Nella pubblicazione “Diplomatici e personalità ebraiche a San Marino (XIX-prima metà XX sec.)”, l’autrice Cristina Ravara Montebelli analizza dettagliatamente la vita di 21 personalità di cultura ebraica, vissute prevalentemente nel XIX secolo, tracciandone le biografie inedite oppure integrando quelle già edite, ma soprattutto mettendo in evidenza gli stretti legami con la Repubblica di San Marino. Alcuni personaggi hanno risieduto stabilmente in Repubblica o hanno avuto proprietà nel territorio sammarinese, come il ricco mercante pesarese trasferitosi a Venezia, Laudadio Gentilomo, proprietario di una casa in Contrada Santa Croce e antenato di Margherita Sarfatti. Altre sono personalità politiche di fama internazionale, come Luigi Luzzatti, Ministro del Tesoro italiano, "amorevole e sapiente instauratore delle finanze sammarinesi", al quale la Repubblica ha anche dedicato una medaglia commemorativa, e che sono state insignite di onorificenze sammarinesi per benemerenze varie nei confronti della Repubblica. Il nucleo più importante è però rappresentato dai Consoli o Incaricati d’Affari della Repubblica in sedi estere, fra i quali troviamo, solo per citarne...
" E' un meraviglioso ritratto di Fellini, una toccante rievocazione di Rimini, una storia del cinema e della civiltà italiana nell'ultima guerra e, di scorcio, una storia del mondo... Il lettore intelligente ci trova tutto ciò che desidera, sebbene non sia mai sazio della lettura." Pietro Citati
L'Impero è necessario al buon governo del mondo? È esclusivo appannaggio di Roma? Infine: la sua autorità deriva da Dio o dal papa? È Dante stesso a porre le questioni dottrinali che intende affrontare nel suo trattato. Forme e lingua - il latino - sono quelle tradizionali della trattatistica del suo tempo; rivoluzionarie invece le tesi sostenute, quelle intemptate veritates che fanno della Monarchia l'espressione dell'eterna tensione tra due poli, lo spirituale e il temporale, e l'innovativa, originalissima rielaborazione di un ampio retaggio d'idee e di dottrine. Il testo dantesco è qui presentato con il ricco e imprescindibile commento di Diego Quaglioni, noto studioso di diritto medievale.
1943-1945: l’onore degli sconfitti. Nessuna lapide, nessun cippo, nessuna targa ricorda a Rimini i caduti dell’“altra parte”. Nella letteratura riminese sulla guerra civile non si trovano pubblicazioni dedicate ai vinti. Una coltre di silenzio copre, da oltre sessant’anni, le loro figure. La memoria di alcuni di loro - caduti o sopravvissuti - e il ricordo della distruzione della città e delle sofferenze della sua gente, sono evocati in queste pagine.
Questo nuovo volume nasce da una costola dei precedenti libri della mia trilogia sul conte di Cagliostro, ed è finalizzato alla conoscenza e alla divulgazione dei particolari della sua vita, messi a confronto, quasi in parallelo, con quelli di Giuseppe Balsamo, suo alter ego, come da nostra convinzione. Parafrasando il titolo di una celebre opera dello scrittore latino Plutarco: vite parallele, questo confronto comparato delle loro vite già da solo intende mettere in chiara luce quanto esse siano state differenti, e quanto di diverso abbiano vissuto i nostri protagonisti nell’arco del loro percorso terrestre. Il vero testimone non appartiene a nessuno della filiera, bensì a chi, e per ultimo, ne capirà il significato per renderla di pubblico dominio, senza esclusiva proprietà e per il bene dell’umanità. Solo con l’attivazione dell’archetipo di Prometeo, potremo permettere che il Fuoco Divino riscaldi la Terra, nutra la Vita in armonia con l’Assoluto, e divulghi il sapere universale per le future generazioni. dalla Presentazione
Il saggio dal titolo Tutto fu bene, anche il male (verso estrapolato da Atto d’amore in Il dono), va direttamente all’essenza della personalità di Ada Negri che, nonostante il dolore - e proprio per questo – è scrittrice e poetessa e intellettuale, maestra di cuore e saggista lucida, sostanzialmente donna libera, libera di scegliere (e non mai per mero interesse personale) ogni evento della sua vita. Mettendo in contrapposizione la figura storica della poetessa lodigiana, la sua dimensione esistenziale, la straordinaria visionarietà e il carattere forte e ostinato, e facendo ricorso a una narrazione che non rinuncia ad alimentare nel lettore una costante tensione interpretativa, il lavoro della Mai, risulta originale e un unicum nel suo genere. Da leggere tutto d’un fiato (dalla prefazione di Carla Boroni).
Questa guida propone una Rimini in gran parte inedita, legata alla vicenda umana e all'opera di uno dei più grandi registi della storia del cinema, Federico Fellini, che a Rimini è nato. Sono i film e i ricordi felliniani che hanno offerto lo spunto per nuovi percorsi nella Rimini d'oggi. Alle informazioni utili si affiancano preziose testimonianze sulla vita e sui capolavori del regista.
Ballando tra le macerie rievoca la chiassosa atmosfera riminese che fa seguito alla venuta dei liberatori e che ha nel ballo e nelle sue degradazioni il nuovo vangelo del tempo libero; senza dimenticare tuttavia, l’altra faccia della stessa medaglia, rappresentata dall’opera di quei cittadini che, in silenzio, senza nulla chiedere, si rimboccarono le maniche e curarono le proprie ferite. Una pagina di storia sotto certi aspetti spietata, ricostruita attraverso le cronache dei giornali dell’epoc
Undici soli minuti, un tempo che mai nessuno, fino ad allora, aveva impiegato per percorrere la distanza tra Rimini e San Marino. Riuscì nell’impresa, giudicata all’epoca temeraria e audace, il pilota triestino Gianni Widmer, osservato con curiosità e ammirazione, durante il volo col suo monoplano, da decine di migliaia di persone assiepate lungo le strade e sulle colline tra Rimini e San Marino. L’organizzazione dell’esperimento di volo, come dimostrano i documenti rinvenuti da Daniele Celli, non fu semplice: mancavano le piste di atterraggio, così come la necessaria esperienza organizzativa e la stessa arte del volo, agli albori della propria storia, era accompagnata dall’elevato rischio di incidenti per il pilota, una costante dell’epoca. Il successo, i riconoscimenti, le onorificenze, stagliarono alta e nitida in cielo la figura di Widmer, eroe celebrato e a lungo ricordato, dalle popolazioni sammarinese e romagnola, per il suo coraggio e per la sua abilità di pilota, uno dei primi ad aver mai solcato i cieli.
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