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L'Età degli imperi

Autore: Eric J. Hobsbawm

Numero di pagine: 464

La storia dell'Età degli imperi è quella del «mondo e della società del liberalismo borghese avanzante verso 'la strana morte'… che la coglie proprio quando essa raggiunge il suo apogeo, e a causa proprio delle contraddizioni insite in questa sua avanzata». Con uno stile espositivo amabile e intelligente, Hobsbawm accompagna il lettore alla scoperta di un mondo apparentemente lontano e lo rende consapevole delle profonde radici che legano quel mondo al nostro secolo breve. Vittorio Vidotto

Il secolo breve

Autore: Eric J. Hobsbawm

Numero di pagine: 599

Quello che ci siamo appena lasciati alle spalle è stato un secolo di straordinario progresso scientifico e i guerre totali, di crisi economiche e di grandi periodi di rilancio e di benessere, di rivoluzioni nella società e nella cultura. Un 'secolo breve' anche per l'accelerazione sempre più esasperata impressa agli eventi della storia e alle trasformazioni nella vita degli uomini. Eric Hobsbawm, nato nel 1917, affronta qui un compito arduo e affascinante anche per uno storico di fama mondiale e di sperimentate capacità scientifiche: delineare un panorama esauriente di un periodo che ha non solo studiato come ricercatore ma manche vissuto come uomo. Un libro fontamentale che ormai è universalmente riconosciuto come uno dei grandi classici della storiografia contemporanea.

Storia moderna

Autore: Guido Abbattista

Numero di pagine: 751

A dispetto delle periodiche dichiarazioni di crisi, nelle società contemporanee la storia rimane una delle discipline essenziali per la formazione civile. Si modificano i suoi statuti, si trasformano gli ambiti della sua applicazione, mutano i confini e i punti di contatto con altri saperi, cambiano le gerarchie dei fatti e le sensibilità con cui essi vengono rilevati: ma la storia resta al centro dei percorsi intellettuali e delle strategie formative della nostra cultura. Negli ultimi tempi, però, la storia sembra aver perso molte delle sue certezze esplicative, e soprattutto la capacità, se non di divinare il futuro, di prefigurarne almeno la direzione, indicando il senso del movimento che dal passato porta al presente. Caduta l'idea di uno sviluppo lineare delle società umane, spezzatosi il filo di un percorso evolutivo che legasse irrevocabilmente le conquiste e i progressi della conoscenza a un "avanzamento" generale e condiviso, messa in forse la tensione verso un obiettivo ultimo, verso un fine da raggiungere, la storia può sembrare - e a molti così oggi appare - una fatica inutile, un esercizio erudito fine a se stesso. Dove trovare dunque, oggi, il senso della...

Guida allo studio della storia contemporanea

Autore: Vittorio Vidotto

Numero di pagine: 202

Questa Guida offre un punto di equilibrio fra i risultati storiografici consolidati e una ragionevole apertura ad alcune tematiche e tendenze più recenti attraverso un’opera dal taglio introduttivo che privilegia la praticità d’uso.

Il secolo armato

Autore: Enzo Traverso

Numero di pagine: 240

Nel 1989, la caduta del Muro di Berlino ha messo fine al xx secolo. Ciò che sino al giorno prima era percepito come presente è diventato storia. Scossa da questa svolta, la storiografia ha dovuto rivedere i propri paradigmi, interrogarsi sui propri metodi, ridefinire i propri campi di ricerca. Le rigide partizioni della guerra fredda sono state sostituite da un mondo “liquido” e la nuova storia globale, al posto di un secolo diviso in blocchi, inizia a vedere una rete di scambi economici, di movimenti migratori, di ibridazioni culturali su scala planetaria.La storia fondata sulla “lunga durata” ha lasciato spazio alla riscoperta dell’avvenimento, imprevedibile, eruttivo e spesso enigmatico. Parallelamente, la memoria è divenuta un prisma privilegiato attraverso cui rileggere il passato. Una volta entrata nell’officina della storia, essa ha ridisegnato il profilo del xx secolo come tempo di violenza e di vittime. In questo libro, Enzo Traverso ricostruisce magistralmente il quadro d’insieme dei mutamenti che sono al centro dei grandi dibattiti storiografici attuali. Affronta le grandi categorie interpretative, sia classiche (come rivoluzione, fascismo) sia nuove...

Il filo e le tracce

Autore: Carlo Ginzburg

Numero di pagine: 352

“Oggi nessuno dei termini di questa definizione (raccontare, tracce, storie, vere, falso) mi appare scontato” Questo libro esplora il mutevole rapporto tra verità storica, finzione e menzogna attraverso una serie di casi. Contro la tendenza dello scetticismo postmoderno a sfumare il confine tra narrazioni di finzione e narrazioni storiche in nome dell’elemento costruttivo che le accomuna, il rapporto tra le une e le altre viene visto in questo libro come una contesa per la rappresentazione della realtà. Scavando dentro i testi, contro le intenzioni di chi li ha prodotti, si possono far emergere voci incontrollate: per esempio quelle delle donne o degli uomini che, nei processi di stregoneria, si sottraevano agli stereotipi suggeriti dai giudici. Nei romanzi medioevali si possono rintracciare testimonianze storiche involontarie su usi o costumi, isolando all’interno della finzione frammenti di verità: una scoperta che oggi ci sembra quasi banale, ma che aveva un suono paradossale quando verso la metà del Seicento, a Parigi, venne formulata per la prima volta esplicitamente. Realtà, immaginazione, falsificazione si contrappongono, s’intrecciano, si alimentano a...

