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La guerra civile spagnola e la Regia Marina italiana

Autore: Francesco Mattesini

Numero di pagine: 382

Ancora oggi, a oltre ottant’anni dall’inizio della guerra civile di Spagna, si discute sul motivo per cui Benito Mussolini dette il suo aiuto alla causa dei nazionalisti. Ossia se lo fece per puro calcolo politico, tendente a favorire l’instaurazione di un’altra dittatura di destra in Spagna scalzando il fronte popolare andato al potere il 16 febbraio 1936, oppure per ottenere il possesso di basi nelle Isole Baleari, necessarie per bloccare in caso di guerra le comunicazioni tra l’Africa Settentrionale e la Francia, paese al quale il governo fascista intendeva contendere il dominio del Mediterraneo centro-occidentale, e chiedere rivendicazioni territoriali. Lo storico statunitense Coverdale ha scritto che “l’aiuto italiano” alla causa di Franco, espressosi sia militarmente che politicamente, fu “un elemento essenziale per la vittoria nazionalista”. Per contro, l’essersi assicurato una Spagna amica rappresentò per il Duce un successo che in seguito avrebbe assunto carattere deludente, poiché Franco, restando fedele a quanto aveva dichiarato durante il conflitto di mantenere la neutralità nella seconda guerra mondiale, si rifiutò di schierarsi militarmente...

Il passato di bronzo

Autore: Gabriele Ranzato

Numero di pagine: 160

È giusto che i teatri del lutto e del sangue lascino il posto alla pace quotidiana, a lunghi momenti di oblio e a una conoscenza degli eventi passati meno carica di sentimenti di rivalsa e di ogni altra passione distruttiva che possa essere evocata dal vivido ricordo dei caduti di una guerra fratricida. Sentire troppo l'uno o l'altro dei singoli dolori di cui si compone una guerra civile impedisce di sentire il dolore collettivo e di attenuarlo quel tanto che occorre per capirne le ragioni. Nella Spagna attuale gli impedimenti perché questo avvenga sono ancora molto forti. Lo spazio civico è ancora molto ingombro di salme della guerra civile. Ma ciò non avviene perché gli spagnoli siano più di altri implacabili e inclini alla vendetta. C'è una sequenza di eventi che spiega questo. Essi attengono più alla storia recente che a quella remota. Ed è dunque dalla storia recente che occorre partire per capire le ragioni di quella sorta di immortalità della guerra civile, la sua perdurante presenza nella vita degli spagnoli, che li ha costantemente accompagnati nel corso del tempo come fantasma familiare sia nel silenzio che nelle dispute aperte.

L'eclissi della democrazia

Autore: Gabriele Ranzato

Numero di pagine: 735

La storia ci ha tramandato una versione ben precisa della guerra civile spagnola: è stato lo scontro tra democrazia e totalitarismo, tra anarco-comunisti e fascisti, tra repubblicani e franchisti. Ora, se è vero che ogni guerra civile cela zone d'ombra difficili da chiarire, è però necessario tentare un discorso critico per ricostruire una versione dei fatti il più possibile vicina alla verità. È questo il compito dello storico: combattere le falsificazioni della storia. Ed è questa la scommessa vinta dal libro di Ranzato il quale, partendo dai conflitti sociali e dalla dimensione religiosa di un paese profondamente cattolico e arretrato com'era la Spagna dei primi anni trenta, arriva al cuore degli eventi rivoluzionari, con i loro orrori e le loro violenze. Forse, ancor prima che militare, la sconfitta della Repubblica è stata una resa ideologica. Leggere e capire la guerra civile spagnola significa saper interpretare la catena di eventi che hanno portato al contrapporsi dei totalitarismi nel corso di tutto il XX secolo.

Il fronte rosso

Autore: Alessandro Barile

Numero di pagine: 196

La guerra civile spagnola rappresenta il paradigma stesso del concetto di 'guerra civile'. Difficilmente in altri momenti storici si è determinata una frattura così netta, così evidente e così ben delineata all'interno di uno stesso contesto nazionale. Due fazioni, quantitativamente e geograficamente simili, si contrapposero per tre lunghi anni dando vita a una vicenda giustamente descritta come 'epopea' da molti commentatori. Varie volte definita come 'ultima grande causa', la guerra civile spagnola travalicò velocemente i confini iberici, diventando il terreno di scontro su cui la nascente ideologia fascista sferrava un attacco senza precedenti contro il campo comunista e libertario. Con l'ausilio di preziosi documenti e attraverso un'analisi avvincente, 'Il fronte rosso' ricostruisce la storia della guerra civile spagnola concentrandosi sul punto di vista delle sezioni dell'Internazionale Comunista. Una scelta decisiva, sia per comprendere la dimensione europea del conflitto, sia per dare voce a quella parte rilevante della popolazione spagnola che, insorgendo, scelse di rispondere con la lotta armata al proditorio colpo di stato fascista (Prefazione di Marco Puppini).

Storie Dimenticate, Spagna: L'uomo dell'Ambulanza e la Guerra Civile Spagnola

Autore: Paul Read

Numero di pagine: 505

Provate a immaginare la città di Malaga che viene evacuata da un giorno all'altro. Centocinquantamila persone dovranno fare duecento chilometri a piedi lungo la strada costiera N-340, in cerca di un rifugio sicuro, mentre le inseguono i carri armati italiani, e le bombardano aerei tedeschi e navi dei nazionalisti insorti. Uomini disarmati, donne e bambini saranno presi di mira dagli aerei o uccisi dai colpi delle navi che li perseguitano dal mare aperto, i loro corpi saranno lasciati sul ciglio della strada, abbandonati al caos e alla disumanità degli adulti in guerra. Ci saranno poco cibo, mezzi di trasporto o acqua fresca. Nutrendosi solo di speranza e spinti dalla paura, esposti agli agenti atmosferici e al fuoco nemico, cammineranno tutto il giorno e tutta la notte. Molti saranno troppo deboli per riuscire a raggiungere il porto sicuro di Almería e sopravviveranno solo grazie a un medico Canadese che li aiuterà. Un medico che, più tardi, sarà accusato di spionaggio e tradimento e sarà cacciato dalla Spagna contro la sua volontà, ad opera delle stesse persone che aveva soccorso.

