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L'ardimento

Autore: Stefano Zurlo

Numero di pagine: 208

Gennaio 1943 fronte russo: un cappellano militare sopravvive miracolosamente alla battaglia di Nikolajewka e decide di dedicare la vita alla memoria degli alpini morti contro l'esercito dell'Armata Rossa, ai loro orfani, ai piccoli feriti dalle bombe. Quel sacerdote è don Carlo Gnocchi, il prete che il cardinal Schuster vorrebbe fare vescovo, che padre Gemelli vorrebbe tenere con sé all'Università cattolica e che invece realizzerà una delle più importanti opere di carità del dopoguerra. La vita di don Gnocchi è un susseguirsi di prove estreme, di sfide temerarie sull'orlo dell'impossibile, di gesti audaci realizzati con umiltà, attenzione quasi maniacale al dettaglio e il sorriso sulle labbra. Un'esistenza traboccante di "eccessi", come nota il cardinale Martini nella prefazione. Don Carlo vuol vedere i frutti dell'albero dei talenti che il Signore gli ha dato e non ha paura di rischiare, qualche volta di sbagliare. La straordinaria fioritura delle opere intraprese per i mutilatini e la grande popolarità guadagnata sul campo sono il sigillo di una vita guidata dalla fede nell'ideale. E la dimostrazione che Cristo, cambiando l'uomo, cambia il mondo.

ANNO 2022 LA GIUSTIZIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2021 LA GIUSTIZIA QUINTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2021 LA MAFIOSITA' PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2020 LA MAFIOSITA' TERZA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Il libro nero delle ingiuste detenzioni

Autore: Stefano Zurlo

Quanti sono gli errori giudiziari in Italia? Quante persone ogni anno subiscono la custodia cautelare, salvo poi rivelarsi innocenti? E qual è la spesa che lo Stato affronta per risarcirle? Quante di loro ottengono un indennizzo? Le ingiuste detenzioni macchiano come una brutta malattia la quotidianità della giustizia, gli errori sono la vergogna della vergogna e assumono proporzioni inimmaginabili. Dal 1991 al 31 dicembre 2020 i casi sono stati 29.659: in media, poco più di 988 l’anno. Il tutto per una spesa complessiva dello Stato gigantesca, tra indennizzi e risarcimenti veri e propri: 869.754.850 euro e spiccioli, per una media appena superiore ai 28 milioni e 990 mila euro l’anno. Non si capisce la fragilità del nostro apparato se non si va a studiare queste storie, prigionie di pochi giorni o di molti anni, ambientate al Nord come al Sud, con protagonisti famosi o illustri sconosciuti, trasversali alle classi sociali. Basandosi su dati concreti e verificabili, Zurlo firma una nuova inchiesta graffiante e attualissima: un’indagine dentro il cuore della cronaca, tra casi clamorosi e altri purtroppo silenziosamente ignorati, per fare chiarezza e portare...

ANNO 2021 L'ACCOGLIENZA SESTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Quattro colpi per Togliatti

Autore: Stefano Zurlo

Numero di pagine: 252

Forse non tutti sanno che l’Italia è stata sull’orlo della guerra civile. Era il 14 luglio del 1948, e il Paese si avviava faticosamente a uscire dalle macerie del conflitto mondiale, quando un giovane di 25 anni cerca di uccidere Palmiro Togliatti, capo del Partito comunista. Antonio Pallante, l’autore dell’attentato, racconta per la prima volta la sua storia: dai cinque anni in seminario a quel colpo di pistola che nel ’43 interruppe le linee telefoniche fra Roma e Tripoli, fra il Duce e la Libia, e lo mandò quasi sotto processo, dalla carriera da giornalista per «L’Uomo Qualunque» agli scontri violenti con i militanti comunisti siciliani mentre nell’isola sbarcavano gli Alleati. Fino a quel giorno di luglio, quando i colpi della Smith & Wesson comprata al mercato nero di Catania feriscono il Migliore, e per lui si spalancano le porte del carcere. E poi il processo, gli anni della detenzione, la libertà e la vecchiaia: una pagina di storia che per magia torna, o potrebbe tornare attualità. Cronaca. Dà le vertigini, come un meteorite precipitato dal cielo. «Tremavo, tremavo tutto. Credo che anche la mano andasse per conto suo. Poi, finalmente, li vidi...

