Con saggi di Andrew Benjamin, Mauro Bozzetti, Lucio Cortella, Eli Friedlander, Maria Filomena Molder, Sigrid Weigel, Alice Barale, Francesco Valagussa, Carlo Sini, Luca Illetterati, Giannino Di Tommaso, Vincenzo Vitiello, Giulio Goria, Massimo Adinolfi.
In questo fascicolo: Alberto De Vita, Francesco d’Assisi tra reazione e innovazione, tradizione e tradimenti; Maurizio Maria Malimpensa, Per una rilettura di alcuni aspetti teoretici dell’Umanesimo filosofico di Giovanni Pico della Mirandola; Massimo Gorla, Sguardi intorno all’ideale estetico in Giuseppe Rensi; Davide Mogetta, La pienezza di un’esperienza mancante. Sentimento e arte ne La filosofia dell’arte di Giovanni Gentile; Michele Ricciotti, Il “pragmatismo estetico” di Adriano Tilgher. Tra Croce e Gentile; Massimo Donà, Nel cuore antifascista del fascismo. Julius Evola: sul tradimento di un’utopia. Razza, individuo e massa; Giuseppe Maccauro, Ingens sylva: Enzo Paci e la crisi dell’umanesimo europeo; Francesco Valagussa, Severino interprete di Fichte; Nazareno Pastorino, Le insidie dell’anello. Severino interprete di Nietzsche o Nietzsche interprete di Severino?; Paolo Polizzi, Fondamento e contraddizione nella metafisica neoparmenidea; Marco Bruni, Italia secolare. Considerazioni sul rapporto tra “pensiero italiano” e “secolarizzazione”.
Il 10 maggio 1901 Giovanni Laterza diffondeva una circolare nella quale annunciava l'esordio della casa editrice Laterza con i volumi della "Piccola biblioteca di cultura moderna" e il cantiere della "Biblioteca di Cultura Moderna". Ai primi, incerti, passi di un'iniziativa con forte matrice locale seguì l'incontro con Croce e il decollo di una sigla che da allora ha acquisito un solido posto nell'editoria italiana ed europea. Nel 2001 è stata realizzata la prima edizione di questo Catalogo storico, per celebrare il centenario della casa editrice ma anche per onorare la memoria di chi l'ha guidata, trasformata, rilanciata, dal secondo dopoguerra alle soglie del Duemila: Vito Laterza, scomparso nel maggio di quell'anno. Questa edizione del Catalogo, aggiornata al 31 dicembre 2020, viene pubblicata vent'anni dopo per testimoniare come l'impegno di Vito Laterza, al pari di quello del fondatore Giovanni Laterza, è stato portato avanti. Con problemi, soluzioni e iniziative nuovi, ma sempre con l'obiettivo di selezionare, dare forma, diffondere contenuti culturali di qualità. Nel Catalogo storico sono contenuti tutti i titoli pubblicati in centoventi anni dalle Edizioni Laterza....
Muoversi comporta costruire spazi. Che gli spazi siano costruiti non significa che la materialità di pianure mari monti fiumi foreste sia irrilevante: anzi, è proprio a partire dai vincoli imposti da tale materialità che procede il processo di ominizzazione. Il compito delle scienze umane, allora, consiste nel pensare l’intreccio tra questi vincoli ‒ la datità dell’elemento geografico, potremmo dire ‒ e quegli atti, collettivi e individuali, di conferimento di senso che rendono gli spazi l’a priori materiale della storicità.
Questo libro si ripropone di offrire un’opportunità di trovare più gioia nel cuore come suono di fondo nella vita. Nasce dall’esperienza diretta dell’autore e ha come riferimenti lo zen e le Costellazioni familiari, due filosofie di vita che conducono a risanare lacerazioni interiori sovvertendo radicalmente convinzioni opprimenti delle quali spesso nemmeno ci rendiamo conto. Durante l’esposizione vengono proposti molti casi di vita reali per dare la possibilità al lettore, eventualmente, di rispecchiarsi in qualcosa di proprio, trasformando così le teorie in vissuto emozionale. Con lo stesso scopo, nella parte finale vengono affrontate tematiche scottanti della nostra modernità, tutte lette da una prospettiva “politicamente scorretta”, dando modo di vedere, non tanto il mondo, quanto noi stessi, sotto una luce più ampia in grado di includere ciò che inconsapevolmente abbiamo escluso ed è a causa di quel respingimento per cui continuiamo a non trovare pace.
