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Salto nel vuoto

Autore: Giuseppe Fadda

Numero di pagine: 324

La storia raccontata in questo romanzo è la storia di tutte le persone che si trovano a fare i conti con l’intensità delle proprie riflessioni, delle proprie pulsioni più intime e del proprio desiderio di sentirsi liberi e affrontano tutti gli ostacoli che impediscono il raggiungimento del traguardo tanto atteso. È la storia di un ragazzo adolescente alle prese con la propria omosessualità e oppresso da tutti quei pregiudizi che lo circondano e lo soffocano senza tregua. È la storia di Giovanni, che lotta, pur con tanta sofferenza, per liberarsi da ogni blocco, per amare Leo, per vivere e condividere ogni sua emozione con la famiglia e gli amici. Giuseppe Fadda, con le sue parole e frasi armoniose, raffigura nel dettaglio la società odierna, accentuandone a tratti gli aspetti più cupi e nocivi, ma anche l’importanza, che diventa vitale, di tenersi strette situazioni e persone che ci permettono di sentirci sereni. Con il suo romanzo spinge i lettori a riflettere sui propri desideri segreti e a fare quel “salto nel vuoto” così necessario per poter vivere al meglio. Giuseppe Fadda è nato a Cagliari il 10 gennaio 2000. Vive a Como e studia Lettere all’Università...

La Vita Comunque

Autore: Alessandra Incoronato , Giovanna Caratelli

Numero di pagine: 176

Queste pagine vi faranno vedere con quale entusiasmo, con quale incomprensibile ostinata felicità Alessandra ha attraversato la sua infanzia. L’irruzione della giovinezza, con un vigore, con una pienezza di vita, di cui a volte non c’è traccia nel comportamento delle persone così dette “normali” vi coglierà di sorpresa. Vi dirà che la dignità negata, la pienezza di diritti dimenticata non sono una triste conseguenza della disabilità, ma un intollerabile frutto dell’abbandono, dell’incivile assenza di chi dovrebbe esserci e non c’è. Quando leggete quelle cifre da piccola mancia che Alessandra, forte del suo pieno diritto, annuncia o ricorda ai concittadini italiani, saprete che inciviltà non è solo mafia, è anche indifferenza, è anche far finta di niente. Ma leggendo questo libro noterete la presenza della voce cha ha raccolto e montato il materiale di vera vita, vera storia, vera felicità, vero dolore di Alessandra Incoronato e di tutte le persone che lei rappresenta. È Giovanna Caratelli, a cui dobbiamo il dono di queste pagine. È un dono che cambierà molte vite. Furio Colombo

L'arte di spostarsi

Autore: Michele Colucci

Numero di pagine: 192

Operai, studenti, badanti, braccianti, insegnanti, impiegati: sono solo alcune delle categorie che ogni anno si muovono in lungo e in largo attraversando l’Italia. Si spostano per cercare un lavoro o per lavorare, per studiare o per formarsi, per trovare un’occasione o per inseguire un progetto. Sono i protagonisti delle migrazioni interne del Duemila, un fenomeno che ha qualche punto in comune con quello del passato più recente, ma che si presenta in forma nuova e in genere poco visibile, soprattutto al grande pubblico. Michele Colucci e Stefano Gallo, in collaborazione con il Cnr, hanno elaborato uno strumento fondamentale per tirare questa realtà fuori dall’ombra: il Rapporto sulle migrazioni interne, infatti, si propone di presentare ogni anno la consistenza, l’evoluzione e le trasformazioni nella mobilità territoriale all’interno dell’Italia, proponendo dati quantitativi, approfondimenti monografici e scavi di carattere storico in una prospettiva multidisciplinare che coniughi storia e scienze sociali. Il quadro che emerge è quello di una società in continuo movimento, nella quale la variabile della mobilità diventa la chiave di lettura per ripensare i...

