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Decimo libro bianco sulle droghe

Autore: Grazia Zuffa , Franco Corleone , Stefano Anastasia , Leonardo Fiorentini , Marco Perduca

Il Libro Bianco sulle droghe, giunto alla decima edizione, è un rapporto indipendente sui danni collaterali del Testo Unico sulle droghe promosso da La Società della Ragione insieme a Forum Droghe, Antigone, CGIL, CNCA e Associazione Luca Coscioni e con l'adesione di A Buon Diritto, Arci, Comunità di San Benedetto al Porto, Funzione Pubblica CGIL, Gruppo Abele, ITARDD, LegaCoopSociali, LILA. Il rapporto oltre a contenere i dati (2018) relativi agli effetti della war on drugs sul sistema penale e penitenziario italiano ed il commento alla giurisprudenza presenta le riflessioni sulla ricerca, sul sistema dei servizi e sulle politiche di riduzione del danno sulle droghe oltre ad un focus sulla cannabis a seguito della raccomandazione di riclassificazione da parte dell'OMS.

ANNO 2020 L'AMMINISTRAZIONE PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Le edizioni Laterza

Autore: Michele Sampaolo , Editori Laterza

Numero di pagine: 1524

Il 10 maggio 1901 Giovanni Laterza diffondeva una circolare nella quale annunciava l'esordio della casa editrice Laterza con i volumi della "Piccola biblioteca di cultura moderna" e il cantiere della "Biblioteca di Cultura Moderna". Ai primi, incerti, passi di un'iniziativa con forte matrice locale seguì l'incontro con Croce e il decollo di una sigla che da allora ha acquisito un solido posto nell'editoria italiana ed europea. Nel 2001 è stata realizzata la prima edizione di questo Catalogo storico, per celebrare il centenario della casa editrice ma anche per onorare la memoria di chi l'ha guidata, trasformata, rilanciata, dal secondo dopoguerra alle soglie del Duemila: Vito Laterza, scomparso nel maggio di quell'anno. Questa edizione del Catalogo, aggiornata al 31 dicembre 2020, viene pubblicata vent'anni dopo per testimoniare come l'impegno di Vito Laterza, al pari di quello del fondatore Giovanni Laterza, è stato portato avanti. Con problemi, soluzioni e iniziative nuovi, ma sempre con l'obiettivo di selezionare, dare forma, diffondere contenuti culturali di qualità. Nel Catalogo storico sono contenuti tutti i titoli pubblicati in centoventi anni dalle Edizioni Laterza....

La biblioteca pubblica, cantiere cittadino di integrazione

Autore: Desirée de Stefano

Numero di pagine: 390

L’opera costituisce un’analisi storica e contemporanea del ruolo sociale e culturale svolto fin dalle prime esperienze a livello nazionale dalla “biblioteca pubblica”. Essa, fin dalle origini, ha rappresentato uno spazio aperto alla cittadinanza, costituito non solo da libri e scaffali ma anche dalla volontà di creare un servizio pubblico finalizzato alla creazione di nuovi rapporti sociali e umani. Nella nostra epoca, la biblioteca pubblica assume progressivamente un nuovo valore sociale trasformandosi in luogo d’incontro interculturale per le diverse comunità di migranti che vivono in Europa. Nello studio si vuole evidenziare in particolare la funzione svolta dalla biblioteca pubblica in differenti contesti urbani e in diversi paesi europei, con un’attenzione maggiore nei confronti di due metropoli, Roma e Amburgo, nelle quali si sono realizzati progetti d’integrazione culturale e sociale a favore di cittadini migranti. In conclusione l’opera vuole porsi uno specifico interrogativo: si può sperare che anche attraverso le biblioteche pubbliche si possa costruire una nuova società plurale orientata a un orizzonte comune?

