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Il disegno selvaggio

Il disegno selvaggio

Autore: Simone Ghiaroni

Un antropologo studia sul campo una strana tribù: i bambini di una scuola dell’infanzia. In particolare, cerca di capire come questi utilizzino spontaneamente e per i propri scopi uno strumento di comunicazione a loro congeniale, il disegno. Evitando estetiche primitiviste e valutazioni psicologico-cognitive, l’analisi fa emergere, con uno sguardo relativista, come i bambini attraverso il disegno agiscano in modalità peculiari, con precise intenzioni, nel loro mondo sociale: comunicare la propria identità, mettersi in relazione con il contesto, dare vita a giochi che nascono nell’immagine, negoziare e stabilire relazioni sociali. Per cogliere quindi il significato di un disegno è necessario valutarne le condizioni di produzione e comprenderne l’uso all’interno del gruppo. In questo testo, si propone una selezione di strumenti interpretativi per analizzare la complessità e il significato del disegno infantile colto nel suo stato “selvaggio”.

Pigmei, europei e altri selvaggi

Pigmei, europei e altri selvaggi

Autore: Stefano Allovio

Numero di pagine: 196

Campioni di esotismo e simbolo di uomini primitivi per molti, i Pigmei entrano in contatto con gli Europei nel XIX secolo. Vengono osservati e ‘misurati' dagli scienziati, esibiti sui palcoscenici e negli zoo al fianco delle scimmie. Nel corso del Novecento gli antropologi hanno però indagato il loro mondo e hanno svelato i pregiudizi occidentali: la riflessione estetica dei Pigmei non è meno raffinata, per certi aspetti, di quella di Michelangelo e la loro arte della divisione della preda eccelle in complessità. Per Stefano Allovio riflettere sulla marginalità dei Pigmei ha voluto dire riflettere anche sulla marginalità degli antropologi all'interno delle comunità intellettuali dove permangono resistenze a riconoscere i molti modi di ‘fare scienza'. Se i Pigmei necessitano di maggiore riconoscimento, anche gli antropologi – molto più simili ai Pigmei di quanto si immagini – hanno titolo a richiedere maggiore riconoscimento nelle accademie e nei luoghi del sapere. Frequentare le frontiere, le periferie e i margini fra culture, dove l'antropologia si colloca come disciplina, non significa essere condannati alla insignificanza e alla marginalità: la cultura si nutre...

Teatro alla Scala e promozione culturale nel lungo Sessantotto milanese

Teatro alla Scala e promozione culturale nel lungo Sessantotto milanese

Autore: Siel Agugliaro

Numero di pagine: 360

Questo non è un libro che parla di politica, eppure rispecchia inevitabilmente alcuni momenti chiave della storia politica italiana. La Scala ha infatti attraversato, rappresentato e diversamente reagito a tutti gli episodi più significativi della nostra storia sociale. Al centro di questo studio c’è forse il momento più appariscente: la protesta in piazza della Scala la sera di Sant’Ambrogio del 1968, con il celebre Don Carlos verdiano diretto da Claudio Abbado. Si tratta solo di un evento simbolo di un prolungato problema di gestione del teatro ...

L'estetica italiana del Novecento

L'estetica italiana del Novecento

Autore: Paolo D'Angelo

Numero di pagine: 328

Da Croce a Eco, da Gentile a Garroni, da Pareyson a Vattimo, Paolo D’Angelo ricostruisce l’intera storia dell’estetica italiana dai primissimi anni del Novecento a oggi, seguendo l’intreccio che lega la riflessione filosofica sull’arte alla critica letteraria, a quella delle arti figurative e musicali, ai movimenti artistici.

