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L'Officina del poeta

Autore: Roberto Ubbidiente

Numero di pagine: 324

Il volume intende contribuire ad una riscoperta delle opere di Edmondo De Amicis al di là di tutti i possibili (pre-)giudizi su Cuore. L’indagine prende il via da un testo poco noto, di cui si offre per la prima volta anche una versione commentata. Si tratta de La mia officina (1902), con cui De Amicis fornisce un’ulteriore prova del suo spiccato talento bozzettistico e descrittivo-evocativo. I successivi capitoli indagano, invece, altre opere deamicisiane, a cominciare da Cuore, a cui vengono dedicate tre diverse letture che analizzano il romanzo dal punto di vista della struttura, dei ‘tempi’ interni e della sociogenetica. La parte finale del volume è quindi dedicata al De Amicis odeporico (con analisi di Spagna e dei testi ‘alpini’) e a quello ‘scolastico’ e ironico di Amore e ginnastica.

Critica del testo (2013) Vol. 16/3

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 397

Premessa (p. vii) Problematiche Roberto Antonelli, Il Decameron oggi (p. 3) Charmaine Lee, La cultura a Napoli al tempo di Boccaccio (p. 15) Boccaccio in biblioteca Marco Cursi, Boccaccio architetto e artefice di libri: i manoscritti danteschi e petrarcheschi (p. 35) Carlo Pulsoni, Rassettare il rassettato: le avventure di un postillato del Decameron di Salviati (1582) (p. 63) Boccaccio e i suoi modelli Paolo Cherchi, Gli “inventori delle cose” nelle Genealogie di Boccaccio (p. 85) Roberto Mercuri, Il Proemio del Decameron (p. 119) Filippo Petricca, Ghismonda e Beatrice. Il cuore mangiato e l’idea dell’amore tra Boccaccio e la Vita Nuova (p. 131) Roberto Rea, Dante «passionato» secondo Boccaccio (p. 163) Ilaria Tufano, Boccaccio e la letteratura religiosa: la Prima e la Seconda Giornata del Decameron (p. 185) Letture Valentina Atturo, Passione negata, redenta, riscritta. Boccaccio e le emozioni di Didone (p. 211) Alfonso D’Agostino, Da cappa a cappa. L’autodistruzione di frate Alberto (Decameron, IV 2) (p. 241) Roberta Morosini, «Quell’antica pazzia» di Alessandro e i «passaggi» di Olimpiade. Dal De casibus e De mulieribus alle Genealogie (p. 273) Marco...

Critica del testo (2001) Vol. 4/2

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 169

Ecdotica Giuseppe Tavani, Il sirventese Al bon rei di Folquet de Lunel (BdT 154,1). Proposta di revisione testuale e di traduzione (p. 347-355) Saggi Jonathan Usher, Ideologically consistent quotation in Boccaccio’ s Mavortis milex (p. 357-395) Nadia Cannata Salamone, Dal “ritmo” al “canzoniere”: note sull’origine e l’uso in Italia della terminologia relativa alle raccolte poetiche in volgare (secc. XIII-XX) (p. 397-429) Margaret Brose, Ungaretti e l’autocommento: La Terra Promessa come “Harmonium” (p. 431-459) Radiografie Antonella Mazzon, Il Libro de’ vizî e delle virtudi di Bono Giamboni. Un nuovo testimone presso la Biblioteca Civica di Padova (p. 461-467) Esercizi Giovannella Desideri, «Da più a uno face un sollegismo» (v. 11, e 6 e 12) e il cuore duro di Nerone Cavalcanti (p. 469-480) Ermeneutica minima Corrispondenza dantesca: Giorgio Inglese – Sabina Marinetti (p. 481-485) Riassunti - Summaries (p. 487-490) Biografie degli autori (p. 491-492)

Niccolò Acciaiuoli, Boccaccio e la Certosa del Galluzzo

Autore: Autori Vari

Numero di pagine: 329

Niccolò Acciaiuoli (1310-1365), rampollo di una potente famiglia fiorentina di uomini d’affari (e poi di alti prelati), amico di gioventù di Giovanni Boccaccio, fu Gran Siniscalco del regno di Napoli. Durante il regno di Giovanna d’Angiò, fu al centro di una rete politico-diplomatica e culturale di respiro italiano se non addirittura mediterraneo. Tuttavia, la notorietà del personaggio, più che alla sua straordinaria carriera di mercante e di spregiudicato tessitore di alleanze internazionali, è certamente legata alla fondazione di un immenso monastero certosino, costruito nei pressi del borgo del Galluzzo. La Certosa, nella cui cripta diversi esponenti della consorteria vennero seppelliti in sontuosi e raffinatissimi sepolcri, sarebbe rimasta sotto il patronato degli Acciaiuoli per secoli. Come affermò proprio Boccaccio, «cercare con edifici perpetua fama» era stato uno degli obiettivi ultimi di messer Niccolò.

