Angela e gli altri
Autore: Nisida Bortone Frainetti
«Chissà se la luce color zafferano che ci avvolge oggi è la stessa che la stordì quel giorno...» È di Angela che si parla, il centro gravitazionale del romanzo. Gli altri sono le tante voci narranti che ne compongono il ritratto a tutto tondo, nel dicembre del 1986, nel giorno del suo funerale, che fa da cornice alla narrazione. Tutti testimoni, gli altri, dell’eredità di affetti che Angela lascia, andandosene. Un libro epifanico nella struttura e nella sostanza, quello di Angela e gli altri. La storia corre sul doppio binario del tempo presente e del tempo passato. A illuminare i due tempi il medesimo taglio di luce color zafferano. Un viaggio finisce col funerale. Un altro viaggio ha inizio nella memoria degli astanti: Era il lontano 1954, quando Angela prese il treno per andare per la prima volta lontano da casa, in un paese del basso Lazio. Un viaggio doppio e simultaneo, quello di Angela, come doppio e simultaneo è il piano della storia e il piano della narrazione. La morte e la vita. Quasi a ricordare - come già José Saramago - che «il viaggio non finisce mai. Solo i viaggiatori finiscono. E anche loro possono prolungarsi in memoria, in ricordo, in narrazione». ...