Le gesta di Stephen
Autore: James Joyce
Numero di pagine: 320I problemi esistenziali di un giovane intellettuale nella società dublinese nei primi del secolo. Le esperienze del giovane Joyce, prigioniero di un ambiente ipocrita e conformista.
I problemi esistenziali di un giovane intellettuale nella società dublinese nei primi del secolo. Le esperienze del giovane Joyce, prigioniero di un ambiente ipocrita e conformista.
TRE RACCONTI INEDITI DI JAMES JOYCE Quelli compresi in questa raccolta sono l'esordio narrativo di James Joyce, qui in prima traduzione italiana. Come scrive il curatore e traduttore Enrico Terrinoni, si tratta letterariamente del suo “primo biglietto da visita, sebbene con su impressa la maschera di un eteronimo, Stephen Daedalus.” Questo biglietto da visita, prosegue Terrinoni, “è costituito da tre storie scritte quasi di getto nella seconda parte del 1904. E per giunta, particolare ancor più rilevante, scritte su commissione.” Le sorelle, Eveline e Dopo la corsa, prime prove narrative dell'autore, verranno poi riscritte e inserite dieci anni dopo in Gente di Dublino. Esse, ci ricorda Terrinoni nella sua Introduzione, “Hanno e meritano, la dignità di scritti autonomi, con la loro storia e la loro audience. Hanno suscitato aspettative, fatto storcere il naso a più d’uno, e soprattutto contribuito a plasmare la fama di Joyce come quella, sin dagli albori, di un autore controverso e pericoloso.” Questi tre racconti inoltre “acquistano molto del loro interesse proprio sotto le lenti della necessità, per Joyce, di raccontare sempre e solo la propria storia:...
Il futuro nella storia è l’esito di un lungo viaggio dedicato all’architettura contemporanea, svolto nell’ultimo decennio dal Mediterraneo alla Cina, passando per il continente americano. Con uno stile narrativo avvincente e privo di tecnicismi, l’esercizio critico affronta le relazioni tra il progetto, la memoria e l’ambiente costruito nelle più recenti architetture di Renzo Piano Building Workshop, Monestiroli architetti, Marco Visconti, Paolo Zermani, King & Roselli, Renato Rizzi, Elisa Valero Ramos, Rafael Moneo, João Luis Carrilho da Graça, Tabuenca & Leache, Gilles Perraudin, Vurpas Architectes, SANAA, Philippe Prost, Pierre-Louis Faloci, LIN Architects, Sauerbruch-Hutton, Dominique Perrault, Grafton Architects, Metro Arquitetos, Zaha Hadid Architects, David Chipperfield, Atelier Liu Yuyang.
"Un ritratto dell’artista da giovane" fu scritto a Trieste nel 1914 e pubblicato nel 1916 negli Stati Uniti, nell’anno della Easter Rising, la sanguinosa insurrezione di Dublino. Noto in Italia e Francia anche con il titolo "Dedalus", è un romanzo semiautobiografico in cui si descrivono gli anni formativi della vita di Stephen Dedalus, l’alter ego di Joyce. L’autore narra il risveglio intellettuale, filosofico e religioso di un giovane che comincia a ribellarsi contro le convenzioni irlandesi e cattoliche con cui è cresciuto. Alla fine progetterà di partire alla volta di Parigi per fare l’artista. È uno dei romanzi irlandesi più importanti perché è il primo ad analizzare i rapporti distorti fra la comunità irlandese e il dominatore inglese. Secondo Joyce, la situazione in cui versava l’Irlanda non era la conseguenza di un’integrità perduta o dell’annientamento della cultura tradizionale, come peraltro sosteneva Yeats, bensì l’aver fatto proprie idee che hanno mantenuto gli irlandesi sotto il giogo britannico. Sono state la paura della libertà e la paura del corpo a imprigionare gli irlandesi nelle reti di cui parla Stephen: le leggi alle quali gli...
A cent’anni dalla pubblicazione di Dubliners di James Joyce – la più importante raccolta di racconti del Novecento europeo – minimum fax presenta un’opera polifonica che lo celebra, riunendo le migliori penne dell’Irlanda contemporanea. Giovani e meno giovani, talentuosi esordienti e consacrati autori di bestseller, le Quindici voci d’Irlanda si confrontano con il capolavoro joyciano che si fa pretesto, spunto, suggestione per dar voce alla nuova Gente di Dublino. La paralisi, il desiderio di fuga, il profondo senso di stagnazione e la frustrazione dei Dubliners di Joyce proiettano la loro luce obliqua sull’odierna vicenda esistenziale dell’«isola di smeraldo» e del suo popolo ferito, scosso dalla violenta perdita d’identità e da un profondo senso di regressione, isolamento ed esclusione. Come un secolo fa, la nuova Gente di Dublino parla ancora oggi all’Europa dalla prospettiva, paradigmatica e paradossalmente privilegiata, degli «esclusi dal banchetto della vita».