Territori e pratiche di convivenza interetnica

Autore: AA. VV. , Alfredo Agustoni , Alfredo Alietti

Numero di pagine: 192

L’esito di ricerche empiriche e riflessioni teoriche sul tema della convivenza interetnica nei contesti urbani in Italia. Le analisi proposte nel libro raffigurano un viaggio sociologico e antropologico assai significativo del cambiamento in atto nelle no

Torino

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 268

Si può raccontare una città per frammenti? E se questa città è Torino, già capitale del Capitale, quale spazio esiste realmente per contribuire al dibattito intorno alla città, alle sue dinamiche e alle sue contraddizioni? Torino. Un profilo etnografico risponde a questi interrogativi. Lo fa procedendo in maniera etnografica, attraverso una serie di approfonditi studi di caso dedicati a temi come la riqualificazione dei quartieri centrali, gli spazi della comunità LGTBQ, la condizione liminale dei disoccupati, le politiche locali per le persone senza dimora, le conseguenze di lungo periodo delle migrazioni interne, le pratiche di solidarietà nei mercati rionali, le tensioni sociali nelle periferie meticce, le subculture giovanili, alternative e di strada. La città si ricompone partendo da questi frammenti e la multivocalità diventa un profilo etnografico e polifonico di Torino che, andando anche oltre al caso locale e utilizzando molteplici prospettive antropologiche, sociologiche e storiche, supera le rappresentazioni più comuni e semplificanti.

Richiesti e respinti

Autore: Maurizio Ambrosini

Numero di pagine: 261

Le migrazioni sono antiche quanto l'umanità. Esodi di intere popolazioni, movimenti di singoli e gruppi, scambi commerciali, colonizzazioni pacifiche e invasioni cruente hanno costruito la storia delle civiltà. Oggi, nuovamente, le migrazioni sono tra i fattori più visibili e controversi di cambiamento delle nostre civiltà. Nelle città, nel mercato del lavoro, nelle aule scolastiche, nei circuiti delle attività illegali, avvengono sostituzioni e mescolanze di vecchi e nuovi protagonisti. La percezione diffusa è quella di uno sconvolgimento dell'ordine sociale. Ma in che misura si tratta di una percezione fondata? L'analisi di Ambrosini non concede spazio all'indulgenza verso le predicazioni xenofobe correnti, né alla sottovalutazione dei complessi problemi di trasformazione che la migrazione pone. "Richiesti e respinti" è un atto di accusa al deficit etico-politico con cui la classe dirigente (e la società in generale) fronteggia questi problemi, e insieme una piattaforma di proposte e azioni concrete grazie alle quali imprimere una svolta nei comportamenti fin qui adottati.

Abitare i margini

Autore: Giulia Novaro

Numero di pagine: 208

Torino, anni Sessanta-Settanta del Novecento: l’era del boom, della crescita economica. La più grande che il Paese ricordi. L’industrializzazione che «si fondava, più che su qualsiasi altro fattore, su un contributo eccezionale di risorse umane», cambiò il volto della città. Il costante aumento della popolazione (sino all’80 per cento tra il 1951 e il 1971) rese esplosiva la questione della casa. Nelle periferie sorse un gran numero di nuovi agglomerati di palazzi. Erano gli anni d’oro dell’edilizia economico-popolare, per lo più disinteressata ai problemi sociali posti dai nuovi insediamenti. E subito fiorirono le proteste e si sviluppò il conflitto. Attraverso il caso-studio delle vicende di un quartiere torinese negli anni Settanta, Giulia Novaro pone alcune delle questioni di allora e di oggi: le politiche e le lotte per la casa, l’assetto delle periferie, il protagonismo dei cittadini, l’effettività del diritto all’abitare.