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L’epocale mutamento di paradigmi che stiamo attraversando interroga la filosofia, inducendola a prospettare un tempo nuovo. Esso si rende tuttavia presente solamente con l’emergere di pensatori originali, capaci di attingere dalla tradizione e di innovarla profondamente allo stesso tempo. Dando la parola nel dibattito sulle due grandi questioni del soggetto e della modernità a giovani studiosi, la Scuola di Alta Formazione Filosofica diretta da Ugo Perone mostra di avere fiducia nella loro qualità e nel valore costruttivo del dialogo. Oltre le provenienze culturali e i differenti linguaggi, Filosofia dell’avvenire si propone come uno spazio di elaborazione per uscire da ogni scolastica e per arrivare a pensare ciò che è urgente per il nostro tempo in una apertura etico-politica del discorso. Il volume offre un prezioso spaccato sulla più recente filosofia italiana e lascia intravedere le direzioni di ricerca dei prossimi decenni.
L'autore, seguendo gli insegnamenti di Bert Hellinger, ci dice che solo nell'interazione tra amore e ordine nasce la forza che lega due persone, con i loro fondamenti naturali, e può trasformare la relazione di coppia in una fonte di crescita interiore.
Benjamin il fuggitivo, l’esiliato, l’outsider. È da fuggitivo che l’intellettuale tedesco scrive come nessuno ha ancora scritto. È da outsider, incapace di trovare un posto nella cultura della sua epoca, che è costretto a creare il proprio percorso. Un percorso frammentario, indisciplinato, anarchico, che dà vita a forme nuove di pensiero, che si offre come rifugio intellettuale a tutti coloro che coltivano una visione inattuale del mondo. Frammentata è anche l’anomala collezione di oggetti, temi, domande che coabitano dentro il grande cantiere dei Passages di Parigi, a cui Benjamin lavora fin dal 1927 ma che lascerà incompiuto alla sua morte. In quest’opera, all’apparenza sulla Parigi simbolo del capitalismo ottocentesco, tornano le grandi figure, i motivi teorici, gli intrecci speculativi di tutto il cosmo concettuale del filosofo. Perché il passage – il corridoio di vetri e specchi che attraversa palazzi e in cui si susseguono in sequenza negozi eleganti – “è una città, anzi un mondo in miniatura”, in cui si raccolgono le tracce che con il tempo si sono depositate nelle cose, nei luoghi, nelle immagini. Frutto di un pensiero rigoroso ma intensamente ...
La dialettica scienza-valori assume la sua massima rappresentazione nel compimento storico del pensiero occidentale e nel completamento di istanze lasciate poi irrisolte dallo storicismo tedesco e dai suoi maggiori artefici. Il passaggio strategico della filosofia borghese della storia alla scienza della società ne costituisce un traguardo assoluto. Di questo Karl Mannheim si pone come importante artefice, in quanto segna la vera nascita di una “sociologia del sapere” che riflette l’analisi di credenze e valori, essendo capace di proporre se stessa di fronte a principi in grado di guidare l’agire umano e occupandosi di quest’ultimo in contesti di libertà e di frattura ideologica, politica e culturale.