Donne cristiane e sacerdozio

Autore: Dinora Corsi

Numero di pagine: 313

I modelli prescrittivi che nelle varie confessioni religiose hanno regolato morale e comportamenti femminili non riguardano solo l’ambito religioso, ma hanno capillarmente invaso e molto condizionato la vita delle donne, di tutte le donne, e spesso inconsapevolmente. Questo libro, pur avvalendosi del dibattito contemporaneo sul rapporto tra donne e sacerdozio, in qualche misura lo travalica, in una prospettiva storica di longue durée che aiuta a intravedere continuità, mutamenti e fratture, norme e disciplinamento, non conformismo e scelte di libertà. L’attenzione è stata rivolta alle pratiche delle donne piuttosto che alle narrazioni degli uomini, una scelta consapevole, che ha voluto far entrare in scena, e valorizzare, le esperienze religiose femminili e i loro discorsi. Incontreremo quindi le discepole, le apostole, le diaconesse del tempo di Gesù e delle comunità delle origini; poi le profetesse, le mistiche, le predicatrici e le donne nelle eresie del Medioevo e della prima età moderna, per arrivare infine al tempo in cui alcune donne contestarono i meccanismi di discriminazione messi in atto nei loro confronti all’interno delle comunità religiose: una premessa ...

Critica del testo (2004) Vol. 7/3

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 525

Lavori in corso Enrico Zimei, Sinalefe e dialefe. Appunti per una tipologia degli incontri vocalici interverbali nella versificazione occitana (p. 919-971) Valerio Sanzotta, Allusioni abelardiane in Jacques d’Autun? Una nuova ipotesi di lavoro (p. 973-980) Maria Carla Battelli, Due canzonieri, un solo manoscritto? A proposito di Paris, BnF fr. 765 (canzoniere L) e Bern, Burgerbibliothek 231 (canzoniere B) (p. 981-1044) Fabrizio Costantini, Prosa 3 di Roman de Troie: analisi sinottica fra tradizione e traduzione (p. 1045-1089) Arianna Terzi, Il provenzale e lo stemma codicum nella Commedia (p. 1091-1143) Questioni Carla Rossi, Brevi note su Marie de Meulan (~1000-1060), un’improbabile Marie de France (p. 1147-1155) Dibattiti R. Antonelli, R. Campra, M. G. Ciccarello, F. Lobera, F. Orlando, E. Sarmati, E. Scoles, L. Stegagno Picchio, N. von Prellwitz C. Samonà, Scritture di Spagna e d’America, a c. di S. Arata, Roma, Bagatto Libri, 2003 (p. 1159-1195) Recensioni Roberto Antonelli, Francesco Petrarca, Canzoniere. Rerum vulgarium fragmenta, a c. di R. Bettarini, 2 voll., Torino, Giulio Einaudi editore, 2005, pp. 1743 (p. 1199-1202). Maria Carla Battelli, Biblioteca Agiografica...

Vie Lombarde e Venete

Autore: Angela Fabris

Numero di pagine: 321

This collective volume deals with the reception and assimilation of different forms of knowledge in Northern Italy in the 18th and early 19th centuries. This knowledge originated in Germany, Austria and France and was communicated through literature. The aim of this book is to show the European significance of Northern Italy as hub of cultural mediation and assimilation processes a role which has received little attention until now. "

Studi sul Medioevo per Girolamo Arnaldi

Autore: AA. VV.

Numero di pagine: 433

Nella sua lunga attività di studioso e di professore universitario Girolamo Arnaldi, uno dei medievisti italiani più noti a livello internazionale, ha affrontato ambiti di ricerca assai diversi: dalla storia del papato, alla cronachistica, dalla storia dell’università a quella della storiografia. Gli ex allievi e collaboratori che gli fanno omaggio di questo volume hanno voluto, in qualche modo, continuare con lui un dialogo sui temi di ricerca che più gli sono cari.

