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Immanenza: una mappa

Autore: Riccardo Panattoni , Rocco Ronchi

Numero di pagine: 156

Immanenza: una mappa è un libro a più voci costruito intorno al tema dell’immanenza. Ogni voce individua un percorso concettuale ed è scandita dai nomi dei filosofi della tradizione che meglio la illustrano. Il libro non racconta una storia, ma offre il criterio per un movimento rizomatico. Esso esplora le conseguenze dell’opzione per l’immanenza nei vari ambiti della filosofia: che cosa diventa la politica, come si configura un’estetica e così un’ontologia, un’antropologia, una teologia, un’etologia. Un volume corale che intende fare il punto su un concetto chiave della filosofia contemporanea (italiana, in particolare) suscitando anche un’eco nel dibattito culturale.

Immanenza

Autore: Gilles Deleuze

Numero di pagine: 26

La problematica dell’immanenza rappresenta sicuramente il fil rouge dell’intera produzione di Gilles Deleuze. Fin dal suo primo saggio, Mathesis, scienza e filosofia (1946), Deleuze situa infatti il concetto di mathesis universalis a livello della vita, di un’individualità che, però, in sé rivela già una sintesi universale, un sapere collettivo e supremo. Questi stessi rapporti instaurati tra l’uno e il molteplice si ritrovano anche all’interno dell’ultimo scritto di Deleuze, Immanenza: una vita... (1995), dove l’immanenza assoluta trova il suo compimento all’interno di “una vita”, luogo generico dell’essere. Questa vita si connota come singolarità non-individualizzata (ecceità), esattamente come i neonati «si assomigliano tutti e non hanno individualità, ma hanno singolarità, un sorriso, un gesto, una smorfia [...]». Concatenamenti ed ecceità vengo a ritrovarsi, in ultima analisi, anche nell’architettura simbolica di un testo come Mille-Piani, la cui breve disamina, sotto forma d’intervista al filosofo, chiude questa raccolta.

Metafisica dell’immanenza - Volume I - Ontologia e storia

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 469

In occasione del suo settantesimo compleanno, amici, colleghi e allievi esplorano – in tre volumi che restituiscono il panorama del dibattito filosofico contemporaneo non solo italiano – i molteplici sentieri che caratterizzano l’impegno teorico di Eugenio Mazzarella. L’opera è organizzata attorno a tre diadi: ontologia e storia, etica e politica, poesia e natura, ciascuna indagata nel suo sviluppo storiografico e nella sua articolazione concettuale. Occasione più di confronto che di celebrazione, Metafisica dell’immanenza ben rappresenta il magistero di Mazzarella, che dell’incontro tra prospettive, talora all’apparenza anche poco compatibili, ha fatto il centro del suo pensiero, della sua poesia e della sua prassi politica.

Metafisica dell’immanenza - Volume III - Poesia e natura

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 377

In occasione del suo settantesimo compleanno, amici, colleghi e allievi esplorano – in tre volumi che restituiscono il panorama del dibattito filosofico contemporaneo non solo italiano – i molteplici sentieri che caratterizzano l’impegno teorico di Eugenio Mazzarella. L’opera è organizzata attorno a tre diadi: ontologia e storia, etica e politica, poesia e natura, ciascuna indagata nel suo sviluppo storiografico e nella sua articolazione concettuale. Occasione più di confronto che di celebrazione, Metafisica dell’immanenza ben rappresenta il magistero di Mazzarella, che dell’incontro tra prospettive, talora all’apparenza anche poco compatibili, ha fatto il centro del suo pensiero, della sua poesia e della sua prassi politica.

Immanenza

Autore: Mario Andrea Rigoni

Numero di pagine: 139

Il mondo sembra costituito da due realtà o forze misteriosamente concomitanti: per un verso l’inesauribile potenza e bellezza della natura, per l’altro l’inesauribile dominio del male, diabolicamente operante sia nella natura stessa sia nella società e nella storia. Intorno a tale dilemma gravita la medi­tazione poetica di Mario Andrea Rigoni: sorta di diario-testamento (prosecuzione del precedente Colloqui con il mio demone) nel quale l’esperienza personale (infanzia, natura, amore, dolore, lutto, inesistenza o lontananza di Dio) si salda costantemente alla visione metafisica. Con questi versi d’impressionante immediatezza ed evidenza, rese possibili da uno stile poetico tanto incisivo quanto semplice, il libro, che esplora vari lati della nostra “immanenza” nell’essere, rappresenta un unico e prezioso contributo al nostro panorama letterario.

