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Quaderni per una morale

Autore: Jean-Paul Sartre

Muovendo da un’analisi del senso della Storia e dell’ambivalenza di cui sono portatrici le azioni umane, Sartre ricerca le origini della violenza e dell’oppressione come momenti strutturali della Storia, descrivendo – nel corso di questo studio ontologico, antropologico e fenomenologico – una serie di “figure” della libertà e dell’oppressione che richiamano l’andamento della Fenomenologia dello spirito hegeliana. L’analisi, complessa e ricchissima, porta il lettore alle soglie di una “conversione morale”, il cui compito sarebbe quello di superare l’inferno delle relazioni interpersonali descritto ne L’essere e il nulla, verso una morale dell’autenticità in cui la figura della “generosità” rappresenta un nuovo, fragile paradigma di relazione umana e azione storica.

La malafede e il nulla

Autore: Enrico Rubetti

Numero di pagine: 192

Se il mondo è un teatro, e gli uomini e le donne non sono che attori, riflettere sulla menzogna significa interrogarsi sull’unica verità di cui l’uomo sembra disporre, quella che egli crede di possedere, e che quindi può scegliere di dire o non dire. Ma che cosa si cela tra i silenzi di questa presunta verità? Nel corso di tutta l’opera di Jean-Paul Sartre, il concetto di «malafede» è spesso risultato un tema complesso e difficile da trattare, soprattutto a causa del suo indissolubile legame con un’altra delle questioni dominanti della sua ricerca: il problema del nulla. Mentire, a sé stessi o agli altri, significa per Sartre fare compiuta esperienza del nulla – il dire di essere ciò che non si è. Eppure, proprio attraverso l’esperienza della menzogna l’uomo scopre la fondamentale teatralità del suo esistere. Ripercorrendo i capisaldi del suo impianto filosofico, della sua produzione teatrale e letteraria, nonché della sua concezione storica e del suo impegno politico, questo libro si propone di delineare le strutture fondanti dei rapporti onto-fenomenologici che si instaurano tra questi due termini del pensiero sartriano, proprio laddove tali strutture,...

Jean-Paul Sartre: La Morale Introvabile

Autore: Fabrizio Scanzio

Numero di pagine: 185

La "Grande Morale," progettata da J.-P. Sartre tra il 1947 e il 1949 come naturale completamento della filosofia esistenzialista esposta ne L'essere e il nulla e L'esistenzialismo e un umanismo, non e mai stata pubblicata: abbandonata e ripresa piu volte nei successivi vent'anni, ha finito per costituire un serbatoio di annotazioni e di riflessioni sempre dirottate altrove, una specie di fantasma letterario, onnipresente, ma pronto a dileguarsi ogni volta che sembrava avere raggiunto una forma consistente. Sappiamo oggi, grazie alla pubblicazione dei molti inediti sartriani, che la riflessione sulla morale ha accompagnato tutti gli snodi fondamentali del pensiero di Sartre, dai cosiddetti scritti giovanili alle opere della maturita, dalla svolta "dialettica" sino all'ultima discussa intervista, rilasciata poco prima della scomparsa. Gli studi qui riuniti hanno nei Quaderni per una morale (1947-48) il loro centro di gravita e di maggiore interesse. Di questo tentativo abortito di scrivere una "Morale" essi provano a disegnare la parabola, dalle origini remote nei Taccuini della strana guerra (1939) sino al Santo Genet commediante e martire (1952), che ne sancisce l'abbandono. Senza ...

L'idiota e la lettera. Quattro saggi sul Flaubert di Sartre

Autore: Federico Leoni

Numero di pagine: 138

L’idiota e la lettera è un piccolo libro su un testo sterminato: L’idiota della famiglia, monumentale biografia di Gustave Flaubert, quasi un testamento filosofico per il suo autore, Jean-Paul Sartre. I temi e le ossessioni sono quelle intorno a cui Sartre lavora per tutta una vita. La nascita di un bambino “male amato”. L’esilio come materia di un’esistenza. La posizione del moribondo eletta a forma di vita. La voce come medium ipnotico, la parola come rivelazione del mondo, il linguaggio come luogo comune e spazio politico originario. L’esercizio letterario come sabotaggio del fascismo strutturale del linguaggio nell’epoca della sua riproducibilità tecnica. E ancora, il nesso tra il corpo e lo sguardo dell’altro, tra vergogna e vocazione comica, tra riso e violenza, masochismo e crudeltà. Infine, la parabola della borghesia francese ottocentesca, del suo capitalismo diviso tra utilitarismo razionalista e fantasmagoria cesarista. Tra razionalizzazione dello scambio simbolico e fascinazione per ciò che nello scambio resta indicibile, irriducibile, mostruoso.