Dei relitti e delle pene

Autore: Stefano Natoli

Numero di pagine: 188

Prefazione di Giuliano Pisapia Oggi di carcere si parla poco e male, spesso a sproposito. Non tanto per raccontarne le condizioni effettive, quanto per far leva sulle paure (anche legittime) di quella parte dell’opinione pubblica malata di agnosìa e incline a un populismo giustizialista che in nome della sicurezza chiede che i cattivi vengano presi e “buttati in galera”. Galera che ci costa ogni anno tre miliardi di euro e produce solo in minima parte il risultato che le assegna la Costituzione: «reinserire, a fine pena, i detenuti nella comunità ». Attualmente nelle carceri ne sono stipati oltre 61mila (al febbraio 2020), 15mila in più rispetto alla capienza effettiva: un sovraffollamento disumano e indegno di un Paese civile. Una buona parte potrebbe beneficiare di misure alternative alla detenzione, che trovano però ancora scarsa applicazione. La causa del problema è a monte dell'esecuzione penale, in un sistema giudiziario carcero-centrico che va smontato pezzo a pezzo e rimontato con strumenti innovativi come la giustizia riparativa.

I fantasmi non esistono

Autore: Giuseppe Rizzo

Numero di pagine: 204

Un ragazzo rapina la sua prima banca a quattordici anni e dopo una vita in carcere ora fa il mediatore tra autori di reati e vittime. Un senzatetto attraversa le strade di Roma e in un racconto lungo un giorno e una notte mostra cosa significhi vivere per strada e sopravvivere alla fame, al caldo e al gelo. Un gruppo di medici, operatrici e pazienti di una comunità psichiatrica costruisce alternative alle aule di tribunale, ai reparti chiusi degli ospedali e all'isolamento. Un adolescente si suicida in cella, dove non doveva stare. Una madre scopre un anno dopo che il figlio è morto di covid ed è sepolto in un lembo del cimitero Maggiore di Milano, dove finiscono i corpi che nessuno reclama. I fantasmi non esistono è un viaggio in un'Italia poco raccontata, ignorata, criminalizzata. A partire dalle inchieste e dai reportage narrativi scritti per il settimanale "Internazionale", Giuseppe Rizzo accompagna il lettore tra detenuti ed ex detenuti, persone senza dimora, nuovi poveri. Uomini e donne che vivono per strada o in edifici occupati. Che fanno i conti con fragilità e dipendenze. Ragazze e ragazzi finiti negli istituti minorili o in comunità di recupero, dimenticati dalle...

Quando hanno aperto la cella

Autore: Luigi Manconi , Valentina Calderone

Numero di pagine: 262

NUOVA EDIZIONE AGGIORNATA. In Italia in carcere si muore. Alcuni sono suicidi, altri no. E si può morire nel reparto detentivo di un ospedale, come Stefano Cucchi; per strada, come Federico Aldrovandi; legati mani e piedi a un letto di contenzione, come Franco Mastrogiovanni. Si può morire anche durante un arresto, una manifestazione di piazza, un trattamento sanitario obbligatorio. «Quando hanno aperto la cella» porta alla luce le storie di persone che sono entrate in prigione, in caserma o in un reparto psichiatrico e ne sono uscite senza vita. Ricostruisce vicende processuali tormentate, in cui la tenacia di familiari e avvocati si è scontrata con opacità, omertà e, a volte, coperture istituzionali. Racconta di uno Stato che si ricorda di recludere, sorvegliare e punire, ma spesso dimentica di tutelare e rispettare gli individui che gli sono affidati.

Oltre la democrazia

Autore: Massimiliano Di Paolo

Una critica implacabile della democrazia liberale e dei movimenti politici, il comunismo ed il fascismo, che hanno cercato di superarla. Tuttavia occorre andare oltre, verso una società senza Stato che sia veramente libera. Massimiliano Di Paolo è nato a Teramo nel 1967. Laureato in giurisprudenza con lode ha svolto attività didattica e di ricerca nelle università di Teramo e di Padova dal 1991 al 2000. Ha pubblicato 2 romanzi (Samizdat, Nel segno della P38), 2 raccolte di racconti (Il Tempio di Hendrix, Sofòs) e un libro sulle sue esperienze di lavoro (Strisce blu).