Gertrud Bing erede di Warburg, a cura di Monica Centanni e Daniela Sacco. Editoriale a cura di Monica Centanni e Daniela Sacco. Gertrud Bing, Notes on the Warburg Library. Gertrud Bing, Il Warburg Institute e gli studi umanistici, a cura di Elisa Del Prete. Gertrud Bing-Eugenio Garin, Epistolario 1949-1963, a cura di Vittoria Magnoler. Gertrud Bing 1892-1964. In memoriam, edited by Ernst Gombrich. Donald Gordon, In memoriam Gertrud Bing, a cura di Chiara Velicogna. Kurt W. Forster, The Unforgettable Gertrud Bing. Gertrud Bing. Bibliografia delle opere e della letteratura critica (con una Nota biografica), a cura di Monica Centanni e Elisa Del Prete Un giunto energetico per la Scienza della cultura. Presentazione di: Kurt W. Forster, Il metodo di Aby Warburg. L’antico dei gesti, il futuro della memoria, traduzione di Giulia Bordignon. Bärbel Hedinger, Michael Diers, Presentazione di: Mary Warburg, geb. Hertz. Ein kurzes Porträt der vergessenen Künstlerin. Bibliography. Works by Aby Warburg and secondary Literature, edited by Lucrezia Not, updated November 2020.
Il teatro eurasiano è quella regione del sapere teatrale dove le grandi tradizioni classiche dell’Asia si intrecciano con quelle europee e occidentali. Un territorio, diventato esplicito nel Novecento, che traduce un’idea attiva della cultura teatrale moderna in un insieme di esperienze innovative, essenziali alla definizione della scienza teatrale e delle tecniche creative dell’attore.
Questo libro applica al campo dell’astrologia medica i principi dell’astrologia stellare, così come sono stati già delineati in alcuni dei precedenti libri dell’autore, integrandoli con l’analisi delle configurazioni planetarie. Tutto questo allo scopo di avere un quadro più chiaro, completo e “iconico” (grazie proprio al ruolo descrittivo delle immagini celesti) dei fattori astrologici che possono portare gravi malattie. La previsione non si limita al tema natale, ma riguarda anche gli anni in cui le malattie annunciate alla nascita possono manifestarsi. Ci riferiamo alle direzioni, alle progressioni e alla Rivoluzione Solare. Inoltre grande spazio è riservato all’esposizione di importanti principi di astrologia elettiva medica , in particolare per la alla scelta del momento in cui celebrare un rito per la guarigione. Si spiega anche come individuare le stelle che possono fungere da “antidoto” a quelle che minacciano una malattia nel tema natale: una volta individuate, queste stelle possono essere usate in astrologia elettiva per la scelta del momento migliore per avviare una terapia.
Così come i pianeti con le loro configurazioni scandiscono gli eventi della nostra vita quotidiana e del mondo nel suo insieme, allo stesso modo le Stelle Fisse, avendo cicli molto più lenti di quelli dei pianeti, scandiscono i grandi cicli della storia umana segnando cambiamenti epocali, come la nascita e la fine di intere civiltà, di culti iniziatici e religioni, o le grandi catastrofi che periodicamente sconvolgono l’umanità. Questi cambiamenti sono legati al ciclo precessionale, in virtù del quale le stelle nel corso dei millenni si muovono molto lentamente in declinazione su e giù lungo il cielo, fino a toccare nel corso di ogni ciclo precessionale un punto di massima e minima declinazione. Nel corso del libro esamineremo anche molte altre di queste “figure del cambiamento” relative alle stelle.Applichiamo poi queste tecniche ad alcuni periodi-chiave della storia umana per mostrare la stretta relazione che sempre vi era tra Cielo e Terra. Esaminiamo in tal modo l’invenzione della scrittura, le origini della Pasqua ebraica, le vicende dei regni antichi (specialmente in relazione alle cosiddette “stelle regali”), le origini di antiche civiltà come i Sumeri, i ...
