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Il sognatore sveglio

Autore: Lucilla Lijoi

Intellettuale proteiforme e caleidoscopico, Alberto Savinio si è mosso con intelligenza e arguzia tra le maglie camaleontiche della cultura italiana in una delle fasi più drammatiche della storia del nostro paese, e cioè il periodo che intercorre tra gli “anni del consenso” e l’inizio della guerra civile. In questo libro Lucilla Lijoi ricostruisce l’itinerario dell’artista nel decennio 1933-1943, attraverso l’analisi dell’attività letteraria, critica e giornalistica di un uomo in bilico tra coazione e consenso, autonomia ed eteronimia della figura dell’intellettuale. Il lavoro, affrontato mediante l’indagine del materiale d’archivio e lo studio della collaborazione di Savinio ai periodici di epoca fascista, è altresì corredato di un’appendice bibliografica per gli anni in oggetto. A emergere è la fisionomia di un percorso che, avviatosi nell’alveo della “nuova civiltà italiana” immaginata da Mussolini, sfocia in un sostenuto e programmatico antifascismo, che Savinio interpreta alla luce di un originalissimo “neoumanesimo surrealista”.

Enrico Filippini a trent’anni dalla morte

Autore: Massimo Danzi , Marino Fuchs

Un’indagine a tutto campo sul lavoro culturale di Enrico Filippini (Cevio 1932 - Roma 1988), sullo sfondo di anni decisivi (1950-1990) per l’apertura dell’Italia a un orizzonte internazionale. I dodici contributi esplorano gli esordi di Filippini in Ticino; l’incontro a Milano con Antonio Banfi, Enzo Paci e la fenomenologia; il lavoro nell’editoria; la sua importante mediazione tra la cultura mitteleuropea e quella italiana, attraverso la traduzione di Husserl, Benjamin, Binswanger. Meno noti, e qui per la prima volta approfonditi, i rapporti con la Francia, la Spagna e l’America latina. Documenti e testimonianze inedite chiariscono l’attività letteraria di Filippini e il ruolo d’intermediario che ebbe tra l’editoria e la Neoavanguardia, importante per la fondazione del Gruppo 63. Emergono inoltre nuovi elementi sulla produzione giornalistica di Filippini a “la Repubblica”, articoli che, come pochi altri, hanno saputo raccontare la “cultura della crisi” e il “moderno”.

Nella scatola nera

Autore: Fabrizio Miliucci

Diviso in due parti, Motivi e Autori, il libro commenta il corpus critico-giornalistico di Giorgio Caproni, composto da una lunga collaborazione giornalistica condotta, fra gli anni Trenta e Ottanta, con quotidiani e riviste come “La Nazione”, “La Fiera letteraria”, “Il Politecnico” etc. Nella prima parte si è scelto di approfondire i temi che costituiscono il tentativo più impegnato da parte del poeta di prendere parola come critico, e cioè il ragionamento sul valore intrinseco della parola, gli articoli dedicati alla “linea ligustica” (ovvero ligure) della poesia italiana, i reportages sulle periferie di Roma, gli scritti sociali, etc. Nella seconda parte ci si occupa invece della lettura ininterrotta con cui Caproni attraversa un’ampia zona della poesia e della prosa italiana e non, dedicandosi ad autori come Luzi, Sereni, Gadda, Rebora, Betocchi, Pasolini e molti altri. Recuperare in uno sguardo d’insieme questo materiale (raccolto nel 2012 dall’editore Aragno in 4 volumi) significa approfondire la geografia dello scrittoio caproniano e avere uno spaccato inedito della letteratura novecentesca.

