani? Una proposta controversa (p. 51-64). Rassegne e letture Roberto Pertici, Cavour e il Piemonte del suo tempo (p. 65-66). Sergio Luzzatto, Riprese mazziniane (p. 67-71). Tommaso Dell’Era, Antisemitismo e razzismo (p. 72-77). Antonella Salomoni, L’eredità della Shoah in Italia (p. 78-80). Antonello Venturi, Comunismo e comunisti (p. 81-85). Fabio Bettanin, Utopie di sangue (p. 86-90). Monica De Togni, Modernità cinese (p. 91-93). Simone Neri Serneri, Violenza politica e terrorismo di sinistra nell’Italia degli anni ’70 (p. 94-98). Barbara Curli, Storici italiani e integrazione europea (p. 99-105). Emilio Franzina, L’Italia in musica (p. 106-108). Mauro Moretti, Storia di un declino: l’università in Italia (p. 109-110). Le riviste del 2010 (p. 111-173) I libri del 2010 / 2 (p. 175-291) Indice dei recensori (p. 293-294)

Machiavelli nella storiografia e nel pensiero politico del XX secolo

Machiavelli nella storiografia e nel pensiero politico del XX secolo

Autore: Luigi Marco Bassani , Corrado Vivanti

Numero di pagine: 396
La Repubblica inquieta

La Repubblica inquieta

Autore: Giovanni De Luna

Numero di pagine: 304

La storia dell’Italia repubblicana comincia nel caos. La fine della guerra ha lasciato dietro di sé un paese logoro e diviso, ma soprattutto ha fatto emergere le fratture di lungo periodo che il fascismo aveva oscurato a colpi di propaganda e di retorica nazionalista. Nel 1945 il paese è costretto a fare i conti con le profonde differenze che lo attraversano da nord a sud. C’è squilibrio economico, infrastrutturale e demografico, ma anche divergenza sul piano delle reazioni alla fine del conflitto: la guerra non è stata vissuta da tutti allo stesso modo. Chi reagisce con energia, come gli operai del Nord, che dopo il rapporto con il Pci consolidato durante la guerra vogliono impadronirsi delle fabbriche, abita di fianco a chi torna da reduce e si ritrova improvvisamente senza riferimenti e senza lavoro. Dopo La Resistenza perfetta, Giovanni De Luna sottopone i primi anni di vita della Repubblica italiana a un’indagine profonda e rigorosa. Cominciando con una domanda: “È vero che la Resistenza aveva sostanzialmente fallito ‘l’occasione storica’ di rinnovare profondamente le strutture portanti di questo paese?”. Per dipanare la complessità di questo periodo...

Il nostro PCI

Il nostro PCI

Autore: Fabrizio Rondolino

Numero di pagine: 448

Le tessere, i manifesti, i leader. E ancora immagini uniche, cimeli, aneddoti: a 100 anni dalla fondazione del PCI un viaggio sentimentale in una stagione epica: «La tessera del PCI è oggi il coriandolo colorato di un mondo che non c'è più: ne è un frammento minore e minimo, e tuttavia di grande significato, sia per la storia dell'iconografia e della propaganda comunista, sia per il valore sentimentale che ha rivestito nella storia soggettiva di chi in quel partito ha militato e, soprattutto, vissuto.». Sono passati cento anni dal 1921, l'anno in cui i comunisti si separarono dai socialisti, e dalla prima tessera del grande partito di massa che segnerà la storia del nostro Paese. E proprio dalle immagini delle tessere, raccolte nel tempo dall'autore, nasce questo volume: una collezione che ripercorre le evoluzioni politiche e iconografiche vissute dal partito di Gramsci, Togliatti e Berlinguer fino allo scioglimento nel 1991. Alle tessere si aggiungono le spille dei movimenti sindacali e operai, i manifesti delle campagne elettorali dalla Costituente in poi, le cartoline e le medaglie, le coccarde delle Feste dell'«Unità», la stampa clandestina: una galleria di...

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