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Hypnerotomachia Poliphili e Roma

Autore: Stefano Colonna

Numero di pagine: 1604

Fino ad ora sottovalutati perché difficilmente dimostrabili, in realtà gli scambi culturali tra gli artisti e i letterati hanno contribuito a caratterizzare l'originalità del Rinascimento italiano. Pinturicchio lavora al pavimento del Duomo di Siena e nella Libreria Piccolomini appaiono evidenti citazioni del Polifilo. Andrea Mantegna e Pomponio Leto, fondatore dell'Accademia Romana, sono compresenti nell'Accademia dei Vertunni di Brescia mentre Giovanni Bellini, che aveva una vigna a Roma dove venne ritrovato uno specchio antico, dipingeva il ritratto di Raffaele Zovenzoni autore dei celebri versi in onore di Francesco Colonna antiquario. Tra gli estimatori del Polifilo anche Jacopo Galli, il banchiere che comprò il Bacco, prima opera romana del giovane Michelangelo Buonarroti. Baldassarre Peruzzi riuscí a rifondare Carpi secondo l'immagine di una novella Roma usando i consigli e le direttive del colto Alberto III Pio allievo di Aldo Manuzio il vecchio, editore dell'Hypnerotomachia. Il pittore Amico Aspertini, come anche l'antiquario carmelitano Fabrizio Ferrarini, si ispirarono ai fregî antichi della città di Roma che furono valorizzati in modo esemplare dalle xilografie...

La Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese a Roma

Autore: Stefano Colonna

Numero di pagine: 304

Ad una "auspicabile pubblicazione" della magistrale ricerca di Stefano Colonna sulla Galleria dei Carracci in Palazzo Farnese accennavo già nel 1999 e nell'occasione citavo dalla tesi del Colonna i versi di Onorio Longhi da lui ritrovati, dai quali si evince con chiarezza l'identificazione di Arianna con Margherita Aldobrandini, che nel 1600 andò sposa a Ranuccio Farnese; che questo sia il tema principale dell'affresco centrale della Galleria, è stato pienamente riconosciuto dalla critica successiva. L' ampiezza del giro di orizzonte consente di entrare nel vivo della concezione neo-platonica che è sottesa alla volta e di acquisire certezze interpretative. Queste sono confortate del resto dal fondamentale ritrovamento di quattro rari epitalami relativi alle nozze Farnese-Aldobrandini: scoperta vistosa anche per altre implicazioni relative alla raffinata cultura del grande amico del Caravaggio. L'identificazione di Arianna con Margherita Aldobrandini, la nipote del pontefice che si univa in nozze all' "eroico" Ranuccio, vi è chiaramente rivelata e stabilisce un altro, fondamentale punto fermo per intendere il messaggio della Galleria. [dalla presentazione di Maurizio Calvesi]...

LA PIETRA NERA DEL RICORDO

Autore: Giulio Busi

Numero di pagine: 288

Per la Giornata della Memoria la Domenica de Il Sole 24 ORE propone ai suoi lettori la raccolta di articoli della rubrica Giudaica scritti da Giulio Busi, un itinerario critico costruito attraverso episodi del presente e del passato che raccontano in retrospettiva un momento della storia da non dimenticare, oggi più attuale che mai, attraverso la narrazione intensa e puntuale del massimo ebraista italiano. "...Giulio Busi, il massimo ebraista italiano e uno dei più accreditati studiosi nel mondo (non a caso, infatti, invece di insegnare in una università di Pisa o di Venezia o di Roma, insegna a Berlino) ...", Giorgio Montefoschi, «Il Corriere della Sera», 7 September 2007 Giulio Busi si è formato all'Università Ca' Foscari Venezia, dove, dal 1992, ha insegnato Lingua e letteratura ebraica. Nel 1999 è stato chiamato all'Università libera di Berlino per dirigere l'Istituto di Giudaistica. Oltre a collaborare con molte riviste specialistiche, dal 2000 scrive regolarmente, per il supplemento Domenicale del "Il Sole 24 ORE", articoli dedicati alla letteratura e alla storia ebraica. Giulio Busi vive tra Berlino, Milano e Castiglione delle Stiviere.

