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Lo Stato in Dante

Autore: Hans Kelsen

Con questa importante pubblicazione si riscopre la prima opera giovanile di Hans Kelsen. Noto per la sua teoria generale dello Stato, che esclude ogni contaminazione con le altre discipline sociali, il Kelsen degli esordi si occupa proprio di Legge e Letteratura. In questa peculiare prospettiva, egli affronta e ripensa il De Monarchia di Dante e la sua grandiosa visione di una teologia politica posta a fondamento di un governo globale. Ciò getta una luce completamente nuova e affascinante su un lato fondamentale del pensiero giuridico-politico del ’900, che supera di molto gli schemi in cui esso era stato imbrigliato e neutralizzato.

Che fare di Carl Schmitt?

Autore: Jean-François Kervégan , Francesco Mancuso

Numero di pagine: 256

Un giudizio di Karl Jaspers condensa efficacemente la questione 'Carl Schmitt': quest'ultimo, insieme a Heidegger, tentò di «prendere intellettualmente la testa del movimento nazionalsocialista». Per questo, poco più di vent'anni fa suscitò scandalo la pretesa di considerarlo come un autore destinato diventare 'un classico del pensiero politico'. Oggi, invece, la questione è molto più chiara: un autore al quale sono dedicate dozzine di volumi e articoli ogni anno è già, piaccia o no, un classico. È vero, i suoi avversari teorici – da Strauss a Löwith, da Peterson a Kojève, passando per Blumenberg, Habermas, Derrida – ne hanno discusso aspramente le tesi, spesso per respingerle: ma se oggi esiste un 'caso Schmitt' è proprio perché questo autore, insieme alle sue divagazioni naziste, ha scritto opere che sono da annoverare tra le più importanti e potenti della teoria giuridica e politica del ventesimo secolo. Alcuni concetti elaborati da Schmitt, come il nomos della terra e la costituzione come 'decisione esistenziale', e altri riformulati con originalità come il potere costituente e lo Stato di diritto 'borghese', contribuiscono a illuminare questioni...

La dottrina pura del diritto

Autore: Hans Kelsen

Numero di pagine: 624

Il libro che ha influenzato tutto il mondo giuridico a partire dal 1934, l'opera di teoria giuridica più rilevante del XX secolo e, ancora oggi, uno dei punti di riferimento imprescindibili per la riflessione filosofico-giuridica.

Πολιτεία Liber amicorum Agostino Carrino

Autore: AA. VV.

Questo volume, pensato e curato per l’occasione dei 70 anni di Agostino Carrino, raccoglie i contributi di studio destinati a tributare un omaggio alla sua carriera scientifica – tuttora in pieno e fruttuoso svolgimento – e accademica. La vastità tematica e la ricchezza contenutistica dei saggi offerti nel presente volume, così come il profilo degli Autori, insieme alla loro differente estrazione disciplinare e provenienza geografica, testimoniano l’interesse che l’opera di Agostino Carrino ha suscitato negli anni, in Italia e all’estero. I saggi qui raccolti, altresì, ci offrono spunti importanti di riflessione per definire meglio la specificità del suo lavoro di ricerca. Esso appare rilevante sotto un triplice profilo. In primo luogo per l’inesausta curiosità intellettuale che lo ha portato a superare, senza eclettismi, ma sempre col medesimo rigore scientifico, gli angusti e spesso arbitrari confini dell’appartenenza disciplinare e delle partizioni accademiche. In secondo luogo per la consapevolezza del fatto che proprio all’incrocio dei saperi, in quella terra di confine ove i differenti linguaggi si ibridano e le differenti competenze entrano in...

I Filosofi del diritto alla ‘Sapienza’ tra le due Guerre

Autore: Gianpaolo Bartoli

Numero di pagine: 740

I contributi di questa opera, dal significativo titolo I filosofi del diritto alla ‘Sapienza’ tra le due Guerre, rivolgono la loro attenzione alla cultura filosofico-giuridica italiana ed internazionale, presente nell’Istituto di Filosofia del diritto della facoltà di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, sulle pagine della Rivista Internazionale di Filosofia del diritto e nelle attività della Società italiana di Filosofia del diritto, progettati e fortemente voluti da Giorgio Del Vecchio negli anni compresi tra i due conflitti mondiali. Incisive riflessioni in tal senso promanano dagli studiosi dell’Istituto di Filosofia del diritto, dal laboratorio di Ermeneutica giuridica e dall’Accademia Internazionale di Filosofia del diritto ‘Sapienza’. Come è noto all’emergere di una ‘tendenza antifilosofica’, non solo negli studi giuridici, rispondono le critiche di pensatori e giuristi come Giorgio Del Vecchio, Giuseppe Capograssi, Widar Cesarini Sforza, Sergio Panunzio, Vezio Crisafulli, Flavio Lopez de Oñate, Felice Battaglia, Carlo Esposito, Giacomo Perticone, Guido Gonella, Emilio Betti; al contempo, considerato lo Statuto a...