Corpo e anima. Se vi viene voglia di fare politica

Autore: Luigi Manconi

Numero di pagine: 140

«La mia politica muove sempre da un nome, un cognome e un volto, e da una storia individuale per ragiungere, quando possibile, una questione generale». Dall’opposizione ai centri di espulsione per migranti alla battaglia per la verità su Stefano Cucchi e Federico Aldrovandi; dalle questioni di fine vita ai diritti delle minoranze sessuali; dal tema della privazione della libertà a quello del disagio psichico: Luigi Manconi racconta come oggi fare politica possa essere uno dei mestieri più belli del mondo. Una conversazione che parte dalle vicende dei singoli per arrivare ai grandi problemi del nostro tempo. E, poi, l’adolescenza a Sassari e l’Università cattolica di Milano, la Pirelli, il movimento studentesco e i piccoli e grandi maestri, il garantismo e l’ecologia, Elio Pagliarani e Marco Lombardi Radice, Giovanni Raboni e Adriano Sofri, Alex Langer e Goffredo Fofi, il parlamento e la piazza e le libertà individuali e collettive. Il corpo e l’anima delle cose e delle persone.

ANNO 2021 LA GIUSTIZIA SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

Il pregiudizio universale

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 414

I pregiudizi spingono a non esplorare, a non procurarsi strumenti di conoscenza – se il sospetto è che, alla fine, si possa arrivare alla stessa conclusione di un modo di dire antico. Procurarsi strumenti di conoscenza, e usarli, vuol dire invece costruire giudizi e, dunque, essere adulti. Queste pagine, oltre a raccontare come nascono alcuni luoghi comuni e perché non sono veri, suggeriscono perciò un modo di affrontare la realtà, di stare al mondo. Francesco Piccolo, "la Lettura - Corriere della Sera" Chi di noi è libero da pregiudizi? A ciascuno il suo, parrebbe dire questo libro che smonta un catalogo di un'ottantina di pregiudizi affidati alle mani di esperti demolitori. Non sempre sono ispirati al malanimo e non è detto neppure che siano antichi e consolidati: i luoghi comuni fioriscono ogni anno, puntuali come mimose. Simonetta Fiori, "la Repubblica" … L'abito non fa il monaco; I bambini sono buoni; Con la cultura non si mangia; La democrazia è il governo del popolo; Le donne non sanno guidare; I giovani non leggono; Le ideologie sono morte; Gli immigrati ci rubano il lavoro; Gli insetti sono bestie schifose; L'islam è intollerante; Il jazz è difficile; La...

The Lab's Quarterly, 20(1), 2018

Autore: Andrea Borghini , Luca Corchia

Numero di pagine: 102

Saggi 1. FEDERICO SOFRITTI, Pitirim Aleksandrovich Sorokin. Ascesa, declino e ritorno di un maestro del pensiero sociologico; 2. MAURO LENCI, Considerazioni sul metodo storico-sociale. Problemi di storia intellettuale e del pensiero politico; 3. FRANCESCO GIACOMANTONIO, Dalla coscienza del tragico alla tragedia della coscienza. Evoluzioni e questioni della sociologia della conoscenza; 4. MASSIMO CERULO, Il luogo terzo caffè come spazio di interazioni. Il comportamento in pubblico tra socievolezza, sfera pubblica e capitale sociale; 5. SANDRO VANNINI, Media education e insegnanti 2.0; Recensioni 6. IRENE PAGANUCCI, Franco La Cecla, Elogio dell'Occidente; 7. LUCA CICCARESE, Anselm Strauss, Specchi e maschere. La ricerca dell’identità, a cura di Giuseppina Cersosimo.