Lingue migranti e nuovi paesaggi

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 241

Il presente volume, che inaugura la collana Lingue Culture Mediazioni promossa dal Dipartimento di Scienze della Mediazione linguistica e di Studi interculturali (SMELSI), ospita una selezione dei contributi presentati in occasione del convegno omonimo, svoltosi il 22 e il 23 novembre 2012. La definizione di ‘Atti di convegno’, tuttavia, mal si adatta a questa raccolta di studi, che non si limita a trasferire gli interventi orali nella pagina scritta, bensì sviluppa ulteriori percorsi di studio e riflessione attraverso un approccio interdisciplinare adottato fin dalla progettazione dell’evento. Questa pluralità di sguardi, essenziale per lo studio di un fenomeno così complesso come quello delle migrazioni, ha configurato uno spazio di incontro tra accademici di diverse appartenenze disciplinari, in cui ognuno, pur senza rinunciare al rigore metodologico della propria area di ricerca, ha potuto aprirsi a nuove prospettive di indagine. I quattordici lavori qui riuniti, perciò, pur partendo da piattaforme disciplinari diversificate, convergono in vari aspetti, dai riferimenti teorici alle conclusioni e ai suggerimenti rivolti alle politiche in materia di immigrazione,...

Forma, esplora, anima

Autore: AA VV

Numero di pagine: 288

Comunità, spazio, interiorità, relazione, sosta, riflessività, sono solo alcune delle dimensioni che attraversano la vita quotidiana e che intrecciano la trama del racconto di un’esperienza formativa triennale rivolta ad animatori di comunità, promossa dalle Acli. Dal tentativo di “tenere in dialogo” una pluralità di linguaggi differenti nasce questo libro singolare, in cui confluiscono i principali contributi di riflessione, gli spunti, i concetti, gli approcci e le energie, frutto di un percorso corale. Docenti, formatori, ricercatori sociali, partecipanti, coordinatori del processo offrono il proprio apporto di idee e di esperienze, come in una conversazione a distanza che origina da una molteplicità di luoghi: l’aula, il territorio, il gruppo, la comunità, il pensiero, l’azione di ricerca e altro. È un invito a cogliere un’opportunità, ad inoltrarsi nei sentieri aperti delle domande che conducono verso direzioni inesplorate. Cosa significa agire processi di partecipazione e sviluppo nella comunità? Come l’animazione può diventare una pratica sociale discorsiva, capace di far emergere e organizzare le domande sociali? È possibile riconsiderare i...

Purdah o della protezione. Educazione e trasmissione culturale nelle famiglie migranti pakistane

Autore: Maria Grazia Soldati

Numero di pagine: 162

1144.1.21

La bolla olimpica

Autore: Silvio La Corte

Da Messico ’68 con la strage di Piazza delle tre Culture alle morti per doping, dagli “sfrattati” delle favelas ai “saccheggi” ambientali: in ognuna delle edizioni della storia recente, la bandiera a cinque cerchi ha lasciato una scia di povertà e ipocrisia, a Rio come a Londra, ad Atene come a Torino. Ma i cittadini reagiscono: dalle Olimpiadi di Denver ’72 in avanti, tantissimi referendum hanno respinto i tentativi di candidatura forzata promossi da sindaci e governatori. Homeless, movimenti ambientalisti, giovani e imprenditori lungimiranti insieme hanno saputo modificare scelte che sembravano irreversibili. Attraverso una ventina di contributi qualificati e diverse interviste, Silvio La Corte restituisce la voce a coloro che si sono opposti a questa corsa sfrenata senza vincitori, ma solo con vinti.

Nuove generazioni. Genere, sessualità e rischio tra gli adolescenti di origine straniera

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 259

1144.1.25

Chi ha inventato la democrazia?

Autore: Alberto M. Cacopardo

C’è una “storia canonica” della democrazia, che incombe nel pensiero occidentale: racconta che il “governo del popolo” fu inventato dai Greci, poi si eclissò, forse baluginò qua e là in qualche piega della storia d’Occidente, per risorgere infi ne nelle rivoluzioni liberali moderne e dilagare per tutto il pianeta nel tardo Novecento. Questa narrazione è lontanissima dal vero. Se fu democrazia quella dei Greci, lo furono non di meno le forme politiche dei tanti popoli che, in tutte le epoche e in tutti i continenti, si sottrassero al dominio dei regni e degli imperi, praticando, con mille variazioni sullo stesso tema, quello che qui è chiamato il modello fraterno del potere. Il Peristan, quella vasta e impervia regione montuosa fra Hindukush e Karakorum che ospitò le culture dei Kafiri, ha coltivato per millenni questo tipo di forme politiche in un lungo confronto con l’opposto modello paterno dei potentati che lo circondavano, fino a traghettarle vive e vegete sulla scena del terzo millennio.

