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Prima lezione di antropologia

Prima lezione di antropologia

Autore: Francesco Remotti

Numero di pagine: 182

In modo diretto, concreto e sorprendente, Francesco Remotti conduce il lettore nel complesso e ricco mondo dell’antropologia attraverso i grandi continenti, dall’Africa all’America e all’Oceania, descrivendo usanze, riti e forme di umanità.

Antropologia

Antropologia

Autore: Marco Aime

Numero di pagine: 145

Che cosa fa un antropologo in città? Pixel, la risposta a ogni esigenza di sapere.

Antropologia di genere

Antropologia di genere

Autore: Giovanna Campani

Numero di pagine: 192

Un manuale snello e al tempo stesso rigoroso, senza precedenti in Italia, che ripercorre la storia di una disciplina che non ha ancora trovato adeguato spazio nelle università italiane ma si sta oggi conquistando una ribalta grazie all’interesse suscitato dagli studi sul concetto di genere. Il testo ricostruisce nascita e definizione scientifica dell’antropologia, in particolare dell’antropologia culturale e sociale, e il suo sviluppo contrassegnato da una crescente attenzione alle donne, ai ruoli femminili e maschili e alle relazioni tra i sessi, per opera sia di singoli studiosi che delle varie scuole antropologiche in diversi contesti sociali, politici e culturali, con un’attenzione particolare alle controversie contemporanee su antropologia femminista, di genere, queer. «Il genere non è un’ideologia, ma un concetto analitico, fondato su una solida ricerca scientifica, che si è sviluppato all’interno di una disciplina – l’antropologia – nata per comprendere l’uomo nella sua totalità e complessità».

Antropologia strutturale

Antropologia strutturale

Autore: Lévi-Strauss Claude

Numero di pagine: 392

Opera decisiva nello sviluppo della cultura occidentale del secondo Novecento, Antropologia strutturale causò, al suo apparire nel 1958, una rivoluzione copernicana nel campo delle scienze sociali, e ancora oggi rappresenta uno spartiacque evidente nella riflessione sul linguaggio, la religione e il mito, l’arte, e soprattutto sul concetto di struttura: nella certezza che anche tra gli uomini esistano costanti universali, compito dell’antropologia è non solo ricercare la ragione di queste costanti, ma soprattutto sondare il sistema di regole inconsce che condizionano tutti i comportamenti umani. L’antropologo può essere allora accostato, come scrive Lévi-Strauss in una pagina rimasta celebre, a un astronomo, cui spetta di trovare un senso unico a configurazioni molto diverse, per ordine di grandezza e lontananza, da quelle immediatamente vicine all’osservatore. Esercizio di convinto, radicale prospettivismo, la ricerca antropologica – nel suo aspetto tanto di elaborazione teorica, quanto di indagine sul campo – sussume in sé linguistica, sociologia, etnologia, e analizza la vita sociale come un sistema in cui tutti gli aspetti sono organicamente connessi. A quasi...

L'Unesco e il campanile. Antropologia, politica e beni culturali in Sicilia orientale

L'Unesco e il campanile. Antropologia, politica e beni culturali in Sicilia orientale

Autore: Berardino Palumbo

Numero di pagine: 408
Antropologia del linguaggio

Antropologia del linguaggio

Autore: Alessandro Duranti

Numero di pagine: 440

Con questo manuale, ormai diventato un classico, Alessandro Duranti è riuscito ad affermare il ruolo decisivo dell’antropologia del linguaggio nelle scienze umane. Il testo muove dalla consapevolezza che “il linguaggio non è solo parte integrante della cultura, ma un modello per creare e riprodurre l’intera realtà sociale”. Con questa certezza l’autore affronta in forma sistematica gli aspetti della lingua come pratica culturale e strumento simbolico: dall’analisi della conversazione alla pragmatica del discorso, fino allo studio delle varietà linguistiche e delle comunità multilingui. Le prospettive teoriche – essenziali le parti dedicate alla nozione di cultura e alla diversità linguistica – si misurano con l’analisi della metodologia d’indagine etnografica e di trascrizione, cioè con il perno dell’antropologia del linguaggio come pratica scientifica. La lingua si identifica con l’interazione sociale e, dunque, con ogni forma di analisi dell’esperienza. Per l’antropologo del linguaggio, essa è allora allo stesso tempo oggetto e soggetto di studio, fenomeno che si amplifica fino a confondersi con l’intero universo sociale. Tra parola e...

Antropologia dell'olfatto

Antropologia dell'olfatto

Autore: Alessandro Gusman

Numero di pagine: 208

Un viaggio nel tempo e nello spazio, attraverso culture europee ed extra-europee, passate e presenti, alla scoperta dei simboli e dei significati attribuiti all’olfatto. Una sintesi originale e inedita che consente all’antropologo di cogliere sfere di significato inaccessibili al solo sguardo e al lettore di scoprire quanto le nostre percezioni siano culturalmente influenzate.

Antropologia dei disastri

Antropologia dei disastri

Autore: Gianluca Ligi

Numero di pagine: 200

Cosa hanno in comune lo tsunami che si è abbattuto sulle coste dell'Indonesia, la contaminazione ambientale da scorie chimiche di Love Canal o quella radioattiva che ha inquinato i pascoli saami della Lapponia svedese? Che differenze ci sono fra i disastri dell'Occidente e quelli nei Paesi in via di sviluppo? Qual è il modello interpretativo più efficace di cui disponiamo? Un evento naturale estremo o una catastrofe tecnologica non sono pure fatalità ma il prodotto di rapporti economici, politici, culturali e affettivi che legano comunità umane, tecnologia e ambiente. Le teorie e i metodi di ricerca dell'antropologia culturale, applicati allo studio dei contesti di emergenza di massa, offrono una lettura efficace del grado di vulnerabilità di una comunità, delle sue percezioni del rischio, delle sue possibilità di reazione.