Anni interessanti

Autore: Eric J. Hobsbawm

Numero di pagine: 496

L'autobiografia di Eric Hobsbawm è un'introduzione al secolo più straordinario, appassionante e allo stesso tempo catastrofico della storia. Nato ad Alessandria d'Egitto nel 1917, cresciuto prima a Vien­na e poi a Berlino, formatosi intellettualmente nella Cambridge rossa degli anni Trenta, al King's College, dove riuscì a entrare grazie a una borsa di studio, Hobsbawm è rimasto fedele agli insegnamenti di Marx anche negli anni delle abiure e delle sconfessioni. Molto più di una semplice narrazione di eventi, il suo racconto è un viaggio tra i luoghi e le epoche che questo grande interprete del No­vecento ha attraversato da osservatore partecipe e privilegiato: dal­l'America del jazz alla Russia del comunismo reale, dall'Europa della sinistra al Terzo Mondo dei movimenti di liberazione. E ci consegna una profezia sul nuovo "secolo americano".

Il trionfo della borghesia

Autore: Eric J. Hobsbawm

Numero di pagine: 440

Le origini travolgenti dell'età borghese: una penetrante analisi dell'inizio della globalizzazione nel mondo contemporaneo. Rosario Villari

Quando i fatti (ci) cambiano

Autore: Tony Judt

Numero di pagine: 440

In un'era di crescente anti-intellettualismo, i saggi di Judt ci ricordano che cosa guadagniamo quando manteniamo standard etici e intellettuali alti, e che cosa perdiamo quando li lasciamo scivolare via. Mark Mazower, “Financial Times” «Quando i fatti cambiano, io cambio opinione. Lei cosa fa?»: questa frase, attribuita a John Maynard Keynes, è posta in esergo a questo libro. Scelta emblematica. In un'epoca che ha visto la progressiva erosione del giornalismo basato sui fatti e ha risentito della mancanza di intellettuali pubblici indipendenti, Judt decise di svolgere un ruolo raro e prezioso, mettendo insieme storia e attualità, Europa e America, e raccontando il mondo com'era un tempo e com'è oggi. La storica Jennifer Homans, vedova di Tony Judt, in questo libro ha raccolto i suoi articoli più importanti scritti negli ultimi quindici anni della sua vita. La voce di Judt nella sfera pubblica amplifica le sue ricerche storiche: l'idea e la realtà dell'Europa; Israele, l'Olocausto e gli ebrei; la superpotenza americana e il mondo dopo l'11 settembre; l'inclusione e la giustizia sociale nel nostro tempo di crescenti disuguaglianze. Tony Judt era convinto che il suo vero...

Soglie del Medioevo

Autore: Giuseppe Sergi

Il medioevo è forse il periodo più frainteso della storia. Su di esso pesano la vastità degli spazi e la lunga gittata delle periodizzazioni, come pure le difficoltà interpretative delle fonti: tutti fattori che spesso espongono al rischio di indebiti schematismi e di forzate generalizzazioni. Per questi motivi, quella che – per sottrazione – è definita «l’età di mezzo» ha bisogno più di altre di essere sottoposta a un insieme di «spiegazioni». In effetti, per addentrarsi nel medioevo, per poterne dominare i nodi cruciali, occorre saperne varcare le soglie: ed è a questa vera e propria iniziazione alle grandi questioni della storia medievale che qui ci conduce Giuseppe Sergi, uno dei nostri medievisti più rigorosi e autorevoli. Sulla scorta del richiamo al famoso saggio Soglie di Gérard Genette, in cui il critico letterario conferisce valore agli elementi ausiliari dei libri (il «paratesto»), questi magistrali saggi brevi – nati come prefazioni o postfazioni, e dunque originati dall’esigenza di introdurre il lettore in un testo o di tracciarne il bilancio conclusivo – affrontano gli interrogativi aperti da libri e convegni incontrati o promossi da Sergi ...

Pietre e fucili

Autore: Stefano Petrungaro

Numero di pagine: 313

False voci, campane e bandiere: nella Croazia di fine Ottocento i contadini e le contadine si allarmano e danno voce al proprio malcontento. Croati e serbi protestano contro le decisioni del ceto politico al potere, contestano le elezioni e gli elettori. A tentare di mantenere l’ordine vi sono i gendarmi, che vigilano, sparano, arrestano. Viene quindi la volta di magistrati e avvocati difensori, che giudicano quegli atti di ribellione. La ricerca ricostruisce i fatti e li scandaglia al fine di gettare una nuova luce sulla fin de siècle croata e sul conflitto sociale che la attraversa. Le proteste collettive e la loro repressione vengono decostruite per comprendere gli effetti dell’abolizione del Confine militare e come vengono vissuti i processi di integrazione nazionale, di apprendistato alla politica nelle campagne, di democratizzazione della società.