Sulle ali degli amici

Autore: Pietro Del Soldà

Numero di pagine: 184

Siamo sempre più soli e chiusi in noi stessi, i contatti con gli altri sono frammentari e raramente esprimono quel che siamo davvero. La società alimenta ogni giorno l’ossessione per un Io ipertrofico e narcisista e per un Noi escludente e aggressivo. In questo scenario l’amicizia può agire come un’apertura, un dispiegamento d’ali in grado di elevarci al di sopra delle piccole esigenze quotidiane, delle paure che paralizzano, della pigrizia che ci toglie slancio, delle false identità che nascondono il nostro volto e le passioni profonde. Perché ciò avvenga, però, bisogna coglierne l’essenza. L’amicizia non è solo un volersi bene, non si esaurisce in quel legame semplice fatto di calore, affetto, vicinanza, aiuto reciproco e voglia di divertirsi insieme. È molto di più: è il gioco più serio, quello che finalmente, come dice Aristotele, «ci fa sentire che esistiamo». Per capire la natura complessa dell’amicizia dobbiamo confrontarci con alcune voci della filosofia, a partire da Socrate e dal suo incessante tuffarsi nella relazione che ci pone le domande decisive: il legame tra amici nasce dalla somiglianza, dall’avere abitudini e radici in comune o è...

Ai confini della cittadinanza. Processi migratori e percorsi di integrazione in Toscana

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 290

1144.1.11

Psicotropici

Autore: Jean-Loup Amselle

Come si spiega l‘attuale mania nei confronti dello sciamanesimo? Cosa spinge sempre più occidentali a intraprendere un viaggio iniziatico nell‘Amazzonia peruviana per assumere l‘ayahuasca (famigerata sostanza psicotropa cantata dalla Beat Generation)? Prova a rispondere Jean-Loup Amselle, tra i più importanti antropologi contemporanei, in questa originalissima indagine sulla filiera dello sciamanesimo come fatto culturale, economico e politico. Il turismo di massa ha trasformato lo sciamano in un professionista degli affari, un imprenditore in grado di unire i valori esoterici degli eredi della new age con il sapere dei guaritori dell‘Amazzonia. L‘ayahuasca sarebbe quindi a tutti gli effetti una religione d‘Occidente, un’ambigua tecnica di addomesticamento degli individui.

Il dilemma dell'aragosta

Autore: Stefano De Matteis

Non tutti sanno che l’aragosta nasce nuda e solo successivamente la natura le fornisce un abito su misura. Ma questo non cresce con lei: col tempo si trasforma in una gabbia e poi in una tortura. Così, quando la corazza diventa opprimente, l’aragosta la getta via e resta nuda: senza protezione, sola, in attesa di crearsene una nuova. È questo il dilemma dell’aragosta, ripreso da Stefano De Matteis in chiave metaforica per una lettura antropologica dell’attualità: lasciare le proprie corazze, identità di ferro o monolitiche, smettere di trincerarsi in certezze che si trasformano in gabbie e procurano sofferenze, per esporsi invece al rischio, mettendosi a nudo, creando uno spazio di riflessione e di elaborazione, di dialogo e di confronto. La vulnerabilità si trasforma così in un punto di forza: produce il cambiamento e prelude alla ricostruzione di una nuova vita, tanto sul piano individuale quanto su quello collettivo.