"È un paese piccolo, reso però grande da un paesaggio che sospeso fuori dal tempo e dall'innata cordialità dei suoi abitanti, che si traduce nel più caldo dei benvenuti" (Fionn Davenport, autore Lonely Planet). Esperienze straordinarie: foto suggestive, i consigli degli autori e la vera essenza dei luoghi. Personalizza il tuo viaggio: gli strumenti e gli itinerari per pianificare il viaggio che preferisci. Scelte d'autore: i luoghi più famosi e quelli meno noti per rendere unico il tuo viaggio. Illustrazioni in 3D; Wild Atlantic Way; itinerari a piedi in città; a tavola con gli irlandesi.
Nel Ritratto Joyce ci fa capire che l'artista, o almeno questo artista, sviluppa i suoi poteri evocativi come una strategia di autodifesa contro la retorica aggressiva che lo circonda. Da ultimo, sarà la padronanza delle parole a fornire a Stephen Dedalus le ali per consentirgli di fuggire dalla prigione in cui l'Irlanda vuole rinchiuderlo." - Tim Parks
" È il 16 giugno del 1904, Stephen Dedalus e Leopold Bloom vivono entrambi a Dublino. Diversi dalla gente che li circonda, si distinguono perché sono, ciascuno secondo le proprie capacità, due avventurieri dell’intelletto – Dedalus, il poeta e filosofo, capace di belle immagini e astruse speculazioni e Bloom, procacciatore di pubblicità, dai mezzi più rudimentali. Alla sera, Bloom e Dedalus finiscono nella stessa lite tra ubriachi e Dedalus viene messo ko da un soldato inglese. Si chiarisce così il loro rapporto. Bloom pensa malinconicamente che Stephen rappresenti quello che suo figlio avrebbe dovuto essere e Stephen, che disprezza il proprio genitore – un amabile perdigiorno –, trova una sorta di padre spirituale in questo simpatico ebreo, che, per quanto mediocre, possiede almeno la dignità dell’intelligenza. Non sono forse, in virtù del fatto che pensano e immaginano, due fuorilegge nel loro mondo? Raccontata nel modo più diretto possibile, questa è la storia dell’Ulisse.” Edmund Wilson, New Republic, 5 luglio 1922 “ Ulisse sopravvive come un termine d’arrivo della grande tradizione romantica, come l’ultimo romanzo ‘ben fatto’, l’ultimo...
Stephen Dedalus è un artista, un intellettuale, un esteta, un rivoluzionario — ma non qui, o meglio, non ancora. È ancora troppo giovane. Studia, dai gesuiti, lontano dai genitori. Si sente chiuso, però, dalla realtà che lo circonda, dalla città di Dublino, un labirinto da cui non riesce a uscire, un labirinto dalle strade claustrofobiche e dai volti grigi e rigidi. Ma col tempo tutto arriverà; l’iniziazione, artistica e sessuale, spronerà il giovane Stephan a lasciarsi alle spalle la paralisi sociale e religiosa dell’Irlanda, a raggiungere le sue aspirazioni intellettuali ed estetiche. Un romanzo dai tratti autobiografici, un classico senza tempo della letteratura mondiale, in grado di influenzare gran parte della narrativa che lo ha seguito. James Joyce (1882-1941) è stato uno scrittore irlandese, tra i più famosi e importanti della letteratura mondiale. Tra i massimi esponenti del modernismo, con le sue opere ha indissolubilmente influenzato e modellato il modo di scrivere romanzi. Grande sperimentatore, tra le tecniche a lui maggiormente associate e apprezzate c’è sicuramente il flusso di coscienza, tipico principalmente dei suoi ultimi romanzi. Tra le sue...
