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Il cinema povero con modelli di cinema ricco

Autore: Maurizio Mazzotta

Numero di pagine: 141

Il cinema povero con modelli di cinema ricco è una raccolta di recensioni e di articoli sul cinema dei filmmaker pubblicati negli anni 2009 e 2010 su Ultima Ora settimanale di Taranto; Redazione Italia giornale on line di Roma; Il corto.eu sito del festival “Il corto” Alcuni temi trattati Il primo scoglio è il soggetto, la storia, ancora prima: le idee. Confronto tra processi creativi: romanzo e film Differenza tra cortometraggi e lungometraggi “Descrizione” dei video maker. I colpi di scena Differenza: teatro e cinema. Suggerimenti ai video maker La recitazione muta e “inconsapevole” Dalle funzioni del ciak all'inquadratura ai movimenti di macchina Possibili modifiche in fase di montaggio La questione dell’autonomia del cinema dalle altre arti Scoprire le tendenze valutative dei festival (L’AUTORE) Maurizio Mazzotta ha l’hobby del narrare con gli scritti e con i film. Queste le pubblicazioni più significative e i cortometraggi: - Libri: La lettura intelligente (coautrice M.R. Savoia), Giunti-Lisciani, n. 6 volumi dal 1990 al 1995; Nella magia delle Torri, 1999, Edizioni del Grifo; Gli uomini delle vigne, 2006, Ed. L’Officina delle parole, ora e.book in...

Innocenti e gli altri

Autore: Dana Spiotta

Numero di pagine: 352

Meadow e Carrie sono due amiche cresciute insieme nella Los Angeles degli anni ’80. Meadow è brillante, di famiglia ricca, irregolare, un po’ maledetta; Carrie è di origini più umili, insicura e sedotta dalla creatività nervosa e dalla sessualità più libera di Meadow. Si conoscono da una vita, ogni esperienza dell’una – film, amori, studi – è stata vissuta anche dall’altra, come succede solo nelle amicizie più intense. Entrambe hanno una passione che è diventata col tempo il loro lavoro, il cinema, ma con visioni molto diverse: Meadow firma documentari impegnati e sperimentali, mentre Carrie si avvia a realizzare film di successo, con un tocco femminista. Ciascuna, col passare del tempo, mette in discussione le scelte dell’altra; ciascuna disapprova l’altra. L’equilibrio instabile della loro amicizia è interrotto da una donna enigmatica, Jelly – questo è uno dei suoi nomi – il cui regno è il telefono; con la sua voce sa ascoltare e sedurre come nessun altro. Nessuno sa veramente chi sia, nessuno l’ha mai vista. L’oscurità è il suo regno finché non incontra la macchina da presa di Meadow. Dana

Ciao maschio

Autore: AA.VV.

Numero di pagine: 383

Il concetto di mascolinità, ampiamente indagato dai punti di vista politico, antropologico e sociologico, è stato esaminato anche in relazione ai linguaggi dei media e delle arti performative. I contributi raccolti in questo volume restituiscono con attenzione i mutamenti, individuano le peculiarità, e mettono in luce le resistenze e le ambiguità legate alla rappresentazione del maschile dai primi del Novecento fino ai giorni nostri. Attraverso ricognizioni storiche, analisi teoriche e studi di caso, il volume indaga le differenti forme di mascolinità di carattere nazionale e internazionale che emergono all’interno di cinema, televisione, rotocalchi, riviste specializzate, teatro, fotografia, fumetto e musica. I diversi approcci e le differenti metodologie che contraddistinguono i singoli contributi permettono di osservare la costruzione del maschile all’interno degli ambiti e dei contesti storico-culturali più disparati: dalla rappresentazione della mascolinità e del suo rapporto con la femminilità nella ricezione africana del melodramma, fino alla divulgazione e rimediazione dell’immagine divistica nell’era dei social network. Andando oltre una semplicistica e...

Oltre l’inetto

Autore: Angela Bianca Saponari , Federico Zecca

Questo volume raccoglie una serie di contributi che indagano la rappresentazione della mascolinità nel cinema italiano, con l’ambizione di entrare in dialogo con un dibattito che si è fatto negli ultimi vent’anni sempre più ricco, sia in Italia che all’estero. Dalla commedia all’italiana allo zombie movie, da Pietro Germi a Bernardo Bertolucci, da Raf Vallone ad Alessandro Borghi, Oltre l’inetto. Rappresentazioni plurali della mascolinità nel cinema italiano esplora un’ampia varietà di temi e figure, attraverso differenti prospettive di ricerca che concepiscono l’identità maschile come un costrutto complesso, poliedrico e molteplice. Il volume contiene saggi di: Samuel Antichi, Sandro Bellassai, Enrico Biasin, Claudio Bisoni, Francesca Cantore, Mauro Giori, Gabriele Landrini, Fabien Landron, Mirko Lino, Giacomo Manzoli, Nicoletta Marini-Maio, Sara Martin, Dalila Missero, Meris Nicoletto, Catherine O’Rawe, Gabriele Rigola, Sergio Rigoletto, Angela Bianca Saponari, Alberto Scandola, Christian Uva, Federico Zecca.