Imposta sui redditi di ricchezza mobile elenco dei contribuenti privati possessori di redditi incerti e variabili delle categorie B e C (esclusa la rivalsa)

Autore: Italia : Direzione generale imposte dirette

Marcia notturna

Autore: Alpa Shah

Unica donna, unica non armata, l‘antropologa Alpa Shah ha indossato nel 2010 i panni verde oliva di un plotone di naxaliti, guerriglieri maoisti attivi nelle foreste del centro dellʻIndia. Per tetto un cielo di stelle, Alpa ha percorso duecentocinquanta chilometri in sette giorni e sette notti: una lunga marcia che diventa lʻespediente narrativo per restituire la polveriera di aspirazioni e risentimenti che anima il sogno della presa del potere, ritenuta possibile solo con la rivoluzione. Scritto in forma di avvincente e documentatissimo reportage, Marcia notturna è una riflessione sulle conseguenze di uno sviluppo economico troppo veloce e sulla crescente realtà di spossessamento e conflitto nel cuore dellʻIndia contemporanea.

Provincia non periferia

Autore: Paolo Manfredi

Numero di pagine: 135

La provincia italiana è in crisi. Il problema tocca tutto il Paese e richiede di immaginare e praticare rapidamente una soluzione per invertire il declino. Lo sviluppo dell’economia digitale e l’urbanizzazione sempre più spinta, insieme alla lunghissima crisi economica, hanno sottoposto a uno stress mai sperimentato la «biodiversità» italiana e il suo biotopo principale: quella dimensione straordinariamente ricca e peculiare che è appunto la provincia. Sono venute meno le risorse per politiche redistributive attente alle esigenze del territorio e soprattutto l’economia digitale ha riscritto le regole della competizione globale attorno a piattaforme – virtuali e fisiche – tanto più efficienti e redditizie quanto più sono scalabili e in grado di ridurre le differenze, appiattendole. Nel secolo delle metropoli, l’Italia è fra i Paesi europei quello che cresce meno e la provincia, culla della nostra cultura e del made in Italy, rischia di ridursi a un anacronismo. Per riportare il Paese su binari virtuosi è necessario riprendere il cammino di modernizzazione dell’economia, delle istituzioni e della società italiana, con nettezza, intelligenza e soprattutto...

Paesaggi scartati

Autore: VV. AA.

Numero di pagine: 268

Negli ultimi anni si è molto parlato di «paesaggi abbandonati» nel solco di un’attenzione alle aree dismesse in ambito prima urbano e poi territoriale che si è sviluppata in Europa a partire dagli anni Ottanta. I saggi che compongono il volume riflettono attorno a un concetto che è solo apparentemente analogo: lo «scarto» che, essendo il prodotto di risulta anche di un processo di urbanizzazione o, più in generale, di territorializzazione, non è abbandonato, ma messo da parte e può diventare risorsa se un altro processo lo riconosce come tale. Un po’ come avviene con i trucioli di legno, scarto di lavorazione con il quale si producono pannelli isolanti, truciolato e altri materiali importanti. Più precisamente il volume riflette sui territori delle aree interne, ma anche sulle città o le parti di città in difficoltà o in affanno, a partire da un punto di vista paesaggistico, per comprendere come da un territorio «scartato» si possa ripartire per proporre modelli di sviluppo alternativi a quelli metropolitani.

Storia culturale della canzone italiana

Autore: Jacopo Tomatis

Numero di pagine: 816

Tutti sappiamo – o pensiamo di sapere – che cos’è la canzone italiana. Ne parliamo con gli amici guardando Sanremo, la ascoltiamo su Spotify o su vinile, la cantiamo sotto la doccia, la amiamo, la odiamo, o tutt’e due le cose insieme. Ma che cosa rende «italiana» una canzone? «Felicità», siamo tutti d’accordo, suona come una tipica «canzone italiana», al punto che potremmo definirla «all’italiana». E allora «Via con me» di Paolo Conte, coeva eppure lontana miglia e miglia dal successo sanremese di Al Bano e Romina, non lo è? O forse lo è meno, con quello swing americano e quella voce roca?Jacopo Tomatis parte da qui, dal ripensamento delle idee più diffuse sulla canzone italiana («canzone italiana come melodia», «canzone italiana come specchio della nazione», «canzone italiana come colonna sonora del suo tempo»), per scriverne una nuova storia. Fatta circolare su spartito o su rivista, trasmessa dalla radio, suonata da dischi e juke box, al cinema e alla tv, in concerti e festival, la canzone è stata, per un pubblico sempre più giovane, il punto di partenza per definire la propria identità (su una pista da ballo come nell’intimità della...