L'uomo di cinquant'anni

L'uomo di cinquant'anni

Autore: Johann Goethe

Numero di pagine: 220

Più forte di ogni sentimento provato fino ad allora, nella vita di un severo maggiore dell'esercito irrompe l'amore, quello di una meravigliosa ragazza di nome Hilarie. I due, legati da un rapporto di parentela, sono però lontani dal coronamento del loro sogno a causa di una notevole differenza anagrafica. L'incontro non mancherà di sconvolgere l'equilibrio psichico del maggiore, improvvisamente devoto alla giovinezza perduta e pronto a tutto pur di nascondere il peso dei suoi capelli bianchi. Hilarie, da parte sua, sembra ascoltare soltanto il suo cuore... finché un incontro inaspettato non la spingerà a guardare con occhi diversi l'oggetto di un'attrazione più platonica che reale. Opera romantica per eccellenza, "L'uomo di cinquant'anni" ha un posto di assoluto rilievo nella storia della letteratura. Un racconto indimenticabile a cui devono molto - insieme al Thomas Mann de "La morte a Venezia" - i più grandi autori del Novecento europeo.

Il pensiero estetico di Nikolaj Evreinov dalla teatralità alla 'poetica della rivelazione'

Il pensiero estetico di Nikolaj Evreinov dalla teatralità alla 'poetica della rivelazione'

Autore: Pieralli, Claudia

Numero di pagine: 324

Questa ricerca propone un’analisi integrale del pensiero estetico del regista, drammaturgo e teorico dell’arte Nikolaj Nikolaevič Evreinov. Il lavoro si incentra sull’analisi del trattato La rivelazione dell’arte, scritto a Parigi negli anni Trenta, che rappresenta la maggiore testimonianza delle ricerche in campo estetico dell’autore. Si offre così un collegamento tra aspetti noti del pensiero teatrale di Evreinov, relativi al periodo delle avanguardie in Russia, e altri, di carattere più ampio, rimasti a lungo preclusi alla conoscenza. Attraverso spaccati di storia del teatro russo del primo Novecento e riflessioni che toccano la critica testuale, la storia del pensiero estetico e della critica russa, emerge, sullo sfondo della cultura espressa dall’emigrazione russa post-rivoluzionaria, la complessa figura di un artista che, da intellettuale, entra in dialogo con la tradizione culturale europea occidentale. Questo libro intende così restituire visibilità, oltre che una completezza esegetica e storiografica, alla ricca eredità di Evreinov scrittore, filosofo e critico.

Bollettino della Società di Studi Fiorentini n. 26-27/2017-2018

Bollettino della Società di Studi Fiorentini n. 26-27/2017-2018

Autore: Canali Ferruccio

Numero di pagine: 604

Edito in occasione della celebrazione del ventennale della nostra prima uscita editoriale (1997), questo numero doppio del “BSSF-Bollettino della Società di Studi Fiorentini” si pone come una raccolta miscellanea di ricerche diverse, che, pur nella varietà degli argomenti trattati, ha inteso mostrare la vitalità e l’importanza dello “Studium” della Storia, inteso non solo come studio/ricerca, ma anche come ‘officina’, scaturigine e ordinamento di eventi, che si pongono in relazione con le dinamiche di una Società complessa come quella attuale [...] in cui, paradossalmente, c’è sempre più ‘bisogno’ di Storia. “Studium” resta per noi un valore e con esso, attraverso questo volume frutto di rigorose ricerche dal Medioevo all’Età contemporanea, abbiamo inteso celebrare i nostri (primi) vent’anni di attività di studio.

Formare l'uomo. Scritti sulla natura del sapere, la formazione, l'antropologia filosofica

Formare l'uomo. Scritti sulla natura del sapere, la formazione, l'antropologia filosofica

Autore: Max Scheler , Giuliana Mancuso

Numero di pagine: 178

495.1.2

Letture di bibliologia fatte nella regia Università degli studi in Napoli, durante il primo semestre del 1865 ...

Letture di bibliologia fatte nella regia Università degli studi in Napoli, durante il primo semestre del 1865 ...

