Nel vastissimo orizzonte culturale di Andrea Zanzotto, entrano grandi figure di epoche e letterature diverse, rispetto alle quali, fin dalla giovinezza, il nostro autore si impegna in un confronto attivo, in un lavoro di traduzione che preferisce definire "imitazione". Si tratta, per usare un'altra sua efficace espressione, di "fantasie di avvicinamento", di cui questo volume ci offre un nuovo e imprescindibile percorso, che parte dai primi abbozzi, condotti su testi di Hölderlin, Rimbaud e García Lorca, e include anche una ventina di versioni del tutto inedite, predisposte per un quaderno di traduzioni che non si realizzò. Come scrive Giuseppe Sandrini, Zanzotto aveva coltivato, «in anni cruciali per la sua produzione, la traduzione poetica in forma di impegno critico e divulgativo», e lo dimostra, per esempio, il suo partecipe approccio all'opera di Éluard. Seguirono poi, nella sua geniale versatilità, in sintonia con autori che ne avevano coinvolto la passione e l'attenzione, traduzioni da Michaux, anche nel segno di una netta predilezione per la letteratura francese, dimostrata dai numerosi autori prescelti, da Ronsard fino a Frénaud. Questo libro si articola peraltro...
Le navi della libertà. Editoriale a cura di Danae Antonakou, Monica Centanni e Francesco MonticiniSilvia Burini, Alexander Ponomarev, SubTiziano. L’anti-camouflagecome atto di libertà.Alessandra Pedersoli e Christian Toson, Onde libere e rock ‘n’ roll. La rivoluzionedelle emittenti offshore.Danae Antonakou, La nave Mataroa (Atene-Parigi 1945).Un mito greco contemporaneo.Misha Davidoff, Where Europe comes on an end. The travelof Capitaine Paul-Lemerle (Marseille 1941).Giacomo Calandra di Roccolino, La nave come metafora. Nota sul piroscafo Patris IIe sul film Architects’ Congress di László Moholy-Nagy,a proposito del IV CIAM di Atene (1933).Francesco Monticini, L’ultima nave bizantina. Costantino Lascaris, la prisca theologia e il Lascaris di Abel-François Villemain.Silvia Ronchey, Libri quos mari transmisi Venetias. Busbecq, Prodromos Petra e i giacimenti librari costantinopolitani al tempo di Solimano il Magnifico.Lucia Nadin, Tra gli allori di Venezia. L’Albania e Scanderbegsul Bucintoro, “il più superbo naviglio” al mondo.Monica Centanni, Paralos. La città è una nave, la nave è la città.TestiMimica Cranaki, Journal d’exil.RecensioniMaria Bergamo, Una ...
Di Roberto Bazlen, universalmente noto come «Bobi», non poco è stato scritto, ma il più rimane da dire e capire. Bazlen attraversò la prima parte del Novecento come un profilo di luce imprendibile. Nell’ultima fase della sua vita, fu l’ideatore di Adelphi, su cui riversò la sua sapienza, che non era solo quella – stupefacente – sui libri, ma investiva il tutto. L’idea e la fisionomia della casa editrice risalgono a lui. Quando Bazlen mi parlò per la prima volta di qualcosa che sarebbe stata Adelphi e non aveva ancora un nome mi disse: «Faremo solo i libri che ci piacciono molto». R. C.
«Cattura abilmente l’atmosfera di una città che è ancora un deserto, quasi quattro anni dopo la sconfitta dei nazisti.» The New York Times I segreti di una città avvolta dal mistero Il thriller bestseller dell'anno Berlino, 1949. A quattro anni dalla fine della guerra, la città è ancora piena di macerie. La parte occidentale sopravvive a malapena grazie ai rifornimenti che arrivano per via aerea; a est il desiderio di ricostruzione è compromesso dalla Guerra Fredda. Lo spionaggio e il mercato nero sono all’ordine del giorno. Alex Meier, un giovane scrittore ebreo, è sfuggito ai nazisti prima della guerra e si è rifugiato in America. Ma a causa degli ideali politici della sua giovinezza è ormai nel mirino di McCarthy. Di fronte alla possibilità di essere deportato e di perdere la sua famiglia, fa un affare disperato con la neonata CIA: potrà tornare in America dopo che avrà lavorato come agente segreto nella sua Berlino. Ma le cose non vanno bene: un rapimento non riuscito, un agente tedesco ucciso, e Alex si trova a essere un ricercato. Peggio ancora, scopre che il suo vero incarico è spiare la donna che ha lasciato, l’unica che abbia mai amato. Cambiare...
Una storia della letteratura, agile ed attuale, pensata per il pubblico italiano, che considera il fenomeno letterario nel contesto degli eventi politici e sociali dei paesi di lingua tedesca. Giuliano Baioni Questo volume, dal 1914 alla riunificazione della Germania, illustra i destini della cultura tedesca all'ombra dei complessi avvenimenti della sua storia. Dopo gli orrori del Terzo Reich, la cultura si trovò di fronte alla prova più ardua: riscattare l'immensa eredità culturale tedesca dalle colpe e dall'infamia della dittatura nazista e riabilitare la nazione come parte di un'Europa democratica e civile.