Essere e gioco. Da Platone a Pelè

Autore: Giancristiano Desiderio

Numero di pagine: 288

Heidegger era un’ottima ala sinistra, Derrida era un buon centravanti, Camus giocava in porta (come Giovanni Paolo II) e un numero non piccolo di filosofi ha utilizzato il calcio per fare filosofia: Sartre amava dire che il calcio è una metafora della vita, Wittgenstein giunse alla svolta del suo pensiero guardando una partita di calcio, Merleau- Ponty spiegava la fenomenologia parlando di calcio. Come mai? Il calcio si basa su un principio: il controllo di palla. Ma il principio non può essere finalizzato a se stesso. Per giocare bisogna necessariamente abbandonare la palla e metterla in gioco. Controllo e abbandono sono i due princìpi del calcio e della vita. La filosofia, come gioco della vita, si basa su regole calcistiche: per filosofare bisogna saper mettere la vita in gioco. È per tale motivo che in questo libro si spiega l’idea di Platone con Pelé, la contraddizione del non essere con Garrincha, la virtù e la bellezza con Platini, ma anche l’inverso: il genio di Maradona con la “logica poetica” di Vico, la visione di gioco di Falcão con il mito della Caverna, il cucchiaio di Totti con la metafisica di Aristotele, e tanto altro ancora. Il calcio, infatti,...

Studi Sartriani – XV/2021 – Sartre e l’arte contemporanea. Immagini e immaginari

Numero di pagine: 203

Gli studi sull’immaginario, messi in stretto rapporto con le riflessioni sulla letteratura e sull’arte, rivelano la straordinaria ricchezza teorica del pensiero di Sartre. Arte, immaginazione, libertà. Un trittico fondamentale per comprendere l’opera di questo autore poliedrico, soprattutto nella prima fase della sua produzione. È quanto ci ricorda l’articolo di Adriana E. Neacşu, “l’art comme forme de liberté”, quello di Antonio Scuderi, dedicato all’“impero delle immagini” e quello di Lorena Stuparu, che indaga il rapporto tra arte, soggettività e creazione di sé. In particolare, siamo poi lieti di dare voce a Michel Sicard, che da anni lavora sul tema del ruolo dell’estetica nel pensiero sartriano, con un contributo che si concentra su espressionismo e post-surrealismo. Viene inoltre preso in considerazione il noto apporto di Sartre al mondo della letteratura e a quello del teatro. Si pensi solo alla fortuna di una espressione come “l’inferno sono gli altri”, che si trova in Porta Chiusa, a cui dedica il suo saggio Caterina Piccione. Al mondo della letteratura è invece indirizzato l’articolo di Heiner Wittmann. Il cinema, infine, è l’arte ...

Itinerari di filosofia contemporanea

Autore: Roberta Corvi

Numero di pagine: 276

In questo volume intendo affrontare alcuni problemi che hanno caratterizzato la filosofia contemporanea, esaminando le formulazioni e le soluzioni offerte da alcuni tra i principali pensatori del Novecento, che si distinguono per essere stati significativamente influenti o innovativi. Nello stesso tempo vorrei tracciare uno schizzo della filosofia contemporanea, limitatamente al periodo che va dalla fine dell’Ottocento all’inizio del XXI secolo, tralasciando il pensiero del XIX secolo, che pure fa parte, secondo la consueta periodizzazione, della filosofia contemporanea. E ciò per una precisa scelta teorica. Fino a non molto tempo fa il riferimento alla filosofia contemporanea indicava il periodo successivo a Kant; già Sofia Vanni Rovighi, però, ritenne che la filosofia moderna si dovesse concludere con Hegel piuttosto che con Kant[4]. Questa restrizione, tuttavia, non sembra ancora sufficiente a cogliere i tratti salienti della contemporaneità filosofica, in quanto il pensiero dell’Ottocento, anche quello successivo a Hegel, presenta caratteri nettamente differenti da quelli che distinguono il Novecento. Opino quindi che ci siano precise ragioni storiche per ritenere...

