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Meridiana 88: Cause perdute

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 241

Il passato ritorna sempre più forte e in forme originali. Negli ultimi anni si è moltiplicato il numero di programmi dei media tradizionali, la produzione di materiali sui social e su internet, l’attività di appassionati di storie locali e regionali, l’impegno di cultori di ricostruzioni storiche. Un fenomeno spinto da tendenze e obiettivi diversi, se non opposti, sempre mosso dalla ricerca, all’interno dei processi storici, di miti ed eroi, momenti gloriosi o primati, episodi importanti o semplicemente fatti colorati dal fascino dell’antico. Negli anni ottanta e soprattutto nei novanta, il fenomeno è diventato visibile in grandi dimensioni, stimolato dal declino delle appartenenze ideologiche della guerra fredda e dalla rivoluzione della comunicazione e del digitale, che ha moltiplicato la forza narrativa e di spettacolarizzazione del passato. Lo spazio pubblico è invaso dal recupero, o dallo scontro, sulla memoria. Le cause perdute sono una forma di queste rielaborazioni del passato. Molte società, stati, gruppi politici hanno conosciuto situazioni drammatiche o fratture radicali che hanno segnato la distruzione o la sconfitta irrimediabile di alcuni attori. Per...

Sfumature di rosso

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 352

Nel corso del XX secolo l’Italia è stato uno dei paesi dell’Occidente in cui il confronto politico e la dialettica fra le classi sociali ha assunto la più marcata connotazione ideologica. Questo alto livello di ideologizzazione ha fatto sì che nelle culture politiche italiane si stratificassero molteplici concezioni e rappresentazioni della rivoluzione, all’interno delle quali occupano un ruolo centrale quelle della Rivoluzione russa e, in particolare, di quella bolscevica dell’ottobre 1917.Questo volume raccoglie una serie di ricerche sulle rappresentazioni della Rivoluzione russa nella politica italiana del Novecento.Le rappresentazioni del 1917, e quelle della forma di Stato e di governo nata dalla Rivoluzione rappresentano un punto di osservazione sull’evoluzione delle culture politiche, delle loro relazioni e contrapposizioni, della circolazione di idee e delle influenze reciproche.Dalla metà degli anni Venti fino al crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, gli eventi russi del 1917 e il “modello sovietico” diventano un termine di confronto, un esempio a cui ispirarsi o, comunque, un elemento imprescindibile per tutte quelle correnti politiche e culturali...

Contro l'economismo

Autore: Vladimir Lenin

Lenin ha lasciato un immenso retaggio ideale che costituisce un tesoro inestimabile per il movimento comunista mondiale a venire. Dal 1893 al 1923, nei trent’anni di attività teorica e organizzativa, scrisse centinaia di libri e di opuscoli, migliaia di articoli e lettere, pronunciò un enorme numero di discorsi ai congressi e alle conferenze del partito, ai congressi dei Soviet, alle assemblee dei lavoratori. Queste opere segnarono una tappa nuova nello sviluppo della teoria rivoluzionaria del marxismo. Il presente volume contiene una selezione degli scritti di Lenin in cui egli sviluppa le più importanti tesi della teoria marxista, mettendo in luce l’immensa importanza della teoria del comunismo scientifico nella lotta di liberazione del proletariato e delle masse lavoratrici, espone la dottrina sul partito quale forza dirigente d’avanguardia del movimento operaio, definisce la strategia del partito comunista nella rivoluzione democratico-borghese e nella lotta per la sua trasformazione in rivoluzione socialista.

L'anarchia

Autore: George Woodcock

Numero di pagine: 444

Fino a che punto l’anarchia può essere un movimento organizzato efficace? È realistico pensare che le sue idee formino le basi per la stessa vita sociale? La risposta più memorabile a tali interrogativi è stata fornita nel classico studio sull’anarchia di George Woodcock, oggi universalmente riconosciuto come la più significativa panoramica del Ventesimo secolo sull’argomento. Woodcock esamina tutte le principali figure che hanno plasmato il pensiero anarchico – da Godwin e Proudhon a Bakunin, Goldman e Kropotkin –, ma guarda anche alle prospettive a lungo termine del pensiero, nella sincera convinzione che l’anarchia e i suoi insegnamenti possano ancora oggi offrire importanti lezioni per la nostra società.