I quindici versi più celebri della poesia italiana, e tra i più grandi della lirica di tutti i tempi, che continuano a incantare e soprattutto a stimolare domande, interpretazioni, a porre questioni: sono i versi dell’Infinito, che Giacomo Leopardi scrisse nel 1819, ma su cui tornerà con qualche aggiustamento negli anni successivi, fino alla versione definitiva data alle stampe con l’edizione Starita dei Canti del 1835. La tensione poetica e filosofica che si sprigiona da questa lirica giovanile attraversa tutta la meditazione leopardiana sia in versi che in prosa e giunge fino a noi, con un’evidenza che ancora ci interroga, costituendo la soglia che apre alla poesia contemporanea. Prima definito un idillio, poi invece un canto, L’infinito concentra in pochi versi – uno solo in più rispetto a quelli di un sonetto – le grandi domande che assillano l’uomo contemporaneo, oltrepassando ogni artificiosa distinzione dei saperi: ancora oggi, come scrive Alberto Folin nel saggio introduttivo al volume, questa lirica «offre al lettore moderno una straordinaria gamma di possibilità interpretative, non solo sul piano critico e filosofico, ma anche su quello delle scienze...
Se si prescinde dal fondamentale ruolo delle Costellazioni e delle Stelle Fisse, ? impossibile dare una spiegazione astrologica completa degli eventi terrestri. Si tratta di un argomento di cruciale importanza per la comprensione dei segreti meccanismi del Cosmo. Nella prima parte dell?opera si dimostra l?esistenza di un profondo legame tra le Costellazioni e gli omonimi segni zodiacali. Poi, riprendendo la teoria di Abu Ma?shar, si vedr? come le stelle hanno un vero e proprio ruolo generativo delle cose terrestri. La seconda parte ? costituita da un vero e proprio elenco in ordine alfabetico delle corrispondenze tra Costellazioni e Stelle Fisse e le cose terrestri da esse governate. Nella terza parte si spiega come usare le immagini celesti delle Costellazioni per produrre specifici scopi magici e come usare le stelle (anche come sostituti dei pianeti) nei riti di magia astrologica. Infine, una serie di esempi che dimostrano il ruolo delle Stelle Fisse nelle carte di evento e nei temi natali.
Il saggio ricostruisce i principali passaggi teorici della proposta filosofica adorniana, inquadrandone le maggiori caratteristiche storico-metodologiche e teoretiche, alla luce della storia dell'Istituto per la ricerca sociale di Francoforte. La ricerca, attraverso l'analisi delle principali opere dell'autore, focalizza la sua attenzione sul nuovo concetto di Dialettica Negativa, ricostruendone le radici, lo sviluppo e l'ultimo approdo teoretico. Infine, il lavoro si pregia di un apparato bibliografico completo.
In quest'opera le costellazioni e le singole stelle sono descritte partendo dalle indicazioni di autori come Manilio, Firmico Materno, Tolomeo, l' Anonimo del 379, Vivian Robson, Elsbeth Ebertin, George Noonan, Eric Morse e Bernadette Brady. Proprio per questo è forse l'opera più completa scritta finora sull'argomento. Nella prima parte si descrivono le costellazioni e le stelle fisse, con particolare riferimento alla loro natura, classificazione e uso astrologico. Nella seconda parte si esaminano le costellazioni zodiacali indicando di ciascuna anche posizione celeste, confini, transito al meridiano, gradi ascensionali, mitologia, stelle principali (esaminate a loro volta ad una ad una). Nella terza parte si esaminano le costellazioni extrazodiacali con le stesse modalità. In appendice un elenco di più di 700 stelle secondo la longitudine e un elenco delle stelle che sorgono, culminano, tramontano e anticulminano con i vari gradi zodiacali.
Monomeri, decani, stelle fisse e costellazioni possono essere viste come una serie di immagini simboliche che rappresentano "tutte le specie di cose che si trovano nel mondo inferiore e le loro proprietà" (Marsilio Ficino). È tramite queste immagini simboliche che l'Anima del Mondo crea l'universo sensibile. E così, seguendo anche il pensiero di Giordano Bruno, il lettore imparerà a interpretarle come fasi del processo alchemico tramite cui il Divino si manifesta nel mondo sensibile e torna poi in Se Stesso. Nella seconda parte questi concetti vengono messi in pratica tramite la concreta analisi di temi natali e carte di evento. Alla fine del volume troverete tre tavole che riportano i dati astronomici di più di 700 stelle fisse in ordine alfabetico, per longitudine e per declinazione. Sono poi riportati i confini delle costellazioni secondo due diversi metodi, nonchè tutte le 36 immagini dei decani e le 360 dell'antico Calendario Tebaico.