La malattia del mondo

Autore: Francesco Borgonovo

Numero di pagine: 208

Il coronavirus ha smascherato tutta la fragilità del modello di società, economia, politica che sembrava poter dominare, incontrastato, il nostro mondo. Al di là delle considerazioni strettamente mediche, tutti ci siamo chiesti: come è potuto accadere? Cosa abbiamo fatto per metterci nelle condizioni di terribile vulnerabilità in cui ci siamo trovati? E da quali basi si può ripartire? Francesco Borgonovo, una delle voci più originali del dibattito intellettuale italiano, affronta questi temi epocali senza paura di volare alto, ma anche con il piglio polemico di chi denuncia da anni gli errori dei modelli culturali dominanti. In un percorso affascinante, che si snoda attraverso la cultura classica e la grande letteratura, ma si confronta costantemente con l’attualità, Borgonovo propone una diagnosi della malattia che ha assalito il nostro mondo, al di là e oltre alla diffusione di un microrganismo fatto di poche proteine e qualche filamento di RNA. Un dialogo serrato con i grandi intellettuali del presente e del passato, intervistati (come Giorgio Agamben) o interrogati nei loro scritti più attuali (come Jean Baudrillard, Michel Onfray, Carl Schmitt), che amplia ed...

Traiettorie dello spazio

Autore: AA. VV.

Spazi abitativi, spazi migratori, spazi di frizione: un‘équipe di antropologi indaga e riflette sulle categorie dello spazio nel contemporaneo. Dalla danza alle rivendicazioni politiche, dai cambiamenti climatici ai conflitti a Lampedusa e in Val di Susa, il volume presenta lo sguardo dell‘antropologia sulla vita e sulla cultura contemporanee in dialogo con le altre discipline.

La fragilità del potere

Autore: Claudio Sopranzetti

Numero di pagine: 446

19 maggio 2010: l’esercito thailandese dispiega carri armati, cecchini e armi da guerra per disperdere le migliaia di Camicie rosse che avevano occupato il centro economico e commerciale di Bangkok, chiedendo elezioni democratiche e di porre fine alla disuguaglianza sociale. Fondamentale il ruolo dei conducenti di mototaxi, che filtrano e bloccano la mobilità nell’area, sfidando l’egemonia di Stato. Quattro anni dopo, lo stesso generale dell’esercito che aveva guidato l’attacco sale al governo con un colpo di Stato, senza alcuna opposizione. Come può il potere mostrarsi così fragile ed esposto nel 2010 e così risoluto appena quattro anni più tardi? Attraverso uno studio etnografico sui conducenti di mototaxi di Bangkok, Claudio Sopranzetti presenta una lucida analisi del potere e della sua fragilità.

Etnografie militanti

Autore: Stefano Boni , Alexander Koensler , Amalia Rossi

Com’è possibile coniugare l’impegno politico con la ricerca sul campo? Offrendo una rassegna ragionata, il testo illustra le radici profonde nell’antropologia italiana, ma evidenzia soprattutto la politicizzazione dell’etnografia, tornata prepotentemente alla ribalta nell’ultimo decennio con lo studio dei movimenti sociali. Viene scandagliata la letteratura internazionale ma soprattutto gli studi di etnografi militanti italiani emergenti, per perlustrare diverse opzioni politiche, teoriche e metodologiche su come fare ricerca qualitativa e su come comprendere le forme dell’attivismo contemporaneo con un esplicito intento di trasformare l’esistente. Il taglio è autoriflessivo, centrato su potenziali tensioni e dilemmi che si creano nelle relazioni con il contesto studiato, nella conduzione della ricerca e in fase di restituzione. Distinguendo l’etnografi a militante da altre forme di coinvolgimento pubblico della ricerca – quali l’antropologia applicata, la ricerca-azione e l’antropologia pubblica –, si chiarisce la continuità e la discontinuità delle etnografi e militanti contemporanee rispetto alla celebre presentazione gramsciana...

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