Dieci giorni che sconvolsero il mondo

Autore: John Reed

Numero di pagine: 192

I bolscevichi non sono stati una forza distruttiva ma l'unico partito in Russia con un programma e la capacità di imporlo. Senza la loro azione di conquista del governo l'esercito tedesco sarebbe arrivato a Pietrogrado e Mosca entro dicembre e la Russia sarebbe ancora oppressa da uno zar. È ancora di moda, dopo un anno di esistenza del regime sovietico, parlare della rivoluzione bolscevica come di una "avventura". Ebbene, se si deve parlare di avventura, fu veramente tra le più meravigliose in cui si sia impegnata l'umanità, l'avventura che aprì alle masse lavoratrici il terreno della storia e che fece dipendere tutto dalle loro vaste e semplici aspirazioni. (...) Qualunque giudizio si dia del bolscevismo, è certo che la Rivoluzione russa è stato uno dei grandi avvenimenti della storia dell'umanità e che la conquista del potere da parte dei bolscevichi è un fatto d'importanza mondiale.

Dittatura e rivoluzione

Autore: Luigi Fabbri

Numero di pagine: 264

Il libro "Dittatura e Rivoluzione" è considerato uno dei migliori scritti prodotti da autori anarchici e una sorta di risposta a "Stato e Rivoluzione" di Lenin, pubblicato tre anni prima. In questo volume Luigi Fabbri, ritenuto uno dei massimi esponenti del movimento anarchico internazionale del '900, condannò, senza riserve, la deriva autoritaria della rivoluzione bolscevica avvenuta in Russia, cogliendo l’inconciliabile antagonismo fra anarchismo e marxismo e fra il socialismo libertario e quello autoritario, incentrando la sua tesi sull'irrinunciabile principio di libertà umana al quale dovrebbero aspirare tutte le rivoluzioni nate dalla necessità di affrancarsi dal potere delle classi economiche dominanti la società.

Tra nazione e lotta di classe. I repubblicani e la rivoluzione russa

Autore: Corrado Scibilia

Numero di pagine: 242

La rivoluzione russa costituí un evento di capitale importanza nella storia del Novecento. Le sue conseguenze si sono fatte sentire sotto ogni latitudine e l'Italia non ha fatto eccezione. La storiografia ha da tempo affrontato le conseguenze che la rivoluzione ebbe sulle forze che si richiamavano agli insegnamenti di Marx, con contributi importanti scritti da studiosi prestigiosi, e non ha trascurato nemmeno il movimento anarchico. La stessa attenzione non è stata dedicata all'altra forza anti-sistema dell'epoca, il Partito Repubblicano Italiano (PRI). La rivoluzione russa costrinse il PRI a mettere in discussione il concetto stesso di rivoluzione e poi a definirne meglio i suoi contenuti, portandolo ad una riconsiderazione generale sul proprio ruolo nel contesto politico italiano. Quella dei repubblicani fu, dunque, una delle riflessioni più coerenti e approfondite sulla rivoluzione russa prodotte in Italia in quegli anni.

La rivoluzione sotto assedio – Vol. I

Autore: Francesco Dei

Numero di pagine: 248

1917. “Rossi” contro “Bianchi”, bolscevichi opposti alle forze controrivoluzionarie sostenute da Francia, Giappone, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America e Regno d’Italia. Mentre le potenze mondiali si disputano il predominio del continente europeo, in Russia il vecchio e il nuovo si fronteggiano in una lotta fratricida. Il lavoro di Francesco Dei rappresenta uno dei primi studi in lingua italiana a ricostruire nel dettaglio le fasi salienti della Guerra civile russa, un evento epocale che cambiò per sempre le sorti geo-politiche d’Europa. Accompagnati da un’ampia sezione con mappe e ricostruzioni delle strategie militari, questi due volumi – frutto di anni di studi, ricerche e viaggi in Russia – sono uno strumento essenziale per inquadrare gli avvenimenti che ebbero luogo nel periodo successivo alla Rivoluzione d’Ottobre.

