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Il fuoco

Autore: Gabriele D'Annunzio

Numero di pagine: 360

Quel che si racconta in questo libro è già accaduto e lontano, richiamato come un'epifania dalla ricorrenza di una data che appare nelle ultime pagine - 13 febbraio 1883 (morte di Wagner) e 13 febbraio 1900 (chiusura del manoscritto) - e che intreccia romanzo e vita. Così la storia d'amore e il progetto d'arte, entrambi mancati, appartengono alla sfera del rimpianto che inevitabilmente rende languidi i fallimenti e seducenti le illusioni.

Una ragnatela di fili d'oro

Autore: Agnese Amaduri

Numero di pagine: 144

Nelle opere di Sciascia sono rintracciabili alcuni temi durevoli che emergono come pensieri dominanti e nodi critici intorno ai quali si è arrovellata la riflessione dello scrittore: l’Inquisizione storica e i totalitarismi che ne rappresentano le moderne varianti; l’eresia come scelta radicale, sia essa religiosa, sociale, politica; lo scetticismo inteso come propensione al dubbio, all’antidogmatismo e all’inchiesta. È su questi paradigmi che si focalizza il presente volume, in un percorso che si dipana nel corso dei decenni e che, a partire da alcuni testi degli anni sessanta (Morte dell’inquisitore, Il Consiglio d’Egitto), giunge fino agli estremi approdi della scrittura sciasciana (La strega e il capitano, Porte aperte, Il cavaliere e la morte).

Il tenace concetto

Autore: Alfonso Amendola , Fabrizio Catalano , Ercole Giap Parini

Numero di pagine: 120

Il volume, realizzato per il centenario della nascita di Leonardo Sciascia, ne indaga l'attualità delle opere insieme all'esempio della vita, nella consapevolezza che il grande scrittore siciliano ci lascia un patrimonio letterario che rappresenta una vanga affilata capace di dissodare la zolla della vita sociale italiana, facendo emergere gli aspetti nascosti e grotteschi del potere. Le sue opere sono anche metodo di indagine sulle cose umane che celebrano la letteratura come forma di conoscenza. Il libro nasce intorno a lunghe discussioni che i curatori hanno avuto con Fabrizio Catalano, autore, regista, scrittore e nipote di Leonardo Sciascia, nonché ideatore del volume; di queste si dà conto con il capitolo-intervista al centro del volume.

Letterati editori

Autore: Alberto Cadioli

Numero di pagine: 384

In questa edizione completamente rinnovata di Letterati editori – a un tempo saggio di storia della cultura letteraria e fortunata incursione teorica nei meccanismi dell’editoria – Alberto Cadioli ridefinisce la categoria del «letterato editore» da lui stesso coniata: homme de lettres a vario titolo impegnato in una casa editrice, il cui intervento può essere considerato da una parte la testimonianza della sua personalità artistica, dall’altra il segno della sua militanza, della volontà di incidere sul tempo in cui vive.All’inizio del secolo scorso, quando l’era del mecenatismo è ormai un lontano ricordo e l’intellettuale in crisi deve arrabattarsi per trovare nuovo status e nuovi mezzi di sostentamento, Papini e Prezzolini si danno all’editoria loro malgrado, esplorando la contraddizione tra missione e mercato col timore che le Muse della creatività vengano cacciate dalle Sirene dell’industria. A cavallo degli anni venti e trenta, invece, gli scrittori legati a Solaria fanno dell’editoria uno strumento di intervento nel mondo, un mezzo attraverso cui proporre un modello di cultura alternativo rispetto a quello diffuso dai programmi delle grandi case...

Il critico come artista. Dall'estetismo agli ermetici. D'Annunzio, Croce, Serra, Luzi e altri.

