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L’opera di Paolo Sorrentino tra le immagini di Federico Fellini e di Martin Scorsese

Autore: Vittoriano Gallico

Paolo Sorrentino ha spesso parlato di Federico Fellini e di Martin Scorsese come fonti di ispirazione per il proprio cinema. Il successo mediatico e le ricompense de La grande bellezza hanno incoraggiato il parallelo con il regista de La dolce vita spesso a scapito di Scorsese. Eppure, entrambi i maestri sembrano aver lasciato una traccia significativa sull’opera del più giovane regista, un influsso ravvisabile sia secondo lo schema dell’analogia, sia secondo quello più problematico del contrasto. Il presente lavoro tenta di cogliere le peculiarità dell’opera sorrentiniana individuando affinità e dissonanze con il cinema di Fellini e Scorsese.

Alle origini di Quarto potere

Autore: Massimiliano Studer

Orson Welles. Quando si legge questo nome ci si trova nella strana condizione di dover fare i conti con un gigante che si è sempre divertito a creare rompicapi e meraviglie filmiche. La sua vita e i suoi innumerevoli progetti e lasciti, che ha sparso in tutto il mondo occidentale, lo rendono un labirinto vivente. Questo volume, che va ad arricchire significativamente l’esegesi wellesiana, presenta una ricostruzione di ampio respiro del mondo artistico e culturale del primo Orson Welles, prestando particolare attenzione al contesto storico e politicoculturale della New York degli anni Trenta. Too Much Johnson, un film inedito di Welles, viene scoperto per caso in Italia nel 2008, esattamente settant’anni dopo la sua realizzazione. Un film invisibile, dunque, che, per uno strano scherzo del destino, ha riportato in auge lo studio e l’approfondimento di una parte importante della carriera di Welles.

Cinema e Poesia

Autore: Franca Oliva Fusco

«Cosa sarebbe la nostra vita senza un soffio di poesia?» (dal film Pane, amore e..., di Dino Risi). Cinema e Poesia: quanti imprevisti incroci si creano, non soltanto per la vastità di questi due campi dello spirito ma anche, vorrei dire, per la loro necessità. Incroci mutevoli e fecondi, di cui Franca Olivo Fusco ci offre una disamina accurata, un catalogo utile e istruttivo: poesie inserite nei film, versi citati o parafrasati nei titoli, biografie cinematografiche di poeti, poeti-registi, o attori o sceneggiatori o anche critici cinematografici…

Il sistema dell’impegno nel cinema italiano contemporaneo

Autore: AA. VV.

Si può ancora parlare di “cinema d’impegno” in epoca post-moderna? Qual è il ruolo di questo cinema nell’età della disgregazione delle forme di partecipazione politica tradizionali? Il volume affronta questi temi a partire da una riflessione più generale intorno al concetto d’impegno civile, in quanto fenomeno specifico della cultura italiana, e in quanto veicolo di capitali simbolico-culturali riconoscibili. I contributi qui raccolti analizzano da diverse angolature le contingenze produttive, formali ed estetiche, che permettono ancora oggi al cinema di ritenersi impegnato e attivare processi di legittimazione del suo pubblico, delle sue istituzioni, delle sue strutture industriali.

Don Camillo della bassa

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 580

Storie vere di gente vera, che per glorificare Dio o il Partito farebbe qualunque cosa, salvo una: dimenticare l'amicizia. Un'amicizia forte che lega da sempre i due personaggi più famosi e amati della nostra letteratura contemporanea. In 'Don Camilllo della Bassa' ritornano i racconti di 'Gente così' e 'Lo Spumarino pallido' in cui riscopriamo il calore dell'affetto, della complicità e del cameratismo di don Camillo e Peppone.

Don Camillo e don Chichì

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 304

Nel corso degli anni Sessanta un vivace fermento rivoluzionario attraversa il "Mondo piccolo" di Guareschi. Sono gli anni della contestazione, e tutto viene messo in discussione. Ora don Camillo, per volere del vescovo, deve condividere la canonica con un pretino progressista: don Chichì. A Peppone le cose non vanno meglio: gli estremisti del Partito (i cosiddetti maoisti) gli creano non pochi problemi. E poi ci sono i capelloni e le ragazze in minigonna: in particolare Michele, detto Veleno (figlio di Peppone) e Cat, diminutivo da Caterpillar (nipote di don Camillo). Appartengono a due bande rivali. Litigano col parroco e col sindaco, litigano con gli "schieramenti" opposti, e naturalmente litigano anche fra di loro...