Il libro nero della magistratura

Autore: Stefano Zurlo

Nomine, spartizioni, accordi sottobanco fra le correnti. Tutto avvilente, per carità. Ma c’è ben altro, ben altre infezioni, nel corpo malato della corporazione togata. Comportamenti e azioni davanti a cui si resta interdetti e si fatica a trovare parole adeguate. Ci sono giudici che hanno depositato sentenze con mesi e mesi di ritardo e altri che hanno dimenticato in cella gli imputati per 51 giorni. Ci sono giudici che hanno chiamato i carabinieri per non pagare il conto al ristorante e altri che hanno smarrito pratiche e fascicoli, vanificando anni di processi. Tutti giudici processati dalla Sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura. Molti sono stati assolti perché c’è quasi sempre una scappatoia: troppo lavoro, il sistema che non funziona, la separazione dalla moglie, la malattia grave di un congiunto. Altri, invece, non sono sfuggiti alla condanna del «Tribunale» dei colleghi con verdetti più di una volta di manica extralarge: l’ammonimento o la censura. Più di rado ecco la perdita di anzianità e, ancora meno, l’espulsione dalla categoria. Sono centinaia i procedimenti disciplinari che i svolgono davanti al CSM: a volte i media ne...

ANNO 2021 LA CULTURA ED I MEDIA SETTIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2021 LA CULTURA ED I MEDIA QUINTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2021 LA SOCIETA' QUARTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

IMPUNITOPOLI PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 584

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

CASTOPOLI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

PROFUGOPOLI VITTIME E CARNEFICI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 250

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

MEDIOPOLI SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

ANNO 2021 LA GIUSTIZIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2017 QUARTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 500

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ANNO 2021 LA GIUSTIZIA SESTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2021 LA MAFIOSITA' QUARTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2018 SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra.

GIUSTIZIOPOLI SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 576

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Inciucio

Autore: Marco Travaglio , Peter Gomez

Numero di pagine: 548

L'"inciucio" compie dieci anni. Il primo a parlarne fu Massimo D'Alema, nel 1995. Poi, in sei anni di governo, il centrosinistra evitò di risolvere il conflitto d'interessi e di liberalizzare il mercato televisivo. Risultato: informazione taroccata modello Tg1 e niente satira politica. Dopo Regime, questo libro racconta le acrobazie parlamentari dei nemici-amici del Cavaliere e le spartizioni "bipartisan" delle Authority e della Rai. Poi le nuove censure di regime contro Biagi, Santoro, Luttazzi, Freccero, Sabina e Corrado Guzzanti, Grillo, Paolo Rossi, Massimo Fini, Beha e altri militi ignoti; e gli attacchi a Report, Fo, Hendel, XII Round e così via, fino a Celentano

Il terrorista & il professore

Autore: Cesare Cavalleri , Arrigo Cavallina

Numero di pagine: 344

Questo libro non è un libro sugli Anni di piombo, è un libro sull’amicizia, sulla sua forza invincibile.Michele BrambillaQuando Arrigo Cavallina, fondatore dei PAC, Proletari armati comunisti, e «arruolatore» di Cesare Battisti, entrò in carcere, la sua vita sembrava finita. Eppure, si ricordò di lui Cesare Cavalleri, il suo vecchio professore di Ragioneria che gli scrisse: «Non sei solo». Era il 16 aprile 1984. Da quella prima lettera nacque un fitto carteggio sulle domande più grandi del cuore umano e, soprattutto, una straordinaria amicizia: Cavallina iniziò così quel laboratorio interiore che lo avrebbe portato alla dissociazione politica dalla lotta armata e alla conversione.Grazie a queste lettere, ora possiamo conoscere i dettagli di questo lungo intensissimo viaggio.