Autore: Matteo Veronesi

Numero di pagine: 355

Altri Italiani, Saggi sul Novecento

Autore: Massimo Onofri

Numero di pagine: 182

Venti studi su un secolo fin troppo controverso e ribollente, il Novecento italiano, ma redatti da una particolarissima angolazione: che è quella d’una speciale autobiografia della nazione, in cui, a costruirla, non sono stati solo i grandi e indiscussi protagonisti, ma anche personaggi apparentemente minori e, talvolta, persino laterali, quando non completamente rimossi. Ecco perché, accanto al ritratto di Grazia Deledda, restituita in tutto il suo valore di scrittrice tragica e irredimibile, o d’un inatteso e risentito Pirandello, di un euforico Soldati o dei lucidissimi Brancati e Sciascia, molto acclarati, ma rivisitati per aspetti secondari o magari minori della loro vasta opera, il lettore troverà qui, non soltanto Pratolini e Cassola, Lalla Romano e Ottieri, ma anche gli ormai dimenticatissimi Frateili, Tecchi e Gorresio, fino a un Mannuzzu, che ci riporta ai giorni nostri. Con la partecipazione straordinaria di un pittore celeberrimo ma molto discusso come Renato Guttuso. Né mancano, in una chiave di militante attualizzazione, quasi una sorta di autobiografia dell’ombra, le figure di alcuni grandi lettori e critici come Borgese, Debenedetti, Baldacci e Raboni....

A ciascuno il suo (film)

Autore: Amodio Tortora

Numero di pagine: 155

Teniamo a precisare che la maggior parte dei testi inclusi nella presente opera provengono liberamente da Internet e sono reperibili su Wikipedia. Allora sorge spontanea la domanda: perché acquistarla? La risposta è semplice. Si tratta di un certosino lavoro di organico assemblamento che completa l'opera in modo da renderla unica e non ripetibile nella sua struttura. In breve, un lavoro che, pur proveniente dal lavoro di altri, si trasforma in un unicum, assumendo una sua veste logica che è quella di descrivere il film A ciascuno il suo. In questo modo si avrà la possibilità di avere in un’unica opera più argomenti che costringerebbero il lettore a saltare da una pagina all’altra di Internet, perdendo, magari, il filo logico del discorso unitario. Infine, il piacere, della carta stampata, la possibilità di leggere questa opera comodamente sdraiati su una poltrona, la comunione con l’universo misterioso della pagina scritta. Sfogliare le pagine, annusarle e tenerle tra le mani. Le sensazioni che un libro cartaceo ci trasmette sono insostituibili. Un libro cartaceo è un libro vissuto. La carta ci permette di essere parte integrante del libro, di viverlo e di...

Testi con-testi. Saggi su Chiari, De Roberto, Alvaro e altro

Autore: Alessio Giannanti

Numero di pagine: 184

Testi con-testi raccoglie in undici capitoli altrettanti interventi critici, editi o inediti. È un titolo programmaticamente duplice, perché evoca sia la relazione tra le parti (appunto testi con testi), sia il contesto, che sembra ormai diventato démodé, ma al quale si dovrà sempre guardare per continuare il viaggio ermeneutico nella letteratura. Gli argomenti sono l’America nel romanzo settecentesco di Pietro Chiari; una trilogia derobertiana su risorgimentalismo critico, novelle di guerra e teatro; un dittico alvariano, dedicato ad un avantesto dell’Età breve ed all’immagine della città nella trilogia delle Memorie del mondo sommerso. Completano il quadro altri soggetti, solo apparentemente distanti: le riscritture del libro Cuore fino ai giorni nostri e la letteratura dalle periferie, che comprende sia la poesia in dialetto di Ignazio Buttitta e di Paolo Bertolani, sia la narrativa di Maurizio Maggiani. Il finale è lasciato a una riflessione sugli archivi letterari e la filologia ai tempi della metamorfosi digitale, a partire da un caso concreto e attualissimo: il “Fondo Autografi Scrittori Sardi”.

Di alcune comparse, a Venezia

Autore: Carlo della Corte

Numero di pagine: 328

Il sorprendente romanzo Di alcune comparse, a Venezia, originariamente pubblicato da Mondadori nel 1968, non è più disponibile dal 1979, data in cui venne ristampato negli Oscar con l’introduzione di Luigi Baldacci e la stessa copertina riproducente le fattezze spigolose del "Papà Hirsch" di Kokoschka. Si tratta di un grandioso affresco sulla Venezia dell’"entredeux-guerres" che sembra costituire con "I mardochei", edito nel 1964, un dittico incentrato sulla memoria di una città iscritta nel disegno mutevole dei suoi palazzi che si riverberano sull’acqua trascinando, nel loro irrimediabile disfacimento, i protagonisti di pagine incantevoli e sulfuree. E sarà proprio con questo libro, animato da uno stile godibile e ricercato – ma senza alcun compiacimento – che si riscontra il momento più estroso e propositivo di Carlo della Corte, in cui si muovono personaggi tragicomici sotto cieli che incombono, presaghi di tempesta, come quelli di Tintoretto. In queste pagine è infatti possibile incontrare, come recitava la bandella dell’edizione originale, «la sfrontata impudicizia di un Baffo, la nostalgia di un Giustinian, il gaio realismo di Goldoni assieme ai deliri...