Il ritmo dell’immanenza

Autore: Louis Weber

Numero di pagine: 224

Rimasto ai margini del dibattito filosofico novecentesco, Louis Weber appare oggi come un pensatore di inusitata radicalità. La sua prospettiva, divisa significativamente tra un versante metafisico – il positivismo assoluto del suo libro del 1903 – e uno tecnico-antropologico, indagato alla luce di un’ipotesi schiettamente antipositivista, offre una serie di strumenti utili a comprendere anche il nostro tempo e la sua tendenza a trasferire parte delle prerogative cognitive umane ai dispositivi digitali. La sua filosofia della riflessione, dell’idea e del giudizio da un lato e la sua indagine sul ritmo del progresso dall’altro rappresentano un brillante tentativo di ricucire la scissione tra teoria e prassi che da sempre costituisce uno dei principali problemi affrontati dalla filosofia occidentale, se non il principale. Attraverso una selezione dei suoi saggi migliori, il lettore potrà così riscoprire un pensiero che all’idealismo logico associa il pragmatismo radicale e all’attenzione per il divenire incessante delle idee scientifiche fa corrispondere una concezione della filosofia come impresa dialettica transgenerazionale, progressiva e sostanzialmente...

Metafisica dell’immanenza - Volume II - Etica e religione

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 524

In occasione del suo settantesimo compleanno, amici, colleghi e allievi esplorano – in tre volumi che restituiscono il panorama del dibattito filosofico contemporaneo non solo italiano – i molteplici sentieri che caratterizzano l’impegno teorico di Eugenio Mazzarella. L’opera è organizzata attorno a tre diadi: ontologia e storia, etica e politica, poesia e natura, ciascuna indagata nel suo sviluppo storiografico e nella sua articolazione concettuale. Occasione più di confronto che di celebrazione, Metafisica dell’immanenza ben rappresenta il magistero di Mazzarella, che dell’incontro tra prospettive, talora all’apparenza anche poco compatibili, ha fatto il centro del suo pensiero, della sua poesia e della sua prassi politica.

Fuori dai cardini del tempo

Autore: Gilles Deleuze

Numero di pagine: 145

Il debito che Gilles Deleuze ha maturato nei confronti di Kant è probabilmente ben più significativo di quanto lo stesso Deleuze non ammetta, tanto che è forse possibile reinterpretare la filosofia dell’autore di Differenza e ripetizione come una peculiare riedizione del kantismo. In particolare, le quattro lezioni del pensatore francese qui presentate sono incentrate sul concetto di tempo, in un serrato confronto tra il Kant della Critica della ragion pura e quello della Critica del giudizio, ma anche con la dottrina di Cartesio, con le concezioni filosofiche di Hölderlin e di altre grandi figure della tradizione filosofico-letteraria.

Ritorno all'essere

Autore: Vittorio Possenti

Numero di pagine: 440

Recitare il De profundis sulla metafisica moderna – antirealistica, logicistica, dialettica, totalizzante – ed esplorare le virtualità della filosofia dell’essere sono i cammini che questo volume percorre, intrecciando riflessione teoretica e riflessione storiografica, e dando voce ad autori come Aristotele, Tommaso d’Aquino, Hegel, Gentile, Maritain, Heidegger, Bontadini, Balbo, Severino. La metafisica moderna si conclude con uno scacco che non coinvolge la filosofia dell’essere: questa può rilanciare il suo discorso sull’ente, il nulla, il divenire, la causalità, il cominciamento fatto dall’essere invece che dal pensiero, la trascendenza, la creazione e il nichilismo.

Stato e società nella crisi del moderno II

Autore: Massimo Schiavi

Numero di pagine: 136

La crisi attuale delle forme politiche del sociale non sembra riferirsi solo allo Stato in quanto categoria storica, ossia allo Stato nazione emerso fra il XV ed il XVII secolo, ma sembra colpire al cuore il modello politico su cui si è fondata l’intera civiltà occidentale dal V secolo a.C. ai giorni nostri. È pertanto estremamente urgente sviluppare una riflessione sulle grandi rappresentazioni che la politica e la società moderne hanno prodotto su loro stesse. A questo proposito, la Fondazione Centro Studi Campostrini intende promuovere un’analisi di alcuni dei “classici” del pensiero politico, con l’intenzione di mettere in luce e discutere le strutture portanti di queste rappresentazioni, in modo da comprendere più a fondo l’attuale empasse dell’organizzazione sociale e politica contemporanea. Saggi di: Mauro Bonazzi, Davide Assael, Luca Mori, Olivia Guaraldo, Monia Andreani, Maurizio Guerri, Andrea Potestio.

