Scene da un matrimonio futurista
Autore: Lino Mannocci
«Con la nuova luna, il 28 agosto del 1913, al municipio del 14° distretto di Parigi, un giovane pittore italiano sposò una giovanissima parigina. Lui, Gino Severini, aveva trent’anni, lei, Jeanne Paul Fort, sedici». Il 28 agosto del 1913, a Parigi, Gino Severini sposa Jeanne Fort. Suoi testimoni sono Guillaume Apollinaire e Filippo Tommaso Marinetti. Tra gli invitati, e tra coloro che accorrono al caffè Voltaire per i festeggiamenti, figurano Stuart Merrill, Alfred Vallette, Max Jacob, André Salmon, Rachilde, Francis Carco, Fernand Léger, alcuni tra i più importanti letterati e artisti dell’epoca. All’ingresso del Comune del 14° arrondissement, Paul Fort, il padre della sposa detto il «Principe dei poeti», non esita a definire l’unione «le mariage de la France avec l’Italie». Di certo quelle nozze rappresentano un momento esemplare non soltanto dei rapporti tra avanguardia italiana e francese, ma dell’avanguardia storica in generale e della sua indiscussa capitale del tempo: Parigi. Colma di artisti provenienti da diverse parti dell’Europa, Parigi è allora il centro in cui convergono tutti coloro che, nel vecchio Continente, generano scandalo e...