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Lezioni di giardinaggio planetario

Autore: Lorenza Zambon

Numero di pagine: 144

Lorenza Zambon è «attrice giardiniera»: porta in scena uno spettacolo che si fa con vasi e semi e sta nel bagagliaio di una macchina, che si può portare ovunque e costa così poco che qualche volta si può anche regalare... Racconta quei miti moderni come l’Arboreto salvatico di Mario Rigoni Stern o l’Uomo che piantava gli alberi e altri che ha trovato lei e che devono essere diffuse, come quella del signor Nandino di Antignano che è un contadino e che ha salvato il mais «otto file» con il lavoro di una vita e ci mette tre parole a farti capire quello che c’è da capire sulle multinazionali dei semi e sulla guerra che c’è in corso, o quella di una signora inglese che si chiama Joyce e che l’ha introdotta alla magnifica pratica del «guerrilla gardening».

Un pezzo di terra tutto per me

Autore: Lorenza Zambon

Numero di pagine: 96

In cima a una collina nel Monferrato c'è il pezzo di terra dove, un giorno, è approdata Lorenza Zambon con un piccolo gruppo di artisti, «in cerca di casa e di teatro». La casa c'era, anche se diroccata; gli alberi avevano quasi cento anni, il pozzo e la cisterna molti di più, ma in decenni di abbandono tutto era stato invaso e ricoperto da un intrico di vegetazione. Il primo gesto dei nuovi arrivati, dettato dalla paura di quella natura primordiale, fu ripulire, ridisegnare, svuotare. In quel vuoto prese forma il teatro; il pezzo di terra divenne, come avrebbe detto Hermann Hesse, una creazione. Un giardino. Alla scoperta di questa terra e della sua essenza più profonda ci guida Lorenza Zambon nelle pagine dense e allo stesso tempo limpide di questo libro. Nel suo microcosmo «lungo novantaquattro passi» incontriamo stagioni e personaggi, umani, animali e naturalmente vegetali, i loro colori, forme, profumi. Cose buffe e cose misteriose, come i vermi, la luna, l'aria; come la bellezza, il tempo, la storia e il mistero dell'appartenenza al nostro essere qui, e ora. Nel pezzo di terra ora è tracciato un sentiero, per sentirsi liberi, creativi e ritornare bambini mentre si...

VERDEGGIANDO

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 240

Nel 2008 Pia Pera (1956-2016) esordisce sulla Domenica del Sole 24 Ore con un articolo in difesa delle erbacce. Nasce così la rubrica Verdeggiando, qui raccolta integralmente. A partire da libri, luoghi, persone che incontra, Pia Pera parla di giardini, ma soprattutto di molto altro. I suoi articoli sono piccoli saggi in difesa della libertà, apologhi della spontaneità, gioiose celebrazioni dell'intelligenza vegetale e umana. Il lettore che non la conosce la scoprirà in una veste non minore e chi la conosce non finirà di sorprendersi.

Filosofia Vegetale

Autore: Lorenzo Buonomo

Numero di pagine: 136

Il libro nasce dal dialogo fra quattro amici uniti dall'amore per il giardinaggio dove raccontano "l'idea di giardino" che ognuno di loro ha. Un libro di pensieri sulla morale del mondo umano, posta a confronto con quella del mondo vegetale. Un libro nato per gioco dai quattro amici molto avanti nell'età, che alla domanda: "quando si invecchia si smette di giocare?" rispondono: "è quando si smette di giocare che si invecchia". Pensieri nel giardino-bosco, che si intrecciano nel difficile giardino della vita sognato, immaginato, voluto... a volte tristemente deludente. Ma nel giardino-bosco – che spesso ci sorprende, ci aiuta, ci salva – si trova la ragione della vita nel tempo . Perché sempre... "c'è tempo", come canta nella sua bellissima canzone Ivano Fossati, ma spesso è anche opportuno chiedersi "tu, quanto tempo hai?" come Roberto Vecchioni nella sua canzone altrettanto bella.