Hitchcock: è possibile girare il remake di un film?

Autore: Slavoj Žižek

Numero di pagine: 256

Innumerevoli sono stati i tentativi di rifare i capolavori del maestro del brivido, ma con scarsi risultati. L'Hitchcock's touch, quel quid indefinibile che determina la grandezza degli originali, sparisce sempre anche nei remake migliori. Emblematico il caso di tentativi addirittura filologici, come lo Psycho di Van Sant, che in un omaggio al maestro rifa il film originale quasi fotogramma per fotogramma. Dobbiamo concludere che i buoni remake sono impossibili? Il fatto che lo stesso Hitchcock sia stato il più intelligente rifacitore di se stesso, suggerisce Zizek, complica però il quadro, e forse la risposta giusta, come in un buon film di suspance, non è quella più probabile.

Genesis. Rivista della Società italiana delle storiche (2019) Vol. 18/2

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 225

Il tema: Maschilità e violenza di genere, a cura di Domenico Rizzo e Laura Schettini Introduzione | Open access Susanna Mantioni, Pornografia, violenza sessuale e «mandato di mascolinità» in alcune fonti di età moderna Fernanda Alfieri, Legittime forzature e maschilità ideali. Fra teoria giuridico-morale del matrimonio e prassi giudiziarie (secoli XVI-XIX) Christel Radica, Onore, follia e amore: storie di assassini a Firenze (1866-1914) Andrea Sortino, Paranoici e uxoricidi. Tracce dal manicomio criminale di Barcellona Pozzo di Gotto Cecilia Nubola, Uomini che uccidono le donne. Processi e misure di clemenza in Italia tra anni ’40 e ’50 Mauro Giori, Cartoline da un mondo torbido: maschilità, violenza e omosessualità nel cinema italiano del dopoguerra Ricerche Benedetta Calandra, Helen Rodríguez e le sterilizzazioni tra Puerto Rico e Stati Uniti. Una questione di scelta? Valentina Moro, Il femminile tragico e il teatro della parola. La responsabilità e il giudizio nelle Trachinie di Sofocle Interventi Chiara Saraceno, Ricordo di Simonetta Piccone Stella Rubriche Recensioni Azzurra Tafuro, Sul primo femminismo italiano (1865-1925) Resoconti | Open access Paola...

Una lettura perversa del film d’autore

Autore: Slavoj Žižek

Numero di pagine: 280

Lynch e l’oscenità del reale, Tarkovskij e la Cosa, l’horror sociale del nuovo Joker di Todd Phillips. Chi se non Žižek poteva lanciarsi nell’impresa tanto folle quanto affascinante di “smontare” il cinema d’autore per osservarlo nel suo strato più profondo? Con l’irriverenza e la genialità che lo contraddistinguono, il filosofo sloveno mostra come il cinema sia teatro di una straordinaria esperienza del Sublime che, in quanto tale, non può essere colta appieno dalla critica. È nello sguardo che cinema, filosofia e psicoanalisi possono incontrarsi e comprendersi reciprocamente. Questa raccolta di saggi su alcuni dei registi più importanti della storia cinematografica ne è una dimostrazione.

Psycho

Autore: David Thomson

Numero di pagine: 160

Fu realizzato come un film per la tv e completato in meno di tre mesi. L’attrice protagonista veniva uccisa dopo soli quaranta minuti. Non c’era alcun lieto fine. E offriva agli spettatori la scena più violenta che fosse mai stata inclusa in un film americano, accompagnata da un agghiacciante stridio di violini. Non c’era mai stato niente di paragonabile a Psycho, e dopo la sua uscita nelle sale l’industria cinematografica non sarebbe stata più la stessa. In questo saggio breve e illuminante, David Thomson colloca Psycho all’interno della carriera di Hitchcock, illustra il suo impatto sulla psiche collettiva e dimostra come questo film rivoluzionario abbia modificato profondamente la rappresentazione del sesso, della violenza e dell’orrore nel cinema. E abbia alterato, forse, la natura stessa dei nostri desideri e del nostro ruolo di spettatori.