Stile d’autore

Autore: Anna Carocci

Numero di pagine: 282

Il Mambriano del Cieco da Ferrara è il più felice risultato della letteratura cavalleresca del Quattro-Cinquecento dopo i capolavori di Ariosto, Boiardo e Pulci. È un poema capace di una caratterizzazione innovativa di personaggi tradizionalissimi come Orlando, Rinaldo e Bradamante, di una gestione originale della trama e dei meccanismi narrativi, e con un sistema ideologico del tutto sui generis nel panorama cavalleresco coevo. Eppure, al di là di una cerchia piuttosto ristretta di studiosi, è ancora poco conosciuto e spesso anche sottovalutato. Il libro indaga gli aspetti centrali del Mambriano (dal rapporto con la tradizione alla figura del personaggio-autore) e le pietre di volta della narrazione cavalleresca (l’ottava, la rima, il lessico), in modo da portare alla luce lo stile d’autore del Cieco da Ferrara e le peculiarità del suo poema.

Luigi Meneghello

Autore: Salvadori, Diego

Numero di pagine: 368

Tra la scrittura di Luigi Meneghello e il mondo naturale sussiste un legame implicito eppur profondo, destinato a riverberarsi in quelle che sono le pieghe del testo, sollecitando letture inedite e trasversali. E l’ecocritica, in tal caso, diviene non solo un punto di partenza privilegiato, ma si assume il compito di riflettere più a fondo su quelli che, a conti fatti, divengono i tratti salienti del Meneghello eco-scrittore: dall’emergenza ambientale, alla semantica dei luoghi; dalla concezione del testo quale ‘ecosistema’, alle storie sulle cose e sulla materia; per poi approdare, nella seconda parte del volume, al racconto sul regno animale, teso a ridefinire l’assetto valoriale dell’Homo sapiens e il suo posto in questa biosfera narrata.

Il novellino

Autore: Anonimo,

Numero di pagine: 224

Un palcoscenico senza limiti di spazio e tempo, sul quale si muovono personaggi di matrice e provenienza eterogenea, uomini illustri e mitizzati dell'antichità, della Bibbia, della mitologia e della storia recente, e individui medi, storicamente identificati, oltre che popolani. Tutti portano in scena la realtà nei suoi molteplici aspetti. Il Novellino si presenta come un piccolo laboratorio di scrittura medievale in cui si fondono armonicamente tradizione e innovazione, riscrittura e rielaborazione. Questa edizione associa al testo criticamente accertato una ricca antologia di letture e si giova delle più recenti acquisizioni scientifiche che, gettando nuova luce sulla storia del testo, assicurano al Novellino, importante antecedente della novella decameroniana, un posto di rilievo nella cultura occidentale.

Le ragioni della scrittura

Autore: Stefano Zamponi

Numero di pagine: 354

I saggi pubblicati in questo volume affrontano due momenti fondamentali della storia della scrittura latina in Italia: definizione e diffusione della nuova scrittura libraria che ha dominato l’Occidente fra XIII e XVI secolo, cioè la littera textualis; caratteri e varietà della scrittura e del libro ‘all’antica’, invenzioni che l’Umanesimo italiano ha consegnato alla cultura europea. A questi temi si affiancano riflessioni di ordine metodologico su strumenti concettuali e finalità della ricerca paleografica.

Il giardino riflesso

Autore: Salvadori, Diego

Numero di pagine: 220

Nell’opera di Luigi Meneghello, la rappresentazione del mondo vegetale rimanda a un sottotesto di immagini e simboli: una rete di isotopie botaniche che, nel farsi sistema, autorizza una lettura alternativa e inedita. Dalle pagine di Libera nos a malo (1963), fino alle ‘carte postume’ de L’apprendistato (2012), «l’inframondo verdastro» diviene il punto di partenza per ricostruire una biosfera letteraria, attraversata sempre da un duplice movimento: memoria intertestuale e interazione continua fra lingua italiana, lingua inglese e dialetto vicentino. Il ‘giardino riflesso’ di Meneghello si rivela così in tutta la sua valenza semantica e fa luce su un tema che risulta essere di grande complessità e un oggetto di particolare interesse per l’ecocritica letteraria.

Allegoria e teatro tra Cinque e Settecento: da principio compositivo a strumento esegetico

Autore: Elisabetta Selmi , Enrico Zucchi

Numero di pagine: 398

Sin dalle origini della nostra tradizione romanza il fascino dell’allegoria promana dal suo essere un oggetto di riflessione problematico e sfuggente nel suo carattere di alieniloquium che rinvia ad un’alterità: un tropus che «aliud enim sonat, aliud intelligitur», capace di collegare il «visibile» con l’«invisibile», il profano con il sacro, l’immanente con il trascendente. La sua connaturata ambivalenza, che nei secoli la raffina sia come strumento concettuale dell’interpretazione sia come modalità poetica ed estetica dell’espressione, fa dell’allegoria una categoria cardine, di assoluto rilievo per la conoscenza delle strutture culturali e delle forme rappresentative che contraddistinsero la mentalità e la sensibilità delle diverse epoche storiche. Il volume, che comprende saggi volti ad affrontare la questione da angolazioni critiche e metodologiche differenti, intende raccogliere la sfida ambiziosa di una perlustrazione sistematica sulla presenza e i caratteri della fenomenologia allegorica nel teatro della prima modernità. Nella drammaturgia italiana ed europea tra Cinque e Settecento emerge, infatti, con evidenza una dimensione allegorica che...