La «ringhiera» in Spagna

Autore: Augusto Cantaluppi

Numero di pagine: 278

Questo libro racconta le vite di oltre un centinaio di antifascisti, in buona parte lavoratori, che sono nati o hanno vissuto nella Milano dei primi anni del Novecento. Perseguitati, esuli, migranti; persone che hanno pagato cara la ribellione al regime e che hanno scelto di partecipare a quello straordinario momento di lotta antifascista e rivoluzionaria internazionale che è stata la guerra di Spagna, nella quale hanno vissuto momenti eroici ma anche le contraddizioni di quel conflitto, di cui alcuni di loro sono stati vittime. Si tratta talvolta di personaggi noti, comunisti, socialisti, anarchici, che hanno fatto la storia del movimento antifascista italiano e internazionale, in altri casi di quasi sconosciuti. Tra loro si contano anche cinque donne. Cantaluppi racconta questa epopea dal basso, partendo dagli individui, dalle loro esperienze, mostrando in che modo, attraverso le loro vite, siano riusciti a costruire un ponte tra la Milano antifascista, democratica, rivoluzionaria, e la Spagna repubblicana.

La grande paura del 1936

Autore: Gabriele Ranzato

Numero di pagine: 336

Vincendo la guerra civile Franco impose alla Spagna una dittatura di tipo fascista. Per molti anni dopo la fine della guerra egli ha continuato, con grande spietatezza, a uccidere e tenere in prigionia un enorme numero di oppositori. Poiché per tutto questo il regime franchista è restato il simbolo della più oscura e longeva antidemocrazia nella storia dell'Europa occidentale, la Repubblica che egli ha abbattuto è rimasta il simbolo della democrazia. È noto però che la Spagna repubblicana all'avvio della guerra fu immediatamente travolta da un'ondata rivoluzionaria, e solitamente si considera questo stravolgimento della sua natura una conseguenza del golpe militare, per far fronte al quale era occorso armare il popolo. Ma è veramente così? I generali golpisti vollero affossare la Repubblica per la loro ostilità verso le riforme che essa stava attuando nell'ordine e nel rispetto delle norme di una democrazia liberale? Oppure essi poterono contare sull'attivo sostegno, o quanto meno sulla sconcertata passività, di un'ampia parte della cittadinanza, perché diversi eventi e segnali diffusero la paura che il paese stesse già imboccando la via di un'irreversibile rivoluzione?

Fu la Spagna! Lo sguardo fascista sulla guerra civile spagnola. Catalogo della mostra (Bolzano, 17 novembre 2017-15 gennaio 2018). Ediz. illustrata

Autore: Daniela Aronica , Andrea Di Michele

Numero di pagine: 206

La rivoluzione e la Guerra di Spagna

Autore: Pierre Broué , Emile Témime

Numero di pagine: 685

Nella Spagna del 1934 la situazione politica e sociale è incandescente. La Repubblica subisce una sterzata a destra, ricordata come il “biennio nero”, cui segue però un imprevisto cambio di rotta. Alle elezioni del febbraio 1936, infatti, vince il Frente Popular, creando forti preoccupazioni alla destra filofascista, che inizia a progettare un atto di forza, concretizzatosi in una feroce campagna di stampa, e la diffusione dell’idea di una cospirazione anarco-comunista evitabile solo affidando la nazione al suo difensore storico, ossia le forze armate. Il golpe reazionario prende corpo, nel luglio 1936, nel protettorato marocchino, in cui è di stanza parte dell’esercito iberico al comando di Francisco Franco. È l’inizio della guerra civile, che avrà pesantissime ripercussioni anche sul piano internazionale. La guerra civile spagnola (1936-39), difatti, è l’anticamera della Seconda guerra mondiale perché vede schierate, a sostegno delle due parti in lotta, Inghilterra, Francia e Urss, da un lato, e, dall’altro, Italia, Germania e Portogallo. La Spagna, dunque, è il teatro del primo scontro armato tra fascismo e antifascismo, di cui questo prezioso libro dà...

Una storica avventura sui Pirenei. Come san Josemaría lasciò la guerra civile spagnola nel 1937 per raggiungere Andorra

Autore: Jordi Piferrer Deu

Numero di pagine: 356

Jordi Piferrer, storico di Barcellona, ha studiato per anni, in loco, varie spedizioni di evasione attraverso i Pirenei, durante la Guerra civile spagnola (1936-1939) e la Seconda Guerra Mondiale. Nella prima parte del libro analizza a fondo la fuga di San Josemaría Escrivá, nell’autunno del 1937, con altre sette persone, allegando numerosi documenti inediti. Nella seconda parte descrive i due soggiorni di San Josemaría in Andorra, le guide che resero possibile la traversata, alcune questioni ancora controverse, e altre due spedizioni, correlate con quella principale.San Josemaría Escrivá (1902-1975) fondò a Madrid il 2 ottobre 1928, per ispirazione divina, l’Opus Dei che, alla sua morte, era diffuso in tutto il mondo, con oltre 60.000 membri. È stato canonizzato a Roma il 6 ottobre 2002.

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