Metamorfosi del diritto

Autore: Alfonso Catania

Numero di pagine: 214

Nessuna delle categorie giuridiche intorno alle quali si organizza oggi la teoria del diritto può essere considerata fuori gioco: né la sovranità, né i diritti, né la giurisdizione; e tuttavia, nessuna sembra avere più il significato che le ha dato nei secoli la scienza giuridica. Da una parte si parla di degiuridificazione, deregulation, deroghe ed eccezioni. Dall’altra, mai come in questo periodo è cresciuta l’enfasi sul rapporto diritto-diritti. In un mondo globalizzato il nesso decisione e norma – le relazioni tra decisioni politiche, tecniche economiche e norme giuridiche – è ancora proponibile nei termini tradizionali? Può essere la chiave di lettura di poteri sempre più disarticolati?

La logica del diritto

Autore: Luigi Ferrajoli

Numero di pagine: 280

La logica è applicabile al diritto? La produzione del diritto è vincolata alla coerenza logica con i principi costituzionali? È contraddittorio parlare di diritto illegittimo? Esistono diritti anche in assenza delle garanzie che li rendano effettivi? Qual è il rapporto tra esistenza, validità ed effettività delle norme e quale il fondamento ultimo del diritto? La giurisdizione è solo applicazione o anche creazione del diritto? Queste e altre questioni fondamentali per la teoria del diritto e della democrazia continuano ad essere poste dall'opera di Kelsen, il più importante teorico del diritto del Ventesimo secolo. Luigi Ferrajoli ne ricostruisce sistematicamente le tesi, mostrandone i meriti ma anche le contraddizioni, alla luce del nuovo paradigma della democrazia costituzionale.

Diritto e sistema dromocratico

Autore: Giovanna Petrocco

Numero di pagine: 218

Accelerazione e velocità sollecitano una lettura della società attuale in chiave dromologica, svelando un’ossatura bipolare che coniuga elementi costitutivi degli ordini spontanei e dei sistemi giuridicizzati. La dicotomia formalismo ed evoluzionismo giuridico viene discussa attraverso i riferimenti al pensiero di Hayek e Kelsen, a partire dall’incidenza di un progetto sociale che, nel confronto critico, svela la comune radice nell’inessenzialità della relazione dialogica. L’architettura delle loro teorizzazioni schiude possibili interpretazioni sulla ‘mistificazione’ del giuridico nelle forme di una bio-legalità più attenta alla forma che ai contenuti qualitativi di proposte giuridiche uniformi e indifferenti. Una prospettiva estremizzata nelle fasi biotecnologiche, scandita dagli algoritmi e priva di una riflessione critica, rischia di svuotare la ricerca del giusto, esemplarmente espressa nell’opera del giurista, confinando l’essere umano nel ruolo di un funzionario del sistema dromocratico in cui il giuridico è sempre meno capace di governare l’escalation tecno-settoriale.

Sovranità e diritti al tempo della globalizzazione

Autore: Gianluca Contaldi

Numero di pagine: 126

Cosa si intenda per globalizzazione è tuttora oggetto di disputa tra giuristi, economisti e sociologici. In quest’epoca di profonda crisi della globalizzazione, almeno nella sua accezione economica, il volume si propone di cercare di ridefinirne la nozione alla luce dei concetti giuridici fondamentali. Gli scritti raccolti nel volume si propongono di descrivere la nascita delle costituzioni democratiche, di ridefinire i rapporti tra ordinamento internazionale e interno, di sondare l’effettività dei meccanismi di giustizia previsti dagli strumenti internazionali nel diritto amministrativo globale, di valutare la rispondenza del costituzionalismo globale ad una costruzione giuridica positivistica. Gli scritti prescindono dal peculiare momento storico, in quanto mirano a ricostruire la nascita e la crisi del processo di globalizzazione sotto varie prospettive storico-giuridiche.

Percorsi schmittiani

Autore: Antonino Scalone

La produzione scientifica di Carl Schmitt si estende per oltre un sessantennio e abbraccia molteplici ambiti della scienza giuridica, dal diritto penale delle prime prove al diritto pubblico e costituzionale, al diritto internazionale, alla filosofia del diritto. Oltre a ciò, Schmitt si è interessato in modo non episodico e non superficiale di teoria della letteratura: basti ricordare a questo proposito la sua precoce attenzione per un poeta come Theodor Däubler o lo studio appassionato di Shakespeare che ha dato luogo a un saggio specifico, Amleto o Ecuba; o, ancora, la predilezione per Melville e per uno dei suoi personaggi più complessi, Benito Cereno. Se a questo si aggiunge il carattere della produzione schmittiana, certo articolata in monografie di taglio accademico, ma spesso affidata a saggi tanto brevi quanto efficaci e all’uso felice di formule che sono divenute quasi proverbiali – ad esempio “Sovrano è chi decide sullo stato d’eccezione” –, si capirà perché la via della ricostruzione complessiva non è forse quella che rende al meglio giustizia alla complessità – e, per molti versi, alla contraddittorietà – della sua opera. L’intento...

Filosofia del dovere giuridico

Autore: Incampo Antonio

Numero di pagine: 206

Filosofia del diritto. Politica e diritto. Diritto e parola. Diritto e logica. Doveri pragmatici. Doveri sintattici. Norma fondamentale. Regole EIDE. Ius Piblicum. La coscienza infelice.