L’ultima poesia

Autore: Gilda Policastro

È il 2003 quando Edoardo Sanguineti, nel quarantennale della Neoavanguardia, pronuncia la battuta: “Dopo di noi, il diluvio”. Questo libro vuole rimettere in circolo (e in discussione) quella provocazione-profezia, per interrogarsi sull’eredità della Neoavanguardia tra i poeti nati a partire dagli anni Cinquanta e Sessanta, in relazione a modelli, forme, strumenti del “fare” poesia. E come si fa poesia nel nuovo millennio? Con le emozioni, i paesaggi, la rima fiore-amore, anche se il poeta non va più in carrozza ma in car2go? Nel 1961 Nanni Balestrini, antesignano del cut-up, inventa un algoritmo per ricombinare stringhe di testo al calcolatore. Un’eredità raccolta, oggi, soprattutto da poeti che ripensano alla poesia (anzi, alla scrittura o alle scritture) come un campo aperto di verifica e di possibilità. Non come ambito separato, quindi, ma fertilmente contaminato da linguaggi e contesti del presente, andando dalla videoarte a Instagram. Ne deriva un’adesione (o una resistenza) delle parole alla realtà, tanto più autentica quanto più (appare) sofisticata e schermata, anche per effetto di un confronto incessante con altri modelli, fuori dai nostri confini:...

Firmati col mio nome

Autore: Mattia Pini

Questo studio, partendo da alcune migliaia di lettere d’amore, prevalentemente inviate da grandi personalità della cultura italiana del XX secolo (senza però dimenticare gli scriventi contemporanei, persino quelli alle prese con il mondo digitale), tenta di rintracciare le chiavi linguistiche del cuore. Focalizzando l’attenzione sul serbatoio di immagini topiche al quale attingono gli innamorati alle prese con le parole ardenti, Mattia Pini riconduce la fenomenologia d’amore epistolare ad alcune invariabili linguistiche: lessemi, morfemi, sintagmi e figure retoriche.

Edo500

Autore: AA. VV.

Edoardo Sanguineti è stato un intellettuale a tutto tondo che, a novant’anni dalla nascita e a dieci dalla morte, non smette di sorprendere. Edo500 ne indaga il duraturo e proficuo rapporto col Cinquecento italiano, in particolare con Ariosto, Tasso, Folengo, Bruno, Aretino e Bandello. La prima parte del volume affronta la narrativa, la poesia, la lingua, la lessicomania, l’ideologia e le referenze iconografiche di Sanguineti e accoglie sei contributi critici di studiosi sanguinetiani di lunga fedeltà o di nuova generazione: Erminio Risso, Clara Allasia, Chiara Tavella, Giordano Rodda, Gian Luca Picconi e Aurora Conde Muñoz. Grazie al lavoro e col commento di Stefano Verdino, Eleonora Sartirana e Lorenzo Resio, la seconda parte colleziona materiali inediti, rari o per la prima volta trascritti, commentati e pubblicati in volume: un’orazione-omaggio per Tasso, un’intervista radiofonica, delle video-lezioni su Ariosto, su Tasso e sul Cinquecento, una lettura a teatro dell’Orlando furioso e alcune schede lessicografiche per il Grande Dizionario della Lingua Italiana.

Cosa capita nel mondo

Autore: Edoardo Sanguineti , Enrico Filippini

Le lettere tra Edoardo Sanguineti ed Enrico Filippini testimoniano una collaborazione che incise notevolmente sulla stagione culturale degli anni Sessanta, toccando gli ambiti dell’editoria, della neoavanguardia e del Gruppo 63, della traduzione e della critica militante. Filippini, eccezionale mediatore culturale tra l’Italia e la cultura mitteleuropea, lavorando presso Feltrinelli si impegnò ad aggiornare il panorama letterario italiano attraverso la traduzione della letteratura tedesca del Gruppo 47.