La figura di Tiberio, sovrastata dal predecessore e segnata da una storiografia antica fortemente avversa, ha ottenuto scarsa fortuna negli studi archeologici e letterari. Il progetto milanese interdisciplinare Intorno a Tiberio. Archeologia, cultura e letteratura del principe e della sua epoca, di cui il presente volume costituisce la tappa inaugurale, rappresenta un tentativo, intrapreso in concomitanza con la ripresa degli scavi presso la villa della Grotta a Sperlonga, di strappare Tiberio e la sua epoca a questa umbratile esistenza nel panorama critico. Il volume è diviso in due sezioni (Ritratti e Contesti) rispettivamente incentrate sull’identikit culturale del princeps e su alcuni aspetti della sua epoca (personaggi, luoghi, prospettive storiche, generi e temi letterari); in entrambe le sezioni, i saggi di taglio storico e archeologico si alternano a contributi più prettamente letterari. Attraverso una rilettura aggiornata delle fonti letterarie e un nuovo esame dei dati archeologici, gli studi qui pubblicati intendono offrire, nel loro insieme, un contributo interdisciplinare alla ripresa delle ricerche sulla cultura di età tiberiana.
Nato su incarico del governo inglese e reso pubblico alla fine del 2006, l’ormai famoso Rapporto Stern ha fornito la prima ampia indagine sulle conseguenze economiche dei cambiamenti climatici e sull’impatto sociale dei rischi ambientali. Dal momento della sua diffusione, il Rapporto si è imposto come un insostituibile strumento di analisi e un innovativo punto di riferimento per i governi di ogni parte del mondo.In questo nuovo libro l’autore di quel documento – l’economista inglese Nicholas Stern – ne riprende i risultati e ne trae le più importanti lezioni politiche. Siamo infatti - avverte Stern - in un momento delicatissimo: le decisioni che verranno assunte nei prossimi cinque anni e le azioni che saranno intraprese nei prossimi due-tre decenni saranno vitali per il futuro del pianeta. Il modello tradizionale di crescita si è inceppato, ed è urgente pensare un nuovo modello basato su un basso uso di combustibili tradizionali. Ignorare la questione significa non solo condannare la Terra a un futuro di inquinamento, ma imboccare una strada di non sviluppo e di decadimento economico.È urgente avviare azioni concrete, stabilire un prezzo per l’emissione dei...
Circa 1000 anni prima di Cristo, in un villaggio d’Irlanda, vivono Ynyr, Una e Gwyny, la loro primogenita. La quiete della famigliola è sconvolta dalla morte di Una nel dare alla luce la piccola Oonagh. Intanto, ai giorni nostri, la professoressa Beatrice Sensi sta indagando su uno straordinario reperto di epoca celtica, un taccuino scritto in una lingua misteriosa. Suo entusiasta collega è Niccolò Malcovati, affascinante professore di letteratura russa antica. La vita di Gwyny è messa in pericolo da entità malvagie sorte in seno alla sua famiglia. Anche Beatrice si trova davanti ostacoli difficili da superare, ma con la stessa determinazione e il medesimo slancio che caratterizzano Gwyny riesce a superarli. Due donne coraggiose che imparano a loro spese che spetta a noi trovare le chiavi giuste per dare al proprio destino forma intelligibile, con coraggio, amore e fiducia, vivendo momento per momento e assumendosi la responsabilità delle proprie azioni.
«I suoi romanzi creano dipendenza.» Globe and Mail Dall’autrice del bestseller Dieci piccoli respiri Amber Welles ha venticinque anni e un gran bisogno di uscire dagli stretti e rassicuranti confini della cittadina dell’Oregon in cui è cresciuta. Quando finalmente, armata dei risparmi di due anni, può partire alla scoperta del mondo, è pronta a tutto. Tranne che a morire a Dublino. Eppure, se non fosse stato per il coraggio di un estraneo, sarebbe finita proprio così. Amber gli deve la vita, ma il ragazzo scompare prima che lei possa ringraziarlo. River Delaney, ventiquattro anni, è molto scosso. Nessuno doveva farsi male. Ma poi è arrivata quella turista americana. Non poteva lasciarla morire, ma non poteva rischiare di essere identificato sulla scena, quindi è scappato. È tornato alla sua quotidianità, a gestire il pub di famiglia. Ma la vita di tutti i giorni sta diventando sempre più complicata, per colpa di suo fratello Aengus e delle sue frequentazioni sbagliate. Quando la ragazza americana lo rintraccia, River si accorge di essere pericolosamente attratto da lei. E averla intorno è un rischio che non è disposto a correre. La cosa migliore da fare sarebbe...
La lingua dei mezzi d’informazione e della politica è ancora in grado di far funzionare la democrazia? L’amministratore delegato del “New York Times”, ed ex direttore generale della Bbc, ha una risposta. Un libro necessario per capire come salvare la nostra società dal populismo e dall’antipolitica.