Fine del carabiniere a cavallo

Autore: Leonardo Sciascia

Numero di pagine: 246

Nel caso di Sciascia, che rivendicava il diritto di essere «saggista nel racconto e narratore nel saggio», le etichette, si sa, funzionano male, mostrano tutti i loro limiti: saggistica e fiction, anzitutto. Ma anche all'interno di una categoria in apparenza inscalfibile come quella qui utilizzata per il sottotitolo, i conti alla fine non tornano, e il cartellino, pur necessario, appare riduttivo. Perché la sorprendente vastità delle letture di Sciascia (sono qui radunati interventi sul "Furioso" di Ariosto e l'"Ulisse" di Joyce, su E.M. Forster e Lawrence Durrell, su Ivo Andric e Calvino, su Montale e Bufalino, per non citarne che alcuni), ma soprattutto la mobilità del suo pensiero e l'incrollabile certezza che la letteratura può decifrare la realtà fanno sì che ogni saggio sia un luogo della libertà, un porto franco dell'intelligenza, una scena sulla quale si materializzano figure, temi, tempi del tutto imprevedibili e che ci portano molto lontano da dove eravamo partiti. Non stupisce allora che l'amatissimo Pirandello venga chiamato in soccorso per spiegare un fatto di cronaca – quello del folle che aveva la mania di introdursi nel siciliano Collegio del Carmelo per ...

I Beffeggiatori e frammenti teatrali

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 304

Al di là della vicenda sentimentale di due giovani innamorati contrastati dalle famiglie, quello che importa al Nievo de I Beffeggiatori è il racconto, carico d'ironia, dell'ascesa politica di un nobile senza qualità in una Sicilia post borbonica dietro la quale è facile intravedere Venezia e più in generale l'Italia all'indomani della prima guerra di indipendenza, dove lo scopo principale della vita e dell'azione politica sembra essere quello della ricerca ossessionante dell'affermazione personale, al punto da far dimenticare il bene della patria per il mantenimento dei propri privilegi. Anche gli appunti per una commedia in versi Don Giovanni, dove la figura del seduttore consegnata dalla tradizione viene reinterpretata nel senso di un giovane arricchito la cui insistita ricerca di conquiste femminili altro non è che un aspetto del suo modo di vivere fondato sull'ipocrisia e sulla vanità, guardano alla società italiana di metà Ottocento, avida di denaro e di potere. Il primo atto del libretto Consuelo, invece, testimonia da una parte l'interesse di Nievo per l'opera lirica - quella di Bellini e di Rossini, con la sua mescolanza di serietà e ironia - e dall'altra per la ...

Città e rovine letterarie nel XVIII secolo italiano

Autore: Silvia Fabrizio-Costa

Numero di pagine: 260

I saggi raccolti in questo volume trattano della «scrittura delle pietre» ad un'epoca precisa, la fine del XVIII e gli inizi del XIX secolo in Italia. Continuano il discorso umanista delle rovine iniziato nel volume 7 di questa stessa collana il cui termine cronologico era stato il Rinascimento. Muovendosi tutti nell'ambito di una riflessione generale sullo sviluppo della cosiddetta poetica delle rovine e degli scavi nella letteratura italiana dell'epoca, e senza dimenticare i grandi classici, gli autori hanno cercato di valorizzare un tipo di scrittura al margine di questa «letteratura ufficiale». Sono stati così riportati in luce testi e scrittori rimasti nell'ombra o riservati agli addetti ai lavori (storici dell'arte, archeologi...) a causa forse del perdurare di certe definizioni, spesso restrittive (come «letteratura antiquaria»). Questo lavoro di elucidazione puntuale non ha trascurato i rapporti testo/immagine offrendo esempi di differenti approcci metodologici e partendo dal fatto materiale della diffusione in Italia, tra XVIII e XIX secolo, di una larga produzione di pitture, incisioni e stampe che avevano come scopo l'illustrazione delle tracce dei monumenti...