Autore: Tommaso Gar

Numero di pagine: 340
Leggere, Formare, Gestire. 20 anni di recensioni per formatori e direttori del personale

Leggere, Formare, Gestire. 20 anni di recensioni per formatori e direttori del personale

Autore: Forti , Varchetta

Numero di pagine: 312
Scritti filosofici e politici

Scritti filosofici e politici

Autore: Gianni Vattimo

La vocazione filosofica di Gianni Vattimo, uscito dalla maturità come “proletario alfabetizzato”, trova la sua radice in una educazione religiosa sensibile agli aspetti sociali e politici, in un contesto storico culturale, a metà degli anni ’50 del secolo scorso, contrassegnato soprattutto dall’individualismo liberale e dal collettivismo marxista. Iscrivendosi alla facoltà di Filosofia dell’Università di Torino, Vattimo, sotto la guida di Luigi Pareyson, si pone l’obiettivo di “contribuire alla formazione di un nuovo umanesimo cristiano”. Il suo percorso di ricerca, dopo gli imprescindibili Maritain e Mounier e i diversamente complementari aedi della Scuola di Francoforte, approda a Heidelberg, accanto a H. G. Gadamer, per una piena immersione nel nichilismo di Nietzsche e nell’esistenzialismo di Heidegger. Ambedue antimoderni e anticristiani, lo riconducono “paradossalmente alla fede cristiana o a qualcosa che le assomiglia molto”, una fede, più propriamente, “secolarizzata”, che si identifica con il principio della caritas. Gadamer, come già Pareyson, induce Vattimo ad approfondire il suo interesse per l’ermeneutica, un approccio interpretativo...

Il senso della bellezza

Il senso della bellezza

Autore: George Santayana

George Santayana è autore di una vastissima produzione in lingua inglese poco conosciuta nel nostro Paese. Eppure, accanto a quella di John Dewey, la sua riflessione rappresenta una delle elaborazioni più significative della filosofia americana. La sua opera fondamentale, Il senso della bellezza, è divenuta un classico dell’estetica contemporanea. L’obiettivo di fondo del pensiero di Santayana è integrare la bellezza e l’arte, così come ogni altra attività umana, con la vita, restituendo a esse la forte vitalità da cui sorgono. La concezione estetica di Santayana, proprio in quanto privilegia la centralità della bellezza come esperienza vitale e si volge a indagare il modo in cui noi la percepiamo e il significato che a essa attribuiamo, costituisce una proposta di grande originalità e in stimolante sintonia con la ricerca odierna. Così Il senso della bellezza mantiene immutato il fascino di un classico, ed è difficile rimanere insensibili alla singolare lucidità della teoria del bello di Santayana e all’accattivante raffinatezza delle sue argomentazioni.

Il Pensiero, XLIII, 1-2, 2004

Il Pensiero, XLIII, 1-2, 2004

Autore: Massimo Adinolfi , Massimo Cacciari , Girolamo Dal Maso , Pina De Luca , Massimo Donà , Félix Duque , Filippo Fimiani , Graziano Lingua , Maria Passaro , Marco Russo , Eugenio Trías , Angelo Trimarco , Vincenzo Vitiello

Numero di pagine: 274

Fascicolo 1: Sconfinamenti. Filosofia, Musica, Arti figurative, Letteratura. Saggi: M. CACCIARI, Da Hegel a Duchamp; E. TRÍAS, Stravinsky: il grande sacrificio; V. VITIELLO, Arte e natura. Heidegger alessandrino?; A. TRIMARCO, Post-histoire. L’«estetica della sparizione» e il privilegio dell’arte; P. DE LUCA, Nel segno del bianco. Il colloquio di María Zambrano con la pittura; F. FIMIANI, De l’antique Vénus le superbe fantôme. Memoria e riscrittura dell’arte in Der Zauberberg di Thomas Mann. Fascicolo 2: Luoghi e immagini del Moderno. Filosofia, Arte, Religione. Saggi: F. DUQUE, Don Chisciotte, o l’individuo finto; V. VITIELLO, Il Don Quijote e il Faust. Per un’interpretazione dell’alessandrinismo moderno; M. DONÀ, La creazione dello spazio nell’esperienza estetica. Altri suoni, altri spazi; M. RUSSO, Segno, significato, mimesi. Intorno alla teoria della notazione di Goodman e Adorno; M. ADINOLFI, Il vaso di Ozu. Qualche considerazione sul cinema e l'immagine; G. LINGUA, Invisibile luce. Questioni di teoria dell’immagine nell’icona; G. DAL MASO, Danza e silenzio. Teologia e affetti in Bach; M. PASSARO, I pensieri sull’arte di Jawlensky e Galka.