Epistemologie

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 620

Frutto di un lavoro collettivo, questa antologia di traduzioni offre dei punti di fuga a chi studia epistemologia in Italia. Punti di fuga: ossia vie d’uscita dai programmi culturali che ancora vincolano il dibattito epistemologico italiano e, insieme, perni per l’articolazione di nuove prospettive di ricerca. I testi qui presentati, inediti in Italia, sono stati selezionati, tradotti e commentati attraverso un dialogo vivo e partecipato tra studiose e studiosi di diversa formazione. Il volume, suddiviso in tre sezioni (Unità e pluralità, Politica e scienza, Casi di studio), esplora i discorsi contemporanei sulle scienze, riflette sul loro rapporto con la sfera politica e suggerisce vie per la ricerca autonoma in ambito epistemologico.

La portata metapolitica dell’assoluto realismo

Autore: Antonio Brancaforte

Numero di pagine: 253

Chiedersi se libertà e metafisica siano compatibili è interrogarsi sul rapporto tra Verità e libertà. La risposta teoretica dell’Assoluto Realismo di Vincenzo La Via è l’affermazione della relazione ontologica in atto, escludente ogni presupposizione analogica della Verità e della libertà. Ma quale libertà è mai questa che è posta con la Verità e rende in atto effi cace la Verità? È la libertà ontologica in atto, l’«Io» concreto (persona è libertà) posto dal trascendentale, dall’idea dell’Essere rosminiana depurata da ogni apriori. La Verità deambula solo con questa libertà unica e in atto, non analogica. È una libertà che ha portata metapolitica perché pone sempre, in quanto ontologica, una situazione in una struttura di potere in atto. È, dunque, un dispositivo metapolitico, una crasi di metafisica e politica: metafisica nell’azione.

Il germoglio e lo specchio

Autore: Francesco Bernardo Vitale

Numero di pagine: 223

Come distinguere ciò che esiste da ciò che è soltanto pensato? In che cosa differisce l’essere dal semplice nulla? Dopo millenni di tentativi frammentari o sistematici, umili o grandiosi, l’ontologia stenta ancora a fornire una risposta adeguata. La realtà del reale, di contro alla sua mera possibilità irrealizzata, continua a sfuggirci – complici alcuni dei più formidabili enigmi che siano mai stati formulati nel campo della metafisica: il paradosso dei futuri contingenti di Aristotele, e quello degli oggetti simmetrici di Immanuel Kant. Questi paradossi, secondo Gilles Deleuze, ci obbligano a pensare la processualità creativa, l’apertura indeterminata del divenire e il dinamismo fecondo della natura, così da cogliere l’ente nell’originalità radicale della sua venuta al mondo. Ma il suo tentativo, oggetto di un’analisi approfondita in questo libro, potrebbe in definitiva risultare la prosecuzione dell’inveterata tradizione che egli ambiva a superare.

Lei...e Io - Asthma

Autore: Paolo Serafini

Numero di pagine: 104

Paolo Serafini, nato a Roma il 30 luglio 1957, laureato i n Giurisprudenza, si diletta in lettura, scritti e poesie. Lei…e Io, è il suo esordio ove parla in terza persona dell'asma allergica. Un'esperienza raccontata con passione, ribellione, disillusione. Una cronaca dei ricordi che si traduce in un invito alla condivisione delle emozioni che, paradossalmente, possono nascere anche dalle malattie.