Esistono diverse vie per consultare e comprendere i contenuti del proprio inconscio, ma poche per farlo in modo indipendente. Una delle migliori è l’Astropsicologia - una lingua ricca di saggezza che, attraverso questo libro, rende il suo linguaggio chiaro e profondo e accessibile a chiunque. Semplici, utili e persino divertenti tecniche per consultare e lavorare con l’inconscio e scrutare le possibili tendenze future vengono messe a disposizione del lettore. Discussi i nuovi bisogni umani ed il significato delle crisi, l’uso di Fiori di Bach, il significato e le funzioni dei Chakra, di Colori e Cristalli associati all’Astrologia vengono presentati come potenziale valido aiuto per modificare vecchi condizionamenti e guarire le proprie emozioni. Questo versatile libro (nella sua seconda edizione aggiornata) fa parte della serie di libri dedicata alla Psicoenergetica ed è utile per counsellor, operatori olistici, aspiranti astrologi e per chiunque voglia intraprendere un viaggio verso l’Integrazione del Sé.
Il Libro di Urantia, pubblicato per la prima volta dalla Fondazione Urantia nel 1955, ci presenta l'origine, la storia e il destino dell'umanità. Risponde alle domande su Dio, la vita nell'universo abitato, la storia e il futuro di questo mondo e include una narrativa edificante della vita e degli insegnamenti di Gesù. Il Libro di Urantia descrive il nostro rapporto con Dio Padre. Tutti gli esseri umani sono figli e figlie di un Dio amorevole e quindi fratelli e sorelle nella famiglia di Dio. Il libro fornisce una nuova verità spirituale per uomini e donne moderni e un percorso verso una relazione personale con Dio. Basandosi sull'eredità religiosa del mondo, Il Libro di Urantia illustra un destino infinito per l'umanità, insegnando che la fede viva è la chiave del progresso spirituale personale e della sopravvivenza eterna. Descrive anche il piano di Dio per la progressiva evoluzione degli individui, della società umana e dell'universo nel suo insieme. Molte persone in tutto il mondo hanno affermato che la lettura del Libro di Urantia li ha profondamente ispirati a raggiungere livelli più profondi di crescita spirituale. Ha dato loro un nuovo significato per la vita e il...
Figli di Marte: la ricerca, la mostra, il catalogo, il numero di Engramma. Editoriale a cura del seminario Mnemosyne, coordinato da Monica Centanni Mostra Monica Centanni, Figli di Marte: A B C della guerra negli atlanti di Aby Warburg, Ernst Jünger, Bertolt Brecht. Presentazione della mostra Venezia, 28 aprile – 8 maggio 2015 Allestimento della mostra “Figli di Marte”. Iuav, Spazio Gino Valle, 28 aprile – 8 maggio 2015, a cura di Mariaclara Alemanni, Angelica Basso e Nicole Cappellari “Figli di Marte” | materiali in mostra | sezione Aby Warburg, a cura del seminario Mnemosyne “Figli di Marte” | materiali in mostra | sezione Ernst Jünger, a cura del seminario Mnemosyne “Figli di Marte” | materiali in mostra | sezione Bertold Brecht, a cura del seminario Mnemosyne Simone Culotta, Teche dialettiche. Un dispositivo warburghiano da usare in mostra Figli di Marte, alla ricerca di testi e immagini: una galleria, a cura del seminario Mnemosyne, coordinato da Giulia Bordignon, Monica Centanni, Silvia De Laude e Daniela Sacco; con la collaborazione di Maria Bergamo, Lucia Coco, Flavia Culcasi, Simone Culotta, Enkelejd Doja, Maurizio Guerri, Peppe Nanni, Stefania...