Arte della fuga

Arte della fuga

Autore: Massimo Villani

Come guardare a uno scenario, come quello contemporaneo, nel quale, perdendo terreno i registri morali e veritativi, emerge la dimensione di un sentire fisico, libidinale, refrattario a ogni sintesi? Come accostarsi a un panorama segnato dall’incoerente comparsa di soggetti che, saltando ogni mediazione, esprimono la loro irriducibile corporeità, erodendo la possibilità di un trascendimento normativo? Nel lavoro di Jean-Luc Nancy – negli sviluppi e scarti interni che lo solcano a partire dalla metà degli anni Settanta fino alle elaborazioni più recenti – questo libro cerca delle risorse per penetrare nella densità di un mondo che esprime differenze proliferanti. La posta in gioco di questa ricerca è quella di sottrarre Nancy tanto al paradigma heideggeriano post-fondazionalista quanto all’esercizio decostruttivo della mise en abyme. Attraverso un confronto serrato non solo con Heidegger, Arendt, Derrida, Deleuze e i grandi classici del pensiero filosofico, ma anche con taluni autori contemporanei, in particolare Agamben ed Esposito, l’intento è quello di ripensare la nancyana ontologia dell’esposizione, per mettere in evidenza la forza e l’entusiasmo che in...

La deformazione dello spazio. Arte, architettura e disagio nella cultura moderna

La deformazione dello spazio. Arte, architettura e disagio nella cultura moderna

Autore: Anthony Vidler

Numero di pagine: 238
Schopenhauer educatore? Storia e crisi di un'idea tra filosofia morale, estetica e antropologia

Schopenhauer educatore? Storia e crisi di un'idea tra filosofia morale, estetica e antropologia

Autore: Andrea Borsari

Numero di pagine: 112
L’educazione estetica

L’educazione estetica

Autore: Friedrich Schiller

Le celebri Lettere sull’educazione estetica dell’uomo (1795) – qui accompagnate dal saggio I limiti necessari nell’uso di forme belle – del grande poeta e filosofo Friedrich Schiller costituiscono una delle pietre miliari della riflessione sulla modernità. Mentre la Rivoluzione francese scuote l’Europa e divide le coscienze, Schiller s’interroga sul rapporto fra l’uomo, inteso come unità problematica di sensibilità e ragione, e la sua evoluzione storica e antropologica, dallo stato di natura all’affermazione della razionalità e dei diritti. Lo scopo è quello di dimostrare che la bellezza sta a fondamento della libertà dell’essere umano e ne rappresenta al tempo stesso la prova. Al contrario di quanto affermato da Rousseau, è la cultura – e in primis la bellezza – a costituire l’umanità dell’uomo e a rendergli il pieno possesso della propria ragione. Così, dialogando con Kant e Fichte, Schiller sviluppa un’originale teorizzazione nella quale, attraverso i concetti di “gioco” e di “apparenza”, definisce lo spazio dell’esperienza estetica, inaugurando motivi che perdureranno nella riflessione successiva, attraverso Hegel e...