Marfisa da Este Cybo

Autore: Gian Lodovico Masetti Zannini

Marfisa figlia di Francesco d’Este, vedova del cugino Alfonsino e rimaritata con Alderano Cybo marchese di Carrara, fu l’ultima della sua Casa rimasta a Ferrara dopo la partenza di Cesare duca di Modena, la morte di Lucrezia duchessa di Urbino e quella di Violante marchesa di Montecchio. Il suo nome ariostesco (per dire della diretta derivazione di esso), la sua stessa nascita adulterina, qualche aneddoto sparso e le calunnie, la deteriore letteratura che imperversò nel secolo scorso e la fece una sorta di Circe dannata con i suoi amanti al fuoco, ne hanno completamente travisato la figura e qualche sprovveduto, senza arrivare a tanto, ha preso tutto alla lettera e ha applicato a lei il carattere di “Marfisa bizzarra”. (G.L.M.Z.)

101 storie ebraiche che non ti hanno mai raccontato

Autore: Laura Quercioli Mincer

Numero di pagine: 337

Con una prefazione di Moni Ovadia e una postfazione di Giacomo Saban Centouno storie senza tempo: leggende tratte dal Talmud, aneddoti bizzarri e racconti di vita vissuta che contribuiscono a illuminare angoli poco noti di una cultura plurimillenaria che non può essere identificata soltanto con la Shoà e la persecuzione, ma con la ricchezza mutevole e vitale di un grande albero dalle molte fronde. Dalla Roma imperiale, dove gli ebrei chiedevano consiglio a una misteriosa “matrona”, alla Venezia del Cinquecento, dove venne alla luce il massimo capolavoro della letteratura yiddish antica. Dalla Mantova dei Gonzaga, dove Leone de’ Sommi dirigeva lo splendido teatro della corte, alla metà dell’Ottocento, quando il vate polacco Adam Mickiewicz tentava di dar vita a una Legione Ebraica che avrebbe combattuto a fianco dei polacchi per la creazione di una Polonia democratica, fino alla Sarajevo assediata nella terribile guerra jugoslava, dove l’ebraica Benevolencija era l’unica organizzazione a offrire aiuto a membri di ogni etnia e religione. Curiosità, miti e storie, antiche e moderne, di un popolo leggendario. Laura Quercioli Mincer ha insegnato Storia e cultura ebraica ...

Il mestiere di storico (2011) vol. 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 297

Indice Andrea Graziosi, Considerazioni di fine mandato (p. 5-12) Saggi Mark Philip Bradley, Writing Human Rights History (p. 13-30). Daniel Sargent, Human Rights and U.S. Foreign Policy in the 1970s (p. 31-50). Discussioni Federico Romero, Silvia Salvatici, Tony Smith e Samuel Moyn, Quando nascono i diritti umani? Una proposta controversa (p. 51-64). Rassegne e letture Roberto Pertici, Cavour e il Piemonte del suo tempo (p. 65-66). Sergio Luzzatto, Riprese mazziniane (p. 67-71). Tommaso Dell’Era, Antisemitismo e razzismo (p. 72-77). Antonella Salomoni, L’eredità della Shoah in Italia (p. 78-80). Antonello Venturi, Comunismo e comunisti (p. 81-85). Fabio Bettanin, Utopie di sangue (p. 86-90). Monica De Togni, Modernità cinese (p. 91-93). Simone Neri Serneri, Violenza politica e terrorismo di sinistra nell’Italia degli anni ’70 (p. 94-98). Barbara Curli, Storici italiani e integrazione europea (p. 99-105). Emilio Franzina, L’Italia in musica (p. 106-108). Mauro Moretti, Storia di un declino: l’università in Italia (p. 109-110). Le riviste del 2010 (p. 111-173) I libri del 2010 / 2 (p. 175-291) Indice dei recensori (p. 293-294)