Fantozzi dietro le quinte

Autore: Elisabetta Villaggio

Un memoir privato e insieme un racconto corale, un’incursione autentica nella vita di Paolo Villaggio e poi un’altra, inedita e fitta di testimonianze di prima mano, nel dietro le quinte del suo personaggio più memorabile: Ugo Fantozzi. Lui, il ragioniere più cinico e amato d’Italia, che nasce sulle pagine dell’«Europeo» prima di dare vita ai proverbiali libri e film; lui, capace di unire un ritratto sottile e scanzonato del ceto impiegatizio alla denuncia sociale contro «consumismo, cattivi e megapresidenti»; lui, creato e abitato da un comico ineguagliabile, di cui la figlia Elisabetta restituisce il ricordo con sguardo tenero e discreto. Dall’infanzia a Genova alle sere d’estate a Boccadasse, dall’amore vero incontrato a vent’anni al suo debole per Buñuel, senza dimenticare la gavetta romana – iniziata in uno scantinato umido a Trastevere e culminata con Federico Fellini – e l’amicizia con Fabrizio De André. E poi l’ansia congenita, il cibo come atto di sfogo, il ritiro, la malattia. Questa è la storia di «uno che la felicità l’ha quasi perseguitata» e che, quando se n’è andato, l’ha fatto tra gli applausi. Tra novantadue minuti di...

Gilles Villeneuve. L'uomo, il pilota e la sua leggenda

Autore: Umberto Zapelloni

Gilles Villeneuve è uno di quei nomi che accendono come pochissimi altri la fantasia degli appassionati. Ma la sua parabola umana e sportiva è nota anche al grande pubblico perché le sue epiche gesta in Formula 1, il suo intenso rapporto con Enzo Ferrari, la sua grande umanità e la sua tragica e spettacolare fine hanno lasciato un segno nella coscienza collettiva. A quarant’anni da quell’8 maggio 1982, questo libro ripercorre le stagioni che il canadese volante ha trascorso a Maranello – anni in cui il Gilles privato pranzava alla corte del Grande Vecchio e il pilota indomabile elettrizzava le platee con le sue vittorie, ma soprattutto con il coraggio che dimostrava in duelli diventati epici e non arrendendosi mai. Attraverso le testimonianze esclusive di chi gli è stato vicino in quegli anni, questo libro vuole al tempo stesso anche fare luce sull’uomo Villeneuve con tutte le sue fragilità a dispetto dell’immagine pubblica di pilota senza freni e senza paure. Gilles se ne è andato via, ma oggi è ancora qui a fare da termine di paragone, da benchmark, come dicono quegli inglesi che l’hanno scoperto, ma non lo hanno valorizzato perché con ogni probabilità non...

Fuoco e fiamme

Autore: Alberto Forchielli

Numero di pagine: 298

Questo libro racconta gran parte degli orizzonti che l’uomo ha immaginato qualche anno fa, che sta sperimentando oggi e che nel giro di qualche decennio saranno all’ordine del giorno. E nel suo piccolo vuole aiutarvi ad immaginare il vostro posto in quel futuro. Come sarà il mondo da qui a trent’anni? Come cambierà la nostra vita grazie o a causa della tecnologia sempre più pervasiva? E come dobbiamo prepararci noi e i nostri figli per saper intercettare al meglio i cambiamenti già in atto ma che da noi, in Italia, arrivano sempre in ritardo? Dopo il caustico pamphlet Muovete il culo!, Alberto Forchielli torna a scuotere le coscienze degli italiani per prepararli al mondo di domani. E lo fa con un viaggio pirotecnico nei luoghi in cui il futuro non si aspetta ma si costruisce. Un viaggio attraverso le città più innovative del mondo, passando per il MIT di Boston – dove Forchielli con il suo fondo di private equity Mandarin Capital è membro del MIT ILP (Industrial Liaison Program) e sostenitore del Deshpande Center for Technological Innovation – poi in California, tra Stanford e la Singularity University, e la Cina con la sua potenza economica e tecnologica...