Antiafrodisiaco per l'amor platonico

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 168

Prima esperienza narrativa del giovanissimo Nievo, l'Antiafrodisiaco per l'amor platonico ha origine da un reale scambio di lettere con Matilde Ferrari, la giovane amata dal diciannovenne scrittore, e prende forma quando il loro rapporto si interrompe bruscamente, nel 1851. Ne deriva una rivisitazione della vicenda sentimentale che, travalicando i canoni letterari dell'amore romantico, si orienta decisamente verso un linguaggio realistico, immediato, ricco di dialoghi e di frecciate sarcastiche rivolte anche a uomini e fatti del circostante ambiente padano contemporaneo. Difficile da ascrivere a un preciso genere letterario, e pur con inevitabili incertezze nel ritmo narrativo, l'Antiafrodisiaco testimonia comunque la positiva, originale conclusione del noviziato letterario di Nievo, facendo già intravedere, nella forte passionalità del protagonista e nell'efficace resa macchiettistica di alcuni personaggi, il percorso che nel giro di pochi anni porterà il suo autore alla memorabile prova delle Confessioni.

A.… come assassino

Autore: Amodio Tortora

Numero di pagine: 74

Teniamo a precisare che la maggior parte dei testi inclusi nella presente opera provengono liberamente da Internet e sono reperibili su Wikipedia. Allora sorge spontanea la domanda: perché acquistarla? La risposta è semplice. Si tratta di un certosino lavoro di organico assemblamento che completa l'opera in modo da renderla unica e non ripetibile nella sua struttura. In breve, un lavoro che, pur proveniente dal lavoro di altri, si trasforma in un unicum, assumendo una sua veste logica che è quella di descrivere il film A.… come assassino. In questo modo si avrà la possibilità di avere in un’unica opera più argomenti che costringerebbero il lettore a saltare da una pagina all’altra di Internet, perdendo, magari, il filo logico del discorso unitario. Contenuto del libro: Breve Note sul Giallo all’Italiana: Anni 1960, Anni 1970: il thrilling, L'ascesa del genere, Anni 1980: il decline. Il Film: A... come assassin: Dati Tecnici, Interpreti e Personaggi, Trama. Ray Morrison: Biografia, Filmografia. Ernesto Gastaldi: Biografia, Filmografia, Filmografia parziale, Regista, Opere pubblicati, Romanzi, Memorie, Teatro. Sergio Bazzini: Biografia, Filmografia, Sceneggiatore,...

L'Officina del poeta

Autore: Roberto Ubbidiente

Numero di pagine: 324

Il volume intende contribuire ad una riscoperta delle opere di Edmondo De Amicis al di là di tutti i possibili (pre-)giudizi su Cuore. L’indagine prende il via da un testo poco noto, di cui si offre per la prima volta anche una versione commentata. Si tratta de La mia officina (1902), con cui De Amicis fornisce un’ulteriore prova del suo spiccato talento bozzettistico e descrittivo-evocativo. I successivi capitoli indagano, invece, altre opere deamicisiane, a cominciare da Cuore, a cui vengono dedicate tre diverse letture che analizzano il romanzo dal punto di vista della struttura, dei ‘tempi’ interni e della sociogenetica. La parte finale del volume è quindi dedicata al De Amicis odeporico (con analisi di Spagna e dei testi ‘alpini’) e a quello ‘scolastico’ e ironico di Amore e ginnastica.

Viaggi nel tempo

Autore: Carmelo Sciascia

Numero di pagine: 104

Questo libro che, a prima vista, potrebbe essere considerato un'opera di assemblaggio, raccolta di semplici note, è in realtà un'opera avveduta, c'è un filo conduttore, la consapevolezza dell'Autore che attraverso semplici appunti di diario divulga le proprie concezioni politiche ed estetiche: Come i veri filosofi!

La fine del tempo. Apocalisse e post-apocalisse nella narrativa novecentesca

Autore: Fabio La Mantia , Salvatore Ferlita

Numero di pagine: 192

Il Novecento è stato segnato dall’epifania di una rinnovata e recrudescente decadenza riguardante i modelli sociali, ecologici e tecnologici, rivelatisi fallimentari panacee dell’assurdità umana. Questo senso opprimente di disagio e devastazione si riflet

Lo scaffale degli scrittori: la letteratura e gli altri saperi

Autore: Miriam Carcione , Matilde Esposito , Serena Mauriello , Letizia Anna Nappi , Ludovica Saverna

Numero di pagine: 324

«L’operazione d’uno scrittore è tanto più importante quanto più lo scaffale ideale in cui vorrebbe situarsi è uno scaffale anche improbabile, con libri che non si è abituati a mettere l’uno a fianco dell’altro e il cui accostamento può produrre scosse elettriche, corti circuiti», così scriveva Italo Calvino ne Lo scaffale ipotetico, saggio del 1967 pubblicato su “Rinascita” in seguito a un’inchiesta aperta da Gian Carlo Ferretti sul tema: Per chi si scrive? Sulla scorta del pensiero calviniano, il volume si propone di indagare l’iter di costituzione degli scaffali d’autore nei quali confluiscono saperi diversi. Scienza, medicina, filosofia, storia, musica e arte compongono, infatti, un patrimonio culturale vasto con cui da sempre i letterati si sono confrontati e con il quale, continuamente, si trovano a dialogare.