Rime

Autore: Dino Frescobaldi

Numero di pagine: 199

«Famosissimo dicitore per rima» e «uomo d’alto intelletto»: così Giovanni Boccaccio definì Dino Frescobaldi, facendone il continuatore della tradizione poetica fiorentina dopo la morte di Cavalcanti e la cacciata di Dante. Dino è uno stilnovista dopo e oltre lo stilnovo. Le sue rime, fedeli al magistero cavalcantiano, intrecciano stretti rapporti con quelle di Cino da Pistoia e seguono la parabola della poesia dantesca: dalla Vita nova alle petrose fino, probabilmente, ai primi canti della Commedia. Andando al di là del luogo comune che fa di Dino un pedissequo imitatore, il volume ripropone l’intero corpus secondo un nuovo ordinamento, frutto di recenti acquisizioni sulla tradizione manoscritta, arricchito di un commento sistematico che con nuove e calibrate proposte interpretative mira ad approfondire la comprensione dei testi e le relazioni con la lirica coeva. Tale corredo fa emergere un sottile lavorio interno al codice stilnovista e una intensa dialettica con le più importanti innovazioni di Dante.

Sognando Sion

Autore: Stefania Ragaù

Numero di pagine: 245

Come dovrebbe essere una società ebraica moderna? Quale, al suo interno, il ruolo della famiglia, della religione, della legge? Sono solo alcune delle domande poste al centro dell’inedito immaginario utopico ebraico che sorse negli ultimi decenni dell’Ottocento. Nel presentare per la prima volta al lettore italiano queste fonti, la ricerca si focalizza sull’uso strumentale che il sionismo fece del «sognare Sion», al fine di disarticolarlo e ricostruire con un approccio storiografico scevro da entusiasmi ideologici un nuovo perimetro entro cui questi «visionari» diedero voce alle loro speranze di emancipazione. Il volume mira così a ridare spazio alle «speranze d’altro genere», per dirla con Yerushalmi, che germogliarono nella diaspora ebraica e che non offrirono solo il materiale per confezionare un progetto politico o un inno nazionale. «Sognare Sion» illumina dunque quella no man’s land, in cui l’anelito utopico tentò di ridefinire un nuovo orizzonte per la speranza ebraica in epoca contemporanea, trattenendola da una sua immediata traduzione politico-messianica, per presentarla invece come una modalità con la quale ripensare la vita collettiva ebraica al ...

Dante

Autore: Marco Santagata

Numero di pagine: 480

Per linguaggio, freschezza di scrittura ed estro narrativo il libro di Marco Santagata costituisce, nello scenario della letteratura dantesca, una preziosa e piacevole novità. Perché è, prima di tutto, l'appassionato racconto, il "romanzo" appunto, della tormentata e semisconosciuta esistenza di un uomo dall'io smisurato, che si sentì sempre "diverso e predestinato".

Una lingua morta per letterature vive: il dibattito sul latino come lingua letteraria in età moderna e contemporanea

Autore: Valerio Sanzotta

Numero di pagine: 460

The debate on Latin as a literary language in modern and contemporary times La straordinaria polifonia di lingue che caratterizza le letterature nazionali di età moderna è ormai un dato acquisito nelle più aggiornate ricostruzioni di storia letteraria. Meno nota è forse la dialettica vivace che innerva questo delicato equilibrio, nel quale – almeno in Italia – si inseriscono a pieno titolo i dialetti. I lavori raccolti in questo volume, che trae origine da un convegno organizzato dal Ludwig Boltzmann Institut für Neulateinische Studien, si propongono di fare il punto sui dibattiti intellettuali, in tutte le loro gradazioni e forme, intorno al latino come lingua per la letteratura dalla fine dell’Umanesimo in poi: dall’uso del latino in un contesto dove ormai domina il volgare alle traduzioni latine di testi vernacolari, fino al ruolo del latino nella scuola. Una sezione considerevole del volume è dedicata all’uso del latino dalla fine del sec. XIX a oggi, ovvero quando il latino si trasforma da vettore di comunicazione in lingua poetica, come avviene nel caso di Pascoli e di Bandini, oppure quando a esso vengono affidate le funzioni di solennità e di prestigio...