Guida alla lettura della «Gerusalemme liberata» di Tasso

Autore: Emilio Russo

Numero di pagine: 208

La struttura, i personaggi, gli episodi più significativi e il valore di passaggio cruciale all'interno della cultura italiana del Rinascimento della Gerusalemme liberata. Dagli esordi carichi di speranze del Tasso dei primi anni Sessanta del Cinquecento all'ostinazione nel riscrivere il poema durante gli ultimi anni di vita, fino alla stampa della Gerusalemme conquistata, attraverso tutte le fasi della composizione dell'opera. Passo dopo passo, sono illustrate le scelte narrative del poema in venti canti della conquista di Gerusalemme e analizzati i personaggi principali: da Goffredo a Rinaldo, dagli eroi pagani alle figure femminili. Con uno sguardo d'insieme, gli ultimi capitoli sono dedicati ad alcuni temi decisivi e agli elementi espressivi che fanno della Gerusalemme liberata il capolavoro della letteratura italiana del Cinquecento.

Tre studi sul «De mulieribus claris»

Autore: Elsa Filosa

Numero di pagine: 203

Premessa Introduzione La struttura del De mulieribus claris e il rapporto tra mito e storia – Fasi redazionali del De mulieribus claris e quadro storico – Progetto originario del De mulieribus claris, dedica e proemio – La critica moderna e contemporanea STUDIO 1 I modelli letterari 1.1. I modelli letterari per la struttura – 1.2. I sottotesti latini e greci – 1.3. La Familiare XXI 8 di Petrarca – 1.4. De Proba Adelphi coniuge (XCVII) – 1.5. L’utilizzo delle fonti classiche: dal De fide uxorum erga viros di Valerio Massimo al De mulieribus claris – 1.5.1. De Tertia Emilia primi Africani coniuge (LXXIV) – 1.5.2. De Curia Quinti Lucretii coniuge (LXXXIII) – 1.5.3. De Sulpitia Truscellionis coniuge (LXXXV) – 1.6. Antecedenti del De mulieribus claris nell’opera di Boccaccio STUDIO 2 I rapporti con il Decameron 2.1. Intertestualità nelle premesse narrative – 2.1.1. Tisbe (XIII) e Salvestra (Dec. IV 8) – 2.1.2. Didone (XLII) e Lisabetta da Messina (Dec. IV 5) – 2.1.3. Lucretia (XLVIII) e madonna Zinevra (Dec. II 9) – 2.2. Gemmazioni e allusioni – 2.2.1. Lucretia (XLVIII): Catella (Dec. III 6); monna Sismonda (Dec. VII 8) – 2.2.2. Tisbe e Piramo...

Giocare tra Medioevo ed età moderna

Autore: Francesca Aceto , Francesco Lucioli

Numero di pagine: 249

I saggi qui pubblicati intendono proporre una nuova riflessione, anche di carattere storiografico, sulla funzione etica attribuita all’attività ludica tra Medioevo ed età moderna, sulle sue molteplici forme di espressione e di rappresentazione, e sulle modalità con le quali il gioco viene interpretato e utilizzato in chiave morale. Il volume ragiona dunque sulle dinamiche di relazione tra donne, uomini e prassi ludica, per analizzare gli spazi, i tempi e le modalità di accesso al gioco nel lungo periodo che va dalla teorizzazione medievale dell’eutrapelia alle riflessioni gesuitiche sull’educazione dei fanciulli. L’analisi di fenomeni di grande interesse antropologico, come quello ludico, merita infatti di essere condotta in un’ottica ampia, tesa a indagare prospettive generali, e capace quindi di individuare elementi strutturali che si ripercuotono a lungo termine e possono così rivelarsi indicatori di cambiamenti significativi negli assetti sociali, istituzionali e culturali delle società medievali e moderne. Il lettore è così condotto a seguire le fila della storia di un’esperienza culturale straordinaria, tra morale e religione, tra etica e politica.