Romanzo di vita vera

Autore: Liana Orfei

Quella di Liana Orfei non è stata certo una vita ordinaria: nata “per miracolo” dentro un caravan in una notte di tempesta, di salute gracile e precaria, da bambina ha sofferto a causa di una malattia che l’ha costretta a letto per molti anni. Tuttavia, il suo temperamento e la sua buona stella (è nata con la cosiddetta “camicia della Madonna”) non le hanno mai permesso di lasciarsi andare e anzi l’hanno portata a cimentarsi in sfide sempre nuove. Dal mondo del circo, suo ambiente naturale, insieme ai fratelli Nando e Rinaldo, alla vita difficile durante la guerra; dall’esperienza del cinema, quando Fellini la scoprì, al teatro e alla televisione; dall’Europa al Nuovo Mondo e all’Oriente, sempre alla ricerca di nuove avventure e di stimoli per il suo amato circo. Oggi, guardandosi alle spalle, Liana Orfei si racconta con minuzia di particolari e un misto di tenerezza e nostalgia. In questo memoir, come in un romanzo, appunto, scorre la storia di una donna tanto reale quanto, al tempo stesso, iconica, una vicenda in cui perdersi e ritrovarsi.

La mia casa di Montalbano

Autore: Costanza DiQuattro

Numero di pagine: 122

Sicilia, primi anni Novanta, una casa sul mare. La terrazza brulica di avventori accaldati, brocche di caffè freddo e aranciata presidiano la tavola, e i bambini seminano la sabbia sul pavimento. Tra loro, anche l’autrice, Costanza, che a tinte lievi e imbevute d’infanzia ripercorre la vita dentro e fuori le stanze della casa di villeggiatura di famiglia, prima che quelle facessero spazio al set televisivo ispirato ai romanzi più amati di Andrea Camilleri. In un valzer di ricordi, tra ospiti illustri, le corse ai ricci di mare e il confine impaziente tra l’inverno e l’estate, La mia casa di Montalbano regala personaggi insieme unici e veri: a cominciare dal nonno, chino sul pianoforte o in un baciamano, e dalla nonna, con la sua grazia decisa e i prendisole fiorati. Eppure, tutto non può che cambiare quando Punta Secca rinasce nella fittizia Vigàta, il vecchio soggiorno in una camera da letto, e l’uomo di casa in un commissario di polizia: Salvo Montalbano. Una biografia corale e agrodolce che restituisce rughe, vita e passato a una casa che «prima era mia e poi di tutti» e ormai entrata, per rimanervi, nell’immaginario collettivo nazionale. Fu un attimo. La...

ANNO 2021 LA CULTURA ED I MEDIA SESTA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. ODIO OSTENTAZIONE ED IMPOSIZIONE. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Tu esisti se la tv ti considera. La Tv esiste se tu la guardi. I Fatti son fatti oggettivi naturali e rimangono tali. Le Opinioni sono atti soggettivi cangianti. Le opinioni se sono oggetto di discussione ed approfondimento, diventano testimonianze. Ergo: Fatti. Con me le Opinioni cangianti e contrapposte diventano fatti. Con me la Cronaca diventa Storia. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

GOVERNOPOLI SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 590

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

LA MAFIA DELL'ANTIMAFIA PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 600

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

DISSERVIZIOPOLI LA DITTATURA DEI BUROCRATI

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

La fine dell'impero. Ultimo viaggio in URSS

Autore: Enrico Franceschini

Le ferie alla dacia per coltivare patate e le vacanze dei mafiosi nell’unico albergo di lusso del Mar Nero. L’infanzia di Gorbaciov, scolaro modello e attore mancato in un villaggio di contadini, e la ricetta dell’ex braccio destro di Stalin, convinto che basterebbe dare «pane e salame» a tutti per ripor- tare l’ordine. La febbre della roulette nei casinò di Mosca e la fame a Leningrado come al tempo dell’assedio nazista. La nuora di Trotzkij sopravvissuta al Gulag che ha paura di doverci tornare e i restauri di Lenin imbalsamato nel mausoleo sulla Piazza Rossa. Un conflitto pirandelliano sulle montagne del Caucaso e un massacro con i carri armati sulle rive del Baltico. Il coro del Nabucco per difendere Riga e il vento dell’Islam fra le moschee di Samarcanda. Una notte con la Milizia per le strade della capitale e la cronaca del drammatico «golpe rosso». Un colloquio nei corridoi con il capo del Kgb e l’ultima intervista al Cremlino con Gorbaciov che si è appena dimesso. Arrivato a Mosca nell’estate del 1990 come corrispondente di «Repubblica» per raccontare la sfida della perestrojka, giorno per giorno Enrico Franceschini assiste al graduale collasso...