I racconti di nonno Baffi

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 738

L'universo di Giovannino Guareschi si arricchisce sempre di nuovi personaggi. Dopo Don Camillo e Peppone, ecco I racconti di Nonno Baffi, secondo volume delle Opere, a cura dei figli Alberto e Carlotta: Piccolo Mondo Borghese, Baffo racconta e l'ormai introvabile La calda estate del pestifero. Piccolo Mondo borghese raccoglie i libri Il Decimo Clandestino e Noi del Boscaccio, pubblicati postumi sempre dai figli su progetto di Giovannino negli anni Ottanta. In questi racconti il teatro della Bassa si popola di personaggi "sgalembri", come li definisce Giovannino: Gisto, che reinventa in chiave comunista una sacra rappresentazione natalizia; Giorgino del Crocilone, ossessionato dalla presenza di un gatto bianco e nero; Togno del Boscone, undici figli di cui il più giovane è morto in guerra; i Morlai, alle prese con la cena di Natale; Gión, che va dalla morosa con la sua Stradale; l'Esagerato, bestemmiatore incallito, che alla fine si converte; Anteo Magoni, che vuole figli maschi per lavorare la terra ma la Gisa mette al mondo solo femmine. Questa è la gente della Bassa. Guareschi sentì l'esigenza di raccogliere i racconti pubblicati tra il 1949 e il 1958 su vari giornali e...

Il paese degli spazi e della polvere

Autore: Ruggero D'Alessandro , Luca Saltini

La letteratura statunitense del ’900 è una delle più vivaci e in grado di stabilire un dialogo forte con la società che cerca di raccontare. L’intento del volume è quello di offrire una lettura di tredici scrittori colti fra i “ruggenti anni ’20” e la tragedia epocale dell’11 settembre. Dunque si passa dalla nascita dell’America contemporanea – fra coscienza di sé e dramma dell’ottobre 1929 – all’affermazione del cinema e del jazz, all’intervento nella seconda guerra mondiale, passando per gli USA di Eisenhower fra moralismo e guerra fredda, alla rottura rappresentata dal Vietnam, dall’arroganza guerrafondaia del modello reaganiano, fino agli anni del falso ottimismo di Clinton. I tredici narratori riflettono i gusti degli autori: diversi ma in grado d’integrarsi in un saggio intriso di passione letteraria allo stato puro. Nella convinzione che la forma romanzo sia e resti uno dei più efficaci specchi dell’evoluzione di una società.

ANNO 2017 SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 500

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

CULTUROPOLI SECONDA PARTE

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Rappresentare con verità storica, anche scomoda ai potenti di turno, la realtà contemporanea, rapportandola al passato e proiettandola al futuro. Per non reiterare vecchi errori. Perché la massa dimentica o non conosce. Denuncio i difetti e caldeggio i pregi italici. Perché non abbiamo orgoglio e dignità per migliorarci e perché non sappiamo apprezzare, tutelare e promuovere quello che abbiamo ereditato dai nostri avi. Insomma, siamo bravi a farci del male e qualcuno deve pur essere diverso!