"con l'appendice di molti eccellenti poeti"

Autore: Franco Minonzio

Numero di pagine: 232

Quando nel 2006 fu pubblicata da Einaudi l’edizione in traduzione italiana (Elogi degli uomini illustri) delle due serie degli Elogia gioviani, quella dei letterati (1546) e quella degli uomini d’arme (1551), ragioni di opportunità editoriale dettate dal rispetto dell’economia quantitativa dell’edizione ne fecero escludere le appendici poetiche degli Elogia degli uomini d’arme, decisamente ipertrofiche nel numero e nell’estensione. Consapevole del loro rilievo strutturale nel disegno degli Elogia e della loro importanza documentaria, mentre ancora attendeva alla cura dell’edizione Einaudi, Franco Minonzio decise di offrirne una presentazione separata in un saggio che li rendesse accessibili in traduzione italiana con testo latino, ed assicurasse spazio e risalto ai poeti, per lo più giovani, numerosi e dal profilo sfuggente, autori dei carmina. Tale studio, destinato al Periodico della Società Storica Comense, rimasto finora inedito per la lunga stasi conosciuta dalle pubblicazioni della rivista, vede ora la luce nel fascicolo LXVI della stessa, cumulativo degli anni 2005-2010. Con vera magnanimità, la Società Storica Comense ha consentito la pubblicazione, nel...

Il corpo e il nome

Autore: Alessia A. Glielmi

Numero di pagine: 333

La strage delle Fosse Ardeatine è l’atto di repressione più cruento compiuto dai nazisti in una capitale europea. Benché sia tra gli episodi più noti degli anni dell’occupazione, la sua ricostruzione non è stata sinora compiuta in modo puntuale a causa delle gravi lacune documentarie. Il volume ricostruisce uno degli aspetti meno indagati: il lavoro svolto dalla Commissione tecnica medico-legale della Scuola Superiore di Polizia per il riconoscimento e identificazione delle vittime delle Fosse Ardeatine attraverso l’analisi delle sue carte. Si tratta di un nucleo di fonti inedite che rivelano, in chiave storico-documentale, il lavoro svolto da una compagine eterogenea di persone che, nella torrida estate 1944, ai margini di una Roma martoriata, si impegnarono per attribuire nome e umanità ai 335 corpi ritrovati in una cava di pozzolana. Documenti tradizionali, redatti a cura dei familiari delle vittime, insieme a una documentazione non tradizionale, reperti/oggetti ad essi appartenuti, vennero analizzati da funzionari dello Stato e da sanitari. La schedatura analitica, il riordino e la digitalizzazione dei documenti come pure la catalogazione e la digitalizzazione...

Italya

Autore: Germano Maifreda

Numero di pagine: 352

Dalla raffinata corte dei Gonzaga al ghetto di Venezia; dal Piemonte sabaudo alla Sicilia risorgimentale; dalla curia papale ai porti e alle botteghe: in queste pagine rivive un vero e proprio caleidoscopio di storie di ogni giorno, che hanno come protagonisti donne e uomini ebrei. Troveremo banchieri e sovrane, imperatori e gioiellieri, esorcisti e poetesse, librai e massoni, parlamentari, pittori, ciarlatani e musicisti. Storie di ebrei, tutte parte di un'unica, sorprendente, storia italiana. La maggior parte degli italiani non è abituata a pensare alla lunga storia del proprio Paese (tra Medioevo e Rinascimento, Controriforma e Risorgimento) anche come storia degli ebrei che pure, fin dall'epoca romana, lo abitarono ininterrottamente. Né, al contrario, la vitalissima storia ebraica nella nostra penisola è di solito concepita come parte integrante della storia italiana: la si pensa piuttosto come la parabola speciale di una minoranza emarginata, isolata, perseguitata; passiva di fronte agli eventi della 'Grande storia' o colpita in negativo da essi in ondate ininterrotte di antisemitismo. Germano Maifreda rovescia questo paradigma, sostenendo che conoscere la storia degli...