Il giorno con la buona stella

Autore: Lea Quaretti

Numero di pagine: 544

Nel 1941 Lea Quaretti, giovane scrittrice di belle speranze, si trasferisce a Venezia dove, nel 1945, incontra Neri Pozza. Da quell’incontro nasce un sodalizio intellettuale e sentimentale che culminerà nel matrimonio e terminerà soltanto con la scomparsa della scrittrice nel 1981. Figura fondamentale nella nascita delle edizioni Neri Pozza nel 1946, Lea Quaretti compilò fino al 1976 quasi quotidianamente il suo diario, riversandovi ogni accadimento della propria vita: la sua storia d’amore con l’editore, la collaborazione nell’attività della casa editrice, le relazioni amicali, le letture, le conversazioni con letterati e artisti, gli incontri casuali. Pagine intense, che vengono ora alla luce e testimoniano della straordinaria avventura sentimentale e intellettuale vissuta da Lea e Neri Pozza, e della cerchia di amici che si raccolse attorno alla loro casa editrice: Palazzeschi, Alvaro, Montale, Bassani, Buzzati, Zanzotto, Cecchi, Falqui, Pasolini, Morandi, Licini, Tancredi, Denti di Pirajno, Levi della Vida, Diano, Bettini. Educata alla vita di società, elegante, colta, Lea Quaretti suscitava passioni e inaspettate confidenze. Nelle pagine del suo diario, il...

Lodovico Dolce, 'Dialogo della instituzion delle donne, secondo li tre stati che cadono nella vita umana' (1545)

Autore: Helena Sanson

Numero di pagine: 212

The first modern edition of Lodovico Dolce’s Dialogo della instituzion delle donne, originally published in Venice in 1545 with the printing presses of Gabriele Giolito. A vernacular translation and adaptation (or plagiarism, according to some) of the 1538 edition of the De institutione foeminae Christianae by the Spanish humanist Juan Luis Vives, the Dialogo was one of the most successful works on female conduct written in sixteenth-century Italy. Dolce transformed Vives’s didactic treatise into a dialogue, in which Flaminio teaches the widow Dorotea rules of conduct for the three stages of lay women’s lives, that is, as unmarried girls, married women, and widows. Whilst indebted to its Latin source in terms of the ideas and precepts presented, and the many exempla used to substantiate them, Dolce’s Dialogo is nevertheless also new and original. In the lively publishing market of the time, the fruitful collaboration between Dolce and Giolito targeted new circles of readers, including women, who were not necessarily familiar with Latin, and who welcomed translations and adaptations into the vernacular such as this. Contents include: a historical introduction to the author, ...

Acta Conventus Neo-Latini Upsaliensis

Autore: ALEJANDRO COROLEU , DOMENICO DEFILIPPIS

Numero di pagine: 1

Since 1971, the International Congress for Neo-Latin Studies has been organised every three years in various cities in Europe and North America. In August 2009, Uppsala in Sweden was the venue of the fourteenth Neo-Latin conference, held by the International Association for Neo-Latin Studies. The proceedings of the Uppsala conference have been collected in this volume under the motto Litteras et artes nobis traditas excolere Reception and Innovation. Ninety-nine individual and five plenary papers spanning the period from the Renaissance to the present offer a variety of themes covering a range of genres such as history, literature, philology, art history, and religion. The contributions will be of relevance not only for scholarly readers, but also for an interested non-professional audience.

Syntagmatia

Autore: Dirk Sacré , Jan Papy

Numero di pagine: 845

This collective volume has been dedicated to two distinguished scholars of Neo-Latin Studies on the occasion of their retirement after a long and fruitful academic career, one at the Université catholique Louvain-la-Neuve, the other at the internationally renowned Seminarium Philologiae Humanisticae of Leuven University. Both the rich variety of subjects dealt with and the international diversity of the scholars authoring contributions reflect the wide interests of the celebrated Neo-Latinists, their international position, and the actual status of the discipline itself. Ranging from the Trecento to the 21st century, and embracing Latin writings from Italy, Hungary, The Netherlands, Germany, France, Poland, the New World, Spain, Scotland, Denmark and China, this volume is as rich and multifaceted as it is voluminous, for it not only offers studies on well-known figures such as Petrarch, Lorenzo Valla, Erasmus, Vives, Thomas More, Eobanus Hessus, Lipsius, Tycho Brahe, Jean de la Fontaine and Jacob Cats, but it also includes new contributions on Renaissance commentaries and editions of classical authors such as Homer, Seneca and Horace; on Neo-Latin novels, epistolography and...

Boccaccio's Naked Muse

Autore: Tobias Foster Gittes

Numero di pagine: 369

Venturing outside the Decameron to the Latin works, and outside the usual textual and intertextual readings of Boccaccio to more broadly cultural and anthropological material, Boccaccio's Naked Muse offers fresh insights on this hugely significant literary figure.

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