La Rivoluzione russa

Autore: Victor Serge

Numero di pagine: 112

Tra quanti parteciparono attivamente alla Rivoluzione russa del 1917, Victor Serge è sicuramente uno degli osservatori più acuti e critici. Scampato alle purghe degli anni trenta, rifugiatosi in Francia, Serge si impegna a lungo nella denuncia del «tradimento» della Rivoluzione operato da Stalin, ma non smette di ragionare anche sui propri errori, o meglio sugli errori dell’intero movimento rivoluzionario russo, di cui anche lui aveva fatto parte. Non rinnega la rivoluzione, ma ne percepisce col tempo i limiti e ne analizza con rigore la storia, mutando il suo pensiero su molti punti. Questo volume propone due momenti centrali dell’analisi di Victor Serge: il primo (La Rivoluzione russa), del 1938, viene scritto quando Serge è da poco arrivato a Parigi, proveniente dalla prigionia siberiana; il secondo (Trent’anni dopo la Rivoluzione russa), viene scritto nel 1947, a pochi mesi dalla morte, nell’esilio di Città del Messico. Come nota David Bidussa nella prefazione, si tratta di due scritti che rappresentano «l’alfa e l’omega» dell’ultima stagione pubblica di Victor Serge. Sopra ogni cosa aleggia il concetto di totalitarismo e il tradimento di un’idea: a...

L'anno del ferro e del fuoco

Autore: Ezio Mauro

Numero di pagine: 256

A cento anni dalla Rivoluzione russa, Ezio Mauro ritorna nei luoghi dell’insurrezione popolare che ha invertito la direzione della storia. Di San Pietroburgo esplora i palazzi principeschi e gli angoli più tetri, sulle orme dei fatti, delle storie proibite e degli arcani che hanno scandito il corso di un anno grandioso e terribile. E la scoperta della città si trasforma via via nel racconto delle vicende di cui è stata teatro. Ezio Mauro attraversa la rabbia, la paura e la tragedia di una popolazione stremata dalla guerra e dalla carestia. Rimette in scena il furore che ha afferrato l’anima di una città e la storia di un paese, cambiando per sempre il loro destino. Con la penna del grande inviato, crea un cortocircuito tra passato e presente: “Tutto quel che è accaduto dopo comincia qui. Anche se sembrava un inizio, ed era la fine del mondo”.

L'Internazionale degli operai. Le relazioni internazionali dei lavoratori in Europa fra la caduta della Comune e gli anni '30

Autore: Maria Grazia Meriggi

Numero di pagine: 226

1573.430

La storia dello state e del diritto russo. Materiale didattico per gli studenti di laurea magistrale / История государства и права России

Autore: Игорь Никодимов , Елена Маторнова

В учебном пособии анализируются сложные, противоречивые процессы формирования и развития российского государства и права. Материал излагается по темам в хронологическом порядке с древних времен до конца XX века, а внутри них – по разделам, освещающим наиболее важные проблемы; приводятся фрагменты из историкоправовых источников.Для студентов магистратуры, обучающихся по направлениям подготовки «Юриспруденция» и «Государственное и муниципальное управление», а также тех, кто интересуется историей государства и права России.Nel presente libro scolastico vengono analizzati dei complessi e contradittori processi della formazione e dello sviluppo dello State e del diritto della Russia. I terni sono esposti nell’ordine cronológico dai tempi...

Frontiere della storia. vol. 2. Dalle rivoluzioni inglesi alla società di massa

Autore: Alberto Mario Banti

Numero di pagine: 526

Frontiere della storia, dalle rivoluzioni inglesi alla società di massa – a norma del DM 781/2013 – è un manuale in linea con le Indicazioni ministeriali: la narrazione storica si articola secondo la nuova periodizzazione e il testo propone approfondimenti mirati sulle tematiche di Cittadinanza e Costituzione. Questo agile manuale d’autore propone un racconto significativamente dimensionato, condotto con uno stile semplice e avvincente, in cui la storia dialoga con la cultura, le arti, le scienze, i modelli di consumo, la vita materiale e spirituale. Questo prodotto contiene link esterni per la fruizione delle espansioni digitali correlate. Alcuni e-reader potrebbero non gestire questa funzionalità.

Linee della storia. vol. 2 Dal 1650 al 1900

Autore: Alberto Mario Banti

Numero di pagine: 578

Linee della storia, dal 1650 al 1900, è un manuale, a norma del DM 781/2013, che si distingue per un racconto avvincente, una struttura narrativa lineare, una sensibilità particolare per la storia delle innovazioni. Questo prodotto contiene link esterni per la fruizione delle espansioni digitali correlate. Alcuni e-reader potrebbero non gestire questa funzionalità.