L’universo di Hitchcock

Autore: Slavoj Žižek

Per Žižek, Hitchcock merita di essere inserito a pieno titolo tra i grandi pensatori del secolo scorso. Non solo regista, autore o artista, ma più propriamente pensatore, capace cioè di esprimere, attraverso i suoi film, un intero universo concettuale sistematico, e non solo in senso “post-moderno” allegorico, autoriflessivo, ma anche in senso strettamente “moderno”, nella misura in cui il suo vero e proprio “universo” si struttura tramite principi formali e morali. Attraverso le brillanti analisi di alcuni film del grande regista inglese, Žižek porta avanti con Hitchcock un serrato dialogo su uno dei temi preferiti da entrambi: il rapporto fra lo sguardo e l’oggetto.

Bowie

Autore: Nicholas Pegg

Numero di pagine: 670

David Bowie, alias il Duca Bianco, alias Ziggy Stardust: quarant'anni di carriera tra glam, rock ed elettronica. Questo libro offre il ritratto di un camaleontico performer sempre in viaggio tra ambiguità, genio, droghe, donne e star system. Nicholas Pegg recupera tutto sul musicista britannico e lo riorganizza in un quadro coerente: dall'esplosione cosmica di «Space Oddity» alle vibrazioni dell'ultimo album «Reality».

Hitchcock Disumano

Autore: Andrea Antolini

Numero di pagine: 160

Un libro imprevedibile e prezioso, che affronta in chiave modernissima il lavoro di un cineasta sempre enigmatico, che rivela ad ogni visione nuovi e affascinanti “lati oscuri”. Hitchcock è un interprete originale della società occidentale, analista della coppia - il suo asse portante - rifugio talvolta poco tranquillizzante e oggetto privilegiato di attacchi e di demonizzazioni. “Umano disumano” è la costante di una filmografia tra le più coraggiose e disturbanti della storia del cinema, uno spazio dell’inquietudine che il lavoro di Andrea Antolini ripercorre con passione e attenzione critica. Soprattutto per i molteplici “segni” che Hitchcock traccia con il suo linguaggio limpido e complesso, insieme “facile” e “sperimentale”, comunque sempre unico”.

La zattera di pietra

Autore: José Saramago

Numero di pagine: 288

“La massa di pietra e terra cominciò a muoversi, come una barca che punta al mare di nuovo ignoto” A Cerbère, sui Pirenei Orientali, improvvisamente la terra si spacca, seminando panico e terrore tra gli abitanti. Non si sa per causa di chi o di che cosa, ma ben presto si crea lungo tutto il confine tra Francia e Spagna una frattura così profonda che la Penisola Iberica resta disancorata dal continente europeo e, trasformatasi in un’enorme zattera di pietra, inizia a vagare nell’Oceano Atlantico, verso altri orizzonti e un ignoto destino. Sulla zattera, che rischia di speronare le Azzorre, i protagonisti sono costretti a fare i conti con la loro favolosa e fatale condizione di naviganti, in un clima di sospesa magia, tra eventi miracolosi e oscuri presagi. Le antiche rivali, Spagna e Portogallo, da sempre tenute ai margini dell’Europa, ora che non sono più vincolate a essa potrebbero dirigersi verso l’Africa e le Americhe, cui le lega un antico patrimonio comune di lingua e cultura. La zattera di pietra è la storia di questa incredibile e avventurosa navigazione, scritta con divertita fantasia e con una straordinaria invenzione di grandi e piccoli prodigi.

Nuovo cinema Mancuso

Autore: Mariarosa Mancuso

Numero di pagine: 416

La sua rubrica sul "Foglio" è un appuntamento fisso per critici e appassionati di cinema. Una delle voci più pungenti del giornalismo cinematografico italiano, Mariarosa Mancuso raccoglie in Nuovo Cinema Mancuso il suo personalissimo punto di vista sul meglio (e sul peggio) offerto dal grande schermo negli ultimi anni: da Bright Star di Jane Campion, "mai così brava, neanche in Lezioni di piano", passando per A Single Man di Tom Ford con la sua "estetica da sciampista", fino a Baciami ancora di Muccino ("dopo Mad Men, con che coraggio un regista italiano può ambientare una scena in un'agenzia pubblicitaria?"). Si ride e si ragiona con le 206 recensioni della "criticona", già di per sé piccoli capolavori di stile, asciutti e spietati, serviti con contorno di Popcorn, scoppiettanti commenti che addestrano il lettore a sperimentare contaminazioni e imprevedibili divagazioni. E per riprendere fiato tra un salto pindarico e una stroncatura, Mancuso si concede il tempo di un Intervallo per scrivere a ruota libera su festival, serie tv, trend cinematografici e molto altro ancora. Un libro imperdibile per tutti gli appassionati del grande schermo, un divertentissimo faccia a faccia...