COMUNISTI E POST COMUNISTI PARTE SECONDA SE LI CONOSCI LI EVITI

Autore: ANTONIO GIANGRANDE

Numero di pagine: 600

E’ comodo definirsi scrittori da parte di chi non ha arte né parte. I letterati, che non siano poeti, cioè scrittori stringati, si dividono in narratori e saggisti. E’ facile scrivere “C’era una volta….” e parlare di cazzate con nomi di fantasia. In questo modo il successo è assicurato e non hai rompiballe che si sentono diffamati e che ti querelano e che, spesso, sono gli stessi che ti condannano. Meno facile è essere saggisti e scrivere “C’è adesso….” e parlare di cose reali con nomi e cognomi. Impossibile poi è essere saggisti e scrivere delle malefatte dei magistrati e del Potere in generale, che per logica ti perseguitano per farti cessare di scrivere. Devastante è farlo senza essere di sinistra. Quando si parla di veri scrittori ci si ricordi di Dante Alighieri e della fine che fece il primo saggista mondiale. Le vittime, vere o presunte, di soprusi, parlano solo di loro, inascoltati, pretendendo aiuto. Io da vittima non racconto di me e delle mie traversie. Ascoltato e seguito, parlo degli altri, vittime o carnefici, che l’aiuto cercato non lo concederanno mai. “Chi non conosce la verità è uno sciocco, ma chi, conoscendola, la chiama bugia,...

Recycled cinema

Autore: Marco Bertozzi

Numero di pagine: 160

Recycled cinema è un libro sul riuso delle immagini. Una pratica crescente del cinema contemporaneo che trae linfa dal suo passato per creare nuove esperienze della visione. Un'attenzione al ricilo filmico capace di coinvolgere home movies, sequenze del cinema muto o frammenti televisivi. E infine, come insegnano Guy Debord e Jean-Luc Godard, l'intera storia del cinema, considerata un immenso giacimento per scavi della visione migrante. Distribuite in rete, nel normale circuito cinematografico o, sempre più, in quello espositivo-museale, sono opere che amplificano i ludici montaggi delle avanguardie artistiche - dal collage al ready made - con forme di editing sperimentale, per un cinema al tempo stesso archeologico e in digitale. Una cultura visiva meticcia, fra videoarte, cinema d'artista e sperimentazioni documentarie che definisce il found footage film. Un fenomeno nazionale - fra gli altri, si pensi ai lavori di Paolo Gioli, Alina Marazzi, Yervant Gianikian e Angela Ricci Lucchi - e internazionale, con le opere di Bill Morrison, Cécile Fontaine, Gustav Deutsch, Péter Forgács... Il libro è il primo tentativo italiano di una riflessione teorica e attraversa orizzonti...

Per una polizia nuova

Autore: MIchele Di Giorgio

Numero di pagine: 321

Nel corso degli anni Settanta la polizia fu attraversata, come altri settori della società italiana, da proteste e forti richieste di cambiamento. Da questi fermenti nacque, dal basso e all’interno dell’istituzione, un movimento che si pose l’obiettivo di condurre la Pubblica Sicurezza a una riforma profonda che ne garantisse la smilitarizzazione e ne rendesse possibile la sindacalizzazione. In pochi anni le adesioni dei poliziotti al movimento per la riforma e alla sua organizzazione clandestina crebbero vertiginosamente. Dopo aver creato una solida rete di comitati locali e aver raccolto migliaia di simpatizzanti, il movimento uscì allo scoperto. In un Paese segnato dalla violenza crescente di terrorismo e criminalità, i poliziotti riuscirono a portare i problemi della polizia al centro del dibattito politico. La riforma giunse soltanto nell’aprile del 1981 e rispose solo in parte, come scoprirà il lettore, alle richieste del movimento.

Tutte le opere

Autore: Aldo Buzzi

Numero di pagine: 566

Dal Taccuino dell’aiuto-regista impaginato da Bruno Munari a Parliamo d’altro, passando per L’uovo alla kok, straordinario capolavoro di letteratura gastronomica, per la prima volta sono qui raccolte in un unico volume tutte le opere di Aldo Buzzi (1910-2009), “maestro nascosto” della nostra letteratura. Eclettico, (auto)ironico, imprevedibile, in oltre sessant’anni di scrittura Buzzi conduce il lettore dalla Roma del cinema di Fellini e Lattuada alla New York dell’amico Saul Steinberg, alla Russia di Cˇechov, in un montaggio serrato di tempi, luoghi, persone e stati d’animo. Condotta sulle carte dell’archivio personale di Buzzi, questa edizione comprende un’ampia scelta di scritti rari e inediti e una cronologia della vita e delle opere. “Aldo Buzzi fu un uomo che amava perdersi nei frammenti. Per questo adottò i generi più diversi: taccuini, viaggi, lettere, ricette, memoria. Fece della originalità il punto fondamentale dove il desiderio di svanire urtava con quello di esserci. Quel modo di raccontare che Buzzi amò somiglia a certi giardini pubblici: incolti e per questo liberi e incantevoli. Luoghi proibiti dove nessuno poteva avere accesso. Al...