Diritto e società

Autore: Vincenzo Ferrari

Numero di pagine: 230

Un'agile ed esauriente panoramica della sociologia del diritto che fornisce i concetti di base della disciplina a partire dalla sua definizione, tratta tutti gli argomenti che nessuna sintesi deve tralasciare e raccorda l'analisi degli istituti giuridici con i concetti sociologici essenziali.

Validità e invalidità dell’atto amministrativo

Autore: Mario Falanga

Numero di pagine: 198

L’opera ha come oggetto i problemi della validità e dell’invalidità dell’atto amministrativo. I tradizionali “vizi”, dell’atto sono rimeditati ed approfonditi alla luce della giurisprudenza che ha analizzato le nuove norme nazionali ed europee. Tali norme hanno fatto sorgere problemi e la presente opera dà ad essi un coerente e puntuale soluzione. L’opera approfondisce i numerosi problemi relativi all’interpretazione ed all’applicazione degli atti amministrativi, contiene le principali tesi della dottrina, e specie sull’interpretazione estensiva e restrittiva dell’atto amministrativo.

Prima lezione di sociologia del diritto

Autore: Vincenzo Ferrari

Numero di pagine: 196

Nelle parole di un maestro della disciplina, le radici, i concetti, i metodi e i nuovi orizzonti di una scienza antica ma recentemente rinnovata, che getta un ponte fra diritto e società. Il diritto è un fenomeno sociale della massima importanza. Regolando le azioni umane, fornisce criteri di orientamento nella grande complessità del mondo. Naturalmente, nel corso dei secoli, ha ispirato una infinita serie di studi dogmatici, storici, filosofici e teorici. Eppure, per un sottile paradosso, questa tradizione di pensiero ha lasciato in ombra proprio lelemento di socialità degli ordinamenti giuridici, non perché su questo aspetto siano mancate riflessioni episodiche di grande rilievo ma per la mancanza di un metodo e di un sistema armonico di riferimenti teorici, in breve di un discorso scientifico. La sociologia del diritto, tra la fine dell800 e linizio del 900, è sorta per colmare questa lacuna. Grandi figure di studiosi, come Max Weber, Emile Durkheim, Eugen Ehrlich e Theodor Geiger, ne hanno tracciato la strada attingendo allinsegnamento dei classici, allesperienza bimillenaria dei giuristi, alle conoscenze storiche, sociologiche e antropologiche accumulate nei primi...

Quale destino per l’obligatio? La ricostruzione storico-concettuale di Francesco Gambino

Autore: Francesco D'Urso

La pubblicazione del volume di Francesco Gambino sul rapporto obbligatorio [Le obbligazioni, 1. Il rapporto obbligatorio, in Trattato di Diritto Civile, diretto da Rodolfo Sacco, Torino 2015] costituisce un’occasione di riflessione e confronto con un istituto cardine del diritto privato, nonché un’accurata analisi della sua trasformazione e del suo possibile sviluppo futuro. Già nel titolo si può cogliere un elemento interessante del discorso – e, nel contempo, un primo indizio della modalità di discussione proposta – che l’Autore introduce, ovvero la scelta di inquadrare e qualificare il ‘rapporto’ obbligatorio piuttosto che l’obbligazione. Quello del ‘rapporto’, infatti, rappresenta il punto di vista privilegiato onde avanzare un tentativo di ricostruzione storico-concettuale che possa sancire la radicale metamorfosi che l’obligatio ha subito, tanto nella mente dei dottrinari, quanto nelle dinamiche politiche del diritto, soprattutto nell’ultimo secolo e mezzo.

La filosofia dei giuristi italiani

Autore: Luigi Caiani

Numero di pagine: 206

Apparso nel 1955, La filosofia dei giuristi italiani consolidò definitivamente il posto di Luigi Caiani nella cultura giuridica italiana di metà Novecento. Pur ancora relativamente giovane, con questo libro Caiani si poneva infatti come un interlocutore critico, e scevro da ogni timore reverenziale, dei più autorevoli esponenti della cultura giuridica italiana del tempo, da Tullio Ascarelli a Francesco Carnelutti, da Emilio Betti a Piero Calamandrei, da Salvatore Satta a Giuseppe Capograssi. Di questi giuristi, che avevano profondamente innovato gli studi giuridici italiani anche grazie alla loro apertura a saperi metagiuridici (come l’economia, la sociologia, e, soprattutto, la filosofia), Caiani indagava e discuteva per l’appunto i presupposti filosofici, la “loro” filosofia: una filosofia che emergeva non tanto dalla partecipazione di quei giuristi a riflessioni e dibattiti di taglio astrattamente speculativo – ché questo era, allora, il modo precipuo di intendere la filosofia – ma dal modo in cui trattavano problemi specificamente giuridici. Una filosofia dei giuristi, dunque, che Caiani ricostruisce in maniera magistrale, e senza risparmiare di segnalarne gli...

Diritto liquido?. La governance come nuovo paradigma della politica e del diritto

Autore: Giovanni Messina

Numero di pagine: 366

1136.94

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