Il salone degli artisti esiliati in California

Autore: Núria Añó

Numero di pagine: 695

Il salone degli artisti esiliati in California è una biografia di Salka Viertel, un’attrice ebrea che emigrò a Hollywood e fu popolarmente conosciuta come la sceneggiatrice dell’attrice svedese Greta Garbo. Inoltre, era proprietaria di un salone a Santa Monica (California), frequentato da molti intellettuali europei in esilio. Salka Viertel fu una donna molto moderna e singolare che si merita un riconoscimento. Nel libro affiorano temi come la presunta bisessualità di Salka Viertel e la quantità di amici rinomati che aveva, per citarne qualcuno Albert Einstein, Charles Chaplin, Sergei Eisenstein, F. W. Murnau, Max Reinhardt, Arnold Schönberg, Thomas Mann, Bertolt Brecht, Greta Garbo, Montgomery Clift... Come Gertrude Stein e altre donne celebri, possedeva un salone letterario per il quale passarono molti scrittori, tra cui Truman Capote, Christopher Isherwood, Gore Vidal e molti altri. Altri temi che troviamo sono la Berlino degli anni’20; il passaggio dal cinema muto a quello parlato visto dalla mecca di Hollywood; l’ascesa di Hitler e le conseguenze che ebbe per il popolo ebraico; l’esilio di intellettuali che non potevano tornare ai loro paesi a causa della...

Fritz Lang Alfred Hitchcock. Vite parallele

Autore: Stefano Sciacca

Numero di pagine: 242

Due grandi maestri del cinema e due percorsi paralleli. Un'analisi appassionata, romanzesca, della vicenda umana, artistica e creativa di due grandi personalità del Novecento cinematografico.

Il terzo uomo

Autore: Graham Greene

Numero di pagine: 196

Lo scrittore Rollo Martins approda nella Vienna occupata dell'immediato dopoguerra e si trova invischiato nei loschi traffici del suo amico d'infanzia Harry Lime. La vicenda viene raccontata dal colonnello Calloway, l'ufficiale dei servizi segreti britannici sulle tracce di Lime.

Depeche Mode

Autore: Antonio Puglia

Numero di pagine: 511

"Diventeremo i Beatles della scena indipendente!", commenta Andy Fletcher all'indomani della prima apparizione a Top of the Pops, 1981. Trent'anni, dodici album e quarantotto singoli dopo, quella profezia oggi appare persino superata. Dalle cantine di Basildon, Essex, agli stadi di tutto il mondo, i Depeche Mode sono semplicemente una delle band più celebri, amate e longeve che si ricordi. La loro musica ha abbattuto generi, convenzioni, pregiudizi, barriere sociali e di costume, in un miracoloso equilibrio tra sperimentazione, integrità artistica ed ecumenismo pop. Musica e vita, musica e vite, attraverso gli ultimi tre decenni e tutti i cambiamenti e le trasformazioni epocali che si sono portati dietro. Viaggiare attraverso i loro testi, dalle ingenuità "sintetiche" di "Speak & Spell", al mestiere maturo e consapevole di "Sounds Of The Universe", equivale a ripercorrere le tappe di una crescita umana prima ancora che artistica o poetica, in cui non è diffìcile riconoscersi. Perché quando Martin Gore parla di amore, sesso, fede, peccato, devozione, desiderio, perversione, amicizia... sta soltanto parlando di noi: adolescenti, uomini, genitori, amanti, santi, peccatori,...