Diario clandestino 1943-1945

Autore: Giovannino Guareschi

Numero di pagine: 256

Questo Diario clandestino, come scriveva Guareschi, "è talmente clandestino che non è neppure un diario". Ma sono pagine che erano state scritte nel Lager e per il Lager, e lette da Giovannino passando da baracca a baracca per regalare un sorriso o un motivo di riflessione ai compagni di prigionia. Pagine che possono dare un'idea di quei momenti, di quei pensieri, di quelle sofferenze. Guareschi in quei giorni tragici non cedette, né materialmente né, soprattutto, spiritualmente. Diceva: "Non muoio neanche se mi ammazzano". Non morì. E oggi è più vivo che mai.

La Risata amara

Autore: Cesare Paris

Il saggio analizza tutte quelle pellicole che, nella tarda metà degli anni '70, hanno decretato la morte della cosiddetta "commedia all'italiana", e hanno dipinto il nostro Paese e i suoi abitanti con ferocia e disillusione, totale nichilismo e atroce disperazione.

Viaggi, itinerari, flussi umani

Autore: Alessandro Ricci

Numero di pagine: 814

Quello che avete tra le mani è il risultato di riflessioni condivise e pressoché totalmente autogestite, frutto di un lavoro di sempre maggiore autonomia di dialogo sviluppato nel corso degli anni da parte dei nostri dottorandi. I giovani ricercatori hanno saputo mettere insieme le diverse anime che compongono i dottorati dei due dipartimenti, di «Studi Umanistici» e di «Scienze storiche, filosofico-sociali, dei beni culturali e del territorio» dell’Università di Roma «Tor Vergata», ampliando la partecipazione ad altri atenei italiani ed europei. Questo lavoro è dedicato a un tema che non può evitare di considerare la Terra nella sua totalità, per quanto concerne sia i viaggi immaginari sia quelli più concreti, e rappresenta un tassello importante per i giovani che si affacciano con entusiasmo alla vita accademica. Un entusiasmo che hanno mostrato Andrea Gimbo, Tecla Paolicelli e Alessandro Ricci e che hanno condiviso con molti loro colleghi ben sapendo che, soprattutto nei nostri ambiti di ricerca, il «viaggio di conoscenza» dev’essere percorso insieme, nel dialogo e nel confronto incessante. (Dall’Introduzione di Daniela Guardamagna e Franco Salvatori)

Non c'è più la Sicilia di una volta

Autore: Gaetano Savatteri

Numero di pagine: 280

La Sicilia di oggi non è più quella degli stereotipi incrostatisi sulla Trinacria nel corso dei secoli. E di storie e di voci nuove che la raccontano, questo libro ne contiene davvero tantissime. Giuseppe Culicchia «Non ne posso più di Verga, di Pirandello, di Tomasi di Lampedusa, di Sciascia. Non ne posso più di vinti; di uno, nessuno e centomila; di gattopardi; di uomini, mezz'uomini, ominicchi, pigliainculo e quaquaraquà. E sono stanco di Godfather, prima e seconda parte, di Sedotta e abbandonata, di Divorzio all'italiana, di marescialli sudati e baroni in lino bianco. Non ne posso più della Sicilia. Non quella reale, ché ancora mi piace percorrerla con la stessa frenesia che afferrava Vincenzo Consolo ad ogni suo ritorno. Non ne posso più della Sicilia immaginaria, costruita e ricostruita dai libri, dai film, dalla fotografia in bianco e nero. Oggi c'è una Sicilia diversa. Basta solo raccontarla.» Con buona pace del Gattopardo, non è vero che in Sicilia tutto cambia perché tutto rimanga com'è: sull'isola, negli ultimi anni, quasi tutto è cambiato.