La donna che osò amare sé stessa

Autore: Valeria Palumbo

Virginia Oldoini, contessa di Castiglione, è una delle donne più fotografate, ritratte, adulate e criticate dell’Ottocento. In vita è stata raccontata, di volta in volta, come la più bella e la più spregiudicata delle dame alla corte di Napoleone III, perversa fin da ragazza, agente di Cavour, amica dei potenti, avida, passionale, la belle dame sans merci, speculatrice in Borsa, alleata dei Rothschild, presto appassita, pazza... Proclamava di aver fatto l’Italia e salvato il papato, però non ha trovato posto nel Pantheon dei fondatori della patria, peraltro tutti maschi fino a tempi recentissimi. Le corti europee, all’epoca, pullulavano di giovani donne belle, intelligenti, colte, disinvolte che servivano interessi vari, economici e politici, alimentando una diplomazia parallela; diplomazia, sia inteso, affidata anche agli uomini, solo che a loro poi toccavano onori, cariche e gloria, come al bel Costantino Nigra, spedito da Cavour ad adulare l’imperatrice Eugenia. Alle donne no: scaduto il tempo di una breve giovinezza restava solo (come accadde a Virginia) la possibilità di muovere le fila di relazioni pazientemente costruite. Ma nell’ombra. Senza titoli. E,...

Novelle

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 200

Varie, extravaganti, occasionali, queste novelle - scritte tra il 1854 e il 1860 - si distribuiscono lungo la breve stagione creativa di Nievo intrecciandosi con i testi maggiori, nutrendosi degli stessi motivi. Esse rappresentano dunque un tassello di un'opera leggibile per rapporti e analogie oltre e più che per linee evolutive; ma rivelano anche, nella molteplicità tematica e formale, il percorso di uno scrittore alla ricerca di sé, aperto a sperimentazioni diverse. Il volume, introdotto dal Giornale di Pellestrina, diario di una vacanza trascorsa da Ippolito studente fra mare e laguna, ha al suo centro Le maghe di Grado. In uno scenario simile al precedente, con Venezia sullo sfondo, l'autore narra l'apparizione in paese di cinque giovani donne, il miracolo che trasforma in paradiso un luogo ostile, l'addio melanconico all'idillio estivo: un esperimento giocato su tonalità ironiche e serie, rievocative e riflessive, di felice riuscita. La vigilia delle nozze che chiude il volume appartiene, insieme alla Voce della coscienza, alla tipologia della novella femminile. Nievo ne interpreta in modo personale, e ambivalente, la vocazione didattica e, per celebrare la simbiosi...

Verso Kabul

Autore: Neiger Giovanna

Numero di pagine: 67

Un originale saggio dedicato alla letteratura di viaggio al femminile e all'analisi critico letteraria mediante strumenti della linguistica computazionale. Una rassegna delle esplorazioni di viaggio, dei motivi sentimentali ed esistenziali che spingono alcune straordinarie donne ad affrontare le difficoltà di viaggi in mondi diversi. Una rassegna non solo letteraria e saggistica ma anche metodologicamente originale e armata di una strumentazione innovativa, alla ricerca di contenuti inaspettati.

Il Conte Pecorajo (ed. 1855-56)

Autore: Ippolito Nievo

Numero di pagine: 472

Rispetto al testo pubblicato da Nievo nel 1857, il manoscritto autografo del 1855 qui stampato per la prima volta conserva una versione del Conte Pecorajo profondamente differente e molto suggestiva, che consente di seguire da vicino il lavoro dello scrittore e di comprenderne la riflessione. La versione manoscritta infatti documenta una fase anteriore a quella "caricatura" espressiva che caratterizza, com'è noto, l'edizione del 1857. In questo senso sembra essere più vicina al progetto originario, formulato da Nievo nella primavera del 1855, di scrivere un romanzo «semplice semplice», in ideale corrispondenza col suo tema rurale e contadino. Si tratta di un testo ancora "in movimento", ancora non licenziato dallo scrittore, che manifesta un modello di romanzo e di scrittura profondamente diverso e addirittura alternativo a quello poi adottato e seguito, e non solo a livello linguistico. Rispetto agli esiti finali, questa stesura iniziale ci permette oggi di leggere le prime pagine del Nievo romanziere: pagine che hanno tutto il fascino dell'immediatezza, e che ci presentano scene del tutto abbandonate nella versione definitiva. Per esempio, il narratore che focalizza...