Criminologia critica e critica del diritto penale

Autore: Alessandro Baratta

Ormai divenuto un classico della sociologia giuridica della devianza e del mutamento sociale, Criminologia critica e critica del diritto penale resta il punto di riferimento di ogni ricerca in ambito socio-giuridico. In questo volume, la devianza e la questione criminale sono ritenute come socialmente, economicamente e culturalmente prodotte e vengono passate in rassegna le più importanti teorie criminologiche di sistema, al fine di fornire una panoramica strutturale e manualistica sull’argomento. Dalla Scuola liberale all’ideologia della difesa sociale, dalle teorie psicoanalitiche della criminalità e della società punitiva alla teoria struttural-funzionalista della devianza, fino alla criminologia critica e alle politiche alternative, non v’è studio più fitto ed esaustivo sull’argomento.

Giustizia e carceri secondo papa Francesco

Autore: Patrizio Gonnella , Marco Ruotolo

Numero di pagine: 190

Un discorso potente e radicale quello di papa Francesco sulla giustizia e sulle carceri. Indignata è la sua critica alla giustizia, definita selettiva, populista con tendenze razziste. Il carcere viene definito luogo di produzione di dolore. La tortura è un plus di sofferenza, l'ergastolo una pena di morte nascosta. Papa Francesco non si accontenta di offrire una prospettiva di salvezza, come spesso la Chiesa si è limitata a fare. Non si affida alla retorica della rieducazione del reo. Il suo è un manifesto contro le derive securitarie degli ultimi decenni e contro un diritto penale che tratta le persone come nemici. La giustizia per papa Francesco deve essere sempre una giustizia "pro homine". In questo volume i curatori e altri ventuno autori, tra loro molto diversi per storia e professione, commentano le parole del Pontefice.

Un sentimento tenace

Autore: Goffredo Bettini

Numero di pagine: 112

Tu sai che il solo, vero consiglio che ho cercato di darti è stato: sforzati di essere libero. tuo Ingrao. Uno scambio di lettere avvenuto nell’arco di quindici anni, in cui Pietro Ingrao e Goffredo Bettini riflettono sulle motivazioni profonde che li hanno mossi all’azione politica prendendo le parti dei più deboli, dei più offesi. «Che ci dicono questi ragionamenti sull’oggi? Almeno a me: che l’eclissi storica del comunismo, per l’intima contraddizione di aver negato nella realtà storica i presupposti (o la “scintilla”) che lo avevano determinato, rischia di cancellare ogni visione critica e la spinta a ribaltare, o almeno a riequilibrare, l’“oscenità” dell’ingiustizia e il rapporto tra chi sta sotto e chi sta sopra». Dalla Prefazione di Goffredo Bettini Goffredo Bettini è nato a Roma nel 1952. Giovanissimo si iscrive al Pci e in seguito è dirigente della Fgci di Roma e nazionale. A trentadue anni entra a far parte della direzione nazionale del Pci e ricopre l’incarico di segretario di Roma e segretario regionale del Lazio. È un protagonista del governo di Roma con Rutelli e Veltroni. Contribuisce a fondare il Pd e ne è coordinatore nazionale...

Il club Montecristo

Autore: Fabiano Massimi

Numero di pagine: 280

Quando Viviana, giovane impiegata di una galleria d'arte, viene ritrovata uccisa nel suo appartamento, i sospetti della polizia si concentrano sull'ex detenuto Danilo Secchi: stesso modus operandi dell'omicidio che l'aveva portato anni prima dietro le sbarre, sue impronte digitali sulla scena del delitto. E poco importa che le prove siano tutt'al più indiziarie: per il commissario Cassini "colpevole una volta, colpevole per sempre". Per fortuna di Danilo non tutti la pensano così. Lo scopre anche Arno, tecnico di computer con due figli e un matrimonio in stanca, quando una mattina il vecchio amico Lans, pittore di talento da poco uscito di prigione per una rapina mai del tutto chiarita, gli spunta davanti con una strana proposta: mettere i suoi talenti di informatico al servizio del Club Montecristo, un'associazione capillare di ex galeotti decisi a far giustizia quando chi ufficialmente dovrebbe garantirla è troppo miope per riuscirci. Arno e Lans pian piano intuiscono che Viviana aveva tanti segreti, e che proprio lì si nasconde la verità sulla sua morte. Fabiano Massimi, l'autore del bestseller L'angelo di Monaco, tesse un giallo che mescola alla perfezione tensione e...