Il TEATRO INTERIORE Parateatro - Antropologia Teatrale - Psicodramma - Immaginazione Attiva

Il TEATRO INTERIORE Parateatro - Antropologia Teatrale - Psicodramma - Immaginazione Attiva

Autore: Pier Pietro Brunelli

L’etica dell’arte nell’estetica della bellezza

L’etica dell’arte nell’estetica della bellezza

Autore: Antonio Chiummo

Numero di pagine: 560

Sapete voi che senza l’Inghilterra l’umanità potrebbe ancora vivere, senza la Germania, pure, senza l’uomo russo potrebbe vivere e vivreb­be anche troppo bene; potrebbe vivere senza la scienza, senza il pane; solo senza la bellezza non potrebbe vivere, poiché non ci sarebbe nulla da fare al mondo? Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui. - Fëdor Dostoevskij, I Demoni Sapete voi che senza l’Inghilterra l’umanità potrebbe ancora vivere, senza la Germania, pure, senza l’uomo russo potrebbe vivere e vivrebbe anche troppo bene; potrebbe vivere senza la scienza, senza il pane; solo senza la bellezza non potrebbe vivere, poiché non ci sarebbe nulla da fare al mondo? Tutto il segreto è qui, tutta la storia è qui. - Fëdor Dostoevskij, I Demoni

Tipi umani e figure dell’esistenza

Tipi umani e figure dell’esistenza

Autore: Alberto Giacomelli

Attraverso la morfologia di Goethe, la riflessione estetica di Nietzsche e la Lebensphilosophie di Simmel si è inteso sviluppare una filosofia delle “forme di vita” nei termini di un’articolazione di tipi umani, modelli esistenziali, personificazioni esemplari e concrezioni simboliche in cui si concentra, come in una monade, un intero universo storico di pratiche, comportamenti, opzioni morali, attitudini culturali e disposizioni artistiche. Il genio, il poeta, l’eroe, il filisteo, il dotto, il giornalista, lo spirito libero, il buon europeo, lo scienziato, il prete, l’asceta, il criminale, il saggio o ancora l’operaio, l’uomo della folla, il bohémien, il flâneur, il dandy e il blasé diventano l’incarnazione plastica di forme di pensiero e di visioni del mondo di grande (in)attualità. Mentre il goethiano “fenomeno originario”, nella sua relazione con l’archetipo, rivela la presenza di una legge stabile – ancorché fluida e anti-essenzialistica – a fondamento del processo vitale di formazione, la casistica tipologica e psicologica di Nietzsche trova espressione nella stilizzazione provvisoria e nella condensazione dinamica della volontà di potenza in ...

Plastica

Plastica

Autore: Johann Gottfried Herder

Numero di pagine: 112

Pubblicata nel 1778, la Plastica di Johann Gottfried Herder (1744-1803) costituisce il principale contributo dell’autore alla nascente riflessione estetica e un passaggio decisivo nella costruzione del suo assetto disciplinare moderno. Punto di arrivo di un dibattito secolare sullo statuto delle arti sorelle, la pittura e la scultura, la Plastica, infatti, giunge ad argomentare con una chiarezza e un’ampiezza di implicazioni straordinarie il conclusivo riconoscimento dell’autonomia teorica della scultura, conducendo, insieme, a una complessiva ridefinizione del moderno sistema delle arti e a un profondo ripensamento del ruolo e della funzione conoscitiva e artistica della sensibilità. Se infatti per un verso Herder, ponendosi nel solco della grande lezione di Winckelmann, individua nella scultura classica il modello di una compiuta umanità con cui il moderno necessariamente si confronta a partire dal riconoscimento di una distanza non più colmabile, per l’altro verso, fondando la peculiarità della scultura nel riferimento al senso conoscitivamente oscuro e ontologicamente profondo del tatto, apre a un criterio nuovo di comprensione del sapere estetico, rivolgendosi con ...