Egemonia e modernità

Autore: Fabio Frosini , Francesco Giasi

Numero di pagine: 701

Sono trascorsi ottant’anni dalla morte di Antonio Gramsci, politico, filosofo, giornalista, linguista e critico letterario italiano, tra i fondatori del Partito Comunista Italiano, fondatore dell’«Unità», autore dei Quaderni del carcere e uno dei più importanti pensatori del XX secolo. Autorevoli storici e studiosi italiani e internazionali riflettono sul ruolo del pensiero gramsciano in Italia e nella cultura internazionale, facendo il punto sulle acquisizioni e sulle prospettive degli scritti di Gramsci, sulla sua filosofia della praxis e la sua importanza nella cultura italiana, analizzando anche stato e nuove frontiere degli studi gramsciani nel mondo globale (Europa, Stati Uniti, Asia, America Latina). Atti del convegno internazionale di studi Egemonia e modernità. Il pensiero di Gramsci in Italia e nella cultura internazionale (Roma, 18-20 maggio 2017) organizzato dalla Fondazione Gramsci e dall’International Gramsci Society-Italia in collaborazione con l’Istituto della Enciclopedia Italiana.

Storia sociale del Jazz

Autore: Eric Hobsbawm

Numero di pagine: 485

Pubblicato per la prima volta con lo pseudonimo di Francis Newton, Storia sociale del jazz è il tributo di Hobsbawm al jazz e all’impatto rivoluzionario che questo genere musicale ebbe sulla società dei suoi tempi. Hobsbawm, l’intellettuale che ha segnato la cultura europea con la sua riflessione sul Novecento come secolo breve, è interessato a osservare in queste pagine la società che si muove attorno al jazz, un universo notturno di anime inquiete, mosse dal desiderio di cambiamento, dalla forza di un’innovazione che non si ferma al campo musicale. Una storia emozionante e originale raccontata da uno dei più autorevoli storici del Novecento.

L'età della rivoluzione

Autore: Eric J. Hobsbawm

Numero di pagine: 530

La prima delle grandi sintesi di Hobsbawm dedicate al mondo moderno.

Élites dell'Ottocento

Autore: Giovanni Aldobrandini

Numero di pagine: 154

Sullo sfondo degli anni fra la fine dell'Ottocento e la Grande Guerra Giovanni Aldobrandini fa muovere personaggi rappresentativi delle élites britanniche e italiane che hanno vissuto e talvolta determinato le profonde trasformazioni sociali e culturali dei loro paesi in quella fase storica. L'autore fa emergere dalla sua analisi casi esemplari. La Regina Vittoria, con la sua simbiotica relazione con le classi medie produttive che diventa progressivamente icona trionfante dell'imperialismo britannico. L'ambizioso aristocratico Winston Churchill e il populista avvocato gallese David Lloyd George – autori del primo sistematico intervento economico e sociale dello Stato inglese per garantire i ceti più deboli – la cui azione politica interagisce con le più avanzate teorie liberali dell'epoca. Nel saggio sugli irlandesi emerge un gioco di percezioni tra élites inglesi e gli irlandesi, in un momento in cui il dominio inglese viene avvertito con sempre maggiore rancore. Nella crisi d'identità di grandi intellettuali come Shaw, Wilde, Yeats, Joyce l'autore intravede una tensione per l'adesione ideale e morale a due distinte “patrie”. Da ultimo un caso italiano: Scipione...

Dall’Impero asburgico alla Grande Romania. Il nazionalismo romeno di Transilvania fra Ottocento e Novecento

Autore: Santoro

Numero di pagine: 302

Il volume segue l'evoluzione del nazionalismo romeno di Transilvania dalla fine dell'Ottocento agli anni Trenta del Novecento, esaminando il pensiero e l'azione di politici e intellettuali che prima tentarono di preservare l'identità nazionale romena nel contesto dell'Impero asburgico e poi, con la costituzione della Grande Romania nel 1918, adeguarono il loro nazionalismo alla nuova situazione istituzionale, venendo allo stesso tempo influenzati dagli eventi che si stavano sviluppando nel resto d'Europa: la rivoluzione bolscevica, le contraddizioni socio-economiche postbelliche, la nascita dei movimenti fascisti. Lo studio del caso transilvano permette di approfondire alcune dinamiche peculiari del nazionalismo moderno, capace di modificare anche in modo drastico i propri punti di riferimento ideologici, pur nel permanere di un nucleo forte centrato sull'idea del primato della nazione, e in grado quindi di aderire alle più diverse espressioni politiche della modernità: dal liberalismo alla democrazia, dal radicalismo etnico al totalitarismo etnocratico.--

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