L'umanità di domani nella prefigurazione fantascientifica

Autore: Luca Scantamburlo

Numero di pagine: 75

La scienza e la tecnica - insieme alla fantascienza ed alla sua capacita di preconizzazione - costituiscono gli argomenti di questo saggio, una tesi di laurea scritta nel campo umanistico. Le scienze (come la biologia, la chimica, la fisica ecc...) non ci dicono nulla attorno ad esse, e dunque rivolgersi ad altre rappresentazioni del mondo, meno potenti e manipolatrici, diventa forse essenziale per avere una feconda riflessione filosofica e bioetica in particolare. Gia in passato Friedrich Schiller aveva discusso il prezzo che l'uomo greco antico ha pagato per aspirare alla chiarezza del sapere. L'abuso della ragione - denunciato da Schiller alla fine del XVIII secolo (1795) - ha portato l'umanita ad una razionalizzazione indiscriminata dell'universo sociale. Quale futuro attende l'umanita? Forse gli scenari fantascientifici della narrativa e del mondo del cinema, possono aiutarci a scegliere il nostro futuro...Ristampa - gennaio 2012 - della prima edizione del dicembre 2008.

Una lettura perversa del film d’autore

Autore: Slavoj Žižek

Numero di pagine: 280

Lynch e l’oscenità del reale, Tarkovskij e la Cosa, l’horror sociale del nuovo Joker di Todd Phillips. Chi se non Žižek poteva lanciarsi nell’impresa tanto folle quanto affascinante di “smontare” il cinema d’autore per osservarlo nel suo strato più profondo? Con l’irriverenza e la genialità che lo contraddistinguono, il filosofo sloveno mostra come il cinema sia teatro di una straordinaria esperienza del Sublime che, in quanto tale, non può essere colta appieno dalla critica. È nello sguardo che cinema, filosofia e psicoanalisi possono incontrarsi e comprendersi reciprocamente. Questa raccolta di saggi su alcuni dei registi più importanti della storia cinematografica ne è una dimostrazione.

Nanni Moretti

Autore: Roberto Lasagna

Numero di pagine: 156

Da Io sono un autarchico a Tre piani, il cinema di Nanni Moretti ci invita a superare i nostri schemi mentali attraverso alcuni dei film più originali e disarmanti prodotti in Italia dagli anni Settanta a oggi. Dalle ossessioni dell’alter ego Michele Apicella a quelle di un autore maturo che continua a interrogare lo spettatore in opere calate dentro le esitazioni di un neoeletto Papa in crisi, di una regista in scacco esistenziale, dei condomini di una palazzina romana ispirata alle pagine dello scrittore Eshkol Nevo. Tutto il cinema di Moretti come percorso di rivendicazione di una crisi che è motivo di autoanalisi, per l’autore e per lo spettatore.

Look over Look

Autore: Caterina Martino

C’è ancora qualcosa da dire su Stanley Kubrick? Le sue biografie ci hanno raccontato il passaggio dal mestiere di fotoreporter (già a diciassette anni assunto dalla rivista “Look”) a quello di filmmaker indipendente e poi di regista di kolossal come 2001: Odissea nello spazio e Barry Lyndon. L’apertura dello Stanley Kubrick Archive ci ha introdotto nei vari progetti non realizzati. Ma la conoscenza approfondita del suo lavoro fotografico – un’esperienza maturata nella stessa New York di Diane Arbus, Weegee, William Klein, Robert Frank, Elliott Erwitt e gli altri innovatori di cui Kubrick è stato amico personale o allievo indiretto – permette ora una nuova e originale rilettura di tutta l’opera, dall’esordio di Day of the Fight (un photo essay che diventa un film) ai capolavori della maturità. Se Shining si chiude con una carrellata verso una foto (forse in omaggio al celebre corto Wavelength del regista/fotografo Michael Snow) e Full Metal Jacket ha fra i personaggi principali un fotoreporter di guerra, un po’ tutti i film di Kubrick possono essere riletti come una riflessione sulle fotografie (sempre presenti in quanto oggetti della quotidianità moderna)...

