L'Italia di Giolitti - 1900-1920
Autore: Indro Montanelli
Numero di pagine: 448Dall'omicidio di Umberto I per mano dell'anarchico Bresci fino al "Natale di sangue" di Fiume, la scena politica italiana è dominata da un unico uomo, l'ultimo di quei notabili che avevano guidato il Paese dopo l'unificazione: Giovanni Giolitti. È lui a fermare l'involuzione autoritaria in cui rischiavamo di cadere dopo il regicidio, e a lui si devono il nostro primo miracolo economico, la nascita della grande industria e un'intelligente politica sociale. Giolitti guida l'Italia attraverso un ventennio ricco di sfide, in cui i nuovi schieramenti - socialisti, cattolici, anarchici, liberali - si sono ormai consolidati e danno vita ad accesi scontri, l'attività sindacale prende corpo grazie alla nascita della Confederazione generale del lavoro, e per la prima volta viene realizzato il suffragio universale maschile che permette alle masse di entrare attivamente nella vita dello Stato. Ma sono anni travagliati, rigati di sangue: la conquista della Libia, la Prima guerra mondiale, l'impresa fiumana di D'Annunzio e dei suoi legionari. Crisi profonde, che segnano la sconfitta non solo di una classe politica, ma di tutto il sistema liberal-democratico, mentre la società si riscopre...