The Lab’s Quarterly, 19(4), 2017

Autore: Andrea Borghini , Luca Corchia

Numero di pagine: 142

Saggi 1. Giovanni Zanotti, Adorno’s negative dialectics as a philosophy of real possibility 2. Luca Corchia, La critica di Adorno alla popular music 3. Maurizio Merico, Futuri in movimento. Prospettive temporali e orientamenti al futuro dei giovani 4. Serena Quarta, Il genere dei neet. Uno sguardo di genere sui giovani che non studiano e non lavorano 5. Elena Gremigni, ICTs e Istruzione. Qualche considerazione in merito al Piano Nazionale Scuola Digitale Libri in discussione 6. Francesco Giacomantonio, Ruggero D’Alessandro, Per una nuova teoria critica della società. Jürgen Habermas prima dell’agire comunicativo 7. Debora Spini, Rahel Jaeggi, Forme di vita e capitalismo. A cura di Marco Solinas

Camosci e girachiavi

Autore: Christian G. De Vito

Numero di pagine: 254

Il carcere è un mondo immerso nella società, ma è anche un’istituzione sempre pronta a ripararsi dagli sguardi estranei, nascondendosi dietro le mura di cinta. Un’istituzione che si trasforma, ma che rivela anche un’impressionante continuità nei meccanismi che dominano il suo funzionamento quotidiano, nella sua materialità fatta di sbarre, cancelli e camminamenti di ronda. È per questa ragione che sin dalle pagine introduttive di questo volume il lettore è gettato in modo forse irriguardoso tra celle e sezioni, ‘domandine’, ‘infami’ e cortili dell’‘aria’. Già il titolo in verità lo ha proiettato dietro le sbarre: nel gergo carcerario i ‘camosci’ sono i detenuti, i ‘girachiavi’ sono gli agenti di custodia. Da questo inusuale e scomodo punto di vista, utilizzando fonti in gran parte inedite, Christian G. De Vito guarda ad alcune pagine centrali della storia politica e sociale italiana. Dagli istituti penitenziari osserva la fase conclusiva della Seconda guerra mondiale e il dopoguerra, racconta un miracolo economico sfocato perché vissuto da dietro le sbarre, segue la trasformazione del sistema carcerario sotto la spinta della contestazione...

Antigone

Autore: Marianna Marietti , Valerio Chiola

Numero di pagine: 108

L'associazione Antigone compie quest'anno i suoi primi venticinque anni. Una lunga storia nata da grandi personalità di pensiero. Venticinque anni di battaglie per garantire i diritti di tutti nel sistema della giustizia penale. Venticinque anni trascorsi a monitorare le carceri italiane. Ed è proprio da questo speciale luogo di osservazione che nasce l'idea di una graphic novel. Tre racconti che attraversano altrettanti decenni della recente storia d'Italia: il carcere emergenziale dei movimenti politici a durante gli anni di piombo; il carcere delle stragi mafiose degli anni Novanta; il carcere dell'internamento di massa delle nuove povertà dei giorni nostri. Tre racconti che ci guidano in un Paese drammaticamente reale, ma per troppo tempo sconosciuto e ignorato.

Donne ristrette

Autore: Giulia Mantovani

Numero di pagine: 556

Il volume nasce dalla volontà di unire competenze e sensibilità diverse per posare lo sguardo sull’universo femminile “ristretto”, multiforme e nello stesso tempo dotato di una forte identità comune. L’attenzione si sofferma su fattispecie restrittive che rispondono a ragioni diverse, si consumano secondo modalità e tempi propri ed entro luoghi di esecuzione specificamente dedicati. Nessuna di esse, però, può legittimamente abdicare al corredo garantistico attraverso il quale l’art. 13 della nostra Costituzione dà sostanza all’inviolabilità della libertà personale. Tutte, invece, debbono rispettare il principio di eguaglianza, che non tollera il dissolversi forzato delle diversità sotto un trattamento ciecamente comune: la considerazione delle differenze di genere è una condizione essenziale della parità di genere. Nel volume s’incrociano modi diversi d’intendere tale differenza e di accostarsi ad essa nella valutazione dei presupposti e nella disciplina dei modi della restrizione della libertà personale nei confronti dell’universo femminile. Alcuni contributi retrospettivi s’incaricano di consentire uno sguardo sulle costanti e sulle variabili che ...