John Ford e il cinema americano

Autore: Andrea Laquidara

Ne La nascita della tragedia, Friedrich Nietzsche indica in Dioniso e Apollo le figure in cui si condensano i due aspetti principali della realtà: un fondo caotico da cui lo sguardo trae forme armoniche, che conferiscono al Caos un ordine – insieme compiuto e provvisorio. Osservata da questa prospettiva, la settima arte risulta arte tragica per eccellenza. Non tutto il cinema, tuttavia, mantiene il medesimo rapporto con la profonda irrazionalità del Reale: a Hollywood, a partire dai primi decenni del XX secolo, è cresciuta una prevalente tendenza (socratico-platonica, direbbe Nietzsche) alla rimozione di Dioniso. Il rapporto problematico che il cinema statunitense ha sempre mantenuto con l’irrappresentabilità del Reale trova in John Ford, il più affidabile dei registi hollywoodiani, la sua espressione più piena e interessante. Interessante anche e soprattutto per la valenza culturale che il cinema fordiano assume come mito di fondazione americano condensato in immagine.

Sergio Leone

Autore: Antonio Rainone

A trent’anni dalla scomparsa di Sergio Leone (1929-1989), questo breve saggio, in costante confronto con il western americano e con il contesto cinematografico e politico-culturale italiano degli anni Sessanta e Settanta del Novecento, intende sollecitare a rifl ettere ancora sul suo personale percorso cinematografico. In origine sottovalutato e considerato dalla critica ufficiale per lo più come esempio di una produzione popolare frutto di una moda provinciale (il “western all’italiana”) dalle finalità esclusivamente commerciali, il cinema di Leone presenta invece, dalle prime opere più popolari fino agli ultimi grandi film, notevoli aspetti di originalità, sia stilistici sia contenutistici, il cui riconoscimento ne ha reso possibile una valutazione più oggettiva, consacrando il regista come uno dei maggiori autori del cinema italiano (e non solo).

Orson Welles e la new Hollywood

Autore: Massimiliano Studer

Nel novembre 2018 la piattaforma Netflix ha reso disponibile ai suoi abbonati la visione di The Other Side of the Wind, un film a cui Orson Welles aveva dedicato le sue energie dal 1970 al 1985, anno della sua morte. In vita, il cineasta statunitense non era riuscito a portare a termine il progetto a causa di una serie incredibile di traversie, compresa la Rivoluzione Iraniana del 1979, che ne avevano impedito l'uscita nelle sale. Orson Welles e la New Hollywood è il racconto appassionato di un progetto cinematografico iniziato da Welles durante i primi anni della New Hollywood. Per raccontare questa incredibile storia produttiva, Massimiliano Studer ha consultato i documenti inediti dell'archivio Welles del Museo Nazionale di Torino, della University of Michigan e della Cinémathèque française. Il volume è inoltre impreziosito dalla prefazione di Esteve Riambau, considerato il più autorevole studioso europeo del cinema di Welles.

1969

Autore: Paolo Conti

Numero di pagine: 192

L'anno in cui l'uomo andò sulla luna e in cui i ragazzi americani si diedero convegno a Woodstock per tre giorni di 'pace e musica'. L'anno di Lavorini e Jan Palach, quello della strage di Piazza Fontana e quello in cui i Rolling Stones tuonavano contro la guerra in Vietnam con Gimme Shelter. L'anno del Satyricon di Fellini e della strage di Bel Air ad opera dei seguaci di Charles Manson. Si parla sempre del 1968 come anno chiave del cambiamento. E lo è stato. Ma il 1968 è il simbolo di qualcosa iniziata nel 1967 e proseguita nel 1969, senza soste, come se si trattasse di un unico lunghissimo anno rivoluzionario. Conti mette insieme le tessere, componendo un mosaico affascinante, romantico, drammatico al tempo stesso. E lo fa con una prosa semplice e avvincente, facendoci viaggiare indietro nel tempo tra musiche, film, spettacoli, cronaca, politica e costume. Provando così anche a farci capire meglio chi siamo oggi. Ernesto Assante, "la Repubblica" Il racconto di un anno straordinario in cui il mondo è cambiato: i film, i dischi, i libri, la cronaca, la politica, il calcio, i concerti, la rivolta, i sogni, la rabbia, la vita di ogni giorno.

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