Antropologia culturale

Antropologia culturale

Autore: Alessandra Castellani

Tramite uno stile chiaro, scorrevole e allo stesso tempo documentato, il libro di Alessandra Castellani si presenta come un’introduzione all’antropologia culturale che aiuta a riflettere sul carattere simbolico e culturale alla base dell’agire umano. L’opera, ripercorrendo le tappe più importanti del pensiero etnografico e antropologico, analizza il cammino della disciplina con un’attenzione costante alla contemporaneità. Al centro dell’antropologia è il tema della conoscenza dell’altro, ma anche della sua «costruzione», cruciale nella società occidentale (basti pensare al movimento #metoo o alle proteste di Black Lives Matter). Il libro racconta le teorie riguardanti i concetti come etnia ed etnocentrismo, ragionando sulle eventuali correlazioni con il razzismo e l’antisemitismo. Inoltre, vengono esaminate le diverse correnti di pensiero che si sono sviluppate nel corso del tempo all’interno di differenti contesti politici, culturali, sociali ed economici, a partire dai primi antropologi evoluzionisti, come Edward Tylor e James Frazer. L’antropologia del Novecento si costituisce attraverso gli studi sul campo di antropologi «mitici» come Bronisław...

Dal tribale al globale. Introduzione all'antropologia

Dal tribale al globale. Introduzione all'antropologia

Autore: Ugo Fabietti , Roberto Malighetti , Vincenzo Matera

Numero di pagine: 257
Meridiana 68: Antropologia delle istituzioni

Meridiana 68: Antropologia delle istituzioni

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 220

Indice Antropologia delle istituzioni Maria Minicuci e Mariano Pavanello, Introduzione (p. 9-35) 1. Dall’antropologia politica all’antropologia del politico. 2. Tassonomie e agentività sovranazionali. 3. Università e culture dell’audit. 4. Pubbliche amministrazioni e stereotipi identitari. 5. Dallo Stato «deformato» allo Stato fragile. 6. Good governance, sviluppo e lotta alla corruzione. 7. La rinascita dei poteri tradizionali e l’indigenizzazione del regime fondiario. Berardino Palumbo, Sistemi tassonomici dell’immaginario globale. Prime ipotesi di ricerca a partire dal caso Unesco (p. 37-72) 1. Un po’ per gioco. 2. De-essenzializzare lo Stato nello scenario globale. 3. Classificazioni Unesco: forme istituzionali e produzioni identitarie. 4 Classificazione Unesco e gerarchia (globale) di valori. 5. Schemi comuni. Cris Shore e Mira Taitz, A che serve l’università? Le istituzioni pubbliche come proprietà privata (p. 73-94) 1. Introduzione: globalizzazione, neoliberalizzazione e il mutevole contesto universitario. 2. La riforma universitaria, la privatizzazione e la questione della «proprietà». 3. Chi possiede l’università? Accademici, management e impresa ...

Antropologia strutturale due

Antropologia strutturale due

Autore: Lévi-Strauss Claude

Numero di pagine: 140

Secondo gli indiani Tsimshian, l’eroe Asdiwal fu condotto in cielo da un’orsa bianca – la Stella della Sera – ma volle tornare indietro e dovette affrontare numerose prove, tra cognati invidiosi, orche di legno animate per annientare i nemici e il re dei trichechi che gli offrì il suo stomaco a mo’ di scialuppa. Come quello di Odisseo, questo è un mito di nostalgia per la propria terra: la grande montagna del lago di Ginadâos, dove il profilo di Asdiwal è ancora oggi visibile, pietrificato nella roccia insieme al suo cane e ai suoi strumenti magici.Come Asdiwal, in quest’opera Claude Lévi-Strauss torna alla propria terra. Se con Antropologia strutturale definiva i fondamenti della disciplina, una quindicina d’anni dopo con Antropologia strutturale due omaggia i capisaldi – fra gli altri, Rousseau, Durkheim, Mauss e Frazer – attorno ai quali questa scienza si è sostanziata e fa il punto sullo stato degli studi: delinea cambiamenti di rotta e snodi metodologici e denuncia la corsa contro il tempo per indagare le tribù indigene minacciate o già estinte a causa dell’industrializzazione frenetica. Al di là delle trasformazioni che il corso della storia le...

Antropologia n. 12

Antropologia n. 12

Autore: I. Maffi

Numero di pagine: 176

Questo numero di Antropologia, curato da Irene Maffi, intende proporre una riflessione intorno alla nascita, intesa nella sua complessità culturale, sociale, politica e economica, in quanto evento che occupa una posizione centrale nel modo in cui una società concepisce e organizza se stessa allo scopo di garantire la propria esistenza e la propria continuità nel tempo. La nascita permette di pensare alle articolazioni tra passato, presente e futuro e al senso attribuito ai processi di dare la vita e venire al mondo. Poiché la nascita è un evento cruciale per i singoli individui così come per tutta la collettività, il modo di definirla e di organizzarla sono altamente significativi di più ampi e articolati arrangiamenti simbolici e pratici. L’analisi sviluppata dagli articoli contenuti in questo volume si iscrive a pieno titolo all’interno dell’antropologia della nascita, una sotto-disciplina nata negli anni Settanta in contemporanea all’emergenza della riflessione femminista, e mira a mettere in luce gli aspetti pragmatici e nello stesso tempo simbolici e politici elaborati e messi in pratica dal sistema biomedico nella gestione della nascita.

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