Heidegger e la metafisica

Autore: Emanuele Severino

Numero di pagine: 662

Con «La struttura originaria» (1958), Emanuele Severino pose all’inizio del suo percorso teoretico il riconoscimento che «il pensiero dominante dell’Occidente è il nichilismo», cioè «la follia estrema», e che la metafisica classica aveva cessato di essere «il fondamento teorico dell’indagine storica». «L’apertura alla metafisica», che fino ad allora Severino aveva ricercato nel pensiero contemporaneo, diveniva dunque il sintomo non più della sua verità, ma della «vicinanza alla matrice stessa dell’alienazione fondamentale dell’Occidente». Questa svolta sul significato e sull’essenza della metafisica classica era andata preparandosi in una serie di testi giovanili – stesi fra il 1948 e il 1958 e ora raccolti in questo quarto volume degli «Scritti» –, nei quali Severino conduce un serrato confronto con i temi introdotti nella filosofia contemporanea da Heidegger e Gentile. «Heidegger e la metafisica» (1950) costituisce il tentativo di mostrare come «la filosofia di Heidegger, nella sua essenza, renda possibile il sapere metafisico» e come «il problema fondamentale di Heidegger sia quello di una radicale costruzione del sapere metafisico»....

Impero

Autore: Michael Hardt , Antonio Negri

Numero di pagine: 468

Impero disegna una nuova geografia del potere: dal sistema di produzione fordista, meccanico e serializzato, a un'economia biopolitica, che lavora e manipola la vita sociale nei suoi meccanismi d'interazione, comunicazione e affettività; dalla centralità degli statinazione a una forma di sovranità globale, senza centro né confini, che giustifica ogni suo intervento consacrandolo in nome di una pace perpetua e universale. E contro questa forma di dominio sempre più assoluta si muovono poteri alternativi, forze di resistenza, la "moltitudine", eco postmoderna dell'antagonismo tipico della modernità: il popolo.

Secolarità sacra

Autore: Raimon Panikkar

Numero di pagine: 797

Questo volume è dedicato alla secolarità definita «sacra» perché rappresenta lo stile di vita cui siamo chiamati, superando la dicotomia tra il sacro e il profano. Non si tratta di fuggire dal mondo, ma di trasfigurarlo – che è qualcosa di più che redimerlo: è risuscitarlo. Bisogna «trovare» il sacro e «creare» la via secolare. La scoperta della secolarità sacra ci sembra essere il catalizzatore affinché la trasformazione non sia solo un cambio d’abito, una nuova moda, ma una mutazione storica. Il compito non è facile, ma è urgente e anche affascinante. Il libro tratta vari aspetti della realtà secolare, formando un tutto armonico. La prima sezione è dedicata alla filosofia della secolarità; ne sviluppa la descrizione, analizza la sacralità del secolare e riporta alcune considerazioni sulla sfida che la secolarità rappresenta per le religioni tradizionali. La seconda è dedicata alla politica come aspetto non trascurabile della vita: l’Uomo è soma, psyche, polis e kosmos. In quanto polis, la sua appartenenza a una comunità (politica) è fondamentale. Questa sezione comprende vari articoli collegati alla sociologia che abbraccia anche la formazione...

La credenza progressiva

Autore: Giuseppe Di Salvatore,

Numero di pagine: 181

Questo saggio, risultato del lavoro seminariale svolto presso la Fondazione Centro Studi Campostrini, avanza una proposta teoricasulla base di un’ipotesi. L’ipotesi è che quando usiamo il vocabolariodella credenza diciamo qualcosa di specifico e irriducibile adaltre nozioni. Alla ricerca del nucleo di irriducibilità e specificitàdella credenza Giuseppe Di Salvatore scarta tutte quelle forme dicredenza che dipendono in maniera più o meno diretta da unaconsiderazione in termini di conoscenza o da un’implicazione dellaverità. Se alcuni tipi di giustificazione della credenza possono essereutili a individuarne l’irriducibilità, solo le credenze primitive, unacomplessa nozione di “credenza soggettiva” e un originale modellofiduciario della credenza fungono da buoni candidati per difenderela specificità della credenza. Dopo la discussione di alcune tesi diLudwig Wittgenstein e il ricorso a fonti eterogenee, da William Jamesa Henry Habberley Price fino a Niklas Luhmann, l’autore proponela nozione originale di “credenza progressiva” come il migliorcandidato che confermi l’ipotesi di partenza. In essa una precisaidea di rischio e la fiducia, al cui dibattito è...

L’essere dopo la metafisica moderna

Autore: Aa. Vv.