In un'Internet di massa, trovare ciò di cui si ha bisogno è sempre più difficile, ma ancor più difficile è valutarne l'attendibilità. È il prodotto dell'ideologia del Web 2.0 – quello di blog e social network – che preconizza la scomparsa degli intermediari dell'informazione, dai giornalisti alle testate di prestigio, dai bibliotecari agli editori, presto sostituiti dalla swarm intelligence, l'intelligenza delle folle: chiunque può e deve essere autore ed editore di se stesso. Il 'mondo Web 2.0', dove nessuno è tenuto a identificarsi e chiunque può diffondere notizie senza assumersene la responsabilità, realizza davvero un sogno egualitario, o piuttosto un regno del caos e della deriva informativa? Leggi il ricordo di Gino Roncaglia per Fabio Metitieri
Il collezionismo napoleonico cominciò all’alba del 19 giugno 1815 sul campo di battaglia di Waterloo e da allora non si è più fermato, contagiando per due secoli le personalità più disparate, da Lord Byron fino a Stanley Kubrick, che per il suo film mancato, quello appunto su Napoleone, realizzò una monumentale ricerca. Del resto, basta scorrere i cataloghi delle case d’aste e delle mostre per cogliere la persistenza del flusso emotivo, oltre che del valore economico, veicolato dai reperti del political drama più avvincente del XIX secolo. Ma gli oggetti ossessionarono lo stesso Napoleone, il quale nel testamento elencò gli effetti personali che desiderava fossero consegnati soprattutto al figlio: oltre a oggetti prevedibili come armi, uniformi e libri, orologi e argenteria varia, anche una collezione di tabacchiere, e poi il lavabo della camera da letto, un bidè d’argento dorato, i letti e i materassi usati a Sant’Elena, sino alla biancheria intima. Nel 1821 fu il suo corpo a diventare oggetto di culto: maschere funebri e presunti calchi di dita circolarono in una capillare operazione di commercializzazione e giunsero fino nelle Americhe, proiettando oltre oceano ...
Se non siete mai stati a Dublino, potreste trovare la capitale dell'Irlanda molto diversa da come ve la aspettavate. Si dice che l'Irlanda sia un paese a due colori: verde sotto e blu sopra. Tuttavia, occorre tener presente che stiamo parlando di uno dei paesi più piovosi al mondo e che potreste non avere così spesso l'occasione di apprezzare il blu del cielo! Ma, credeteci, vale assolutamente la pena di aspettare... Le Guide Low Cost sono dedicate a una nuova specie di viaggiatori: tutti coloro che, a una domenica sul divano di fronte alla tv, preferiscono un weekend alla scoperta delle destinazioni europee e mediterranee, grazie alla possibilità di volare al costo di un cinema o di una pizza. Con una veste ricca di immagini e di facile consultazione, queste guide forniscono tutte le indicazioni utili per un viaggio a un prezzo davvero low cost. Propongono una ricchissima serie di consigli per organizzare la visita, informazioni e indirizzi utili: alberghi per tutte le tasche, ristoranti tipici, locali, consigli per lo shopping, escursioni, cosa fare in caso di pioggia, luoghi gratuiti, numeri per le emergenze e frasi utili. Scaricate l’eBook e... buon viaggio!
La voglia di viaggiare, la curiosità di conoscere culture diverse e l'empatia di Jimi, contrapposte al sapersi adattare e plasmare alla vita di provincia e alla voglia di emergere nel mondo del lavoro di Rino. Una famiglia normale, papà operaio e mamma casalinga. Il non confrontarsi e il non entrare troppo nella vita altrui, permette di mantenere la serenità tra le mura domestiche. Il ritorno di Jimi, dopo anni vissuti all'estero e una tragedia familiare, costringe genitori e figli in una riconciliazione forzata che contrappone l'amore profondo e i diversi modi di vedere la vita e i progetti dei due fratelli. Un romanzo intenso, che mette a confronto il senso del dovere di due genitori verso i figli e la necessità di seguire se stessi da parte di due ragazzi diversi nelle ideologie ma profondamente legati dall'amore reciproco e per i loro cari. In viaggio con me, è un romanzo di formazione (narrativa contemporanea) che, spaziando tra Latina, Londra e Dublino, fa emozionare, ridere, innamorare e riflettere il lettore. Solo chi ha il coraggio di mettersi in gioco è travolto dalle emozioni.