Per non cadere. La mia vita in equilibrio

Autore: Gianni Bugno

Milano-Sanremo, Giro d’Italia – indossando la maglia rosa dalla prima all’ultima tappa – Coppa del Mondo, due Mondiali consecutivi, due Alpe d’Huez, due podi al Tour de France, un Giro delle Fiandre. Erano i primi anni Novanta e Gianni Bugno faceva sognare una Nazione intera. A trent’anni dai suoi più grandi successi, Bugno si racconta nella sua prima autobiografia. Lo fa con quello stile, umile e signorile, che lo ha sempre caratterizzato. Una persona di poche parole, divenuta suo malgrado mito. Lui che odiava le interviste, lui che odiava le luci della ribalta, capace nonostante il carattere schivo di far innamorare migliaia di appassionati in tutto il mondo. Un viaggio in quello che è stato l’ultimo ciclismo prima dell’era moderna, prima degli scandali doping, senza radioline, misuratori di potenza o allenamenti computerizzati. L’ultimo ciclismo ancora a sensazioni, battiti cardiaci ed emozioni, raccontato da chi quel ciclismo lo ha dominato. Gli scontri con altri giganti delle due ruote: da Kelly a LeMond, da Jalabert a Indurain fino alle guerre intestine con El Diablo Chiappucci. Un passato glorioso al quale Bugno guarda senza nostalgia. Appesa la...

Mi chiamavano TATANKA

Autore: Dario Hubner

A quasi dieci anni dalla sua ultima partita ufficiale in un polveroso campo della provincia lombarda, Dario Hübner si racconta nella sua prima autobiografia. Cresciuto a Muggia, nel triestino, al confine con l’allora Jugoslavia, fino a 20 anni montava infissi e finestre giocando in Prima Categoria nella squadra del suo paese. Il passaggio al professionismo, gli anni di C, la Cadetteria e l’esordio in Serie A con la maglia del Brescia. Un fuoriclasse che non ha mai rinunciato ai piccoli piaceri della vita. Un personaggio romantico e nostalgico, che ha sempre messo gli affetti davanti a tutto e tutti, pur in un mondo avido e scintillante come quello del pallone. Il Re dei bomber di provincia, capocannoniere in Serie A, B e C1, che ha saputo conquistare il cuore di milioni di tifosi e che oggi racconta un calcio che non c’è più. Un simbolo per una generazione intera. Uno di noi, che ce l’ha fatta, tirando calci a un pallone ma soprattutto restando sempre fedele a se stesso.

Dall'utopia alla presenza (1975-1978)

Autore: Luigi Giussani

Numero di pagine: 416

Non dipende dallo stato d'animo, da quel che hai sentito, da quel che non hai sentito, dal tuo parere, da quel che è lucido o da quel che è oscuro in te. È un fatto, il cristianesimo... un uomo che si dilata nella storia attraverso l'assimilazione a sé degli uomini che lui si afferra... questa è la presenza della salvezza dell'uomo all'uomo, del significato della storia. Il libro riproduce lezioni e dialoghi di don Giussani con i responsabili degli universitari di Comunione e Liberazione, tenuti nei periodici incontri chiamati Equipe a partire dalla metà degli anni Settanta. A tema, continuamente, le domande che bruciano. Che destino ha la vita? Che cos'è il cristianesimo? Che cos'è la fede? Dov'è Cristo oggi? La stupefacente potenza di una proposta di contenuto e di metodo. Lo spaccato di una storia in cui l'esperienza della persona e l'urgenza del mondo sono unite e rilanciate, in quella modalità 'sovversiva e sorprendente' di vivere le solite cose che è la fede come don Giussani l'ha concepita e vissuta. Prefazione di Julián Carrón

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