LA SICILIA PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 766

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Questione cannabis

Autore: Leopoldo Grosso (a cura di)

Numero di pagine: 160

Il consumo di cannabis, più o meno frequente, interessa un numero di italiani oscillante tra sei e otto milioni. Quasi un terzo degli studenti di età compresa tra i 15 e i 19 anni ha avuto una qualche esperienza di consumo. Più di quanti frequentano gli stadi di calcio o vanno a visitare mostre e musei. È, dunque, un fenomeno di massa che non può essere governato solo con la proibizione e la punizione. Eppure il discorso pubblico al riguardo continua a essere viziato da confusioni e luoghi comuni. Scopo di questo libro è sostituire i pregiudizi con l’analisi razionale rispondendo in modo rigoroso e documentato ad alcune domande fondamentali: come dare alla cannabis una disciplina legale? quali sono gli effetti della legalizzazione sull’entità del consumo e sulla salute dei consumatori? quali le ricadute sui mercati criminali? quali i risultati delle esperienze di legalizzazione in corso nel mondo? Contributi di Salvatore Giancane, Leopoldo Grosso, Luigi Manconi e Antonella Soldo, Marco Rossi, Grazia Zuffa. Prefazione di Roberto Saviano

Italia criminale

Autore: Cristiano Armati

Numero di pagine: 352

Dall'autore del bestseller Roma criminaleDalla banda della Magliana a Felice Maniero e la mala del BrentaLi chiamano “duristi”, “bravi ragazzi” o, più semplicemente, rapinatori.Con le armi in pugno hanno sfidato le forze dell’ordine ma anche le logiche mafiose di controllo e sfruttamento del territorio. Qualcuno è rimasto un cane sciolto, altri si sono associati in batterie o in vere e proprie bande: quando sono scesi a patti con poteri ambigui hanno lasciato impronte sporche di sangue sui luoghi delle stragi. Testimonianza di un Paese ribelle e disperato, Italia criminale è un’indagine sui grandi nomi del banditismo contemporaneo. Da Salvatore Giuliano a Renato Vallanzasca, dalla banda della Magliana a Felice Maniero, “Faccia d’angelo”, sessant’anni di cronaca nera raccontati dai protagonisti della malavita “indipendente” in un contesto in cui il delitto si intreccia con i misteri di Stato: Danilo Abbruciati e l’omicidio Pecorelli, Francis Turatello e il memoriale di Aldo Moro, la gang dei Marsigliesi e Gladio. Tra “rapine del secolo” ed evasioni clamorose, sequestri di persona e omicidi, spaccio di droga e attentati, vicende come quelle del...

MEDIOPOLI PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Soltanto una vita

Autore: Chiara Ingrao , Laura Lombardo Radice

Numero di pagine: 417

Chiara Ingrao racconta la lunga esperienza di vita della madre, Laura Lombardo Radice, pubblicandone le lettere, gli articoli, le interviste, gli appunti. A ogni capitolo antepone un proprio «prologo», fatto di ricordi e di riflessioni, e fitto di echi di altre voci: un dialogo postumo fra due generazioni di donne che hanno tentato un percorso di libertà, per se stesse e per gli altri. I toni e i temi sono molteplici, come le esperienze di Laura. Ci sono i drammi: la carcerazione del fratello, la morte di Giaime Pintor, l’occupazione nazista. C’è l’ironia, e la tenerezza: nelle poesie e nelle lettere a Pietro, o in buffe cronache di vita personale e familiare. C’è la passione umana, culturale e politica di un’insegnante che già negli anni ’50 anticipava le idee del ’68 e delle lotte di oggi, nel rapporto con gli studenti e con i contenuti del sapere. C’è, a più di settant’anni, l’esperienza del volontariato in carcere: non assistenza compassionevole, ma sfida politica radicale alla logica della repressione, dell’esclusione e della pena. è in questa radicalità, ma anche in un tessuto intenso di rapporti umani, l’identità comunista di Laura: dagli...