Studi Sartriani – XIV/2020 – Sartre e l’esistenzialismo americano

Autore: Gabriella Farina

Numero di pagine: 191

«Studi Sartriani» ha pensato di dedicare questo numero al fascino irresistibile che l’America ha esercitato sull’esistenzialismo e viceversa. Sartre ha subito compreso quanto la realtà americana, nonostante le sue contraddizioni e diversità, potesse rivelarsi un fecondo luogo d’incontro e di analisi critica. I reportages di Sartre durante il suo soggiorno americano si rivelano strumenti di grande interesse per riflettere su alcuni temi fondamentali, quali individualismo, umanesimo e razzismo. Alla luce anche di recenti scritti ritrovati, appare chiaro come non si tratti tanto di studiare l’influenza dell’esistenzialismo su questa o quell’altra filosofia (inglese o americana), quanto piuttosto di comprendere come la filosofia, la letteratura e la cultura negli Stati Uniti abbiano tratto profitto, dopo il 1945, dalle produzioni dell’esistenzialismo francese in un contesto intellettuale artistico o ideologico segnato dalla guerra e dalle sue conseguenze.

Il valore della solitudine

Autore: Manuel Cifone

Numero di pagine: 370

La solitudine ha tanti volti e significati differenti. Manuel Cifone, in modo approfondito e con una ricercata documentazione, analizza le sue molteplici sfaccettature, a partire dal concetto di solitudine all’interno di una prospettiva sociologica e filosofica, tramite anche i pensieri di alcuni noti filosofi come Kant, Epicuro, Rousseau, Schopenhauer e Kierkegaard, per passare attraverso le dimensioni positive o negative di questo sentimento che da sempre ha accompagnato l’uomo nella sua vita, fino alla cosiddetta “solitudine indotta” da emarginazione, falsità, bullismo, per soffermarsi infine anche sull’energia positiva, rigenerativa o creativa della solitudine, che diventa necessaria per esempio ai fini dell’ascesi spirituale. Il viaggio che compiremo leggendo queste pagine sarà utile per capire come l’uomo sia spesso proteso nel ricercare al di fuori di sé i significati delle cose, non rendendosi conto che l’oggetto da ricercare è in realtà contenuto nella fonte originaria interiore. Talvolta è proprio tramite la solitudine che si riesce a entrare in intimità con noi stessi e comunicare così con il mondo che ci circonda.

Al caffè degli esistenzialisti

Autore: Sarah Bakewell

Numero di pagine: 480

Siamo a cavallo tra il 1932 e il 1933. Al Bec-de-Graz, un caffè di Parigi la cui specialità sono i cocktail all’albicocca, si incontrano tre giovani amici: Jean-Paul Sartre, Simone de Beauvoir e il loro compagno di scuola Raymond Aron. È lui a introdurre Sartre e la de Beauvoir alla fenomenologia, una nuova corrente di pensiero così radicale che, dice indicando i bicchieri, «Se sei un fenomenologo puoi parlare di questo cocktail ed è filosofia!». Questa stringata argomentazione dà a Sartre l’ispirazione di cui era in cerca da anni, e gli offre lo spunto per creare la propria filosofia basata sull’esperienza della vita reale, sull’amore e il desiderio, sulla libertà e l’essere, sui caffè e i camerieri, sull’amicizia e il fervore rivoluzionario. Sono idee che ammalieranno Parigi, avranno rapida diffusione in tutto il mondo e lasceranno un marchio indelebile sulla cultura giovanile degli anni Sessanta, dai movimenti per i diritti civili a quelli studenteschi fino alle rivendicazioni del femminismo. Sarah Bakewell, grazie a uno stile che con la stessa elegante disinvoltura affronta concetti metafisici e aneddotica, dilemmi morali e faide ideologiche, racconta la...

Paesaggi in mutamento. L’approccio paesaggistico alla trasformazione della città europea