Scacco allo Zar

Autore: Gennaro Sangiuliano

Numero di pagine: 168

Pochi sanno che Lenin, il protagonista e simbolo della Rivoluzione d'Ottobre, tra il 1908 e il 1910 trascorse due periodi della sua vita a Capri, già all'epoca considerata una delle più belle isole del mondo, un paradiso terrestre frequentato dai nobili di tutta Europa, dai grandi capitani d'industria, dagli scrittori e dai rifugiati politici.

Anarchia o socialismo?

Autore: Iosif V. Stalin

Scritti per il periodico «Akhali Tskhovreba» («Vita Nuova») e pubblicati tra il giugno e il luglio del 1906, gli articoli che compongono il saggio Anarchia o socialismo? consentono a Stalin di affrontare il cuore di una polemica mai risolta all’interno della sinistra rivoluzionaria e di sottolineare la supremazia del marxismo non soltanto da un punto di vista filosofico, ma anche come ideologia inscindibile dalla classe a cui spetta il compito storico di cambiare lo stato di cose presenti.

La vita quotidiana in Russia ai tempi della Rivoluzione d'ottobre

Autore: Jean Marabini

Numero di pagine: 304

Il "monaco maledetto" Rasputin, lo zar Nicola II, Trockij, Stalin e Lenin; e poi la fine dell'aristocrazia, la breve estate della Russia borghese, la nascita del regime dei Soviet: tutto è già stato detto sugli uomini e sullo svolgimento della Rivoluzione d'ottobre. Niente sulle abitudini, i pensieri e le opinioni della gente, sulla vita di ogni giorno in un momento in cui, in realtà, il quotidiano viene spazzato via in nome di alti ideali, e la Russia imperiale rielaborata, rimessa in discussione insieme alla sua società e alle sue usanze. Come passavano il tempo le persone comuni, quali erano i vestiti all'ultima moda, le pietanze più raffinate, la vita culturale e i divertimenti fra le strade di San Pietroburgo? La rivoluzione, il razionamento, le esecuzioni pubbliche, la carestia e l'egoismo sembrano voler cancellare ogni traccia di tradizioni, ma lo storico Jean Marabini, grazie a informazioni e fonti di prima mano, riesce a restituire al lettore un fedele spaccato di vita del popolo russo, in cui gli intrighi politici e i tristi avvenimenti ben noti si intrecciano con storie di povertà e sofferenza, sangue e ferro, speranza e rinascita.

L'Analisi Linguistica e Letteraria 2013-2

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 354

L’Analisi Linguistica e Letteraria è una rivista internazionale di linguistica e letteratura peer reviewed. Ha una prospettiva sia sincronica che diacronica e accoglie ricerche di natura teorica e applicata. Seguendo un orientamento spiccatamente interdisciplinare, si propone di approfondire la comprensione dei processi di analisi testuale in ambito letterario come anche in ambito linguistico. La rivista è organizzata in tre sezioni: la prima contiene saggi e articoli; la seconda presenta discussioni e analisi d’opera relative alle scienze linguistiche e letterarie; la terza sezione ospita recensioni e una rassegna di brevi schede bibliografiche riguardanti la linguistica generale e le linguistiche delle singole lingue (francese, inglese, russo, tedesco). La rivista pubblica regolarmente articoli in francese, inglese, italiano e tedesco, e occasionalmente anche in altre lingue: nel 2010, ad esempio, ha pubblicato un volume tematico interamente in russo.

Modernità e sostenibilità in Russia

Autore: Gianluca Senatore

Numero di pagine: 168

La modernizzazione della modernità è il risultato di una conseguenza non prevedibile, alla quale la sociologia non associa una crescita lineare della razionalizzazione o del controllo, una strategia o un maggiore sapere specialistico, ma solo intrinseche conseguenze delle conseguenze secondarie, della modernizzazione della società industriale. Ciò indica la rottura della “gabbia d’acciaio” di Weber per dar vita a nuove occasioni, che aprono la strada a nuovi interessi e soggetti in conflitto. La sociologia inserisce nelle crisi della modernità e del postindustrialismo, come conseguenza di un segmento storico-sociologico preciso, il problema ambientale. La radicalizzazione della modernità come trasformazione, cambiamento e riassetto dei nuovi pilastri istituzionali e nuove strutture sociali, e la sostenibilità come semantica confliittuale. Ma il concetto di modernità continua a essere associato a certe caratteristiche essenziali delle formazioni economico-sociali capitalistiche, molti ritengono che nelle società socialiste non siano mai esistite le condizioni della modernità. Di conseguenza, in queste società la modernità non solo non avrebbe potuto creare crisi...