L'Italia è un bosco

Autore: Tiziano Fratus

Numero di pagine: 216

Gli alberi delle nostre città: li sfioriamo, talvolta li tocchiamo, ma non li conosciamo. Nel bel libro di Tiziano Fratus si racconta del superlativo patrimonio naturale che abbiamo sotto gli occhi: anche le nostre città sono piccole oasi. Antonio Pascale, "Corriere della Sera" Il tronco a campana rovesciata, quindici metri alla base, di 600 anni, nel Parco dei Castagni secolari in Emilia Romagna; gli alberi delle specie esotiche, come il Ficus macrophylla australiano di piazza Marina a Palermo, messo a dimora nel 1863; oppure le sequoie imponenti del Parco Burcina, a Pollone presso Biella, piantate per celebrare lo Statuto Albertino… Sono presenze preziose quelle che incontriamo inoltrandoci per i più sperduti sentieri, negli angoli inattesi dei parchi, nelle ville e negli orti botanici delle nostre città guidati da Tiziano Fratus. Andrea Di Salvo, "Alias" Tiziano Fratus da anni racconta con passione gli alberi, in Italia e in giro per il mondo. L'Italia è un bosco è uno scrigno di meraviglie e di memorie ancestrali. Darwin Pastorin, "L'Huffington Post"

Dagli otto anni agli ottantotto

Autore: Greta Salvi

Numero di pagine: 288

Il teatro per bambini e ragazzi del Piccolo Teatro di Milano Il libro tratta degli spettacoli per bambini e ragazzi prodotti dal Piccolo Teatro di Milano nel corso della sua storia, dalla fondazione (1947) alla stagione 2017/18. Seguendo un ordine cronologico, con una scansione per decenni, ciascuno spettacolo viene analizzato nei suoi elementi contenutistici, performativi e registici e contestualizzato all’interno dell’andamento del teatro-ragazzi in Italia nel periodo di riferimento. Completa il volume una significativa galleria fotografica a colori.

L'orto di un perdigiorno

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 209

Quando ci siano fuori ad attenderci un orto o un giardino, non si vorrebbe far altro. È la pace. Un senso di pienezza. Quella beatitudine che fa assaporare il vento, le nuvole nel cielo azzurro, il pendio di una collina, uno scroscio di pioggia. Quasi si ha pudore di riconoscersi appagati per così poco. Più facile sfoggiare tutto quello che ci hanno condizionato a desiderare ma non è mai servito a renderci felici. Cedendo a un desiderio che aveva da sempre, quello di vivere in campagna, l’autrice si trasferisce in un podere. Dove si scopre analfabeta. Nel senso: non sa fare assolutamente niente. Ma non si scoraggia, anzi: intuisce che inizia lì l’avventura che la porterà a una terra sconosciuta, o meglio: alla terra. Occupandosi di alberi da frutta e ortaggi, impara a conoscere il mondo naturale, intreccia nuove amicizie, trova maestri che le trasmettono la loro esperienza. Soprattutto, scopre una felicità che non aveva mai assaporato e prova il desiderio di raccontarla. Chissà se, avvertiti di questa felicità, ci accorgeremo di avere bisogno di infinitamente meno per sentirci appagati. Di essere più liberi di quanto crediamo, che invertire il senso di marcia,...

La virtù dell'orto

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 144

«L'opera di Pia Pera è un canto d'amore per le forze delle vita.» Nicola Gardini Due passi in giardino, cesoie alla cintola. Qui un rametto da potare, là un pomodoro da legare. Sugo di more di gelso mature, velluto di pesche e albicocche, un profumo inebriante. Se l’umore del risveglio era nuvoloso, uscire di casa e immergersi in un corpo a corpo con la natura non può che aiutarci a uscire da noi stessi, da quel crampo mentale notturno che ci aveva lasciati intorpiditi, fiacchi svogliati depressi. Fuori, un mondo intero che ha bisogno delle nostre cure e dei nostri gesti ci attende: un terreno incolto in cui lanciare manciate di semi, un davanzale dove stanno allineati bei vasi di coccio, una siepe dove ospitare uccelli o un orto da cui farsi nutrire. «Lavorando in giardino» dice Pia Pera in queste pagine, «si rafforza in modo molto rasserenante la connessione tra azione e risultato. L’esatto contrario della depressione, quel misero stato in cui si ha l’impressione che nessuna nostra iniziativa approderà mai a qualcosa di bello». Un libro dove andare a passeggiare quando il buon umore ci volta le spalle, perché in giardino, luogo di operosa e nutriente bellezza,...