Disgusto. Fruizione e rappresentazione

Disgusto. Fruizione e rappresentazione

Autore: Serena Pillitu

L’utilizzo del disgusto in ambito artistico implica una contravvenzione di regole implicite dettate dal buon gusto e scritte nel corso della riflessione estetica per lo meno dal Settecento. Il rompere i tabù, modellarli, ridefinirne i confini sono stati compiti assegnati all’arte in molti contesti, tanto da essere parsi a volte sue caratteristiche intrinseche, come spesso nelle avanguardie e, in genere, nell’arte contemporanea. Il disgusto rappresenta un potente mezzo dell’“estetica del trauma”, insieme ad altri (informe, orrore) ma cercare di comprenderlo, significa rivedere i presupposti sui quali l’intero sistema artistico è fondato. Ne emerge, di conseguenza, un quadro assai complesso. Cercare una risposta appropriata implica una trattazione sistematica del tema, nei limiti del possibile, che tenga conto dell’intimo legame dialettico tra la nascita dell’estetica classica e la conseguente nascita di questa categoria. Ciò, tuttavia, rappresenta solo una delle tante sfaccettature del disgusto e dell’importante impatto sul mondo artistico al quale tuttora stiamo ancora assistendo.

Ti scrivo dal mio vecchio tavolo

Ti scrivo dal mio vecchio tavolo

Autore: Antonia Pozzi

Numero di pagine: 392

Per la prima volta tutte le lettere di Antonia Pozzi presenti nell’Archivio di Pasturo. Un epistolario di forte impatto emozionale, che conduce il lettore al cuore di una vita segnata da profondo dolore e, tuttavia, meravigliosamente aperta alla gioia e al mondo. In queste pagine la storia di Antonia, luminosa e tragica al tempo stesso, si snoda dalla spensieratezza dell’infanzia alla decisione del suicidio, sullo sfondo della società milanese, italiana ed europea degli anni Venti e Trenta. Dalle sue lettere emergono con particolare vivezza, accanto alla grande generosità verso gli altri, la profondità della riflessione intellettuale e lo slancio creativo che la portava alla poesia – vissuta come vocazione ineludibile – e alla fotografia, sentita come testimone di verità e di radicamento.«... nemmeno uno, nemmeno uno dei nostri sogni deve vacillare dinnanzi ai tuoi occhi, impallidire. Tutti chiari e fermi, come giornate di so- le, sicuri. Perché io sono la tua sposa e tu il mio sposo dolcissimo...» (dalla lettera inedita ad Antonio Maria Cervi del 22 maggio 1932)

Senso e sensibile

Senso e sensibile

Autore: Paolo Leonardi , Claudio Paolucci

Numero di pagine: 218

Questo numero speciale di E/C presenta gli atti del XIX convegno della Società Italiana di Filosofia del Linguaggio, tenutosi presso il Dipartimento di Filosofia e comunicazione dell’Università di Bologna dal 5 al 7 Ottobre 2012. Il titolo del convegno era “Senso e sensibile. Prospettive tra estetica e filosofia del linguaggio” e aveva evidentemente l’obiettivo di ridiscutere in chiave contemporanea e da differenti prospettive un tema classico della riflessione filosofica, e cioè quello dei rapporti tra conoscenza sensibile e linguaggio, tra “estesico” e “logico” e, più in generale, alcuni delle relazioni possibili tra l’estetica e la filosofia del linguaggio.

Corpi

Corpi

Autore: Meccariello Aldo , Cuomo Vincenzo

Numero di pagine: 194

Corpi è il tema/titolo del seminario che la rivista Kainos ha organizzato nel marzo 2012, nel tentativo di esplorare le teorie, le pratiche e le arti dei corpi nella cultura filosofica del '900. I saggi sono firmati da Salvatore Prinzi, Igor Pelgreffi, Fiammetta Ricci, Aldo Meccariello, Maurizio Balistreri, Mario Costa, Maura Favero, Vincenzo Cuomo e Andrea Bonavoglia.

Arte e verità dall'antichità alla filosofia contemporanea

Arte e verità dall'antichità alla filosofia contemporanea

Autore: Pietro Montani

Numero di pagine: 436

Arte e verità: un nesso ovvio nel mondo antico. Oggi lo è ancora? Partendo da questa domanda, il libro introduce il lettore all'estetica seguendo un percorso coerente, corredato da ampi inserti antologici: in essi la parola passa agli autori (da Platone a Hegel, da Kant a Heidegger) che meglio hanno saputo pensare l'arte nel suo destino storico. Consulta la bibliografia completa aggiornata periodicamente

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