Numero di pagine: 232

Dopo il Novecento, in particolare dopo Heidegger e Severino, porre ancora la questione dell’essere può sembrare un gesto tardivo e ingenuo. Il volume discute criticamente l’itinerario che ha condotto Vittorio Possenti a considerare questo gesto, invece, necessario e a dichiarare concluso il ciclo speculativo della modernità, avviato da Cartesio e perfezionato da Kant e Hegel. Recuperando con strumenti teorici rinnovati la tradizione realista della filosofia dell’essere, Possenti sostiene che “l’ente è” e che da qui deve ripartire qualsiasi discorso che intenda riprendere alla base la questione della metafisica. L’essere dopo la metafisica moderna raccoglie i contributi di studiosi che non si allineano e non si oppongo acriticamente agli argomenti proposti da Possenti, ma dialogano con le sue posizioni in modo franco e senza compromessi, restituendo ancora una volta il suo spessore alla parola “filosofia”.

Studi sartriani

Autore: Gabriella Farina

Numero di pagine: 192

Il numero XIII/2019 è dedicato al tema: “L’Umana disumanità” e analizza l’intreccio di umano e disumano. Sono molti i processi di disumanizzazione che Sartre descrive nelle loro varie forme; ad essi contrappone una nuova forma di fraternità, libera dal terrore; si sperimentano di conseguenza varie vie per comprendere una libertà creatrice di nuovi orizzonti sociali, politici e anche morali, sia individuali che pubblici. Analizzando questo tema si rende visibile il paradosso della soggettività e il sottofondo aporetico che emerge dalla palese inconciliabilità dei convincimenti metafisici di Sartre, i quali mostrano elementi di disumanizzazione nella sua concezione dell’umano. Si analizzano inoltre con l’aiuto di un fitto dialogo con la filosofia nietzscheana aspetti nichilistici nel concetto di “libertà” presenti ne L’Essere e il nulla.

Ricomporre un cosmo in frammenti

Autore: Christian Frigerio

Numero di pagine: 316

Il concetto di relazione è oggi un protagonista dei dibattiti metafisici, ma solo da poco la filosofia ha iniziato a prenderlo sul serio. Il saggio rappresenta la prima indagine estesa sul macro-evento filosofico che ha portato la relazione al centro dell’attenzione: il dibattito sulle relazioni interne ed esterne. Dopo averne rintracciata l’origine nell’intricato scontro dei primi anni del Novecento tra Francis Herbert Bradley e Bertrand Russell, esso segue gli sviluppi del dibattito in Ludwig Wittgenstein e Alfred North Whitehead, in Charles Sanders Peirce e William James, ne studia le riprese da parte di Jean Wahl e Gilles Deleuze, esplorandone infine le propaggini contemporanee in Bruno Latour e tra gli esponenti del realismo speculativo. Chiedersi se le relazioni siano interne o esterne significa porsi due domande distinte: le relazioni sono ontologicamente fondamentali o sono riducibili ai propri termini? Questi hanno un’esistenza e un’identità indipendente dalle relazioni o sono da queste definiti nella loro essenza più intima? All’intersezione di questi due interrogativi emergerà una concezione del mondo che vede affermato fino in fondo il ruolo ontologico...

La via alla felicità

Autore: Steven Nadler

Numero di pagine: 304

Home Scienze umane Filosofia La via alla felicità La via alla felicità La via alla felicità sottotitolo L'Etica di Spinoza nella cultura del Seicento autore Nadler Steven argomenti Scienze umane Filosofia formato Libro - Rilegato con sovracopertina plasticata dimensioni 15x23 pagine XVIII-286 pubblicazione 06/2018 ISBN 9788820384890 Scrivi un commento per questo prodotto € 22,90 Descrizione Commenti dei lettori Baruch Spinoza è uno dei pensatori più radicali che la storia della filosofia abbia mai conosciuto. E l’Etica, pubblicata postuma nel 1677, lo stesso anno della sua morte, è il distillato di un lungo e meditato esercizio intellettuale iniziato fin dagli anni Cinquanta quando Spinoza, abbandonata l’attività commerciale ereditata dal padre, aveva deciso che il suo futuro sarebbe stato la ricerca filosofica, la conoscenza e la vera felicità. Un capolavoro che ha pochi eguali e che, per ampiezza di temi e sistematicità espositiva, è paragonabile soltanto alla Repubblica di Platone. In questa nitida e rigorosa analisi dell’Etica, Nadler ci spiega sia perché le idee di Spinoza abbiano suscitato tra i suoi contemporanei uno scalpore senza precedenti, sia perché ...

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