Libere tutte

Autore: Cecilia D'Elia , Giorgia Serughetti

Numero di pagine: 250

Il femminismo del Novecento ha prodotto un cambiamento irreversibile, ma nel nuovo millennio le lotte delle donne non sono finite. La libertà femminile vive nel mondo, ma si scontra con resistenze e paternalismi di ogni sorta. Come riconoscere, difendere e promuovere l’autodeterminazione in un tempo in cui l’avanzata di forze conservatrici e integraliste mira a controllare la sessualità delle donne e la riproduzione, mentre il mercato cerca di trarne profitto? C’è ancora bisogno di femminismo. Questa parola, che alcuni hanno archiviato troppo presto, ritrova oggi il suo significato di battaglia per la libertà. Per tutte le donne. E per tutti gli uomini che vogliono camminare con loro.«L’emergenza pandemica ha illuminato la sfera privata nelle sue contraddizioni, ha fatto risaltare il rimosso del lavoro domestico e riproduttivo, ha mostrato quanto lungo sia ancora il cammino della “rivoluzione antropologica” che il femminismo ha innescato. Siamo di fronte al rischio che la crisi apra le porte a involuzioni autoritarie, ma anche all’opportunità di costruire nuovi modelli di solidarietà, inclusione e libertà. Nessun esito è scontato. Il futuro è nelle nostre...

La Gente

Autore: Leonardo Bianchi

Numero di pagine: 362

Dieci anni fa usciva La casta, un libro che ridefiniva il discorso politico italiano: la fine dei partiti tradizionali, l’odio per le élite in generale, l’indignazione di chi si sentiva escluso e defraudato. Oggi quel risentimento si è rovesciato in orgoglio: la fine della politica come la conoscevamo non ha generato un vuoto, ma una galassia esplosa di esperienze tra il grottesco, il tragico e l’apocalittico. Dai forconi alle sentinelle in piedi, dai «cittadini» che s’improvvisano giustizieri alle proteste antimigranti, La Gente è il ritratto cubista dell’Italia contemporanea: un paese popolato da milioni di persone che hanno abbandonato il principio di realtà per inseguire incubi privati, mentre movimenti politici vecchi e nuovi cavalcano quegli incubi spacciandoli per ideologie. Leonardo Bianchi ha scritto il miglior reportage possibile su un paese che non si può raccontare se non a partire dalle sue derive, e l’ha fatto seguendo ogni storia con la passione di un giornalista d’altri tempi, il rigore dello studioso che dispone di una prospettiva e di un respiro internazionali, e un talento autenticamente narrativo, capace di attingere a una ferocia e a una...

IMPUNITOPOLI PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 584

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

MALAGIUSTIZIOPOLI PRIMA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 572

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

SARAH SCAZZI LA CASSAZIONE ED IL COROLLARIO DELLA GOGNA L'INCHIESTA BIS

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

LA SARDEGNA

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 456

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ANNO 2021 LA GIUSTIZIA PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Antonio Giangrande, orgoglioso di essere diverso. Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

ANNO 2017 TERZA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ANNO 2019 LA GIUSTIZIA PRIMA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Si nasce senza volerlo. Si muore senza volerlo. Si vive una vita di prese per il culo. Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare. Oggi le persone si stimano e si rispettano in base al loro grado di utilità materiale da rendere agli altri e non, invece, al loro valore intrinseco ed estrinseco intellettuale. Per questo gli inutili sono emarginati o ignorati.

MALAGIUSTIZIOPOLI SECONDA PARTE

Autore: Antonio Giangrande

Numero di pagine: 574

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

ANNO 2020 LA MAFIOSITA' SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

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