I mille film

Autore: Gianni Volpi

Numero di pagine: 1041

Prefazione di Goffredo Fofi Una guida che non si basa sugli autori, ma sui film. Non una storia del cinema d’autore, ma una summa di ciò che è stato e forse ancora è il cinema, arte e divertimento, evasione e riflessione, sogno e realismo, autorialità e genere, espressione soggettiva e documento sempre più usato da altre discipline. UNA CINETECA IDEALE IN MILLE FILM GRANDI CLASSICI E PICCOLE OPERE FONDAMENTALI PER CAPIRE IL CINEMA

Come luce che tocca ombra

Autore: Angelo Rosati

Numero di pagine: 266

Due testamenti inconciliabili e due donne da trovare per scoprire quale è quella più meritevole del cospicuo patrimonio: è questo il compito che Pietro Mori, scomparso da anni, affida all’avvocato Marco Bacci, nominandolo suo esecutore testamentario. L’avvocato, dopo aver analizzato più e più volte i fogli, senza venirne a capo in alcun modo, decide di indagare su Angela e Valeria. Scopre che Mori le aveva amate entrambe, follemente e, purtroppo, anche contemporaneamente: che quel lascito così ingente sia un modo per farsi perdonare? Ma da quale delle due? Quando Bacci incontra Angela e Valeria, viene, suo malgrado, soggiogato dal loro fascino. Le due, però, hanno intenzione di iniziare una vera guerra, non solo per l’eredità ma anche, e forse soprattutto, per il ricordo dell’uomo che avevano amato. Angelo Rosati è nato a Celano (AQ). Da diversi anni vive a Roma, sua città d’adozione, dove esercita la professione di avvocato. Ama da sempre scrivere, consapevole che farlo, e possibilmente bene, presuppone leggere, e molto. Che gli altri si vantino pure delle pagine che hanno scritto; io sono orgoglioso di quelle che ho letto, osservava sagacemente Jorge Luis...

La politica degli autori seconda parte: i testi

Autore: AA.VV.

Questo libro fa da complemento a quello che raccoglie le interviste ai grandi cineasti del Novecento: nei saggi qui presenti - una selezione dei testi più significativi apparsi suiChaiers du cinéma dal 1953 a oggi - i futuri caposcuola della Nouvelle Vague, affiancati da studiosi autorevoli come Serge Daney e André Bazin, commentano Bergman, Rossellini, Hitchcock e l'intera storia del cinema, fino a Almodóvar e Kitano, decretando la nascita della «politica degli autori», una delle idee critiche che hanno segnato la storia della settima arte, postulando il riconoscimento non del singolo film ma dell'intera opera di un regista. Alternando l'ironia all'analisi filosofica e psicologica, questi saggi prendono in esame capolavori e produzioni minori per mostrare l'evoluzione del concetto di «autore» attraverso il meglio di cinquant'anni di critica cinematografica.

Io, Hitchcock

Autore: Alfred Hitchcock

«I brividi fanno scorrere più velocemente il sangue nelle vene e hanno effetti benefici per chi ha problemi di indigestione, gotta, reumatismi, sciatica e invecchiamento precoce. Il pubblico prospera grazie ai brividi, i registi prosperano grazie al cinema e tutti sono felici». Pare non si prenda troppo sul serio, il maestro del brivido, che in queste pagine di interviste, discorsi, saggi, gioca non solo con gli attori, con le storie e con il pubblico, com’è suo solito, ma anche e soprattutto con se stesso e il proprio personaggio. Gli aneddoti si rincorrono, gli episodi comici si inseguono, ma è meglio non farsi ingannare dalla leggerezza e dal sorriso sornione di Hitchcock: se la scrittura è lieve e brillante, il regista ama intensamente il proprio mondo e vuole che il suo pubblico vi entri appieno, consapevole di tutte le tecniche, i saperi, le logiche, le fatiche, le passioni, di tutti quei segreti che qui Hitchcock svela al suo pubblico, raccomandandosi di averne cura: «Penso di aver rivelato tutti i trucchi del mestiere», dirà. «Trattateli con rispetto». Tra i primi registi a diventare una star, Hitchcock si diverte a giocare con la sua immagine, come fa quando...

L’ombra delle pareti

Autore: Mario D'Agostino

Numero di pagine: 346

L'ombra delle pareti: «Ci sono delle scelte che si fanno in pochi secondi, ma poi si scontano per tutta la vita.» Giulio è un giovane patologo forense, è sposato e ha una figlia. Fin qui tutto lineare, soprattutto per lui, che afferma di preferire le regole e temere le eccezioni. Eppure, una sera, tutto cambia. Un nuovo caso da seguire: un incendio in cui rimangono uccise due donne sconvolgerà la sua intera esistenza. L'eccezione che conferma la regola è lì, davanti a lui. Questa eccezione ha il nome e il volto di Sofia. "Lascia perdere questa storia", continua a ripetersi ossessivamente Giulio. Ma la vita non è quasi mai lineare come si vorrebbe fosse, e le persone che si incontrano non sono solo esseri viventi ma percorsi, storie che si intrecciano alle nostre. Inesorabilmente.

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