Il codice gestuale nella Commedia

Autore: Mario Cimini

Punto centrale di questa raccolta di studi è l’indagine sulla comunicazione non verbale, ossia sul codice gestuale e prossemico nella Commedia. Si tratta di un tema solo marginalmente toccato dalla critica, che tuttavia può fornire utili indicazioni per illuminare sotto una luce nuova aspetti non trascurabili della poesia di Dante, senza dimenticarne i valori estetico-culturali e il senso della sua attualità. L’analisi si avvale di una metodologia fondamentalmente semiotica, ma che contamina liberamente categorie ermeneutiche a sfondo psicologico, antropologico e linguistico. Cimini inoltre fornisce un’interessante lettura dell’XI canto del Paradiso e propone alcuni interventi che insistono sulla ricezione della Commedia nella cultura italiana ed europea dell’Ottocento. In particolare si sofferma sulla cosiddetta interpretazione esoterica del poema, con un’attenzione precipua alle teorie del suo maggiore sostenitore, Gabriele Rossetti.

Goffredo Parise

Autore: Elisa Attanasio

Il saggio esplora l’opera di Goffredo Parise (Vicenza, 1929 – Treviso, 1986) a partire dalla centralità della percezione e della visione, quali dispositivi della scrittura capaci di riflettere l’atto originario di apprensione del mondo. Per indagare tali questioni, l’autrice forza i confini prettamente letterari per sondare terreni vicini alla filosofia (Maurice Merleau-Ponty per il rapporto con la fenomenologia e François Jullien in relazione all’Oriente), all’antropologia del visivo e alla critica d’arte (Georges Didi-Huberman). L’analogia con la riflessione filosofica – ovvero la possibilità di rileggere l’opera parisiana attraverso la lente del primato percettivo – e l’affinità con la pratica pittorica testimoniano la necessità di superare frontiere tipicamente letterarie e l’esigenza di utilizzare strumenti interpretativi provenienti da altri campi di indagine.

La modernità letteraria e la poesia italiana d’avanguardia

Autore: Fausto Curi

In questo libro la poesia italiana d’avanguardia viene esaminata come insieme di scrittori e di esperienze, in un’analisi che va da Lucini a Sanguineti, da Marinetti a Balestrini, da Palazzeschi a Porta. L’indagine si sofferma soprattutto sugli aspetti tecnici e formali del lavoro dell’avanguardia, ma disegna al tempo stesso un ampio quadro storico e teorico della modernità letteraria, con un pertinente ragguaglio degli antecedenti più significativi, ossia la riflessione critica e il lavoro verbale di Poe e Baudelaire, di Rimbaud e Mallarmé, di Eliot e Valéry, di Artaud e Brecht, le analisi di Marx e i risultati raggiunti da filosofi e scienziati quali Nietzsche, Freud, Benjamin e Adorno, che con le loro ricerche hanno variamente stimolato e corroborato, anche per contrasto, l’attività letteraria.

Lettere a un compagno

Autore: Edoardo Sanguinetti

Il libro raccoglie le lettere scritte in quasi cinquant’anni da uno dei massimi poeti del nostro tempo, Edoardo Sanguineti, a Fausto Curi, che, oltre che suo amico, è stato un lettore assiduo dei suoi libri e un critico attento delle sue poesie. Fin da una prima lettura le lettere si rivelano un documento prezioso sia per lo storico sia per il lettore comune. In esse, infatti, oltre a raccontare alcuni episodi particolarmente interessanti o dolorosi della propria vita, Sanguineti dichiara la poetica che è alla radice della sua poesia e analizza la struttura e il senso di alcune delle sue opere più importanti. Letteratura, politica, viaggi, quotidianità emergono di continuo da queste pagine spesso affascinanti.

Le muse ermetiche

Autore: Mauro Ruggiero

“L’esoterismo è parte integrante del patrimonio culturale delle società occidentali. Essendo la letteratura espressione diretta della cultura di un’epoca, ne deriva che questa e il pensiero esoterico debbano necessariamente entrare in contatto in qualche momento del loro sviluppo storico. Nel periodo a cavallo tra Ottocento e Novecento si ebbe in Italia un intreccio particolarmente fecondo tra questi due rami dell’albero della conoscenza umana, i cui frutti diedero nuova energia al rinnovamento culturale in atto sulla penisola. Questo lavoro si inserisce in quel filone di studi sull’esoterismo occidentale il cui scopo è chiarire i rapporti esistenti tra l’occultismo e la letteratura italiana, in questo caso specifico tra XIX e XX secolo. In questo periodo, infatti, l’interesse per la dimensione occulta della realtà da parte di autori e intellettuali (tra cui spiccano i nomi di Pirandello, D’Annunzio, Pascoli, Capuana, Fogazzaro, Onofri ecc.) non fu solo una moda passeggera o un fenomeno di importanza marginale, ma il segno evidente di un interesse profondo e tale da influenzare in modo significativo la loro produzione letteraria e la cultura del tempo.”