Giardino&orto terapia

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 128

Due passi in giardino, cesoie alla cintola. Qui un rametto da potare, là una zucca da legare. Sugo di more mature, velluto di pesche e albicocche. Uno spazio di verde si apre nell’anima, un bisogno prepotente che ci spinge a cercare altri spazi, luoghi fisici in cui ripetere quei gesti così efficaci: dissodare, piantare, annaffiare, potare. Un mondo intero di cui prendersi gioiosamente cura: che sia un incolto in cui lanciare manciate di semi o un giardino anche di soli vasi, un terreno abbandonato cui permettere di diventare bosco o una siepe dove ospitare uccelli, un orto fiorito da cui farsi nutrire. Filosofi e pensatori contemporanei hanno concepito e promosso la cura del giardino per restituire al mondo la sua anima vegetale, senza cui nessun animale potrebbe sopravvivere.Pia Pera, scrittrice e giardiniera appassionata, racconta come riconnettersi alla rete della vita, ristabilire il corpo a corpo con la natura, attraverso semplici gesti d’affetto verso la terra e le sue creature.

La bellezza dell'asino

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 256

Lo stato di natura ha sempre abitato tra le pagine di Pia Pera: è il luogo in cui ci si mette a nudo e ci si muove con dolce disinvoltura, dove il desiderio fa sentire con forza il suo richiamo e dunque gli esseri umani, ricomponendo la frattura tra l‘essere e l’apparire, sono in contatto profondo con la vita. In tarda età Pia Pera ha sperimentato questo sentimento di unione tra le piante, che fossero quelle del suo giardino o di un parco, di un bosco o di una siepe cittadina. Nel suo esordio narrativo, cinque racconti pubblicati nell’aprile del 1992 da Marsilio col titolo La bellezza dell’asino, lo stato di natura si crea nelle relazioni d’amore che sono in grado di innescare il sogno – quello shakespeariano, della notte di mezza estate –, un sogno leggiadro e surreale, screanzato e coltissimo, inebriante e ribelle, che mostra ogni tanto una giusta vena di onirica malinconia. Tre racconti inediti arricchiscono questa nuova edizione: sono racconti della maturità, più contemplativi, dove l’azione giocosa e spensierata ha lasciato il passo alla riflessione. Ma è sempre la vita sognata che viene messa in scena, quella vita che cerca ovunque la bellezza. Pia Pera...

Diario di Lo

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 432

«Lo, in una sorta di on the road cinematografico, parla delle bambine dure di oggi che mettono in crisi la soggettività maschile. Un'operazione temeraria ma pienamente riuscita.» Angela Azzaro «Un libro spavaldo e commovente.» Livia Manera Ci sono personaggi, nei romanzi, che non parlano mai, sono raccontati da altri, visti dall’esterno. Succede a tutti di avere il desiderio di sentirne la voce per poter afferrare la storia anche dal loro punto di vista. Così è successo a Pia Pera che, agli inizi degli anni Novanta del secolo scorso, quando era una promessa della letteratura italiana, ha tirato fuori dalle pagine di un capolavoro amatissimo la coprotagonista, la Lolita di Nabokov raccontata da Humbert Humbert, e l’ha messa sulla scena del suo primo, e unico, romanzo, facendola parlare in prima persona, mostrandoci la sua versione dei fatti. Che non è quella della vittima di un pedofilo ma d un’adolescente in rivolta contro il mondo degli adulti, che lotta con ogni mezzo – lecito o illecito – per sopravvivere nella realtà cruda in cui si trova: e quindi è seduttrice e sedotta, matura e infantile, cinica e ingenua, ribelle e idealista. Ma soprattutto è sfrontata ...

Il giardino che vorrei

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 176

«Il giardino che vorrei mi sarebbe piaciuto leggerlo all’inizio, quando ho avuto a mia disposizione un podere: ero piena d’amore e d’entusiasmo, ma le mie idee erano quanto mai vaghe. Adesso sarei pronta a ricominciare da capo, non fosse che - nel frattempo - mi sono affezionata al mio, seppure imperfetto, giardino». Così Pia Pera racconta cosa l’ha spinta a scrivere queste pagine: accompagnare chi intraprende l’avventura con la terra considerando nove scenari possibili: acqua , sole, ombra, mare, pianura, collina, montagna, città e orto. A ciascuna evocazione di queste nove “scene primarie” segue un “dietro le quinte” dove si suggerisce come realizzare i nostri desideri botanici: che piante scegliere, come ospitarle al meglio. Sono i consigli e i punti di vista di una scrittrice che trafficando all’aria aperta ha trovato serenità e saggezza, desiderio e appagamento, spiritualità e concretezza. E l’ispirazione più potente per la sua straordinaria e sensuale produzione letteraria.