Il mestiere di storico (2009) vol. 2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 289

Indice Questo numero (p. 5) Discussioni Mark P. Bradley, Giovanni Gozzini, Erez Manela, Emily S. Rosenberg e Matthew J. Connelly, Demografia e politica: una storia transnazionale (p. 7-27). Rassegne e letture Salvatore Adorno, Fascismo e architettura (p. 29-33). Claudio Zanier, La guerra in Vietnam: una storia controversa (p. 34-36). Stefano Luconi, La mafia in America (p. 37-39). Anna Jellamo, Il lungo cammino dei diritti umani (p. 40-44). Nicolas Werth, Autopsie de l‘expérience soviétique (p. 45-47). Le riviste del 2008 (p. 49-106) I libri del 2008/2 (p. 107-283) Indice dei recensori (p. 286)

Stato e rivoluzione

Autore: Vladimir Lenin

Numero di pagine: 234

Scritto alla vigilia della Rivoluzione d'Ottobre, "Stato e rivoluzione" non è soltanto un'opera fondamentale per chiunque si interessi allo scottante problema dei rapporti tra socialismo e Stato, ma è anche il libro in cui Lenin abbandona la speculazione sui temi rivoluzionari per dare la parola alla rivoluzione stessa, affrontando in un'ottica nuova e definitiva gli annosi problemi della guerra imperialista, del capitalismo monopolistico, dell'oppressione delle masse lavoratrici e del passaggio dalla dittatura della borghesia alla dittatura del proletariato. Capolavoro di visione strategica e di tattica insurrezionale, "Stato e rivoluzione" è un classico che, generazione dopo generazione, continua a dimostrare la sua attualità, ponendosi come lettura obbligata per chiunque voglia accostarsi in prima persona alla realtà della lotta sociale e alla necessità di sovvertire l'esistente (a cura di Cristiano Armati)

Il populismo russo

Autore: Franco Venturi

Numero di pagine: 496

Il contributo del grande storico Franco Venturi allo studio del populismo russo è stato tra i più rilevanti mai scritti. In questa opera in tre volumi, l’autore offre una mirabile ricostruzione del movimento rivoluzionario che, intorno alla metà dell’Ottocento, lottò per l’emancipazione delle masse contadine e per porre fine all’autocrazia zarista. Il secondo volume si apre con il manifesto che l’imperatore Alessandro II pubblica il 19 febbraio 1861 e con il quale libera dalla schiavitù la grande maggioranza della popolazione. Ma, se il mare contadino sembra assestarsi nella nuova situazione, lo stesso non può dirsi per le nazionalità dell’Impero – come la Polonia –, che prendono la via dei risorgimenti nel tentativo di riconquistare la propria indipendenza, mentre nasce la prima organizzazione clandestina rivoluzionaria “Terra e libertà”. La risposta zarista è ripiegare verso la reazione, portando il conflitto all’esasperazione: nichilismo, terrorismo e rivolte chiudono così i decisivi anni ’60 della storia moderna russa.

Il vento della rivoluzione

Autore: Marcello Flores , Giovanni Gozzini

Numero di pagine: 280

Grande Guerra e Rivoluzione Russa: sono questi gli eventi che presiedono alla nascita del Pci. È il vento della rivoluzione, il sogno – prima ancora che il programma politico – dei comunisti italiani. Un sogno abbattuto quasi subito dal fascismo. Un sogno che sopravvive in forma organizzata seppure clandestina, tra mille difficoltà, fino alla guerra di Liberazione. Poi, il Partito comunista italiano sarà uno dei grandi partiti di massa della Repubblica e in milioni lo voteranno. Tornare al momento della sua fondazione un secolo fa, nel gennaio 1921, significa spiegare questa storia. Dalla nascita alla fine. È passato un secolo dalla fondazione del Partito comunista italiano a Livorno, nel gennaio 1921. Nasce allora un piccolo partito, destinato però a diventare uno dei pilastri della Repubblica italiana. Nasce insieme alla vittoria di Lenin e della rivoluzione bolscevica in Russia. E morirà nel 1991, ancora insieme all'Unione Sovietica. Milioni di italiani lo hanno votato, altre decine di migliaia sono stati suoi militanti dedicandogli il loro tempo libero. Eppure all'inizio è una piccola «falange d'acciaio», come la chiama uno dei suoi fondatori, Antonio Gramsci:...