Ebrei in Europa

Autore: Anna Foa

Numero di pagine: 382

Anna Foa studia la persecuzione degli ebrei in un contesto ampio: quello dei rapporti – che continuarono anche nell'età dei ghetti – tra ebrei e cristiani. Un'analisi lucida, un libro denso e a tratti provocatorio, un tentativo ambizioso e riuscito di ricostruire la storia degli ebrei in Europa in una prospettiva comparata. Carlo Ginzburg Il volgere del nuovo secolo, il passaggio delle generazioni, la difficile elaborazione del lutto della Shoah, insieme alle domande che nascono dalla crisi mediorientale, ci portano ad interrogarci sulle radici europee dell'identità ebraica. Questo libro racconta sei secoli di storia degli ebrei in Europa, dal Trecento fino alle soglie del Novecento: una storia che è quella degli ebrei dell'Occidente cristiano, delle condizioni della loro esistenza, dei rapporti con la cultura esterna, di esilio e migrazioni, chiusura nei ghetti e vitalità sociale e culturale.

Israele e la sinistra

Autore: Matteo Di Figlia

Numero di pagine: 208

Nell’Italia repubblicana, numerosi ebrei aderirono ai partiti di sinistra. Questa scelta sgorgava naturalmente dall’opposizione al regime, che aveva visto ebrei e antifascisti partecipare alle stesse lotte e piangere gli stessi morti. Ben presto, Israele assunse un ruolo altrettanto centrale nella definizione dell’«autocoscienza» ebraica, creando così un piano di aperta conflittualità con buona parte di quelle stesse sinistre, di sovente arroccate su posizioni fortemente terzomondiste. Nacque un terreno di ibridazione simbolica di grande interesse, nel quale gli ebrei italiani di diverse generazioni avviarono continui ripensamenti della tragica eredità della Shoah, del legame con Israele, e di un impegno politico che spesso fu un aspetto essenziale delle loro vite. Il libro analizza i percorsi ideologici e intellettuali di alcuni di loro rimandando sempre al più ampio dibattito sul Medio Oriente. Da Franco Fortini a Emilio Sereni, da Amos Luzzatto ad Arrigo Levi, da Luca Zevi a Fiamma Nirenstein, le storie di tanti intellettuali solcano, mostrandone le profonde spaccature, i principali snodi di un paese oscillante tra rielaborazioni e rimozioni di un passato...

Il ghetto di Roma nel Cinquecento

Autore: Kenneth Stow

Numero di pagine: 269

Nel luglio 1555, con la bolla Cum nimis absurdum papa Paolo IV limitò i diritti della comunità ebraica dello Stato della Chiesa e impose l’istituzione del ghetto. Da quel momento in poi, gli ebrei a Roma avrebbero dovuto vivere in una o più strade contigue, separate dalle abitazioni dei cristiani. Questa imposizione fu accompagnata da varie clausole, quali il divieto di avere servitù cristiana, la possibilità di commercio solo di stracci e vestiti usati e l’obbligo di portare il cappello o il fazzoletto giallo per uomini e donne. Lo scopo primario del ghetto doveva essere quello di accelerare la conversione degli ebrei e la dissoluzione della loro cultura, ma ‒ come qui mostra Kenneth Stow, uno dei massimi esperti di storia degli ebrei italiani ‒ già prima del 1555 gli ebrei romani avevano sviluppato modelli di comportamento individuali e comunitari in grado di poterli sostenere anche nei periodi più duri. Dopo la creazione del ghetto riuscirono a rafforzare ulteriormente le proprie strategie di acculturazione e a sviluppare quindi una microcultura che ne salvaguardò l’identità attraverso i secoli. Grazie ad un sapiente gioco delle parti, gli ebrei romani misero ...

Memorie, autobiografie e diari nella letteratura italiana dell'Ottocento e del Novecento

Autore: Anna Dolfi , Nicola Turi , Rodolfo Sacchettini

Numero di pagine: 912

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