ANNO 2019 L'AMBIENTE
Autore: ANTONIO GIANGRANDE
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Noi siamo quello che altri hanno voluto che diventassimo. Facciamo in modo che diventiamo quello che noi avremmo (rafforzativo di saremmo) voluto diventare.
Comprises catalogue entries, notes and information on books publ. in Pavia (Lombardy) in first 30 years of 17th cent.
Life and prayer; with an introduction by Gianfranco Ravasi.
Oggetto di questo libro è la storia dei notai e del notariato nello Stato pontificio nel periodo, denso di rivolgimenti e di svolte, che va dall’età giacobina all’Unità. La ricerca si situa al crocevia di più tematiche e filoni storiografici, inserendosi nel vivace dibattito che ormai da un ventennio investe le interpretazioni consolidate del nostro Risorgimento. D’altra parte i notai dello Stato pontificio, per la loro specificità professionale e per il loro stretto rapporto con il potere, offrono un punto di osservazione privilegiato per lo studio della storia socio-politica del “lungo Ottocento”. Nel testo si tracciano le vicende di questo particolare segmento della borghesia a partire dall’età napoleonica, che ridisegna la mappa non solo geo-politica, ma anche sociale dell’antico Stato e favorisce l’immissione di “uomini nuovi” al governo della periferia, da ora non più appannaggio assoluto del patriziato. In un’età della Restaurazione indubbiamente più vivace di quanto non venga generalmente tramandato, i notai partecipano in prima linea all’incontro-scontro fra le élites vecchie e nuove per la conquista dell’agone politico municipale, in...
Siamo agli albori degli anni Ottanta, quando un gruppetto di metallari inglesi, brutti, sporchi e cattivi, pubblica un paio di album destinati a cambiare la storia del metal. La semina dei Venom attecchisce in breve tempo negli Stati Uniti con Metallica e Slayer, ma sarà l’Europa – insieme al Brasile – a offrire la declinazione più brutale e violenta per sonorità, testi e immagine proposti. L’Italia si inserisce alla perfezione nel contesto europeo dominato da gruppi tedeschi e scandinavi, fornendo un contributo fondamentale e universalmente riconosciuto allo sviluppo in senso estremo del metal di quegli anni. Autentici capofila del movimento sono i milanesi Bulldozer, cui non a caso è dedicata la prima scheda di questo testo, e i genovesi Necrodeath, seguiti a stretto giro dai catanesi Schizo, anche a dimostrazione che l’intero territorio nostrano è in pieno fermento. Un posto di rilievo in questa storia lo guadagnano anche i bresciani In.si.dia, i più orientati verso il sound Bay Area, tra i grandi, nonché i soli ad aver raccolto un ampio seguito, pur optando per testi in italiano. Ma come dimenticare il thrash tecnico dei piemontesi Broken Glazz, lo speed dei...
I ragazzi che incontriamo in queste pagine sono figli della guerra e della fame. Arrivano dalle valli, dall’Italia contadina e operaia, dalla provincia, dalla nebbia: molti dal profondo Nord. Hanno famiglie numerose e biografie radicate in un Paese oggi perduto: padri inflessibili e madri provvidenziali, collegi, orfanotrofi, seminari, lavori precoci in fabbrica o in fonderia. Uno di questi ragazzi viene dal Brasile, crede alla magia, ed è stato riserva del giocatore più forte del mondo. Il più famoso di loro diventerà una leggenda in vita: l’uomo che ha segnato più goal con la maglia della Nazionale. Il suo nome è Gigi Riva e questa è la storia del Cagliari che nel 1970 vinse lo scudetto portando, come scrisse Gianni Brera, al «vero ingresso della Sardegna in Italia». Sedici campioni, guidati da un guru-filosofo ironico e geniale, capaci di cogliere una vittoria contro ogni pronostico: in barba ai vincoli economici, ai rapporti di potere, alle gerarchie e addirittura alla geografia. In questo libro che è insieme racconto mozzafiato e serrata inchiesta, Luca Telese fa parlare i protagonisti in interviste esclusive, ripercorre i momenti più emozionanti, le figure...
La Bibbia come straordinaria scuola di umanità. E di fragilità. I personaggi della Bibbia si affannano e lavorano, s'innamorano e combattono, mentono e tradiscono, uccidono e vengono uccisi, desiderano e sognano, mangiano e si emozionano: sono, dunque, come gli uomini e le donne di ogni tempo e di ogni luogo, di ieri e di oggi, chiamati a fare i conti con la fragilità dell'essere umani. Questa è la chiave di lettura con cui Brunetto Salvarani ci presenta alcune figure del libro sacro agli ebrei e ai cristiani. Nelle sue pagine incontreremo la paradossale riluttanza del profeta Giona, le fatiche di Noè, l'ansia febbrile del patriarca Giacobbe, la solitudine ferita di Giobbe, lo sguardo perso nel vuoto di Qohelet/Salomone, le delusioni a ripetizione di Gesù e i tormenti dei primi cristiani. In un percorso che mescola l'antica sapienza della Bibbia e la nostra odierna condizione esistenziale, guarderemo alla Sacra Scrittura come un lungo, lento e faticoso esercizio a riconciliare l'umanità con la propria debolezza, la propria finitezza, le proprie cicatrici. Senza scansarle. Senza trovare rifugio in universi consolatori, in comodi ma improbabili Dio-tappabuchi, cercando di...