Fughe e rincorse

Autore: Massimo Onofri

Numero di pagine: 250

Che secolo è stato, in Italia, il Novecento? Che vie ha intrapreso? Che tipo di contestazioni ha ricevuto? Seppure universalmente dominante (soprattutto nelle Americhe e nel Terzo Mondo), il genere del romanzo non ha mostrato in Italia la forza che ha avuto altrove, mentre originale e convincente è stato il percorso d’una prosa spuria e anche elzeviristica, plurale, nutrita di immaginazione saggistica. Entro questa prospettiva, il libro si propone di riaprire il dossier per riverificare la qualità di alcune importanti esperienze. Le fughe, intanto: quelle dal centro romanzesco, in direzione d’una periferia ideologicamente degradata, di certa scrittura di genere (i Beati Paoli, i gialli di Camilleri), o accademicamente sperimentale (il Gruppo 63), se non irreparabilmente kitsch (De Luca, Niffoi, Santacroce, Agus). Le rincorse poi: che ritornano alla grande tradizione romanzesca, per riproporla in diversa guisa (Deledda, Alvaro, Moravia, Soldati, Bassani, Cassola, la esplosiva e magnificamente anacronistica Morante). Non poteva mancare una ricognizione anche storica su quella che forse ha dato i migliori risultati nel secolo appena trascorso, la prosa critica (Garboli,...

Donne allo specchio

Autore: Guido Davico Bonino

Numero di pagine: 816

Da Neera a Carolina Invernizio, da Matilde Serao a Grazia Deledda, una ricca galleria di autrici italiane tra Otto e Novecento da scoprire e riscoprire.

Cronache al femminile

Autore: Martina Morossi

Cronache al femminile propone la lettura critica di tre diari che raccontano la fisicità della guerra in Bosnia Erzegovina vissuta dal punto di vista delle donne. Ciascun capitolo si dedica alla lettura di un diario, proponendo una collocazione nello spazio e nel tempo degli avvenimenti, senza trascurare gli eventi storici che si configurano come contesto dei racconti narrati dalle autrici. Il filo conduttore dell’argomentazione è la fisicità della guerra, che si declina in modi diametralmente diversi a seconda di quale sia l’autrice che la narra: Zlata Filipović racconta l’assedio di Sarajevo vissuto nella città messa in ginocchio dai bombardamenti; Tatjiana Ibraimović scappa invece dalla Bosnia Erzegovina, abbandonando tutto ciò che aveva rappresentato la sua infanzia; con Slavenka Drakulić si legge il racconto di una guerra che si scaglia sul corpo delle donne della Bosnia, materializzata nel fenomeno tristemente noto con il nome di stupro etnico.

Libri per tutti

Autore: Luca Clerici

Numero di pagine: 288

Subito dopo l'Unità molti studiosi, veri e propri campioni della divulgazione, si impegnano a diffondere il sapere oltre la tradizionale cerchia dei dotti, interpretando al meglio la lezione illuminista. Sonointellettuali che vogliono 'insegnare a fare', diffondere una nuova cultura laica e incidere nella società più di quanto facciano i letterati 'puri'. Si tratta di figure oggi quasi dimenticate ma famosissime all'epoca: i naturalisti Antonio Stoppani e Michele Lessona, il medico-antropologo Paolo Mantegazza e Luigi Vittorio Bertarelli, che fonda nel 1894 il Touring Club Italiano. In comune hanno una formazione tecnico-scientifica, un'indiscussa fama internazionale e una straordinaria popolarità, grazie a opere di successo. Personaggi abilissimi nel proporsi al pubblico, fascinosi conferenzieri e instancabili 'operatori culturali', questi scrittori contribuiscono a diffonderenuovi generi: dal manuale alla guida turistica, all'almanacco popolare, senza dimenticare la cronaca, sia nera sia giudiziaria, seguitissima. I nuovi scrittori si impegnano nelle istituzioni – nell'università, nei comuni, al Parlamento –, contribuendo a formare una moderna e aggiornata opinione...

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