Critica del testo (2002) Vol. 5/3

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 317

Ricordo di Giorgio Brugnoli, di Fabrizio Beggiato (p. 639) Lavori in corso Giorgio Brugnoli, L’invidia di Pier della Vigna (p. 643-654) Alvise Andreose, La lingua del frammento VA del Milione (ms. 3999 della Biblioteca Casanatense di Roma). Studio linguistico (p. 655-668) Il testo ritrovato Eleonora Carinci, Una lettera autografa inedita di Moderata Fonte (al granduca di Toscana Francesco I) (p. 671-681) Giuseppe Tavani, L’intollerabile precarietà del testo (il testo ritrovato di Eça de Queiros) (p. 683-692) Recensioni Enrico Zimei, Carlo Pulsoni, Repertorio delle attribuzioni discordanti nella lirica trobadorica (p. 695-702). Corrado Bologna, Dante Alighieri, Rime, a cura di Domenico De Robertis (p. 703-720). Elisabetta Sarmati, Stefano Arata, Textos, géneros, temas. Investigaciones sobre el teatro del Siglo de Oro y su pervivencia, a cura di F. Antonucci (p. 721-732) Schedario romanzo Elenco dei periodici spogliati (p. 735) Linguistica (p. 737) Letterature (p. 761) Varia (p. 761), Storie letterarie e antologie (p. 800), Provenzale (p. 802), Francese (p. 823), Italiano (p. 849), Castigliano (p. 900), Catalano (p. 912), Portoghese (p. 915), Da Internet (p. 918). Riassunti - ...

L’influenza spagnola del 1918-1919

Autore: Francesco Cutolo

Numero di pagine: 320

«Si muore senza medici, senza preti, senza suono di campane, senza visita di parenti per paura di infettazione. Speriamo che cessi altrimenti quando vieni a casa non troverai più nessuno abitante», sono le parole utilizzate da un contadino molisano per descrivere l’infierire della “spagnola”. Sono scene drammatiche che si ripetono in altre parti d’Italia, d’Europa e del globo. «Mai dalla “Morte nera” una tale piaga aveva invaso il mondo», scriverà il «New York Times». La pandemia del 1918-1919 ha effetti devastanti sulla popolazione mondiale, già provata dalla Grande Guerra. La quotidianità di donne e uomini viene sconvolta. I morti nel mondo sono 100.000.000, secondo alcune stime, in gran parte ventenni e trentenni. Eppure, l’influenza ha lasciato flebili tracce nella memoria pubblica. «Le cifre della “spagnola” sono incomparabilmente superiori», ha scritto Bianchi nel saggio introduttivo, alle statistiche di altre tragedie novecentesche «mentre le pagine dedicate all’umanità colpita dalla pandemia di un secolo fa restano nettamente inferiori. La quantità è anche qualità. Quella lunga «fila di zeri» attende giustizia in sede storica. Il...

Prima e dopo il 1909 : riflessioni sul futurismo ; atti della giornata di studi, Università di Genova, Facoltà di Lettere e Filosofia, Aula Magna, 23 febbraio 2010

Autore: Massimo Bacigalupo , Università degli Studi di Genova. Facoltà di Lettere e Filosofia [VNV]

Numero di pagine: 156

Linguaggi settoriali e specialistici

Autore: Società internazionale di linguistica e filologia italiana. Convegno

Numero di pagine: 564

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