Al giardino ancora non l'ho detto

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 224

«L’eleganza della scrittura e del mondo di Pia Pera mi hanno sempre affascinato, ma questo libro è unico e pieno di grazia. Un grande, coraggioso regalo». Daria Bignardi «Pia Pera ritaglia dai bordi della malattia – sua, ma anche dell'essere umano in quanto tale – una terra di luce e di libertà». Chiara Gamberale «Un libro dolente e luminoso». Michele Serra, la Repubblica «Questo libro di Pia Pera è splendido.» Nicola Gardini, Sole 24 ore Per molti versi, avrei preferito non dover pubblicare questo libro, che non esisterebbe se una delle mie scrittrici preferite – non posso nemmeno incominciare a spiegare l’importanza che ha avuto nella mia vita, professionale ma soprattutto personale, il suo Orto di un perdigiorno – non si trovasse in condizioni di salute che non lasciano campo alla speranza. Eppure. L’orto di un perdigiorno si chiudeva con una frase che mi è sempre sembrata un modello di vita, un obiettivo da raggiungere: «Ho la dispensa piena». Oggi questa dispensa, forse proprio grazie alla sua malattia, Pia ha trovato modo di aprircela, anzi di spalancarcela. E la scopriamo davvero piena di bellezza, di serenità, di quelle che James Herriot ha...

Apprendista di felicità

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 256

«Coltivando la pace interiore in un orto casalingo, per magia ci possiamo ritrovare ad aver contribuito alla pace sociale... Pia sapeva bene che prendersi cura di fiori e ortaggi non è solo un gesto giardiniero, ma aiuta anche i cuori più aridi a coltivare la propria anima.» Io Donna - Serena Dandini Dal 2006 al 2016, Pia Pera ha tenuto una rubrica per Gardenia, la più importante rivista italiana sui giardini. Era ospitata nell’ultima pagina e portava il titolo di «Apprendista di felicità»: raccontava incontri, riflessioni, esperienze ed emozioni in giardino. Questa rubrica – seguitissima dai lettori che cominciavano a sfogliare il giornale dal fondo – discendeva dal suo primo libro sul giardino, L’orto di un perdigiorno, che aveva dato appunto avvio all’apprendistato di questa ortolana improvvisata: Pia Pera aveva lasciato l’inquietudine della metropoli per rifugiarsi nel podere di famiglia e costruire dal nulla il Suo giardino, coltivare sé stessa, riempire la dispensa di ortaggi e serenità. Dalla fioritura delle rose a Wislawa Szymborska, da una potatura ardita a Masanobu Fukuoka, dall’esaltazione dei temporali agostani a Madame de Lafayette, dalle...

Contro il giardino

Autore: Antonio Perazzi , Pia Pera

Numero di pagine: 168

Cosa vuol dire essere dalla parte delle piante ma contro il giardino? Sulla scia di un senso di saturazione di fronte a spazi verdi sopraffatti dal design e dal mercato, dove le piante vengono trattate come oggetti, violate nei loro tempi e modi di crescita, piegate alle mode col loro ordine effimero, una scrittrice e un paesaggista iniziano uno scambio epistolare. Di lettera in lettera emerge una poetica che, attraverso la cura del paesaggio e del patrimonio botanico, osa un'intensa dichiarazione d'amore per il giardino inteso come il luogo privilegiato dove si rinnova il nostro dialogo interiore con la natura, ricordandoci quanto noi stessi ne facciamo parte. «Il giardino che più mi interessa è quello che sa integrarsi in un paesaggio spontaneo creatosi secondo un gioco evolutivo di forme, capace di generare un mondo misterioso, quasi impenetrabile, in cui perfino le ortiche vanno mantenute». Antonio Perazzi «La felicità regalata da un giardino, da un orto, ma anche da un albero incontrato in città, credo sia fatta così, che nasca dal porsi in ascolto delle metamorfosi quasi impercettibili della vita». Pia Pera