Mille anni di storia

Autore: Rosario Villari

Numero di pagine: 932

Filo conduttore di Mille anni di storia è l'idea della sostanziale continuità del processo di formazione e di sviluppo della civiltà europea. Le correnti politiche e culturali dell'europeismo contemporaneo hanno spesso collocato l'inizio del cammino nell'età di Carlomagno e dei gruppi di intellettuali, religiosi e guerrieri che hanno operato sotto la sua direzione. Qui invece l'accento è posto sulla rinascita delle città, un movimento che coinvolse l'insieme delle popolazioni, investì tutti i campi di attività e creò una stabile rete di rapporti che coprì l'intero continente. Grandi contrasti e profonde fratture hanno attraversato il millennio. Ma l'universalità e la forza espansiva iniziali non si sono esaurite. La ricostruzione storica delle fasi successive mette in evidenza la molteplicità dei fattori che hanno contribuito alla formazione dell'identità europea e la straordinaria capacità dei singoli popoli di riprendere, dopo le lacerazioni e le catastrofi, il cammino interrotto. Le pagine di Villari hanno la qualità e il merito della grande storia: far comprendere le ragioni profonde che sono all'origine del patrimonio comune di esperienze civili e morali e del...

L'impero sovietico

Autore: Giovanni Codevilla

Il colpo di Stato del 1917 soffoca i fermenti di rinnovamento che dalla fine del secolo XIX si sviluppano nella società civile e nella Chiesa e che trovano espressione nella legge sulla tolleranza religiosa del 1905 e nella convocazione, dopo anni di titubanze, del grande Concilio del 1917-1918 che delibera la ricostituzione dell’istituto del Patriarcato, abolito da Pietro il Grande nel 1721. Lo scontro del nuovo regime con la Chiesa è segnato sin dall’inizio dalla violenza e dalla coercizione cruenta, che viene sospesa solo a seguito dell’invasione nazista, quando Stalin si rende conto che per aggregare la popolazione contro il nemico è necessario ricostituire l’antico legame tra Ortodossia e patriottismo, concedendo alla Chiesa uno spazio di libertà. Prende allora avvio la Nep religiosa staliniana, la quale ha vita assai breve, lasciando il posto a una fase di asservimento del Patriarcato di Mosca ai fini della politica sovietica, durante la quale si procede nell’URSS e nei Paesi limitrofi alla soppressione violenta della Chiesa greco-cattolica e alla sua forzata aggregazione all’Ortodossia, nel dichiarato tentativo di dar vita a un Vaticano moscovita,...

Il Dibbuk

Autore: Sholem An-Ski

Numero di pagine: 100

La tragica storia di un amore impossibile: il giovane e povero Chanan non può sposare _l’amata Lea. Disperato Chanan muore e la sua anima entra nel corpo di Lea. La tradizionale demonologia ebraica chiama questa possessione “dibbuk” figura centrale nel mondo del del misticismo ebraico che rappresenta l’annullamento del confine tra terreno e ultraterreno tra razionale e magico. Un dibbuk è nella tradizionale demonologia ebraica un’anima in pena erratica derelitta infranta sospesa tra due mondi l’anima di un morto che si reincarna uno spirito non acquietato perchè morto di morte violenta e che cerca di soddisfare la sua avidità di vita entrando nel corpo di un vivo.

Il populismo russo Vol. 3

Autore: Franco Venturi

Numero di pagine: 462

Il contributo del grande storico Franco Venturi allo studio del populismo russo è stato tra i più rilevanti. In quest’opera in tre volumi, Venturi offre una mirabile ricostruzione del movimento rivoluzionario che, intorno alla metà dell’Ottocento, lottò per l’emancipazione delle masse contadine e per porre fine all’autocrazia zarista. Questo terzo e ultimo tomo indaga la spaccatura che si venne a creare all’interno del movimento tra chi privilegiava la tradizionale attenzione al mondo contadino “Zemlja i volja” e chi si rivolgeva a metodi terroristici “Narodnaja volja”.

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