Autore: Magnier , Morandi

Numero di pagine: 176

Il fascino dell'inerte

Numero di pagine: 192

Questo numero della rivista esce in una nuova veste editoriale per i tipi della Roma TrE-Press, consultabile anche nel sito Studi Sartriani: www.grupporicercasartriana.org. Il primo numero di questa nuova edizione è dedicato al “fascino dell’inerte”, ovvero ad una riflessione sul “pratico-inerte”, “vale a dire le attività umane stesse, in quanto però mediate da un materiale rigorosamente oggettivo che le rinvia all’oggettualità” (Universale Singolare, pp. 124-125), a cui Sartre ha dedicato pagine significative nella Critica della Ragione dialettica e nell’Idiotde la famille, l’ampia biografia psicoanalitica dedicata a Gustave Flaubert. Il fascino dell’inerte è in un certo senso il fascino dell’epoca contemporanea chiamata a fare i conti con le profonde trasformazioni sociali, politiche e tecnologiche alle quali è impossibile sottrarsi, che prospettano una realtà completamente nuova, piena di incognite e dai risvolti inquietanti. Il prevalere della materia e di aspetti antiumanistici, la reificazione del linguaggio della politica e della psicoanalisi, il ruolo giocato dall’inerzia, dalla passività e dai condizionamenti oggettivi che contrastano o...

La speranza oggi

Autore: Jean-Paul Sartre , Benny Lévy

In queste interviste, condotte dal segretario personale Benny Lévy, Sartre ripercorre alcuni degli snodi critici del suo pensiero. Tra questi, il rapporto tra angoscia e speranza, il ripensamento critico della sinistra, l’avventura come compagno di strada del Partito Comunista, il rapporto tra Fraternità e Terrore presentato nella Critica della ragione dialettica e la possibilità di concepire un’etica esistenzialista. Si tratta di un testo che ha suscitato un vero e proprio scandalo tra gli amici e i colleghi di Sartre, alimentato dal fatto che venne pubblicato a poche settimane dalla sua morte. Le interviste dovevano costituire una prima bozza per una nuova morale, che Sartre aveva promesso fin dalle pagine finali de L’essere e il nulla. Siamo nel 1980: per Sartre la sinistra è morta ed è necessario riscoprire il suo principio fondante, un principio che ora non è storico o dialettico, bensì morale, per poter, ancora una volta, avere speranza nei confronti del futuro.

Sociologia n. 1/2011

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 242

Fine della società. Fine della storia ANDREA BIXIO La storicità del sociale. Premessa ANDREA BIXIO Storia della storicità e società moderna BRUNO KARSENTI Governare la società. Un problema genealogico LUCA SCUCCIMARRA Tempo di progresso, tempo di crisi: modelli di filosofia della storia nel pensiero francese dell’Ottocento GIANLUCA BONAIUTI Il futuro del futuro. Saggio sulla semantica (in)temporale della «società» MAURIZIO RICCIARDI La società senza fine. Storia, sociologia e potere della società contemporanea FABRIZIO FORNARI La costruzione narrativa della soggettività tra sociologia e storicismo ROBERTO VALLE L’Apocalisse della Noia: Benjamin Fondane e la domenica della storia Note DI FRANCESCO TIBURSI Medium te mundi posui: la filosofia vichiana come orizzonte della sociologia storica LIBERO FEDERICI Genealogia della violenza e ideocrazia in Walter Benjamin MARCELLO PIAZZA Note introduttive ad un’indagine sul potere giuridico (e su quello costituente) SILVIO BERARDI L’apostolato popolare mazziniano in Inghilterra: la Scuola elementare italiana gratuita di Londra VALERIO PANZA “Dal campo al testo. La terra del rimorso e i suoi inediti” MARIA LETIZIA...

Studi sartriani

Autore: Gabriella Farina

Numero di pagine: 188

Il numero XIII/2019 è dedicato al tema: “L’Umana disumanità” e analizza l’intreccio di umano e disumano. Sono molti i processi di disumanizzazione che Sartre descrive nelle loro varie forme; ad essi contrappone una nuova forma di fraternità, libera dal terrore; si sperimentano di conseguenza varie vie per comprendere una libertà creatrice di nuovi orizzonti sociali, politici e anche morali, sia individuali che pubblici. Analizzando questo tema si rende visibile il paradosso della soggettività e il sottofondo aporetico che emerge dalla palese inconciliabilità dei convincimenti metafisici di Sartre, i quali mostrano elementi di disumanizzazione nella sua concezione dell’umano. Si analizzano inoltre con l’aiuto di un fitto dialogo con la filosofia nietzscheana aspetti nichilistici nel concetto di “libertà” presenti ne L’Essere e il nulla.

Il senso pratico

Autore: Pierre Bourdieu

Questo saggio è la più importante opera teorica di Bourdieu e rappresenta l'esposizione più ricca e articolata del suo "pensiero sociale" e uno dei capitoli più significativi della teoria sociale del 900.

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