Le vie dell'orto

Autore: Pia Pera

Numero di pagine: 128

«Deve esserci un segreto, una magia nell’orto». La magia consiste nel realizzare qualcosa di bello e giusto sapendosi al tempo stesso limitare, lasciando aperto il dialogo fra uomo e natura. L’orto è come un ‘disegno’ non solo per la porzione di spazio che occupa, ma in rapporto a ciò che vi sta intorno. Seguendo i profili delle piante s’impara a smussare i confini del proprio ‘ego’. I solchi della terra si fanno allora crocevia d’incontri e volti visti, da cui trarre insegnamento. Fra queste pagine Pia Pera restituisce al lettore ciò che ha imparato dai suoi ‘Maestri d’Orto’: Massimo coi suoi preziosi pomodori, la Signora Rosina, un’ortolana di grande intuito e gentilezza, Franco ‘il bricoleur’ che ha trasformato il giardino in un laboratorio a cielo aperto. Sono ritratti ottenuti osservando le persone non percome appaiono, ma per quello che fanno. Ecco che il racconto diventa materiale, raccolta di consigli ed elenco di varietà, tipologie di ortaggi e terreni. L’autrice fornisce al lettore tutti i dettagli utili per costruire il proprio ‘orto/giardino’, che sia in campagna o sul balcone di città. Sono sufficienti pochi centimetri per...

Il giardino segreto

Autore: Frances Hodgson Burnett

Numero di pagine: 338

Una bambina viziata, bruttina, dispotica rimane l’unica sopravvissuta dopo un’epidemia di colera che uccide tutti, padre, madre e servitù, lasciandola sola al mondo. L’unico parente è un eccentrico zio inglese, che vive isolato in un castello in mezzo alla brughiera. Mary un po’ alla volta viene in contatto con il figlio di lui, un ragazzino viziato e nevrotico, con una giovane domestica di paese e con suo fratello, amico di fiori e animali. Ma soprattutto contribuisce alla sua rinascita la scoperta di un misterioso giardino segreto, che rifiorisce con lei. Un classico assoluto della letteratura per ragazzi, e non solo.

Sogno di rinascita

Autore: Venanzio Fabbro

Numero di pagine: 122

“Sogno di rinascita” è la storia della famiglia Zambon, e delle future generazioni raccontata attraverso un arco temporale molto vasto. Le prime vicende, infatti hanno come sfondo gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale e il successivo dopoguerra, fino a concludersi ai giorni nostri, in cui il mondo intero fa i conti con un’importante pandemia e tutti i problemi che ne derivano. Il filo conduttore che tiene unita la famiglia negli anni è il desiderio di stare tutti insieme nonostante le difficoltà. Un romanzo, dunque, che riporta alla memoria alcuni eventi storici, ma un libro anche molto attuale.

Terra e buoi dei paesi tuoi

Autore: Marco Magnani

Numero di pagine: 256

Ha ancora senso per le imprese investire nel territorio? Nonostante la crisi economica, la globalizzazione e la rivoluzione digitale, la risposta è sì. Secondo l’economista Marco Magnani il territorio può costituire per l’impresa addirittura un inatteso vantaggio competitivo. Paradossalmente, l’impresa non deve fare filantropia, ma investire nel territorio per interesse, quasi per egoismo. Un egoismo lungimirante, perché solo così territorio e impresa crescono insieme in modo virtuoso e sostenibile. Ma è anche fondamentale che il territorio cambi pelle: in un mondo che si trasforma, deve offrire maggiori opportunità, attrarre capitale umano ed eccellenze, stimolare la collaborazione, valorizzare tradizioni ma anche recepire nuove tecnologie. Questa è la chiave per un “nuovo Rinascimento”. Il territorio va oltre i confini geografici del luogo di origine dell’impresa o di quello fisico in cui produce. Comprende anche scuola e ricerca, ambiente e cultura, filiera e dipendenti, giovani e sport. Magnani indaga i fattori che determinano oggi il successo o il declino di un territorio e delle sue imprese; racconta vite di imprenditori e progetti visionari; illustra...

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