Niente è più lontano dalla realtà dell’idea che la storia della scienza sia una strada lastricata di successi. Più alta è la meta, anzi, più grandi sono gli errori sì che si commettono lungo la via.” In un saggio di esemplare chiarezza e curiosità, Mario Livio traccia un ritratto vivo e realistico degli scivoloni inevitabili in ogni percorso di ricerca scientifica e racconta gli errori compiuti da alcuni tra i più grandi scienziati di sempre: dagli equivoci di Darwin nel formulare la teoria dell’evoluzione a Linus Pauling, premio Nobel per la chimica, che propose un modello del DNA del tutto errato, fino a Einstein che elaborò una teoria generale delle forze naturali senza tener conto della meccanica quantistica. Mostrando un lato della scienza spesso sconosciuto – fatto di tentativi, passioni, rivalità e sbagli –, l’autore costruisce un’affascinante riflessione sul senso e sul futuro della ricerca scientifica e, superando stereotipi e luoghi comuni, ci spiega perché proprio l’errore è la strada maestra per giungere alla verità.
Dall'infanzia e la giovinezza in Svizzera, dove matura la decisione di farsi sacerdote, agli anni dell'insegnamento universitario e della maturità a Tubinga, Hans Küng, il teologo "ribelle", è stato protagonista di una vita di fede e di battaglie per il rinnovamento della Chiesa. In prima linea su tutte le questioni più controverse, dal celibato dei preti alla contraccezione, dall'infallibilità papale all'eutanasia, Küng ha sempre incarnato una via alternativa dell'essere cattolici: ha denunciato le contraddizioni di una gerarchia ecclesiastica troppo spesso lontana dal sentire dei credenti, ha criticato apertamente il papato di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI, si è impegnato senza sosta per promuovere il dialogo interreligioso e la costruzione di un'etica mondiale. E, alla luce delle parole e degli atti di papa Francesco, la sua battaglia assume una valenza profetica e costituisce un esempio di rara coerenza per la promozione di un cristianesimo che muova dal Vangelo e da Gesù Cristo per rispondere alle urgenze e ai bisogni dell'uomo di oggi.
Table of Contents: Editoriale. Il Sol Vagante, in metamorfosi tra identità e alterità, T. Junji - Prefazione. In principio furono i samurai …, V. Sica - Dall’Impero del Sol Levante alle terre del Sol Ponente: la (s)fortuna dello haiku in America latina tra esotismi, stereotipizzazioni e lodevoli eccezioni, I. Bajini - Dicotomie identitarie: l’immaginario del Giappone nelle rappresentazioni turistiche occidentali, P. Barbaro - Vecchi e nuovi luoghi comuni del e sul cinema giapponese contemporaneo, tra esotismo e autorappresentazioni, G. Calorio - Un paese senza avvocati? Stereotipi, fraintendimenti e riflessioni storico-comparative sulla professione legale in Giappone, G.F. Colombo - Il gourmet manga al di là del sushi, M.T. Orsi - Samurai in love. Ritratti di samurai della seconda metà del XVIII secolo in visita ai quartieri del piacere, C. Pallone - “Una perfetta giapponese”: la costruzione japonisant del Giappone e della musmè ne ‘La veste di crespo’ di Matilde Serao, A.L. Somma - I Giapponesi, parlanti obliqui e vaghi per la salvaguardia di ‘wa’: quanto c’è di vero nel luogo comune?, C. Zamborlin.
A cosa servono i valori? È il gioco della vittima? Serve a divertire la platea? A fare bella figura con i media? A ricevere una buona valutazione dalle agenzie di rating in materia di responsabilità sociale in modo da assicurare il posizionamento e lo sviluppo in borsa? Assolutamente no. I valori non sono fatti per arredare l’azienda ma per assicurare la coerenza tra strategia, organizzazione, comportamenti dei dirigenti e dei manager, obiettivi da raggiungere. È questo che intendo per condotta etica del cambiamento in azienda. Emmanuel Toniutti espone con estrema chiarezza un'altra visione per il mondo degli affari.
Sbucciando arance racconta di come Derek Foley, esaminando i diari del defunto padre e le lettere inviate dalla madre a un membro dell’IRA, scopre che Patrick Foley, diplomatico nella Spagna di Franco, non è il suo vero padre. La madre di Derek, malata, non vuole parlare del passato, e il figlio si vede dunque costretto a intraprendere una ricerca che lo riporterà alle origini della diplomazia irlandese, e lo condurrà in Spagna e nell’Irlanda del Nord, fino alla scoperta del suo vero padre... con tragiche conseguenze. Sbucciando arance è un romanzo che alterna vicende politiche e vicende personali, carico di ideologia, in cui s’intrecciano gli avvenimenti storici di due nazioni emergenti, Irlanda e Spagna. È inoltre una bellissima storia d’amore dai toni lirici che vede coinvolti sin dalla loro infanzia due personaggi all’opposto: Derek, apolitico, e Sinéad Ní Shúilleabháin, nazionalista convinta.